PROLOGO: Sunset Crater National Monument, Arizona

 

Fumo e polvere si levavano in una densa colonna dal terreno martoriato. I detriti ricadevano al suolo in una fitta pioggia. L’esplosione, o meglio, la catena di esplosioni combinate, erano state sufficienti a buttare giù le Twin Towers; nessuno poteva essere sopravvissuto.

Le cinque figure nel cielo, tuttavia, aspettarono ancora. Essere fieri del proprio lavoro andava bene, ma era molto meglio affidarsi alla prudenza…

La colonna si dissolse.

«Così, fratelli,» disse una delle figure, in Giapponese, «il nostro nemico è all’altezza della sua fama.»

Infatti, le loro intese ‘vittime’ erano ancora lì, in piedi al centro del cratere appena creato e pronte a combattere:

Ø      Red Wolf, Cheyenne, incarnazione vivente di Owayodata, e il suo partner, il lupo rosso Lobo.

Ø      Puma, il guerriero felino campione della Morte.

Ø      Texas Twister, il padrone dei venti.

Ø      Shooting Star, compagna di Texas Twister, guerriera della luce.

Ø      Aquila Americana, super-guerriero Navajo.

Ø      Corvo Nero, lo sciamano Navajo.

Ø      Phantom Rider, l’ombroso guerriero del mondo degli spiriti.

Ø      Firebird, la donna investita di un potere cosmico.

Ø      Coyote Cash, genio meccanico ed informatico.

Loro erano i paladini del sud-ovest USA, i

 

 

MARVELIT presenta

Episodio 21 - Ombre di Guerra

 

 

Le figure nel cielo scesero a terra, gentilmente guidati dalle loro unità anti-G. Quattro uomini ed una donna, indossavano delle splendide armature, spesse e perfettamente foggiate sui corpi, come fossero state una seconda pelle. Atterrarono, e se ne restarono lì, in fila, davanti ai Rangers schierati…ed indecisi.

“Qualcuno conosce questi buffoni?” chiese Coyote, puntando due pistole hi-tech, le estremità a fessura delle canne accese di energia. Nessuno gli rispose; non seppe se esserne spaventato o meno!

L’uomo al centro della formazione nemica avanzò, un gigante di quasi tre metri, i passi metallici attutiti dallo strato di detriti. Si potevano distinguere bene i suoi tratti orientali, con un lungo codino di neri capelli.

A tre metri dai Rangers, il gigante si fermò…e fece un inchino. “Io sono Fuji,” disse con calma. Poi, indicando gli altri uno ad uno con il braccio, partendo dalla donna, aggiunse, “Loro sono Kitsune, Katana, Shinsun, Jin. Insieme,” si toccò il petto e rifece l’inchino, “siamo Golden Path.”

Puma, sotto gli sguardi sorpresi degli altri, avanzò a sua volta verso il loro teamleader. Fece un inchino a sua volta. Poi, fissando negli occhi l’avversario, flettendo impercettibilmente gli artigli, il guerriero, con la stessa calma, disse, “So di voi: agite per il sottobosco del crimine in tutto l’Oriente. Vi chiamano anche gli Elusivi… Vi suggeriamo tuttavia di arrendervi; sarà la vostra mossa più saggia.”

Fuji sorrise. “Capite bene che siamo qui per uccidervi. Siamo noi che vi chiediamo di sottomettervi. Vi promettiamo una fine rapida ed indolore.”

Puma socchiuse gli occhi. “La fine dei codardi? Siamo guerrieri, e se dobbiamo cadere sarà solo in battaglia, con onore.”

“Speravamo che rispondeste così. E sappi fin d’ora che siamo dispiaciuti di avervi aggredito così vilmente, poco fa. Era una prova, allievo di Kurai.”

Puma esitò -costui conosceva il suo sensei*Huff!*

Un calcio velocissimo lo colpì in pieno, nell’addome! Puma fu sbattuto all’indietro per diversi metri, finendo poi col rotolare più volte a terra.

Coyote reagì prevedibilmente, facendo fuoco sul gigante senza risparmiare sulle munizioni: si trattava di proiettili ad alta energia, piccole sfere coerenti, che all’impatto liberavano l’energia di un candelotto di dinamite ognuno. Fuji scomparve nel fumo e nelle fiamme.

 

Firebird lanciò un’ondata fiammeggiante contro i sicari.

Katana reagì per prima: come diceva il suo come, lei era una lama vivente, l’incarnazione di un’arma. Fendette l’aria con due colpi, e il suo potere divise le fiamme.

 

Shinsun, il ‘Nuovo Sole’, figlia del bombardamento atomico di Nagasaki, scatenò un’onda di fuoco nucleare, radioattivo! Fu Texas Twister a prevenire il massacro: divenne un vortice, ed esso assorbì le fiamme del Giapponese. “Bello, vi abbiamo battuti in casa vostra, l’ultima volta! Dovrai fare di meglio di così!”

 

“Fai male a ricordarci di quell’onta disonorevole, gaijin,” mormorò Kitsune. Dal suo elmo a testa di volpe stilizzata, partiva una folta criniera fatta di nove code, come quelle del mononoke[i] di cui portava il nome. Mosse un braccio all’indirizzo di Red Wolf, Lobo e Corvo Nero, che si stavano muovendo per circondarla.

“Fate molta attenzione,” disse lo sciamano. Red Wolf annuì: anche lui percepiva la potenza mistica di quella donna…

Una coda si avvolse fulminea intorno al braccio: nello stesso istante, essa si trasformò in una nuvola di insetti, creature non di questo mondo, minuscoli mostri alati che si riversarono sui Rangers ed il lupo.

Red Wolf e Corvo Nero avevano previsto un attacco, le loro barriere erano già pronte. Schiena contro schiena, coprirono tutti i lati. Lo sciame si infranse invano contro le difese.

Sfortunatamente, Lobo non era altrettanto capace, contando solo su zanne ed artigli. In breve, venne sommerso dallo sciame. I suoi uggiolii di dolore sovrastarono persino il mostruoso ronzio.

“LOBO!” la vista del suo compagno in pericolo spezzò la concentrazione di Red Wolf. La barriera, a quel punto, venne travolta. Entrambi gli sciamani-guerrieri vennero sbalzati via da terra, mentre le loro carni venivano attaccate.

 

Con tutta la buona volontà, Phantom Rider era troppo occupato a vedersela con Jin, per riuscire a soccorrere i suoi amici. Hamilton Slade credeva di essersi messo in vantaggio, cavalcando nell’aria grazie al suo destriero-fantasma, Banshee.

Purtroppo, Jin non era privo di risorse: al suo comando, il guerriero dal volto oscuro, un’ombra dalla bocca piena di zanne, evocò un drago demoniaco. Il combattimento si spostò nei cieli.

Rider poteva attingere all’energia del suo antenato, la stessa che lo trasformava nel Cavaliere, e forgiarla nelle armi preferite: in questo caso, una doppietta a canna mozza. Ma per quanto la sua mira fosse buona, ed i suoi colpi letali, essi si infrangevano come acqua contro la struttura mistica del drago.

Jin fece dei gesti con le braccia, come a volere preparare un attacco.

Phantom Rider mirò al cavaliere.

Jin fece il gesto di lanciare qualcosa dalla coppa delle mani.

Rider fece fuoco

Il drago spalancò la bocca. Un torrente di fuoco mistico eruttò all’indirizzo dell’eroe. I proiettili spettrali furono dissolti.

Phantom Rider fu investito in pieno! Il povero Banshee fu ‘esorcizzato’ all’istante; il cavallo lasciò dietro di sé l’eco del suo ultimo, disperato nitrito.

Il cavaliere fantasma, invece, precipitò senza scampo…o quasi, perché poco prima dell’impatto fatale, fu avvolto in una sfera di luce solida, per cortesia di

Shooting Star. “Spero che tu abbia un’idea migliore che cavalcare a testa bassa in quel modo. Uomini!”

Il cavaliere, che stava per ringraziarla, fissò invece lo sguardo dietro di lei! “Victoria! Attenta!”

Star voltò la testa. Fuji era dietro di lei, e il suo braccio dalla mano infuocata stava già per colpirla al cranio…

Una figura piombò addosso al gigante! Fuji fu preso di sorpresa, e cadde a terra. “Così, finalmente combatto contro qualcuno alla mia altezza…” Scattò in piedi, per fronteggiare Aquila Americana. “Mostrami la tua forza, guerriero!” dicendo ciò, tese il proprio corpo. Un’aura di fuoco lo illuminò, ed un attimo dopo bombe laviche furono eruttate all’indirizzo dell’eroe!

Aquila le evitò con un semplice salto. A metà della sua parabola, mise mano ad arco e frecce. Incoccò una freccia e lanciò mirando all’unico punto scoperto del sicario: il collo!

Fuji sorrise. “Ben fatto…” disse, mentre la freccia…rimbalzava sul suo collo con un suono secco! “…ma i tuoi trucchi non funzionano contro chi ha la pelle dura come la roccia del Sacro Vulcano. E ora, soffri il suo rovente fiato!” stese le braccia, e generò una colonna di vapori e gas.

Aquila Americana riuscì ad evitarne una parte, ma bastò cogliere una semplice zaffata di anidride solforosa, acido cloridrico e CO2 ad alta temperatura, per iniziare a tossire disperatamente. Il guerriero si piegò in due, reggendosi lo stomaco e la gola.

Fuji si fece avanti. “Patetico! Voi guerrieri occidentali vi siete mostrati più deboli dei manichini che usiamo per addestrarci! Ma almeno non hai passivamente aspettato la tua fine. Muori!” e levò il pugno.

 

Era come vedere un disco di accrescimento stellare in azione. Shinsun emetteva il suo plasma radioattivo, e Texas Twister lo condensava intorno a sé, facendo crescere sempre di più il tornado.

Purtroppo, più materia radioattiva cercava di controllare, più difficile diventava concentrarsi. Nel cuore della sua tempesta, Drew Daniels stava ormai perdendo le forze. Gesù, non posso mollare, o metà dell’Arizona verrà contaminata per sempre…

“E’ un bel dilemma, straniero,” disse Shinsun, gongolando. “Non puoi andartene, e non puoi fare vorticare i tuoi venti per sempre. Arrenditi ora, e ti prometto che nessun innocente sarà coinvolto, e la tua morte sarà onorevole.”

 

Per quanto il drago magico soffiasse e sbuffasse, non riusciva ad infrangere la bolla di luce di Shooting Star.

“Tu sia maledetta, femmina! La tua luce è troppo forte per i miei fuochi mistici… Ma almeno non puoi muoverti da lì, e prima o poi dovrai esaurire la tua energia!”

Victoria serrò i denti –maledizione, quel muso giallo aveva ragione, non poteva scommettere per sempre sulle batterie dei suoi generatori fotonici!

 

Dentro la nube di insetti, il ronzio era così forte da soffocare la propria voce, il suono del proprio cuore, i pensieri stessi...

Le sue carni erano straziate, il sangue scorreva abbondante da migliaia di ferite. Ma Red Wolf ancora riusciva a stare n ginocchio, appoggiato alla propria staffa. Era al limite delle forze, della propria vita, ma era riuscito a raggiungere il suo lupo, che a sua volta quasi non respirava. La sua pelliccia era stata strappata via in tanti di quei punti che assomigliava ormai ad un cadavere in decomposizione.

Red Wolf lo strinse forte a sé. Grandi Spiriti, ammetto di non essermi mostrato all’altezza. Questo avversario è forte ed imprevedibile! Ti prego, mio totem, proteggi me e salva Lobo, e dacci la forza di essere uno per combattere e vincere!

 

Firebird non riusciva a tenere testa a Katana: l’assassina giapponese sembrava danzare. Agile, veloce come il vento, usava tutto il suo corpo come una spada affilata. Gli attacchi di Firebird venivano regolarmente deviati, annullati…e quelle stesse contromisure avrebbero potuto segnare la fine di Bonita Juarez, se non fosse stato per la sua abilità nel volo, abilità affinata nelle sue tante avventure… “Ah!”

Un colpo di Katana l’aveva raggiunta! Il suo braccio presentava ora un ampio taglio dal polso fino alla spalla!

Mi ha ferito, pensò freneticamente. Per la prima volta da molto tempo, era stata ferita! Firebird perse la concentrazione; la sua fiamma si spense, e lei cadde a terra.

Katana sorrise sotto l’elmo. Si preparò per infliggere il colpo di grazia –l’avrebbe decapitata e posto la sua testa nella sala dei trofei!

 

Texas Twister era prossimo all’esaurimento. A questo punto, gli restava solo una chance, una misura disperata come non mai…ma se doveva morire, questa notte, tanto valeva farlo alle sue condizioni!

Il Ranger chiuse raccolse l’aria vorticante in una bolla…e portò a sé tutta la radioattività contenuta in essa!

Shinsun non credeva ai suoi occhi: lo straniero era davvero coraggioso! L’esito della battaglia era scontato; avrebbe tessuto le lodi di Twister-san nelle sue ballate…

 

Kitsune annuì soddisfatta. avrebbe usato il suo sciame assassino per ancora un paio di minuti. Per un uomo normale ci sarebbe voluto molto meno tempo, ma sapeva che un super avrebbe richiesto un impegno più…lungo.

Improvvisamente, una luce brillò attraverso lo sciame! Due punti di luce lanciarono sciabole che fendettero la coltre di insetti!

Kitsune esitò. La sua natura magica le permise di distinguere un potere immenso all’opera. Chi gli sta dando forza?

Prima che potesse pensare ad una contromisura adeguata, la bolla di luce esplose. Lo sciame ne fu praticamente vaporizzato.

Kitsune fece un passo indietro: Corvo Nero era scomparso, e al posto dell’altro Ranger c’era ora un maestoso uomo-lupo dal pelo rossiccio, con indosso solo un paio di calzoni di pelle con frange, una collana di zanne al collo e un ornamento di piume al capo, sopra le orecchie.

“Sappi tu, guerriera,” declamò la creatura, la bocca aperta in un ringhio spaventoso, “che osi fare del male a chi è un figlio per me, che io sono Owayodata!”

Kitsune arretrò ancora –e ora, cosa poteva fare?? Il suo potere era del tutto inefficace contro un dio.

Con un movimento veloce ed aggraziato, Owayodata mosse in un arco il braccio che reggeva la staffa di Red Wolf. Dalla staffa partì un’onda di energia, e Kitsune fu colpita in pieno! La sua armatura fu annerita, piogge di scintille volarono dalle giunture. Kitsune andò a terra con un verso strozzato.

Owayodata annuì, soddisfatto: giustizia era stata fatta! La sua figura fu avvolta dalla luce, per essere poi sostituita dalle figure di Red Wolf e Lobo, perfettamente guariti.

 

La spettacolare apparizione di Owayodata distrasse all’ultimo momento Fuji. Il gigante fermò il suo pugno, voltando la testa verso il dio indiano…

Un terribile bruciore investì la sua schiena! Fuji urlò!

“Se credi che sia doloroso ora, guerriero, aspetta di vedere cosa sto per farti,” ringhiò Puma. Zanne ed artigli scintillavano di energia. I muscoli sembravano esplodere del potere di cui la Morte lo aveva investito. Era una vista spettacolare e terribile.

Fuji, ad un livello profondo del suo essere, ne fu spaventato: quello non era più un combattente, era una forza al servizio di qualcosa che faceva paura ad ogni Oni che si rispettasse!

Puma fu veloce come il lampo! Scattò ad afferrare la gola del sicario. La afferrò, ed iniziò a stringere. La pelle di pietra si sgretolò. Gli artigli affondarono.

“No…” gemette Fuji. La sua energia vitale iniziò a fluire attraverso gli artigli. Con la forza della disperazione, il gigante usò entrambe le mani per afferrare le braccia di Puma…ma il solo contatto lo indeboliva….

 

Jin vide il suo compagno in pericolo. Decidendo che comunque la femmina occidentale ed il fantasma vivente non costituivano un pericolo immediato, voltò l’attenzione del suo drago verso Puma. Anche lui percepì la terribile forza che animava il Ranger; decise quindi che lo avrebbe colpito con tutta la sua forza…e se anche avesse rischiato di ferire Fuji, almeno gli avrebbe dato una morte onorevole…

Il drago mistico spalancò la bocca. Le fiamme arcane brillarono…

Un potente fulmine colpì in pieno il drago ed il suo cavaliere! Quell’attacco era il solo punto debole di Jin -il fulmine, per la sua magia, era un potente anatema. In altre parole, Jin urlò il suo dolore, ed il drago urlò insieme a lui…un attimo prima di svanire in un’esplosione di mana.

Svenuto, Jin precipitò verso il suolo. Questa volta, non fu la luce solida ad arrestare la sua caduta, bensì un paio di giganteschi artigli d’uccello. Per la precisione gli artigli di un corvo nero come il carbone.

L’uccello depositò a terra il sicario, per poi trasformarsi nello sciamano Navajo. Sistemato il suo avversario, Corvo Nero andò ad occuparsi di Aquila Americana.

 

Shinsun fu distratto dall’improvviso sviluppo degli eventi. Avrebbe dovuto correre a soccorrere i suoi camerati…ma era troppo preoccupato da un altro sviluppo, del tutto imprevedibile.

Texas Twister, sospeso da una colonna d’aria, aveva assorbito ogni iota di radioattività, ed ora il suo corpo brillava come un albero di Natale. Avrebbe dovuto essere stato bruciato vivo da quella quantità di radiazioni, invece…

“Ti hanno informato bene sui nostri poteri, mangiariso,” disse Drew. “Ma non ti hanno detto nulla di come li abbia acquisiti il sottoscritto, vero? Non lo sai che fui investito proprio da un tornado saturo di radioattività di una centrale nucleare? Le tue schifezze non sono così differenti. Certo, è come spararsi un tigre dopato nel motore…ma tutto sommato poteva andare peggio.”

Shinsun capì a quel punto che la sua battaglia contro il ciarliero Texano era persa. Si sollevò su un gettò di plasma, canalizzato attraverso gli sfoghi dell’armatura…

“Ah-ha, niente da fare Socioaci!” dicendo ciò, Texas Twister scatenò una colonna vorticante così potente da essere solida all’impatto. E Shinsun fu indecorosamente sballottato come una foglia fino a terra, dove scavò un lungo solco prima di fermarsi.

Twister gli atterrò accanto. Sputò a terra, accanto al corpo, e si prese una sigaretta dalla tasca dei pantaloni…poi decise che era meglio non fumare della roba contaminata. Non si poteva mai sapere!

 

Katana non esitò meno degli altri, nel momento in cui le carte in tavola cambiarono drasticamente. Esitò, una frazione di secondo appena, chiedendosi se il trofeo della gaijin valeva la vita dei suoi compagni…

Firebird usò quello stesso lasso di tempo per concentrare la sua paura e la sua ira in un solo, devastante colpo! Un uccello di fuoco, bello e terribile come la Fenice stessa, fu eruttato dal corpo di Bonita!

Katana compì un doppio arco con entrambe le mani…ma il suo potere si disfece sotto la furia di un potere molto più grande di lei! E fu investita! Il suo urlo si perse in quello dell’uccello di fuoco. Il suo corpo fu consumato dalle fiamme, la sua armatura divenne appena un guscio vuoto, che rotolò a terra con dei suoni sordi.

 

Puma lasciò andare Fuji. “Avete perso. Anche se hai combattuto con onore, non meriti la morte. Voi siete solo dei vili sicari, e dietro le belle parole c’è solo la solita avidità.”

Fuji quasi cadde riverso a terra. Era debole come un gattino. Sollevò lo sguardo verso la sua controparte. “Parli proprio tu, che hai venduto i tuoi talenti al migliore offerente per anni, negando il tuo stesso retaggio?”

Puma fece per ringhiare, ma poi disse, “Ho vissuto nel disonore per tutto quel tempo, è vero. Ma non è più così. E non sarà più così. Ho visto i miei errori, ed ho deciso di cambiare… Pregate di riuscirci anche voi, o la prossima volta non sarò pietoso.”

Fuji si alzò in piedi. Con passo tremante, andò a raccogliere il guscio di Katana. Firebird lo guardava, immobile; la ragazza era terrorizzata da quello che aveva fatto, e non aveva il coraggio di parlare -aveva usato il suo potere per uccidere…e le era piaciuto!

Fuji scosse la testa. “Non avertene a male, donna. Katana non è mai stata veramente ‘viva’, non come la intendete voi occidentali. Quella umana era solo una forma esteriore, la sua essenza è chiusa nell’armatura, al sicuro.”

Red Wolf posò i corpi di Shinsun e Kitsune accanto a quello di Jin. Poco più in là, Aquila Americana si stava riprendendo grazie alle cure mediche di Corvo Nero. “Chi vi manda?” chiese con voce ancora roca, rimettendosi in piedi. “Cosa ha a che fare la mafia giapponese con noi?”

Fuji ridacchiò. “I nostri padroni sono un nostro segreto. Vi basti solo sapere che vi siete guadagnati il nostro rispetto; se avessimo saputo di più su di voi, invece di lasciarci rassicurare da informazioni inadeguate, non ci saremmo neppure incontrati. Non ci rivedremo più, Rangers: il Golden Path ha di meglio da fare che andare incontro a morte certa.”

I sicari si trasformarono in lampi di luce così abbagliante da non potere essere guardata direttamente. Quando i Rangers riaprirono gli occhi, semiaccecati, i sicari orientali erano scomparsi.

“Sono andati via, vero?” chiese un grosso sasso. Un attimo dopo, dalla sua cima emersero la testa e le pistole (tremanti) di Johnny ‘Coyote’ Cash. “Quello grosso soprattutto, vero? Gente, amici…perché mi guardate così? Insomma, è che sono allergico ai tipi grossi. Soprattutto quelli verdi, e anche quelli grigi. Mi fanno impressione. Puma, kittino, non c’è bisogno che mi mostri tutti i denti; hai fame? Vuoi una scatoletta?…NOOOO!”

 

Battleground, capitale dell’Arizona. Il giorno dopo.

 

Janet Napoletano posò l’ultimo foglio del rapporto sulla scrivania. “Una proposta interessante. Tempi rapidi di ricostruzione e costi contenuti.” Posò i gomiti sulla scrivania, incrociò le mani e vi poggiò il mento. “Allora, dov’è la fregatura? Da quando la Talon Corporation farebbe comunella con la Stark-Fujikawa? Come se due diavoli accettassero di dividersi un’anima molto golosa. Quindi, vi consiglio di essere sinceri, o affiderò i lavori a mio nipote, che si è dimostrato molto precoce con il Lego.”

Due persone sedevano al tavolo del neoeletto Governatore dell’Arizona: a sinistra, uniforme gessata grigia, capelli naturali e non un filo di grasso, un rappresentante della Talon. A destra, uniforme gessata blu, capelli riportati e pancetta dirigenziale, il rappresentante della S-W. Il primo sorrideva come una lampreda, l’altro come uno squalo.

Intorno a questo quadretto sostava una coorte di avvocati e relativi assistenti. Con qualche testimone, la si sarebbe potuta scambiare per una scena di L.A.. “Il nostro interesse,” disse il rappresentante della Talon, “è assicurarci che i lavori vengano terminati in fretta per evitare contaminazioni da parte di aziende-prestanome. La ricostruzione di un’intera città è una torta molto ambita.”

Il rappresentante Stark annuì con enfasi. “Insieme, possiamo garantire esperienza, le migliori risorse, e soprattutto una sicurezza di ferro…naturalmente, in pieno ossequio al vostro desidero di usare i Rangers come principale referente. La Stark-Fujikawa accetta volentieri di dividersi l’appalto con una leale concorrente…”

“…Piuttosto che dovere lottare con i denti in nome di una divisione più ampia,” finì Janet per lui. “Signori, in condizioni normali dovrei rispettare una lunga lista di procedure talmente piene di burocrazia che un ratto di fogna ci sguazzerebbe come in un mucchio di escrementi.

“Ma questa non è una situazione normale. Voglio per prima che il lavoro sia fatto presto e bene. Avrete l’esclusiva. Cercate di metterla a buon uso, o i Rangers ve li troverete attaccati là dove non batte il sole. Chiaro?”



[i] Animale-mostro mitologico