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#8 - D'SPAYRETION TOWN

una storia di Cloak & Dagger

 
 Storia: Fabio Volino
 Supervisione: Mickey
 Cover artist: Marco Rizzo
 Colori copertina: Fabio Graziano
 Impaginazione: F. Graziano e F. Strozzi
 Editor-In-Chief: Carlo Monni

 Inferno2 creato da Fabio Volino

 

 

 
 
 

New York Inferno.

È il caos più totale: centinaia, migliaia di demoni stanno invadendo senza sosta la città di New York, e non solo essa, da oltre due giorni. Alla paura subentrano spesso numerosi attacchi di follia, rabbia, depressione e quant' altro possa essere classificato come lato oscuro della personalità umana, il tutto per via di una sorta di Cappa di oscurità che aleggia sull' intero pianeta. Nessuno, a parte pochi sfortunati eletti, conosce ancora la causa di tutto ciò.
E mentre praticamente tutti gli eroi di questo martoriato globo che ha nome Terra tentano invano sia di limitare i danni sia di non cedere al loro lato oscuro che, con esseri potenti del genere, comporterebbe devastanti effetti… Cloak e Dagger tentano di non impazzire: Tyrone Johnson e Tandy Bowen, infatti, sono due ragazzi particolari. Un tempo rappresentavano, rispettivamente, l' Oscurità e la Luce e insieme compensavano le loro mancanze, il loro bisogno di quella parte della nostra vita che amiamo o da cui invano rifulgiamo con tutte le nostre forze. Invano poiché siamo la somma di entrambi, riuscita nemmeno troppo bene a dire il vero. Un tempo, appunto.
Poi qualcosa è cambiato: in seguito ad una violenta crisi di Cloak, lui e Dagger sono divenuti per un istante qualcosa di più, un tutto unico con il mondo intero, unione del Bene e del Male, dell' Oscurità e della Luce. Ed entrambi hanno ricevuto in parte i poteri altrui: sono ora loro la somma di entrambi. Sarà riuscita bene in questo caso? Ancora non è dato sapere*.

* V. One-shot Cloak & Dagger su MarvelIT Presenta

"Hai una vaga idea del perché tutto ciò stia accadendo?" chiede Dagger che lancia pugnali a tutto andare per avere qualcosa con cui tenere impegnata la mente. Se si distraesse un attimo, potrebbe risultarle fatale. Questa domanda è rimasta finora inespressa dentro di lei, forse perchè sa già la risposta. Una risposta che non le piace affatto.
"Nessuna, ma confesso che non è la mia principale preoccupazione in questo momento" risponde Cloak. Solitamente i suoi malcapitati 'ospiti' ricevevano da lui l' Oscurità della sua Cappa, ma da qualche tempo dispensa anche la Luce, ugualmente devastante come il buio di cui un tempo era composto. Dall' unione di persone speciali nasce sempre qualcosa di diverso di straordinario: i due ragazzi avevano anche pensato ad una congiunzione più intima di quella con cui hanno finora convissuto. Perché anche se sono persone diverse da noi, rimangono alla fin fine degli esseri umani, con i loro bisogni e le loro aspirazioni. Ma tali desideri trovano un muro apparentemente insormontabile di fronte alla dura realtà: la vita che vorrebbero concepire sarebbe inevitabilmente diversa dalle altre. Quale può essere il prodotto di Luce e Oscurità? A quale destino andrebbe incontro questo bambino, sarebbe segnato fin dalla nascita? È giusto farlo soffrire di un male che lui non ha voluto e che era facilmente evitabile a patto di abbandonare per sempre i propri sogni, la propria speranza di una vita normale? Profondamente ingiusto, ma sono queste a volte le amarezze che ci riserva la vita.
Amarezze in cui i due ragazzi stavano ancora sguazzando quando l' invasione ha avuto inizio: non avrebbe potuto andare peggio per loro. Improvvisamente hanno sentito i loro stessi poteri impazzire, come se volessero inglobarli, assorbirli. Divorarli pezzo per pezzo. Con la determinazione acquisita grazie alle loro numerosi battaglie, ma anche con notevole fatica, Cloak e Dagger avevano resistito a questo macabro richiamo e, lentamente, stanno riprendendo coscienza di sé stessi, delle loro facoltà. Ma dentro di loro, come nel cuore di milioni di altre persone in questo momento, cova ancora l' insicurezza, la tristezza, l' abbandono. La disperazione. E qualcuno è pronto a cibarsi di ciò.
In questi due giorni non c'è stato nemmeno il tempo di dormire, solo dei brevi riposi concessi non si sa quanto volutamente dai demoni tra un attacco e l' altro. Tuttavia la resistenza di molte persone ha ormai raggiunto e superato il proprio limite e, se non accadrà qualcosa entro un paio di giorni, l' intero mondo seguirà la loro sorte. I demoni hanno così trovato una preda facile da conquistare e l' hanno posseduta: ed ora i nemici da affrontare sono due. E, laddove ci si può scatenare contro le creature infernali, la stessa cosa non può essere fatta con gli umani, non foss' altro per non provocare loro danni permanenti al loro fisico che, ove questa crisi abbia mai termine, condizionino la loro vita per sempre. Disgraziatamente nessuna di queste due categorie presenta tali remore nei confronti degli eroi o degli altri umani ancora non posseduti. Arriverà prima o poi il momento in cui la stanchezza e l' arrendevolezza prenderanno il sopravvento e allora saranno guai seri. Ma a questo per ora Cloak e Dagger non pensano, anche se lo scoprire che i pugnali della ragazza non purificano gli animi dei posseduti come lei è solita fare con i drogati non li aiuta di certo in questo compito. E ciò alla fine pare avere il sopravvento su di lei.
"Io… mi sento sempre più provata dalla fatica, Cloak" afferma Dagger.
"Non cedere, Tandy, è quello che vuole l' oscuro architetto che ha dato vita a tutto questo orrore".
"Ma cos' altro potremmo fare? Combattiamo e non otteniamo niente, proviamo a cambiare le cose e non otteniamo niente. Niente. Non abbiamo mai ottenuto niente nella nostra vita se non il dolore: perché continuare a lottare?".
"Questa non è la Dagger che conosco" dice Cloak "Sei di certo vittima di un qualche incantesimo. Devi provare a lottare e…".
"E se invece stesse dicendo il vero?". La voce proveniva davanti a Tyrone, a circa venti metri di distanza. La gente che stava davanti ai due ragazzi improvvisamente si apre in una sorta di ala celebrativa. Si prostrano davanti al loro nuovo padrone.
"D'Spayre!".
"Fa piacere sapere che ti ricordi di me, ragazzo".
"Ci sei tu, dunque, dietro a tutta questa vicenda?".
Il demone scuote la testa:"Purtroppo no, anche se vorrei proprio sapere chi è stato l' artefice per ringraziarlo. Io mi cibo della paura, della disperazione della gente: e queste sono due sensazioni che in questo momento percorrono l' animo di ogni abitante presente sulla Terra. Dentro di me si agita un potere quale mai ho provato prima. Il regno dell' Oscurità è alfine giunto: peccato non sia stato io a dare vita a ciò, una piccola macchia in quello che è il giorno più bello della mia vita".
"Tu parli troppo, D'Spayre" ribatte Cloak "Se sei così felice e beato perché sei venuto da noi?".
"Mi manca ancora qualcosa per essere davvero completo" risponde il demone, attorno a cui si piazzano altri demoni ghignanti, immobili e pronti a seguire ogni suo ordine "Qualcosa che nessun essere umano può darmi, ma voi sì. Voi siete l' Oscurità e la Luce incarnata e voglio attingere al vostro potere per assurgere ad uno stadio ulteriore della mia esistenza, per poter magari affrontare il responsabile dell' invasione demoniaca e prenderne il suo posto. E dar vita così ad un nuovo ordine e scalzare gli altri arcidemoni che offuscano la mia gloria. Incubo, Dweller, Mefisto… li schiaccerò tutti! Come è destino che sia".
"Ci hai già provato in passato e hai fallito. Non solo, hai provato a cibarti del potere e della disperazione di altri supereroi e hai sempre fallito. Cosa ti fa pensare che riuscirai in questo tuo intento ora?".
"Guardati intorno, ragazzo: attorno a noi c'è il caos. Ed io nel caos ci sguazzo. Non sono io che sono nel vostro mondo, ma voi che siete nel mio. E le regole le stabilisco io: ed io vinco. Stavolta per sempre".
"La tua vanagloria ti condurrà alla rovina, come al solito".
"Vanagloria? Osserva la tua amichetta, ti pare sia troppo vanaglorioso?".
Solo allora Cloak si ricorda di Dagger, il dialogo con D'Spayre ha distolto la sua attenzione da lei. Si volta e vede Tandy tremante, lacrime che solcano il suo volto. Sta cedendo alla paura e alla disperazione. Sta cedendo a D'Spayre senza che costui abbia alzato un solo dito. Tyrone non può permettere che ciò accada.
"Tandy, Tandy mi senti?" la invoca.
"Voglio… voglio andare a casa" dice la ragazza "Rivedere mio padre".
"Tuo padre non ti voleva bene, Tandy. Per quanto possa sembrare strano dirlo, la tua casa è ora la Chiesa in cui viviamo. La tua vita è accanto a me". Ma nelle stesse parole del ragazzo di colore cova l' incertezza, una rassegnazione ormai inevitabile. Nemmeno lui ormai crede a quello che dice o spera in un cambiamento o in un miracolo. Poi nota una cosa, che gli ridà speranza.
"No… Non voglio… Non l' ho mai voluto". mormora la sua compagna.
"Allora guarda questo!" urla Cloak afferrando il crocifisso che Dagger porta al collo "Guardalo e credici: confida nel suo potere di salvezza. E' stato solo un caso del destino se le nostre vite si sono incrociate quel giorno? Se siamo stati gli unici sopravvissuti ad un esperimento letale? Se abbiamo ricevuto questi poteri? No, deve esserci una ragione superiore, deve, altrimenti tutto ciò che abbiamo fatto in questi anni non avrebbe alcun senso. Noi siamo Cloak e Dagger: siamo unici, siamo la Luce e l' Oscurità, unione del Bene e del Male. Noi siamo".
"Ora basta" interviene D'Spayre che si libera di Cloak con una raffica di energia che spedisce il ragazzo dritto contro un muro, che poi lo seppellisce sotto i suoi detriti. "E poi sarei io quello che parla troppo? Il tuo discorso del bene superiore non aveva né capo né coda. Non c'è nessuna entità suprema che decide dei destini di noi tutti, Cloak, c'è solo l' affascinante ed irresistibile potere del Male. A cui, prima o poi, tutti sacrifichiamo la nostra anima". Poi il demone tende la sua mano verso Dagger:"Su, Tandy, vieni con me: ti mostrerò un nuovo mondo dalle infinite possibilità. Presto ci verrà anche Tyrone e vivrete lì per sempre nella più assoluta felicità e serenità d' animo".
Tandy appare affascinata dalla richiesta del demone e sta per tendergli la sua mano, solo che all' ultimo momento la ritrae:"No… No… Un' offerta da un essere come te non può essere che ingannevole".
"Guardati intorno, ragazza" dice D'Spayre "È il mondo intero che è ingannevole, ti promette tante cose, ma poi non mantiene nessuna di queste promesse, è la ruota della vita che gira su se stessa, sempre a proporre la stessa routine, senza sbalzi, senza sorprese. Senza esprimere ciò che sei davvero. Io, invece, questa possibilità te la offro: non ti nascondo che il mio non sia il migliore dei mondi, ma almeno lo governo solo io, non lo metto in mano a gente incapace che pensa solo al proprio tornaconto. Concetti come la religione, la politica, l' ideologia, l' appartenenza sociale, sono alieni da me. E per farvi parte devi solo dire di sì".
In quel preciso momento, dove vi è il gruppo di mattoni, una figura riesce a riemergere: Cloak, il suo volto alquanto irato:"Non credergli, Tandy: è tutta una menzogna. Stai mentendo!". Improvvisamente le pedine umane al servizio di D'Spayre lo accerchiano e gli impediscono di andare avanti, ma Tyrone li avvolge nel suo mantello e li lascia andare poco dopo, svenuti ai suoi piedi. Però altri si stanno avvicinando. "Fidati della Luce, Tandy, fidati solo di essa".
"Ora basta!" esclama D'Spayre lanciando una ennesima raffica, che però colpisce Cloak solo di striscio, costringendolo tuttavia ad inginocchiarsi per il dolore "È decisamente chiaro che qui io sono il più forte, sono le mie affermazioni quelle che hanno più peso, le tue fanno solo capo ad un Entità che non puoi nemmeno vedere. Dimmi, Cloak, come puoi credere in un Dio che non puoi vedere?".
"Devo davvero vedere per credere?" ribatte Tyrone Johnson.
D'Spayre rimane in silenzio, spiazzato da questa risposta a cui non può in alcun modo controbattere: devastante nella sua semplicità. Si prepara allora a colpire nuovamente Cloak quando numerose raffiche di luce, da lui non viste, investono il suo corpo. E chi le ha emesse è ben chiaro.
"Dagger!" esclama il demone "Non credevo mi avresti tradito. Non sai quale folle gesto hai compiuto: hai rinunciato alla più grande occasione della tua vita".
Per tutta risposta Tandy Bowen investe nuovamente il corpo di D'Spayre di altre lame:"La tua visione è falsa, non corrispondente al vero. Le promesse del Male sono sempre da evitare".
"Mi sono stancato di voi due ragazzini!" urla il demone "Che ritenete di essere persone migliori di molte altre, quando in realtà siete solo feccia. Drogati, nient' altro che drogati, il cui castigo è stato poco severo".
"Meglio essere drogati che perdenti" afferma Cloak apparendo alle spalle di D'Spayre.
Il demone inizia a ridere:"Cosa pensi di fare?".
"Ti ingoio".
La risata di D'Spayre diviene più acuta, penetrante e… fastidiosa:"E cosa speri di ottenere? Dentro di te vi è solo Oscurità, vi è ciò di cui io mi alimento: non mi sconfiggerai affatto, mi renderai solamente più potente!".
Cloak non ribatte e, con una agile mossa, avvolge con la sua cappa il demone, che quasi non si cura di questo gesto. E ha fatto male, molto, molto male.
D'Spayre inizialmente non vede nulla e aspetta solo di aver accumulato abbastanza potere da poter schiacciare in pochi secondi quei due ragazzi e soggiogare quante più persone possibili per asservirle al proprio volere. Poi, però, avverte attorno a sé qualcosa di strano, di diverso: questa non è l' Oscurità che conosce.
E la conferma arriva da una voce lontana, quella di Cloak:"C'è una cosa che tu non sai di me e di Dagger, D'Spayre. Che ultimamente siamo divenuti molto più uniti che in passato, i nostri poteri si sono compenetrati e siamo divenuti più forti".
Il tremendo spettro della comprensione si affaccia alla mente del demone.
"Lei è divenuta in parte portatrice di Oscurità…" continua Tyrone Johnson.
"No!" urla D'Spayre.
"Mentre io sono divenuto portatore di…".
"Nooooo!".
"LUCE!". Ed una onda purificatrice di color bianco avvolge D'Spayre, il cui ultimo pensiero è:"Perché?". Poi la sua essenza viene totalmente distrutta.
Cloak apre la sua cappa e da essa esce solo cenere:"Ecco che cosa rimane alfine di D'Spayre, la polvere che rappresenta la sua unica conquista". Una improvvisa folata di vento porta poi via la cenere che un tempo era il demone.
Dagger gli si avvicina:"Purtroppo, Tyrone, non è ancora finita" afferma indicando gli sgherri del demone ancora preda, nonostante tutto, del suo malefico influsso.
"Mi è venuta una idea" ribatte il ragazzo "Finora abbiamo usato i nostri poteri singolarmente e non ha funzionato. Proviamo a unirli, a far vedere loro sia la Luce che l' Oscurità. E allora capiranno davvero cosa significhino questi due concetti e dovranno compiere una scelta, definitiva. E nessun uomo sano di mente farebbe una scelta contro la sua stessa natura".
"Facciamolo" annuisce Dagger senza esitare.
Il corpo della giovane ragazza viene parzialmente avvolto dal mantello di Cloak, quasi a formare l' immagine di un crocifisso. E da questa immagine si espande una luce quale mai gli umani hanno visto prima d' ora, una luce benedetta, grazie alla quale gli uomini davanti a Cloak e Dagger comprendono infine la Verità, parandosi davanti a loro la Salvezza, che indica quale sia la retta via da prendere. E capiscono finalmente quale scelta compiere. E così, pochi secondi dopo, sono liberi. Un successo, ma è solo una goccia in un oceano praticamente sconfinato.
Lo sforzo ha inoltre prostrato i due giovani, che si accasciano al suolo, sfiniti e ansimanti. Alcuni minuti dopo, è Tagger a parlare:"Però, niente male come metodo per cambiare il mondo".
"Purtroppo è alquanto debilitante" ribatte il caustico Cloak "E non possiamo certo estenderlo a tutti. Anche perché gli effetti di questo Inferno non si limitano solamente a New York".
"Però… Forse… Possiamo trovare qualcuno che abbia capacità in grado di incrementare questa nostra facoltà".
"Stai pensando al Dr. Strange? Lo hai visto da te, quando siamo stati nel Greenwich Village per cercare di contattarlo: è come se vi fosse una sorta di bolla mistica attorno alla sua casa, che impedisce a chiunque di entrare".
"E' vero, ma non c'è solo lui: ci sono altri abili maghi qui a New York ed una di esse è a portata di mano".
"Di chi stai parlando?".
"Di Scarlet, la componente dei Vendicatori".
Tyrone Johnson rimugina su questa proposta per alcuni secondi, poi afferma:"D' accordo: del resto a questo punto non abbiamo nulla da perdere. A proposito, i tuoi lati oscuri, riesci a dominarli?".
"Accanto a te? Sempre".
"Molto bene. Allora, Tandy, pronta a cambiare il mondo?".
"È la nostra specialità, del resto, ti pare?".
I due si scambiano un lungo bacio sulle labbra, poi iniziano a dirigersi verso la Quinta Avenue, al Palazzo dei Vendicatori. Loro sono Cloak e Dagger, portatori di luce contro l' oscurità imperante, strumenti di salvezza dell' umanità. Due esseri straordinari, due campioni del Bene.
Due ragazzi pronti a cambiare il mondo.

FINE

  

NOTE

 
 
Riecco di nuovo protagonisti di una storia a solo Cloak e Dagger, anch' essi in una storia inserita nel più vasto affresco di Inferno², il crossover generale che sta attualmente impazzando.
A far da loro contraltare D'Spayre, il demone della paura, che in una situazione del genere ci sguazza alla grande. Sulla storia non c'è nulla da dire se non che... spero l' abbiate gradita.
Rivedremo Cloak e Dagger su Inferno² parte 3, capitolo finale di questo crossover. Alla prossima!
 
 

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