di rossointoccabile
Galassia di Ercole. Sirius X. Cabaret di Mamma Alpha.
Mamma Alpha è ciò che il suo nome promette.
200 chili di grasso e muscoli. Ossa colossali nel corpo di
una femmina umanoide dalla pelle rossiccia.
Il suo locale è sempre pieno, traboccante di corpi delle
specie più svariate delle 70 galassie.
Non è solo la più totale mancanza del sia più minimo
controllo da parte dell'autorità. Serve un qualcosa in più per spiegare questo
alveare.
Mamma Alpha.
Ma bando alle ciance. Non siamo qui per Mamma Alpha, ci
siamo solo distratti mentre le passavamo vicino. Siamo qui per l'attrazione del
mese, un piccolo e insulso clown che sta per fare la sua comparsa sul palco.
Le luci sono spente, il palco è nero come la notte.
Si accende una luce, un volto dorato, capelli dorati, la
bocca bianca esageratamente grande, un naso rosso sferico e gli occhi cerchiati
di nero evidenziati in maniera esagerata.
- Ho provato. Sono stato al gioco più a lungo che ho
potuto. Ho continuato a pensare che le persone fossero più importanti delle
cose, continuavo a mettere in discussione come fossero le cose. Continuavo a
sovvertire il sistema. Poi ho capito come stavano veramente le cose...-
La platea ride a squarciagola. Forse neppure loro sanno
perché.
Spazio. Uno dei posti più affollati che ci siano.
Ayesha,
She Who Must be Obeyed, J'Ridia Starduster, She Whose Trail Dusts Hope, Her,
Paragon, Lei, Essa, ci manca giusto Eva Strega.
È sempre stata molto più
concentrata sul suo obiettivo che sul suo nome fin da quando la chiamavano
semplicemente Lei ed il suo obiettivo era
congiungersi al suo omologo maschile per soddisfare i sogni malati dei
suoi/loro creatori.
Ne è passato di tempo da allora
eppure sta ancora vagando per lo spazio alla ricerca di Adam Warlock e poco
importa che i suoi scopi siano, al momento, di gran lunga più complessi della
semplice riproduzione.
Più le cose cambiano, più sembrano
restare uguali.
Piccola Nube di Magellano. Utopia
II
Nel cielo rosso-arancio che
sovrasta la città di cristallo sfrecciano le centinaia di senzienti che hanno
il dono del volo.
In questa Utopia, malgrado i
sistemi di trasporto siano molti e complessi ed efficienti, molti hanno scelto
il dono del volo. Come non comprenderli?
Gamora, che dopo tanti anni
continua a indossare il nome e la fama di donna più pericolosa della galassia
indipendentemente da quale sia la galassia in cui si trova in quel momento,
cammina con passo sicuro e spedito nella piazza principale della città di
cristallo.
Indossa le sue insegne, è nel
pieno del potere della sua funzione ufficiale. Ma va a trovare un'amica. Le due
cose sono entrambe vere.
Entra nel tempio di Pama come si
entra in un tempio in una società tollerante. Non pensava che sarebbe stato
così semplice imporre la tolleranza e non è ancora certa che sia un bene.
Eppure è semplice essere
tolleranti con i Preti di Pama. Al centro del tempio, nella posizione del loto,
perfetta come se fosse li da pochi istanti, Dragoluna medita.
Non è verso di lei, però, che la
guardiana si dirige.
Nell'ombra, dietro le colonne, due
colossi color smeraldo la stanno sorvegliando.
- Come va? -
Il padre volta appena gli occhi –
Nessuna novità. Sta li immobile, come sempre ha fatto in questi ultimi anni. Da
quando ha scoperto che la guerra civile che non era riuscita ad impedire, che
non gli abbiamo permesso di impedire, ha portato all'estinzione di quello che,
in ogni caso, considerava il suo popolo d'adozione si è chiusa in se stessa,
retta solo dal suo potere e dal potere della gemma e non si è più mossa. E noi
con lei, per quel che serve. Cosa è successo? -
- Pamela ci ha convocato con una
certa urgenza. -
- Adam?-
- Forse. E non sembra affatto
rassicurante. -
Dragoluna fluttua di fronte ai
tre, gli occhi sono brillanti e l'aria di fronte a lei è chiaramente
increspata, segno che non ha abbassato il campo di forza telecinetico che la
isola dal mondo.
*In effetti c'entra Adam, ma il
pericolo è più grande di quello che immagina Pamela. Potremmo anche sparire dal
creato in maniera retroattiva.*
Ha parlato nelle loro menti. Per
qualche ragione questo li inquieta invece che rassicurarli.
In ogni caso si è mossa. Non può
essere solo male.
Spazio. Ultima frontiera.
L'Avventura VIII sta per essere
varata. È una delle navi più potenti e veloci dello spazio conosciuto. Potenza
ed armi della prima nave, una delle più potenti fortezze volanti di Devos il devastatore,
rimaneggiata e potenziata nei cantieri dei colonizzatori rigelliani, unita con
due diverse versioni del santuario di Thanos e potenziata con centinaia di
pezzi di tecnologia Celestiale raccattati in giro per il cosmo.
Il tempio della riparazione
creativa.
Ar-Lo guarda la sua nave nei
mega-schermi del cantiere e non può che sorridere.
I lavori di ristrutturazione sono
durati più del preventivato e l'inazione è stata fiaccante.
La nave esce dal bacino e entra
nello spazio.
*Finalmente.* pensa il colossale
cervello senziente che ne costituisce i nucleo *Finalmente a casa*
Intanto sulla Terra.
Reed Richards non esce dal
laboratorio da 72 ore. Sono molte anche per il suo metabolismo superumano ma il
rompicapo quantistico in cui si è casualmente imbattuto è, per lui,
irresistibile.
È già un po' che si è trasformato
in un colosso violaceo. Il suo corpo umano, per quanto spinto dalla mera
volontà, non potrebbe resistere così tanto senza sonno né cibo.
Fino a poco tempo fa non avrebbe
passato tutto questo tempo in laboratorio per il semplice piacere della
ricerca.
Prima di entrare nella Fondazione
Scientifica passava gran parte del suo tempo a fare piani per prendere il
potere, rubare le idee e tecnologie di altri invece che svilupparne di proprie.
È contento di aver cambiato vita.
Non ricorda il perché di questa decisione ma ne è contento. Non che ci pensi
mai.
Basta distrazioni. Le distrazioni
sono nemiche della scienza.
Chissà poi che pensiero l'ha
distratto?
Già non lo ricorda più.
Selandiar. Delegazione titana.
Demeityr esce dalla connessione
telepatica con i suoi referenti eterni di oltre 100 pianeti visitati dai
Celestiali.
L'assemblea è stata spossante e
loro rappresentano solo in parte le loro specie.
Gli Eterni non sono molto portati
a vivere in società, qualunque siano i pianeti di provenienza e non a caso sono
più i rappresentanti che le specie.
Eppure quel governo informale
funziona.
Funziona di certo meglio del Consiglio
di Selandiar, ad esempio, in cui lui è tornato a rappresentare Titano dopo
tanti anni.
A Selandiar sembra essere tutto
come allora, intrighi, trame, un po' di diplomazia e poco altro.
Di certo più di una volta è stato
utile per fermare una guerra, ma è altrettanto chiaro che un governo comune è
davvero molto in la a venire.
Gli eterni dell'assemblea hanno
scongiurato ben più conflitti.
Ma bando alle ciance. È stato
incaricato di fare da anfitrione alla principessa dell'impero skrull e ai suoi
fratelli. Perché non dovrebbe? In fondo è il suo padrino e la madrina è, come al
solito, è impegnata a salvare il gruppo locale da se stesso.
È arrivata, la vede dalla
finestra, accompagnata da fratelli e sorelle minori e dalla sua scorta di
superskrull. Di certo un'idea di Kl'rt.
Due poteri a testa.
Ma meglio non sottovalutarli.
Se è un'idea sua li ha anche
addestrati, in un modo o nell'altro.
Chissà dove trova il tempo.
La Terra. Sede centrale della
Fondazione.
Millie Collins attende nel suo
ufficio.
Per qualche anno ha accarezzato
l'idea di riarredarlo in maniera più sobria.
Da quando svolge la funzione di
presidente plenipotenziario della Fondazione Scientifica, un impero economico
che abbraccia decine di pianeti in maniera più o meno dichiarata non ha più il
tempo di pensarci.
Del resto rendere sobrio un
ufficio di 120 metri quadrati è del tutto impossibile. E poi ha di meglio da
fare.
È in pausa. La coroncina metallica
che le avvolge la testa non è un segno di megalomania.
Ne avrebbe ben donde, visto che le
serve per controllare 12 automi in remoto.
Un tempo, sono passati già circa
15 anni da allora, aveva cominciato con uno ogni tanto.
Allora c'erano due super adattoidi
che venivano usati da piloti occasionali. Per un po' quello è stato il
protocollo della sperimentazione.
Ora lei ne usa 12 in
contemporanea, tutti si chiedono come faccia.
- Millie, il segretario generale
dell'ONU sulla 5.-
- Due minuti e sono da voi. -
lascia l'incombenza alla sua squadra di supporto, toglie la coroncina, si
controlla il trucco nello specchio e con un sospiro si volta verso il
videofono.
Nebulosa di Ercole. Il pianeta
sede della corte imperiale.
Il sistema di sicurezza è imponente come solo un regnante
sempre timoroso potrebbe organizzare.
Per il resto sul pianeta non sembrano esserci segni di
autoritarismo.
Meno che in altri pianeti della galassia, per lo meno.
Pip entra nei suoi appartamenti stanco dopo un'intera
giornata di udienze.
Quando ha accettato il trono si aspettava lussi, vino a
fiumi e belle donne.
Non ricordava il prezzo.
Seduta sul divano, entrata nel luogo più sorvegliato del mondo
senza difficoltà, la donna con la pelle dorata lo scruta con un sorriso
sarcastico sul volto perfetto.
- Maestà. Non c'è nulla da temere. Una sola domanda e me ne
andrò. Dov'è Adam? -
Pip trema, fa di tutto per non darlo a vedere, ma Lei lo
intimidisce. È pericolosa ed imprevedibile.
- L'ultima volta che l'ho visto recitava nel cabaret di
Mamma Alpha. Amministrare la nebulosa di Ercole, la Piccola Nube di Magellano e
parti rilevanti della Via Lattea e della galassia di Andromeda non mi lascia
molto tempo libero ed è passato un po' di tempo ma non credo che sia cambiato
qualcosa. Non fa nulla per nascondersi. Non credo sia rimasto abbastanza di lui
da pensare di nascondersi. È triste ma è la realtà. -
- Adam non permetterebbe mai a qualcuno di ridurlo in quello
stato. Non so chi sia quella creatura. Un doppio dal passato, uno dello sciame
Magus deevoluto, e non mi importa. Non è Adam. Quindi fai lavorare il cervello.
-
Pip fa lavorare davvero il cervello, poiché è essenziale
liberarsi di questa scocciatrice.
- Non lo so. Per quel che mi riguarda Adam è nel cabaret.
Altrimenti può essere ovunque. Il titano che da la caccia a Galactus o il dio
buffone che sta unendo M32. A te la scelta.-
- M32 mi sembra un indizio incoraggiante, ma è lontana,
faccio in tempo a fare delle verifiche sulla strada. -
Un istante dopo Pip è solo.
Accarezza... per un istante... la tentazione di seguirla.
Poi apre una bottiglia di vodka ed inizia a scolarla.
Il potere lo ha fiaccato.
Terra. Poco distante da Montecarlo.
Carl Creel e Mary MacPherran si godono il pomeriggio nel giardino della villa. È il loro turno di riposo e assistono con una certa soddisfazione ad una gara fra Mimo, Askatasuna e Trudy, la loro bambina che tanto bambina più non è. Stanno volando intorno al mondo.
Sono al quinto giro e Trudy è in leggero vantaggio ed atterra per prima.
Il turno di riposo, nella Guardia dell'Infinito è un ossimoro. Suona l'allarme.
- Pamela. Mai un minuto di pace. Cosa c'è stavolta? -
- Emergenza di classe omega. Salite sulla nave di Gamora. Sono già partiti per raggiungere Selandiar. -
Creel chiede perplesso: - Ma non facciamo prima a teleportarci direttamente da lei? -
- È proibito teleportarsi su Selandiar e ci sono schermi
protettivi molto potenti per impedirlo. Noi facciamo finta che valga anche per
noi. Si chiama diplomazia. -
- È quando parlate così che capisco perché ci detestano in
tanti. Era più semplice quando strappavamo casseforti a mani nude e scappavamo.
-
- E finivamo regolarmente in galera. Rischio ed adrenalina
non sono diminuiti, ma abbiamo cresciuto nostra figlia in case e scuole di
lusso invece che vedercela portar via tra un'evasione e l'altra. Un po' di odio
da parte di chi ci invidia mi sembra un ben piccolo prezzo da pagare. -
Si dirigono verso la parete e svaniscono senza accorgersi
di essere seguiti.
Selandiar. Ufficio di Sundragon. Capo della Guardia e Alto
Rappresentante del loro mondo nel consiglio intergalattico.
Sundragon guarda per un istante i sei esseri che le stanno
davanti. Un solo istante ma necessario per controllare le sue barriere mentali.
Non è mai riuscita ad accettare fino in fondo i due colossi
verdi che le stanno davanti e come sia diventata sua cugina in questi anni di
volontario isolamento è per il momento un mistero.
Non sa se ha di fronte Heather, il drago, la gemma o chissà
chi altri.
Ed al momento non ha neppure tempo per pensarci. Del resto
la sua famiglia è fin troppo complicata per assorbire tutta la sua attenzione.
Essere la rappresentante della prima colonia terrestre nel
Consiglio di Selandiar, moglie del rappresentante di Titano, messia di una
specie aliena e guida e componente a tempo perso della Guardia dell'Infinito
non le lascia molto tempo per pensare ai parenti ed al modo in cui potrebbero
complicarle la vita.
Considerato il modo in cui ha avuto i suoi poteri è un
bene.
Gamora, l'Uomo Assorbente e Titania sono pericolosi, ma non
necessitano di barriere mentali.
- Adam. - comincia - o per lo meno quello che crediamo
essere Adam è comparso all'improvviso nel cabaret di Mamma Alpha non più di un
mese fa.
All'apparenza non sa più chi è, sembra convinto di essere
uno dei clown della realtà di indottrinamento della Chiesa della Verità
Universale. Dal poco che si capisce dalle schede lasciate dallo stesso Adam, il
problema è che solo lui percepiva quella realtà come abitata da clown. Il
secondo problema è che da quel giorno l'afflusso nel cabaret è aumentato
esponenzialmente come succede solo nelle religioni messianiche più virali. Se
la chiesa è tornata ad essere così potente senza la presenza di un Magus
potremmo trovarci di fronte ad un loop temporale, se Adam è regredito allo
stadio di clown potremmo trovarci in un loop temporale. Insomma siamo in
pericolo, la possibilità di un loop temporale con uno stadio precedente alla
guerra del guanto mette in pericolo tutto l'universo. In ogni caso mette in
pericolo noi. -
- Non riscontro anomalie temporali attive, ma col tempo non
si può mai dire. Però ho ancora la gemma e posso accedere al suo potere. -
Gamora sembra quasi sorridere. È dall'ultimo scontro con Galactus che non si
sentiva così viva.
- In ogni caso dobbiamo indagare. -
- Allora corriamo alla scialuppa, non possiamo spostarci in
maniera efficiente da qui. -
- Non posso venire con voi. Ma arriveremo subito, se
necessario e gestiremo i dettagli diplomatici in seguito. -
Una galassia lontana. Ma non molto. Andromeda.
Il palazzo imperiale è uno dei luoghi più sicuri e meglio
protetti dell'impero e le maestà imperiali sono tra le creature meglio protette
al suo interno.
Questo è un po' vero ovunque e potremmo tralasciarlo se non
fosse un buon attacco per qualunque scena.
Sarebbe quindi prevedibile un istante di sorpresa quando si
trova di fronte Lei.
Ma lui è il superskrull, se anche è sorpreso non lo da a
vedere.
Non si attende da questa creatura molto meno di quanto si
attenda da Warlock.
E più giovane, è cresciuta in maniera diversa, è stata
costruita imparando dagli errori commessi costruendo Lui ed è stata
indottrinata fino in fondo ma è ormai in giro da 22 anni. A questa età contano
molto meno i lacci che le hanno messo.
Se è vero quello che si dice su di lei è rimasta molto
indietro, ma Lui a 10 anni poteva entrare in qualsiasi luogo senza prima
doverlo pianificare ed era stato almeno una volta il dio supremo del cosmo.
Quindi se Kl'rt non sembra
sorpreso di trovarsi di fronte Lei è perché non ne è sorpreso.
È tra le cose che sa che possono accadere, che non può
impedire e che si augura di non aver bisogno di impedire.
- Cosa posso fare per te? Come devo chiamarti oggi? -
- Lei andrà benissimo. Non commentare. I miei creatori non
mi hanno dato un nome e non me ne sono scelta uno. Fino ad allora non credo che
ne userò volentieri uno scelto da altri. Voglio sapere dov'è Adam. -
- Ancora con le vecchie fissazioni? Riflettevo giusto un
minuto fa sul fatto che non dovrebbero più aver presa su di te. Credevo ti
fossi evoluta ben al di sopra di esse. Tutti sanno dov'è. Nel cabaret di Mamma
Alpha. -
- Niente a che fare con le vecchie abitudini. Qualcuno sta
impersonando Adam. La Guardia interverrà con la sua solita sottigliezza e
perché la galassia sopravviva è meglio che io trovi il vero Adam. -
- Forse devo inviare qualcuno a controllare. Dovrebbe
esserci un manipolo della Guardia imperiale, da quelle parti.
Comunque se quello non è Adam non so dove possa trovarsi.
Ma è spuntata una divinità nuova in un angolo sperduto di M32. Dicono che sia
un buffone quasi onnipotente e che si diverta a prendersela con i demoni. Sembra
che stia unificando la galassia. Credo che meriti un'occhiata. Ovviamente non
l'hai saputo da me, ma non mi dispiacerebbe sapere cosa hai trovato. -
- Mi chiedo le ragioni di tanta segretezza. -
- Segreto di Stato. -
- Credevo tu fossi al di sopra del Segreto di Stato. -
- A quel punto che Segreto di Stato sarebbe? Nessuno è al
di sopra del Segreto di Stato. -
Selandiar. Giro turistico di lusso o visita di stato che
dir si voglia.
Demeityr di Titano sa che questa giornata resterà
proverbiale nella storia dello stoicismo per gli eterni di tutto il cosmo.
A patto che riesca a non disintegrare questi sei diavoletti
arroganti provocando una guerra tra l'Impero Skrull e
Titano.
Principi e principesse imperiali non dovrebbero essere
ammessi su Selandiar.
È un eterno. Ha centinaia di anni. Può controllarsi. Anche
se deve controllare sei pesti svolazzanti.
Si ferma un istante. È un eterno. Ha centinaia di anni di
esperienza. Nessuno se ne accorgerà mai. Un piccolo tocco qui. Una spintarella
li. Il giro riprende.
Sei studenti modello seguono attenti la lezione. Gli
sarebbe particolarmente utile ricordare ogni dettaglio ma lui questo non può
permetterlo. Ricorderanno solo quanto dovuto.
*Tanti anni con Warlock mi hanno cambiato.* Pensa. Ma sa
che non è del tutto vero.
Uno sperduto mondo artificiale in un braccio sperduto di
M32
Atterra e capisce subito che quel mondo non è naturale.
I meccanismi che vede attorno a se funzionano con troppa
precisione.
È un mondo ordinato a modo suo. Nulla è lasciato al caso.
L'ordine è un po' troppo ordinato e il caos un tantino
troppo caotico.
Non è il prodotto di evoluzione e forse non può neppure
evolversi.
Ma è sempre meglio non dubitare troppo delle capacità di
chi ha le risorse per creare un vero mondo autosufficiente.
Evoluzione o meno il mondo funziona da solo.
Resterebbe in vita anche senza il proprio creatore.
Quindi non è escluso che possieda anche meccanismi che gli
consentono di cambiare.
Le basta una rapida occhiata e sa che è così. Le cose vive
in quel mondo hanno una sorta di DNA. E il DNA cambia.
- NON È IL TUO POSTO. COSA FAI QUI! -
- Abbassa pure il tono se vuoi parlarmi. Creature ben più
potenti di te hanno cercato di spaventarmi e non ci sono riuscite. Nessuno lo
sa meglio di te. Eravamo assieme buona parte delle volte. -
- Non so chi tu pensi che io sia, ma anche se fosse non
sono più lui. Da nessun punto di vista. -
- Oh, sei lui. Su questo non c'è alcun dubbio. Questa è la
Controterra come sarebbe dovuta essere se l'esperimento dell'Alto Evoluzionario
avesse funzionato senza l'intervento dell'Uomo Bestia. La Controterra che non
hai potuto salvare. Hai perfezionato il prototipo. -
- L'uomo che ha fatto questo non è più da tempo. In qualche
modo ha costruito anche me usando il suo stesso essere come materiale di
partenza. Ma io sono impegnato in compito diverso. Forse anche in me ha perfezionato
un prototipo, ma così facendo egli non è più. -
- Pensala come vuoi, non sono qui per cambiarti ma solo per
darti una notizia. Nel cabaret di Mamma Alpha c'è una creatura che ti impersona
così com'eri. Non so ancora cosa voglia ma nessuno impersona Adam Warlock senza
che l'universo tremi. Lo combatteremo se serve e se non ha cattive intenzioni
gli chiederemo scusa. Volevo che tu lo sapessi e volevo essere certa non fossi
tu. Ora lo so. -
Galassia di Ercole. Sirius X. Cabaret di Mamma Alpha.
Il clown è sul palco e proprio in quel momento tutti si
voltano ed escono. Li guarda esterrefatto per alcuni istanti prima di reagire.
Troppo tardi.
È solo nel cabaret con altre sei creature. Non sembrano li
per vedere lo show.
- Non mi sembra di conoscervi e del resto non mi sembra che
abbiate un aspetto socialmente accettabile. - Tira fuori dal nulla una
tavolozza e dei pennelli. - Volete una mano di colore o preferite rendervi le
cose più difficili? -
Gamora fa un passo avanti. Il fucile che stringe in mano
sembra così grande da mettere in dubbio alcune leggi della fisica.
- Non sei lui. Puoi ingannare altri ma con noi è inutile.
Chi sei? -
Il clown sul palco cambia. Resta uguale solo la sua
maschera da pagliaccio ma ora sembra un piccolo umano in giacca e cravatta.
- Oh. Io non ho difficoltà ad ammettere la mia identità. Ho
dovuto farci i conti più e più volte. Voi invece siete disposti ad ammettere di
essere le nullità che siete? Siete pronti a riconoscere di essere un po' tutti
Bozo il clown? -
Selandiar. Ancora il giro turistico.
Sono i figli del superskrull nonché potenziali eredi al
trono dell'impero.
Fino a mezz'ora fa Demeityr di Titano si chiedeva chi
dovesse uccidere per liberarsi di questi sei adolescenti skrull pieni di se,
arroganti senza alcuna idea di cosa fosse realmente il mondo.
Ora la situazione è leggermente diversa.
Il primo è arrivato e sembrava davvero la Cosa dei
Fantastici 4, fino a che non ha cominciato a lanciare palle di fuoco che si
sono infrante contro la barriera mentale che l'eterno aveva già eretto.
Fosse arrivato con la sua vera forma ed un cartello con su
scritto: SONO UN ASSASSINO SKRULL DOTATO DI POTERI IMPIANTATI sarebbe stato più
difficile accorgersi di lui.
Quando la barriera viene colpita da lame invisibili è
evidente che gli attaccanti sono più d'uno.
Sono documentati pochissimi impiantati che sono
sopravvissuti con più di due poteri.
In poco più di 20 anni le cose sono cambiate pochissimo
anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante e quasi 100 nobili possono
permettersi un piccolo drappello di impiantati.
Sono molti, in effetti. Il terzo fa ampio sfoggio di poteri
magnetici, il quarto aspira a diventare un telepate e telecineta di livello
omega, il quinto ha un controllo psicofisico quasi assoluto ed usa anche poteri
cosmici.
Il sesto lame psichiche e artigli. Il settimo volo e
superforza, l'ottavo raggi ottici e capacità di caricare cineticamente gli
oggetti, ancora uno, pelliccia blu e teschio fiammeggiante.
Inutile elencarli tutti. Sciamano sul gruppo in mezzo a una
piazza della capitale diplomatica del gruppo locale come se fossero a casa
loro.
Un piano più che grezzo. Eppure poteva funzionare se
l'accompagnatore non fosse stato un eterno ed in più il coordinatore mensile
del consiglio intergalattico degli eterni.
Chiunque sia il genio che ha pensato l'azione deve solo
scappare ed essere più veloce di loro e della corte imperiale.
La rabbia è un grande motore e questi pensieri non proprio
edificanti sono di grande aiuto a Demeityr nel difficile compito di tenere eretta
la barriera mentre lancia un particolare messaggio telepatico.
Per lo meno i 4 superskrull della scorta sono abbastanza
ben addestrati da prepararsi allo scontro senza gettarsi anche loro contro la
barriera che li protegge.
La rete è eretta e si estende ben oltre il gruppo locale.
Quindi il fatto che dopo neppure due minuti gli attaccanti comincino a cadere o
ad essere sballottati a destra o a sinistra non sorprende nessuno.
Quando tutto è finito tre eterni, un kree, un arcturiano e
uno skrull scendono dal cielo levitando lentamente verso il suolo.
È rilevante che un eterno skrull sia intervenuto in
pubblico in presenza di devianti skrull.
Uno dei figli del superskrull si avvicina agli attentatori
a terra.
- Ma quello è mio cugino Qr'sm. -
Galassia di Ercole. Sirius X. Cabaret di Mamma Alpha.
- Beh, piccoletto. Non saranno le tue chiacchiere sul senso
del se e sul controllo della mente a sconfiggermi. -
L'Uomo Assorbente tiene fede al suo nome e tocca il metallo
del bancone e colpisce il clown con tutta la sua potenza.
Il suo pugno viene facilmente bloccato dall'ometto che lo
scaglia attraverso la sala.
Titania lo carica con tutta la sua forza sbilanciandolo e
facendolo cadere giù dal palco.
A rialzarsi è un colosso dorato con i capelli argentei che
indossa un body nero stellato (sic).
- Nebulon - sussurra tra se Gamora mentre scarica l'intero
caricatore del fucile su di lui per poi scagliarglielo contro.
Come spesso succede con le armi in scontri come questo
l'ultimo colpo è l'unico che sembra provocare un qualche danno al gigante. Del
resto per quando tu possa essere immune agli attacchi energetici l'impatto di
una massa scagliata con forza non è mai trascurabile.
Un solo istante di sbilanciamento di cui subito
approfittano i due colossi smeraldini per un attacco coordinato.
Ma Nebulon si scambia di posto con Drax e i due si
scontrano a massima potenza, facendo quello che lui, per quanto forte, non
sarebbe stato in grado di fare. Infatti i due rimbalzano ai due lati della
stanza, svenuti.
Dragoluna afferra telecineticamente il collo di Nebulon per
interrompere il flusso di sangue ed aria. Ma questa non è la vera forma del
colosso tanto quanto non lo era quella da piccolo clown o quella da Warlock e
quindi l'azione non va a buon fine. Cosa diversa per il potentissimo raggio
energetico che parte dalla sua mano destra e che mette la guardiana fuori
gioco.
Titania lo tempesta di colpi, presto raggiunta dall'Uomo
Assorbente ed il gigante dorato sembra in difficoltà.
Ma una sventagliata di energia dagli occhi li abbatte
entrambi e colpisce anche Gamora.
La donna più letale della galassia si rialza,
apparentemente senza danno e carica Nebulon, scagliandolo lontano.
Anche le due scariche che Nebulon scaglia dalle mani mentre
si rialza a fatica sembrano non sortire effetto.
Gamora gli scaglia contro tutto il bancone che Nebulon
distrugge con una scarica dagli occhi.
Carica la guerriera con tutta la sua forza schiantandola a
terra un attimo prima di crollare anche lui.
Piccola nube di Magellano. Utopia II.
Acquario alza gli occhi dal lavoro arretrato che lo ha
tenuto lontano dalle precedenti emergenze.
Non è rimasto nessuno di turno, quindi si volta verso il
muro e salta dall'altra parte del pianeta, davanti alla porta blindata che
protegge l'incubatrice dei cubi cosmici.
10 mutati artificialmente dalla macchina che rende simili
alla Cosa stanno tempestando di pugni il campo di forza che protegge la
serratura.
-Lo zio Ben sarebbe molto irritato da questa scena - dice
tra se e se mentre afferra uno degli aspiranti ladri e lo scaglia nel mucchio.
Una battaglia abbordabile, a conti fatti.
Ma altri 10 entrano dalla porta, erano di guardia
all'esterno.
E vengono investiti dall'artiglio sonico che esce dal muro
prima del muscoloso afroamericano in giubbotto di pelle che lo impugna.
È da quando è sul pianeta che Desmond Pitt non sente più il
bisogno di indossare l'aspetto di Darkoth e l'essere completamente composto di
nanomacchine glielo permette.
Per i due scontrarsi contro 20 copie della Cosa non è
un'impresa da tutti i giorni, eppure non possono dire di non essersi trovati in
situazioni peggiori, anche individualmente.
Quindi si gettano nella mischia con tutto il loro potere,
potere che hanno entrambi usato anche contro l'originale, ben più temibile,
Cosa dagli occhi azzurri.
Scagliano pallide imitazioni del nipote preferito di zia
Petunia a destra e a sinistra ed ogni tanto un colpo ben assestato ne lascia
qualcuno sul terreno privo di sensi.
Ma la superiorità numerica è notevole ed entrambi i
guardiani sono troppo maturi per lasciarsi andare al piacere della battaglia
tralasciando che dietro la porta ci sono le uova di esseri viventi in grado di
minare la realtà stessa.
Sundragon risponde immediatamente al richiamo, stava per
dirigersi verso il cabaret di Mamma Alpha ma questo allarme le è sembrato più
urgente ora che è evidente che il nemico non è Warlock o un Magus.
I tre hanno facilmente ragione degli avversari, soprattutto
visto che Pamela Douglas ha portato con se una macchina per invertire gli
effetti che rendono simili alla Cosa.
Una volta attivata la difficoltà maggiore, per i tre
guardiani è sopraffare gli avversari senza far loro troppo danno.
Galassia di Ercole. Sirius X. Cabaret di Mamma Alpha.
Nebulon si alza, tenendosi la testa che cerca di snebbiare
dagli effetti della battaglia.
Si dirige con difficoltà verso Dragoluna, che sfoggia la
sua gemma al centro della fronte come ha sempre fatto da quando ha assunto
l'incarico di proteggerla.
L'ha appena presa in mano - E adesso vediamo dove tengono
le altre. - Quando viene investito da un lampo superveloce verde, bianco e
rosso seguito da una scarica di vista termica. La gemma viene sbalzata da una
parte, Nebulon dall'altra.
La supereroina basca Askatasuna è in realtà un'aliena.
Viene da un pianeta morto che in questo universo neppure
esiste.
Il suo razzo si è perso nell'iperspazio ed è caduto sulla
Terra.
Subito dietro vengono altri tre umani, una adolescente e
due adulti, un maschio e una femmina.
Nebulon si rialza. - Secondo round. -
Mimo lo attacca con tutto ciò che può emettere, scariche
termiche, raggi di pura forza cosmica ma Nebulon si è scambiato di posto con la
sua precedente attaccante cui l'istante di esitazione è fatale.
Stessa sorte per Calvin Rankin che viene investito in pieno
dal potere dell'alieno. 2 a 0 per la carta vincente di Nebulon.
Una cappa di ghiaccio prossima allo zero avvolge l'alieno.
Una creatura appena meno potente sarebbe morta immediatamente di fronte al
potere della mutante italiana. Nebulon invece non fa che muoversi e colpirla.
Lei sviene.
Resta solo la figlia adolescente di Titania.
Gertrude "Trudy" Creel non ha ancora trovato il
suo nome di battaglia. Fosse sveglio suo padre non oserebbe ingaggiare questo
scontro, del resto.
Ha già scartato nomi come Power Princess e Superia. Non che non
le piacciano, ma li considera troppo da adolescente.
I suo miti hanno nomi semplici, essenziali, oppure usano il
loro stesso nome.
Non ha un nome di battaglia ma sa cosa deve fare. È a
fianco del Mimo, che tocca appena sulla guancia scoperta.
Subito il suo fisico già atletico (ho già detto che è la
figlia di Titania?) aumenta di massa. La pelle assume un colorito verdastro ed
i suoi occhi cominciano a tempestare Nebulon con due cascate incandescenti.
L'alieno urla e per un attimo perde la sua forma assumendo
quella originale.
Una sorta di grossa sanguisuga verde crestata e piena di
tentacoli, un vero orrore lovecraftiano. Poi riprende il controllo ed oppone
tutto il suo potere a quello della ragazza in uno stallo perfetto.
Un regno mistico
Molti sono i maghi che abbandonano il loro ed eleggono un
mondo vuoto della sfera mistica quale loro regno.
I più si perdono o si annullano ma alcuni nel dare forma al
vuoto trascendono il loro essere in una forma divina.
Nel processo perdono di umanità e complessità.
Gli dei sono creature più essenziali dei loro adoratori,
soprattutto coloro che per ascendere hanno dovuto rinunciare a molto.
Modred il mistico aveva intrapreso questa via, qualche tempo
fa, fino a che i demoni di Denak non hanno deciso di invadere il suo mondo ben
prima che il processo fosse compiuto.
È stato costretto a slittare tra i regni mistici e si è
perso.
Riesce a passare da uno all'altro, a volte ne trova anche
uno più o meno vagamente familiare, ma neppure di li riesce a tornare sulla
Terra.
Le barriere che un tempo tenevano lontano Chthon
riconoscono il suo potere e gli impediscono di passare.
È ironico, dopo tanto tempo a studiare altri tipi di magia
che proprio il potere del Darkhold che ormai non usa più sia nuovamente un
peso.
Si paga sempre tutto con gli interessi. È una delle leggi.
Eppure se questo è il problema uno solo può essere il luogo
in cui trovare la soluzione.
Il luogo in cui si trova ora.
Un regno di morte e disperazione, malattia e corruzione.
Un luogo formato da intere ere di presenza del dio.
Eppure anche un luogo come quello, nei pochi anni in cui è
stato abbandonato è cambiato.
I cadaveri rianimati hanno cominciato a decadere.
I vampiri si sono uccisi l'un l'altro in preda alla follia
e alla sete.
Le malattie stanno svanendo in assenza di esseri su cui
attecchire ed intere montagne di carne putrescente stanno generando la vita.
Una vita primitiva che si sta generando nel regno del dio
della morte e della degenerazione.
Malgrado non sia un mondo piacevole da vedere Modred
sorride e una nuova speranza si riaccende in lui mentre entra nel palazzo del
suo antico padrone. Vuoto. Vuote le stanze d'osso e cartilagine, vuoti i tubi
di carne putrefatta.
Vuoto.
Galassia di Ercole. Sirius X. Cabaret di Mamma Alpha.
Lo stallo finisce quando dal nulla appare Pip con una mazza
chiodata che colpisce Nebulon sulla testa.
La ragazza ne approfitta per togliersi a supervelocità
dalla traiettoria dei raggi dell'alieno e colpirlo sulla mascella.
Nebulon è sbalzato di qualche chilometro ed atterra
pesantemente.
Incredibilmente neanche questo basta a metterlo fuori
gioco.
Pip è subito li con la sua mazza e la ragazza arriva
volando appena un attimo dopo. Nebulon prova il suo asso per la terza volta, ma
lo scambio, perfettamente riuscito, si inverte immediatamente. L'alieno prende
in pieno, senza parare nulla, entrambi gli attacchi e crolla a terra.
- Insultante provare a manipolare lo spazio contro di me -
Pip ridacchia. Ma lui è troppo pieno di se e la ragazza giovane ed inesperta.
Esitano un momento di troppo dando a Nebulon il tempo di
colpirli.
A lui un colpo basta.
Nucleo del pianeta Ego
Ego è morto. Ucciso da quello che è stato un atto
terribile.
Non era una creatura benigna, tutt'altro.
Ma cancellare una vita, soprattutto una vita così unica, un
intero pianeta, è un atto terribile.
Mantis si trova nel nucleo di questo mondo da mesi ormai,
spingendo il suo pieno potere nel tentativo di rianimare il cadavere di Ego.
Con quello stesso potere è stata in grado di terraformare
mondi completamente sterili in metà del tempo.
Il pianeta le resiste, per una qualche ragione connessa
alla morte di Ego.
Non importa quanto tempo sarà necessario, sa che ce la
farà.
Li accanto, ridacchiando, Ego attende.
Galassia di Ercole. Sirius X. Cabaret di Mamma Alpha.
Sta raccogliendo la quarta gemma quando viene colpito.
È stato colpito con immensa potenza quel giorno, da alcuni
degli esseri più potenti del cosmo, se si escludono le entità, ed è ancora in
piedi.
In più indossa ed ha già iniziato ad accedere alle energie
di quattro gemme dell'infinito quindi non temeva nessuno.
Ma il colpo che quasi lo ha messo a terra non è stato
potente, è stato preciso. Perfetto.
Solo la gemma del potere ha impedito che fosse sufficiente
a metterlo KO.
Capisce, prima l'aveva soltanto saputo di una conoscenza
astratta, che se i due che ne condividevano il potere prima di lui non si
fossero neutralizzati a vicenda lui avrebbe perso.
Non importa quanto a lungo avesse pianificato.
Perciò vedere Lei che lo fronteggia senza ombra di paura è
scioccante.
Sa che è questa la battaglia decisiva. Altri arriveranno
dopo, ci sono ancora molti che devono arrivare, ma qui ed ora si decide la
battaglia.
Se non può fronteggiare questo avversario non potrà
combattere la gemma della realtà né tantomeno Adam Warlock.
Lei si muove sinuosa e Nebulon urla di dolore.
Non ha visto il movimento eppure indossa la gemma del
tempo.
Può, con la semplice volontà, rallentare i movimenti dell'avversario,
percepire la sua presenza nello spazio, la sua mente ed opporre una potenza
virtualmente infinita ad ogni colpo.
Ma non trova menti da percepire. Lei è completamente chiusa
in se stessa, si muove entrando e uscendo dallo spaziotempo e lo colpisce per
la terza volta.
Lui urla.
Non ha mai provato così tanto dolore, non ha mai creduto di
poterlo provare.
Eppure indossa le gemme dell'infinito, all'attacco
successivo contrappone il suo potere e l'effetto è devastante. Lei viene
sbalzata dall'altra parte della stanza. Si rialza ma ha accusato il colpo.
Non potrebbe essere altrimenti.
Per la prima volta nella giornata Nebulon sa che ce l'ha
fatta.
Quello scontro può andare avanti ancora a lungo ma sa di
poterlo vincere. Non c'è ragione di portarlo fino in fondo.
Si prepara a saltar via coi poteri delle gemme.
Prima di affrontare altri avversari è meglio riposare ed
allenarsi.
Fa ricorso al potere delle gemme e non va da nessuna parte.
Non è del tutto vero.
Nota che attorno a se nulla si muove.
E' intrappolato in un frammento di istante.
Sonda i confini della sua prigione coi suoi nuovi poteri e
si accorge che non ha sbagliato nell'usarli.
Il fenomeno è generato da un'energia esterna.
- HAI USURPATO IL MIO NOME E QUESTA È LA TUA RICOMPENSA.-
-Posseggo le gemme dell'infinito, nulla può trattenermi. -
- MA TU NON HAI LE GEMME. IO LE HO RIPRESE E RESTITUITE AI
LORO GUARDIANI, CUI LE AFFIDAI ANNI FA. LORO SONO GLI UNICI CHE POSSONO
CONTRASTARE IL MIO DOMINIO ASSOLUTO SU DI ESSE. LA
PRIGIONE IN CUI TI HO CHIUSO È UN LABIRINTO SEMPLICE DA APRIRE. MA LA CHIAVE È
UN PENSIERO CHE IL TUO CERVELLO NON SA FORMULARE. -
Le gemme sono tornate ai loro legittimi proprietari. La
mente sulla fronte di Dragoluna, il tempo nella mano di Gamora, il potere in
bocca a Drax e lo spazio, beh, vi lascio immaginare.
Poi si volta verso Lei.
- MI HAI DATO MOLTO SU CUI
RIFLETTERE, SORELLA. VIENIMI A TROVARE QUANDO VUOI. ORA SAI DOVE VIVO. -
E svanisce.
Due
note. Tanto per mettere i puntini sotto le ŗ.
L'idea
era “come saranno i nostri personaggi fra 15 anni”. Ne mancano alcuni ma
proprio non ho avuto il tempo di allungare il brodo. La storia è scritta come
un episodio normale della serie, un paio di personaggi curano la trama per il
prossimo episodio o arco di episodi, un paio curano le trame a lunga e il resto
la trama che in questo episodio si conclude. Non ho ritenuto giusto cambiare lo
stile della serie quindi non sapremo, prima dei prossimi 15 anni, che cosa sarà
di Modred e cosa troverà nel vecchio mondo in cui Chthon ha passato il suo
esilio ne sapremo molto dei complotti della corte imperiale skrull. Quello è
colore. Per il resto alcuni personaggi sono cambiati molto, alcuni non sembrano
cambiati gran che. 15 anni sono molti ma molti di noi, a parte i capelli un po'
più bianchi non sono poi cambiarti un gran che negli ultimi 15 anni, almeno per
quel che può giudicare un osservatore esterno. Questo è più o meno quello che
volevo dire con questa storia. Non so se ci sono riuscito. A me piace, spero
piaccia anche a qualcun altro.
Come sempre i complimenti a rossointoccabile@virgilio.it proteste
o maledizioni sul sito del governo. Lunga vita sia con voi o come si dice tra
nerd.