n. 0.2
ULTRON
SCATENATO
di FABIO VOLINO con la collaborazione CARLO MONNI
Editor: GIUSEPPE FELICI
"Ezio
Auditore, santo patrono dei mercenari, proteggimi tu!".
Wade
Wilson alias Deadpool è un uomo sprezzante del pericolo, mai e poi mai
fuggirebbe da una battaglia, per quanto disperata... tranne quando viene
inseguito da altri cento mercenari assoldati da AIM e Hydra per fargli la pelle
dopo che il mercenario chiacchierone ha ripetutamente messo le due
organizzazioni l'una contro l'altra.
“Lo
spiegone era proprio necessario?”.
Zitto e
scappa, Wade!
"Dico,
è questo il ringraziamento per aver rallegrato le loro serate? Poteva andare
molto peggio, insomma, potevo lanciare loro contro un team-up tra Miley Cyrus
ed Emma Watson! Quello sì che sarebbe stato devastante".
Proiettili fischiano da tutte le
parti attorno alla sua testa.
"Ecco,
questo è il classico esempio di invidia del pene".
Girando
rapidamente lo sguardo, Deadpool nota che uno dei mercenari ha imbracciato un
bazooka. "Oh per la sacra continuity
del Dottor Who!".
Il
colpo di bazooka parte. Wade Wilson si inoltra nell'unico rifugio a portata di
mano, una caverna. Il colpo di bazooka colpisce la parte superiore della
montagna e quintali di roccia crollano per barricare l'unica via d'uscita per
il mercenario e seppellirlo vivo.
"No!
Buried, come in quel film con quell'attore che non mi piace! Quello che non
interpreterà mai il mio ruolo al cinema, neppure nel 2016!".
Non
sapendo quanto sia ampio lo spazio in questa caverna e non potendo dunque
immaginare quanto ossigeno possa essere rimasto, la logica consiglierebbe di
risparmiare quanto più possibile il fiato. Logica? Deadpool? Ok, perdonateci questa
inutile divagazione.
"Tutto
questo non è giusto, come il trattamento riservato a Chuck Cunningham. Tutto
questo non è il modo corretto di comportarsi verso il fan numero 1 di Joffrey
Baratheon, povero, sfortunato ragazzo amante delle decapitazioni in pubblico.
Tutto questo va contro i sacri principi della cultura del buon Chev Chelios.
Tutto questo è...".
Il
nostro buon mercenario inizia a tossire.
"Cough,
porca Frigga, cough, che lo sfintere del Barone vada in vacca, cough cough, che
i suoi figli si mangino una bella bistecca di, cough, mucca Skrull...".
Impegnato
a insultare persone non presenti e non vedendo bene il terreno davanti a lui,
Deadpool non si accorge di una svolta improvvisa nel terreno e così, dopo aver
messo un piede in fallo, inizia a precipitare. "
MA
VAFFANPRINCIPEKULL!!!!!!!!!!".
Lo
schianto al suolo è devastante e gli spezza decine di ossa nonché la spina
dorsale.
"Dolore" trova comunque la forza di dire "Immenso dolore, oh dolore, dolore delle mie brame
chi è il mercenario più rigenerato del reame?".
Dopo
qualche minuto il fattore rigenerante di Deadpool ha fatto il suo dovere e il
nostro presunto ma anche no eroe si ritrova nuovamente in piedi. Per una sorta
di miracolo della natura, Wade Wilson rimane ammutolito quando si accorge poco
più avanti di avere di fronte una sala illuminata come se fosse giorno e piena
di computer avveniristici.
"Ma
questo è il paradiso dove è andato Steve Jobs!" commenta il cinico Deadpool.
La
curiosità che uccide il gatto ma non il mercenario chiacchierone guida Wade
verso quell'ampia sala, notando subito che c'è un uomo vicino a quei computer.
Un uomo dalla faccia nota.
"Hank
Pymuccio, come va?" esclama Deadpool
"Picchiato nessuna questo mese? Hai battuto il record di esaurimenti
nervosi in una settimana? Chi sei ora, Calabrone, Golia, Davide... dimmi un
po'!".
Colui
che appare come Hank Pym rimane in silenzio.
"Insomma,
un po' di considerazione! Non sono mica Firebird, ho avuto quattro testate a me
dedicate... ah no scusa, universo sbagliato, qui non sono considerato. Insomma,
mi vuoi parlare?".
"Adam"
dice infine il suo interlocutore.
"No,
Wade".
"Adam".
"Ma
cosa... cos'è, il tuo secondo nome? Cosa sono queste retcon a mia
insaputa?".
Il
presunto Hank Pym si avvicina a Deadpool e preme un indice contro la sua testa.
"Ah,
ti piace il sesso violento... buongustaio!".
Sfortunatamente
per Wade, quello che riceve dopo è una potente scossa elettrica che percorre
tutto il suo corpo, bruciacchiando il suo costume.
"Ed
era pure isolatooooo" grida Wade "Scrittore, ti prego, non la classica scena
dell'eroe che precipita nell'oblio!".
E il
nostro eroe precipita nell'oblio. Scusa, Wade, esigenze narrative... sì, lo so
che ho utilizzato questa battuta nel precedente episodio, ma fatemi godere
delle meraviglie del Copia e Incolla.
"C'è
nessunoooo, sono la sfigata particella di sodio! Perché è così buio? Wendy,
tesoro, luce della mia vita... sono il lupo cattivo! Lo senti il mio splosh,
splosh, splosh?".
"Basta
con questa litania!".
"Chi
ha parlato? Chi cazzo ha parlato? Chi è quel lurido, stronzo comunista checca
pompinaro che usa ancora nel 2015 la parola litania? Ah, sei tu fatina buona
del cazzo! Tu qui non riderai, qui non piangerai, qui si riga dritto,
chia...".
Una
nuova scossa percorre il corpo di Deadpool.
"Oh,
capisco, tra un po' tutti faranno storie con protagonista Electro, quindi io
sto affrontando Electro, giusto?".
Wade
apre gli occhi e una mano metallica artiglia il suo collo.
"Sei
davvero una strana persona" dice il robot "Tutto quel dolore, dovresti
essere morto, invece sei qui a fare strane battute".
"Oh,
per le tre leggi della robotica di Asimov, anzi quattro anzi ho proprio perso
il conto! Tu sei Ultron, e tra un po’ tutti faranno storie con te protagonista,
quindi i conti tornano. Hai visto Pinocchio, ultimamente? Scommetto che ti è
piaciuto”.
“Sei
pazzo”.
“E tu
un robot assassino che non uccide mai nessuno!".
"Gli
abitanti della Slorenia non sarebbero d'accordo con te. Lascia che...".
"Aspetta,
sta arrivando il momento 'spiegone'?".
"Il
momento cosa?".
"Dicesi
spiegone quel momento in cui il cattivo riepiloga avvenimenti che tutti già
conoscono al solo scopo di alimentare il suo smisurato ego, in realtà sta solo
frantumando i miei nobili gioielli di famiglia...".
Una
nuova scossa percorre il corpo di Deadpool.
Il
mercenario riprende i sensi.
"Ora
mi vuoi ascoltare?" chiede con tono minaccioso Ultron.
"Sono
tutt'orecchio, perché l'altro me l'hai carbonizzato... oh beh, tanto
ricresce".
"Dopo
averti conosciuto, ora sono ancora più convinto che l'umanità meriti di essere
sterminata. Il mio sciocco... figlio, Adam, ha di nuovo deciso di riportarmi in
vita per ragioni note solo a lui e io l'ho ucciso da quel verme insignificante
che è. Ancora una volta. La struttura che lui ha costruito qui mi aiuterà a
portare a termine il mio grande piano: cancellare l'umanità dalla faccia della
Terra".
"Nooooooo!".
"Sì".
"Ma
tutta l'umanità? Tutta tutta?".
"Sì".
"Anche
Lionel Messi? E Kobe Bryant? E Benedict Cumberbatch? E Gina Carano? E Jenna
Jameson? E gli ideatori delle catene di sant'Antonio e delle bufale via social
network? E i critici cinematografici della domenica? E il mio amato Gerry
Duggan? E chi scrive i dialoghi dei reality show? E chi crea le risate finte
delle sit-com? E...".
"Quale
parte di tutta l'umanità non ti è chiara?". Ultron è leggermente
spazientito, non è proprio il palcoscenico che si aspettava.
"E
io come faccio a sapere come vanno a finire Game Of Thrones e Under The
Dome?".
"Non
so di cosa tu stia parlando e non mi interessa".
"Esigo
che venga chiamato subito il mio avvocato e il mio proctologo, bisogna andare a
fondo di questa vi...".
Ultron
lancia un raggio ottico e taglia in due il tavolo su cui si trova Deadpool,
tagliando in due anche il mercenario chiacchierone, che finalmente tace. Per la
prima volta nella sua esistenza robotica, Ultron prova una nuova sensazione:
sollievo. Il silenzio è d'oro.
Il
robot si dirige verso il complesso di computer creato dalla sua progenie Adam,
il cui corpo sintetico giace riverso al suolo, immobile. Ha creato un vero e
proprio capolavoro: un network tramite cui poter accedere a tutti i sistemi
computerizzati in giro per il mondo. Non serve eliminare gli umani uno per uno.
"Basterà causare la fusione
del nocciolo dei reattori di tutte le centrali nucleari e la
mutua distruzione assicurata sarà... assicurata... quel pazzo mi ha
infettato!".
Ultron
prende un cavo e lo piazza dentro la sua cavità toracica, in una sorta di
contorto collegamento USB. Ma improvvisamente qualcuno lo afferra per una
gamba. Deadpool, tagliato in due, eppure strisciando con le braccia è riuscito
a raggiungere il robot.
"La
senti la presenza?" ironizza il
mercenario chiacchierone. (Roy, John, perdonatemi).
"Vattene
via! Tutto questo caos solo per due telefilm?".
"Ah,
ma allora anche tu li guar...".
Il
cortocircuito conseguente interrompe ogni successivo scambio e restano solo due
corpi robotici immoti e un mercenario carbonizzato.
Uno
spettro si aggira per l'Europa, no scusate per una rete fantasma, lo spettro di
Ultron. L'intervento maldestro di Deadpool non ha impedito che costui
trasferisse la sua coscienza robotica nel network creato da Adam, ma per ora
gli ha impedito l'accesso all'ambiente che intendeva utilizzare. Per ora.
"Quello
sciocco si è solo fatto ammazzare per niente, ha solo rimandato
l'inevitabile" dice lo spettro di Ultron. "Già ora sento questa rete
virtuale fondersi in me, sto per espandere la mia coscienza cibernetica lungo
tutto il mondo, per portare distruzione ovunque. Preparatevi, l'inverno
nucleare sta arrivando".
"AH,
MA ALLORA LO VEDI DAVVERO!!!!".
Non
pensiamo che Ultron possa provare stupore, ma diciamo che i suoi circuiti
ectoplasmici stanno sperimentando qualcosa di molto simile nel vedere di fronte
a sé lo spettro del mercenario chiacchierone, Deadpool!
"Tutto
questo è un assurdo incubo, surreale" esclama.
"Senti,
non so come sia capitato qui, se lo devo al genio del tuo figliolo robotico, a
un miracolo divino o a un plot hole... ma io mi sono stancato di te!".
"Non
puoi fare niente comunque!".
"Posso
farti il culo... ed è già tanto!".
"Non
ho capito cosa hai detto".
"Oh,
tesorino, dai che l'hai capito" afferma
Wade con tono femminile e frasi poco politically correct (certo che... correct?
Deadpool? Non leggete questa storia se siete contrari).
Poi senza
esitare (e senza avere la minima idea di cosa fare, aggiungiamo noi) Wade
proietta la sua essenza spettrale dentro quella di Ultron. Ne fuoriesce uno
strano ibrido biancorosso, con un occhio purpureo e uno nero.
"Sarebbe
questa la tua grande strategia?" grida Ultron "Ho combattuto contro
le più grandi menti del pianeta, la tua è piena solo di spazzatura".
"Spazzatura,
non lo siamo tutti in fondo? La spazzatura salverà il mondo, oh spazzatura,
spazzatura perché sei tu spazzatura?".
"Non
dire idiozie!".
"Cos'è
l'idiozia di fronte all'immensità dell'Universo? Perché Lost ha avuto un finale
così di merda? Perché il drago Smaug mi eccita incredibilmente? Perché Saul
Goodman non viene eletto Presidente? Perché c'è gente che crea profili fake in
rete visto che averne uno reale è già uno strazio? Perché sta chiudendo la
linea Vertigo?".
"Ti
annienterò, in una maniera o nell'altra!".
Ma già
la voce di Ultron esita, già la sua volontà vacilla di fronte all'incredibile
follia di Wade Wilson, perché gli androidi non sognano pecore elettriche, ma
mercenari chiacchieroni sì!
"Rischiamo
di arrivare tutti Tardis!" continua
Deadpool "Non c'è due senza Dalek. Io
penso che la vita sia come l'Universo DC Comics, tutta piena di buchi e
incongruenze. Adoro quelli che si scandalizzano perché i social network rubano
i loro dati privati, come se la loro vita potesse essere minimamente
interessante per un essere senziente più evoluto di un'ameba. Detesto chi
stronca un intero film solo vedendo il trailer, si vede che ce l'ha piccolo
come il trailer... il gusto per il cinema, che avevate capito? Che poi...
qualcuno ha mai capito perché Ruzzle sia un gioco così amato? A me fa schifo. E
poi la delusione più grande: passi una vita intera a guardare film horror e il
film più spaventoso che vedrai mai nella tua intera vita è Nel Fantastico Mondo
di Oz… e lo chiamano un film per bambini!".
La
volontà di Ultron vacilla sempre di più.
"Non
tutti possono vantarsi di avere un fascino come il mio, mi ha disegnato persino
Terry Moore... o era Tony? Stermino, ergo sum. Quello che succede a Las Vegas,
col cavolo che rimane a Las Vegas! Ti rifarò una continuity che non potrai
rifiutare, tutte le Ere che vuoi...".
In quel
momento un rumore innaturale, la cosa che più possa avvicinarsi a un urlo di un
essere robotico, prorompe dallo strano ibrido e poco dopo rimane solo lo
spettro digitale di Deadpool. Il quale svanisce a sua volta pochi secondi dopo,
prima che possa pronunciare un'altra delle sue perle.
Dopo
quella che appare come un'eternità o un semplice battito di ciglia, Deadpool
riapre gli occhi: si trova di nuovo nel mondo reale, se così lo si può
definire, e il suo corpo si è quasi totalmente rigenerato. Davanti a lui
l'originale progenie di Ultron, Adam, che lo osserva col suo consueto sguardo indecifrabile.
"Insomma,
voi robot il concetto di ospitalità proprio non ve l'hanno stampato nei vostri
circuiti... stampati? Cos'è stato tutto questo, un brutto gioco
perverso?".
Adam
rimane come al solito in silenzio. Deadpool lo afferra e lo sbatte contro una
parete.
"Ascolta,
è stata una brutta settimana... mese... anno... vita, o mi dici subito qualcosa
o ti assicuro che scoprirai sui tuoi arti metallici che anche un robot può
soffrire!".
"Grazie".
Una
parola che esce in maniera assolutamente anonima, con tono privo di qualsiasi
empatia, eppure improvvisamente tutto diviene chiaro per Wade Wilson.
"Hai
pianificato tutto. Non so se avessi previsto o meno la mia presenza, ma non mi
stupirei se avessi messo in conto anche questa, magari dicendo a quei cacciatori
di taglie dove mi trovavo. Quello che so è che... io e Ultron siamo stati
entrambi pedine della tua scacchiera. Volevi liberarti di lui e ci sei
riuscito, sfruttando me".
Wade
Wilson è stato una pedina per buona parte della sua vita, a partire dal Progetto
Arma X, poi ha cercato di far divenire altri pedine nelle sue mani, fallendo
ogni singola volta. La verità è che Deadpool conosce troppo bene la condizione
di pedina per avere il coraggio, e soprattutto la volontà, di andare fino in
fondo con qualcun altro, chiunque altro. Tuttavia l'improvvisa comprensione di
ciò che è davvero successo fa nascere in lui una tremenda, insopprimibile
rabbia. Quando abbandona il laboratorio sotterraneo, si lascia alle spalle la
carcassa robotica carbonizzata di Ultron e i vari pezzi che un tempo uniti
formavano l'insolito essere artificiale di nome Adam.
Scavando
e strisciando, Deadpool trova una cavità, che dopo una ultima salita in alto lo
porta a riassaggiare una sana boccata di aria fresca.
"Questa
sì che è vita!" esclama "Nessuna preoccupazione, un paio di squartamenti, le
mie donne che mi aspettano al bar, cosa posso volere di più? No, niente
riferimenti a un amaro che qui siamo negli Stati Uniti!".
Di
certo, non potrebbe volere le pallottole che subito dopo ritornano a fischiare
vicino alle sue orecchie: i mercenari assoldati da Hydra e AIM hanno
pazientemente aspettato il suo ritorno.
Wade
Wilson ricomincia la sua fuga.
"Eh
dai, su, I'm running like a wrecking ball, no? Ezio Auditore, santo patrono dei
mercenari e dei nerd incalliti di videogame, ascolta le mie preghiere...".
Corri, Wade, corri! Che magari la prossima storia sarà se possibile ancora più brutta di questa!
FINE, PER FORTUNA
(Dei lettori, ovviamente)