N° 19
(PARTE QUARTA)
1.
Mattino, l’edificio che ospita gli uffici della REvolution è pervaso da una discreta animazione. Bambi Arbogast non si lascia turbare da nulla, di solito, ma deve ammettere che, nonostante la fama del suo capo Tony Stark, è insolita anche per lui la presenza contemporanea di tante donne tutte insieme nel suo ufficio. E la cosa è resa ancor più bizzarra dal fatto che hanno tutte i capelli rossi, come, del resto, la donna che sta arrivando dal fondo del corridoio. Colleen Wing ha un’aria molto battagliera, ma se spera di entrare in ufficio, nonostante le precise direttive di Mr. Stark, dovrà rendersi conto che dovrà superare una barriera pressoché invalicabile
Mrs.
A fa un sorrisetto soddisfatto.
All’interno
dell’ufficio Tony è a confronto con Bethany Cabe, una donna che in un tempo non
lontano e difficile della sua vita è stata al suo fianco ed ha significato
molto per lui, il che non ha impedito, pensa amaramente l’industriale, che la
loro relazione finisse come le altre che ha avuto, cioè male. Poco prima che
cominciasse quella disgraziata faccenda classificata negli archi dei
Vendicatori col nome in codice “La Traversata” si era ristabilita una certa
intimità tra loro, ma Happy gli aveva detto che, subito dopo la vendita delle
Stark Enterprises alla Fujikawa, Beth si era dimessa da responsabile della
sicurezza ed era scomparsa… per riapparire la notte precedente nell’attico di
Tony, apparentemente ignara di quasi tutto quello che era successo negli ultimi
due anni o quasi, ma promettendo rivelazioni sul fato di Whitney Frost e della
misteriosa Masque.
Qualunque
cosa sapesse Beth, di sicuro interessava qualcuno al punto tale da mandare il
misterioso cyborg chiamato Benedict a rapirla, tentativo fallito grazie
all’intervento di Iron Man aiutato dalla Vedova Nera e poi da una squadra di
Vendicatori,[1] e questo è
più che sufficiente perché Tony voglia delle risposte.
Al
suo fianco due donne altrettanto importanti per lui: la prima è Pepper Potts,
un’amica, una consigliera fidata, un supporto morale, una delle poche donne con
cui abbia mai forgiato un legame che è durato oltre una breve storia d’amore
mai realmente esplicitata; l’altra è Natasha Romanov, la Vedova Nera, spia,
avventuriera ed altro ancora. Natasha ha più di un motivo per volere risposte
su Masque e Benedict, visto che quando era leader dei Vendicatori permise a
Benedict di rapire la misteriosa Masque in cambio di… una moneta, o, almeno, di
qualcosa che sembra tale e con cui ora Natasha giocherella.[2]
Bethany
la osserva e commenta:
-Vedo che ce l’hai ancora… il
prezzo del tradimento… sai a cosa serve Vedova?-
-Speravo che me lo dicessi tu,
Cabe, perché tu lo sai cos'è vero?- ribatte la Vedova Nera.
-Come lo sai tu: un
sofisticatissimo microchip con innumerevoli ed interessanti dati.-
-Lo porto con me da quando quel
Benedict me lo diede, ma non sono mai riuscita a decifrarne la password.-
-Peccato, forse se avessi saputo
prima…-
-Cosa c’è da sapere Beth, vuoi
dircelo finalmente?-sbotta Tony. -È per questo che sei venuta fin qui, no?-
-Giusto Miss Cabe.- interviene
Pepper –ha fatto tanta strada perché aveva delle rivelazioni da fare e credo
sia ora di farle.-
Bethany
Cabe sospira e poi:
-È giusto e allora preparatevi a
sentire la mia storia..-
Dal
lato opposto della Baia di Flushing, nel distretto di Queens, sorge un
complesso industriale al cui confronto quello della REvolution appare modesto.
Ha avuto molti nomi in passato: Stark Industries, Stark International, Stane
International ed oggi Stark-Fujikawa Inc., una multinazionale dell’elettronica
ed informatica nippo-americana tra le più potenti del mondo. Nella sala
riunioni è in corso un meeting d’eccezione, presieduto per l’occasione dal
vecchio Kenshiro Fujikawa in persona, azionista di maggioranza e Presidente del
Consiglio dei Direttori della società, in uno dei suoi rari viaggi negli Stati
Uniti. Seduti intorno al tavolo ci sono: Morgan Stark, secondo azionista per
ordine d’importanza, Vice Presidente del predetto consiglio e Presidente
Operativo della S-F; Rumiko Fujikawa, nipote di Kenshiro e Vice presidente
Esecutivo; Sunset Bain; Vice Presidente Scienza e Tecnologia ed altri
importanti dirigenti di alto livello. Morgan morde un po’ il freno, la presenza
del vecchio Fujikawa lo relega in secondo piano e lui deve dimostrarsi
deferente verso il giapponese, che è anche una vecchia volpe
-Signori…- sta dicendo Fujikawa,
il suo inglese è fluente, anche se venato da un chiaro accento -… credo che sia
chiaro a tutti che la nostra società è sotto attacco da parte di qualcuno che
mira ad assumerne il controllo , ma sembra che ancora non sappiate chi è.
-In effetti no, Fujikawa San.-
replica Morgan Stark –Ma la nostra responsabile per la sicurezza ci sta
lavorando sopra ed ha fatto alcune interessanti scoperte.-
Ling
McPherson si schiarisce la voce e non le sfugge l’occhiata di velata
disapprovazione di Fujikawa. Il vecchio sciovinista non approva le donne
manager eh? Beh dovrà adattarsi al XXI Secolo, purtroppo per lui.
Dal
canto suo, Kenshiro Fujikawa sta pensando che Morgan Stark si circonda di
troppe donne, compresa sua nipote. Ai vecchi tempi, in Giappone, le donne
sapevano qual’era il loro posto, ahimè. Almeno questa McPherson è orientale in
parte, magra consolazione.
-Ho scoperto…- sta dicendo Ling -…
che anche i pacchetti azionari della REvolution sono oggetto di acquisti
sospetti e questo può essere significativo.-
-E di cosa?- chiede Kenshiro.
-Del fatto che dietro entrambi i
fatti ci sia una sola mano e che appartenga a qualcuno che ha una faida con la
famiglia Stark.-
-Bella scoperta.- commenta Sunset
Bain –Nella sua carriera Tony Stark ha accumulato un mucchio di nemici.-
-Ma quanti con la potenza
finanziaria per attaccare ben due grosse società?- interviene la bella Rumiko
Fujikawa.
-Una bella domanda, miss
Fujikawa.- risponde Ling –Pur non avendo una risposta definitiva, ho ridotto la
lista a tre candidati possibili: Justin Hammer, la Roxxon Oil e la Midas
International.-
Ad
udire quel nome , Morgan prova un brivido.[3]
-Mida… si, sarebbe nello stile di
quella palla di lardo… mi scusi il linguaggio Fujikawa San.. ed anche le
signore presenti.-
Kenshiro
Fujikawa si limita ad annuire.-
-Miss McPherson…- dice –Confido
che riuscirà a scoprire chi sono i nostri veri nemici.-
-Ci conti, signore.- risponde la
ragazza, sperando di avere un’aria abbastanza sicura di se.
2.
Seduto
al suo posto nell’aereo che lo riporta da Los Angeles a New York, James Rupert
Rhodes stringe la mano della sua donna, Rae Lacoste e cerca di rilassarsi. A
ripensarci si sente ancora esausto, è reduce da un periodo intensissimo, in
poco tempo: ha avuto uno scontro con Abominio nel Nevada,[4]
poi è volato con i Vendicatori nell’Artico ad aiutare Capitan Marvel contro il
Capo[5]
Come al solito, Rae non ha fatto domande sulla sua lunga assenza e, come al
solito lui le è grato per questo. È una donna davvero speciale, basta solo il
fatto che se ne infischia delle critiche che persone meschine fanno alla sua
scelta un uomo di colore come compagno. A ben vedere era stato più lui ad avere
paura delle reazioni altrui, che lei, è davvero una gran donna.
Il
suo sguardo corre all’altra sua compagna di viaggio, Rebecca Bergier. Attivista per i diritti civili, dirigente di
un gruppo che era finito in fallimento, rimasta senza lavoro e con poche
prospettive, si era decisa ad accettare l’offerta d’aiuto di Rhodey, il quale,
detto per inciso, si sta chiedendo chi c’è dietro alle complesse manovre che
hanno portato alla liberazione di Abominio, è stato un peccato non avere il
tempo di approfondire la questione ed ormai teme che non sarà facile scoprirlo.
Ma
questi sono pensieri per un altro momento, ora è meglio godersi il volo.
Una
villa lussuosa a Montecarlo, Principato di Monaco. Sul terrazzo con vista sulla
spiaggia sta un uomo, Se lo si giudicasse dai suoi abiti, sembrerebbe di oltre
un secolo fuori dal suo tempo, sensazione acuita dalla mantellina che gli copre
le spalle, dal bocchino e dall’incongruo monocolo sull’occhio destro, ma
Luchino Nefaria è stato un uomo da temere e rispettare da molto prima di
acquisire i poteri ionici recentemente persi.[6]
È stato Capo dei Capi del Maggia e presto tornerà ad esserlo. Se i suoi nemici
pensano che sia finito, dovranno presto rimpiangere di essersi sbagliato.
Rientra
nella villa, si avvicina ad una parete ed attiva un passaggio segreto che lo
porta in una stanza che somiglia a quella di un ospedale, con personale in
camice ed un letto su cui giace una giovane donna.
-Novità?- chiede Nefaria.
-È stabile, se è questo che vuol
sapere.- risponde uno dei medici –Tutte le funzioni vitali sono eccellenti,
ormai è solo questione di tempo
-Mi raccomando dottore, ci tengo
molto- Nefaria prende in mano un oggetto posato vicino al letto: una maschera
d’oro modellata su fattezze femminili –Dopotutto è la mia unica figlia.-
A
New York Beth continua il suo racconto:
-… Tu avevi cominciato a comportarti stranamente Tony, passavi molto tempo in un laboratorio segreto nei sotterranei delle Stark Enterprises e mostravi delle strane e preoccupanti attitudini.[7] Una sera, mentre stavo rientrando al mio appartamento, dopo una giornata di lavoro….ricordo un dolore acuto alla base del collo, poi delle luci ed una voce che diceva qualcosa di incomprensibile, poi persi i sensi ancora una volta.. Quando mi risvegliai, ero nel mio appartamento, sdraiata nel letto e, ai piedi dello stesso, accuratamente piegata, stava una tuta azzurra e, posata su di essa… una maschera d’oro.-
3.
Tony spalanca la bocca per lo
stupore ed esclama:
-Tu
eri Masque? Non ci posso credere Beth. I miei ricordi di quel periodo
sono confusi, non ero veramente me stesso, all’epoca e molte cose mi sembrano
quasi appartenere ad un'altra persona…- il volto di Tony si fa più cupo mentre
stringe i pugni ed abbassa la testa.
-Tony.. tutto bene?-
-Si.- risponde lui un po’ a
fatica. -È solo che sono stato costretto a ricordare cose che speravo di
essermi lasciato alle spalle, cose che ho fatto… orribili … ho ucciso due
persone, ero sotto l’influsso di Immortus, è vero, ma ancora oggi se ci penso…-
-Calmati adesso, dobbiamo
ascoltare ancora la fine del racconto di Bethany.
Tornano
dalla giovane donna e questa riprende a parlare:
-Indossai il costume e guidai sino
a raggiungere la clinica in cui era ricoverata Marianne Rodgers e fui testimone
della sua fuga,[8] dopodiché la seguii e... il resto lo
sapete…- indica Natasha -…lei lo sa. Dopo la vendita delle Stark Enterprises,
mi licenziai da Capo della Sicurezza e tornai a New York. Per molto tempo ero
stata Masque e non capivo perché. Era come se una seconda personalità si fosse
imposta sulla mia, una che sapeva cose che Bethany non poteva sapere ed aveva
capacità che io non avevo mai avuto. Cosa mi era successo? Chi mi aveva fatto
questo, volevo saperlo, ma ignoravo che c’era chi voleva le stesse risposte. I
Vendicatori mi avevano offerto aiuto e mi avevano offerto lo status di
Vendicatore Onorario, io, o meglio, Masque, tornò da loro, ma il cyborg
Benedict li sconfisse e mi rapì. Il suo capo era disposto a tutto, anche a
tenermi prigioniera per tutto questo tempo, ma, alla fine sono riuscita a
liberarmi e dovevo avvertirti che lui era sulle tue tracce.-
-Lui chi?- chiede Tony, ma, mentre
formula la domanda già intuisce la risposta.
-Il Conte Nefaria, Tony. È stato
lui ad organizzare tutto.-
-Ma perché?- chiede l’industriale.
-Credo che questa moneta contenga
la risposta, almeno in parte.- interviene Natasha.
-Se è così, non ci resta che
scoprire i suoi segreti.- dice Tony –Seguitemi.-
Colleen
Wing sta ancora discutendo con una Mrs. Arbogast determinata a non farla
entrare nell’ufficio, quando la porta si spalanca e Tony e le altre tre donne
escono.
-Mrs. A. Vado nel mio laboratorio
e non voglio essere disturbato a meno che non ci sia, come minimo, un
terremoto.-
-Chiaro Mr. Stark, terrò a bada i
seccatori.-
-E questi includono anche me?-
chiede Colleen, non proprio di buon umore.-
Tony
sembra accorgersi solo ora della sua presenza.
-Colleen… No di certo tesoro, non
sei mai una seccatura Pep, ‘Tasha, Beth precedetemi, vi raggiungo
subito.-
Mentre
le tre donne si allontanano Tony prende Colleen da parte.
-Mi dispiace cara…- le dice -…ma
sono impegnato in una questione delicata e…-
-… ed io, come Responsabile della
Sicurezza dovrei esserne al corrente, non credi? Non mi piace che tu mi tagli
fuori Tony, dal lavoro come dai tuoi problemi privati… Non sono una delle tue
donne usa e getta, se non l’hai capito.-
Tony
sospira.
-Hai ragione Colleen, ti prometto
che ne discuteremo stasera stessa.- così dicendo la bacia e, dopo un’esitazione
iniziale, Colleen risponde al bacio.
-No te la caverai tanto facilmente
Tony.- dice, poi, quando le loro labbra si staccano.
-Lo so bene.- risponde lui –Ora
scusami, ma devo proprio andare…-
E
senza lasciarle il tempo di replicare, Tony corre verso l’ascensore.
Due
ore dopo Wonder Man, membro rispettato dei Vendicatori, entra nel laboratorio
sotterraneo della REvolution, al cospetto di Tony Stark, impegnato nell’esame
della misteriosa moneta
-Sono arrivato appena ho ricevuto
il tuo messaggio, Tony, di che si tratta?- chiede.
Tony
gli porge la moneta, aperta in due ed in cui si notano dei sofisticati
microcircuiti
-Che mi dici di questa?- gli
chiede.
Se
un essere d’energia ionica può mostrare stupore, Simon Williams lo fa, mentre
esclama:
-Conosco questi circuiti, li ho
progettati io.-
-Esatto.- replica Tony. -È
tecnologia basata sui brevetti Williams Innovations, la tua vecchia compagnia.[9]
Ricordì in che mani finì?-
-Certo. Fu acquistata dal
prestanome del Maggia, la Famiglia Nefaria. Tu credi…?-
-Io so che questa moneta è un
congegno molto sofisticato e presenta anche tecnologia Timely.-
-Ma era la compagnia fondata da…-
-Kang il conquistatore con l’alias
Victor Timely, lo so. Ti dispiace darci un’occhiata anche tu? Io e Michael…-
Tony fa un cenno col capo in direzione di Michael Collins, alias il cyborg
Deathlok, il responsabile informatico della REvolution. -… ci siamo già fatti
un’idea, ma vorrei un altro parere.-
-Come ingegnere elettronico sono
un po’ arrugginito e temo di aver dimenticato un sacco di cose …- replica
Wonder Man -.. ma ci proverò.-
Dopo
alcuni minuti, Simon alza la testa dal reperto ed esclama:
-È incredibile… è un programma, un
software ipersofisticato per sovrascrivere una personalità nuova su una
preesistente… qualcosa di simile alla macchina Id di Wizard, ma con un tocco in
più: quella trasforma un buono in cattivo e viceversa, mente questa riscrive la
personalità in modo più sofisticato. È inquietante.-
-Abbastanza.- commenta Tony –Si
impone una visitina a quel che resta delle Timely Industries.-
-Vuoi l’aiuto dei Vendicatori?-
-Non subito. Questo è un affare
privato e vorrei sbrigarmela da solo, finché è possibile.-
-Come preferisci, ma se avrai
bisogno d’aiuto, non esitare.-
Sera
nell’attico della Stark Tower. Tony è grato del fatto che sua figlia Katherine
e sua madre siano alloggiate al piano inferiore, sarebbe davvero imbarazzante
se la ragazzina dovesse entrare improvvisamente per trovarlo immerso nella sua
jacuzzi assieme a Colleen, specie considerando il fatto che sono entrambi nudi
Essere padre ha i suoi svantaggi, non è vero? Tony lascia che l’acqua lo
massaggi e porti via la stanchezza e lo stress del giorno appena trascorso e
intanto osserva Colleen. È davvero una bella donna e lui dovrebbe sentirsi in
colpa per averla trascurata troppo a lungo, d’altra parte: si sente davvero
pronto per una relazione a lungo termine? Pensava di essere innamorato di
Rumiko Fujikawa, eppure, alla fine, si sono allontanati. E prima di Rumiko c’era Beth, e prima ancora
Veronica Benning e prima di Veronica… Veronica, pensare a lei gli ricorda che
non è ancora riuscito a contattarla per sapere la verità su suo figlio, ma è
stata solo colpa dei problemi che ha incontrato ultimamente, oppure è la paura
di scoprire un’altra scomoda verità su di lui? La domanda lo preoccupa.
-A cosa stai pensando? – gli
chiede Colleen facendosi vicina
-A che pasticcio sia diventata
ultimamente la mia vita.- risponde Tony –Ultimamente non faccio che imbattermi
in domande senza risposta ed anche la mia vita privata mi sembra senza
direzione.-
Ora
la sente vicina, il suo profumo, sente la reazione che gli sta provocando.
Anche lei deve essersene accorta, ma si limita a sorridere. L’attira a se e la
bacia
-Non credere di risolvere tutto
tra noi, così, Mr. Stark.- dice, poi, lei.
-Non lo credo affatto.- replica
Tony e si issa fuori dalla vasca. Colleen lo imita e, mentre si asciuga Tony
contempla il suo corpo flessuoso, che esprime il meglio della sua eredita
orientale e di quella occidentale. Dovrebbe ritenersi fortunato a stare con lei
ed è così, eppure è come se tra loro ci fosse sempre un sottilissimo diaframma
e Tony non è certo di sapere come abbatterlo. Prende da un comodino il suo
stimolatore cardiaco e se lo applica con cura al petto. I periodi in cui può
stare senza stanno diventando sempre più lunghi, ma è stato sciocco una volta e
non intende correre rischi inutili. Controllato che la batteria sia a posto, si
volge verso Colleen e le cinge i fianchi.
-Abbiamo un discorso interrotto da
riprendere, vero?- le dice sorridendo.
_sei… sicuro di poterlo fare?
Voglio dire… il tuo cuore…-
-Non preoccuparti.- risponde Tony
-È tutto sotto controllo, fidati.-
Con
una mano le sgancia l’asciugamano, che scivola al suolo. Si baciano e poi anche
l’asciugamano di Tony cade in terra ed i due amanti si lasciano cadere,
avvinghiati, sul letto.
Almeno
sino a domani, pensa Tony, niente problemi, niente preoccupazioni.
4.