Marvel IT presenta:

#9
”Cacciatori e selvaggina”
di Mickey


L’Uomo Ragno è in Afghanistan, per conto della CIA, in una base dei talebani. La sua missione sarebbe stata quella di salvare il migliore agente segreto russo, ovvero Dimitri Smerdyakov. Ma proprio quando pensava di aver trovato il suo obiettivo… scopre che sotto quel passamontagna, c’è la persona più importante nella sua vita. Almeno, quella sentimentale.
- Flash?!
- Aspetta, adesso non posso spiegarti – dice il ragazzo in inglese accademico, trascinando con sé Peter in una stanza della base. Chiude la porta e vi si appiattisce contro, per evitare che qualcuno la apra. Nonostante sia sconvolto, Spidey ha la prontezza di dire:
- Vuoi che rimanga chiusa?
Flash annuisce. E il Ragno spara contro lo stipite la sua ragnatela organica, che li salverà per un po’ da brutte sorprese.
- Flash, non so cosa tu ci faccia qui, ma dobbiamo andare…
- Non sono Flash. Non so nemmeno chi sia – lo ferma l’agente segreto.
- Cosa?
- Il mio nome in codice è Camaleonte. Posso assumere qualsiasi aspetto… e di solito, assumo involontariamente quello che può lasciare più interdetta la persona che mi sta di fronte. Scherzi dell’evoluzione – sorride.
Spidey ha un colpo al cuore. Flash sta sorridendo, è bellissimo mentre lo fa… ma non è lui! Da un lato è un sollievo, dall’altro una delusione…
- Dopo mi spiegherai meglio. Adesso dobbiamo andare! Tra venti minuti un elicottero ci verrà prendere a cinquecento metri da qui!
- Sono giorni che aspetto un aiuto… grazie. Poi dovrai spiegarmi come…
- A dopo le spiegazioni, anche per te. Adesso dobbiamo trovare un modo per uscire.
- Ho un’idea.

Due minuti dopo, i due agenti sentono che c’è tumulto nella base. La fuga di Dimitri, i filotalebani ko, l’intrusione del Ragno… hanno messo tutti in allarme, ovviamente. Nessuno ha pensato di entrare in questa stanza… fino a questo momento.
Un guerrigliero irrompe nella camera, si accorge della presenza di due persone. Ma non si allarma più di tanto. Ai suoi occhi, vede un suo compagno che lega a sé un prigioniero incappucciato.
- Tutto a posto – gli dice in arabo – ho ricatturato il sovietico.
- Bene, ma… come hai fatto? – gli chiede sorpreso e insospettito.
- Così – risponde lapidario il Camaleonte, permettendo al Ragno di saltare verso l’afgano e di stordirlo con un semplice calcio.
- Andiamo! – intima Peter, chiudendo la porta.
Per fortuna, il travestimento funziona abbastanza per uscire dalla base. Poi, a qualcuno viene il sospetto che il prigioniero – un parto di Satana, visti i suoi poteri – li ha presi per i fondelli. E parte l’inseguimento.
- Presto! – urla Spidey, prendendo agilmente in braccio Dimitri e correndo in direzione dell’appuntamento. I guerriglieri sparano in sua direzione, senza sosta, ma il senso di ragno e la lontananza gli permettono di evitare ogni raffica, nonostante il peso in più di cui si è gravato.
- L’elicottero – grida Dimitri, ma la sua voce è coperta dal rumore delle pale dell’elica. Un paio di soldati americani lanciano una granata fumogena verso gli afgani, che impedisce loro di raggiungerli. Così, il Camaleonte e l’Uomo Ragno possono salire a bordo.
- Benvenuti – li accoglie il pilota.
- Siamo salvi… vero? – cerca di rassicurarsi Peter. Dimitri ha cambiato ancora espressione, non può riconoscere chi sia l’uomo maturo accanto a sé. Probabilmente il padre del pilota o di uno dei soldati, ma non vuole essere tanto indiscreto da chiedere.

Un quarto d’ora dopo il pilota riceve una comunicazione.
- Come? Non ci avevano avvisato… va bene – e chiude.
- Che succede?
- Ci hanno dato ordine di lasciarvi a bordo di un velivolo russo che dovremmo incrociare a momenti.
Infatti la predizione si avvera. C’è un piccolo aereo che sta scendendo verso di loro. I piloti sembrano sapere ciò che fanno.
- Uomo Ragno, sei in grado di entrare nell’aereo in volo? Se spari una delle tue tele…
- Oddio, ci provo. Dimitri… tieniti forte…
Peter fa come gli è stato detto, tenendo il Camaleonte per la vita. E si lancia.
- Aaaaaargh! – urla l’agente speciale russo, nel terrore di poter cadere nel vuoto.
- Buona fortuna! – gridano i soldati americani.
- Graaazie! – replica Spidey, risalendo a fatica nel velivolo.
- Wow… che esperienza – commenta Dimitri, finalmente rilassatosi dopo giorni di tensione.
- Eh, già… a chi lo dici – gli risponde Peter, di nuovo in agitazione perché ha di nuovo accanto a sé Flash Thompson.
- Chi è questo ragazzo? Sai, ti ho detto del mio potere… certo, se mi concentro posso assumere l’aspetto che voglio, te l’ho dimostrato prima, ma di solito… tendo a spiazzare i miei interlocutori. E, di solito… prendo le sembianze di genitori, amici dimenticati, ex fidanzate…
- Puoi diventare anche una donna?
- Certo.
- E… come fai a mantenere…
- Pensi che vivendo in questa maniera io possa aver mantenuto una parvenza di identità sessuale?
- Be’, in effetti… quindi… sei bisessuale? – chiede Peter, deglutendo.
- Per usare un eufemismo. Ma, tornando al discorso originario… chi rappresenta questo ragazzo per te?
Spidey arrossisce. Vorrebbe tanto indossare la maschera per nasconderlo.
- Il ragazzo che amavo… - confessa Peter, abbassando lo sguardo.
- Oh, capisco… be’, è una delle cose più classiche.
Il Ragno cerca di guardare altrove. Vedere Flash Thompson, sentirlo dire di essere bisessuale… è troppo anche per uno che ha appena affrontato i seguaci dei talebani.
- Come ti chiami?
- Peter Parker.
- Bene, Peter… ti vedo molto… eccitato, per così dire.
- No, io…
- Capisco perfettamente il tuo stato d’animo. E visto che io ne sono il responsabile… penso di dover fare qualcosa per rimediare.
L’Uomo Ragno vorrebbe chiedere cosa intende… ma il Camaleonte è ormai su di lui, le loro labbra vicine… e il resto è facilmente intuibile.

Intanto, nella sede di New York della CIA…

- Fury! Come hai potuto? Mi fidavo di te – grida alquanto alterato il Ministro della Difesa americana, Donald Rumsfeld.
- Cosa? – dice l’ufficiale dei servizi segreti, fingendo di cadere dalle nuvole.
- Hai arruolato un ragazzino mutato, che non ha nemmeno fatto il militare, lo hai addestrato per meno di una settimana… e lo hai mandato in Afghanistan in una missione pericolosissima! Ma cosa ti salta in mente?
- Quel ragazzo, signore, ha enormi poteri e una gran voglia di fare bene…
- Me ne frego, qui avete un regolamento! Voglio sapere com’è riuscito persino a entrare nei vostri uffici!
- Mi ha mandato una lettera privata, facendomi notare che i suoi genitori erano miei colleghi. Richard Parker era un grand’uomo, signore… non potevo ignorare la richiesta di suo figlio.
- Nella CIA non si fanno nepotismi, signor Fury… non possiamo permettercelo, visti i tempi di diffidenza che corrono. Liquidi il ragazzo, appena torna. Se torna. E forse manterrà la sua attuale posizione.
”Stavolta l’ho fatta grossa” sorride Nick, abituato a creare disordine nell’ambito delle gerarchie. “Forse dovrei consigliare al Presidente di riesumare il Super Soldato. Speravo che l’Uomo Ragno potesse prevenire una decisione del genere, ma per come si sono messe le cose… non possiamo fare altrimenti”.

A bordo dell’aereo russo, gli agenti segreti di nazioni diverse si ricompongono, dopo folli momenti di passione.
Peter Parker è sconvolto. Aveva strappato con la forza un momento intimo a Flash Thompson… poi, durante l’estate era riuscito a dimenticarlo. E adesso si è ritrovato ad avere un’esperienza completa con lui, in un certo senso. La cosa lo stordisce particolarmente… soprattutto se pensa che, se può aver posseduto il suo corpo per ben due volte, non riuscirebbe mai a renderlo davvero consenziente. E il pensiero non giova al suo morale, pur alto dopo l’incontro clandestino.
- Cavolo, spero che il pilota non ci abbia visto… - si augura con imbarazzo Peter.
- Ne dubito. Non si è fatto vivo… forse dovremmo chiedergli dove siamo… non riconosco il paesaggio…
I loro stomachi sobbalzano, quando l’aereo fa una brusca discesa di quota.
- Ehi… questo atterraggio non mi piace…
Il velivolo macina metri su metri verso il basso, finché… non tocca terra violentemente.
Spaventati, il Camaleonte e l’Uomo Ragno aprono il portello vicino a loro e scendono. Fanno qualche passo e si rendono conto di essere in una qualche tenuta di campagna, cosa alquanto insolita in Russia.
- Ma dove diavolo siamo finiti? – si chiede Peter.
- Forse c’è un guasto al motore… o un malore - immagina Dimitri, dirigendosi verso la cabina del pilota. Ma quest’ultimo lo precede, scendendo platealmente dall’abitacolo, cogliendolo alla sprovvista.
- Oh, no… Sergej! Che ci fai…
- Ciao, Dimitri… piaciuta la sorpresa?
Spidey capisce che i due si conoscono… e che forse non avrebbero dovuto incontrarsi. Questo “Sergej” è grande e grosso, dai capelli corti neri e il pizzetto dello stesso colore. In un altro contesto, gli avrebbe trasmesso ben più di qualcosa, a livello sessuale. Ma non ora. Rabbrividisce nel vedere il Camaleonte trasformarsi dolorosamente in una donna.
- No! – grida indignato Sergej, prendendo un fucile dal sedile dell’aereo e puntandoglielo contro – è l’ultima volta che mi fai rivedere la faccia di nostra madre!
- No! – gli fa eco Spidey, saltando disumanamente verso Dimitri e spostandolo dalla traiettoria in tempo. – Cosa vuoi?
- Voglio uccidere il Camaleonte. Vi ho dirottati apposta. Ma forse hai ragione… sarebbe troppo facile. Scappate pure, in quella direzione. Vi darò il vantaggio.
Spidey si guarda indietro e vede una strana foresta, davvero insolita. Prende per mano Dimitri e comincia a correre… perché il suo senso di ragno sembra essere impazzito. Come lui stesso. Sente ripetere nella testa, come un mantra

“Il cacciatore”
e gli ricorda solo quella stessa voce che aveva parlato nella sua testa, quando aveva incontrato il dottor Octavius. Cosa vuol dire? Tutto ciò che gli viene in mente è che sia lui che Dimitri sono animali… e se Sergej è un “cacciatore”… be’, fanno bene a scappare.
- Spiegami qualcosa! – urla Peter, in corsa.
- E’ complicato… è il mio fratellastro… un fallito! E’ un cacciatore professionista… è fissato con gli animali! Mi ha sempre odiato per il mio potere e la carriera che mi ha assicurato! E… >pant< da quando mi faccio chiamare Camaleonte, si è convinto di dovermi cacciare! E non illuderti che lui non abbia visto lo stemma sul tuo costume!
- Oh-oh – realizza Peter.
Finalmente sono nel bosco. La vegetazione è esotica.
- Ha creato lui questo habitat artificiale… è la sua palestra – spiega Dimitri.
- Spero saremo al sicuro, all’ombra di queste piante…
- Non so fino a che punto… potrebbe esserci di tutto, qui dentro.
- Cavolo, i nostri piloti si accorgeranno del dirottamento, no? E ci verranno a prendere…
- Se riconoscono il suo aereo rubato dall’alto, è probabile… ma meglio non illudersi.
I minuti passano in silenzio, in tensione, in attesa di un segno.
Il primo che arriva non è beneaugurate.
- Ucci ucci, sento odor di animalucci – canticchia follemente Sergej. Spidey rotea il dito vicino alla tempia per esprimere silenziosamente l’idea.
Armato di una lancia, Kravinoff si avvicina alla zona in cui si sono nascosti. Spidey decide di risolvere la situazione definitivamente e gli balza addosso con l’intento di metterlo ko. Ma, incredibilmente, Kraven si accorge di lui e lo ferma con grande forza. Il Camaleonte si è dimenticato di avvisarlo delle pozioni che Sergej assume per avere caratteri animaleschi.
Ma la battaglia non dura a lungo, visto che uno dei due contendenti è metaumano.
- Ora basta, psicopatico – sentenzia l’Uomo Ragno, dando un secco colpo sulla nuca di Kraven, facendolo svenire.
- Finalmente, ero in apprensione – rivela il Camaleonte.
- Ordinaria amministrazione per noi della CIA – scherza, mentre lega il cacciatore con la sua tela.

Nel giro di venti minuti, due elicotteri americani in pattugliamento arrivano nell’area e ritrovano l’aereo dirottato.
- Ce ne hanno messo di tempo…
- Voi americani siete un po’ tonti, quando volete…
- Ehi, cosa vuoi dire?
- Dai, non te la prendere… ma vi trovo un po’ infantili, come popolo.
Peter fa la linguaccia a Dimitri, mentre stanno per salire su elicotteri diversi.
- Allora… dobbiamo salutarci – constata tristemente il Ragno.
- Spero di rivederti o sentirti, un giorno – confessa il Camaleonte, abbracciando vigorosamente il suo collega e occasionale amante.
- Lo spero anch’io…
E in pochi minuti, i loro destini hanno preso direzioni diverse.

 
Continua…
L’X-month travolge le testate Extreme, così toccherà a SebaShaw concludere la parentesi spionistica dell’Uomo Ragno, con controverse rivelazioni sull’11/9, l’esordio di un nuovo (ma classico) personaggio e le conseguenti decisioni di Peter Parker sul proprio futuro!