#1 (di 2)
…E
USCIMMO A RIVEDER LE STELLE
di Tobia
Cornovaglia. Una fattoria abbandonata. Nell'apparente tranquillità del casolare diroccato, la banda di pirati spaziali nota come Predoni Stellari sta finendo le riparazioni della loro navicella, lo Starjammer, dopo i danni subiti durante la cosiddetta Guerra dei Mondi[I]. L'intervento di Corsaro, Ch'Od, Madame Hepzibah e Raza contro i marziani in difesa della Terra è costato un lungo periodo di clandestinità e riparazioni. Ora, nel fienile, lo Starjammer sta ricevendo gli ultimi ritocchi prima di solcare nuovamente lo spazio infinito.
Il filosofo guerriero dall'aspetto di rettile Ch'Od èn impegnato a riparare gli ultimi componenti della guida iperspaziale della navicella, mentre Corsaro e Hepzibah stanno riprogrammando i computer di bordo.
"Lavoro più facile sarebbe stato se Waldo ancora con noi fosse, Chris!"
"Lo so, Hepzibah, ma siamo stati costretti a disattivare Waldo, lo sai. Ora dobbiamo contare solo su noi stessi!"
All'esterno, camuffato, il cyborg chiamato Raza è di guardia. Un varco di teletrasporto si apre davanti a lui, facendolo scattare sull'attenti.
"Finalmente un po' d'azione!"
Dal varco esce la figura di Alex Summers, figlio di Corsaro e membro degli X-Men con lo pseudonimo di Havok. Il mutante non fa in tempo a guardarsi intorno che si ritrova una lama sulla gola.
"Uhoa… Calma, Raza! Sono venuto a trovare mio padre!"
Il Predone è quasi deluso dalle intenzioni pacifiche del nuovo arrivato. "Ciao, Havok. Te lo chiamo subito." Entra nel fienile e con un gesto quasi stizzito fa cenno al Maggiore Chris Summers di uscire.
"Cosa succede, Raza?"
"Hai visite! Tuo figlio."
Un' espressione interrogativa si forma sul viso di Corsaro, mentre scende scompostamente la scaletta che lo porta all'esterno della navetta.
Una volta uscito, abbraccia il ragazzo.
"Alex! Mi avevano detto che eri morto!"
"Beh, se non molli la presa può succedere."
"Scusa, ragazzo, è che… Beh, aver ritrovato almeno te mi riempie di gioia."
"Non crederai davvero a quella storia su Scott, vero? Scommetto che è solo questione di giorni prima che salti fuori di nuovo. Senti, ti và di andare in un posto un po' più… tranquillo per parlare?"
Gli occhi di Havok si posano sul qualche ciuffo di pelo bianco che spunta fuori dalla porta socchiusa.
"Si, c'è un pub da queste parti, se prendiamo quelle due biciclette dovremmo esserci in una decina di minuti."
"Corsaro, il famoso pirata dei cieli, che usa un'antiquata bicicletta? Incredibile."
Mentre i due si allontanano, Hepzibah si ritrae all'interno del fienile, ritrovandosi davanti Ch'Od ed uno svolazzante Sikorsky, il medico insettoide dei Predoni.
"Non è educazione origliare, sai?"
"Gli affari tuoi fatti, brutto lucertolone!"
"Sei preoccupata che Chris possa decidere di non ripartire con noi, vero?"
"Corsaro è un Predone, ed i Predoni non abbandonano mai i compagni!" interviene Raza.
"Voi lo dite questo, Predoni voi siete. Ma ancora Predone è Chris?"
Chris e Alex si allontanano in bicicletta, mentre due silenziosissimi velivoli neri si materializzano poco sopra il fienile. Sulle fiancate è visibile lo stemma di Black Air. All'interno della navicella più piccola, degli individui vestiti di nero stanno controllando dei monitor.
"Affermativo, tutte le presenze extraterrestri sono localizzate all'interno del fienile."
"Rilevo quattro xeno-segnali distinti."
"Quattro specie distinte: Chr'Yllita, Mefitisoide, Timoriana ed una specie sconosciuta con innesti cyborg."
Una donna bionda ascolta tutti questi rapporti, quindi prende in mano una radio.
"Qui Scicluna, vi stiamo trasmettendo i dati. Potete procedere con l'attacco."
Nell'altra navicella, un uomo pelato e orrendamente sfregiato prende in mano un'altra radio. Di fronte a lui ci sono una ventina di soldati armati e corazzati.
"Qui Scratch. Ricevuto. Procediamo."
La navicella atterra, mentre gli uomini scendono facendo il minimo rumore. Per ultimo, camminando tranquillamente, scende l'agente Scratch.
All'interno, Sikorsky e Ch'Od inseguono Hepzibah.
"Noto un aumento della quantità di adrenalina nel tuo sistema circolatorio, Hepzibah. Sei visibilmente alterata da quando è arrivato Havok!"
"Arrabbiata, sì. Complimenti per l'intuito, Sikorsky!"
Raza diventa improvvisamente guardingo.
"Hep, devi avere fiducia in Corsaro. Per quanto ami i suoi figli, per quanto possa avere nostalgia del suo pianeta natale, tornerà a solcare le stelle insieme a noi…"
"Dici, Ch'Od? Corsaro non è come noi: io e te proveniamo da pianeti schiavizzati dagli Shi'Ar, Raza l'ultimo è della sua razza. Ancora una patria a cui tornare Chris ha!"
Ch'Od non fa a tempo a rispondere che il braccio bionico di Raza sfonda la parete del fienile. Gli altri Predoni si girano mentre Raza ritrae il braccio tenendo per il collo un soldato di Black Air. Basta uno sguardo: Sikorsky si rifugia all'interno dello Starjammer, Hepzibah e Ch'Od estraggono le loro pistole e cercano un riparo, mentre Raza sfodera la sua spada ed aspetta impassibile.
Vicino allo squarcio aperto da Raza, il muro si vaporizza, mostrando una dozzina di soldati schierati all'esterno. In mezzo, con le mani unite dietro la schiena, l'agente Scratch.
"Buongiorno, alieni. Noi siamo Black Air, e voi siete nostri ospiti."
All'interno del pub, ignari di quanto sta succedendo alla fattoria, Havok e Corsaro si bevono una birra.
"Ah… Ho bevuto un sacco di intrugli strani in giro per la galassia, ma la cara vecchia Guiness è unica!"
"Già, ma allora devi venire a trovarmi in Australia, prima o poi. Le birre nella terra dei canguri non sono male."
"Beh, dove diavolo eri finito quando eri… sì, beh… morto?"
"Oh, mi sono, tipo, reincarnato in una mia versione alternativa. Pensa che ero sposato con tanto di figlio!"
Sulla faccia di Corsaro si forma un sorriso.
"Sai, quando eravate piccoli tua madre pensava che saresti stato tu il primo a sposarsi dei due…"
"Sai, non ho quasi nessun ricordo della mamma…"
"Immagino, ed è molto triste. Scott dovrebbe ricordarsela ancora bene, ma tu eri molto piccolo quando vi abbiamo… lasciato."
"Sì, ed io ho avuto la fortuna di trovare una famiglia, a differenza di Scott… Forse è stato quello a farmi dimenticare certe cose…"
"Sai una cosa? Ho ancora le vostre ecografie… Le ho sempre portate con me, anche nelle miniere di D'Ken!"
Corsaro estrae due piccole fotografie.
"È incredibile quanto vi assomigliavate nella pancia di vostra madre, eh?"
"Davvero, queste ecografie sembrano identiche!"
"E pensare che a guardare tua madre prima che nascessi mi veniva da pensare che avrebbe partorito un bambino enorme… Aveva un pancione incredibile…"
"Beh, spero proprio di essere stato un po' più grosso di 'Slim'!"
I due ridono un po', ma poi il viso di Corsaro si rabbuia.
"Dio, Alex, scusa per non essere mai stato con te quando ne avresti avuto bisogno. Ho riflettuto parecchio dal funerale di Scott, a quello che ho perso…"
Anche il viso di Alex è serio.
"Sai, vorrei dirti che non dovresti preoccuparti, che è tutto a posto… Ma non ci riesco! Ho provato di persona cosa vuol dire essere un padre, anche se tecnicamente non lo ero. Come hai potuto abbandonare me e Scott, i tuoi figli? Dopo che ti sei liberato dalle miniere di D'Ken, perché non sei tornato da noi?"
"Io… Alex, non ne avevo il coraggio, davvero. Avevo visto morire vostra madre senza che potessi fare nulla, come avrei potuto tornare da voi? E poi è stato grazie ai Predoni che sono fuggito dalle miniere, il minimo che potessi fare era unirmi a loro…"
"Così il tuo ruolo di Predone era più importante di quello di padre?"
"No, ma era il più semplice da assumere. Ho sbagliato, lo so…"
"Lo sai? Hai idea di come siamo cresciuti io e Scott? Scott in un orfanotrofio, spiato da Sinistro, rifiutato da qualsiasi coppia di genitori e 'adottato' da un criminale come Jack Diamante, io condannato a vivere la vita di un fantasma, di un bambino morto prima di me… E poi ci si chiede perché i Summers non riescono ad avere una vita normale…"
"Mi dispiace veramente. Ho davvero un grosso debito con Charles Xavier per avervi trovato ed educato."
I due restano in silenzio per un po'. Poi è Havok ad aprire bocca.
"Beh, e tu cosa combini con i Predoni ultimamente?"
"Oh, ormai ci siamo stabiliti a Standing Still, un pianeta dell'Ormeggio, e continuiamo a salvare Kree ed altre minoranze schiacciate dal governo Shi'Ar[II]."
"Ormeggio?"
"Sì, è una confederazione di pianeti neutrali, fondata sull'anarchia. Un bel posto, te lo assicuro. Il nostro vecchio pilota, Keeyah, era di Standing Still."
"E che fine ha fatto?"
"Purtroppo è morto. È una storia molto strana…"
Nella fattoria, i Predoni cercano di resistere all'attacco degli uomini di Black Air. Asserragliati all'interno del fienile, Hepzibah e Ch'Od mantengono a distanza i soldati, mentre Raza è una furia scatenata: si getta a capofitto tra gli assalitori, falciandoli con la sua spada. Il suo obiettivo è l'uomo sfigurato che resta impassibile mentre gli si avvicina.
"Tu, sei il loro capo!"
"Capo… Diciamo che quest''operazione mi compete. Sono l'agente Scratch."
"Io sono Raza, e sono il tuo assassino."
"Ah… Dunque, tu dovresti essere il cyborg sconosciuto, giusto? Nei nostri database non c'è traccia della tua razza."
"Io sono l'ultimo della mia gente. La mia razza fu sterminata dagli Shi'Ar, che mi impiantarono le loro macchine dentro di me."
"Che peccato dover estinguere una razza sconociuta, allora!"
Scratch si avventa su Raza con una foga che coglie di sorpresa il Predone.
Nel frattempo gli altri uomini di Black Air sono impegnati nel tentativo di penetrare nel fienile.
"Hepzibah, copri il lato destro, io penso alla sinistra. Sikorsky?"
"Sono nella cabina di comando dello Starjammer, Ch'Od."
"Prepara la partenza e inserisce le difese automatiche. Un po' di copertura con i laser ci farebbe comodo."
"Corsaro dobbiamo aspettare, Ch'Od!"
"Lo so, ma non appena torna voglio partire immediatamente!"
Raza e Scratch sono impegnati nel loro combattimento.
"Complimenti alieno, sei più resistente di quanto pensassi. Ma vedi, da quando Pete Wisdom mi ha bruciato con le sue maledette lame, sono totalmente insensibile al dolore. Sono una macchina assassina inarrestabile!"
"Allora forse sarai un avversario degno, Scratch!"
"Eravamo poco fuori dall'orbita di Stanshall's End, avevamo appena completato alcune riparazioni allo Starjammer. Waldo, il nosto computer di bordo, era stato riparato da qualche giorno, ma ci affidavamo ancora a Keeyah per tracciare la rotta. Era un viaggio di ruotine, prima di tornare a Standing Still, avremmo fatto un giro per qualche colonia Klizari sotto l'occupazione Shi'Ar. Avevamo appena finito di tracciare la rotta, quando Hepzibah mi fece notare uno strano oggetto fluttuare davanti a noi. Era un Monolite Nero, enorme, perfetto nella sua forma. Decisi di portarlo a bordo, nonostante Ch'Od non fosse d'accordo. Diceva che la sua gente, su Timor, narrava di una sorta di divinità con quella forma. Disse che non ci credeva, ma non gli sembrava una cosa intelligente rischiare. Ma io ero come rapito da quell'oggetto. Credo di non aver mai visto in vita mia qualcosa di così perfetto. Lo caricammo nella stiva, ma non feci a tempo ad andare a vederlo che Raza mi avvisò della presenza di un terzetto di ricognitori Shi'Ar. Nonostante i nostri trascorsi con Lilandra, molte fazioni dell'Impero, soprattutto nell'ambiente militare, non ci vedono di buon occhio, anzi. Decidemmo di scappare, evitando il confronto. Dissi a Keeyah di pensare ad un piano di volo che ci avrebbe permesso di fuggire indisturbati, mentre Hepzibah andò nella stiva per assicurare il Monolite che avevamo appena caricato.
Improvvisamente lo Starjammer si diresse verso le navicelle Shi'Ar, attivando i sistemi d'armi. Io gridai a Keeyah di fermarsi, ma mi rispose che i comandi erano scollegati. Hepzibah tornò in plancia quasi in trance, non è mai stata in grado di dirmi cosa ha visto nella stiva. Volammo in mezzo ai ricognitori, e li abbiamo abbattuti con un precisione che non avevo mai visto. Ci guardammo con fare interrogativo, non capivamo cosa fosse successo. Interrogammo Waldo, e disse che la causa di tutto era un malfunzionamento del sistema. Dissi a Keeyah di andare a controllare, mentre io e Ch'Od discutevamo dell'accaduto. Fu Raza ad attirare la nostra attenzione sul corpo di Keeyah che galleggiava nel vuoto dello spazio. La temperatura nella cabina si abbassò, ed io feci appena in tempo a gettarmi in un condotto prima che entrassi in ibernazione come altri. In realtà Raza rimase cosciente e cerco di uscire dalla cabina, ma una scossa elettrica gli fece perdere i sensi. Io capii che il responsabile doveva essere Waldo, e mi diressi verso il nucleo operativo centrale del computer. Quando Waldo capì che cosa avevo intenzione di fare, iniziò a parlarmi. Ricordo quello che disse:
'Chris, cosa
hai intenzione di fare?'
Io riimasi in silenzio
'Chris, lo
so, ho avuto un malfuzionamento, quello che è successo a Keeyah è stato un
incidente.'
'Chris,
fermo, se è per la faccenda degli Shi'Ar, era la maniera più sicura per
sfuggirgli.'
'Chris,
fermo! Ti prego Chris, non disattivarmi… Chris, Chris… Giro giro tondo casca il
mondo
casca
la
terraaaaaa'
Una volta disattivato Waldo, riuscii a rientrare in possesso dell'astronave. Iniziai la procedura di risveglio dei miei compagni, interrompendo in tempo il processo iniziato da Waldo che avrebbe causato la combustione dei loro organi interni. Quindi aprii la stiva, e mi diressi al cospetto del Monolite.
Lo toccai, e improvvisamente un vortice di… conoscenza, ecco, entrò in me. Vidi la mia vita, vidi l'universo, capii tante di quelle cose che ora non ne ricordo nessuna. Persi i sensi, e mi risvegliai dopo qualche ora sul ponte di comando. Raza era venuto a prendermi, e Ch'Od aveva provveduto a scaricare nuovamente il Monolite nello spazio…"
"È una storia inquietante, non c'è che dire…"
"Già, ma il contatto con il Monolite ha, come dire, riacceso la mia voglia di viaggiare tra le stelle. Voi non potete capire, ma per un uomo della mia generazione lo spazio era davvero l'ultima frontiera, l'immensità infinita, gli spazi siderali… Insomma, ho scoperto che solo come Corsaro mi sento veramente me stesso."
"Credo di capire, papà."
"Torniamo alla fattoria, se è andato tutto bene dovremmo essere pronti a ripartire. Sei stato fortunato a trovarmi ancora qui."
I due escono dal pub, prendono le biciclette e tornano verso la fattoria. Ad un centinaio di metri di distanza, vedono la battaglia in corso.
"Cosa diavolo sta succedendo?"
"A quanto pare i tuoi compagni sono sotto attacco. E gli assalitori sembrano appartenere a Black Air."
"Black Air? E cosa sarebbe?"
Un'organizzazione segreta inglese, che ha le mani in pasta in un sacco di affari loschi, dall'occultismo alle forme di vita aliene."
"Sento il rumore dei motori dello Starjammer, sono pronti a partire, devo raggiungerli."
"Posso crearti un diversivo, papà."
Le mani di Havok brillano già di energia cosmica. Corsaro lo guarda e gli si avvicina.
"Alex, quando rivedrai tuo fratello, e so che lo rivedrai, digli che mi dispiace non essere stato presente in questi anni, ma sono veramente fiero di voi."
"Lo dirò anche a tuo nipote. Ora vai!"
I due si abbracciano, poi Corsaro impugna la pistola e si dirige furtivamente verso il fienile. Contemporaneamente, un'esplosione di plasma investe una delle navicelle di Black Air. I soldati capiscono di essere accerchiati, e Corsaro li attacca alle spalle costringendoli a ripiegare e a liberargli un varco verso lo Starjammer. Vicino al portello ci sono Hepzibah e Ch'Od.
"Finalmente, Chris. Questi terricoli iniziavano a preoccuparci. Lo Starjammer è pronto a partire. Sikorsky è già all'interno."
"Scusa il ritardo, Ch'Od. Dov'è Raza?"
"Combattendo contro umano, stava. Pochi metri in quella direzione!"
"Va bene, salite a bordo. Lo porteremo a bordo con il raggio traente."
I tre salgono a bordo dello scafo, che pochi secondi dopo decolla demolendo il fienile.
Raza, ancora impegnato nel combattimento con Scratch, nemmeno se ne accorge. Il suo avversario, al contrario, lancia un'imprecazione alla vista dello Starjammer sollevato di una decina di metri da terra. La distrazione era l'unica cosa che desiderava Raza. Con una rapidità sovraumana, mette a segno un affondo che costringe Scratch ad inginocchiarsi. È pronto a dargli il colpo di grazia quando il raggio traente dello Starjammer lo colpisce, facendolo smaterializzare.
All'interno dello scafo, Raza è frastornato.
"Mi avete negato la vittoria in combattimento! È il più grave affronto che ho subito da quando sono stato catturato dagli Shi'Ar."
"Scusa Raza, ma ora dobbiamo scappare."
Lo Starjammer decolla, scomparendo presto dalla vista.
Havok saluta l'astronave con un gesto della mano, prima di scomparire in un portale luminoso creato da Gateway.
Vicino a quel che resta del fienile, atterra la seconda navicella di Black Air. Ne scende una donna bionda, vestita di nero.
"L'operazione è stata un fallimento, Scratch."
"Dici, Scicluna? Credo di aver riconosciuto quegli alieni, sono i Predoni Stellari. E conosco qualcuno che sarà molto contento di sapere dove trovarli."
La sera stessa, nel quartier generale di Black Air, Scratch e Scicluna stanno comunicando con una persona inquadrata su un monitor.
"I Predoni Stellari? Ne sei sicuro, Scratch?"
"Senza alcun dubbio, amico mio. Però con loro non c'era quella ragazzina, Deathcry."
"Meglio, così potremo eliminarli tranquillamente. L'Artiglio di Cristallo prevarrà. Così giura Erik Il Rosso!"
Continua…
Note dell'autore: Inizia una miniserie dedicata ai Predoni Stellari, dopo lo speciale che li ha visti protagonisti durante la Guerra dei Mondi. Dopo questo primo episodio ambientato sulla Terra (a parte il flashback-omaggio a Kubrick, l'avevate riconosciuto, vero?), nel prossimo numero le atmosfere saranno decisamente più cosmiche. Per quanto riguarda la storia, rivediamo Sikorsky, assente nello speciale GdM (ma probabilmente era semplicemete chiuso in infermeria) e scopriamo che fine hanno fatto Waldo e Keeyah. Il primo non si vedeva dai tempi della seconda mini dedicata ai Predoni (ed in quella sede Warren Ellis suggeriva che fosse guasto), mentre il secondo era stato introdotto proprio nella stessa mini come pilota.