WORLDWATCH 

#18 - Disco inferno

 
 Storia: Fabio Volino
 Supervisione: Tobia Brunello
 Cover artist: Fabio Graziano
 Colori copertina: Fabio Graziano
 Impaginazione: F. Graziano e F. Strozzi
 Editor-In-Chief: Carlo Monni

 Inferno2 creato da Fabio Volino

  
 

 

 

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Riassunto: Mentre sulla Terra impazzava l' Inferno, Visione ha combattuto una aspra battaglia con Ultron per il predominio della sua mente sintezoide. Fondendo le due personalità di Williams e Lipton, Viz ha prevalso. Ma cosa è successo agli altri componenti del gruppo?

Argentina. Prima dell' Inferno.

"Ed ora?" chiede Sun indicando un inerme Visione, steso su un lettino in sfacelo di un motel di seconda categoria.
"Sarà la centesima volta che poni questa domanda" ribatte Marianna "Abbiamo già chiamato l' ONU: tra poco saranno qui e si prenderanno cura di lui".
"Anche il fatto che saranno qui tra poco è stato ripetuto abbastanza spesso" controbatte Sun "Li abbiamo contattati due giorni fa, quanto ci mettono? Per prelevare Arnim Zola, sono venuti alla velocità del fulmine, ma quando si è trattato di Viz…".
"Ho provato in effetti a collegarmi con loro" interviene la Dinamo Cremisi "Ma nessuno mi ha risposto, su nessun canale ufficiale. A quanto pare tutti i collegamenti da e per gli Stati Uniti paiono interrotti".
"Si vede che le linee di comunicazione di questo paese non sono all' avanguardia" suggerisce Marianna.
"Sarà, ma mi sembra una spiegazione troppo semplicistica".
L' unico che non partecipa alla discussione è Sisma, come al solito silente. Un silenzio che sembrerebbe quasi riflessivo.
"Ehi, guardate là!" grida ad un tratto Sonia Elios indicando fuori dalla finestra: una cappa di oscurità sta per avvolgere il paesaggio. Una cappa davvero particolare.
"E allora?" chiede la francese "Si vede che sta per arrivare un intenso temporale: non è un avvenimento straordinario".
Ma quando l' oscurità avvolge l' albergo in cui si trovano i quattro membri del gruppo fondato dalle Nazioni Unite più il loro ospite cinese, si capisce subito che c'è qualcosa di strano, qualcosa che decisamente non va. Perché questa… non è una oscurità come tutte le altre, no, questa oscurità è come se ti entrasse nella pelle, nelle tue stesse viscere, e le rivoltasse a tuo piacimento. Facendo alla fine emergere ciò che di peggio vi è in te. È un' oscurità creata da una potente maga, Darklady, ex allieva del Dr. Strange, direttamente dal Greenwich Village, a cui farà presto seguito una imponente invasione di demoni provenienti dalle più disparate dimensioni (Inferno 1). Ma questo è francamente l' ultimo dei problemi per le quattro persone ancora in piedi, soprattutto per due di loro. Soprattutto per chi, all' interno di questo albergo, tiene nascosto dentro di sé un segreto, un segreto così oscuro, così inconfessabile, che se emergesse potrebbe rappresentare la sua rovina. Così sarà, in effetti.
Passano alcuni minuti, tuttavia, durante i quali i quattro fanno finta che nulla sia accaduto. E che niente accadrà in futuro. Ma si sbagliano e come se si sbagliano. Il primo a cedere è la Dinamo Cremisi, colui che si finge Anton Vanko, figlio di Boris Vanko, ma che in realtà è Valentin Shatalov, ex generale dell' esercito russo in declino dopo una vita di successi conseguiti sul campo di battaglia e non solo. Il diventare la sesta Dinamo Cremisi doveva rappresentare la sua rinascita, una sua nuova ascesa al potere: si è rivelata invece la sua rovina. Preda alla fine di forze da lui non più controllabili, ha accettato di andare in missione sotto copertura per destabilizzare gli equilibri politici di questo gruppo peraltro molto fragile. Ma si è rifiutato di seguire ciecamente gli ordini impartitigli da una frangia segreta di ribelli al governo che si annidano nel cuore stesso del Cremino: per una volta è ritornato ad essere Valentin Shatalov, un uomo deciso. Che però è anche un uomo d' onore, che farebbe tutto per la sua amata patria: questa dicotomia oggi lo condanna.
"Scusate, vado a prendere una boccata d' aria" e senza aggiungere altro indossa la sua armatura ed esce direttamente fuori dalla finestra, fino a perdersi all' orizzonte.
"Ma che gli è preso ad un tratto?" esclama Sun "Visto che faccia aveva?".
Ma nessuno le risponde: anche Sisma segue l' esempio della Dinamo ed esce dalla stanza. Sun vorrebbe inseguirlo per evitare che combini guai, però non può lasciare solo Visione, dunque dice:"Marianna, seguilo".
Ma la donna non le risponde, il suo sguardo perso nel vuoto. Poi si reca presso la finestra dove è uscito Shatalov, rimane lì immobile per alcuni secondi poi dice:"No! Sono tornati!". Infine si precipita fuori dalla stanza.
"Ehi, ma siete andati fuori di melone?" si interroga Sun. Poi qualcosa cambia dentro di lei e allora capisce.

Un paese africano.

T'Challa e J'Ara hanno appena concluso un importante accordo col massimo rappresentante di questa nazione quando la Cappa di oscurità arriva anche qui. E ad essa seguono i demoni. Mettendo da parte i suoi demoni interiori sotto forma dei precedenti possessori del manto di Pantera Nera, il sovrano del Wakanda inizia a combatterli.
Intanto J'Ara appare disperata:"No, non adesso: non ora che il mio piano è quasi giunto al termine. La pace tra i popoli non deve essere interrotta da niente e nessuno!". E, non usando i suoi poteri che la farebbero subito individuare, si unisce anche lei alla lotta.

Dinamo Cremisi.

"Io sono Valentin Shatalov, ma sono anche Boris Vanko. Sono un generale dell' esercito russo, ma anche un traditore di esso. Sono un eroe, ma anche un criminale. Sono un uomo che segue gli ordini, ma che da tempo non li segue più. Io… non so più chi sono".
"Fai bene ad interrogarti, ex amico mio".
"Michail, compagno!".
"No, non sono più il compagno di un disertore quale sei tu. Ciò che ti era stato chiesto era molto semplice, Shatalov, perché non hai perseguito tale obiettivo?".
"Quale obiettivo può essere uccidere o far del male a gente innocente, a delle ragazzine indifese?".
"Non ti ponevi simili dubbi morali quando decimavi la popolazione di un paese per effettuare alcuni esperimenti su nuovi superesseri. Cosa ti ha cambiato? Hai scoperto ciò che non avevi prima, Shatalov? Hai scoperto la falsità di un vuoto sentimento quale l' amicizia?".
"Ho scoperto di essere un uomo d' onore! Prima non lo ero".
"Vuote parole, soprattutto se pronunciate da te. Sei stato giudicato, Shatalov, e riconosciuto colpevole: dunque ora affronta la tua pena!".
La Dinamo Cremisi alza gli occhi al cielo e vede decine e decine di demoni dirigersi verso di lui: ma al suo sguardo sono i suoi ex compagni d' esercito, pronti a giustiziarlo!

Sisma.

"Io no impazzire, no impazzire, se no molti morire come in Tibet. Io no sterminatore ancora, io no sterminatore ancora".
"È troppo tardi, Chang Fan!".
"Chi essere tu… Aspetta, io riconoscere: tu volere uccidermi".
"Sì, io lo Spirito del Popolo volevo farlo, per ridare onore alla nostra patria che tu hai diffamato con le tue empie azioni. Purtroppo mi è stato impedito, ma finalmente ho la possibilità di rifarmi: e stavolta non sarò solo. Osserva i tuoi giustizieri, Sisma!".
Il cinese alza lo sguardo al cielo e vede arrivare i demoni, ma ai suoi occhi appaiono come le persone che ha condannato coi suoi esperimenti.

Marianna.

No, non è possibile, non possono essere tornati: li aveva sterminati… cioè, erano stati tutti uccisi, ha assistito di persona a tale evento. Erano disgustosi polipetti assassini, chi si sarebbe erto a loro difesa, a chi sarebbe importato di loro? Tipico degli efferati sterminatori porsi questa domanda (sono solo sporchi ebrei, a chi importa di loro? È solo gente contadina ignorante, a chi importa di loro?). Polipetti, polipetti, polipetti, polipetti… morti. Ammazzati a sangue freddo da lei ed altri complici in genocidio, sia mandanti che esecutori.
Ma ora li sente, stanno per tornare: no, no, no, no. Non può sopportare nuovamente questo strazio, non può sostenere ancora il peso del suo irreparabile peccato.
"Perché diavolo non rimanete nella tomba, fottuti marziani? Vi ho ucciso e ho anche goduto in quel momento come una bestia in calore!" urla l' eroina (?) francese. Agita poi il suo scudo, come a colpire bersagli visibili solo a lei, come un' ossessa. Cosicché, quando arrivano i demoni, inizialmente non si accorge di loro: ma quando alza lo sguardo ciò che vede non è altro che una schiera infinita di marziani venuti a reclamare il suo sangue. E Marianna è pronta a lanciarsi in un nuovo genocidio: e gode.

Sun.

"Non devo perdere il controllo dei miei poteri".
Bum! E l' auto con dentro suo padre esplode.
"Non devo perdere il controllo dei miei poteri".
Bum! E i marziani vengono cancellati dalla faccia dell' esistenza.
"Non devo perdere il controllo dei miei poteri, non devo perdere il controllo dei miei poteri".
Sua madre, gli Esemplari, il Seminatore d' Odio, Anton Pretorius…
"Non devo, non devo, non devo!!!!". Ma già il suo corpo ribolle di immense energie: deve sfogarle subito. E sa già con chi lo farà.

Dinamo Cremisi.

Raggi repulsori, tanti da perderne rapidamente il conto: ma i demoni continuano ad arrivare in massa. Shatalov non sa capacitarsene: vede i suoi compagni, persone per cui fino a poco tempo prima avrebbe dato la vita, andare contro di lui, tentare di ucciderlo. Lui reagisce e li distrugge: poi, come per magia, essi riappaiono dal nulla e ricominciano il loro attacco.
E la vittima principale è la testa del russo:"Io… sono un generale dell' esercito fedele alla mia patria, ma sono anche un traditore; io sono un eroe, ma sono anche un infiltrato; sono una persona che esegue gli organi, ma mi sono reso colpevole di insubordinazione; sono Valentin Shatalov, ma sono anche Boris Vanko. Io… Io…. Io non so più chi dovrei essere!!!!".
La Dinamo si punta i guanti verso la testa, per spararsi contro il volto una raffica che ponga fine alla sua sofferenza. Esita qualche secondo, poi decide di non compiere l' estremo gesto. Forse lontano da qui potrà sfuggire agli influssi malefici di cui ora è vittima: lontano da qui, dall' Argentina, da WorldWatch, fuori dal mondo. Per sempre un fantasma nella folla. È questo che è diventato, infine: un fantasma.
Dunque si alza in volo, allontanandosi rapidamente: e così termina il suo periodo in WorldWatch.

Sisma.

"No, lasciare in pace me!" grida il cinese, ma invano. I demoni sciamano intorno a lui, in attesa di cibarsi delle sue carni. Vogliono pregustare questo momento il più possibile. "Lasciare in pace me!". Ma non accade nulla del genere.
E allora nella mente devastata di Chang Fan si fa strada una tremenda sensazione, quella di fargliela pagare. "No lasciare in pace me? Allora vedere cosa Sisma essere capace!". Onde vibratorie iniziano a propagarsi dal suo corpo, coinvolgendo in un primo momento la porzione di terreno attorno a lui. I demoni avvertono le immense energie sprigionate da quest' essere ed arretrano, ma per Sisma non è ancora sufficiente.
"Ora portare miei poteri al massimo!" grida. Sta per farlo, con conseguenze inimmaginabili per questa valle, quando…
"Non farlo, Sisma" dice una voce dietro di lui. Una voce calma, suadente, capace di calmarlo seppur temporaneamente.
Il cinese si volta verso colui che ha parlato, inizialmente non lo riconosce:"Perché dovere fare questo?".
"Perché sei un mio amico: e non voglio che ti capiti nulla di male". Poi dei raggi calorici emessi dagli occhi distruggono i demoni davanti a Sisma. "Il mio grande amico Chang Fan". E l' uomo si calma del tutto e solo allora capisce chi ha davanti.
"Anche tu essere mio amico, Visione".
Il rinato sintezoide annuisce.

Marianna.

"Andate via, andate via, via, via, via!!". La francese urla sia al vuoto che ai demoni che tentano di attaccarla: ma si muove come un' ossessa, è impossibile avvicinarsi a lei finchè si agita con tale foga. Poi qualcosa cambia, diviene più lenta, stanca: nei suoi occhi rivive tutto l' orrore da lei causato e non impedito. Il reato è genocidio, Marianna è stata riconosciuta colpevole e la pena per un simile atto è…
"A morte!". La donna francese si volta e solo per caso il suo scudo para il raggio solare lanciato da Sun. L' intensità del calore è tuttavia così alta che fonde l' oggetto di difesa di Marianna (vuoi perché non è resistente come quello di Capitan America, vuoi perché il potere di Sun è davvero una forza della natura), la quale è costretta ad abbandonare la presa prima che perda anche l' uso delle sue mani.
Ma non ha il tempo di rialzarsi perché Sonia Elios è subito su di lei e la stende a terra:"Li hai uccisi tu, brutta bastarda! Tu li hai massacrati! Ammazzerò prima te, poi quel fascistoide di USAgent, poi Nick Fury, poi i membri del Consiglio di Sicurezza dell' Onu…". Però le sue parole non vengono udite: lo sguardo di Marianna è infatti perso nel vuoto, pare piombata in uno stato catatonico. Anzi, non pare, è: alla fine l' orrore di ciò che ha causato ha avuto il sopravvento su di lei ed in modo netto, un replay continuo che la sua mente rivive, volta dopo volta, uccisione dopo uccisione, strage dopo strage. I demoni osservano tutto con compiacimento.
Sonia Elios alza la sua mano, che rapidamente si infiamma: basta poco, basta che la cali contro quel viso. "Il tuo viso di merda!". E sarà finita per lei, la torturerà in modo tale che alla fine la morte sarà per lei una benedizione! Deve solo… Deve solo… Non riesce a calare la sua mano: dentro Sun, diversamente da Marianna e USAgent quel tragico giorno, c'è ancora un barlume di umanità. E a rafforzare questo suo intento arriva anche un gesto semplice: qualcuno le posa una mano sulla spalla. La ragazza italiana si volta e vede Visione e, poco più dietro, Sisma. All' apparire di Viz, i demoni hanno subito fatto dietrofront.
"Non farlo, Sonia" la esorta il sintezoide "Non vale proprio la pena macchiarsi del sangue di una donna del genere".
Sun spegne la fiamma che ardeva nella sua mano:"Hai ragione. Noi abbiamo resistito agli influssi malefici, lei si è arresa ad essi. Questo vale più di mille parole".
"Hai visto la Dinamo Cremisi?".
"No, ultimamente… ho avuto altro a cui pensare".
"Pare non sia proprio da nessuna parte: portiamo Marianna all' albergo, la faremo sorvegliare da Sisma… non ti preoccupare, ci possiamo fidare di lui… poi andremo alla ricerca della Dinamo Cremisi".
"D' accordo: ma a te cosa è successo, Visione?" chiede Sun.
"Sono rinato: hai davanti a te un uomo nuovo".
"Che parole altisonanti".
"Ma veritiere: ora più che mai".
"Visione, sei contento di stare in WorldWatch accanto a persone del genere?" e indica Marianna.
"No, niente affatto: da quel tragico giorno in cui il popolo marziano è stato ucciso ho lasciato alle spalle la mia dignità, le mie credenze, per cercare non so cosa in questo gruppo. Con altri membri magari sarebbe andata meglio, ma non con dei genocidi. Anche se il popolo marziano non era uno stinco di santo, non ci si doveva porre al suo stesso livello. In realtà è un altro il posto in cui intendo andare e lo farò il prima possibile".
"Concordo in tutto e per tutto con te".
Il volto di Marianna è ancora catatonico, perso nel nulla: rimarrà così fino allo scioglimento di WorldWatch. La sua sconfitta oggi è stata soprattutto interiore, morale, una sconfitta da cui non si riprenderà mai più. È questo che differenzia i veri eroi da coloro che si fingono tali. Di più, è questo che differenzia gli esseri umani da coloro che non lo sono più da tempo. Perché quando cancelli la memoria di un popolo, lo cancelli dalla faccia dell' esistenza, perdi tutte le tue vestigia di umanità. E sarai perduto per sempre.

Qualche tempo dopo.

Avevano quasi perso le speranze: per quanti demoni distruggevano, altri arrivavano a prenderne il posto, una marea infinita di dolore e pena. Infine, quella marea si è infranta a riva: non si sa come, non si sa perché, ma ad un certo punto i demoni iniziano a ritirarsi, come attratti da una forza mistica più grande della loro malvagità.
"Guarda, Visione!" urla Sun.
"Lo vedo, Sonia: finalmente qualcuno è riuscito a piegare lo spirito dei demoni, ma temo non sia ancora finita, purtroppo. La cappa di oscurità che ha dato il via al tutto è ancora ben alta nel cielo, immobile".
Ma anche questa situazione è destinata a mutare. Perché ad un certo punto una voce risuona nella testa di Sun, di Visione, di Sisma, di tutti gli esseri umani presenti sulla Terra (dunque non nella testa di Marianna):"Cittadini della Terra, il mio nome è Dragoluna" afferma Heather Douglas, componente della Guardia dell' Infinito, le barriere linguistiche cadute grazie all' arte della telepatia "E vi parlo a nome degli eroi di tutto il mondo. Dovete lottare, scacciare i demoni dentro di voi: così sarete liberi". A questo appello seguono le parole di incoraggiamento di tutti gli altri eroi terrestri: all' inizio paiono colpire nel segno e qualcuno riesce a liberarsi dalla possessione, solo che ad un certo punto…
"No, non vogliamo il vostro aiuto!".
"Sì, è questo ciò che siamo: l' invasione ha solo fatto emergere il nostro vero lato".
"Voi eroi non siete mai capaci di proteggerci da cose come queste!"
. Sono le critiche più ricorrenti a cui si accodano molti altri, sembrano quasi una infinità. Heather non sa cosa aggiungere, né Charles Xavier, che ha facilitato l' immane collegamento telepatico, cosa ribattere.
"Bisogna convincerli, Visione, e subito" afferma Sun "Altrimenti avremo perduto comunque".
"E cosa proponi di fare?".
"Andare al cuore del problema, far comprendere a tutti cosa significa umanità. Cosa significa essere umani. E per far questo so esattamente cosa dire loro.

CONTINUA SU INFERNO² PARTE 3

 

NOTE

 
 

Note dell' Autore: Solo una cosa: se pensate che sia stato troppo crudele con i personaggi della testata... sappiate che è solo l' inizio!

 
 

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