presenta:

Ogni seme germoglia
terza parte

di xel aka joji

Nota: questa storia avviene prima della saga "Rain on New York"

"Stavo passando un periodo nero...
Il mio lavoro come insegnante di educazione fisica non mi soddisfaceva e stavo entrando in una totale dipendenza dall'alcol.
Betty mi aveva assicurato che mi avrebbe dato una mano a superare il tutto, ma quando quella mattina andai a trovarla al lavoro, mi trattò in modo freddo e distaccato.
Con il senno di poi, la capisco... Quando si era offerta di aiutarmi l'aveva probabilmente fatto perché mossa a compassione nel vedere un amico in quelle condizioni. Ma poi ci avrà pensato sopra e si sarà resa conto di quanto realmente fosse impegnativo aiutare una persona a tirarsi fuori dal tunnel delle dipendenze, e, povera Betty, ne aveva passate così tanto nella vita... Non la rimprovero se non sentì il coraggio di prendersi anche quest'altro peso sulle spalle...
Ma sul momento, mi sentii sprofondare... Io avevo sperato.. seriamente... che lei potesse darmi una mano, così tutto si sarebbe sistemato... e vedermi quell'aiuto negato... mi fece sentire una creatura misera e abbandonata...
E quindi feci quello che facevo tutte le volte che mi sentivo giù: andai ad affogare i dispiaceri in un boccale di birra.
E fu allora che la incontrai.
Si chiamava Phantasy, Phantasy Applebaum.
Era una ragazza carina, snella e con lunghi capelli biondi, il suo sguardo era sempre assente, ma aveva degli occhi così profondi che mentre le parlavo mi sembrava di sprofondarci dentro.
Avevo bevuto tutto il pomeriggio e la mia parlantina era parecchio sciolta: le raccontai tutto di me, la mia vita, i miei hobby, i miei successi.
E lei mi ascoltava, con quell'aria svanita, ma al tempo stesso catturata dai miei racconti.
Così la invitai a casa mia... e facemmo l'amore tutta la notte... e tutte le notti successive...
Non passava giorno che non la vedessi, si può dire che avessi sviluppato per lei una dipendenza, come per l'alcol..
Ma intanto le cose nella mia vita non andavano meglio: ebbi un incidente d'auto, quasi investii un ragazzino, fui arrestato per guida in stato d'ebbrezza, litigai con mia sorella e finii per picchiare mio padre... No, le cose non andavano affatto bene... Ero depresso, pieno di rabbia, e solo tra le braccia di Phantasy riuscivo a trovare conforto...
Almeno fino a quando non scoprii chi, o forse è meglio dire cosa, fosse..
Quella ragazza non era umana, era un... simulacro, ecco la parola che usò...era stata costruita da un uomo alle dipendenze di Norman Osborn, Goblin... il suo nome era Jack Lanterna... Lo scopo di quel simulacro era avvicinare un tuo amico, Peter, e poterti così colpire negli affetti.
E io fui la preda ideale.
Quel tempo passato assieme diede a Phantasy la possibilità di copiare i miei tracciati mentali, le mie risposte emotive e alla fine anche il mio aspetto... Non si era limitata a prendere la mia faccia... Lei era diventata in tutto e per tutto me: era convinta di essere Flash Thompson, le nostre menti erano diventate una sola, i miei pensieri erano i suoi e viceversa, tutto grazie a un chip che mi aveva inserito alla base del collo e aveva sincronizzato i nostri tracciati mentali.
Seguendo le direttive di Jack, Phantasy iniziò a lavorare con la mia faccia per Osborn, per infliggerti una ferita psicologica dato che avresti visto uno dei tuoi migliori amici lavorare per il tuo più grande nemico... Anche in seguito, quando Jack Lanterna passò all'identità di Mysterio, continuò ad usarla per avvicinare tutti i nostri conoscenti e chiuderli in un mondo virtuale...
Tuttavia, dopo quell'esperimento, Mysterio perse interesse nei confronti della sua creazione e lei continuò a vivere la mia vita e rimasi imprigionato per mesi...
Fino a quando non riuscii a fuggire, solo per scoprire di essere ufficialmente morto.
Mysterio mi sta alle calcagna perché non vuole che riveli quello che ha fatto, per questo avevo intenzione di lasciare il paese, ma prima di farlo volevo rivedere per un'ultima volta le persone a me care..."
Dopo quel lungo racconto, Flash si fermò per prendere fiato.
L'Uomo Ragno si strizzò le tempie con le dita: era tutto cosi assurdo...
Ma al tempo stesso così logico e lineare.
Il Flash che era morto, era un simulacro, come quelli che si erano spacciati anni prima ai suoi genitori.
E come quelli, anche questo era un prodotto della Osborn Industries, solo che mentre i primi erano stati dati in consegna da Harry al Camaleonte, questo era stato dato Norman a Jack Lanterna.
"Deve essere stata.. un'esperienza difficile." commentò Peter poggiando una mano sulla spalla di Flash.
"Molto... e adesso mi chiedo cosa possa fare... io.. non ho più una vita..." mormorò desolato Flash.
"Non ti preoccupare, amico mio.. riotterrai la tua vita, te lo giuro!" e così dicendo abbracciò un'altra volta l'amico ritrovato.
"Grazie..."
Il senso di ragno iniziò d'improvviso a pizzicare.
"E ora, che succede?" chiese Peter, drizzandosi in piedi e guardandosi intorno.
Dalle finestre aperte del magazzino iniziò a penetrare una fitta nebbia, che in pochi secondi saturò l'ambiente.
"Stammi vicino Flash!" disse l'Uomo Ragno afferrando il polso dell'amico.
Delle luci brillarono nella nebbia: due erano gli occhi di Maguire e due erano Mary e Anita, che uscirono seguiti dai rispettivi proprietari.
"Qua i torni non mi contano..." mormorò l'Uomo Ragno "Voi non dovevate essere uno solo?"
"Per questa caccia all'uomo..." disse Jack.
"… ho ritenuto necessario..." aggiunse Armada.
"… mettere in campo tutte le forze in mio possesso.." terminò Mysterio, spuntando alle spalle dei due: non indossava il suo costume con la boccia di vetro al posto della testa, bensì quello più moderno, con il corpo avvolto da cinghie e con la testa avvolta da gas verde.
D'improvviso, l'Uomo Ragno vide i tre avversari crescere a dismisura, diventando altissimi.
"Sei solo un piccolo ragnetto! Come tale verrai schiacciato!" la voce risuonò come il suono di una campana.
I tre giganti si mossero, alzando i piedi per schiacciare l'Uomo Ragno.
"E' un'illusione.. solo un'illusione..." mormorò il ragno portandosi le mani alla testa "Ma il senso di ragno sta impazzendo... non so cos'è che mi stia minacciando... non so come muovermi..."
Come già era successo poche ore prima, le mani di Flash afferrarono l'Uomo Ragno e lo trascinarono fuori da quell'illusione.
Si trovò a terra, sul pavimento del magazzino, proprio nel momento in cui un raggio laser passava sulle loro teste, distruggendo le casse alle loro spalle.
Maguire gli corse incontro e spalancò le fauci: un altro raggio scaturì tra i suoi denti e volò in direzione dei due.
"Cavolo! Cosa danno da mangiare a quel gatto?" esclamò l'Uomo Ragno stringendo a sé Flash e spiccando un balzo in aria.
Premette il pulsante sul polso e un filo di tela si allungò fino al soffitto.
Si fermò su una trave e uno dei satelliti gli saettò incontro.
"Prendilo Mary!" gridò Armada
Tese la tela e lo afferrò, sbattendolo contro il muro.
Mentre il satellite si rimetteva in volo, ballonzolando, l'Uomo Ragno si lanciò attraverso un lucernario aperto.
Non aveva paura di Mysterio, l'avrebbe potuto mettere fuori gioco senza problemi, ma non voleva combattere con Flash intorno, non poteva permettersi di correre il rischio di perdere l'amico appena ritrovato.
Per questo piroettò nel cielo, alla ricerca di un posto tranquillo dove attendere che si calmassero le acque.
"Uomo Ragno.. Peter.. per favore, fermiamoci... mi fa male..." lo supplicò d'un tratto Flash indicando la spalla dove qualche ora prima era stato colpito dai satelliti di Armada.
Peter ubbidì ed atterrò in una discarica di rottami.
Poi usò la tela per fare una fasciatura provvisoria all'amico "Questa dovrebbe andare bene fino a quando non troveremo un medico..."
"Peter... forse è meglio che io vada via..." mormorò Flash.
"Eh?"
"Sì, Mysterio continuerà ad inseguirmi e saremo tutti e due in pericolo... tutti i miei cari saranno in pericolo, fino a che non mi prenderà... forse è che meglio che continui a scappare.. da solo."
"Non dirlo neanche per scherzo!" esclamò Peter "Io non ti lascerò sparire di nuovo... Non ti lascerò da solo in un momento difficile... non di nuovo. Abbiamo l'opportunità di ricominciare Flash, e non voglio sprecarla... saranno tutti felici di rivederti: Mary Jane, Liz, Betty.... e Sha Shan! Appena arrivata dal Vietnam è venuta a cercarti! E poi tua sorella e i tuoi genitori..."
Flash fece un sorriso triste "Tornare alla vita di sempre... per fare cosa? Per tornare ad essere l'ex vincente del liceo, ormai ridotto a una pallida copia di ciò che era? L'hai visto cosa ero diventato.. un ubriacone, un uomo senza scopi..."
"Ma Flash, non te ne rendi conto? Hai una seconda opportunità! Puoi rimediare agli sbagli fatti in precedenza! Devi prendere in mano le redini della tua esistenza, non puoi scappare... non devi.. fallo per noi... fallo.. per me..." Peter si portò una mano sul cuore "Sono stato male... malissimo quando sei morto... perché ho sentito di avere perso qualcosa di me... Quanto abbiamo condiviso? Più di quello che pensiamo... conoscerti mi ha forgiato il carattere, mi ha aiutato a diventare quello che sono..."
Peter si interruppe quando il senso di ragno riprese a pizzicare.
"Ci ha trovato!" Peter si alzò in piedi e si guardò intorno "Flash, mettiti al sicuro nella carcassa di quella macchina.."
"Ma Peter, io.."
"Non discutere... sistemerò Mysterio e ti restituirò la tua vita!"
Flash rimase un attimo in silenzio "D'accordo.. ascolta: la nebbia allucinogena di Mysterio è generata da uno dei due satelliti di Armada. Distruggi Anita ed annullerai le sue illusioni."

L'Uomo Ragno giunse in un ampio spiazzo nel centro della discarica, attorno a lui si alzavano montagne di rifiuti, in lontananza si profilava il contorno di un grosso boiler di gas.
Da lì a poco, vide profilarsi Jack Lanterna e Armada, con gli immancabili Maguire e satelliti, e dietro di loro Mysterio, in piedi su in disco volante, simile a quello spesso usato da Jack Lanterna.
"Hai deciso di consegnarmi la mia preda, aracnide?" fece con tono solenne Mysterio.
L'Uomo Ragno non rispose, si limitò ad osservare i satelliti di Armada: uno era lucido e integro, l'altro era tutto ammaccato.
Nel magazzino Mary aveva sbattuto contro una cassa, ne dedusse quindi che Anita fosse il primo.
La nebbia iniziò a farsi largo in quell'esatto momento, e prima che si estendesse in tutto lo spiazzale, l'Uomo Ragno afferrò prontamente il satellite con la tela, lo trascinò nel palmo della propria mano e lo distrusse schiacciando.
Confermando le sue intuizioni, non appena il satellite fu distrutto, la nebbia si diradò.
"Maledetto ragno!" ringhiò Mysterio.
"Adesso che ho neutralizzato la nebbia, che arma ti rimane Mysty? Forse mi farai sputare contro semi di zucca dal tuo galoppino vestito da Jack Lanterna?" esclamò l'Uomo Ragno colpendo con un pugno Jack.
Con gran stupore, Peter vide il suo colpo passare attraverso l'uomo, che sparì, e incastrarsi nella montagna di rifiuti alle sue spalle. "Ma cosa...?"
"Mi deludi, Uomo Ragno... pensavi che avrei usato solo un po' di nebbia?" ridacchiò Mysterio. Davanti a lui c'erano Jack Lanterna e Armada; le immagini dei due vibrarono e si fecero trasparenti, per poi sparire: rimasero solo Maguire e il satellite superstite "I miei due galoppini sono in realtà questi simulacri dalle apparenze indifese... Sono stati loro a proiettare le fattezze di Jack Lanterna e Armada, in modo che mentre tu ti dessi da fare per cercare di combattere contro un nemico che non esisteva, loro potessero infliggerti il colpo mortale... Tramite un chip ho con loro un rapporto simbiotico, gli trasmetto i miei pensieri e le mie emozioni e inoltre apprendo tutte le informazioni che ottengono... Lo stesso chip che univa Flash Thompson a Phantasy Applebaum..."
I due simulacri si avvicinarono ed emisero un unico, potentissimo raggio d'energia.
L'Uomo Ragno cercò di tirare il braccio fuori dalla pila di rifiuti ma era incastrato.
Flash si frappose e il raggio gli penetrò nel corpo, mentre lanciava un grido di dolore.
"No! Flash!" Peter lo vide accasciarsi a terra al rallentatore, i vestiti che si disfacevano, la pelle che fumava, la bocca aperta in un urlo...
Peter con immenso sforzo si liberò il braccio e corse a soccorrere l'amico.
Lo prese tra le braccia "Flash mi senti.. Flash!"
Il ragazzo aprì gli occhi "Uomo.. Ragno.. grazie al cielo... stai bene..."
Peter non poté credere a quello che vide: il corpo di Flash, lentamente, cambiò; la vita s'assottigliò, pettorali mutarono di forma diventando due seni, il mento perse la forma squadrata e divenne a punta, i capelli iniziarono ad allungarsi...
Tra le mani dell'Uomo Ragno adesso c'era una donna dai lunghi capelli biondi...
"Cosa... cosa vuol dire tutto ciò...!?"
Mysterio, sovrastandolo dall'alto del suo disco volante, esplose in una sadica risata "Cosa ti aveva detto, Uomo Ragno? Che era lei il vero Flash Thompson? E che il costrutto era quello che era morto? E tu ci avevi creduto?"
Maguire corse verso Peter lanciando un raggio, il ragno spiccò un balzo ma così d'improvviso nel gioco di un cavo d'acciaio teso da Mary.
"Sei proprio sciocco... pensi forse che un simulacro possa morire di cause naturali? Ho liberato Flash Thompson dopo aver imprigionato lui e i suoi amici nel mio mondo virtuale. Avevo ripagato Osborn per i mezzi che aveva messo a mia disposizione, quindi non c'era ragione per cui dovessi continuare a tenerlo prigioniero. Volevo usare Phantasy per altri scopi, ma non sono riuscito a riprogrammarla... si era troppo abituata ad essere Flash Thompson e quindi fui costretto a metterla da parte in attesa di tempi migliori. Qualche settimana fa ho trovato un codice che mi avrebbe permesso di resettarla, ma quando l'ho liberata per usarlo, lei ne ha approfittato per scappare... Adesso restituiscimela!"
"Quando..." l'Uomo Ragno strinse in pugno il cavo d'acciaio "Quando vi deciderete a lasciare in pace i morti?"
Diede uno strattone al cavo e il satellite sbatté a terra, liberandolo.
Maguire gli corse incontro miagolando rabbiosamente.
"Quando la smetterete di giocare con la vita delle persone?" l'Uomo Ragno evitò un raggio lanciato dal gatto, poi l'afferrò per la coda e lo schiantò per terra.
Mary era volato verso Mysterio, ponendosi davanti al criminale e rilasciò una raffica di laser contro l'Uomo Ragno, che li evitò saltando da una parte all'altra della discarica.
"Scappa quanto vuoi, Uomo Ragno..." Mysterio tirò fuori un cilindro metallico" ma ho pronta una dose di gas allucinogeno che ti renderà innocuo..."
Mysterio stava per aprire il cilindro, quando Phantasy apparve alle sue spalle, afferrandolo per il collo.
"Non te lo permetterò bastardo!"
"Lasciami! Mary, liberami di questa traditrice!" gridò Mysterio.
Il satellite si voltò per colpire Phantasy e l'Uomo Ragno ne approfittò per agganciarlo con la tela e sbatterlo a terra.
"Perdonami Uomo Ragno... perdonami se ho mentito..." i lineamenti Phantasy tornarono quelli di Flash e anche la voce diventò quella del ragazzo "Ma io.. sento per tutti voi l'affetto che sentiva Flash, grazie al chip che gli è stato impiantato e che ha unito le nostre menti in un legame simbiotico...E non voglio rinunciare a quello che mi ha dato, venendo resettata perderei tutto... io gli sono stato vicino fino al momento della sua morte... ho conosciuto ogni suo sentimento... e ti posso dire, che ti ringrazia per essere stato al suo fianco, alla fine. "
Phantasy poggiò i piedi sui pedali del disco volante di Mysterio, che cominciò a volare vorticosamente.
"Fermati, pazza! Ci romperemo l'osso del collo!"
"E' proprio quello che voglio!" gridò il simulacro, guidando il disco verso il boiler di gas..
L'impatto scatenò una violenta esplosione, il fuoco attizzò sui rifiuti ampliandosi immediatamente.
"No!" gridò l'Uomo Ragno.
Corse verso le fiamme, in mezzo alle quali riuscì a distinguere una sagoma.
Tese la sua tela e la tirò fuori, pregando che fosse Phantasy, invece si trovò con il corpo ustionato e fumante di Mysterio che strillava per il dolore.
L'Uomo Ragno guardò in mezzo alla fiamme.
Nessun movimento, nessuna traccia del simulacro...
Aveva preferito morire, piuttosto che perdere la propria esistenza come Flash.
Era un falso, non era il suo amico, tuttavia Peter non poté fare a meno di provare un'immensa tristezza pensando alla fine che aveva fatto.

"Un simulacro?" chiese Mary Jane.
"Si... le fiamme l'hanno consumato fino a non farne rimanere niente..." erano sdraiati sul letto, abbracciati sotto le coperte "io ci avevo davvero creduto. Che fosse Flash. Quando è morto, mi sono ripetuto spesso che non era vero, non era possibile, che il destino avesse sbagliato a far morire lui... Ma mi rendo conto che la sua resurrezione era impossibile. Per quanto io possa sperarlo, Flash non tornerà più..."
"Però, tigrotto, non scordare l'occasione che hai avuto.." mormorò Mary Jane carezzandogli la nuca "Hai avuto l'occasione di conoscere i sentimenti di Flash... anche se non è tornato in vita, è come se ti avesse mandato un messaggio dall'oltretomba... Un privilegio unico... cerchiamo di tenere sempre nel cuore quello che hai saputo, in modo da non lasciare morire mai il ricordo di Flash"
Chiusero gli occhi e si addormentarono abbracciati.

New York, l'alba di un giorno.
Stazione degli autobus
"I prossimi tre autobus in partenza sono diretti a Washington, Chicago e SanFrancisco.."
Pagò il biglietto e si sedette a un panchina, in attesa dell'autobus.
Nascosti dietro il cappuccio della sua felpa, i suoi occhi guardavano i raggi del sole allungarsi sui palazzi.
Non era più Flash Thompson, né Phantasy Applebaum, era un individuo nuovo, amalgama di due personalità, come un fiore germogliato dai i resti di un altro.
E quel fiore si beava dei raggi del suo primo giorno in quel mondo...

fine

 

Note:
Quanti di voi avevano creduto che Flash fosse veramente tornato in vita? Pochi, vero?
Però è stato bello, per un attimo, rivivere i momenti in cui questo personaggio era parte integrante del cast ragnesco.
Il personaggio di Phantasy Applebaum non l'ho tirato fuori dal cappello, aveva già fatto un'apparizione lampo su UR 240, in cui si assisteva al suo incontro con Flash in due misere vignette. Poi il personaggio non è stato più ripreso, ma il bizzarro nome e il fatto che in quei tempi bazzicasse Jack Lanterna per le testate ragnesche, mi hanno fatto sospettare che DeMatteis avesse qualcosa in mente su di lei...
Grazie Mickey per avermi suggerito l'idea del "simulacro" che così accosta Phantasy ai falsi genitori di Peter, integrando alla perfezione l'idea all'interno del Marvel Universe (nel caso vi foste persi la storia dei falsi genitori di Peter, vi consiglio caldamente di recuperare le saghe "Il ladro di vita" e "Caccia all'uomo", su "L'Uomo Ragno", a partire dal n° 169)