LA RETE, parte 2 di 3
“Mi
chiamo Johnny Storm, e credo di essere molto fortunato. Quando avevo quindici anni
mi sono ritrovato, quasi per caso, su di un razzo diretto verso lo spazio. Ogni
tanto ci ripenso e mi rendo conto di quanto sia pazzesco. Potevo benissimo
morire, quel giorno ! Invece se fosse andato tutto bene e fossimo tornati
uguali a come siamo partiti, probabilmente mi avrebbero arrestato. Invece siamo
stati investiti dai raggi cosmici, mi sono ritrovato dei poteri da super-eroe
ed ho avuto una bella vita.
O
almeno così ho sempre creduto. Quando sei un ragazzo, far parte di un gruppo è
il massimo. Ma quando diventi grande devi trovare la tua strada: io l’ho mai
fatto ? Sono mai uscito dall’ombra dei Fantastici Quattro ? Credo di no. Però
ho conosciuto un ragazzo della mia età che ha sempre deciso la sua strada. Si
fa chiamare Uomo Ragno, e credo che dopo Ben e Wyatt sia il mio migliore amico.
Recentemente
è stato accusato dai giornali di essere complice di uno spacciatore. Da un
giornale, per essere più precisi: il Daily Bugle. Gli sta addosso da anni,
ormai, eppure lo sopporta. Io sono stato dall’altra parte di una campagna
stampa denigratoria, un paio di volte. Anche i FQ sono stati accusati in prima
pagina, una volta mi hanno anche arrestato. Però quando le cose si chiariscono,
torniamo gli eroi della città. E’ normale, no ? A lui non succede. Quando si
scagiona, il pubblico continua a non apprezzarlo. E lui non se ne è mai
lamentato più di tanto. Che forza di carattere ci vuole, per continuare a dare
il massimo per gente che ti disprezza anche di fronte all’evidenza ? Credo di
averlo sempre ammirato.
Non
so perché mi sono messo a pensare a queste cose; forse perché sono svenuto ?
Boh. Riprendo i sensi e mi guardo intorno: vedo solo nebbia; Spidey si è
ripreso un attimo prima di me.
-Che
è successo ? – gli chiedo. Forse sono troppo abituato a lavorare con Reed, che
ha sempre una risposta per tutto.
-Non
lo so…il Senso di Ragno avrebbe dovuto avvisarmi.
Già,
il suo Senso di Ragno che lo avverte dei pericoli. Mi piacerebbe un casino
avere un potere del genere, mi toglierebbe da un sacco di guai. Inizia a
camminare attentamente, come se ci fosse del vetro rotto per terra, e si guarda
intorno. Credo stia esplorando la zona. Chissà se anche i ragni fanno davvero
così. Mi infiammo, senza realmente sentire il calore della mia fiamma. Non
crederete mica che senta tutto quel calore, vero ? In realtà mi piace, dà una
specie di tepore.
-Razza
di testa calda…se ci fosse stato qualche agente infiammabile in questo fumo
saremmo già saltati per aria !
-Fatti
gli affari tuoi, Ragno ! Sono qui per darti una mano, non per sentirti
lamentare. Stanno cercando di incastrare te, non me, quindi vediamo di darci da
fare okay ? – gli rispondo, senza avercela veramente con lui. So di avere
sbagliato, agisco sempre prima di pensare.
-Ho
trovato un muro, qui…sembra che ci siano dei dispositivi sopra. Vediamo che c’è
dall’altra parte !
Inizia
a colpire il muro, che si sbriciola sotto i suoi colpi. E’ leggermente più
mingherlino di me, ma un solo pugno potrebbe polverizzarmi…se non fossi
infiammato, almeno. Tira pugno dopo pugno, ma qualcosa dietro il muro restiste.
Aspetto che si calmi da un momento all’altro, mentre invece tira pugni
all’impazzata senza mai smettere. Cerco di convincerlo a fermarsi, poi spengo
una mano e gliela metto su una spalla, cercando di farlo indietreggiare. Lui si
volta di scatto ed anche se non mi colpisce finisco dall’altra parte della
stanza, che si rivela più piccola di quanto pensassi.
-Che
ti prende, Spidey, sei impazzito !?
Mi
salta addosso, io mi scosto per non farmi prendere ma rimbalza contro il muro e
mi dà un pugno in faccia. Alzo la temperatura della fiamma e lancio un paio di
palle di fuoco per allontanarlo: è totalmente fuori di se. Tutto ok, abbiamo
già passato cose del genere, ci sarà dietro uno dei nostri nemici che controlla
la sua mente. Chi sarà, questa volta ? E’ praticamente la stessa cosa che devo
pensare dopo ogni lotta.
Mi
intrappola con la sua ragnatela, ma riesco a bruciargliela subito. Per fortuna
non ha portato con sé la vecchia tela all’asbesto che usava una volta. Non gli
ho mai chiesto se fosse tossica…forse è per questo che ha smesso di usarla.
In
una stanza chiusa sono spacciato contro il Ragno: non posso volare, mentre lui
può muoversi a piacimento. Si mette a rimbalzare sulle pareti, intorno a me:
concentro tutta la mia fiamma verso il basso, nel tentativo di fondere il
pavimento: devo salire sopra i cinquemila gradi per farcela, ed andare al piano
di sotto. Mi aspettavo un cattivone con chissà quale marchingegno assurdo,
mentre c’è solo una stanza con dei comandi ammuffiti. Guardo verso il buco,
sicurissimo che Spidey mi stia per saltare addosso. Non arriva. Si è ripreso, o
magari è svenuto di nuovo ? Oppure è una trappola ?
Non
mi resta che salire ancora: sta continuando a saltare da un muro all’altro,
come se fosse andato in loop. Mi concentro e sposto la mia visione agli
infrarossi: non vedo niente ! Un’illusione, quindi. Lancio una fiammata per
esserne sicuro: lo attraversa, dev’essere un ologramma. Aumento ancora la
temperatura della fiamma, sperando di fare abbastanza danni: la nebbia si
dirada, e la stanza si rivela completamente spoglia…se non per dei congegni
alle pareti.
Da
alcuni cola il liquido che ogni tanto Spidey usa al posto della ragnatela, gli
altri sembrano fatti apposta per sparare dei piccoli blocchi di plastica dura.
Deve essere stato questo a colpirmi, non i pugni dell’Uomo Ragno !!!
Poi
una delle pareti scivola di lato, rivelando una porta e dietro un corridoio. Un
chiaro invito, naturalmente ! Mi metto a volare fino all’entrata, poi mi fermo
un secondo a riflettere. Forse dopo tutti questi anni Spidey mi ha passato il
suo Senso di Ragno, ma…è chiaramente una trappola. Se un nemico avesso voluto
fare un’entrata in scena trionfale sarebbe stato direttamente dietro la porta !
Appoggio le mani su uno dei muri e ci do dentro con la fiamma: si scioglie
lentamente, rivelando una serie di paratie che nascondono degli affari per
spegnere la fiamma. Ora, riflettiamo: tutto questo è sicuramente una sorta di
perverso labirinto costellato di trappole. Secondo me hanno aperto questa porta
per distogliere l’attenzione dalle altre pareti !!!
La
parete dal lato opposto è parecchio difficile da fondere, ma alla fine ce la
faccio. C’è un piccolo corridoio dietro, ma non è corazzato come l’altro e c’è
pure una piccola apertura nascosta per guardare nella stanza di prima !
Stavolta ti ho fregato, chiunque tu sia.
Spengo
la fiamma e cammino il più silenziosamente possibile. Nell’altra stanza ritrovo
una mia vecchia conoscenza, in un’armatura bianca con cerchi e guanti verde
scuro. Sta ad una consolle di un computer molto complicato ma malandato, gli
schermi inquadrano Spidey alle prese con una serie di ostacoli meccanici. Mi
infiammo e volo verso di lui.
-Da
dove sei sbucato fuori questa volta, Psycho-Man !?
Si volta
di scatto ed afferra la sua Scatola di Controllo Emozionale, da cui esce un
raggio che evito per un pelo: colpisce il muro, rompendo qualcosa.
-La
Torcia Umana ! – grida. Adoro quando lo fanno.
-Ehi,
da quando quella scatola spara raggi laser ?
-Non
permetterò a te e al tuo gruppo di battermi ! Io sono il padrone di
Sub-Atomica, e sono invincibile !
Colpisco
la Scatola, sperando di danneggiarla: invece si scioglie tra le sue mani. Era
sempre stata più resistente: si è messo ad usare materiali scadenti, o…
-Ehi,
un momento ! Tu non governi più Sub-Atomica da anni !
-Le
tue vanterie sono inutili ! Non puoi sconfiggere Psycho-Man !!!
-E
chi si è vantato, scusa !?
Spara
raggi laser dagli occhi e dalle mani, ma è impacciato e senza mira. Bastano un
po’ di acrobazie per finire alle sue spalle. Lui neanche se ne accorge e
continua a cercare di colpire davanti a sé.
-
Non puoi sconfiggere Psycho-Man !!! Non puoi sconfiggere Psycho-Man !!! Non
puoi sconfiggere Psycho-Man !!!
Gli
do una leggera spinta e lui cade a terra, continuando a dimensarsi e a
blaterale. Una fiammata ben assestata alla sua testa lo fa fermare, rivelando
la sua natura di robot. Anche parecchio scarso, devo dire.
Una
ragnatela mi passa appena sopra la testa, mi giro verso l’altro: Spidey è appeso
a testa in giù. Solo ora mi accorgo che non è più nello schermo, e che tutte le
trappole sono coperte di ragnatela.
-Bel
lavoro, testa calda. La prossima volta fai anche attenzione alle spalle ! Su
quella finta consolle c’era un vero fucile pronto a spararti !
-Ehi
aspetta, come faccio a sapere che sei il vero Spidey e non un’altra illusione ?
-Ed
io come faccio a sapere che sei la vera Torcia e non la copia che ho sconfitto
prima ? Se sei la vera Torcia, rispondi a questo: che ti ho regalato il tuo ultimo
compleanno ?
-Tu
non mi hai mai regalato niente per i miei compleanni !
-Ok,
sei quello vero. Una copia saprebbe che stamattina hai arrostito uno dei sigari
preferiti della Cosa ?
-Lo
faccio almeno una volta alla settimana. Dimmi piuttosto quando ci siamo
incontrati la prima volta.
-Sono
andato al Baxter Building a chiedere ai FQ di far parte del gruppo…è stata
anche la prima volta che ti ho fatto fare la figura del fesso.
-Sei
proprio tu. Allora, hai idea di chi ci sia dietro a tutto questo ?
-Non
ci vuole molto, direi. Illusioni scadenti, robot fatti in casa, tutta quella
nebbia…
-Mysterio
– diciamo all’unisono.
-Ma
Mysterio è morto, no ?
-L’originale
sì, ma c’è una brutta copia in giro.
-Ma
non ha senso ! Capisco perché ce l’ha con te, ma io che c’entro ?
-Forse
ci sei finito in mezzo per caso. Come poteva sapere che…
-Ma
dai, aveva pronte trappole fatte apposta per me, un mio sosia ed un finto
nemico per me.
-Beh
del resto se l’è già presa con Devil, che non c’entrava niente. Ah no
aspetta…quello era il primo Mysterio ! E non credo che l’attuale farebbe
tutta questa fatica per screditarmi.
-Allora
dietro a tutto questo c’è lo stesso nemico che ti ha incastrato con quella
droga ?
-Sveglia,
Torcia…siamo entrati qui passando dallo stesso vicolo in cui mi ha incastrato
!!! Ed ora che ci penso…avevo già analizzato alcuni composti di Mysterio in
passato, ed usava roba simile ai principi attivi del Paradiso Bianco.
-Sembri
Reed…fai lo scienziato, nel tempo libero ?
-Sì,
e sono vicino a scoprire una cura per la calvizie. Quello che mi chiedo adesso
è…perché ci stanno lasciando chiacchierare normalmente, invece di minacciarci
con “L’Arma Definitiva ™” di turno come fanno sempre ?
-Aspetta…non
senti anche tu dei passi pesanti ?
Si
apre un’altra porta e ne escono una dozzina di repliche della Cosa e di Rhino.
Io e Spidey ci guardiamo in faccia (anche se io non riesco a vedere i suoi
occhi, dietro la maschera) ed iniziamo il nostro classico uno-due: lui li
blocca con la tela, io li fondo. Lui li fa sbattere uno contro l’altro, io
fondo il pavimento bloccandone altri. Insieme siamo praticamente imbattibili.
Non credo di avere un affiatamento del genere in battaglia neanche col resto
del gruppo. E con loro mi sono allenato per ore, mentre incontro il Ragno solo
di tanto in tanto ! Cavolo, se si decidesse ad entrare nei FQ riusciremmo a
battere il Dottor Destino in cinque minuti !!!
Ne
sono rimasti soltanto due: Spidey fa una capriola in aria ed afferra due robot
con i piedi, aderendo con i suoi poteri: poi si appende al soffitto con una
ragnatela, si gira all’indietro e li fa sbattere l’uno contro l’altro. Poi mi
atterra davanti.
-Ha
ordinato due dozzine di robot frullati, signore ?
-Ti
sei dimenticato la ciliegina – una palla di fuoco fa un gran bel buco nella
parete da cui sono usciti i robot, mentre mi spengo per recuperare un po’ di
forze – Niente mancia ! Adesso scommetto che laggiù c’è il nostro uomo, pronto
per farsi sconfiggere…
Mi
avvicino al buco, Spidey sale sul soffitto e poi con un altro salto davanti a
me. Poi si blocca e drizza la schiena all’improvviso, si gira e mi spinge
leggermente all’indietro.
-E’
una trappola; vogliono proprio che andiamo da quella parte.
-Se
lo dici tu…mi toccherà sciogliere un altro muro.
Dall’altra
parte del suddetto muro, un minuto dopo, troviamo una stanza completamente al
buio. Sto per riaccendere la mano, per avere un po’ di luce, ma una ragnatela
me la spegne.
-Che
ti prende !?
-Fidati…meglio
non usare il fuoco, qui dentro.
-Benzina
?
-Non
lo so, ma probabilmente qualcosa di infiammabile. Meglio se resti fuori.
-Non
ci penso neanche ! Non hai quel tuo segnale luminoso nella cintura ?
-L’ho…koff…dimenticato
a casa.
-Ora
sono del tutto sicuro che tu sia il vero Uomo Ragno. Nessun altro sarebbe così
stupido.
-E
tu sei di sicuro la vera Torcia, visto che nessun altro sarebbe così testardo.
Entra pure se vuoi, ma non so se potrò badare a te.
-Volte
in cui il Ragno ha salvato l’universo: zero. Volte in cui l’ho salvato io…
-E
le volte in cui il Ragno ti ha dovuto salvato le chiappe, invece ?
Entriamo
lo stesso. La porta dietro di noi si chiude (doveva essercene un’altra,
nascosta magari) e le luci si accendono: la stanza è molto larga, ci sono dei
robot ancora incompleti ovunque e vari fucili laser alle pareti. Dall’altra
parte, un uomo vestito di viola e blu scuro, con mantello ed una maschera da
teschio.
-Dovete
essere pazzi, per mettervi contro Mister Fear ! Uccideteli !!!
Spidey
inizia già a saltare di qua e di là, evitando raggi laser e pugni metallici; io
mi blocco un secondo, ripensando al suo avvertimento. Mi fido del Ragno:
dev’esserci davvero qualcosa di infiammabile nella stanza, anche se inodore.
Però non credo proprio che Mister Fear (se è davvero lui) voglia che io
danneggi i suoi preziosi robot. Altrimenti non li avrebbe messi, avrebbe solo
aspettato che io entrassi e facessi scoppiare tutto, o magari sperava che
restassi fuori. Il gas quindi probabilmente non è poi dappertutto.
-Spidey,
stai lontano e copriti con la tela !
-Torcia,
no ! E’ troppo pericoloso !
-Chi
non risica…
Mi
accendo, e vedo che anche il gas lo fa. Spidey è protetto dalla sua tela, non
che gli serva più di tanto visto che le fiamme non arrivano fino al soffitto. I
robot sono evidentemente ignifughi, ed anche il costume di Mister Fear. Quindi
mi sbagliavo sul gas. Pazienza.
Spidey
ricomincia le sue acrobazie, ma questa volta decido di dargli una mano più
dell’ultima volta. Rilascio una vera e propria rete fatta interamente di
fiamme, che confonda i robot. Mi getto in mezzo a loro, per evitare i raggi
laser che hanno iniziato a prendere di mira anche me oltre all’Uomo Ragno. Poi
aumento di parecchio la mia temperatura, fino a raggiungere il loro punto di
fusione: a questo punto tutti i fucili laser sono bloccati da uno spesso strato
di ragnatela.
-Pazzi
! Dopo il mio Gas Allucinogeno di prima, ora assaggiate il mio Gas della Paura
!!!
-Tu
non hai mai avuto un Gas Allucinogeno, Skeletor di seconda categoria ! – Spidey
salta a terra e poi si gira assestando un gancio destro alla testa di Fear. Mi
aspetto di vederlo volare, mentre non si muove nemmeno: c’è un rumore
metallico, e Spidey si massaggia la mano. Ci penso io al nostro secondo finto
cattivo: chi l’ha costruito non ha previsto qualche centinaio di migliaia di
gradi nel suo petto.
-Ora
basta, Mysterio. Fatti vedere ! – urla alle pareti il Ragno. Ed è subito
accontentato: la porta dietro a Fear si apre (sta iniziando a diventare
parecchio monotono !): il costume verde e viola non lascia dubbi. Oltre alla
vasca da pesci in testa, certo.
-Siete
stati molto più in gamba di quanto avessi previsto, devo riconoscerlo.
-Poche
chiacchere, testa a sfera. So che sei sei soltanto quella mezza tacca di
Armada, con un paio di trucchi in più della vecchia versione.
-Armada
? Tu credi che sia quell’idiota senza immaginazione ? Ahahahaah ! Io sono il
primo, il solo ed unico vero Mysterio !
Il
casco diventa del tutto trasparente, lasciando vedere una faccia da fesso col
caschetto.
-Quentin
Beck !?!?
-Chi
non muore si rivede !
-E’
un’altra illusione !!
-E’
tutto vero, Uomo Ragno. O forse tutto è sempre stato solo un’illusione, non è
così ?
-Perché
tutto questo casino ? E perché coinvolgere me, oltre a testa di ragnatela ?
-Questo
non lo scoprirete mai.
L’Uomo
Ragno si guarda intorno, come se avesse sentito qualcosa, e poi tutti e due ci
ritroviamo dentro tubi di plexiglass. Prima che possa cercare di fonderlo, la
mia fiamma si spegne da sola e mi ritrovo un casco in testa…poi tutto inizia a
farsi confuso”.
*Ti chiami Johnny Storm. Hai di nuovo quindici anni.
-No…io
non ho più…
*Sei in un laboratorio scientifico. Stai assistendo ad un
esperimento sulla radioattività.
-Che
ci faccio qui ? Non ricordo come ci sono arrivato…
*Non hai nessun altro posto dove andare. I tuoi genitori
sono morti, ricordi ?
-Sì…ricordo…
*Non hai amici. Non hai nessuno. Tutti ti rifiutano, la vita non ti prospetta altro che essere escluso.
-Sono
così…confuso…
*Guarda il ragno che scende dal soffitto, Johnny Storm. Guardalo soffrire tra le radiazioni. Guardalo cadere dal soffitto, sulla tua mano. Senti il suo dolore.
-U-un
ragno mi ha morso ! Ma perché è caldo ? Perché risplende così ?
*Ti senti strano, ti senti bruciare. Tutti intorno a te ti guardano mentre scappi via dal laboratorio, ti deridono.
-Sembra
che l’esperimento abbia scosso il giovane Storm !
-Sì
! Deve avere uno stomaco debole !
*Esci dal laboratorio ed una macchina quasi ti investe. Salti su di un muro e riesci ad arrampicarti.
-Deve
essere stato il ragno ! Incredibilmente il suio morso mi ha trasferito i suoi
poteri !
*Fama e denaro e donne e rispetto e ammirazione e tutto questo è a tua disposizione, adesso. Ora hai tutto. Un ladro ti passa davanti, puoi fermarlo ma non lo fai.
-Sono
stanco di essere preso per fesso…d’ora in poi mi occuperò solo del numero
uno…cioè…di me !
*Quando torni a casa sei il padrone del mondo. Tuo zio è stato ucciso, era l’unico che ti amasse ed ora sei rimasto solo. Ora non hai niente.
-E’
tutta colpa mia…se l’avessi fermato quando potevo ! Ma non l’ho fatto…ora lo
zio Ben è morto !
*Proprio lui ti diceva che da grandi poteri derivano grandi possibilità.
-Potere…responsabilità…
*Ed ora come ti senti ?
-Solo…e
senza speranza.
*Bene.
*Ti chiami Peter Parker, e hai di nuovo quindici anni.
-No…è
passato…
*Sei su un razzo. Stai per andare nello spazio.
-Perché
sono qui ?
*Perché tu non hai importanza. A nessuno dispiacerà non rivederti mai più. Non hai nessuno, tranne tua sorella Susan.
-Io…non
ho…sorelle…
*Non hai amici. Non hai nessuno. Tutti ti rifiutano, la vita non ti prospetta altro che essere considerato inutile. Sei stato portato qui solo per morire.
-Io…sono qui
per…Susan…
*Il razzo attraversa la fascia radioattiva. Sei bombardato dai raggi cosmici. Li senti penetrare dentro di te, li senti nel tuo corpo e ti senti bruciare dentro.
-Sono
più leggero dell’aria !! Guardate…volo !!
*Tu e gli altri fate un patto. Le vostre vite non sono più
vostre, appartengono al mondo. La responsabilità è sulle vostre spalle.
-Responsabilità…
*Fama e denaro e donne e rispetto e ammirazione e tutto questo è a tua disposizione, adesso. Ora hai tutto. Ma tu non conti niente. Non è mai merito tuo. Tu non conti niente. Sei sempre all’ombra degli altri, contro minacce che non conosci e tutta la tua vita è vuota. Ed ora come ti senti ?
-Ho tutto ciò
che volevo, ma è inutile. Inutile…
*Bene.
*Sei Johnny Storm. Il volo riesce alla perfezione e ritornate sani e salvi.
-No ! Io sono l’Uomo Ragno !
*Sei Peter Parker. Il ragno muore prima di poterti mordere.
-No ! Io sono la Torcia Umana !
*Non siete niente. Siete soli, abbandonati, odiati, ordinari. La vostra vita non ha senso, senza le vostre maschere. Voi non siete niente.
-Ma devo…diventare la Torcia…per dare un
senso alla mia vita…
-Devo…diventare l’Uomo Ragno…per capire
cosa conta nella vita…
*Non computato. Non computato. Le vostre vite non hanno senso. Voi non siete niente. Dovete abbandonare ogni speranza. La vostra vita vi riserva soltanto sofferenza.
-Ho bisogno…
-…della mia sofferenza !
*No voi non volete soffrire voi non avete speranza voi non siete niente voi non siete niente…
NO IO
SO CHI SONO
E NON ME LO
PORTERAI
VIA
*Non computato non computato non computato non computato
IO
SONO
L’UOMO RAGNO
IO
SONO
LA TORCIA UMANA
IO
NON
MI
ARRENDO
MAI
E
TU
HAI
PERSO
*Errore errore errore errore errore errore errore errore errore errore errore errore
Mi sveglio con
il più grande mal di testa della storia. Mi tolgo il casco dalla testa e vedo che
è mezzo fuso. Nell’altro tubo, anche Spidey fa lo stesso. Mentre fondo il
plexiglass, lui la sfascia e salta addosso a Mysterio, picchiandolo con tutta
la forza che ha.
-Questi
giochetti non hanno mai funzionato con me ! Vuoi angosciarmi ? Ho avuto abbastanza
angoscia nella mia vita quanta ne basta per quaranta vite !! Uomini migliori e
peggiori di te hanno cercato di farmi impazzire ! E nessuno è mai riuscito a
farmi dimenticare quello che sono !
Un pugno
sfascia il casco di Mysterio. Sotto, Beck sorride in modo innaturale e si sente
una risata anche se non si muove più.
-Tu…non sei
Beck.
-/click/Salve,
Uomo Ragno. Salve, Torcia Umana. Se ascoltate questo messaggio, significa che
avete sconfitto tutte le trappole che avevo sistemato per voi. Sì, sapevo del
tuo coinvolgimento, Torcia Umana…ma ti aspettavo prima. Credevo che l’Uomo
Ragno si sarebbe diretto immediatamente da Richards, ma evidentemente ha
cercato prima un aiuto scientifico da altri. Ormai avrete capito che non sono
Mysterio. Chi sono, allora ? Sono un uomo che ha dedicato tutte le sue energie
a distruggere le vostre vite. Se mi ascoltate siete stati in grado di resistere
ai caschi mentali…povero Beck. Un così grande potenziale sprecato…ma anche io
ho sprecato il mio per anni, o non mi avreste ostacolato. Ora ho tutto il suo
arsenale, tutto il suo sapere: vi trovate in una delle sue basi abbandonate.
L’ho saccheggiata ed ho imparato tutto quello che sapeva. Ho stretto una rete
attorno a voi due. La nuova droga che circola a New York, il Paradiso Bianco, è
letale. Basta assumerla una sola volta, anche minimamente, e l’assuefazione
sarà totale. Entrambi ne avete ricevuto una piccola dose mentre indossavate i
caschi. Morirete senza neanche sapere chi sia stato ad uccidervi /click/ Salve,
Uomo Ragno. Salve, Torcia Umana. Se ascoltate questo messaggio, significa che…-
Un pugno
dell’Uomo Ragno lo zittisce, mandando in mille pezzi la testa di “Quentin
Beck”.
-Ooooookay…siamo
nei guai, non è così ?
-Sono già
stato avvelenato, e ne sono uscito senza problemi. Ce la faremo ancora.
-Uh,
Spidey…cosa ricordi dell’allucinazione ?
-Poco. E’ come
se mi stessi risvegliando da un incubo.
-Già, anche
io. Evidentemente ci aveva sottovalutato…
-No. Non si
aspettava che collaborassimo…che entrambi fossimo così certi di cosa siamo, del
perché lo siamo, e di come andare avanti lo stesso.
Un minuto di
silenzio, mentre perquisiamo la stanza. Non c’è niente di utile, naturalmente.
Non sono troppo preoccupato dalla droga, ora che ci penso…probabilmente Reed ci
saprà curare. Poi mi torna in mente una parte dell’allucinazione…
-Sei stato
davvero punto da un ragno radioattivo ?
-Sì.
-Che origine
stupida.
-E tu sei
davvero andato su un razzo spaziale solo perché te lo ha detto il ragazzo di
tua sorella ?
-Okay, siamo
pari. Devo scusarmi, Ragno…mi ha mostrato qualche tua avventura. Io, ecco…ti
avevo sempre considerato… un pallone gonfiato, uno che vuole soltanto
impressionare gli altri…
-Sei scusato.
-…insomma un esibizionista,
una testa calda peggiore di me che non sta mai a sentire gli altri, un…
-Okay, ho
capito ! Anche io devo scusarmi…credevo che la tua vita fosse stata tutte rose
e fiori. Credo di averti anche… invidiato a volte.
-Sì…anche io
ho invidiato te, a volte. Beh, tutto sommato…a meno che non sia la droga a
farmelo dire…sono felice di averti come amico.
-Lo siamo
davvero ?
-Cosa ?
-Siamo davvero
amici ? Insomma…ci incontriamo solo per suonarle a qualche criminale. Ed
abbiamo avuto bisogno di un’allucinazione per vedere veramente com’è l’altro.
Come siamo…sotto le maschere.
-Dove vuoi
arrivare ?
-Voglio dire
che ho capito quanto sia raro avere un vero amico in questo ambiente, per me.
Credo di poter chiamare così solo te e Devil. Ma c’è una cosa che ho capito,
nella mia amicizia con lui. Che l’Uomo Ragno è solo una maschera. E che solo
guardandosi faccia a faccia si può dire di conoscere qualcuno. Quindi, grazie
al Senso di Ragno che mi dice di non essere osservato da altri, posso dirti
che…
Si toglie la
maschera. Non ho parole. Proprio quando pensi di conoscere una persona, tutte
le carte in tavola sono ribaltate.
-Mi chiamo
Peter Parker. Sono l’Uomo Ragno. Pensavo lo dovessi sapere…amico.