#14 - RIVELAZIONI MUTANTI

by Pablo

 

Fury entrò nella stanza con l'incedere simile a quello di un leone che entrava nel colosseo, pronto a sbranare chi si trovava davanti a lui. Nella stanza c'erano Steve Rogers, Anthony Stark e Sharon Carter.
- COME CAZZO E' POTUTO SUCCEDERE!!!! - urlò all'indirizzo dei tre.
Sapeva benissimo che la colpa non era di nessuno dei presenti, però aveva appena ricevuto una lavata di capo da Powell e doveva sfogarsi in qualche modo. Si rivolse a Sharon, senza però perdere la durezza della sua espressione.
- Allora, cosa dicono i nostri scienziati?
Sharon aprì la cartelletta davanti a lei.
- Partiamo da un presupposto: i satelliti non hanno visto nulla!
- Cosa?!?!?!
- Lo sospettavo! - aggiunse Stark.
Tutti si voltarono a fissarlo.
- Quando ero connesso con Iron Man, nemmeno lui vedeva i draghi!
- E questo cosa vorrebbe dire?
- Beh, ci ho pensato su e sono arrivato alla conclusione più semplice: ovvero noi non vedevamo quei draghi.
I volti degli altri tre si riempirono di un'espressione interrogativa.
- La retina elettronica di Iron Man replica quella umana, quindi riceve gli stessi impulsi visivi che ricevono gli occhi miei e vostri. Se i draghi non sono stati impressi nella retina di Iron Man, il motivo è banale: tutto quello che "vedevamo" era in realtà un'illusione mentale, generata nel
nostro cervello, non nei nostri occhi.
Fury rimase per un attimo sovrappensiero.
- E' plausibile, ma mi chiedo come...
- Al come, posso provare a rispondervi io. - disse una voce carica di risolutezza.
Tutti si voltarono verso l'ingresso e videro un uomo alto ma leggermente incurvato, dai capelli castani leggermente brizzolati lungo le tempie.
- Ciao Reed! - esclamò Tony, andandogli incontro e stringendogli la mano.
- Ciao Tony. - rispose lui.
- Dottor Richards... - disse Fury, inclinando lievemente il capo.
Cap e Sharon rimasero in silenzio. Reed si avvicinò alla console, prese un cd dalla sua tasca e lo infilò nel caddy.
- Come sapete da quando il progetto Sentinella è operativo, abbiamo dislocato nello spazio 4 satelliti in grado di intercettare attività mutanti il tutto il Nord America. Questi satelliti sono diventati operativi da una sola settimana e da allora abbiamo un preciso controllo dei fenomeni mutantisu tutto il continente.
- Ma l'attacco è avvenuto poco distante dalla costa inglese. - replicò Cap.
Richards scosse il capo.
- E' stato molto tempo ibernato, non sa nulla di molte cose. - Premette un pulsante sulla console e sul display apparve una mappa dell'east coast, puntellata di macchie rosse sfumate. - Le macchie che vedete sono le attività mutanti che abbiamo registrato al momento dell'attacco in America.
- Si, ma... - cercò di replicare Fury.
- Guardi all'estrema destra. - lo interruppe Reed Richards.
Nella parte destra, dove la curvatura della Terra cominciava a mostrarsi, c'era una grossa macchia di un rosso intenso.
- Abbiamo ricostruito la zona in base ai riferimenti geografici sulla mappa e a delle stime statistiche, ed ecco il risultato.
Spostò il mouse su un'icona e apparve una mappa del nord est Atlantico. A qualche centinaio di chilometri dal Galles c'era una enorma macchia rossa, ampia migliaia di chilometri quadrati.
- E' impressionante. - disse freddamente Richards - Non ho mai visto una macchia di queste dimensioni. Siamo difronte ad un mutante molto potente, questo ve lo posso dire per certo.
- Si, adesso sappiamo che è stato un mutante, - disse Fury - ma saranno milioni e non schedati! Specialmente all'estero! Come facciamo?
Reed sorrise ironico.
- Credete che colui che abbia generato questo - e indicò la macchia sullo schermo - fosse in Australia o a Mozambico? No, era lì, accanto a voi... non può essere altrimenti.
Sharon e Fury si fissarono, poi il loro sguardo si posò sulle riprese satellitari. Si resero entrambi conto che avrebbero trovato qualcosa, qualche riferimento al loro nemico.

Caracas, Venezuela.
Nella dimora del criminale nazista noto come Teschio Rosso sono riuniti i più potenti sostenitori del Reich ancora in vita: Helmut Zemo, figlio dell'originale Obergeist, temuto da tutti gli impuri; Thor, figlio di Odino di Asgard, simbolo del potere degli ariani; il Seminatore di Odio, creatura spregevole il cui unico scopo nella vita è la destabilizzazione dell'ordine costituito; il barone Strucker, rappresentato da un ologramma, oramai ridotto ad un cervello elettronico, ma sempre vivo col suo odio verso i deboli; e infine il Teschio Rosso stesso, seduto in silenzio su una poltrona, nella penombra. Tutti stavano fissando uno schermo su cui venivano proiettate delle immagini.
- Questo è l'ingresso della grotta trovata dagli americani in Afghanistan. Secondo la nostra gola profonda, pare che abbiano trovato qualcosa d'incredibile lì dentro, una sorta di artefatto antico...
Strucker sorrise.
- Come gli artefatti che il Fürher mandava a cercare in tutto il mondo!
- Esattamente! - rispose il Seminatore d'Odio.
Dopo qualche attimo si intravide qualcosa di metallico, e poi l'inquadratura mostrò nella quasi sua interezza il gigante di ferro.
- Incred... - fu il commento di Strucker, che fu interrotto dall'alzarsi di un vento inusuale nella stanza.
Tutti si voltarono e videro Thor, la cui espressione denotava sorpresa e rabbia, agitare nell'aria il suo martello da guerra.
- PER HELA! - urlò, mentre le finestre della stanza si rompevano sotto la furia del vento - QUESTA TERRIBILE SCOPERTA NON PUO' FAR ALTRO CHE INDURMI AD AGIRE! ED E' CIO' CHE IO FARO'!
E dette queste parole si lanciò in volo verso una delle finestre, svanendo in un attimo alla vista di tutti.
Zemo si avvicinò al Teschio Rosso, che era rimasto immobile per tutto il tempo.
- Dobbiamo tenerlo sotto controllo?
Un cenno deciso della sua testa gli fece intendere di lasciarlo al suo destino, qualunque esso fosse.

Inghilterra, 16 ore dopo.
Aver rivisto le mappe satellitari sotto una nuova luce, dopo l'intervento del dottor Richards, aveva fatto notare loro delle cose che altrimenti non avrebbero visto mai, come ad esempio una grossa nave da recupero a diverse miglia di distanza, e un elicottero molto più vicino. E proprio partendo da questo elicottero erano risaliti, grazie alle sue insegne, al presunto mandante, ovvero a Sebastian Shaw, magnate della bioingengneria. Il resto è stato semplice: seguendo i movimenti dell'elicottero sono giunti ad un piccolo laboratorio di una società controllata dalla Shaw Biotech, a pochi chilometri dalle bianche scogliere di Dover, nel sud del paese.
Cap e Jack Daniels scavalcarono senza problema il recinto, dopo aver appurato l'assenza di dispositivi elettrici di controllo, e si fermarono dietro delle casse.
- Mi sembra di aver già vissuto questa situazione! - disse l'uomo.
- Anche a me! - replicò ammiccando Steve Rogers.
Jack sorrise per un attimo, poi il volto ritornò serio.
- Non mi sei mai piaciuto, ma questa non significa che sei del tutto inutile! Quindi diamoci da fare e cerchiamo di scoprire chi ha rubato il robottone, perchè e dove l'hanno messo!
Cap fece un cenno di assenso con la testa.
- Ci dividiamo?
- No, rimarremo insieme e andremo entrambi verso il punto sensibile, ovvero verso il grande magazzino in fondo.
- Ok!
I due, coperti dalle ombre, si mossero con rapidità e discrezione, dirigendosi verso il magazzino.

Washington.
Tony Stark e Reed Richards osservarono per l'ennesima volta le immagini del gigantesco artefatto trovato tra le montagne dell'Afghanistan, cercando di intuirne le origini e il funzionamento.
- E' una struttura incredibile, non riesco ad immaginarne l'origine... - concluse Stark.
- L'origine no, nemmeno io riesco ad immaginarla, ma forse ho intuito cosa potrebbe essere.
Stark lo fissò con uno sguardo interrogativo.
- Un golem! - disse Richards, anticipando la domanda dell'altro.
- Cosa sarebbe?
- Diciamo che assomiglia ad un golem. Le tradizioni ebraiche dicono che Dio per creare l'uomo creaò una copia di terra, il golem appunto, in cui infuse la vita. Le leggende raccontano che i rabbini ebrei erano in grado di replicare la cosa, scrivendo sulla fronte di queste statue di terra Ameth, che è la trascrizione ebraica del nome Adamo, cosìcchè prendessero vita. Successivamente cancellavano la A dalla fronte affinchè rimanesse la parola Meth, che significa morte, e il golem si dissolvesse.
- Stai pensando che anche questo è simile ad un golem?
- Per certi versi sì. Considera che molte religioni hanno dei punti in comune, nonostante le differenze culturali e geografiche. Pensa al diluvio universale, vero trait d'union di decine e decine di testi sacri.
Tony rimase qualche attimo sovrappensiero.
- Se quello che dici è vero, questo non è un prodotto tecnologico.
- Infatti, credo sia un prodotto... come dire... mistico!

Cap e Jack giunsero in pochi minuti all'ingresso del magazzino. Il secondo si affacciò rapidamente, ritraendosi altrettanto velocemente.
- Sembra deserto! - disse.
- Ok, vado avanti io! - rispose Cap.
Jack fece cenno di assenso con la testa.
Cap entrò nel magazzino, andandosi a nascondere dietro un bancone. Sbirciò oltre, e assicuratosi che non c'era nessuno fece cenno a Jack di raggiungerlo.
L'altro si spostò rapidamente, raggiungendo Steve dietro il bancone, per poi correre dietro un pannello. Improvvisamente delle potenti luci si accesero, accecandoli tutti e due.
Dopo l'attimo di stordimento, i due si preparano ad affrontare la minaccia e si ritrovano davanti una ragazza dai lunghi capelli biondi, dalle lunghe gambe messe in mostra da una corta minigonna e dai seni prosperosi evidenziati da una blanda camicia bianca sbottonata.
Jack non ci pensò due secondi e le puntò contro il fucile, pronto a spararle, ma qualcosa di invisibile lo colpì in pieno: si afferrò la testa tra le mani, rovesciandosi a terra tra urla di agonia.
Steve uscì dal nascondiglio e si lanciò verso la donna, impugnando lo scudo e preparandosi a lanciarlo, ma la donna gli puntò contro il suo indice e anche lui cade in ginocchio, mollando lo scudo.
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!! - urlò Cap, mentre sentiva qualcosa
intrufolarsi nel suo cervello e fargli esplodere i neuroni ad uno ad uno.
La donna sorrise compiaciuta, mentre i due uomini si contorcevano agonizzanti ai suoi piedi.

Note: gli eventi cominciano a dispiegarsi, Cap e Jack entrano in azione ma anche Thor fa la sua mossa. Cos'è il gigante di ferro? Un golem come dice Richards? O qualcos'altro? Beh, dovete attendere per ricevere tutte le risposte.