Casa
Bianca, Washington DC.
Il presidente Bush accolse con un largo sorriso il generale Fury, abbracciandolo,
per poi stringere la mano a Sharon Carter, a Tony Stark e al generale
Ross. Ultimo ad entrare fu Powell.
- Signori, credo che oramai siamo al punto di svolta decisivo di questo
progetto.
I presenti annuirono silenziosamente.
- Ora però voglio sentire dalle vostre voci il punto preciso
della situazione.
Il generale Ross si schiarì la voce e raccolse una cartellina
rossa poggiata sul tavolo. L'aprì, ne sfogliò distrattamente
alcuni fogli e la ripoggiò.
- Da un anno a questa parte, dopo la tragedia dell'11 Settembre, abbiamo,
sotto la sua spinta, studiato dei metodi per difendere il nostro paese,
e in prospettiva più larga il mondo, da minacce sempre più
incombenti e sempre più organizzate. I vari piani sono stati
analizzati, discussi, approfonditi, e siamo giunti ad una soluzione
che credo potrà soddisfare le esigenze di sicurezza richieste.
Fury raccolse una scheda dal tavolo e la porse al Presidente.
- Sono gli schemi gerarchici studiati per la gestione di questo corpo
paramilitare. Sarà una struttura che abbiamo definito a corona:
non ci sono comandanti assoluti, ognuno di noi, tra me, la Carter e
Ross, comanda allo stesso livello tutti gli uomini. Non esistono gerarchie
tra i soldati, e i responsabili vengono nominati ad ogni missione in
base alla loro esperienza e alle caratteristiche della missione.
- Da dove nasce questa esigenza?
- Per poterli meglio controllare. - disse Sharon - Se ci fosse un sistema
gerarchico classico, il potere di alcuni di loro potrebbe compromettere
gli esiti delle missioni, che sappiamo tutti quanto sono delicate.
Il presidente si rivolse a Stark.
- Il livello tecnologico?
- Alto. Abbiamo fornito gli esoscheletri potenziati, armi di ogni livello,
strumentazioni di altissima precisione e due jet stealth appositamente
disegnati. Inoltre verrà presto lanciato in orbita un satellite
che si posizionerà sugli USA e monitorerà tutte le attività
superumane.
- Che collaborazione ci sarà con il Progetto Sentinella?
- Completa! - affermò Ross - Stark è uno dei creatori
del Progetto Sentinella, insieme a Richards, e le nostre energie verranno
unite alle loro per meglio contrastare le minacce.
Bush si alzò in piedi e si mosse nervosamente verso la sua scrivania.
- Cercate di capire cosa sto per dirvi. Non è un momento facile
questo, per nessuno. Le minacce sui paesi democratici e liberi non sono
finite, anzi ogni giorno i servizi segreti ricevono nuove avvisaglie.
La Corea del Nord ha ammesso la proliferazione di testate nucleari nonostante
il patto
sancito, ed è secondo gli analisti solo la punta dell'iceberg.
Questo gruppo deve difenderci da queste minacce. Non starà a
loro prevenirle, ma toccherà a loro intervenire quando la prevenzione
non servirà più a niente, e questo comporterà notevoli
rischi per la loro vita. Voglio che lo sappiano prima di ogni altra
cosa.
I presenti annuirono.
- Lo sanno già! - affermò Fury.
Bush si sedette alla sua scrivania, incrociò le mani e fissò
i presenti.
- Tra quanto saranno operativi?
Ci fu un attimo di silenzio, poi fu Fury a rispondere.
- Un mese... tra un mese...
Un
mese dopo.
Carl, Rebecca, Maggie, Jonathan e Ron erano seduti da circa dieci minuti
nella sala briefing a leggere il rapporto introduttivo alla loro prima
missione, quando il generale Ross entrò nella stanza.
- Buongiorno, ragazzi! - disse, mentre i ragazzi si mettevano sull'attenti.
- Riposo! - disse loro, mentre lui si sedeva, imitato dai ragazzi.
Lo schermo alle spalle del generale si illuminò, mostrando la
veduta aerea di una base militare.
- Questo è il luogo dell'operazione. E' una base militare americana
situata nei pressi del lago Ontario, dove fino a qualche mese fa si
effettuavano esperimenti genetici per la creazione di super soldati.
Ora, in base al decreto del consiglio di sicurezza nazionale, tutte
le strutture operanti nel campo dei superumani sono state chiuse e i
progetti sospesi. Anche questa base è stata chiusa, ma c'è
qualcuno che sta resistendo all'operazione, e voi dovete stanare i due
fuggitivi che vivono nascosti nella base e possibilmente catturarli
vivi.
L'immagine cambiò sul monitor, mostrando due figure umane dalle
strane fattezze.
- Questi sono i due elementi in fuga. Sono l'esperimento Alfa e l'esperimento
Beta. Hanno caratteristiche simili entrambi, che potete leggere sui
vostri display, ma hanno tendenze comportamentali molto distinte. Il
primo è un freddo calcolatore, dotato di una intelligenza fuori
dal comune, è forse il più metodico dei killer esistenti.
Il secondo invece è dotato di una tale quantità di istinto
e bestialità da renderlo il più crudele assassino in assoluto.
Nonostante l'appartenenza allo stesso progetto, i due non hanno mai
solidarizzato tra loro, e questo potrebbe rendere più semplice
l'operazione in quanto difficilmente si aiuteranno a vicenda.
L'immagine cambiò di nuovo, mostrando un fucile dalla lunga canna,
abbastanza ingombrante, e un'armatura di tipo Light 01.
- Questo sarà il vostro equipaggiamento. Avrete un equipaggiamento
standard di classe 1, composto da uno storditore a medio potenziale
e da una pistola Parabellum. Inoltre avrete un fucile Gauss, creato
dalle industrie Stark; non usa colpi convenzionali, ma spara un getto
di aria compressa pari fino a 40 volte la gravità terrestre contro
l'obiettivo. Abbiamo deciso di
utilizzare quest'arma vista la necessità di recuperare vivi i
due elementi, in quanto l'effetto di quest'arma sarà solamente
stordente nei loro confronti, senza pregiudicare la loro vita. Inoltre,
visto il peso del fucile Gauss, sarete dotati di un'armatura Light 01
che vi renderà più agili e rapidi. Forse starete pensando
che, viste le caratteristiche dei due esemplari, sarebbe necessaria
un'armatura più sicura, ma credetemi: nessuna armatura potrebbe
mettervi al riparo da quei due killer.
Ci fu qualche secondo di silenzio.
- Ci sono domande?
Carl alzò la mano.
- Ci sono delle tipologie di problemi già considerate contro
i nostri obiettivi a cui possiamo riferirci per una possibile analisi
più approfondita?
- Ci sarebbero, - convenne Ross - ma per saperlo bisognerebbe convocare
una medium.
I ragazzi lo fissarono con uno sguardo interrogativo.
- Sono tutti morti coloro che forse potevano rispondervi!
Quattordici
ore dopo.
L'elicottero atterrò ad almeno 300 metri dall'installazione,
facendo scendere i ragazzi, mentre altri due sorvolavano la zona per
coprire la squadra.
- Avete dei segnalatori agganciati alla vostra armatura, che segnaleranno
se siete ancora vivi o no. - disse il capitano al gruppo - Buona fortuna!
L'elicottero si alzò in volo mentre la squadra, con in mano i
loro fucili Gauss, si inoltrava verso la base abbandonata.
- Attivate i rilevatori di movimento! - ordinò Carl. Era stato
nominato come capo della squadra da Ross, e quindi era lui che doveva
gestire l'operazione sul campo.
I rilevatori furono accesi e un leggero ronzio riempì l'aria.
- Bene, ragazzi - continuò il loro capo - dividiamoci in due
squadre, la prima composta da me e e Rebecca, l'atra da voi altri.
Si divisero.
- Noi andremo dal retro della base, mentre voi entrerete dall'ingresso.
Manteniamo il contatto radio. - mentre si stavano allontanando aggiunse:
- Tornate tutti sani e salvi!
Gli altri salutarono e Carl e Rebecca si diressero verso il retro della
base.
Carl
entrò nel garage, seguito da Rebecca che gli copriva le spalle.
I loro occhi saettavano in tutte le direzioni, puntando spesso al rilevatore
di movimento agganciato sui fucili Gauss.
- Nessun movimento! - disse Carl.
- Nessun movimento! - confermò Rebecca.
Si addentrarono per tutto il garage, fino a raggiungere l'ascensore.
Vi entrarono, poi Carl premette il pulsante che li avrebbe portati al
livello sottostante. Secondo i documenti del briefing il piano in cui
si stavano dirigendo era un magazzino diviso in 8 settori da altrettanti
corridoi. L'ascensore si fermò, e i due si incamminarono, attraversando
il primo magazzino. Il soffitto era alto circa 10 metri, percorso da
tubi e condutture di ogni tipo. Carl e Rebecca si mossero lentamente,
iscrivendo un immaginario cerchio con i loro movimenti simmetrici. Il
rilevatore era ancora immobile. Improvvisamente la radio gracchiò.
- Squadra A, qui squadra B! - risuonò nelle orecchie di Carl
e Rebecca.
- Qui caposquadra A! Cosa succede? - fu la pronta risposta di
Carl.
- Abbiamo trovato resti di cibo freschi, - disse Jonathan - di circa
tre giorni fa, quindi almeno uno dei nostri obiettivi è ancora
in giro, ma c'è un problema...
- Sarebbe a dire?
- I resti di cibo sono di carne umana...
Carl e Rebecca si fissarono sgomenti.
- Cannibalismo! Non era scritto nel rapporto di briefing.
- Infatti! Come ci comportiamo?
Carl rimase qualche secondo in silenzio, prima di dare la sua soluzione.
- Jonathan, la base è schermata da forti strati di piombo. Esci
fuori e comunica la situazione a Ross o a Fury e attendi disposizioni.
Ricorda, o Ross o Fury, nessun altro!
- Va bene, vado!
Ci fu qualche secondo di silenzio.
- Ron, Maggie!
- Si Carl?
- Voi due continuate... e occhi aperti!
- Va bene! Passo e chiudo!
Carl e Rebecca si diressero verso uno dei corridoi, quando un secco
bip attirò la loro attenzione. Fissarono i rilevatori di movimento,
ma la segnalazione era già svanita.
- Maledizione, è stato un lampo... e adesso?
- Accediamo allo storico! - rispose Rebecca.
- Cos'è?
Rebecca sorrise.
- Dovresti leggere le istruzioni ogni tanto. - disse mentre armeggiava
con i tasti del display - Lo storico permette di recuperare le vecchie
segnalazioni e di relazionarle alla nostra attuale posizione. In questo
modo possiamo vedere dov'è avvenuta la segnalazione e se ci stiamo
avvicinando.
Una macchia rossa apparve sul display. Rebecca si girò verso
le sue spalle.
- E' nel corridoio in fondo.
Carl avanzò, seguito dalla ragazza, che gli copriva le spalle.
- Era giusto dietro la porta. - lo avvertì Rebecca.
Carl puntò il fucile Gauss verso la porta e sparò. Il
colpo la scaraventò dall'altro lato del corridoio, mentre il
rinculo fece indietreggiare lui di una decina di centimetri.
- Nessuno! - disse.
Entrò, seguito da Rebecca. Il corridoio era basso e stretto.
Il soffitto era composto da tubatore intrecciate.
- Sei sicura che fosse qui?
- Certo che si.
- Poteva essere un topo?
- La macchia è troppo grossa per essere quella di un topo. Sono
sicuro che fosse qualcosa, o qualcuno, di più grosso.
Carl diede le spalle alla ragazza, osservando l'interezza del corridoio.
- Eppure...
Un altro secco bip riempì l'aria. Gli occhi di Carl fissarono
il display del rilevatore di movimento. La macchia rossa era alle sue
spalle. Si girò di scatto e vide. Vide Rebecca trafitta all'altezza
dello stomaco da tre lunghi stiletti. Vide una figura torva dagli occhi
luccicanti seminascosta dal corpo della ragazza. Vide gli occhi della
ragazza sbarrati e vide il fiotto di sangue uscire dalla bocca. Vide
una macchia rossa ingrandirsi sul pavimento. Non si fermò. Non
ci riuscì. Il dito tirò il grilletto, per
istinto, e il fucile sparò il suo colpo più potente, 40
volte la gravità terrestre. Non riuscì a fermarsi. L'onda
colpì in pieno Rebecca, frantumandone il corpo in decine di pezzi.
Colpì anche il suo aggressore, scagliandolo al centro del magazzino.
Carl sconvolto, si incamminò tra i pezzi del corpo di Rebecca
e il suo sangue, quasi in trance, avvicinandosi all'assassino. Giaceva
a terra, tutto
contorto, con la pelle scuoiata in alcune parti. Ringhiava fissando
Carl, ma rimaneva immobile. Quest'ultimo gli puntò il fucile
alla nuca.
- Ed ora vediamo se il tuo potere rigenerante ti permetterà di
recuperare il cervello sparso per il pavimento, Logan!
Note
dell'autore: ed ecco il primo episodio di
The Extremes. Molti di voi si saranno aspettati una riedizione in chiave
Extrema dei Vendicatori, e invece eccovi una squadra totalmente diversa,
composta solo da umani privi di super poteri. Come dite? Vi ricorda
un certo "Team Achilles"? Ebbene si, lo ammetto, mi sono ispirato
a quella serie, senza però averne mai letto una riga. Non lesinate
comunque i vostri commenti, scrivendomi
tutto ciò che pensate. 'Nuff Said!
|