#3 - RIVELAZIONI
by Paolo


Pentagono. Washington DC.Qualche settimana prima
La musica jazz riempiva la sala del Pentagono dove Nick Fury e Sharon Carter si prendevano cura di Steve Rogers. Lui si guardava attorno spaesato, mentre degli elettro-stimolatori rimettevano in condizione i suoi muscoli.
- Mi sento fuori dal tempo! - esclamò.
- Non sai come ti capisco! - aggiunse Fury.
- No, non puoi capirmi! Tu hai vissuto questi cambiamenti, io non so niente di cosa sia successo fuori! i avete detto che la seconda guerra mondiale è stata vinta, che Hitler è stato sconfitto, che il comunismo si è accartocciato su se stesso, che qualcuno ha distrutto i simboli degli Stati Uniti nel mondo!
- Già! Le Twin Towers! - disse cupo Fury.
- Ho visto le immagini, su quegli strani schermi a colori, e sono rabbrividito! Il male può avere milioni di forme diverse, da Hitler al Teschio Rosso, da Zemo a Stalin, non si sa mai qual'è la sua nuova forma!
Sharon rabbrividì per un attimo.
- Lo so, Steve, lo so!
- E così decidete di risvegliarmi, come un novello Buck Rogers! Notata l'ironia? Abbiamo lo stesso cognome!
- Chi sarebbe Buck Rogers? - esclamò Sharon.
- Oh, al diavolo! Scommetto che non fanno più i fumetti di una volta! - imprecò Steve.
Fury sorrise.
- Dopo di te il mondo è cambiato!
- Cosa intendi dire?
Fury si allontanò, si avvicinò ad una scrivania, ne aprì un cassetto e prese qualcosa dal suo interno, per darlo a Steve.
Erano dei fumetti dai colori sgargianti, pieni di scazzottate e di veicoli avveniristici. I loro nomi erano ancora più assurdi: "The Patriot", "Web Fighter", "Mech", "Fab Family" e altri titoli assurdi.
- Vuoi dire che io ho ispirato queste cose?
- Beh.. "The Patriot" è sicuramente basato sulla tua leggenda! E poi come un cerchio, quelle figure stanno ispirando figure reali!
- A cosa ti riferisci?
- A quel giustiziere mascherato apparso a New York! Si fa chiamare Uomo Ragno, e gira arrampicandosi sui palazzi e lanciandosi da uno all'altro con una ragnatela!
- Sembra ispirato a "Web Fighter"! - disse sfogliando l'albo.
- Già... chissà!
- Per tacere dei mutanti! - aggiunse Sharon.
- Sarebbero?
Fury tagliò corto.
- Non è il momento adatto, ora bisogna pensare a Painer!
- Infatti! - disse Steve, mentre Fury gli portava un portatile.
- Non sappiamo molto su di lui, ma quello che sappiamo è tutto qui dentro. Sharon ti aiuterà a usarlo.
- E tu?
- Devo andare, ho una riunione con il presidente.
Fury si allontanò senza notare il saluto militare che Steve Rogers gli fece. Poi quest'ultimo si rivolse a Sharon.
- Sai, tempo fa, anche se potrei dire cira tre mesi fa, conobbi una donna molto bella e fiera... si chiamava anche lei Sharon Carter. Gli affibiai il nomignolo "Peggy", anche se non ricordo perchè.
- Lo so... - rispose Sharon, accompagnando la risposta con un lungo silenzio. - Era mia nonna!
Steve la fissò in silenzio.
- Sai come e' morta vero? - continuò Sharon.
- Dovrei ricordarlo, ma la mia memoria ha ancora dei vuoti!
- L'hai uccisa tu! - rispose lei fissandolo.
Steve spalancò leggermente la bocca, sgranando gli occhi.

Da qualche parte nell'Iran. Oggi.
Decine e decine di esoscheletri li circondavano.
- Cosa facciamo? - chiese Sharon.
- Credi che abbiamo possibilità di sopravvivenza?
- Vuoi che te le quantifichi?
- Spara!
- Zero... rimane una sola chanche!

CLAP! CLAP! CLAP!

Il lento applauso proveniva da una piattaforma sopra di loro. Cap e Sharon alzarono lo sguardo e videro l'uomo che applaudiva. Era vecchio, doveva avere non meno di 80 anni. Aveva una corporatura leggermente appesantita, i suo capelli erano bianchi e radi, la sua fronte ampia. I suoi occhi erano freddi e vivi nello stesso tempo. Indossava un paio di jeans e una camicia a quadroni che risaltava il suo non agile fisico.
- Lasciate che mi presenti, - esordì - sono colui che cercate!
Steve e Sharon lo fissarono interdetti.
- Posso immaginare cosa state pensando! Pensavate di trovare davanti a voi un uomo ben diverso, magari fisicamente più atletico, magari che indossava paramenti militari, e invece vi ritrovate davanti ad uno il cui aspetto a molto in comune con quello di un contadino del Wyoming... che delusione, vero?
- In effetti mi aspettavo di meglio da un genio del male come lei! - rispose Sharon con un pizzico di sarcasmo.
- Ah la piccola Sharon! Ti ho vista crescere, mia cara, e noto che il tuo carattere non è cambiato per niente!
Sharon lo fissò interdetta, poi fu Cap a parlare.
- Sai perchè sono qui vero?
- Si, uccidermi!
- E non temi che lo faccia?
- Diciamo che ho preso le mie precauzioni, e dato che tu sei una persona intelligente lo avrai capito!
- Cosa ci farai adesso?
- Uccidervi... ma non subito. Entrate nell'ascensore!
Davanti a loro si aprì una porta, e Sharon e Cap entrarono non senza una certa preoccupazione. La porta si richiuse, ci fu un leggero movimento verso l'alto e poi se ne aprì un'altra dall'altro lato.
I due uscirono e si ritrovarono in una stanza piena di monitor puntati in ogni parte del mondo. Davanti a questi monitor c'era Painer, intento a scrutarli. Si girò verso i due, sorridendo.
- Come potete vedere, il mondo è sotto il mio controllo! - disse.
Schioccò le dita, e subito tutti i monitor visualizzarono parti di una grosso filmato. Era un filmato di una recita scolastica, e la bestemmia uscita dalla bocca di Sharon fece intendere a Cap di che recita si trattava.
- Ti ricordi Sharon? Avevi solo 8 anni qui, ed io ti osservavo già!
Sharon rimase lì in silenzio a rivedere se stessa che cantava.

Pentagono. Washington DC. Qualche settimana prima.
Cap fissò Sharon, poi degluttì.
- Perchè dici che l'ho uccisa io?
Sharon prese una sedia e si sedette, abbassò gli occhi e cominciò a parlare.
- Era il 1945, lo sbarco in Normandia era avvenuto, e gli alleati stavano progredendo verso Berlino. I piani erano chiari, bisognava catturare il Fuhrer e i suoi più terribili alleati, cioè il Teschio Rosso, Zemo e Thor. Per far questo fu predisposta un'unità che avrebbe dovuto rispondere all'uso dei super umani da parte dei tedeschi. Questa unità era composta da te, dalla Torcia Umana, da Citizen V e da Namor. Al comando dell'unità c'era il colonnello Stuart, il suo vice era Nick Fury, e il responsabile logistico era Sharon Meyer in Carter. Giunto nelle vicinanze di Berlino avvenne lo scontro: Thor abbandonò la lotta sentendo la vicinanza della sconfitta, e da allora è sparito nel nulla, Citizen V si sacrificò per impedire a Zemo di spargere nell'aria un terribile virus mutogeno, il Vril, mentre il Teschio Rosso...
Cap chinò il capo, conoscendo in parte il seguito, mentre i ricordi riaffioravano.
- ...mentre il Teschio Rosso sfuggì a te, e ai tuoi maledetti scrupoli. Ti era stato ordinato di ucciderlo, perchè la sua minaccia era troppo grande, ma tu non amavi uccidere e così lui sfuggì. Allora, mentre tu venivi riportato in America per essere processato, mia nonna lo inseguì con un plotone di uomi addestrati, ma lui li massacrò tutti, nessuno escluso, e di tutti questi ne sono rimaste pochissime tracce, ma nemmeno un corpo su cui piangere.
La testa di Steve era china, il suo sguardo lucido e la sua bocca tremante.
- Quando Nick Fury mi disse che avrebbe proposto il tuo risveglio al presidente Bush, gli supplicai di prendermi al suo fianco, affinchè io ti potessi seguire per far si che tu esegua sempre gli ordini, altrimenti... Steve alzò il capo e sil suo sguardo era di nuovo fermo.
- Altrimenti?
- Ti ucciderò con le mie stesse mani! Non ci sarà più pietà per te, Steve Rogers! Comportati bene e saremo grandi amici, sbaglia e sarò il tuo boia. Sta a te scegliere!
Sharon si alzò e uscì lentamente della stanza, lasciando da solo Cap.