Di Carlo Monni
PROLOGO
C’era una volta, tanto tempo fa, in
un lontano paese europeo, uno stregone che mutò due gatti, un maschio ed una
femmina, in creature di aspetto ed intelligenza umanoide. Lo stregone, il cui
nome era Ebrok creò allo stesso modo altri uomini e donne gatto, ma il suo
esperimento divenne presto incontrollabile: a parte la prima coppia, Flavius ed
Helene, gli altri membri del Popolo Felino si rivelarono corrotti e crudeli e
per giunta si riproducevano a velocità incredibile, minacciando la stessa
sopravvivenza della specie umana. Prima che fosse troppo tardi, una congrega di
stregoni riuscì a bandire tutti i membri del Popolo Felino in un reame
extradimensionale da dove solo uno di loro, quando evocato appropriatamente,
poteva tornare sulla terra per servire chi l’aveva evocato, costui fu chiamato
Balkathar. Solo Flavius ed Helene sfuggirono al bando, grazie anche ad un
magico amuleto che permetteva loro di assumere le sembianze di normali esseri
umani. I due divennero sia esperti stregoni che esperti scienziati e, grazie
alle loro arti, riuscirono a trasformare una comune donna in un ibrido di umano
e felino: Tigra. Evocarono il Balkathar e lo fecero accoppiare con Tigra. Da
questa unione nacque un nuovo ramo del Popolo Felino, capace di apparire umano
e confondersi tra i normali umani. Questa branca del Popolo Felino si rivelò
non totalmente corrotta e pronta anche a difendere l’Umanità quando fosse stato
necessario.
Nessuno sa esattamente quanti ne
siano sopravvissuti sino ad oggi, ma uno di essi,
Greer era una donna in gamba, decisa
a farsi strada e dimostrare di essere alla pari dei maschi. Grazie ad un
fantastico costume ed un preparato chimico inventati dalla dottoressa Tumolo
Greer divenne la supereroina nota come Cat.
Un giorno fu ferita ed il solo modo che
Oggi il suo passato è tornato a
presentarle il conto.
Sola nella sua stanza Greer Grant Nelson getta uno sguardo sul letto. L’Amuleto di Tigra è lì, posato sul cuscino. Eppure lei era convinta di averlo rimesso dentro al comodino giorni fa. Come…?
Istintivamente lo prende in mano. È caldo e pulsa, la sta chiamando, lo sente: una voce che non è una voce e le arriva direttamente al cervello, un richiamo a cui non è certa di saper resistere. Ma perché resistere, poi? In fondo non è questo il suo destino? Essere Tigra? Slaccia i cordoni dell’amuleto,[2] lo contempla per un istante che a lei appare lunghissimo, poi lo avvicina al suo collo.
Come aderisce alla gola di Greer, l’amuleto comincia a risplendere, sembra fondersi con la carne della giovane donna, il suo calore si diffonde in tutto il corpo di Greer e lei comincia a mutare, le sue vesti si strappano sotto la forza della mutazione, lasciandola completamente nuda, la sua pelle si ricopre di una sottilissima pelliccia fulva, i suoi denti diventano sottilmente più aguzzi, le unghie delle mani e dei piedi si tramutano in artigli, mentre anche le sue scarpe si lacerano, e dal profondo della sua gola sale un grido che diventa una sorta di osceno incrocio tra un ruggito ed un miagolio di soddisfazione troppo a lungo repressa.
Tigra è rinata ed in un reame ai confini stessi dell’Inferno qualcuno ride.
1.
Un nuovo giorno è cominciato alla
Hacienda dei Vendicatori Costa Ovest, un giorno di ordinaria routine per la
giovane cameriera ispanica di nome Maria… o almeno così crede lei. Bussa alla
porta della stanza di quella donna dai capelli neri che da qualche tempo è
ospite dei Vendicatori. Non è compito suo fare domande personali sui padroni di
casi ed i loro ospiti, ed il suo capo, Ramon Delgado, non le permetterebbe mai,
ma Maria si è fatta l’idea che sia un ex membro del gruppo, una specie di
supereroina in pensione, se ne esistono. Non ottiene alcuna risposta al suo
bussare e chiama ad alta voce l’occupante della stanza un paio di volte, poi,
infine, si decide ad aprire la porta col suo passepartout. Ciò che vede non può
certo essere definito sconvolgente, ma è quantomeno insolito: il letto è
intatto, a parte una leggera incavatura laddove potrebbe essersi seduto
qualcuno, sul pavimento sono sparsi i resti di abiti stracciati. Non ci vuole
molto intuito a Maria per capire che qualcosa di strano è successo e così fa
quello che chiunque altro farebbe al posto suo: corre ad avvertire il suo capo.
Un giorno nuovo è iniziato e non
sarà un giorno normale, ma coloro che si fanno chiamare Vendicatori ci sono
abituati.
Quicksilver termina la sua corsa
proprio di fronte ad un Henry Pym pensieroso.
-Nessuna
traccia di Greer in tutta la tenuta.- dice –Ho setacciato quasi tutta
-E così è
semplicemente scomparsa?- commenta U.S.Agent –Sinceramente non riesco a
crederlo… a meno che…-
-A meno che…?-
chiede Polaris.
-Nessuno di
voi Ha notato che manca qualcosa da questa stanza?-
-E cosa?- chiede
Calabrone –Aspetta un momento, vuoi dire…-
-L’amuleto di
Tigra, certo.- ribadisce U.S.Agent –So che lei lo teneva qui. Certo, potrebbe
essere in cassetto, ma il mio istinto…-
Non ha fatto in tempo a finire
nemmeno la frase che Quicksilver ha già finito di perquisire l’intera stanza. I
presenti sono a stento riusciti a distinguere una scia blu.
-Non c’è.-
proclama.
-Pensate anche
voi quello che penso io?- chiede Calabrone.
-Se qualcuno
si degnasse di informare anche noi ignari passanti…- sbuffa Lorna Dane.
-Tempo fa, nei
panni di Tigra, Greer ebbe una… regressione.- inizia a spiegare Hank Pym.
-Dì pure che
era diventata più felina che donna…- interviene U.S.Agent -… una grossa gatta
incapace di parlare e pensare. Per bloccarla dovesti rimpicciolirla, ma poi lei
scappò ed accadde qualcosa che la fece ritornare normale. C’entrava
quell’amuleto, anche se non ho mai capito tutti i particolari.-
-Tutto giusto,
ma non so quanto possa aiutarci. Tu pensi che abbia deciso di indossare
l’amuleto e che quando l’ha fatto si sia trasformata in Tigra e sia diventata
selvaggia?-
-Hai delle
spiegazioni migliori, dottore?- replica con tono lievemente sarcastico
U.S.Agent.-
-Per la
verità, no.-
-Scusate…-
interviene improvvisamente Crystal -… forse è una mia impressione, eppure… non
sembra anche a voi che anche se la finestra è rimasta aperta per ore qui dentro
ristagni un certo odore?-
-Ora che mi ci
fai pensare… si.- commenta Quicksilver e mi sembra che sia un vago odore di…-
-Zolfo.- conclude Starfox, poi guarda gli altri membri
del gruppo, i cui volti si sono improvvisamente incupiti. –Che c’è?- chiede –Ho
forse detto qualcosa di male?-
Una stanza in una clinica privata.
Qui la dottoressa Jane Tumolo riposa. Quel che resta di lei, perlomeno, visto
che, da quando è stata operata per toglierle un cosiddetto chip neurale di
controllo mentale fattole innestare da un pazzoide di nome Kenneth Donalbain,[3] è
finita in stato catatonico. Non ci sono apparenti cause fisiologiche per il suo
stato e le migliori equipe mediche della Nazione non sanno cosa fare con lei.
Così Joanne Tumolo non è in grado di
accorgersi che la finestra della sua stanza è stata aperta o di percepire quel
rumore che sembra un cupo miagolio. Poi chiunque o qualunque cosa fosse lì con
lei, sparisce rapidamente com’è venuto.
U.S.Agent scuote la testa.
-Io odio la
magia.- proclama.
-Non credo che
nessuno di noi la ami particolarmente Agent.- replica Calabrone –Con tante
scuse a tua sorella Wanda, ovviamente, Pietro.-
-Non fa
niente.- risponde Quicksilver –Anch’io mi sono spesso trovato a disagio con i
poteri di Wanda, anche se lei non è mai stata una vera strega, nonostante gli
insegnamenti di Agatha Harkness.-
-Agatha!-
esclama Crystal –Lei ha aiutato Tigra l’altra volta e forse lo farà ancora. Lei
è una vecchia amica e ci aiuterà se può.-
-Non è che mi
vada molto a genio quella vecchia strega…- borbotta Quicksilver -… ma ammetto
che potrebbe davvero aiutarci.-
-Potrei
offendermi per come mi hai chiamato Pietro Maximoff… se non fossi
effettivamente una strega ed anche vecchia...
più vecchia di quanto credi.-
Al suono di quella voce improvvisa,
tutti si volgono verso la porta del salone, dove è apparsa la figura di quella
che sembra, anche dall’abbigliamento una tranquilla vecchietta d’altri tempi,
ma nei cui occhi brilla un lampo di divertita malizia, così come negli occhi
del gatto nero che porta in grembo.
2.
Dal notiziario WWN Notizie 24 su 24:
<<…ed
ora una curiosità da Los Angeles: continuano gli avvistamenti di una specie di
felino in giro per la città. Al momento nessuno è stato capace di dare un’esatta
descrizione di questa… apparizione: c’è chi afferma che è una grossa pantera,
chi parla di un giaguaro, chi dice che aveva un aspetto quasi umano. Los
Angeles ci ha abituato a molte stranezze nel corso degli anni, specie da quando
è divenuta sede delle attività di alcuni supereroi, tra cui la filiale della
Costa Ovest dei Vendicatori, per non parlare delle attività di un certo numero
di supercriminali. A questo punto sorge spontanea una domanda: forse la
supereroina conosciuta come Tigra è tornata per riunirsi ai Vendicatori oppure
c’è in giro un, perdonatemi l’espressione, gatto mannaro sul modello del
licantropo che in molti sostengono che si aggirasse tra Venice e Hollywood
alcuni anni fa?>>
Agatha Harkness siede tranquilla
sorseggiando un the, mentre la piccola Luna le siede in grembo tirandole lo
scialle, cosa che lei sopporta con molta pazienza.
-Naturalmente
mi scuso per l’entrata un po’ teatrale…- dice -… ma con l’età mi concedo sempre
più spesso un po’ di vanità. Comunque sia, ho sentito una perturbazione del
piano astrale e non ho resistito alla curiosità di indagare, anche perché ho
percepito che erano all’opera forze con cui ho già avuto a che fare in passato.
Mi dite che Greer Nelson è scomparsa?-
-Si… e con lei
anche l’amuleto che aveva di recente recuperato.- risponde Calabrone.
-Posso vedere
la sua stanza adesso?-
-Certo Mrs.
Harkness, mi segua.-
Agatha porge Luna alla madre e s’incammina
per le scale, il suo gatto Ebony la precede con pochi balzi e lo trovano fermo sulla
soglia della stanza, che ringhia a qualcosa di invisibile.
-Buono Ebony.-
fa Agatha prendendolo in braccio –Ebony sente una presenza maligna al lavoro
qui, ma ora se n’è andata, anche se ha lasciato delle tracce.-
-L’odore di
zolfo.- esclama U.S.Agent –Lo sapevo: qui c’è all’opera quel Mefisto o
quell’altro spostato di Satannish.-
-Non saltare a
conclusioni affrettate U.S. Agent.- ribatte Agatha -Le facce del male sono
molteplici e Mefisto e Satannish, con cui già avete avuto a che fare in
passato, non sono altro che due aspetti dello stesso Male ultraterreno.-
-Se intende il
Diavolo, signora…- replica John Walker -… ci credo come ogni buon Cristiano, ma
non intendo certo dargliela vinta.-
-Diavoli?
Magia?- interviene Lorna Dane –Non sono certa di credere a queste cose.-
-Non hai mai
avuto a che fare con la magia?- chiede She-Hulk –Eppure devo aver letto che gli
X-Men…-
-Beh… non hai
torto, ma io mi sento sempre molto a disagio se si parla di queste cose.-
-Ti capisco.-
interviene Quicksilver. Ma da quando io e Wanda abbiamo combattuto il demone
Chthon che cercava di impadronirsi dell’anima di mia… di nostra sorella ho una
mentalità più aperta al riguardo.-
Polaris cerca di non darlo a vedere,
ma quell’accenno di Pietro alla loro parentela l’ha un po’ turbata. Ancora non
riesce a capacitarsi pienamente di essere figlia di Magneto e che Quicksilver e
Scarlet sono suoi fratellastri. Si sorprende di come Pietro sembri aver
accettato la cosa senza eccessivi problemi.
In quel mentre, ecco arrivare un
trafelato maggiordomo:
-Scusate Señores,
ma il notiziario sta dicendo cose che dovreste sentire.-
In un luogo al tempo stesso più
lontano dell’estremo limite della Galassia e più vicino di un battito di
ciglia, un essere che altro non è che un gatto antropomorfo, seduto su un trono
di pietra e vestito di una tunica rossa ed un mantello porpora e con una corona
a cingergli il capo, sorride soddisfatto. I piani portati avanti da lungo tempo
stanno per dare i loro frutti e che quei terrestri provino pure a fermarli, se
proprio vogliono: lui non sta aspettando altro.
3.
La notte precedente. Mentre tutti
nella grande tenuta dei Vendicatori Costa Ovest stavano dormendo qualcuno si
muoveva.
Possono chiamarla come vogliono, ma rimane una gabbia: questo è ciò che
pensava colei che si avvicinava alla stanza sita nel secondo piano sotterraneo
dell’Hacienda. Il tempo stava stringendo, ma non poteva andarsene lasciando
quella che considerava sua sorella imprigionata più a lungo.
Dita un tempo umane si mossero su un
quadrante numerico componendo un codice ed una porta si aprì.
Oggi. A bordo del Quinjet cinque
Vendicatori si muovono vero il luogo dove solo pochi minuti prima è stato
segnalato l’avvistamento del misterioso felino umanoide. Gli occupanti del
velivolo sono immersi nei più vari pensieri.
Henry Pym, Calabrone, pensa alla
breve relazione che ha avuto con Tigra. Forse è stata davvero più importante
per lui di quanto lo sia stata per lei, che l’ha considerata poco più di una
semplice relazione sessuale, ma ciò non toglie che Hank senta in ogni caso di
dover fare qualcosa per aiutarla. Ripensandoci, non è che abbia mai avuto una
vita sentimentale davvero fortunata: la sua prima moglie, Maria, torturata ed
uccisa; il secondo matrimonio, con Janet,[4]
finito in un divorzio amaro e con vari tentativi finiti male di
riconciliazione, per non parlare della sua apparente morte o quello che è;
Tigra lo ha scaricato senza complimenti e Bonita Juarez[5] lo
ha semplicemente respinto. Da quando è tornato a Los Angeles, è uscito un paio
di volte con Trish Starr, ma forse sarebbe meglio se le stesse lontano.
Pietro Maximoff, Quicksilver, pensa
alla sua complicata situazione familiare ed in particolare a due donne, una delle
quali, dalla fluente chioma verde, è seduta proprio accanto a lui. Il suo
matrimonio con Crystal è vissuto di alti (pochi) e bassi (molti negli ultimi
anni). Lui è sicuro che tra loro non è ancora finita, ma non sa come fare a
cambiare le cose: non è facile per lui inghiottire l’orgoglio e fare il primo
passo, eppure… quanto a Lorna Dane, Polaris, è sua sorella. Non è stato facile
da accettare ed è facile che sia lo stesso anche per lei, ma il legame di
sangue esiste e non lo possono ignorare.
Decide di rompere il ghiaccio:
-Lorna… stavo
pensando… da quando sono arrivato non siamo ancora riusciti a parlare…-
-E di cosa
dovremmo parlare, Pietro? Ci conosciamo appena, dopotutto.-
-Ma tu sei mia
sorella… sorellastra, se proprio vuoi. Magneto è nostro padre e questo deve
contare qualcosa.-
-Non mi pare
il momento adatto per parlarne, Pietro.- ribatte Lorna –Magari un altro
giorno.-
-Silenzio!-
ordina U.S.Agent, che si trova ai comandi assieme a D-Man –Ci siamo: la vedo
Sotto di loro, una figura si agita
sul tetto di una palazzina.
Ancora la stanza della Dottoressa Joanne Tumolo. La mente dell’anziana
donna si è come spenta da quando le è stato rimosso chirurgicamente un
inibitore neurale che la rendeva schiava di un uomo di nome Kenneth Donalbain. Da
allora è poco più di un vegetale… ora, però, qualcosa accade: i suoi occhi si
aprono, i suoi lineamenti si modificano pian piano sino ad assomigliare ad un
ibrido umano/felino e dalle sue labbra esce un nome.
-Greer.-
Poi si alza dal letto, si strappa
dalle braccia le flebo e con fatica, incespicando ogni tanto, si muove. Ha una
missione e deve agire prima che sia troppo tardi.
4.
Nella dimora dei Vendicatori Agatha
Harkness guarda dentro una sfera di cristallo che è posata su un tavolo, mentre
She-Hulk sbuffa:
-Non capisco proprio
perché siamo rimasti qui, avremmo dovuto andare con gli altri.-
-Abbi pazienza
She-Hulk.- risponde pacata Agatha –Sappi che spesso sono più utili coloro che
rimangono indietro.-
-E questo che
vorrebbe dire?- ribatte Jennifer
-Che devi
imparare a prendertela calma, Jennifer cara.- interviene Starfox –Io
personalmente non smanio per combattere a tutti i costi. Ci sono sempre modi
migliori per risolvere un conflitto, che non la violenza.-
-Chissà perché
quando lo dici tu, non sembra la stessa cosa di quando lo dice Capitan America.
Tu che ne pensi, Crystal?-
La giovane principessa degli Inumani
solleva lo sguardo dalla figlia con cui stava giocando e risponde:
-Scusa,
Jennifer, non ti stavo ascoltando.-
She-Hulk vorrebbe aggiungere
qualcosa, ma l’espressione negli occhi di Crystal la fa desistere. È chiaro
che, quali che siano i suoi pensieri, la rossa Inumana non è ancora pronta a
condividerli con nessuno.
Ed ecco che improvvisamente è la
voce di Agatha a spezzare il silenzio:
-Ecco… ci
sono… ora vedo… ATTENTI!-
L’avvertimento giunge troppo tardi.
La sfera si spezza in mille pezzi che fluttuano in aria formando una specie di
ellisse, come i frammenti di un pianeta esploso che continuano a sentire l’attrazione
gravitazionale del sole
Dal nulla sono comparsi tre felini
antropomorfi rivestiti da armature e con lance e spade nelle mani.
-E questi chi
sono?- esclama She-Hulk –Reduci da un incrocio di “Cats” con “Camelot”? Beh,
micetti, non so da dove veniate, ma avete scelto il posto sbagliato per cercare
una lettiera.-
I tre, all’unisono, puntano le loro
lance su Jennifer, che si ritrova proiettata contro una parete e trattenuta da una
forza apparentemente irresistibile.
-Come direbbe
un mio vecchio amico…- esclama -… che razza di sviluppo rivoltante è mai
questo?-
Starfox si avvicina ai nuovi venuti
a braccia aperte.
-Amici…- dice
-… non c’è motivo di combattere. Possiamo risolvere ogni disputa pacificamente,
se lo vogliamo davvero. Noi…- si blocca di colpo, mentre si rende conto che…-…
siete immuni al mio potere di agire sui centri del piacere? Non so come o
perché, ma temo che dovrò mostrarvi che sono anche un abile combattente.-
Più veloci di quanto l’occhio umano possa vederle, tre spade si muovono
all’unisono e Starfox si porta le mani al costato per ritrarle subito dopo
macchiate di…
-… sangue? Ma
come è poss…-
Non finisce la frase e cade in
avanti, svenuto… o peggio.
Crystal si alza. Nei suoi occhi
brilla la collera.
-Non m’importa
chi siate: non farete del male a mia figlia ed ai miei amici.-
Alza le braccia e le agita, puntando
le dita verso i tre. Subito un forte vento si abbatte contro i tre guerrieri felini…
che non cedono di un millimetro. Tre spade e tre lance puntano
contemporaneamente verso l’alto e subito il vento si rivolge verso colei che
l’ha generato. Crystal viene sollevata come una bambola di pezza e spinta
contro una parete, che si frantuma sotto l’onda di un vento che ora è mille
volte più forte, una vera mini tromba d’aria, che spinge Crystal all’esterno e
la fa, infine, precipitare nella piscina.
A questo punto i tre, sempre
silenziosi, si muovono verso Agatha Harkness che giace a terra. Qualunque cosa
volessero fare non la sapremo mai: improvvisamente sono sovrastati da un’ombra,
quella di un gigantesco gatto nero i cui occhi verdi sembrano dominare l’intera
stanza.
Le loro urla sono pietosamente
brevi.
Altrove, il Quinjet sorvola quello
che sembra davvero essere un ibrido tra donna e felino e che sembra essere
anche abbastanza aggressivo.
-Deve essere
lei...- dice Calabrone –... trasformata dall’amuleto. Dobbiamo intervenire prima
che
-Al diavolo i
piani d’attacco.- ribatte U.S.Agent –Quel che serve è agire adesso.-
Senza dire altro, lascia i comandi a
D-Man, apre il portello e si getta di fuori.
-Aspetta,
maledetto testone.- grida Calabrone, poi scuote la testa.
Tenendo lo scudo di vibranio davanti
a se U.S.Agent si lascia cadere e piomba addosso alla figura felina facendola
cadere a terra, poi si rialza di scatto.
-La fuga è
finita, bella, ora fai la brava e torna a casa e noi… un momento tu… tu non sei
Tigra!-
No, non è Tigra ed al tempo stesso
lo è. U.S.Agent non si era ancora unito alla squadra, quando i Vendicatori si
trovarono di fronte a questa creatura e non può riconoscere quella che un tempo
era una donna innocente, trasformata dall’uso dell’amuleto e dell’incantesimo
di Tigra,[6] un
incantesimo che può funzionare solo su colei che è la prescelta, un destino
toccato a Greer Nelson. Il risultato è stato, quindi, un essere né
umano, né animale: una belva antropomorfa dalla pelliccia fulva, dalle zanne ed
artigli snudati, un folle ibrido tra umano e felino in cui ogni traccia di
umanità sembra scomparsa, lasciando solo un essere pazzo e bramoso di sangue,
un essere che, nonostante più di un tentativo da parte dei migliori scienziati
del paese non è mai tornata ad essere la donna che era un tempo. Il contatto
con Greer Nelson ed i suoi poteri empatici risvegliatisi appena in tempo sembrava
aver placato i suoi istinti sanguinari, ma essi sono riemersi dopo che è stata
lasciata libera… non che questo importi ad U.S.Agent, mentre cerca di
respingere l’assalto della gatta mannara che
sembra avere solo il desiderio di squarciargli la gola.
Agent usa lo scudo per parare gli
assalti della Pseudo Tigra, come era stata chiamata un tempo. Va contro
l’educazione impartitagli fin da bambino nella nativa Georgia colpire una
donna, ma questa, si ripete, non è una donna, non più. Prova a bloccarle i
polsi, per rendersi conto che lei possiede una forza sovrumana, forse maggiore della
sua. Gli artigli della Pseudo Tigra cercano di raggiungergli La gola ed Agent
si prepara ad un’azione drastica, poi, improvvisamente la gatta mannara si
ritrova sbalzata indietro come colpita da una forza invisibile ed agita le mani
come per respingere un insetto fastidioso…come un Calabrone.
Quicksilver le è addosso e le corre
incontro colpendola ripetutamente a supervelocità, disorientandola, ma è
Polaris a risolvere la battaglia rinchiudendola in una “bolla” di forza
magnetica.
-Credevo che
non funzionasse, ormai.- dice –Ha assorbito tanto di quel tranquillante da
uccidere due elefanti.-
-Ma è viva.-
commenta Quicksilver -La sento respirare: un respiro pesante, ma regolare.-
-Già. Mi
chiedo per quanto rimarrà addormentata. Polaris, per quanto tempo puoi tenerla nella
tua bolla magnetica?-
-Per tutto il
tempo che ti serve.-
-Benissimo.
Allora sollevala e riportiamola a casa.-
-Uhm non so se
-Non abbiamo
tempo per le formalità. Facciamo funzionare questa dannata Priorità ONU. Me ne
assumo io la responsabilità. Muoviamoci.-
-Beh, Pym,
devo ammetterlo: non ti manca la spina dorsale.- commenta U.S.Agent.
-Ascoltami
bene, Agent: questo è un gruppo ed agisce come un gruppo. La prossima volta che
riprovi ad agire di testa tua, ti rimando a Washington a calci… a parte questo,
gran bel lavoro.-
Joanne è riuscita ad uscire dalla
clinica, è stordita, ma la sua mente si va via sempre più schiarendo... anche
se non riesce a tornare ad una forma pienamente umana. Non può permettersi di
essere gentile adesso. Si avvicina ad un’auto che sta parcheggiando e mentre
l’autista rimane per un attimo perplesso da quella figura semifelina che gli si
avvicina vestita solo di una camicia da notte, Joanne lo sbatte fuori dal
veicolo e sale a bordo partendo immediatamente.
Sta succedendo qualcosa di grave,
pensa, ma forse sona ancora in tempo per rimediare, forse Greer può ancora
essere salvata.
5.
Il viaggio di ritorno è abbastanza breve. Come
sempre il Quinjet atterra dolcemente all’interno dell’hangar sotterraneo e,
come sempre, i Vendicatori entrano in ascensore, ma quando le porte si aprono
U.S.Agent s’irrigidisce.
-Non mi piace
questo silenzio.- dice alzando lo scudo –Qui c’è qualcosa che non va. State
tutti dietro a me.-
-Chi saresti
tu per darci ordini, amico?- replica Quicksilver.
D-Man, che trasporta
… non è certo Agatha Harkness seduta
comodamente in poltrona a sorseggiare l’immancabile the, mentre Ebony fa le
fusa accucciato ai suoi piedi.
-Ben arrivati,
Vendicatori.- li accoglie Agatha –Vedo che avete portato un ospite. Mi scuso
per il disordine, ma abbiamo avuto delle visite sgradite.-
-Che razza di
visite?- chiede Calabrone mentre nota per la prima volta l’arredamento disfatto
ed una parete con uno grosso squarcio –Che ne è degli altri Vendicatori?-
-Ahimé non
sono esattamente nel pieno delle forze: abbiamo avuto uno scontro con tre
emissari del Popolo Felino ed ora Starfox è in infermeria e con lui c'è
Crystal, che ha rischiato di annegare. Quanto a She-Hulk...-
Una sorta di lampo blu si precipita
fuori dalla stanza e mentre Quicksilver si allontana Calabrone chiede:
-Insomma: che
è successo qui?-
-E che ci fa
Starfox in infermeria?- chiede Polaris –Credevo che fosse invulnerabile e
immortale o qualcosa del genere.-
-Quando c’è di
mezzo la magia, mia cara…- ribatte Agatha -… le regole che conosci cessano di
valere ed anche chi si credeva inattaccabile può scoprire di essere vulnerabile
come il più debole degli esseri umani.-
-La smetta di
parlare per enigmi, Miss Harkness…- la apostrofa Hank Pym –E ci dica cos’è
davvero successo. Ho conosciuto il Popolo Felino e so che nessuno di loro può
lasciare l’universo interdimensionale dove sono confinati.-
-Le vecchie
barriere si sono rotte.- replica
Il cancello è davanti a lei. Joanne
ha ancora la testa un po’ confusa, ma sa che non può permettersi di attendere
oltre: deve avvisarli del pericolo a qualsiasi costa e deve farlo ora.
Lancia l’auto a tutta
velocità contro il cancello che sbarra l’ingresso alla Tenuta dei Vendicatori.
Quando Pietro entra in infermeria si
trova di fronte ad uno spettacolo insolito: Starfox a petto nudo, sdraiato su
un lettino e con un’evidente fasciatura all’altezza dell’addome. Quello, però a
cui egli bada veramente è la figura di Crystal esanime su un altro letto.
-Come… come
sta?- chiede. Chi non lo conosce bene potrebbe stupirsi del fatto che dalla sua
voce sia scomparsa ogni nota dell’arroganza, altezzosità, diffidenza e
risentimento che troppo spesso lo caratterizzano, rimpiazzate da un’autentica
nota di preoccupazione.
L’infermiera, una brunetta ancora
giovane su cui il copricapo a bustina, tipico d’altri tempi, sorprendentemente
non stona affatto, risponde:
-È quasi
annegata nella piscina. Per fortuna ne è stata tirata fuori appena in tempo.-
-Quindi... non
corre pericolo di vita.-
-No: ha un
fisico molto resistente. Voi superumani, per vostra fortuna, siete molto
difficili da uccidere.-
-Mia… nostra
figlia sta bene?-
-Certo. Credo
che sia in cucina. Mrs. Hoyges e Mrs. Delgado stanno badando a lei.
-Sta
tranquillo, Pietro, presto Crys sarà di nuovo in forma.-
A parlare è stata She-Hulk, della
cui presenza Pietro non si era nemmeno accorto. La gigantessa di giada sta
facendo oscillare le braccia come ad accertarsi che tutte le articolazioni
siano al loro posto.
-She-Hulk,
anche tu qui?-
-Già. Un bel
terzetto di gattacci selvatici ci ha giocato un bello scherzetto ed io…-
Prima che She-Hulk possa proseguire,
ecco entrare Polaris.
-Calabrone mi
ha mandato a chiamarvi.- dice -Pare che ci sia un consiglio di guerra in salotto.-
Pietro sembra ascoltarla a malapena.
La sua mano destra sfiora quella di Crystal e ciò che pensa se lo tiene per se.
-Arriviamo.-
dice She-Hulk e si rivolge a Quicksilver –Pietro, vieni?-
Quicksilver dà un’altra occhiata
alla moglie e solleva la mano da quella di lei.
-Arrivo.-
risponde ed esce ad una velocità troppo alta perché l’occhio umano riesca a
percepirlo bene.
Proprio in quel momento Crystal si
sveglia e mormora un nome:
-Pietro… sei
qui?- poi reclina ancora la testa e ritorna a dormire.
6.
Quando Pietro entra nella sala riunioni,
si trova di fronte allo spettacolo dei suoi compagni Vendicatori riuniti a
semicerchio intorno ad una donna sdraiata sul divano… no, non una donna, non
soltanto almeno, perché ai caratteri umani si sono sovrapposti dei caratteri
spiccatamente felini, creando uno strano ibrido.
-Chi è?-
chiede.
-Non ne siamo
sicuri.- risponde Calabrone –È entrata precipitandosi contro il cancello su di
un’auto lanciata a tutta velocità. Sembra febbricitante ed è una specie di donna
gatto, ma sembra più umana dei membri del Popolo Felino… proprio come Tigra.-
Il nome di Tigra scuote la donna, che tenta di alzarsi e grida:
Tigra! Greer…
dobbiamo salvarla prima… prima che sia troppo tardi.-
Poi ricade tra le braccia di
U.S.Agent, pronto a sostenerla.-
-Portiamola in
infermeria.- ordina Calabrone –Poi decideremo il da farsi.
D-Man, sempre taciturno la solleva
delicatamente tra le braccia e s’incammina seguito dagli altri.
L’infermeria sta diventando un po’
troppo affollata pensa She-Hulk osservando i lettini su cui giacciono Crystal
ancora addormentata, un perplesso Starfox che, ormai sveglio, continua a
guardarsi il bendaggio che copre una ferita che non avrebbe dovuto avere, e due
nuove arrivate:
-Come sta?-
-Debole, ma
non ha ferite serie. Ha una febbre molto alta ed è cosciente solo a tratti.-
-Speravo di
poterla interrogare e scoprire il suo legame con Tigra.
In quel momento l’ospite si sveglia
e grida:
-Tigra! Dovete
trovarla, dovete!-
-Un momento!-
interviene U.S.Agent –Che ne sa lei di Tigra e chi è lei, tanto per
cominciare.-
-La dottoressa
Joanne Tumolo, ovviamente.- risponde, Agatha Harkness avanzando flemmatica
–Rinomata biologa di Chicago, mentore di Greer Nelson e segretamente membro del
secondo Popolo Felino.-
-L’amica di
Greer che abbiamo salvato da quel Donalbain?- dice una perplessa Polaris –Non
l’avevo riconosciuta così… così… con questo aspetto voglio dire.-
-Ho
l’impressione che sia il suo vero aspetto, giusto Mrs. Harkness?- chiede
Pietro.
-In un certo
senso è così.- inizia a spiegare Agatha -Quello che ho chiamato il secondo
Popolo Felino nacque dall’unione di una Tigra con un Balkathar…-
-Un… cosa?-
esclama John Walker, ma viene zittito da un cenno della mano della Harkness:
-A dopo le
altre spiegazioni. Per ora vi basti sapere che i membri di questo ramo del
Popolo Felino avevano la capacità di mutarsi in comuni esseri umani e per
generazioni si sono nascosti tra di noi. Diversamente dai loro confratelli
esiliati, essi non sono, in genere, ostili all’Umanità, anzi si sono spesso
confusi volentieri con essa, mescolando geni umani e felini più spesso di
quanto si possa pensare ed ormai molti di loro sono più ibridi che altro. Gli
altri del Popolo Felino li odiano per questo, li considerano impuri.-
-Questo è
interessante.- commenta Henry Pym –Ripensandoci, potrebbe essere una
spiegazione per certe leggende su umani che si tramutano in felini.-
-Come nel film
“Il bacio della Pantera”?- chiede D-Man –Bel film, peraltro.-.
-La versione
del 1941, ovviamente.- interviene U.S.Agent –Quella più recente non mi è
piaciuta: troppa morbosità e troppo sesso per i miei gusti.-
-Pero
Nastassja Kinski nuda era davvero un gran bel vedere.- dice Starfox.
-Tu… tu hai
visto quel film?- chiede, stupita, Lorna Dane.
-Beh, che c’è
di strano?- replica lui –Ogni tanto mi piace rilassarmi con un buon film e
della buona musica… o pensavi che fossi solo una specie di zotico ignorante
capace solo di divertirsi con le donne e l’alcool?-
-Ad essere
sincera… si.-
-Mi dispiace
interrompere questo battibecco… anzi: non mi dispiace affatto.- interviene
Henry Pym –Nel caso ve lo foste scordato, qui ci sono affari molto seri di cui
occuparsi.-
-Il tuo guaio,
Calabrone, è che non sai rilassarti.- commenta Starfox, poi incrocia lo sguardo
con quello, serissimo, di U.S.Agent e lo sostiene solo per pochi attimi.
Calabrone, intanto si è chinato su
Joanne Tumolo e le si rivolge con voce rassicurante:
-Lei ha
bisogno di cure, dottoressa. Lasci che le chiami un medico, poi parleremo di
Tigra… di Greer.
-Non c’è
tempo. Voi non capite… io lo sento: la mia gente sta morendo.- Gli altri li
stanno stanando ed uccidendo uno ad uno. Usano il potere di Tigra per riuscirci
e poi… poi… toccherà a voi.-
La donna gatta crolla esausta ed i
Vendicatori si guardano pensosi.
She-Hulk solleva gli occhi dal
monitor del computer della sala riunioni e si rivolge agli altri:
-Non saprei
dire se conta qualcosa: di morti misteriose se ne verificano continuamente in
tutto il mondo e non è facile capire quali siano quelle che ci interessino. Incrociando
i dati sui morti con le parole “felino”, “gatto” e simili ho ottenuto qualche
risultato, ma non molto conclusivo, temo.-
-Io ho parlato
con i miei contatti al F.B.S.A.-[7]
interviene U.S.Agent, trascurando di dire che nella sua identità civile è lui
stesso un agente F.B.S.A. –Ci sono stati parecchi casi di uomini e donne
trasformatisi improvvisamente in ibridi felini e poi morti inspiegabilmente.
L’Agenzia ha requisito i cadaveri e sta cercando di far passare la cosa sotto silenzio,
mentre il suo reparto forense cerca di capirci qualcosa.-
-Dunque è
vero.- commenta Calabrone. –I membri del Popolo Felino nascosti tra gli esseri
umani sono stati stanati in qualche modo e sistematicamente uccisi.-
-Non possiamo
restare a guardare mentre li sterminano.- interviene Quicksilver –Il fatto che
non siano completamente umani non significa che dobbiamo lasciarli morire.-
-Non l’ho
detto e non lo penso di certo.- replica Hank Pym –Solo, vorrei sapere cosa
possiamo fare per impedirlo.-
-Forse posso
aiutarvi.- interviene Agatha Harkness –Solo nel mondo del Popolo Felino si
trova la chiave per fermare il massacro, se è ancora possibile, e salvare Greer
Nelson.-
-E allora che
aspettiamo?- dice, impaziente U.S.Agent –Andiamoci: l’abbiamo già fatto, se non
ricordo male.-
-Ci ho provato,
ma è impossibile aprire un varco verso il Mondo Felino, qualcosa lo blocca,
qualcosa che posso superare, ma non senza aiuto… ed ho già trovato chi me lo
darà.
Un letto di contenzione viene spinto
dentro la stanza. Su di esso, legata,
-Lei?- esclama
Polaris –Ma perché.-
-Anche lei è
stata creata dall’amuleto di Tigra.- ribatte Agatha –Le energie mistiche che la
pervadono apriranno un sentiero verso l’amuleto stesso, ma sarà un sentiero che
voi non potrete percorrere, ma solo coloro le cui vite sono state segnate dalla
magia.-
-E questo che
vuol dire?- chiede She-Hulk.
-Che avremo
bisogno d’aiuto per organizzare una spedizione di soccorso.- conclude,
enigmatica, Agatha.
7.
Ci sono giorni in cui Patsy Walker
si sente come se avesse vissuto più di sessant’anni di avventure e questo è
proprio uno di quelli. Dev’essere l’aria della California, si dice, mentre
cammina a testa bassa per le vie di Los Angeles e ripensa a quanto bizzarra sia
stata la sua vita: protagonista di una linea di fumetti di successo scritto da
sua madre e basata sulle tragicomiche avventure sue e del suo gruppetto di
amici dei tempi del liceo, usando i loro veri nomi, persino; ragazza in
carriera, coinvolta in storie romantico-avventurose; moglie annoiata di un
ufficiale dell’aviazione che si era rivelato ben diverso dal dolce ragazzo di
cui si era innamorata da adolescente; supereroina; moglie del figlio del
Diavolo, perfino… e che altro? Sciocchezze come la depressione, il suicidio ed
il ritorno dall’Inferno. Già, non c’è da sorprendersi se ogni tanto si senta un
po’ disorientata. Per esempio: perché è venuta a Los Angeles invece di partire
immediatamente per l’Europa per iniziare una, sia pur tardiva, carriera nel
mondo della moda come, si era ripromessa di fare?[8] Forse
un inconscio desiderio di fare i conti col proprio passato e prendersi la
soddisfazione di far ingoiare ad un produttore televisivo il “trattamento” per
un serial basato sui fumetti di sua madre messo in cantiere senza chiedere il
suo permesso. Ci sarebbe mancata solo la versione Patsy Walker di “The OC”, come
se non bastasse il parco tematico realizzato da Hedy Wolfe.
I pensieri di Patsy sono spazzati
via istantaneamente, quando, improvvisamente, un volto si materializza
nell’aria ed una voce di donna risuona nella sua testa:
“Patricia, c’è bisogno di te.”
Patsy fa un balzo, poi riconosce il
volto etereo davanti a lei.
-Agatha
Harkness, vuoi farmi prendere un colpo?- esclama –Che diavolo stai facendo?-
“Si tratta solo di una proiezione astrale,
Patricia. Io sono a Palos Verdes, nella tenuta dei Vendicatori e solo tu puoi
vedermi ed udirmi.”
-Grandioso. Mi
prenderanno per pazza perché parlo all’aria… o forse no, dopotutto siamo a Los
Angeles.-
“Scusami per il disagio, Patricia…” risponde la proiezione astrale di Agatha
Harkness “… ma ti prego di credermi se ti
dico che non c’è molto tempo: un grave pericolo incombe su questo mondo.”
-Un’altra
volta? Credo di averne avuto abbastanza ultimamente non c’è qualcun altro che
possa farlo al posto mio?-
-Purtroppo no: tu, nei panni di Hellcat, sei
tra i pochi che possono farvi fronte.”
-Ma io
veramente avevo deciso di… Oh, lascia perdere, ci sto. Hai detto che sei dai
Vendicatori?-
“Si e se lo vuoi, posso metterti a
disposizione… un mezzo di trasporto istantaneo.”
-No, se è meno
divertente della Maserati Biturbo prestatami da Kyle Richmond. Aspettatemi che
arrivo e, Agatha…-
“Si?”
-Devi proprio
chiamarmi Patricia?-
Ammettiamolo: di questi tempi un
castello medievale perfettamente ricostruito a pochi chilometri dalla capitale
degli Stati Uniti non suscita poi tanta meraviglia. Magari alcuni dei suoi
occupanti potrebbero se il Mondo là fuori sapesse che il signore e la signora
Whitman, chiamati anche Lord e Lady Garington, sono, in realtà il Cavaliere
Nero e Miss Marvel. Certo, adesso non indossano i loro costumi e sembrano solo una
tranquilla coppia che prende il the in salotto, ma che c’è di strano? Anche i
supereroi hanno diritto ad una pausa dopo aver salvato il Mondo un paio di
volte consecutive, specie se nell’ultimo conflitto Carol Danvers ha riportato una
brutta frattura ad una gamba e suo marito, Dane Whitman, sta approfittando del
periodo di convalescenza di lei per prendersi una pausa prima di prendere
servizio come ricercatore scientifico ai Laboratori Richmond.
Le pause, però, si sa, in certi tipi
di lavoro non durano mai a lungo. Per esempio possono essere interrotte da un
volto etereo che appare all’improvviso nella stanza
“Cavaliere Nero, c’è bisogno di te.”
-Nessuno ti ha
mai detto che esiste anche il telefono, Agatha?- le si rivolge Carol.
“Non c’è tempo per i convenevoli. Ho bisogno
del tuo aiuto, Dane Whitman, per salvare un’anima innocente e forse anche un
Mondo ignaro, me lo darai?”
-Messa così,
come potrei rifiutare?- risponde Dane.
-Certo, dopotutto
è un Cavaliere.- osserva, sarcastica, Carol –Se stessi meglio verrei anch’io.-
“Non sarebbe possibile. Solo coloro le cui
vite sono state plasmate dalla magia possono partecipare a quest’impresa e tu,
Miss Marvel, sei creatura di una scienza aliena.”
-Ho visto tanta
di quella magia ultimamente da averne la nausea.- replica Carol –Ma non sono in
condizione di discutere, purtroppo.-
-E dove
dobbiamo andare?- chiede Dane.
“Alla Tenuta dei Vendicatori in California.” risponde Agatha.
-Un bel po’
lontano.- commenta il Cavaliere Nero –Mi ci vorranno ore… o pensi di portarmi
lì con la magia?-
“Non sarà necessario. Tu pensa ad indossare
la tua tenuta da battaglia, Cavaliere, il tuo mezzo di trasporto poco
convenzionale sta’arrivando.”
Un bagliore annuncia l’arrivo di un
essere che sia Dane che Carol riconoscono immediatamente: Lockjaw.
-Il cane di
Crystal?- esclama Carol –C’entra anche lei?-
“Crystal è nei Vendicatori adesso, ma non
farà parte della nostra spedizione, te lo assicuro.”
“Non pensare
che sia gelosa. Mio marito può incontrare tutte le ex che vuole… ma se se ne
tiene alla larga è meglio.-
-Tranquilla
tesoro, vedrai che tornerò presto.-
L’ultima cosa che Carol vede è la
mano alzata del marito prima che la luce lo avvolga e lui scompaia.
Una tranquilla casa nel New Jersey,
una giovane coppia con il loro figlioletto appena nato ed un’amorevole nonna.
Un classico quadretto familiare di quelli tanto cari a Norman Rockwell? Beh,
che sia un quadretto familiare non c’è alcun dubbio, che sia classico… dipende
da quanto crediate che un simile termine si possa applicare a Simon Williams e
Wanda Maximoff, alias Wonder Man e Scarlet. In fondo quante coppie normali
rimarrebbero impassibili, mentre davanti a loro appare un volto etereo alto
quasi quanto la stanza stessa?
“Wanda: c’è bisogno di te”
L’immagine di Agatha harkness fa un
veloce riassunto degli eventi e poi…
“Non c’è tempo da perdere: il tuo aiuto è
cruciale.”
-Beh…- inizia
Wanda -… anche se ho partorito da poco sono di nuovo in perfetta forma e…-
-… ed hai
anche dei doveri verso tuo figlio…- interviene Wonder Man -… ma non tenterò di
fermarti, piuttosto verrò con te.-
“Questo non è possibile, Simon Williams, solo
coloro che hanno affinità con la magia ed il soprannaturale possono
intraprendere questo viaggio.”
-Allora siamo
a posto: io sono già stato all’Inferno una volta o due.-[9]
“quand’è così, allora preparatevi.”
Simon si volge verso la madre:
-Bada tu al
piccolo finché io e Wanda non torniamo. Non ci metteremo molto... spero.-
Ha appena il tempo di dirlo, che
Martha Williams lo vede scomparire in una nuvola di fumo e si chiede se si
abituerà mai a tutto questo e scaccia il pensiero che potrebbero non ritornare.
Si avvicina alla culla in cui il
piccolo Charles Magnus dorme tranquillo e gli sorride scacciando i cattivi
pensieri.
8.
Il
salotto dei Vendicatori è teatro di una scena insolita stasera. I mobili sono
stati spostati ed al centro della sala è stato disegnato un pentacolo su cui è
stata posta, ancora inanimata,
-È fatta! Patricia, Wanda, Simon e Cavaliere Nero, venite avanti!-
- È proprio sicura Mrs. Harkness che non possiamo andare anche noi?- chiede U.S.Agent.
-Purtroppo si: questo è un sentiero che solo pochi possono percorrere. Vi andrei io stessa, ma devo rimanere qui per fare da tramite con coloro che andranno.-
-Non per cercare il pelo nell’uovo…- interviene She-Hulk -... ma per questo genere di cose non ci avrebbe fatto comodo l’aiuto di un esperto come il Dottor Strange?-
-Ci ho provato …- risponde Agatha -… ed ho anche provato a raggiungere un altro mio amico mago[10] ma non mi è stato possibile riuscirci con nessuno di loro ed oramai non c’è più tempo. Venite, entrate nel cerchio.-
Quali pensieri passino nelle menti e nei cuori dei quattro avventurieri in costume non è dato saperlo. Per Wonder Man sono forse i dubbi su un’umanità che credeva di avere perso prima di diventare padre e guardare a se stesso con occhi diversi, per Wanda potrebbe esserci il rimpianto di non poter parlare al fratello ed alla sorella appena ritrovata; nello sguardo che il Cavaliere Nero e Quicksilver si scambiano si celano scuse non dette ed ostilità che forse non vogliono restare sepolte, anche se il tempo ha ormai cambiato molte cose. Quanto a Patsy Walker, ora nel costume di Hellcat, forse nel suo animo c’è solo paura dei luoghi che dovrà attraversare e forse anche determinazione. Con passo deciso entra nel pentacolo seguita da un gatto… e da un cane.
-Ehi… e loro cosa ci fanno qui?- chiede.
-Lockjaw sarà il vostro mezzo di trasporto.- risponde Agatha. -I suoi poteri, potenziati dal mio incantesimo vi porteranno in luoghi dove mai avrebbe potuto andare prima. Quanto ad Ebony… viene con voi per… proteggervi.-
Quasi in risposta Ebony emette un verso a metà fra il ruggito ed il miagolio e Lockjaw replica con un ringhio.
-Un momento…- chiede il cavaliere Nero -… proteggerci da cosa?
La sua domanda non ha risposta, mentre tutti svaniscono in un lampo di luce.
L’alta figura è avvolta completamente nelle tenebre e si rivolge all’essere che sembra assorto a contemplare uno specchio:
-Stanno arrivando, come previsto.
Sei pronto a riceverli?-
-Lo sono da tanto tempo.- replica il Re del Popolo Felino lisciandosi le vibrisse –Ora che ho Tigra, nulla e nessuno mi separerà dal mio obiettivo.
-Staremo a vedere. In ogni caso,
credo che sarà divertente.-
La tetra figura si avvolge nell’ampio mantello e scompare… lasciando dietro di se un penetrante odore di zolfo.
Non ci sono parole adeguate a descrivere il luogo in cui sono arrivati i quattro Vendicatori ed i loro accompagnatori non umani, forse un quadro di Hyeronimus Bosch sarebbe più adatto a spiegare ciò che i sensi e le semplici parole non possono adeguatamente descrivere.
-Se questo è l’Inferno…- commenta Dane Whitman -… non è proprio come me lo ero immaginato.-
-L’Inferno può apparire diverso a chiunque lo veda, ma una cosa rimane costante: è sempre un luogo di terrore e sofferenza. Forse, però, l’Inferno peggiore ce lo portiamo sempre con noi, costantemente.- dice una Patsy Walker insolitamente seria.
-E questo cosa vorrebbe dire?- chiede Simon Williams.
-Forse nulla.- replica Hellcat.
-Mi chiedevo…- continua il Cavaliere Nero -… come ci orientiamo qui? Come sappiamo dove dobbiamo andare?
-Credo…- risponde Scarlet -… che dovremo affidarci all’istinto… ed a qualcos’altro.- si china verso Lockjaw e gli dice –Tu sai dove dobbiamo andare, vero? In qualche modo Agatha ha fatto sì che tu ci portassi a destinazione. Portaci lì, Lockjaw, adesso.-
Il cane degli Inumani alza lo sguardo verso quella donna che non è la sua padrona, ma che conosce come amica: sa che Crystal vorrebbe che l’aiutasse… e così fa.
Ancora una volta il gruppetto scompare… per riapparire nel bel mezzo di un’arena.
-Ma che fortuna: mi avete risparmiato la fatica di venirvi a cercare. Per questa gentilezza avrete una morte rapida. Non sei d’accordo mia cara?-
-Completamente, mio signore.-
A parlare, dall’alto di un palco, assiso su una specie di trono è stato il Re del Popolo Felino, ma non è la sua vista a stupire i Vendicatori, quanto quella di colei che è seduta al suo fianco, la stessa che ha appena parlato: Tigra.
9.
Descrizione
della situazione: tra il critico ed il grottesco. I quattro Vendicatori, quasi tutti non in
servizio attivo peraltro, sono arrivati fin nell’universo tascabile del Popolo
Felino per salvare Tigra solo per scoprire che lei sembra esserne diventata la
regina. Naturalmente la grande domanda è se l’ha fatto di sua volontà o se sia
stata in qualche modo costretta. In ogni caso, i nostri eroi vogliono dire la
loro.
-Che razza di
stupida idea è questa?- esclama Hellcat rivolta al Re del Popolo Felino -Se hai
deciso di girare un remake de “Il gladiatore”, ti avviso che io non ci sto.-
-Giusto.-
interviene Wonder Man –Se hai una di quelle stupide idee come farci combattere
tra di noi, è meglio che ti convinci che non funzionerà mai.-
-Oh, ma voi
combatterete, Wonder Man…- replica il Re –Magari non fra di voi, ma
combatterete ed ucciderete… se volete restare vivi.-
Solo allora, mentre ode un cupo
ruggito Simon Williams si ricorda della Pseudo Tigra… un attimo prima di essere
azzannato alla gola.
-Ho la netta
sensazione che siano arrivati i guai, gente.- commenta Hellcat.
Dall’alto del palco colei che un
tempo era Greer Grant Nelson osserva i suoi amici combattere una versione più
selvaggia e feroce di se stessa e non sembra provare nulla di più di un
selvaggio compiacimento. I suoi giorni da umana le sembrano solo un sogno
lontano. L’anima di Tigra ha preso ormai il totale sopravvento e lei si sente
benissimo e non cerca altro che essere il tramite per la maggior gloria del
Popolo Felino, il suo vero popolo… eppure… in un angolo della sua mente
qualcosa non è tranquillo.
Infermeria dei Vendicatori, dove una perplessa
dottoressa Erica Sondheim, chiamata a consulto, scuote la testa rivolgendosi a
Henry Pym, che, senza maschera, indossa un camice bianco sopra l’uniforme di
Calabrone.
-I risultati
degli esami sono chiari: non c’è nessuna causa organica per i sintomi della
paziente, eppure ogni minuto che passa si indebolisce. È come, se mi permette
un linguaggio non proprio medico dottor Pym, se la sua energia vitale fosse
semplicemente drenata via. Certo, magari può esserci un errore.-
-Qui alla base
abbiamo le migliori attrezzature mediche che
-Se è così,
allora temo che se le cose non cambieranno alla svelta la dottoressa Tumolo,
come gli altri di cui mi ha parlato, presto morirà.-
Henry sospira: odia sentirsi
impotente e vorrebbe essere con i suoi amici, visto che ora come ora sono la
sola speranza per Joanne Tumolo e gli altri uomini e donne gatto sparsi per il
Mondo, sempre che lei non sia già l’unica rimasta.
9.
Sorpresa e
shock. La sorpresa è quella della Pseudo Tigra, quando affonda i denti nella
gola di Wonder Man e non vede uscire il sangue caldo che si aspettava. Lo shock
è quello di Simon Williams, quando sente le zanne della creatura felina
affondare nella sua giugulare… prima di ricordare che anche se la sua apparenza
è quella di un essere umano, in realtà il suo corpo è praticamente interamente
composto di energia ionica, il che lo rende, non impossibile, ma di sicuro
estremamente difficile da uccidere in modi tradizionali.
Con uno scatto Simon allontana da se
la sua avversaria e si rimette in piedi.
-Spiacente,
bella…- dice -… ma non sono disposto ad essere la pietanza principale per la
cena di nessuno.-
-Ho sempre
apprezzato il senso dell’umorismo di voi umani di fronte alle avversità.- gli
si rivolge il Re –Temo, però, che non vi aiuterà contro la nostra sorella
ritrovata.-
-Non fatele
del male…- interviene Scarlet -… non è responsabile di quel che fa.-
-Non voglio
certo ucciderla…- replica il Cavaliere Nero, mentre con la sua spada magica
colpisce di piatto
Mentre
i suoi compagni combattono
Balzando sul palco Patsy ringrazia mentalmente il Cielo che il livello tecnologico del Popolo Felino sia rimasto fermo al medioevo od avrebbe avuto problemi più seri ad arrivare lì… solo… adesso che cosa farà?
Si rivolge a Tigra:
-Greer, per amor del cielo, torna in te, non lasciare che ti usino in questo modo.-
-Povera stupida.- la apostrofa il Re –Non ti ascolterà: quando Greer Nelson ha finalmente deciso di usare l’amuleto ha annullato se stessa per risvegliare la vera Tigra, che è una di noi anima e corpo. Grazie a lei usciremo da questa prigione e dilagheremo sulla Terra facendola nostra.-
-Un progetto veramente originale. Immagino che ora me lo spiegherai nel dettaglio, come ogni buon aspirante conquistatore del Mondo da quattro soldi.-
-Perché no? In tutti i secoli che la mia gente è stata prigioniera qui dentro, abbiamo coltivato l’arte della guerra e della magia. Alla fine i maghi di corte hanno trovato un modo di usare le energie dell’Amuleto di Tigra per aprire un varco tra il nostro mondo ed il vostro, ma per funzionare Greer Nelson doveva indossarlo. Purtroppo per noi l’aveva perso durante un viaggio nel Microverso[11] e quando alla fine l’ha ritrovato, per qualche assurdo motivo, si rifiutava di indossarlo. Sono occorse settimane di suggerimenti subliminali per convincerla a farlo, ma alla fine ci siamo riusciti e l’abbiamo portata qui, dove abbiamo potuto usare le energie dell’Amuleto per eliminare quei rinnegati che vivono sulla Terra e si sono mescolati agli umani.-
Ecco cos’è successo, pensa Patsy, non che mi serva a molto saperlo se non riesco a mettere le mani sull’amuleto e… cavoli… non è al collo di Tigra.
Intanto il Re continua a parlare:
-Adesso basta! Prima che le mie guardie ti trafiggano con le loro lance, ti do un’opportunità di arrenderti: dopotutto perché ucciderti, quando voi umane non siete affatto male per…-
-Ehi, non dire altro, questa è la mia risposta.-
E prima che le stupefatte guardie riescano a fermarla, Hellcat sferra un calcio all’inguine del Re, che si piega gridando.
In quel momento, Tigra si muove ed afferra Hellcat da dietro, serrandole il collo in una solida presa.
-Mi dispiace farlo, Patsy…- dice -… ma almeno io ti darò una morte rapida ed indolore.-
-Se per te fa lo stesso, ne faccio a meno.- replica Hellcat e con una rapida mossa di Judo la fa volare sopra la sua testa. Tigra atterra sui piedi e la fronteggia
Non mi ha ucciso subito e mi ha dato il tempo di liberarmi, pensa ancora Patsy, può dire quel che vuole, ma secondo me almeno inconsciamente vuole essere fermata, quindi l’anima di Greer non è ancora del tutto perduta, ma come posso usare questo a mio favore, come?
Nell’arena gli altri tre Vendicatori non se la cavano molto meglio: il Cavaliere Nero usa la sua spada per parare gli assalti della Pseudo Tigra, ma ha paura di quello che potrebbe succedere se alla fine dovesse versarne il sangue. Non è sicurissimo, ma teme che la maledizione della Lama d’Ebano riprenderebbe vigore e chi può sapere in quale forma si manifesterebbe stavolta?
Scarlet si tiene defilata. Il combattimento corpo a corpo non è il suo genere e del resto non sa nemmeno quale sia la reale estensione dei suoi poteri adesso. Una cosa è certa: dopo la nascita di suo figlio i suoi poteri quasi miracolosi sono scomparsi e deve ammettere che ne è lieta: ha sempre avuto paura di cosa avrebbe potuto succedere se ne avesse perso il controllo, magari una parola detta al momento sbagliato avrebbe potuto causare un disastro nel delicato tessuto spaziotemporale. Tuttavia deve far qualcosa: agita le mani e spera che qualcosa accada.
E
qualcosa, in effetti, accade: il palco del Re crolla rovinosamente nell’area
trascinando con se tutti coloro che vi stavano sopra. Tigra ed Hellcat riescono
ad atterrare senza grandi problemi e così la maggior parte delle guardie, anche
se perdono le loro armi.
Il Cavaliere Nero punta la sua lama alla gola del Re.
-In piedi “Maestà”, adesso.-
-Bah...- è la risposta, sprezzante del felino -… non oserai uccidermi. Voi Vendicatori non avete il coraggio.-
-Non crederci troppo.- replica Dane –Potrei essere tentato di scoprire se anche il sangue di un felino umanoide attiva la maledizione della mia spada.-
Lanciando ai presenti uno sguardo carico d’odio, il Re si solleva in piedi e si avvolge nel suo mantello strappato.
-Non avete speranze. Siete in quattro contro un intero popolo armato. Tu!- si rivolge alla Pseudo Tigra –Vieni qua, il tuo posto è con noi.-
La creatura felina muove un passo verso il Re ed un altro ancora, poi balza alla sua gola, squarciandogliela con un solo colpo dei suoi artigli e facendolo cadere a terra in una pozza di sangue.
-Ehi!- esclama Wonder Man –Ferma, non…-
-Non so voi…- dice Hellcat -… ma io ho la sensazione che adesso le cose stiano andando di male in peggio.-
10.
-Quello stupido credeva di essere il mio padrone.- dice.. ed è la prima volta che la sentono
parlare invece di soffiare o ruggire –Ma nessuno può possedere Tigra… a parte Tigra
stessa.-
-fammi
indovinare…- interviene Hellcat -… tu sei lo spirito dell’amuleto e ti sei
finalmente liberato, ci ho azzeccato?-
-Si, potremmo
dire che è così. Se ci tieni, posso anche dirti che io sono tutta la corruzione
che esiste nell’animo di coloro che nel corso dei secoli sono state Tigra ed
ora, libera da ogni inibizione, posso compiere il mio destino.-
-No… non avevo
proprio bisogno della Tigra Oscura.- commenta Hellcat.
-Ascolta….-
interviene Scarlet rivolta a quella che Hellcat ha, involontariamente
ribattezzato Tigra Oscura –Qui tutti noi abbiamo avuto a che fare con il nostro
lato oscuro e possiamo aiutarti a dominarlo se…-
-Non ho bisogno di nessun aiuto.- replica
Da quando è iniziata la trasformazione della
Pseudo Tigra in ciò che è adesso, Greer Grant Nelson ha cominciato una lenta e
progressiva trasformazione in essere umano, cadendo, però, a terra, dove ora è
rannicchiata in posizione fetale, in preda ad una debolezza sempre crescente.
In compenso, mentre sente la vita sfuggirle via, la sua mente si va schiarendo.
Intuisce, più che capirlo coscientemente, che
Ed è a questo punto che il Gatto nero si frappone tra
-Tu!- esclama
Per tutta risposta Ebony comincia a crescere,
diventando sempre più gigantesco, mentre il suo miagolio si trasforma in un
ruggito.
-Tutto qui, quello che sai fare?- ribatte
Afferra Ebony per la collottola e con
noncuranza lo scaglia lontano, poi torna di altezza normale ed a volgersi verso
Greer.
-Dove eravamo rimaste? Ah, si, stavo per ucciderti.-
In quel momento
-Una lama magica… interessante. Potrei usarla per
staccarti la testa dal collo, che ne dici cara Greer?-
Gli artigli di Ebony le piantano nel collo e
-Maledetto gattaccio.- esclama, mentre tenta di togliersi il gatto
di dosso
-Vuoi capire che non sei alla mia altezza?-
Ebony non molla, i suoi artigli sono piantati
nelle spalle della sua avversaria, i sui denti ne cercano la gola, poi ecco
accadere qualcosa di nuovo.
-Lasciala
andare Ebony.-
Greer è riuscita a rialzarsi. Forse
in seguito all’indebolimento della Tigra Oscura dovuto agli attacchi del Cavaliere
Nero e di Ebony, ha riacquistato abbastanza forze da rimettersi in piedi e
stringersi alla sua avversaria quanto basta per toccare l’Amuleto.
-Cosa… cosa credi di fare?-
-Riprendermi
ciò che è mio.- risponde Greer con un filo di voce -Avevi ragione: ci può
essere solo una Tigra alla volta e quella posso essere solo io ed ora devo
accettarlo.-
-No, non te lo permetto. NO!-
-Non hai
scelta… nessuna di noi due ce l’ha, adesso l’ho capito.-
La luce dell’amuleto le avvolge
entrambe e per un attimo almeno sembra che ci sia solo una figura, poi la luce
cessa ed in piedi c’è Tigra, quella tradizionale, mentre ai suoi piedi giace una
giovane donna bionda e nuda.
I Vendicatori si avvicinano, mentre
Ebony si strofina contro le gambe di Tigra facendo le fusa.
-Greer… sei
davvero tu?- chiede Hellcat.
Si.- risponde
Greer sorridendo –Sono io, di nuovo padrona di me stessa.-
-E… lei?-
Wonder Man si china sulla donna a
terra, il cui corpo è magro, quasi scheletrico, la tocca, la volta e quel che
vede conferma le sue paure.
-È morta.-
dice – È come se fosse stata disidratata e mummificata.-
- È stato il
potere dell’amuleto.- spiega Greer stringendo in pugno il magico artefatto
–Aveva già consumato la vita di questa povera ragazza nel momento stesso in cui
ha creato
-Greer…-
esclama Scarlet –Senza l’amuleto…-
-Non ne ho
bisogno – replica Tigra –Ora posso trasformarmi in Greer quando e come voglio,
vedete?- e così dicendo si trasforma in Greer e viceversa –Adesso sono io il
recipiente, se possiamo dire così, delle energie dell’Amuleto. È stato l’unico
modo di tenerle a bada ed è un peso che dovrò portare con me per sempre, come
porterò il peso della morte di questa donna… e non so neanche il suo nome.-
-Beh,
ragazzi…- interviene Hellcat -Credo che sia il momento di tornare a casa.
-Non così
in fretta Patricia cara.-
Una nuova figura è apparsa dal nulla,
accompagnata da una nuvola di zolfo, la figura di …
-Mefisto!-
esclama Patsy –Che cosa vuoi tu, adesso?-
-Suvvia,
non dirmi che volevi davvero passare dal mio reame e non fermarti nemmeno a
salutare? Dopotutto sei sempre mia nuora preferita… ed anche l’unica… al
momento almeno.-
-Ex nuora, casomai
e non è che ne vada fiera. Tu che c’entri in tutto questo?-
-Io?
Nulla, davvero. Sai bene che certi attacchi diretti non sono nel mio stile.-
-Si, come no.
Non ti chiamano il Principe delle Bugie per niente-
-Preferisco:
“Principe delle Menzogne”, è più… carino. Piuttosto…- Mefisto si avvicina agli altri eroi e sogghigna,
mentre Ebony soffia e miagola e Lockjaw si tira indietro emettendo una sorta di
borbottio -…. Sono lieto di vedervi tutti in
forma: Scarlet cara, la maternità ti dona, diciamolo. Tutto bene in famiglia?
Wonder Man? Da quanto tempo non ci vediamo? Tuo padre ti manda i suoi saluti.-
-Crepa.-
-Temo che
sarà molto difficile… almeno prima della fine dei tempi. Ma veniamo al
Cavaliere Nero. Ti senti bene, Dane Whitman, oppure c’è qualcosa che non va?-
-Adesso basta,
Mefisto.- lo interrompe Hellcat –Perché non la pianti e non ci dici cosa vuoi
veramente?-
-A dire
il vero, e, credetemi, ogni tanto capita anche a me, sono solo venuto a ringraziarvi:
quando il Re del Popolo Felino ha risvegliato le energie nascoste dell’Amuleto
di Tigra, ha rotto antichi equilibri ed indebolito le barriere tra i mondi
ultraterreni, rischiando di scatenare creature che è bene che restino dove
sono.-
-Non dirmi che ti preoccupi del benessere di
noi poveri esseri umani, adesso.-
-Mia cara Patsy, forse non ti
piacerà, ma sta di fatto che io ho un mio ruolo preciso nel grande equilibrio
della Vita e della Morte e non ho interesse a che sia turbato prima del tempo
stabilito.-
-Ed ora che ne sarà del Popolo Felino?- chiede Scarlet.
-Non sono un problema mio: immagino
che si sceglieranno un nuovo Re e continueranno la loro vita come hanno sempre fatto
negli ultimi secoli. Quanto a voi... tornate pure alle vostre vite ed alle
vostre illusioni, ma accettate un consiglio: non crediate di aver facilmente
sconfitto i vostri demoni interiori, potrebbero tornare non appena abbasserete
la guardia.-
Mefisto scompare nella sua solita nuvola di zolfo e lascia dietro di se un gruppetto di eroi perplessi e silenziosi… almeno finché Hellcat non dice:
-Coraggio: torniamo a casa.-
-Si.- Scarlet si china su Lockjaw e gli dice –Portaci tutti a casa, per favore, Lockjaw.-
Solo un lampo di luce accompagna la partenza, dei Vendicatori e quando cessa nell’arena c’è solo il cadavere ancora caldo del Re del Popolo Felino.
L’infermeria
dei Vendicatori è tranquilla adesso: Crystal e Starfox si sono ripresi e
-Vivrà.- conferma
-Immagino che sia stata la morte della Tigra Oscura a rompere l’incantesimo.- commenta Greer Nelson, ora in forma umana.
-Come, prego?-
-Nulla, dottoressa, nulla. L’importante e che ora Joanne stia bene.-
-Lei si.- interviene Hellcat –Ma gli altri?- punta un dito contro Agatha Harkness –Lei sapeva cosa sarebbe successo? Per questo ha voluto che quella poveraccia che chiamavamo Pseudo Tigra venisse con noi: doveva essere l’agnello sacrificale forse?-
-Ti assicuro, Patricia, che non ho mai avuto questa intenzione: ero solo convinta che soltanto nella dimensione del Popolo Felino quella povera donna potesse essere curata.-
-E lo è stata… a prezzo della vita. Per questo odio la magia.-
-Beh, a questo punto credo che possiamo tutti tornare alle nostre vite.- conclude Scarlet –Comunque è stato bello collaborare ancora con voi.-
-Sei sempre la benvenuta, Wanda, lo sai.- le dice Calabrone.
Wanda gli sorride e si rivolge a Pietro:
-Sono felice che hai deciso di tornare nei Vendicatori.-
-Beh…- risponde Pietro –… dopotutto non sono fatto per stare da solo e ci vuole qualcuno che lo tenga insieme questo gruppo.-
Wanda ride e si rivolge a Polaris.
-Io e te non ci conosciamo abbastanza e dovremo rimediare molto presto, sorella. Imparerai a conoscere Pietro, però: a volte… beh abbastanza spesso in fondo… è un gran rompiscatole, ma sa essere un ottimo fratello se ci si mette d’impegno e ci prova, credimi.-
-Me lo ricorderò.- replica Lorna Dane.
Hellcat si rivolge a Greer:
-Va davvero tutto bene?
-Certo.- risponde Greer –Stavo riflettendo su quanto ha detto Mefisto sui demoni interiori.- si trasforma in Tigra. –Io devo convivere col mio e spero di essere abbastanza forte da riuscire a tenerlo a bada. Ma se non dovessi riuscire, se dovessi mai cedere al mio lato oscuro… sono contenta di avere al mio fianco degli amici che sapranno fare quel che dovrà essere fatto e, puoi credermi, è un pensiero consolante.
Se è così, pensa Patsy Walker, ci sarò anch’io per aiutarti, puoi contarci.
EPILOGO
Un piccolo cimitero nei dintorni di
Los Angeles. Greer Grant Nelson depone un mazzo di fiori su una tomba: ha
pagato lei per il funerale e la lapide ed i familiari della giovane donna che
per un breve tempo fu
Scuote mestamente la testa e si
avvia verso l’auto nel vicino vialetto, la schiena curva sotto il peso di una
colpa che sente propria e con cui dovrà imparare a convivere d’ora in poi.
FINE
NOTE DELL’AUTORE
In
realtà c’è poco o niente da dire, visto che tutte le informazioni importanti
sono fornite all’interno della storia. Tanto per dare un chiarimento maggiore
su Tigra e Hellcat ed il Popolo Felino, mi rifaccio alle note già pubblicate
con il N° 9 dei VCO e quindi, via:
1) Sulla
storia di Greer Nelson e Joanne Tumolo aggiungo solo che Cat (tradotta, male,
dalla Corno con Donna Gatto) è stata creata nel marzo 1972 nel mensile omonimo
da Linda Fite, moglie del disegnatore storico di Hulk Herb Trimpe, con il
contributo di Roy Thomas (all’epoca Primo assistente dell’Editor in Chief Stan
Lee e suo futuro successore di lì a poco) e con lo zampino, quasi certamente,
di John Romita Sr. per la creazione grafica.
2) Quanto al costume di Cat abbandonato da Greer una volta diventata Tigra, anche i sassi ormai dovrebbero sapere che è stato ritrovato (in Avengers Vol 1° #141 pubblicato in Italia su Thor, Corno, #167) in un magazzino della Brand Corporation (sempre lei. -_^) da Patsy Walker, che lo usò per intraprendere la carriera di supereroina col nome di Hellcat (tradotto dalla Corno con l’orribile: Nuova Donna Gatto, Yeuch. -_^). Mefisto la definisce la sua nuora preferita perché Patsy è stata sposata con Daimon Hellstrom, il Figlio di Satana. Naturalmente è tutto da dimostrare che Mefisto sia quel Satana, ma noi preferiamo credere di si. -_^
3) Ci
crediate o meno, Patsy Walker è uno dei più vecchi personaggi Marvel, essendo
apparsa per la prima volta nel novembre 1944 su Miss America Magazine #2, per
poi avere una testata tutta sua, anzi più di una dal 1945 al
A questo punto, non mi resta che darvi appuntamento al n° 15 di Vendicatori Costa Ovest, scritto in collaborazione con l’ottimo Fabio Furlanetto, dove… ma perché togliervi il piacere di scoprirlo da soli? -_^
Carlo
[1] E così ecco fatto un riassunto, necessariamente succinto di eventi narrati in Cat #1/4 (Uomo Ragno, Corno #11/125). Giant Size Creatures e su troppi altri albi per elencarli tutti. -_^
[2] Si, lo so di aver ripreso questa scena pari pari da Vendicatori Costa Ovest #14, ma si sa che sono pigro. -_^
[3] Come spiegato in Vendicatori Costa Ovest MIT #9
[4] Janet Van Dyne, altrimenti
nota come
[5] Alias Firebird dei Rangers.
[6] Lui forse no, ma voi dovreste, sempre ammesso che abbiate letto Vendicatori Costa Ovest #9.
[7] Federal Bureau of Superhuman Affairs. La speciale agenzia governativa Americana che si occupa dei crimini commessi da e contro superumani e di altro ancora.
[8] Lo avete visto in Difensori MIT #64, vero? No? Vergognatevi e correte subito a leggerlo. -_^
[9] È accaduto nella serie Marvel di Wonder Man, credeteci sulla parola.
[10] Che alluda a Modred il mistico?
[11] Come visto su KT7.