by
Vick Sebastian_Shaw
#4
Dove
eravamo rimasti:
Villa Xavier. Nella stanza del pericolo Jean Grey, Alex Summers e Robert Drake
stanno subendo le torture dei loro aguzzini nella Stanza del pericolo. I tre
sono stati catturati da una squadra di mutanti venuta in soccorso di Summers
dopo l’apparizione delle Sentinelle. Mentre la donna viene stuprata da Scott,
Warren Worthington III copre il tronco dell’altro fratello Summers di tagli.
Intanto Henry McCoy tormenta il suo vecchio amico Drake. I tre terroristi
mutanti sono coadiuvati dal loro mentore folle che, dalla sala comandi, ha
instaurato fra i tre prigionieri un legame mentale in modo da far provare ad
ognuno anche il dolore degli altri due. Drake viene ucciso da McCoy in un
eccesso d’ira. Il giovane mutante viene letteralmente ridotto a brandelli dal
bestione che gli causava ancora incubi notturni. Al termine di questa cruenta
tortura i due dissidenti rimasti vengono teletrasportati via tramite dei dischi
luminosi, lasciando sbigottiti Xavier e i suoi.
***
CNN
News.
«Buonasera cari telespettatori. Qui è la vostra Irene Merryweather dall’isola stato
di Genosha. Stiamo per trasmettere una dichiarazione del ministro Pietro
Maximoff Lehnsherr sull’improvviso intervento delle Sentinelle, gli ormai noti
robots scacciamutanti, nel tentato
attacco terroristico al Chrysler Building nel cuore di Manhattan. Subito dopo il
portavoce del premier, Fabian Cortez, leggerà un messaggio del capo di stato
Erik Magnus Lehnsherr. Qui nella sala stampa del ministero della difesa di
Genosha centinaia di colleghi aspettano da una trentina di minuti l’ingresso
dei rappresentanti del governo. Ma ecco che entrano… Il ministro si sta
preparando al discorso.»
«Cittadini
di Genosha, del mondo, buonasera. Avrei preferito incontrare i giornalisti in
ben altre circostanze, ma l’apparizione di quei robots a New York ha reso un
pessimo servizio ai già tesi rapporti umano-mutante e spero che ve ne siate
resi conto. Il nostro premier, nonché mio padre, è scappato in tenera età dal
campo di Auschwitz e spero che i miei figli un giorno non debbano fare
altrettanto. So che può sembrare un’esagerazione, ma io credo che i rapporti
tra le nostre razze siano già abbastanza tesi senza la minaccia incombente di
nuovi campi di concentramento dove isolare i mutanti e magari “curarci”
privandoci di quei doni genetici che la natura ci ha dato. Non siamo cavie di
laboratorio sfuggite al vostro controllo. Siamo esseri viventi come voi,
senzienti come voi, perché non cercare di convivere in pace tutti insieme su
questa terra? Spero vivamente che l’O. N. U. intervenga per impedire che gli
U. S. A. si dotino, o anche solo producano, simili armamenti. Possiamo
comprendere che si crei un corpo di polizia speciale formato da mutanti che si
occupi di criminali mutanti… Queste Sentinelle sono un serio pericolo non solo
per i mutanti, ma tutto il genere umano. Il Mutant Pride resta confermato per il
giorno stabilito. Molte organizzazioni per la difesa dei diritti umani ci
sostengono e hanno annunciato che saranno presenti. E con questo , signori, ho
concluso. Buonasera.»
«Adesso
Fabian Cortez si avvicina ai microfoni con in mano una lettera del presidente
Lehnsherr.»
«Salve
a tutti vi sto per leggere una lettera con i commenti del presidente Magnus ai
preoccupanti fermenti antimutanti in America:
Salve
a tutti i presenti e a tutti i telespettatori.
Gli americani come sempre sono all’avanguardia nel campo bellico. Dalla costruzione della bomba atomica che segnò la fine del secondo conflitto mondiale, gli Stati Uniti d’America si sono assunti il ruolo, col tacito assenso delle altre “grandi potenze”, di paladini del mondo “civile”. A sostegno di questa mia opinione porto l’atteggiamento della Casa Bianca durante la guerra fredda, oppure durante il conflitto con l’Iraq o, dopo l’undici Settembre, contro l’Afghanistan. Questo popolo sembra muoversi guidato dall’odio e dalla paura. Si sentono in dovere di dimostrare che sono i migliori al mondo. Lo scrittore George Orwell aveva ragione. Gli U. S. A. stanno lanciando una campagna di controllo senza precedenti. Tra i migliori nel campo spionistico insieme ad israeliani ed inglesi, adesso sfruttano radiotelescopi satellitari per violare la tanto agognata e difesa privacy, di ogni persona sia considerata una minaccia. Ma non solo. Ad ogni angolo della strada troviamo telecamere. Siamo osservati in qualunque momento del giorno: quando facciamo la spesa, quando accompagniamo i nostri figli a scuola, ecc... Appena s’è diffusa la notizia dell’esistenza di una possibile “minaccia mutante”, i campioni dell’odio si sono rimessi all’opera utilizzando tutte le cartucce disponibili per porre un argine al fenomeno. L’ultima di queste armi l’abbiamo vista in azione poche ore fa a New York, nel cuore del paese della torta di mele. Tra poco sentiremo dal presidente Bush , sostenitore del diritto degli americani a girare armati, dire che i mutanti sono armi ambulanti e che devono mostrare il “porto d’armi”. Mio caro presidente americano, questa è una violazione della privacy bella e buona. Nessuno ricorda come, durante il governo del Terzo Reich gli ebrei girassero con una stella di David cucita addosso? Si vuole arrivare a questo forse? Ebbene Le propongo presidente George W. Bush Jr di collaborare con Genosha e di rendere il mondo un posto migliore per umani e mutanti, creando le condizioni ideali per la coesistenza pacifica tra le nostre razze e guidarle nel nuovo millennio.
Distinti
saluti.
Il
presidente dell’Isola di Genosha
Erik
Magnus Lehnsherr
Una
copia di questa lettera è stata già inviata alla Casa Bianca e il nostro
presidente attende presto una risposta dal governo americano.»
«Signori
il tono della lettera del presidente Magnus è forte, ma lascia anche spazio a
preziose riflessioni. Il governo della piccola isola rifugio per i mutanti di
tutto il mondo, Genosha, si lancia quindi nel campo della diplomazia
internazionale.
Qui
Irene Merryweather per la CNN da Genosha, per questa sera è tutto cari
telespettatori. Alla prossima.»
Sotto
Magda Square, nel centro della capitale genoshana che si affaccia sulla
suggestiva Baia di Hammer, è sita una speciale base segreta: il Freedom’s
Temple. All’interno la struttura è a dir poco futuristica: interamente
metallica, si dice sia stata costruita personalmente dall’attuale presidente
insieme ai suoi ingegneri e ai suoi scienziati di fiducia. Nell’infermeria
della base sono da poco stati portati due pazienti. Nel corridoio una bionda
teenager parla in russo ad un ragazzone muscoloso con la testa rasata.
«Piotr,
sento il dolore che hanno addosso anche da qui fuori.»
«Calmati,
fiocco di neve, io e il reverendo Wagner li aiuteremo a rimettersi. Anche senza
poteri telepatici possiamo sempre offrire conforto e compassione alle anime di
questi sfortunati e coraggiosi fratelli.»
Nella
stanzetta Alex si sveglia. Il feedback psichico della morte di Bobby l’ha
stravolto. Dai suoi occhi sgorgano ancora le lacrime, non riesce a credere a
quanto è appena successo. Accanto al suo letto la sua collega giace ancora
priva di conoscenza. Il giovane scende dalla branda e si avvicina alla ragazza.
Nella sua testa si agitano violenti brutti pensieri. Suo fratello ha stuprato la
sua ragazza, uno dei suoi amici è morto sotto i suoi occhi e lui non ha potuto
fare niente per impedirlo. Lui stesso era stato torturato da quello che un tempo
era un suo amico: il suo torace era ricoperto da bende. Le passa le mani tra i
capelli carezzandole delicatamente il capo. Esattamente in quell’istante la
donna si risveglia gridando: «No! Bobby, noooo!!!»
Ancora
una volta il pianto turba il dolce viso di Jean Grey. I due si stringono in un
abbraccio affettuoso cercando quasi di lenire la recente
e dolorosa perdita.
Stato
di New York. Contea di Westchester. Scuola Xavier per giovani dotati.
Il
professore, rinchiuso nel suo studio, medita sulla scomparsa dei suoi ostaggi.
- Chi può mai averli recuperati in quello strano modo? Un altro mutante? E per conto di chi? Che sia stato il mio vecchio amico Erik? È da parecchio tempo che non si fa vivo. Da quando s’è proclamato presidente di Genosha, il primo stato mutante, non lo si vede più in giro.
Poche centinaia di metri
sotto terra, nel suo laboratorio, Hank McCoy fa una pausa dalle “lezioni
private” che impartisce ai suoi piccoli allievi per dedicarsi ad un vecchio
progetto d’ingegneria genetica al quale sta lavorando da anni ormai. Da
quando, dopo essersi infiltrato nella Brand Corporation per compiere un
attentato terroristico, aveva utilizzato alcune sostanze chimiche per produrre
un siero che accelerasse la sua mutazione, il suo chiodo fisso era stato quello
di creare un mezzo per eliminare gli homo sapiens dalla faccia della terra.
Quest’oggi sembra particolarmente felice, un ghigno sinistro illumina il suo
volto. Che sia finalmente riuscito nel suo intento?
Genosha. Sotto Magda
Square. Infermeria del Freedom’s Temple.
«Buon risveglio fratelli, mi chiamo Ororo Munroe e sono uno dei membri di X-Patrol, la squadra umanitaria di soccorso creata dal presidente Magnus. Ci scusiamo per non essere intervenuti in tempo per salvare il vostro amico, ma le interferenze psichiche generate dai computer di Villa Xavier e da Xavier stesso ci hanno reso quasi impossibile localizzarvi. Soltanto grazie al forte feedback causato dalla morte di quello che è stato identificato come Robert Drake, siamo riusciti a scoprire la vostra posizione e teletrasportarvi via.» Summers guarda la ragazza incredulo e le comincia a fare qualche domanda: «Scusa, se non ho capito male saremmo a Genosha quindi, l’isola dei mutanti? E tu faresti parte di una specie di pronto soccorso umanitario segreto?»
«Sì, è esatto. Vi abbiamo salvato noi. Abbiamo capito che eravate in pericolo non appena abbiamo visto le immagini delle Sentinelle a New York. Se volete adesso che state meglio potete cambiarvi e seguirmi così vi faccio fare un giro della nostra base sotterranea. Nell’armadio qui, accanto alla porta, potete trovare dei vestiti e delle scarpe di tutte le taglie; servitevi pure. Aspetto fuori.»
Dopo essersi resi presentabili Jean e Alex escono dalla stanza ed insieme ad Ororo ad attenderli trovano un uomo sulla quarantina. Anche questi ha i capelli bianchi ed ha inoltre una vistosa protesi bionica al braccio sinistro, un’altra all’occhio sinistro ed una cicatrice a stella su quello destro.
«Ragazzi questo è il capo della task force, il suo nome è Nathan Dayspring che chiamiamo affettuosamente Cable.» E,dopo le strette di mano di rito:«Allora facciamo fare ai nostri nuovi amici questo giro, Ororo?»
Il gruppo inizia a spostarsi nei corridoi. La bella Ororo continua ad illustrare la composizione del complesso ai nuovi arrivati che si guardano intorno spaesati ed un po’ spaventati. Non sanno molto dei loro presunti salvatori e non hanno un buon ricordo dell’ultima volta che sono stati in un complesso sotterraneo. L’oggetto della loro curiosità sembra essere il capo del gruppo, quel Cable. Oltre alle strette di mano ed ai saluti di circostanza non ha detto praticamente nulla da quando si sono conosciuti. Il rapporto psichico tra i due ragazzi permette loro di parlare senza essere ascoltati:
*Alex, sto provando a sondare i nostri padroni di casa, ma ogni mia sonda, anche la più potente viene schivata senza difficoltà*
*Questo può voler dire che o hanno schermi psichici in tutta la base che isolano le loro menti dalle incursioni esterne, oppure uno dei due qui dev’essere un telepate ed anche abbastanza potente.*
Il lungo giro della struttura sembra concludersi nella sala comunicazioni: «E questa è la sala comunicazioni da dove ci coordiniamo nelle nostre missioni. Il CRM® è la nostra intelligenza artificiale che ci informa su quello che succede nel mondo.»
«Sì tutto bellissimo,» la interrompe Jean «ma quando torniamo noi a casa nostra?»
«Beh, Ms Grey,» le risponde Cable « noi, veramente, pensavamo che vi avrebbe fatto piacere unirvi a noi per porre rimedio alle ingiustizie che gli homo sapiens compiono giornalmente contro i mutanti e per offrire ai nostri simili un rifugio sicuro qui a Genosha.»
La rossa resta come interdetta, Cable ha usato le stesse parole che hanno attraversato la sua mente quando ha assistito all’annuncio del Mutant Pride alla TV. Come può essere accaduta una cosa simile? È anche lui un telepate dunque! Ecco perché non riesce a captarne i pensieri.
Mentre sta per chiedere conferma una sirena comincia ad urlare.
Gli schermi della sala si illuminano di giallo ed appare una faccia che da lì comincia a parlare…
«Allarme rosso!!! Mutante sessantenne di sesso maschile in pericolo in Australia!!! Allertare la squadra di recupero.»
«Presto Ororo corriamo all'X-JET, gli altri ci raggiungeranno lì» tuona Nathan Dayspring.
«Alex andiamo con loro, vieni!»
Altrove, in una lontana località nascosta nel
territorio genoshano.
Dentro una caverna buia una cupola d’avorio risplende di luce. Al suo interno, dietro a computer, monitor e stampanti ultratecnologiche, una figura di donna, dai tratti indistinguibili, immersa nella luce, regge in mano un quotidiano. D’un tratto scoppia in una fragorosa risata e lo accartoccia gettandolo via. Su una di quelle pagine accartocciate si riesce a leggere:
Un
mutante abbatte il grattacielo con uno sguardo laser.
Migliaia i morti e i feriti.”
Note dell’autore: Vi ho fatto attendere un po’ troppo lo so perdonatemi, ma le mie vacanze sono state più lunghe del previsto. Il mio yacht è rimasto senza carburante nel bel mezzo del Mar dei Carabi, per fortuna è passato Namor, il mio caro amico.Mi ha portato un motore superpotente e quattro squinzie atlantidee J. Inutile dire che non è stato per il motore che ci ho messo così tanto per rientrare a casa mia J. Come avete visto questa volta non è morto nessuno, anzi… I nostri due fidanzatini si sono svegliati nella base degli X-Patrol che mi riservo di presentarvi completamente tra due numeri. Inoltre: cosa starà progettando Henry McCoy? Chi è la donna avvolta dalla luce alla fine dell’episodio?
Restate sintonizzati e preparatevi al peggio!
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!
Xiauzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz!!!!!!
Vick Sebastian Shaw