I
NOSTRI PERSONAGGI:
Clive Reston. Agente di punta del
Secret Intelligence Service Britannico, meglio noto come MI6, il migliore se lo
chiedete a lui o, almeno, il migliore dopo suo padre. Se lo chiedete ai suoi
superiori: l’agente più indisciplinato ed irresponsabile dopo…. Beh dopo suo
padre, appunto.
Leiko Wu. Di padre Giapponese e madre
cinese di Hong Kong, con un quarto di sangue britannico nelle vene, letale
quanto bella, il rischio è per lei un eccitante. Si considera padrona di se
stessa e riserva la sua fedeltà solo al suo attuale datore di lavoro.
Shang Chi. Il figlio di Fu Manchu aspira ad
una vita tranquilla, ma le sue stesse ascendenze ed il mondo in cui vive lo
spingono verso una vita d’azione, spesso per contrastare i piani di suo padre.
Black Jack
Tarr. Il vecchio
aiutante di campo di Sir Denis Nayland Smith è deciso a dimostrare che essere
anziano non vuol dire essere inutile.
Yelena Belova. Agente del G.R.U. Il
servizio segreto delle Forze Armate Russe, il suo nome in codice è Vedova Nera,
lo stesso di Natasha Romanov, che non sembra molto convinta a rinunciarvi. Il
suo scopo è dimostrarsi all’altezza dell’originale, ma la strada è ancora
lunga.
Carlton Velcro. Trafficante in droga ed
armi ha in corso un piccolo affare con un gruppo terrorista, ma l’MI6 e, il
G.R.U. e la C.I.A. sono sulle sue tracce, o così sembra.
Pavane. Compagna di Carlton Velcro,
amante degli abbigliamenti succinti, delle fruste e dei grandi felini. Sa
essere molto pericolosa.
Mordillo. Temibile criminale psicopatico,
esperto in mortali congegni, è morto, ridotto ad uno scheletro da una delle sue
stesse armi, ma allora, chi le sta usando contro Clive Reston e perché?
Fu Manchu. Il “Pericolo Giallo” fatto
persona. Uno dei più pericolosi uomini viventi
Sir Denis Nayland Smith. Per
oltre 90 anni ha ostacolato i piani malvagi di Fu Manchu e per molti anni è
stato anche Direttore del MI6. Ora è in pensione, ma i vecchi conti si
presentano anche in ritardo.
LA SITUAZIONE FINORA
Clive Reston è scampato ad un paio di attentati da parte di
un pericoloso, quanto mortale, avversario, che usa i marchingegni del suo
defunto nemico Mordillo. Per scoprire la verità Shang Chi e Black Jack Tarr si
sono recati in un atollo, ultimo rifugio conosciuto di Mordillo. Nel frattempo,
Clive e Leiko Wu sono partiti per il Rhapastan in missione, ignari che in
quello Stato senza legge, è arrivata anche Yelena Belova, alla caccia dei
trafficanti che riforniscono di armi i ribelli contro il suo governo.Nel
tentativo di sfuggire ad una pattuglia di guerriglieri, il camion su cui
viaggiava Yelena è finito in un burrone ed è esploso.
E questo è
quanto vi serve sapere per godervi appieno la seconda parte di questa piccola
saga.
(CAVALIERI
MARVEL)
(PARTE SECONDA)
SOLO PER I TUOI OCCHI
1.
Lo
scenario: una località imprecisata all’interno dello Stato conosciuto come
Rhapastan, attualmente sotto amministrazione dell’O.N.U. Un camion sfugge ad un
posto di blocco di una fazione di guerriglieri, un intenso fuoco di fucileria
viene spararlo contro di esso ed una gomma viene colpita, l’automezzo sbanda,
precipita in un burrone e si schianta sul fondo esplodendo.
Fine
della storia? Non siatene troppo sicuri. Avete mai notato come nei racconti
d’avventura in questi casi ci sia sempre una provvidenziale sporgenza nella
roccia, oppure il ramo di un albero, a cui il malcapitato di turno possa
afferrarsi, mostrando allo spettatore o lettore com’è riuscito a salvarsi da
quella che, nel finale cliffhanger del precedente episodio, sembrava una caduta
verso morte sicura? Beh questo racconto non fa eccezione e Yelena Belova è ben
contenta che sia così in questo momento.
Naturalmente,
mentre è appesa alla proverbiale e provvidenziale sporgenza del burrone, le
piacerebbe che nessuno si accorgesse della sua presenza, ma, naturalmente, non
è così: uno dei guerriglieri si sporge e la nota, lanciando un grido d’allarme.
Yelena agisce fulmineamente: un colpo del suo morso di Vedova stende l’uomo,
poi la ragazza fa ricorso alle sue doti atletiche e, con un paio di salti,
supera il punto critico, solo per ritrovarsi circondata da tre uomini armati.
Non capisce ciò che le dicono, ma non pensa sia necessario un’interprete per
capirlo, qualcosa come: “Su le mani o sei morta.” Beh, è il genere di minaccia
che dovrebbe saper affrontare ad occhi chiusi.
Spara un colpo di morso di Vedova al volto di uno dei tre, che si porta
le mani al viso, urlando e lasciando cadere la sua arma; contemporaneamente,
lei si getta in avanti e sferra un calcio alla mascella al secondo
guerrigliero; rotolando a terra, afferra il Kalashikov lasciato cadere dal
primo, abbattendo il terzo opponente, prima che riesca a sparare. Infine, si
rialza in piedi e fa una smorfia di disgusto:
-Patetici.- commenta, poi si avvia
verso il posto di blocco. Questi stupidi dovevano avere una Jeep e adesso serve
a lei.
Il
luogo… ha importanza saperlo? Diciamo: un grande albergo nel centro di Riad,
Capitale dell’Arabia Saudita, una suite, per essere precisi, Carlton Velcro si
concede sempre il meglio, specie quando non è lui a pagare i conti. Gli uomini
che sono arrivati da poco nella suite sono chiaramente mediorientali e la transazione
appena terminata non è affatto legale, come si può ben capire.
-Spero che siate soddisfatti
signori.- dice Velcro –La merce che vi ho consegnato dovrebbe essere di vostro
gradimento.-
-Lo è signor Velcro.- risponde uno
dei due. -È esattamente ciò che volevamo.-
-Molto bene, io, a mia volta, sono
soddisfatto del vostro pagamento. Da
questo momento in poi, ciò che ne farete è affar vostro.-
-Infatti. Se le chiedessi come ha
fatto a procurarsi il materiale ed a farlo…-
-Non le risponderei Mr. Ayubi, come
io non mi aspetto una risposta, se vi chiedessi, ma non è mia intenzione farlo,
cosa intendete farne voi.-
L’uomo
sorride.
-È un piacere fare affari con lei
Mr. Velcro.- gli risponde.
Velcro
li osserva andar via, poi entra in un’altra stanza, dove, in una vasca della
grandezza di una piccola piscina, una donna bionda si gode un rilassante bagno.
-Hai concluso il tuo piccolo
affaruccio Carlton?- chiede.
-Ho appena terminato Pavane e, non
appena sarai pronta, partiremo da qui. Un charter ci sta aspettando
all’aeroporto.- le risponde Velcro.
-Così presto? Pensavo che ci
saremmo rilassati un po’.-
-Avrai occasione di divertirti
quanto vuoi in qualche isoletta dei Mari del Sud, mia cara Pavane, credimi. Ho
ragione di credere che, tra non molto, avverranno fatti molto scottanti e
quando succederà, voglio essere il più lontano possibile da qui.-
-Hai pensato anche ai miei
gattini, Carlton caro?-
Velcro
sorride.
-Naturalmente, mia cara, cerco di
essere sempre previdente lo sai.-
2.
Dal rapporto di Black Jack
Tarr a Sir Denis Nayland Smith.
Siamo arrivati nell’isola di
Mordillo senza grossi problemi ed abbiamo trovato tutto esattamente come
l’avevamo lasciato anni fa. Appena scesi dall’aereo, il Cinesino, voglio dire:
Shang Chi, ha assunto un’espressione assorta e guardinga, come se fiutasse il
pericolo. Non ci trovavo niente di strano, perché anch’io sentivo qualcosa di
fuori posto, una strana atmosfera e non era solo la suggestione del posto, ma
qualcosa che gente come noi è abituata a percepire istintivamente.
All’improvviso, mi resi conto di cosa non andasse: era tutto troppo perfetto,
non sembrava abbandonato da anni e questo doveva significare solo una cosa.
Fu a questo punto che arrivò il
trenino.
Non
troverete il Rhapastan su nessun depliant di alcuna agenzia turistica, non in
questi tempi almeno, non è molto igienico recarvisi, infatti. Non molto tempo
fa, il Dittatore del Rhapastan tentò di scatenare una guerra
chimico-batteriologica sui suoi vicini, ma i suoi piani furono rovinati dalle
due donne chiamate entrambe Vedova Nera. Dopo la sua morte e la conseguente
dissoluzione del suo governo, l’amministrazione è stata assunta dall’O.N.U.
sino a che, così almeno recita la relativa Risoluzione del Consiglio di
Sicurezza, non sarà possibile ripristinarvi una forma di libero governo. Il
risultato? Da molti le truppe O.N.U. sono viste solo come un semplice esercito
d’occupazione e, col tempo, si sono formate fazioni armate decise a conquistare
il potere con qualunque mezzo ed a qualunque costo. È in questa situazione che
Clive Reston e Leiko Wu arrivano nella capitale. Nessuno abbastanza dotato di
buon senso li scambierebbe per una coppia qualunque e loro ne sono pienamente
consapevoli.
-Bene.- dice Leiko –Adesso che
siamo qui, che facciamo?-
-Per prima cosa direi che ci
conviene andare in Hotel e rinfrescarci un po’, poi penseremo al resto.-
risponde Clive.
Un taxi è
fermo proprio fuori dall’aeroporto, con un autista annoiato appoggiato al
cofano. Clive fa un cenno ed i due salgono. Il taxi si avvia prima ancora che
Clive abbia finito di dire la destinazione.
-Ehi amico aspetta…- esclama
Clive.
-Non si preoccupi Mr. Reston.-
replica l’autista -So esattamente dove portarla, si rilassi assieme alla sua
amica e si goda il viaggio.-
Clive
fa per ribattere, ma, immediatamente, l’abitacolo è invaso da gas soporifero ed
in pochi minuti, i due agenti britannici sono addormentati.
3.
Consentiteci,
ora, un breve interludio. Per la Precisione a Las Vegas in un luogo che, ormai
dovreste aver imparato a conoscere, un prestigioso hotel a cinque stelle, i cui
ultimi piani sono occupati dall’appartamento di colui che molti ritengono, con
ragione, l’uomo più ricco del mondo. Saliamo sino a quest’appartamento ed
osserviamo una donna, di cui, almeno per ora, vediamo solo un paio di snelle
caviglie ben tornite, che fanno indovinare un paio di belle, lunghe gambe,
possiamo immaginarcela molto bella, tanto, almeno per questa volta, non ne
conosceremo il volto. Questa donna ha un privilegio speciale, concesso solo a
lei ed altre due persone al momento: può entrare nell’ufficio dirigenziale dove
un uomo siede ad una scrivania. Dell’uomo in questione nessuno conosce il
volto, a parte i suddetti privilegiati, ma il suo nome è noto in tutto l’orbe
terracqueo a chiunque si interessi di alta finanza.
-Gli ultimi documenti da firmare
Mr. Howard.- dice la ragazza.
-Grazie Miss Wright.- risponde
Howard –Come al solito, è stata molto efficiente.-
-È il mio dovere signore e lo
faccio volentieri.-
Harold
Howard si concede un sorriso, dopotutto l’efficiente Miss Howard oltre un
considerevole stipendio, ha anche il beneficio aggiunto del grande potere che
esercita come unica sua intermediaria col mondo esterno. Quella ragazza si è
conquistata una fiducia che, finora, non ha mai tradito.. Ci sono solo altre
tre persone che conoscono il suo volto da quando ha deciso di “ritirarsi dalle
scene”, Il suo medico personale; suo figlio John, la sola cosa che per lui
conti più del suo impero e la Vedova Nera, una donna con cui condivide un
legame del tutto esclusivo e speciale. Ha dei sospetti su altre persone, ma non
sono certezze e deve farsele bastare. A volte di chiede se ne è valsa la pena,
costruire la leggenda, l’impero economico e per cosa? Torna a concentrarsi su
quanto gli sta dicendo la sua efficiente segretaria esecutiva.
-… e questo è l’ultimo. Da domani
sarà tutto operativo.-
Howard
sorride, rispondendo:
-Si, la W.W.N. WorldWide News
comincerà le sue trasmissioni lunedì prossimo, un canale di notizie 24 ore su
24 che va ad aggiungersi al resto del mio impero mediatico. A questo proposito:
come vanno i nostri sforzi per far passare la legge sulla riduzione della
percentuale di proprietà incrociata di TV e giornali?-
-Finora bene, signore, il
Congressista Hamilton ha appena ricevuto le foto che lei sa, penso che sarà più
collaborativo d’ora in poi.-
-Si, è sperabile, può andare Miss
Wright.-
La
giovane donna esce, lasciando un uomo immerso nei suoi solitari pensieri.
Un’altra
donna sta guardando fuori da una finestra, immersa in pensieri che, ma Harold
Howard non ne sarebbe poi molto sorpreso, sfiorano i suoi. Natalia Alianovna
Romanova Non riesce a prendere sonno. Conosce bene i sintomi di quella sottile
inquietudine che talvolta la prende. Qualcuno, forse parlerebbe di ticchettio
del suo orologio biologico, ma la donna che il mondo conosce perlopiù col nome
di Vedova Nera preferisce parlare di insoddisfazione verso se stessa e ciò che
la circonda. Si volge a guardare l’uomo che le dorme accanto. Che si chiami
Paul Denning, Patrick Dean o semplicemente Paladin, sa essere un compagno
discreto e prezioso. Stanno bene insieme, hanno una buona intesa, molto buona,
anzi, a letto, non si sono fatti promesse o impegni. Un rapporto aperto tra due
persone che godono della reciproca compagnia e nient’altro. È davvero questo
che lei vuole? È questo che vuole lui? Non sa la risposta. Solo ieri notte è
andata a letto con Tony Stark senza nemmeno pensarci due volte[1]
e stanotte, invece, è con lui, è davvero così che continuerà la sua vita? Senza
farsi sentire, indossa il suo costume attillato e balza nel vento della notte.
Dietro
di lei, l’uomo chiamato Paul Denning socchiude gli occhi, poi sospira e cerca
di riprendere a dormire.
4.
Quando Clive Reston riprende i
sensi, la testa gli duole un po’, ma è una sensazione che gli passa subito,
quando scopre di ritrovarsi in una specie di arena, circondato da tizi in
calzamaglia. Leiko è accanto a lui.
-Quando sono con te, mia cara…-
dice, cercando di non sembrare preoccupato -… mi capita spesso di svegliarmi in
situazioni interessanti.-
-Molto spiritoso.- ribatte Leiko
–Hai idea di cosa vogliano questi tizi?-
-Neanche una, speravo avessi tu
delle…-
Gli
uomini che li circondano si gettano su di loro, urlando sguainando dei
coltellacci.
.Uhm possiamo immaginare che non
abbiano buone intenzioni.- esclama Clive, bloccandone uno e colpendone un altro
con una gomitata; nel frattempo, Leiko sta dando fondo a tutta la sua perizia
con le arti marziali. Quanto a Clive, se ne ritrova due addosso, evita una
coltellata di misura e riesce a bloccare l’avversario afferrandogli il polso e
torcendoglielo, ma si trova esposto all’attacco di un altro. Rapidamente,
sposta il suo nemico sulla traiettoria dell’altro. Perde l’equilibrio e cade,
le sue dita, sfiorano qualcosa: un tubo di gomma. Non perde tempo a farsi
domande sul perché si trova lì, lo afferra e lo usa per bloccare un’altra
coltellata, poi colpisce l’avversario con una ginocchiata all’inguine, quindi,
tenendo saldamente in mano il tubo si getta contro un altro assalitore e lo
colpisce e poi gli infila il tubo in gola e, mentre quello rimane un secondo
inebetito, completa il lavoro con un colpo di karate. A quel punto si accorge
che anche Leiko ha abbattuto i suoi avversari.
-Vedo che sei in gamba come sempre
tesoro.- le dice.
-Nemmeno tu scherzi, come ti è
venuta l’idea di infilargli il tubo in bocca?- chiede Leiko.
-Il mio istruttore all’Accademia
raccomandava sempre di usare quel che sia ha a disposizione in modo creativo.
Certo lui aveva una certa predilezione per gli ombrelli… ed anche per le
ragazze in calzamaglia aderente a dire il vero. Gli saresti piaciuta Leiko.-
ribatte Reston.
-Clive, ma non riesci a restare
serio proprio mai?-
-Ormai dovresti conoscermi cara
io…-
Il
loro battibecco è interrotto dal suono di una porta che si apre e da cui esce
un anziano cinese, accompagnato da due tipi alti e robusti, anch’essi
chiaramente orientali.
-Buonasera Mr. Reston, Miss Wu.
Vedo che avete superato brillantemente la prova.-
-Prova?- esclama Leiko –Che
prova?-
-Il mio padrone voleva essere
certo che Mr. Reston fosse in forma dopo le sue recenti disavventure, sarà
compiaciuto di sapere che è così.-
-E così questi tizi erano solo un
test di buona salute per me?- esclama Clive –Amico, il tuo “padrone” ha uno
strano senso dell’umorismo, mi ricorda qualcuno che conosco.-
-Chissà, Mr. Reston, può essere.-
replica l’uomo. –Comunque, il mio padrone mi ha inviato per farvi avere un
messaggio: ciò che cercate, non è più qui. L’uomo chiamato Carlton Velcro era a
Riad sino ad un’ora fa e l’uomo chiamato Wajid Ayubi vi resterà sino a domani.
Ha ricevuto un pacco da Velcro, voi dovrete recuperarlo a tutti i costi, perché
è importante che non raggiunga mai la sua destinazione.-
-Che destinazione? Perché dovrei
credere al tuo dannato padrone?- replica Clive. -Che scopo avrebbe ad
avvertirci?-
-I suoi motivi sono, come sempre,
solo suoi e lei Mr. Reston, sa di non potersi permettere di non ascoltarlo. La
posta in gioco è alta, più alta di quanto lei possa credere e lei sa che non è
opportuno sottovalutare gli avvertimenti del mio padrone.-
Clive
stringe le labbra.
-Va bene.- dice, infine.
–Verificherò le informazioni che mi hai dato.-
-Chiami Londra e dica loro
semplicemente: I 42, le crederanno.-
-I 42? Lo so che mi crederanno,
amico. Ora possiamo andare?-
-Non siete mai stati prigionieri,
ora andate pure.-
Indica
loro un corridoio ed i due lo prendono. L’anziano cinese li guarda uscire, poi,
improvvisamente, si raddrizza sulle spalle, ora sembra molto più alto di prima,
una maschera cade a terra ed una voce abituata al comando dice:
-Puoi credermi Reston, ma poco
importa, perché hai poche speranze di vittoria.-
Ha
spinto al Jeep su terreno accidentato e, sorpresa, sorpresa, ha trovato il
campo dei guerriglieri proprio dove si aspettava di trovarlo, non lontano da
dove aveva posto il suo il Colonnello Khan la prima volta che l’ha incontrato.[2]
Questi guerriglieri sono seguaci del defunto Colonnello? Ha poi importanza? Ora
Yelena Belova deve decidere cosa fare, come entrare lì dentro senza farsi
sparare. Una vana speranza o… forse no, forse no.
Dal
rapporto di Black Jack Tarr a Sir Denis Nayland Smith.
Quella specie di trenino che sembrava uscito da un film di Walt Disney, con tanto di faccione sorridente disegnato sulla locomotiva, si fermò dinanzi a noi e, che mi venga un colpo, Sir Denis, se a guidarlo non c’era quell’assurda marionetta vivente Brynocki, in perfetta tenuta da ferroviere del vecchio west, con tanto di berretto.
-In carrozza, in carrozza!- urlò -I signori viaggiatori sono pregati di salire sul Mordillo Express, prossima fermata, la casa a forma di scarpa.-
Io ed il cinesino ci siamo guardati in faccia l’un con l’altro. Che altro ci restava da fare? Siamo saliti ed abbiamo cominciato il viaggio.
-Non pensavo che questo buffo animatrone fosse ancora attivo.- dissi. –Credi che sia dietro a tutto, come l’altra volta,[3] o c’è qualcun altro? Magari Mordillo è ancora vivo.-
-Dopo le esperienze con le presunte morti di mio padre, nulla del genere potrebbe mai sorprendermi.- mi rispose Shang Chi.-Credo che avremo ogni risposta al nostro arrivo a destinazione.-
Aveva ragione, ovviamente.
5.
Il
migliore Hotel della Capitale del Rhapastan, è qui che Clive Reston e Leiko Wu
sono in attesa di informazioni, informazioni ed è Clive a ricevere il plico
portatogli personalmente da un funzionario dell’Ambasciata Britannica, marcato
con la classica stampigliatura dei documenti riservati britannici: For Your
Eyes Only. Solo per i tuoi occhi. Ma quanto è riservato? Clive apre la
busta e legge e quel che legge gli strappa un fischio.
-Che succede Clive?- gli chiede
Leiko.
–Succede che il tempo stringe, mia
cara Leiko.- risponde lui –Se quanto è scritto qui è vero, dovremo correre per
evitare il disastro.-
-Che tipo di disastro?-
-Pensa all’11 settembre,
moltiplicalo a cubo e ne avrai una vaga idea.-
-Un uomo solo potrebbe farlo?-
-Certo che potrebbe, se ha l’arma
giusta e questo Wajid Ayubi ce l’ha, purtroppo per noi e noi abbiamo solo una
minima speranza di impedirglielo, eppure dobbiamo tentare.-
A
New York è notte e la passeggiata notturna della Vedova Nera termina,
improvvisamente, quando, sul tetto di un magazzino, vede colui che, pur senza
ammetterlo, sperava di incontrare: un uomo vestito di rosso, che conosce molto
bene
-Ciao Matt!-
L’Uomo
senza Paura, le sorride, dopotutto l’aveva già sentita arrivare da molto.
-Sono felice di… rivederti
Natasha.-
-Anch’io. Dunque sei davvero
tornato? Lo sai quanto sono stata in pensiero per te in questi giorni?-[4]
-Lo so, scusami.- risponde Devil
–Ho provato a telefonarti, ma non c’eri, ti ho lasciato un messaggio.-
-L’ho sentito, naturalmente, ma
non è come rivederti di persona. Non vuoi raccontarmi tutto quel che ti è
successo dopo l’esplosione?-
-È una storia lunga Natasha.-
-Beh io ho tempo per ascoltarla.
Casa mia è vicina, ne possiamo parlare lì, se ti va.-
-Mmm. Stai sempre con quel tipo,
Paladin?-
-Io non sto con nessuno, e,
comunque, lui è casa sua stanotte, se ti preoccupa di incontrarlo. Vieni, così
mi dirai che ci facevi qui sul tetto di questo magazzino.-
-Quello è facile, stavo
investigando su un caso e mi sono imbattuto in 4 cadaveri.-
-Oh, ti serve aiuto, per caso?-
-Credo di no, è connesso ad un
caso a cui sto lavorando come avvocato,[5]
me la caverò da solo.-
Mentre
parlano, hanno già raggiunto l’attico della Vedova e bastano pochi attimi per
passare dal terrazzo al grande salone.
-Mettiti pure comodo Matt, la
notte è lunga ed abbiamo molto da dirci. Io torno subito.-
Devil
si toglie la maschera, mostrando il volto di Matt Murdock, i cui occhi spenti
sono il solo indizio della sua cecità. Si siede sul divano ed aspetta. Natasha
ritorna e lui non ha bisogno di vederla per capire che indossa solo della
lingerie, nera, probabilmente. Cerca di scacciare il pensiero, mentre lei si
siede accanto lui, ma non è facile ed allora comincia a parlare. Deve ammettere
che ogni tanto è un piacere parlare con qualcuno che è in grado di capire e
condividere veramente quest’aspetto della sua vita. Forse è passata un’ora,
forse più. I suoi supersensi avvertono la fragranza del costoso profumo di
Natasha, che copre appena il suo odore naturale, un’altra fragranza che Matt
ben conosce ed apprezza. Sente la mano di lei sfiorarlo.
-Natasha devo avvertirti che sono
legato ad una donna e non voglio ferirla.-
-Non c’è bisogno che lei lo sappia
e... io ho bisogno di te Matt, solo per stanotte, non ti chiedo altro.-
Lui
sente il suo corpo, ogni curva, ogni avvallamento di quel corpo che conosce e
quando sente le labbra di lei sulle sue, si maledice per essere troppo umano
per riuscire a respingerla.
La Jeep corre
forsennatamente verso l’accampamento.Le sentinelle sparano, ma non riescono a
fermarla, devono scansarsi per non essere travolte e, quando la vettura
cappotta e si ferma, scoprono che non c’è nessuno all’interno. Se facessero il
loro lavoro con più attenzione, vedrebbero la figura femminile vestita di scuro
che scivola tra le rocce e raggiunge la tenda di comando.
All’interno,
due soli uomini. Il primo di loro si accorge della presenza della ragazza, ma, basta
un colpo di morso di Vedova per abbatterlo prima che posa dare l’allarme, poi
Yelena Belova sferra al secondo un calcio dove fa più male e lo afferra per il
bavero.
-Tu sei Khaled Ayubi.- dice
semplicemente –Hai delle informazioni e me le darai o tra poco sarai morto.-
così dicendo, avvicina il suo bracciale alla gola dell’uomo. –Non scherzo, la
mia arma è regolata per uccidere e non esiterò a farlo.-
-Chi…sei tu?-
-Sono la Chyornaya
Vdova, la Vedova Nera e sono mortale come il ragno mio omonimo, vuoi mettermi
alla prova?-
-Co.. cosa vuoi?-
-Ho seguito una pista che mi ha
portato a te e tuo fratello ed ora voglio saper tutto su coloro che vi vendono
armi, armi che poi sono usate sui miei compatrioti.
Khaled
Ayubi scoppia a ridere.
-Troppo tardi Russa, mio fratello
Wajid è fuori dalla tua portata ormai e quanto alla morte, sarà lui a portarla,
una morte nel fuoco dell’inferno per tutti gli infedeli.-
-Cosa vuoi dire, parla?-
-Te lo dirò donna, ma anche
sapendolo, non impedirai mai la grande purificazione che sarà portata dal fuoco
atomico, mai.-
Yelena
Belova sente un brivido percorrerle la schiena.
E così, è giunta al termine anche una seconda parte molto interlocutoria, ma vi prometto che la terza sarà piena di azione ed ora un po’ di note.
1) Brynocki è un sofisticato automa che sembra un cartone animato vivente, era il fedele servitore di Mordillo, su di lui ne saprete di più nel prossimo episodio, attento, sembra buffo, ed in parte lo è, ma è anche molto pericoloso. Di lui e del suo creatore, saprete di più nel prossimo episodio.
2) I 42. Cosa significa questa sigla che atterrisce Reston e fa gongolare Khaled Ayubi? Guai grossi, molto grossi, credetemi.
3) Devil appare qui direttamente dal finale di Villains #21 e lui e Natasha Romanov, la prima e vera Vedova Nera, riappariranno su Devil #31 direttamente da queste pagine, non mancate.
Quanto al prossimo episodio: il disastro incombe e solo tre persone hanno le chiavi per impedirlo, ma dove colpirà e come? La corsa contro il tempo è cominciata, ma nessuno può sapere come finirà. Nel frattempo Shang Chi e Black Jack Tarr si battono contro… i mortali giocattoli di Mordillo.
Non mancate.
Carlo