#18 - COUNTDOWN DI GIADA

by Pablo

 

Lo sguardo del Patriota era fisso su quello dell'occhialuto scienziato, che ribatteva con altrettanta durezza l'improvvisa azione del commando americano. Sharon gli si avvicinò, mettendogli una mano sulla spalla e allontanandolo da lui.
- Lascialo a me, voi occupatevi dei fedayn rimasti.
Jack e Steve annuirono con il capo, per poi uscire silenziosamente dalla stanza, lasciando il braccio destro di Nick Fury da sola con lo scienziato traditore.
- Ora a noi, mister Banner.
Lui la fissò per qualche attimo, poi girò la testa, ritrovandosi a guardare il corpo privo di sensi di Al-Baz.
- Non è collaborativo, dottore.
- Non ho mai detto di aver intenzione di collaborare con il suo paese.
- Il paese che le ha dato i natali, dottore. Il paese a cui lei deve la sua formazione, la sua cultura e la sua fortuna.
Banner si girò di scatto, sputandole in faccia, ricevendo in compenso un sonoro schiaffone dalla donna. Nel frattempo colpi di arma da fuoco e grida riempirono il silenzio tombale che c'era nella stanza.
- Sa che potrei ucciderla sul posto, dottore? - riprese Sharon.
- Lo avrebbe già fatto, e quindi sono convinto che non lo farà, perchè io servo al suo fottutissimo governo.
- Ha ragione, lei e i suoi misteriosi studi sulle radiazioni gamma servite al nostro governo, ma non nella misura che lei crede.
Lui la fissò incuriosito.
- Vedo che l'ho stupita. Per quanto possa sembrarle assurdo, lei ci serve per neutralizzare i suoi studi, non per accrescerli.
Banner scoppiò in una grassa e fragorosa risata, che coprì i colpi e le urla dello scontro che stava avvenendo nel laboratorio sotterraneo.
- Non ho capito se lei è pazza o stupida. Mai, dico mai, i diversi governi americani hanno rinunciato ad una fonte distruttiva, anzi l'hanno sempre sviluppato ulteriormente questi spunti, e tu vorresti farmi credere che non useranno i miei studi sui raggi gamma? Le ripeto, o è pazza o è stupida.
Lo sguardo di Sharon si fece sarcastico.
- Anche se fosse vero, lei non è certamente migliore, visto che sviluppa armi per un sadico dittatore.
- Meglio che svilupparle per un presidente ladro di voti.
Sharon lo afferrò per la collottola, trascinandolo con lui.
- Se ci tiene a saperlo, condivido la sua opinione, ma io lavoro per lui in quanto rappresentante massimo del mio paese, e ne sono orgogliosa, mentre lei è solo un misero traditore.
- Dissero lo stesso di mio padre, quando fu ucciso.
Sharon non gli badò, trascinandolo nella grande sala centrale, dove Jack e Cap avevano riunito tutti gli scienziati dopo aver ucciso tutte le guardie.
Si fermarono davanti al cilindro largo oltre 6 metri che campeggiava al centro della sala.
- Bene, dottore – disse spingendolo verso il cilindro – ci spieghi come funziona la sua nuova arma, e come Saddam l'avrebbe voluta sfruttare.

Tokyo, base giapponese dell'uomo chiamato Painer.
Painer e Sam Wilson entrarono in una ampia sala, piena di uccelli rapaci, come falchi, aquile e condor. Il mutante si contorse per un attimo, afferrandosi la testa con le mani, per poi ritrovare immediatamente la sua sanità mentale.
- L'avevo avvisata dell'eco mentale. - lo redarguì Painer. - Altri sarebbero morti al posto suo.
Sam annuì, consapevole del suo errore.
- Sono incredibili questi... come li ha chiamati?
- Nanoidi. Sono dei piccolissimi robot che abbiamo messo in circolo nel suo sangue, e che non stanno facendo altro che amplificare il suo potere di controllo sui rapaci. Se prima era in grado di controllare un solo uccello, adesso potrà emulare Hitchcock, come nel famoso film.
- Vendicherò Redwing.
- Già, il suo falchetto ucciso dal Capitan America. Capisco i suoi sentimenti, ma Capitan America è mio.
Falcon inclinò il capo, mostrando un'espressione di stupore.
- Ho un vecchio conto in sospeso con quel vigliacco, e l'ora della resa dei conti si avvicina. - disse mentre si allontanava. - Dopotutto non sono vissuto così a lungo per niente.
Painer uscì dalla stanza, lasciando Sam solo con i rapaci, che si girarono tutti a fissarlo.
- Ok! - esclamò – Vediamo di vedere come funziona quest'ultima invenzione.

Iraq, base segreta a 150km a nord di Baghdad.
Il dottor Banner fissò i tre componenti del commando americano che lo avevano catturato. Uno era il famoso Capitan America. Aveva letto di lui in questo anno e mezzo, e riteneva il tutto solo una sordida manovra pubblicitaria degli americani, altro che il Patriota originale. L'altro era un soldato dai modi spicci e bruschi. Non ne conosceva il nome, ma aveva imparato in quei pochi minuti che era impossibile sostenere il suo sguardo. Infine il terzo era una donna. Una gran bella donna, dallo sguardo triste e fiero. Forse aveva ragione, pensò, forse l'avrebbe ucciso davvero se avesse voluto, in barba a tutti gli ordini. Scuotè il capo, come afflittò da un pensiero funesto.
- Stiamo aspettando! - esclamò Jack.
Banner senza fissarlo si girò verso la struttura alle sue spalle, allargando le braccia quasi a volerla abbracciare.
- Questo è il sinto-gamma. - spiegò
- Cioè? - chiese Sharon.
- E' un amplificatore di raggi gamma. La produzione delle radiazioni gamma avviene tramite tre generatori posti in un piano inferiore. Purtroppo, viste le scarse risorse del regime e visto l'utilizzo richiesto, non sono sufficienti per quello che mi serve, e quindi ho dovuto realizzare questo amplificatore.
- Come funziona?
- Tramite un complesso sistema di accelerazione particellare, decuplica con poche risorse energetiche la radiazione gamma, tenendola nel frattempo chiusa dentro questa bara di piombo e cemento.
Sharon si avvicinò incuriosita, mentre Cap e Jack si mettevano alle spalle del dottore.
- E cosa le servivano tutte queste radiazioni allo stato puro? Per realizzare una bomba?
Il dottor Banner scoppiò a ridere.
- Vedete, voi americani fate sempre lo stesso ragionamento, ovvero: gli altri non hanno quello che abbiamo noi.
- Dove vuole arrivare?
Banner si spostò di lato, sotto lo sguardo vigile dei tre.
- Voi credete di essere gli unici in possesso di una certa tecnologia, o di un certo know how. Pensate che Capitan America sia unico, che la tecnologia delle Sentinelle sia incopiabile, che i nanoidi che spostano Iron Man siano al sicuro nel corpo del suo inventore. E invece non è così, tante cose stanno pian piano sfuggendo al vostro controllo, e anche se non vengono usate le vostre scoperte, ci pensa la natura a dare una mano a chi ne ha bisogno, mettendo sul piatto d'argento le mutazioni.
- Le mutazioni sono imprevedibili, e lei lo dovrebbe sapere molto bene.
- E infatti si sta studiando un modo per renderle prevedibili, per poterle pilotare.
Sharon sgranò gli occhi.
- Mi vorrebbe dire che...?
Banner sorrise.
- Si, che ho intenzione di usare le radiazioni gamma per generare dei super soldati, degli OGM viventi, più forti del vostro super soldato, con un DNA mutato in tempo reale secondo l'esigenze del suo utilizzatore.
I tre rimasero ad osservare lo scienziato, che in quel momento ostentava una notevole sicurezza di sè. Improvvisamente uno sparo risuonò nella sala, e un proiettile andò a conficcarsi nella spalla di Sharon, che cadde a terra gemendo.
Steve e Jack si girarono verso l'origine del colpo, e videro il capo dei fedayn puntargli contro una pistola.
- Morte ai cani americani. - sibilò, ma furono le sue ultime parole perchè Cap, rapido come fulmine, aveva lanciato il suo scudo verso di lui e gli aveva tranciato di netto la testa.
In quello stesso istante risuonò un allarme.

ATTENZIONE! RILASCIO RADIAZIONI GAMMA IN AUMENTO

Si girarono e videro il dottor Banner infilarsi nel cilindro. Sorrideva beffardo.

ATTENZIONE! RILASCIO RADIAZIONI GAMMA IN AUMENTO
60 SECONDI ALLA PROCEDURA DI ISOLAMENTO

Jack andò a sollevare Sharon, mentre Cap, il cui scudo era tornato al braccio grazie ai nanoidi di cui era composto, cercava di aprire la porta.
- E' inutile! - esclamò la ragazza – Scappiamo via!

ATTENZIONE! RILASCIO RADIAZIONI GAMMA IN AUMENTO
50 SECONDI ALLA PROCEDURA DI ISOLAMENTO

I tre corsero lungo il corridoio, seguiti e preceduti dagli scienziati che riempivano la base.
- Ho attivato la procedura di soccorso rapido. Saranno qui in pochi secondi con gli elicotteri. - li informò Jack.

ATTENZIONE! RILASCIO RADIAZIONI GAMMA IN AUMENTO
30 SECONDI ALLA PROCEDURA DI ISOLAMENTO

Il gruppo uscì in superficie, e dopo 10 secondi una mezza dozzina di elicotteri da carico erano lì, pronti a mettere in salvo i superstiti.
- Presto, correte! - urlava Cap, spingendo gli scienziati.

ATTENZIONE! RILASCIO RADIAZIONI GAMMA IN AUMENTO
10 SECONDI ALLA PROCEDURA DI ISOLAMENTO

Gli elicotteri si sollevarono rapidamente in aria, mentre Jack e Cap, affacciati fuori, scrutavano la collina sotto la quale era situata la base. Dentro di essa, all'interno del sinto-gamma, il dottor Bruce Banner sentiva la sua pelle bruciare in maniera insopportabile. Centinaia di pustole gli avevano riempito il corpo, eppure non riusciva a smettere di sorridere.

PROCEDURA DI ISOLAMENTO TERMINATA
10 SECONDI ALL'IMPLOSIONE

Gli elicotteri si alzarono alti, allontanandosi lentamente dal luogo.

9 SECONDI ALL'IMPLOSIONE

- Fermo. - disse Cap al pilota – Rimaniamo qui a vedere cosa succede.

7 SECONDI ALL'IMPLOSIONE

L'elicottero rallentò e roteò su se stesso, fermandosi a circa un chilometro dalla collina.

3 SECONDI ALL'IMPLOSIONE

Per qualche secondo un silenzio irreale, quasi più forte del rumore delle pale dell'elicottero, sovrastò l'ambiente.

2 SECONDI ALL'IMPLOSIONE

Banner inspirò, mentre sentiva che stava morendo. Non smise di sorridere.

1 SECONDO ALL'IMPLOSIONE

Una goccia di sudore cadde dalla fronte del Patriota. Sentiva che qualcosa non andava. In quel momento la collina implose, cadendo su se stessa, e sparendo per sempre dalla faccia della terra.
- Oddio, avrei preferito un finale diverso, però se l'è cercata il bastardo. - disse Sharon.
- Già, - aggiunse Jack – era proprio un gran bastardo.
- Eppure... - stava per dire Cap, ma un insistente tremolio che si diffuse per tutta l'aria lo fermò.
Il terreno dove prima c'era la collina venne come risucchiato in un vortice, e improvvisamente un enorme braccio verde, alto più di 10 metri, si alzò al cielo.
- Oddio! - esclamò Jack – Cosa diavolo è quello?
La risposta venne subito: un enorme mostro verde, alto quasi 40 metri, dagli occhi neri e dalla grossa bocca dentata, uscì dal buco e lanciò un enorme ruggito.
- Il nostro peggior incubo. - rispose Cap.

Note: Come vedete le cose cominciano a complicarsi, perchè Banner pare sia diventato Hulk, ma un Hulk molto più grande e grosso di quello ufficiale, con tutti i problemi che ne conseguono. Vi consiglio di continuare a leggere questa lunga saga, perchè gli sviluppi scombineranno parecchie cose nell'attuale Extreme Universe.