#6 - COVERED MISSION
by Paolo


Febbraio 2002. Mar Rosso.
Il mercantile Sephiroth era fermo da poco più di due ore, in attesa che venisse convalidata la documentazione che gli avrebbe permesso il passaggio attraverso Suez. La serata era nuvolosa, ma il vento praticamente assente ed il mare una tavola d'olio.
Numerosi marinai stavano chiacchierando tra di loro in un angolo del ponte, affacciati sul mare, a poppa, e nessuno di loro si accorse di una leggera increspatura che sfiorò la nave, dirigendosi verso prua, fino a raggiungere la catena dell'ancora. Poi ci fu un attimo di silenzio, prima che una mano apparisse da dentro l'acqua e afferrasse la catena.
Lentamente un'oscura figura apparve da dentro l'acqua, e cominciò ad arrampicarsi lungo la catena, fino a giungere al parapetto di prua. Si issò atleticamente e guardandosi attorno si nascose dietro una casa. Era completamente vestata di scuro, un blu notte, e il volto era coperto da una maschera altrettanto scura, con degli strani vetri rossi che coprivano gli occhi e un tubo orizontale, che pareva fungere da respiratore, all'altezza della bocca.
- Ci sei soldato? - disse una voce che solo lui, tramite dei nanoidi inseriti nel condotto auricolare, poteva sentire.
- Si ci sono. L'approccio è andato tutto bene. - rispose usando i nanoidi inseriti sulla lingua.
Si affacciò in direzione del ponte, e subito sfruttò le caratteristiche delle lenti, in grado di divenire, con un semplice comando ai nanoidi cerebrali, lenti termiche, lenti di ingrandimento, e tante altre funzioni.
- C'è un gruppo di uomini verso poppa, che chiacchierano.
- Bene, quindi non sei stato avvistato.
- Sembrerebbe di no.
- Bene, è giunta l'ora che ti dia dei dettagli sulla tua missione, soldato.
- Sto ascoltando.
- Questa nave mercantile ufficialmente trasporta beni di prima necessità per i campi profughi palestinesi, raccolti dalla Croce Rossa Internazionale, dalla Caritas e da altri enti benefici.
- Ma?
- Ma in realtà non è così. Secondo un nostro informatore questa nave trasporta armi e munizioni di vario tipo per i terroristi palestinesi.
- Non mi sembra una novità.
- Non lo è infatti, e se fino ad adesso abbaimo evitato di intervenire su ogni nave, anche se potevamo farlo, è perchè comunque ci avrebbero pensato gli israeliani a fermare questo traffico. Ma adesso la cosa è più complessa.
- Perchè?
- Perchè su queste navi c'è un carico di armi non convenzionali, destinate a mettere in serio equilibrio la situazione nella zona, e poi perchè dietro questo carico c'è l'uomo chiamato Painer.
- Ancora lui!
- Già! In una delle basi che tu hai collaborato a smantellare sono stati ritrovati parecchi dati utili, tra cui informazioni su questo carico.
- Cosa devo fare?
- Semplice, infiltrati nella zona carico della nave, fotografa le armi che stanno trasportando e poi falla saltare in aria.
- A che servono le foto?
- A risalire a colui che ha prodotto le stesse armi. Devi fotografarle con la fotocamera digitale che ti abbiamo fornito, in grado di trasferire i dati via satellite al nostro centro. Devi riprendere anche i dettagli, così da poter ricavare dati sulla componentistica.
- Va bene. - rispose - Voglio solo fare un appunto!
- Sarebbe?
Prese la pistola dalla fondina impermeabile e la osservò.
- Non mi piace, non è la mia arma!
- E' un male necessario, dobbiamo evitare di attirare troppo l'attenzione! Ripose senza un moto di disappunto l'arma, poi si riaffacciò e vide un movimento vicino ai marinai.
- Ma...
- Cosa succede?
- Ci sono altri uomini a bordo.
- Che uomini?
Ingrandì la scena grazie ai visori, fino a visualizzare per bene la presenza degli altri uomini.
- Non sono semplici marinai questi.
- Cosa vuoi dire?
- Sono armati di tutto punto, vestiti completamente di nero. Indossano giubbotto antiproiettile, visori termici e maschere antigas. Impugnano una mitraglietta di precisione.
- Gruppi di assalto. Strano.
- Hanno un simbolo cucito sulle spalle.
- Che simbolo?
- Un fulmine.
Ci fu qualche secondo di silenzio.
- Non ci risulta nessuna formazione con un fulmine come simbolo. O almeno nessuna che possa essere implicata in questa faccenda.
- Cosa faccio?
- Indaga con cautela, e occhi aperti. Ci stiamo organizzando per mandarti del supporto, quindi rimani in contatto.
- Va bene. - rispose il soldato - Passo e chiudo.
Dopo fu il silenzio. Silenzio interno all'uomo, visto che anche se fossimo stati a 50 centimetri da lui, difficilmente avremmo colto qualche parola. Si girò verso la poppa della nave, e vide i soldati allontanarsi dai marinai. Poi silenziosamente, passando da una cassa all'altra, senza farsi scorgere, si avvicinò al gruppo di marinai. Molti di loro si allontarono, lasciandone solo due.
Il soldato attese che gli altri entrarono tutti nella nave, poi prese la pistola dalla fondina e la puntò al primo soldato. Sparò. La puntò al secondo soldato. Sparò.
Il silenziatore fece il suo dovere e nessuno sentì i colpi. Lentamente si avvicinò a loro.
- Li ho narcotizzati! - disse tramite i nanoidi.
- Benissimo, ora nascondili e scopri dove è diretta in questo momento!
- Sarà fatto.
Chiuse il collegamento, e lentamente trascinò i corpi dietro una enorme cassa, ragionevolmente fuori dalla vista di possibili curiosi. Poi lentamente si avvicinò alle scale che portavano al ponte di comando.
Le salì, guardandosi attorno con discrezione, ma sentì la fredda canna di un'arma da fuoco sulla sua nuca.
- [Tradotto dal tedesco]
Alzò lentamente le mani, poi con la rapidità di un serpente si girò, afferrò la canna strappandogli la mitraglietta dalle mani e colpì il soldato in faccia con un calcio. Questo indietreggiò, ma lui gli era già addosso, colpendolo dapprima con un pugno nello stomaco, seguito da una gomitata d'esterno in faccia, per poi afferrargli la testa e girargliela con un movimento secco e deciso che gli spezzò il collo.
- Cosa è successo? - sentì nelle sue orecchie.
- Uno di quei soldati con il fulmine mi ha preso alla sprovvista, ma ora è morto!
Si abbassò e gli sfilò il passamontagna.
- Un dannato tedesco! - disse, osservando i lineamenti.
- Torna a prua!
- Cosa?
- Torna a prua, sta arrivando il rinforzo!
Sbuffò, poi rapido e silenzioso raggiunse la prua, giuto in tempo per vedere un'altra maschera come la sua apparire da dietro di essa. Ma solo la mascherà era come la sua, la tuta non c'era, sostituita da un altro vestito. Si tolse la maschera, rivelando un volto giovane, dai lunghi capelli biondi, dalla barba incolta e dagli occhi azzurri.
- Jack Daniels, - disse una voce dentro il suo orecchio, mentre quello appena arrivato si toglieva la maschera - ti presento Capitan America!
- Un buffone in costume! - disse laconicamente.