MARVELIT
presenta:
di Vick
Sebastian Shaw
#1
Quindici
anni fa.
Egitto.
Cairo.
Fra
le bancarelle dei bazar della città vecchia si può trovare davvero di tutto:
monili antichi sottratti più o meno legalmente agli scavi archeologici,
riproduzioni delle piramidi, della sfinge e di altri monumenti, stoffe e
tessuti pregiati, gioielli…
Nonostante
ciò spesso può capitare di venir “intercettati” da qualche passante che ti
alleggerisce le tasche senza che tu te ne accorga. Capita anche che questi
furfanti siano soltanto piccoli bambini di neppure dieci anni d’età. Si dice
anche che gli orfanelli del Cairo siano stati radunati ed addestrati nell’arte
del borseggio e del furto da un vecchio ladro.
Nilo.
Notte fonda.
Vicino
al letto del fiume, sacro agli antichi faraoni, subito prima che la lieve
vegetazione lasci il posto all’arido Sahara, sorge una sorta di castello. Al
suo interno si dice sia custodito un grande tesoro d’inestimabile valore,
protetto da una miriade di trappole e trabocchetti; il che potrebbe essere
vero, visto il gran numero di mercenari armati fino ai denti che lo sorveglia
notte e giorno.
Strane
voci circolano sui proprietari del palazzo e sulla fine, fatta da coloro che in
passato hanno tentato di introdurvisi, che non sarebbero mai più tornati
indietro.
Questa
notte qualcuno si aggira furtivo tra le giuncaglie.
Improvvisamente
una fitta nebbia avvolge il maniero e tutta la zona circostante. Una piccola
ombra, fulminea, spunta dai cespugli dov’era nascosta e si dirige verso il
castello; i mercenari non la notano, questa nebbia ha provvidenzialmente
coperto i suoi movimenti. Facilmente riesce quindi a borseggiare una delle
guardie, entrando in possesso del suo tesserino magnetico di sicurezza: adesso
può accedere al palazzo. Strisciando contro il muro arriva ad una piccola porta
con a lato un lettore di schede.Dopo averci fatto passare la chiave del
mercenario la porta si spalanca su un lungo corridoio.
L’interno
dell’edificio sembra deserto, non c’è anima viva. Dopo aver superato diverse
stanze piene di tranelli, la piccola ladra ha già messo da parte un bottino
considerevole. Sembra strano, ma l’intrusa è in realtà una piccola bambina di
colore dai capelli bianchi e dagli
occhi azzurri. Le sue dita affusolate maneggiano grimaldelli da tanto tempo che
nessuna serratura le resiste ormai. Dopo aver girato in lungo e in largo per il
vecchio maniero, arriva in una stanza molto grande dal soffitto altissimo
completamente affrescato con lugubri scene e con al centro un ampio lucernario
circolare. Proprio sotto il lucernario della sala c’è un piedistallo dove
brilla un grosso rubino rosso sangue. E’ la leggendaria gemma Cuore dell’Eterno
quella capitata sotto gli occhi sbalorditi della piccola bimba che, ignorandone
i grandi poteri, si avvicina per sottrarlo dalla teca in cui è riposto. Appena
dopo aver rimosso la campana di vetro speciale che ricopre la gemma, nonostante
l’estrema cura usata, scatta l’allarme sonoro. La povera Ororo, spaventata
dall’improvviso frastuono e dall’avvicinarsi delle guardie, si tuffa sul
rubino. Ed ecco come per incanto che la gemma comincia a brillare di una
intensa luce cremisi e dalle mani della fanciulla si dipartono dei fulmini che
squarciano il lucernario sovrastante. Subito dopo si scatena nella sala come un
tornado il vento vorticoso porta verso l’alto la ladruncola facendole smarrire
il resto della refurtiva. In quel mentre le guardie del palazzo entrano nello
stanzone, rimanendo attonite ed
impotenti di fronte ad un tale spettacolo. Una di loro scappa verso la sala del
trono dove la padrona di casa sta intrattenendosi con degli ospiti.
Poco
distante, nella sala del trono lady Candra sta amabilmente conversando col suo
pupillo, il giovane Remy LeBeau della Loggia dei Ladri di New Orleans,
rammentandogli i grandi vantaggi della sua collaborazione con lei.
«Mio
piccolo Remy Spero che tu ti sia finalmente reso conto di quanto tu e le Logge
mi dobbiate. T’ho preso con me perché le tue doti nascoste mi affascinano molto
ed ho tutta l’intenzione di aiutarti a svilupparle al meglio. E troverò il modo
per farmi ricompensare da te.»
«Come
hai tu stessa sottolineato Candra, non sono qui di mia volontà, ma su ordine
della Loggia ed avrei comunque trovato il modo per allenarmi nell’arte del
furto anche altrove. Il fatto è che tu hai maledettamente bisogno dei miei
servigi per i tuoi scopi. Hai bisogno di me ma chere, e più di quanto tu sia disposta ad ammettere in realtà.»
«Molto
bene, mio piccolo Remy, la tua leggendaria insolenza si fa sentire come al
solito. Ti consiglio di moderarti un po’ perché non credo che sarà tollerata
ancora per molto temp….YEAAARGH!!!!!»
La donna viene improvvisamente assalita da convulsioni
accompagnate da raggi luminosi che le avvolgono la testa. Quando si rimette, si
alza madida di sudore e con del sangue che le sgorga da una narice. Il
ragazzino si avvicina alla donna con espressione preoccupata, ma questa lo
scansa seccata e dice: «Il rubino… Il mio rubino…Il cuore dell’Eterno, qualcuno
lo sta rubando!!! LeBeau vieni con me dobbiamo fermare questo ladruncolo prima
che fugga via col mio rubino.»
I due
escono di corsa e si dirigono verso la sala in cui è custodito il
gioiello.durante il tragitto viene loro incontro una delle guardie che conferma
il furto commesso da una bimba e racconta loro lo strano fenomeno successivo.
Candra affretta il passo, ma, una volta giunta nella camera la trovò deserta,
col lucernario in frantumi ed ilo pavimento ricoperto di vetri.
«Chiunque
sia stato adesso dovrà vedersela con me! Remy voglio che tu vada a cercare chi
ha fatto questo e me lo porti qui vivo, al resto ci penserò io.»
«Ogni
tuo desiderio è un ordine per me Candra.»
Così
il giovane Remy esce di gran carriera dal maniero cercando una pista da
seguire. Nel frattempo l’X-terna prepara la sua tremenda vendetta per il torto
subito. Aveva sentito parlare dei monelli del Cairo e del loro maestro Achmed
El-Gibar, ma mai avrebbe pensato che uno di quei ladruncoli si sarebbe
intrufolato nel suo castello. Mentre il suo giovanissimo pupillo si lancia
all’inseguimento della colpevole, lei decide di fare una visita di cortesia al
signore dei ladri del Cairo.
All’esterno
del castello Remy nota che in prossimità delle mura c’è una scia nella sabbia
che sembra dirigersi verso il fiume. Decide di seguirne il corso finché non
avesse trovato le tracce di un’imbarcazione o della bimba che, secondo la
guardia, aveva commesso il furto. Ancora non riesce a crederci… Una bambina era
riuscita a penetrare non vista nel castello della “protettrice” delle logge,
aveva rubato un prezioso gioiello ed era riuscita a fuggire indenne! Questa
ragazzina aveva già conquistato il suo rispetto e la sua ammirazione.
Qualche
ora dopo, quella stessa notte, al Cairo.
Una
limousine si ferma davanti ad una delle vecchie tombe della necropoli adibite
abusivamente ad abitazioni. Da lì scende una furiosa Candra diretta in quella
che sa essere la base dei monelli del Cairo. I piccoli bambini messi a guardia
dell’ingresso, non sono certo un problema per lei, con un lampo telecinetico
sono tutti a terra in un batter d’occhio. La donna penetra indisturbata fino
alle stanze del capo, maestro e padre dei monelli: Achmed El-Gibar. Egli sembra
aver capito chi ha di fronte e saluta reverenzialmente: «Oh, mia signora, cosa
posso fare per lei?»
«Ho
ragione di credere che una dei tuoi monelli sia penetrata in casa mia per
rubare. Per la precisione, secondo una delle mie guardie, è stata una bambina
di colore coi capelli bianchi. Dimmi… DOV’E’ ADESSO QUELLA DANNATA MOCCIOSA?»
risponde l’X-terna in uno scoppio di bagliori telecinetici.
«Mia
signora non so niente di quella bimba da mesi l’avevo mandata in giro per dei
piccoli furtarelli qui nella città vecchia, ma non è più tornata a casa.»
assicura il ladro.
«Userò
la mia telepatia per accertarmi se quello che dici è vero, mi spiace» dice
falsamente « ma non sarà affatto indolore.» La donna penetra ferocemente nella
mente del maestro dei monelli per scoprire se l’uomo ha detto il vero. Non solo
scopre che è stato sincero, ma sente la sua paura e la sua preoccupazione per
la piccola Ororo, la sua pupilla, riconosciuta nella sua descrizione.
«Bene,
dato che sei stato sincero con me non ti farò nulla, ma appena avrai notizie
della tua cara Ororo voglio che tu me le riferisca. Ah. Se si farà viva, trattienila
e manda qualcuno dei tuoi ad avvisarmi. Avrete una grossa ricompensa se lo
farete. Addio, anzi, arrivederci a presto.»
Una
volta uscita dalla vecchia tomba, dice ad uno dei suoi uomini di appostarsi lì
fuori e di riferire di tutti i movimenti strani, dopo di che rientra nella sua
lussuosa automobile e ritorna al maniero.Parecchie ore dopo. Il giovane Remy
LeBeau, senza aver più tracce della piccola ladra, ritorna al castello
dell’X-terna a mani vuote sapendo di doversi scontrare con la sua ira.
Il
mattino di due giorni dopo, sulla riva del Nilo nella città del Cairo, una
stordita Ororo si sveglia. Ha ancora il gioiello rubato tra le mani, ma non
riesce a ricordare com’è giunta fino alla città. Ma la sua memoria sembra avere
buchi di giorni interi. L’ultima cosa che ricorda chiaramente è di essere stata
mandata dal suo maestro nelle strade della città vecchia a rubacchiare qua e
là. Lei è bravissima. Nessuno s’è mai accorto di essere stato borseggiato da
lei. Era l’orgoglio di Achmed. Decide quindi di ritornare a casa, nella base
dei monelli, ignara di quello che l’aspetta.
Qualche
ora dopo la dodicenne arriva nella tana dei monelli. Tutti la guardano
stranamente, capisce subito che c’è qualcosa che non va. Allora corre nella
stanza dove è certa di trovare il suo maestro. Appena lui la vede il suo cuore
sussulta di gioia.
«Piccola
mia… Da quanto tempo!!! Dove sei stata in tutto questo tempo?»
«Non
so Achmed. L’ultima cosa che ricordo è quando mi hai mandato alla città vecchia
e poi di quando mi sono svegliata in riva al Nilo poco fa con questo gioiello
in mano. Per il resto, vuoto totale.»
«Piccola
quel gioiello sarà causa di molti guai qui per noi. Una donna molto potente è
stata qui per reclamarlo due notti fa. Sa che sei stata tu a prenderlo. Io ti
consiglio di andare via e rifugiarti nel deserto per qualche tempo, oppure
perché non vai al villaggio di tua madre. In Kenya dovresti essere al sicuro.
Sì quella donna è molto pericolosa piccola mia, troppo anche per me. Purtroppo
questa volta non posso fare nulla per proteggerti mia cara e me ne dispaccio
infinitamente.»
La
bimba, smarrita e spaventata, scoppia in lacrime e si getta tra le braccia del
suo padre adottivo stringendolo per quella che entrambi sanno essere l’ultima
volta. Poco dopo i due si separano. Ororo asciuga i caldi rivoli salati che le
solcano le guance, prende i suoi pochi averi e scompare nella casba. Non aveva
detto addio ad Achmed. In cuor suo sapeva che l’avrebbe rivisto prima o poi.
Qualche ora dopo è già fuori dall’immensa metropoli che era stata suo rifugio,
sua palestra, in quegli anni dell’infanzia. La malinconia è tanta nel suo
cuore. Il cielo sul deserto s’annuvola, quasi a riflettere lo stato d’animo
della bambina. Ororo si dirige, con passo svelto, attraverso il deserto, verso
il Kenya, verso quello che la madre le aveva detto essere il suo villaggio
d’origine. Sente che qualcosa è cambiato in lei, ma non si sa spiegare ancora
cosa.
Castello
di Candra.
La potente
immortale è scontenta del fatto che il piccolo ragazzo che aveva mandato ad
inseguire la piccola monella sia tornato a mani vuote. L’espressione sul suo
volto dice tutto, ma non si limita a mostrarsi scontenta. La spia che aveva
lasciato fuori dal nascondiglio di Achmed El-Gibar l’ha avvertita che la
bambina era tornata e poi ripartita diretta in Kenya.
«Remy,
mi hai deluso una volta, vedi di non ripeterti. Vai dietro a quella piccola
criminale e riportami il mio rubino altrimenti ti farò pentire d’essere nato!»
«Mia
signora farò del mio meglio e ti riporterò il tuo gioiello, costi quel che
costi.»
Spero
che vi sia piaciuto il primo episodio delle origini della mia mutante
preferita: Tempesta. Vi narrerò come secondo me lei è arrivata in Kenya, come
sia diventata la dea degli elementi e come abbia accolto il sogno di Xavier.
Che farà Remy? Riporterà la gemma a Candra? E la gemma, cos’ha di così speciale
da interessare così tanto l’X-terna?