N° 96

 

RELAZIONI PERICOLOSE

 

Di Carlo Monni

 

 

1.

 

 

            Qualcuno ha immesso nel flusso sanguigno di Tony Stark delle nanomacchine dallo scopo sconosciuto. Per neutralizzarle è stato necessario che Scott Lang, il supereroe chiamato Ant Man, con l’assistenza della figlia adolescente Cassie, aspirante supereroina col nome poco originale di Ant Girl entrasse nel corpo di Tony a dimensioni microbiche. Queste sono le buone notizie. Le cattive sono che le nanomacchine in questione si sono assemblate a formare un robot umanoide che ha attaccato la navicella a bordo della quale si trovano i due minuscoli eroi.[1]

            Il robot, che dalla prospettiva dei due appare gigantesco, ha lanciato una scarica di energia che si infrange contro un campo di forza ma fa comunque ballare la navicella e gli occupanti.

-Tutto bene, Cassie?- chiede, premuroso, Scott.

-Sono solo un po’ ammaccata, papà.- gli risponde la figlia -La nave ha retto bene.-

-Come dicono sempre in Star Trek: non so se gli scudi reggeranno ad un altro colpo simile.-

-Che facciamo allora?-

-La sola cosa possibile: contrattacchiamo. Vorrei che tu non fossi venuta. Se dovesse accaderti qualcosa tua madre mi ucciderebbe e non le darei torto.-

-Ma ormai sono qui e mamma non ha bisogno di sapere tutto.-

            Scott abbozza un sorriso.

-Forse no.- ammette -E comunque ormai non c’è scelta. Allacciati la cintura di sicurezza perché si parte.  Andromaca. Attiva l’hyperdrive.-

<<Hyperdrive attivato.>> replica l’intelligenza artificiale che governa la navicella.

            Il veicolo ha un’improvvisa accelerazione.

 

            Jim Rhodes prepara le valige e riflette sugli avvenimenti che l’hanno portato a questo. Quando lui e Rae Lacoste si erano ritrovati dopo diverso tempo avevano ripreso le fila di una relazione interrotta bruscamente per motivi che nemmeno ricordavano più. Il matrimonio era sembrato ad entrambi un passo logico ed inevitabile[2] poi lui aveva rovinato tutto finendo a letto col suo primo amore adolescenziale Glenda Sandoval. I motivi e le circostanze in cui era avvenuta la cosa non avevano poi molta importanza. Rae era stata categorica: lui doveva lasciare il loro appartamento senza perdere tempo.

            Prende in mano le valige e fa per uscire. Rae è sulla soglia. Per qualche istante nessuno parla, poi lui dice:

-Devo ancora prendere un po’ di cose.-

-Farò in modo di fartele avere, non preoccuparti.- replica Rae e tende la mano destra.

            Rhodey capisce l’antifona e prende due mazzi di chiavi e glieli consegna.

-Sono tutte, puoi contarle.-

-Non occorre, mi fido almeno in questo. Dove andrai a stare adesso? Dalla tua amica dottoressa? Sono sicura che ti accoglierebbe a braccia aperte… e non solo quelle.-

            Decisamente Rae aveva voglia di girare il coltello nella piaga.

-Non essere volgare, Rae, non ti si addice.- replica Jim -Come mi hai detto tu stamattina, ci sono un paio di appartamenti vuoti che usiamo per gli ospiti, andrò in uno di quelli. Non mi avrai intorno nemmeno in ufficio almeno per un po’. Sto per fare un viaggio.-

-A Santa Providencia scommetto.-

            Rhodey annuisce poi con voce cupa aggiunge:

-Non mi piace lasciare conti in sospeso.-

 

            Il luogo sono le Alpi Svizzere e precisamente una costruzione in muratura in cima ad una montagna, forse un ex monastero, raggiungibile solo per via aerea o scalando.

            L’ex pugile afroamericano Eddie March, nelle vesti metalliche di Iron Man, ha seguito fin qui, protetto da un dispositivo di invisibilità, i rapitori della Contessa Stephanie De La Spiroza, vecchia fiamma di Tony Stark e proprietaria di una fabbrica di meccanismi di precisione oggetto di un takeover molto ostile.

            Improvvisamente il luogo si è rivelato munito di difese decisamente sofisticate, capaci di rilevare la presenza di Iron Man nonostante il dispositivo stealth e colpirlo con un missile terra aria.

            L’esplosione non ha intaccato l’armatura ma ha sbilanciato Eddie. Per sua fortuna lui non è esattamente un novellino e recupera rapidamente l’assetto di volo.

            Altri due missili si dirigono verso di lui che li colpisce con una scarica di repulsori facendoli esplodere in aria senza danni, poi punta a tutta velocità verso la struttura di sotto. Il soffitto cede contro l’azione combinata dell’uniraggio pettorale e dei repulsori ed Iron Man atterra nel bel mezzo di un ampio salone.

<<Tesoro, sono a casa.>> dice in tono caustico.

<<Benvenuto nella mia umile dimora, Iron Man.>>

            La voce arriva da un altoparlante nascosto chissà dove ed è alterata elettronicamente, impossibile riconoscerla anche se l’avesse già sentita altrove.

<<Disse il ragno alla mosca.>> replica Eddie <<Ma io sono molto più combattivo di una mosca ed anche molto più difficile da digerire.>>

<<Non ne dubito, per questo le ho preparato un’accoglienza degna di un ospite del suo calibro.>>

<<Basta con le schermaglie. Mi porti dalla Contessa De La Spiroza o distruggerò questo posto mattone per mattone.>>

<<Niente di più facile.>>

            Una botola si apre sotto i piedi di Eddie, colto di sorpresa, precipita.

 

 

2.

 

 

            Santa Providencia è una piccola nazione composta da un gruppo di isole parte ad ovest e parte ad est del canale di Panama, una posizione particolare che nel tempo le aveva concesso alcuni vantaggi. Era stata battezzata così nel 1620, quando due vascelli da trasporto spagnoli approdarono sulle coste dell’isola più grande a seguito di una tempesta. Le sue calde caverne naturali di origine vulcanica avevano non solo fatto da rifugio per i naufraghi, ma si erano rivelate preziose per le loro fonti di acqua. Inoltre, il suolo dell’isola era estremamente fertile, adatto per impiantarvi coltivazioni di ogni tipo e vedere crescere le piante quasi senza dovere lavorare. Nel corso del tempo, a causa della sua posizione e delle sue ricchezze minerarie, Santa Providencia aveva cambiato diversi padroni, fino a quando, nel 1947, guadagnò la sua piena indipendenza come repubblica presidenziale. Il matrimonio con la democrazia fu di breve durata. Durante i fermenti rivoluzionari castristi a Cuba, nel 1957 il regime democratico di Santa Providencia cadde in favore di un fascista, Eujenio Del Toro. Poi Castro vinse la rivoluzione, e gli Stati Uniti ebbero altre priorità, fra cui, la Crisi dei Missili. Alla fine, Santa Providencia perse importanza nel quadro strategico globale. Nel 1970, dopo una lunga agonia economica causata dall’imprevidenza di Eujenio, suo figlio Armando, rovesciò il padre. Arrivato al potere intuì ben presto le potenzialità di un sistema economico basato sul gioco d’azzardo e la segretezza fiscale. In appena un anno, l’economia della nazione, e conseguentemente il suo regime, rifiorirono come non mai.

Ancora oggi, dopo quasi sessant’anni, Il flusso turistico per l’arcipelago continua favorito non solo dalle bellezze naturali, ma soprattutto dalla qualità del suo intrattenimento perché oggi come oggi a Santa Providencia la sola regola è che non ci sono regole.

Formalmente il Presidente è ancora Armando Del Toro, rieletto costantemente ogni cinque anni in elezioni farsa con percentuali bulgare, ma da un po’ di tempo a questa parte il vero potere è nelle mani di un uomo che non occupa nessuna carica pubblica e non è nemmeno nativo di Santa Providencia. Il suo nome è Graydon Creed, americano, biondo, fisico atletico, quarant’anni circa, ex candidato alla Presidenza degli Stati Uniti, ufficialmente morto, assassinato da ignoti, ma, per citare Mark Twain, la notizia della sua morte è stata grandemente esagerata. Creed è figlio di due mutanti, il ferino Victor Creed alias Sabretooth e Raven Darkholme ovvero la mutaforma chiamata Mystica, ma è apparentemente senza poteri. Questo, però, non ha influito sulle sue ambizioni. Da quando si è insediato a Santa Providencia non ne ha fatto solo la base del gruppo di mercenari con superpoteri noto come Marauders, ma ha reso la piccola nazione un porto sicuro per chiunque abbia commesso un crimine e volendo sfuggire alle autorità sia in grado di pagarsi il salatissimo soggiorno.

In questo momento Creed è nel suo studio nell’Hotel Sol del Mar che ha reso suo quartier generale ed è a colloquio con un uomo afroamericano di corporatura atletica, capelli e viso rasati

-Le sue credenziali sono… interessanti Mr. Jacobs.- dice infine -Ufficiale delle Forze Speciali dei Marines, mercenario in Africa e Asia, trafficante d’armi, sospettato di essere War Machine e ricercato come terrorista internazionale dopo che il suddetto War Machine ha attaccato la flotta cinese qualche giorno fa.[3] Sono impressionato.-

            L’altro fa un sogghigno e replica.

-Cerco di tenermi impegnato.-

-Bene, ora parliamo del suo soggiorno qui. Come sa, è molto costoso.-

-Non ci sono problemi. Ho da parte i fondi sufficienti per pagare la somma richiesta e sono depositati proprio nelle banche di Santa Providencia, conti cifrati ovviamente. Mi ci vuole un attimo per effettuare il trasferimento.-

            Una rapida digitazione su un cellulare poi Parnell Jacobs annuncia:

-Fatto.-

-Ottimo. - commenta Creed dopo aver verificato -Le auguro una felice permanenza nella nostra comunità Mr. Jacobs. Se le interessa qualche ingaggio come mercenario…-

-Non per adesso, grazie. Per un po’ mi voglio solò rilassare e divertirmi.-

-Per questo non le mancheranno le opportunità, mi creda.-

            L’ospite esce e Creed rimane a riflettere per qualche istante poi compone un numero sul suo cellulare e quando sente rispondere dice:

-Ho bisogno che tu faccia una cosa per me.-

 

            Interrompere la caduta sarebbe facile, pensa Eddie March, ma, deve ammetterlo, è troppo curioso di sapere che sorprese gli ha riservato il suo misterioso aggressore.

            Alla fine si ritrova in una specie di cripta. Si sta rimettendo in piedi quando sente una voce femminile:

-Iron Man! Per fortuna sei qui-

            Stephanie De La Spiroza. Il suo nemico non ha mentito: l’ha davvero mandato da lei.

<<Tutto bene, Contessa?>> le chiede.

-Adesso che tu sei qui, sì. Comunque no: non mi hanno fatto del male.-

<<Non sono un selvaggio e detesto la violenza non necessaria.>> ancora la voce del suo misterioso nemico.

<<Ma davvero? Quindi come qualifica il rapimento e l’omicidio?>> ribatte Eddie.

<<Sgradevoli necessità. D’altra parte, la Contessa andava convinta.>>

<<Sei uno schifoso bastardo.>>

<<Da un Vendicatore mi aspettavo un linguaggio migliore.>>

<<Ora vedrai cosa devi davvero aspettarti da me.>>

            Iron Man usa il suo uniraggio e fonde una parete poi solleva la Contessa tra le braccia

<<Si tenga forte.>> le dice <<Stiamo per fare un viaggetto.>>

            Senza esitare si infila nel varco.

 

            Da un centro comandi un uomo elegante che dimostra circa quarant’anni, capelli e pizzo castani così chiari da sembrare quasi biondi ed una ragazza dai capelli biondi che indossa un maglione dolcevita e pantaloni di velluto con stivaletti stanno osservando la scena su un monitor.

-Li hai lasciati andare? Non posso crederci, Greg.- dice la ragazza con evidente sorpresa ed irritazione.

            L’uomo le rivolge un sorrisetto e replica:

-Ma lui tornerà, puoi starne certa Jill. Quelli come lui lo fanno sempre.-

 

 

3.

 

 

            Cassie Lang si sente lo stomaco risalirle in gola mentre si aggrappa ai braccioli del sedile. Il robot gigante, che in realtà è alto solo pochi decimi di micrometro[4] punta su di loro dei cannoncini e si appresta a sparare:

-Papà, che intendi fare?- chiede la supereroina adolescente.

-Lo vedrai, piccola.- replica Scott Lang.

            Scariche di energia esplodono intorno a loro ma perlopiù mancano la navicella a causa della sua velocità. Le poche che sembrano raggiungere il bersaglio in realtà si infrangono contro un campo di forza.

            La navicella si scontra col robot emettendo un’aura verdastra che si espande a 360 gradi. Il robot semplicemente scompare.

-Che è successo?- chiede, sorpresa, la ragazza.

<<Un impulso elettromagnetico ad alta intensità ha spezzato lai legami tra i nanorobot e contemporaneamente li ha disattivati. A quanto pare dipendevano tutti dalla stessa unità centrale.>> risponde l’intelligenza artificiale della nave.

-Grazie Persefone.- replica Ant Man.

-Allora abbiamo vinto?- chiede ancora l’aspirante Ant Girl.

-Questa battaglia forse, ma ho la sensazione che la guerra sia solo all’inizio.-

 

            Nelle Alpi svizzere la figura volante di Iron Man con in braccio la Contessa De La Spiroza si trova di fronte un ‘auto volante scoperta con alla guida una donna attraente dai lunghi capelli castani.

-Serve un passaggio?- chiede in tono allegro.

-Miss McCall!-  esclama Stephanie De La Spiroza -Ma come…?-

-Non è il momento delle domande.- replica Meredith McCall.

<<Sono d’accordo.>> dice Iron Man depositando la Contessa sul sedile del passeggero poi si rivolge a Meredith <<Portala al sicuro, io vi raggiungerò non appena sistemati per bene i rapitori.>>

-Intendi tornare indietro?- chiede Stephanie.

<<Non lascio mai le cose a metà.>> ribatte l’uomo in armatura e vola via senza aspettare repliche.

 

            Il bar dell’hotel Sol del Mar a Santa Providencia sembra il classico luogo di ritrovo di una località turistica tropicale ma se c’è un posto dove davvero le apparenze ingannano è proprio questo.

            L’afroamericano dalla testa rasata siede ad un tavolo d’angolo e sorseggia un Cuba Libre guardandosi intorno.

-Bevi da solo, straniero?-

            A parlare è stata una donna alta, slanciata e dai capelli biondi che indossa un abito bianco con spalline ed un’ampia scollatura.

            L’uomo storce lievemente la bocca poi replica:

-Avresti una proposta migliore?-

-Certo: potrei farti compagnia. Posso sedermi?-

-Accomodati, è un paese libero.-

            La ragazza ride divertita e ribatte:

-Su questo ho i miei dubbi.-

Ferma un cameriere e gli dice:

-Un altro Cuba Libre per il mio amico ed un Margarita per me, Pedro, muy pronto.-[5]

-Muy pronto Señorita Birdy.- replica l’altro.

-Birdy eh?- commenta l’afroamericano mentre la donna si siede.

-Qui è un nome che va bene quanto un altro. Il tuo qual è?-

-Parnell.-

-Bene, Parnell. Brindiamo alla tua permanenza. Immagino che tu stia scappando da qualcosa. Quasi tutti quelli che arrivano qui scappano da qualcosa o da qualcuno.-

-Compresa tu?-

            La ragazza fa un sorriso ammiccante e replica:

-Facciamo cosi: io ti racconto la mia storia e tu mi racconti la tua… magari in un posto più tranquillo.-

            L’uomo che ha detto di chiamarsi Parnell Jacobs riflette. La bionda potrebbe essere stata inviata da Graydon Creed per tenerlo d’occhio. Che deve fare adesso? Gli conviene stare al gioco e vedere cosa succede.

            Da un altro angolo del locale qualcuno osserva entrambi.

 

 

4.

 

 

            Iron Man sfreccia a tutta velocità verso il vecchio monastero, ed una volta sopra si ferma per qualche istante, poi sfreccia verso il basso come un missile rosso e oro.

            Dai guanti escono scariche di raggi repulsori accompagnate da quelle dell’uniraggio pettorale. Le poche difese rimaste non reggono ed il tetto si frantuma mentre Eddie rientra nell’edificio.

<<Dove sei, maledetto?>> urla <<Fatti vedere e sistemiamo la cosa da uomini.>>

<<Ahimè, temo che un confronto fisico non sia nel mio interesse.>> replica da lontano il suo avversario <<Tuttavia intendo congedarmi da te in un modo che oserei definire molto caloroso,>>

            Un attimo dopo l’intero edificio esplode.

 

            Poco lontano da Southampton, nella Contea di Suffolk, Stato di New York, sorge una tenuta di diversi ettari che da almeno cinque generazioni è la dimora della famiglia Stark. Quest’oggi la grande villa che ne costituisce l’edificio principale sta andando a fuoco. Non è stato un incendio accidentale, qualcuno lo ha appiccato volontariamente ed ha abbandonato, legata ad un termosifone con indosso solo mutandine e reggiseno,, una giovane donna euroasiatica per farla morire in modo orribile.

            Ling McPherson sente la morte avvicinarsi. La sua indagine per scoprire che fine avesse fatto Rumiko Fujikawa sta per finire nel peggiore dei modi, Deve aver innervosito qualcuno ma la cosa non le è di conforto.

            Tra il crepitare delle fiamme le sembra di sentire un rumore ma forse è solo un’illusione. Improvvisamente il portone d’ingresso cede e nel vano appare una figura femminile che nonostante il fumo Ling riconosce immediatamente:

-Beth!-

-Resisti solo un attimo Ling.- le dice Bethany Cabe.

            Senza altra esitazione spara alla catena delle manette spezzandola poi aiuta la sua amica ad alzarsi.

-Fuori!- urla.

            Beth e Ling corrono fuori dalla casa e solo allora Beth si concede un sorriso dicendo:

-Certo che quando ti metti nei guai, sono guai grossi Ling.-

-Ho imparato da te.- replica l’altra poi chiede -Come mai sei qui?-

-Ti avevo telefonato ma non rispondevi così ho seguito la traccia del tuo GPS sino a qui. Appena arrivata ho visto la tua auto parcheggiata qui di fronte e il fumo levarsi dalla casa. Ho capito subito che c’era qualcosa di storto. Com’è che sei finita in questo guaio?-

            Ling glielo racconta e Beth giunge alle sue stesse conclusioni:

-Qualcuno ci tiene parecchio a far sparire le tracce della cara Rumiko e non gli è piaciuto che tu ficcassi il naso nei suoi affari. Non hai proprio idea di chi sia stato ad aggredirti?-

-Buio completo.-

-Beh, chiunque sia stato imparerà in modo doloroso che non è salutare pestarci i piedi.-

-Pestarci?-

-Certo. Non mi piace che cerchino di uccidere le mie amiche. Troveremo il tuo aspirante assassino insieme.

            Ling sorride.

 

            Katherine Joanna Finch Stark ha 13 anni, un’età ingrata in cui non si è più bambini ma nemmeno si è già adulti. Nessuno ha voluto dirle qual è il problema che affligge l’uomo che solo da poco tempo ha scoperto essere suo padre e la cosa non le piace per niente.

-Non me ne andrò da qui senza sapere cosa sta succedendo.- dice all’infermiera davanti a lei.

-Temo di non poterlo fare senza autorizzazione.- replica Linda Carter.

-Sono una Stark, Tony è mio padre e questo ospedale è nostro, deve fare quel che le dico io.-

-Per la verità, l’ospedale è della Fondazione Maria Stark.- ribatte Linda sorridendo.

-Mio padre è un famoso avvocato.- interviene un giovanotto biondo di circa 15 anni -Gli dirò di farvi causa. Gli ospedali odiano le cause non è vero?-

-Tommy!- esclama una donna dai capelli color rame alle sue spalle.

            Tommy Byrnes sta per dire qualcosa a sua madre quando una porta si apre e ne esce Tony Stark.

-Papà!- esclama Kathy -Stai bene!-

-Mai stato meglio.- replica Tony -Grazie anche ad un piccolo aiuto dei miei amici.-[6]

 

 

5.

 

 

            Valanga, un termine che la gente di montagna conosce e teme.. l’esplosione del monastero provoca il distacco di un imponente massa di neve assieme ad un intero costone di roccia. La massa rotola a valle travolgendo tutto ciò che incontra.

            Dalla loro auto Meredith McCall e Stephanie De La Spiroza la vedono e la nobile europea esclama:

-Mio Dio. Se Iron Man è lì sotto…-

-Se la caverà.- ribatte Meredith -Un’esplosione o una valanga non possono certo fargli del male.-

            Ma vorrebbe esserne così sicura come vuol sembrare.

 

            In una navetta poco più grande di una formica Scott e Cassie Lang stanno tornando alle rispettive abitazioni.

-Sarà meglio che tua madre non sappia di questa tua avventura.- dice Ant Man alla figlia.

-Lo credo anch’io.- concorda l’adolescente -Dovrò tenerle segreta la mia carriera di supereroina.

-Sei proprio decisa? Non credi di essere troppo giovane?-

-La Torcia Umana aveva pressappoco la mia età quando ha cominciato e pure l’Uomo Ragno. Perché solo io devo essere troppo giovane?-

            Scott sospira ed alla fine replica:

-Va bene ma sarebbe meglio che ti trovassi un nome diverso da Ant Girl.-

-Ci penserò su.-

 

            In una baita nelle Alpi svizzere un uomo dai capelli e barba castani chiari ed una giovane donna bionda fissano uno schermo che sul lato sinistro mostra la valanga e su quello destro l’auto volante con a bordo Meredith McCall e Stephanie De La Spiroza che si allontana.

-Credi che Iron Man sia morto, Greg?- chiede lei.

-Al contrario, Jill.- risponde l’uomo che la ragazza ha chiamato Greg -Spero che sia sopravvissuto -

-Perché.- ribatte Jillian Cord. -Non ha senso.-

-Per te, forse. Io non proverei il minimo gusto in una vittoria simile. Voglio che sia chiaro per tutti chi tra me e Tony è il vero genio e quando avrò finito, la mia superiorità sarà inequivocabile.-

 

 

CONTINUA

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

Anche stavolta non c’è molto da dire, giusto un paio di note:

1)     Credito a chi se lo merita: la nazione di Santa Providencia è una creazione di Valerio Pastore ed è apparsa per la prima volta su Marauders #4.

2)     Graydon Creed è stato creato da Scott Lobdell & Brandon Peterson su UncannybX-Men #299 datato aprile 1993.

Nel prossimo episodio: Che ne è stato di Eddie March? Cosa vuole davvero il misterioso Greg? Che fine ha fatto Joanna Nivena? Cosa trama Ezekiel Stane, chi è Zhang Tong? Cosa accade a Santa Providencia? Le risposte e la corsa verso il numero 100 cominciano proprio lì.

A presto.

 

 

Carlo



[1] Dobbiamo proprio dirlo? È accaduto nell’ultimo episodio.

[2] Vedi episodio #50.

[3] Nell’episodio #92.

[4] Il micrometroun equivale a un millesimo di millimetro. Per dare un’idea della scala su cui stanno operando i nostri eroi,, sappiate che un globulo rosso ha un diametro di 6-8 micrometri.

[5] Alla svelta in Spagnolo.

[6] Con tante scuse ai Beatles. -_^