N° 92
L’ULTIMA SCELTA
1.
Se si potesse
vedere la faccia di James Rupert Rhodes sotto l’elmo di War Machine in questo
momento, si capirebbe tutto il suo sconcerto.
<<Che cosa hai detto?>>
chiede alla donna davanti a lui.
-Mi ha capito
benissimo, Mr. Rhodes.- ribadisce la giovane cinese che si fa chiamare Madame
Macabra con un sorriso sardonico sul bel viso-Voglio che lei distrugga la
flotta della Repubblica Popolare nel Mar Cinese Meridionale.-
<<Donna, tu devi essere pazza.>>
Macabra sorride ancora e replica:
-Le persone che
hanno una lucida visione del futuro come mio padre, il grande e potente
Mandarino, sono spesso bollate come pazze. Ma questo non ha importanza adesso.
Ciò che conta è che lei faccia ciò che le ho ordinato, sempre se tiene davvero
alla salvezza della sua amica Glenda Sandoval… e della vostra interprete Anna
Wei, naturalmente.-
E così si ritorna al ricatto, pensa
Rhodey. Se solo avesse modo di rintracciare Glenda ma non ci riesce: è
assolutamente invisibile ai suoi strumenti. Il Mandarino e la sua figlia
adottiva sono stati in gamba. Hanno rapito Glenda ed Anna proprio sotto il suo
naso ed ora lui non è in grado di salvarla.[1]
<<Ok, faremo a modo tuo.>>
dice infine.
E allora vada, Mr.
Rhodes, non perda tempo.-
<<Ma non finisce qui.>>
War Machine si leva in volo e
Macabra commenta:
-Puoi starne certo,
cane occidentale.-
War Machine è ormai un puntino
lontano nel cielo quando una jeep guidata da un afroamericano sui cinquant’anni
dal cranio rasato e la barba nera si arresta alle sue spalle. Lei si volta
sorridendo,
-Ah, Mr. Chord…-
dice -… è arrivato giusto in tempo.-
La donna che entra nell’ufficio di
Virginia Ann Potts, detta Pepper, Presidente della Stark Solutions, ha corti
capelli neri, è attraente ed elegante, i suoi abiti vengono chiaramente da
atelier d’alta moda, il portamento è aristocratico, aggettivo appropriato visto
che appartiene all’aristocrazia europea, iberica, per la precisione.
Pepper si alza in piedi per
stringerle la mano.
-Contessa…-
-Può chiamarmi
Stephanie, Miss Potts, dopotutto ci conosciamo da tanto tempo.- replica la
Contessa Stephanie De La Spiroza.-
-Ok, tu chiamami
Pepper.-
-Mi fa piacere che
ci sia questa cordialità tra noi. Quando ci siamo conosciute, non eravamo certo
amiche.-[2]
-Dì pure che ci
detestavamo.- ribatte., ridendo, Pepper -Ma ne è passato di tempo e le cose
cambiano… e anche le persone.-
-Lo vedo. Eri una
segretaria ed ora …-
-Me lo sono
guadagnato… e non nel modo in cui potresti pensare.-
-Mi fai torto.-
-Meglio così. Ora
parlami del problema per cui hai chiesto la nostra consulenza.-
-Riguarda la
società che ho ereditato da mio marito …-
Prima
che la Contessa possa continuare, il cellulare di Pepper squilla.
<<Sono Georgia
Jenkins.>> dice una voce femminile <<Mr. Stark ha avuto un attacco
cardiaco.>>
-Arrivo subito.-
replica Pepper, poi si rivolge alla Contessa -Dobbiamo rimandare, ho
un’emergenza.-
-Qualcosa di grave.
Lo vedo dalla tua faccia.- dice Stephanie -È capitato qualcosa a Tony?-
-Non ho il tempo di
spiegare, devi scusarmi.-
Pepper afferra la sua borsetta ed
esce correndo. Dopo un attimo di perplessità Stephanie De La Spiroza la segue.
Iron Man giace sul pavimento di una
base in disarmo dello S.H.I.E.L.D. dov’era entrato solo pochi minuti prima.
Un impulso elettromagnetico lanciato
da chissà dove dal Mandarino ha colpito la base e disabilitato ogni congegno
elettronico, compresi i sistemi dell’armatura rossa e oro.
Al suo interno, l’ex pugile
afroamericano Eddie March lotta per muovere le braccia deciso a non arrendersi.
Secondo Tony l’armatura nuovo modello avrebbe dovuto essere immune da un simile
attacco ma così non è stato: il Mandarino è stato in grado di superarne le
difese. Come ha fatto? Eddie non si concede il lusso di pensarci. L’effetto di
un impulso di questo genere dura in genere sei minuti ma lui non intende
aspettare.
In teoria non dovrebbe essere
possibile muovere l’armatura con la sola forza dei muscoli ma questo a Eddie
non interessa, quando si tratta di forza di volontà lui non è secondo a nessuno.
E l’impossibile accade: Iron Man si
alza in piedi.
-Mandarino, puoi
andare a…-
<<Lo ammetto,
sono impressionato.>> la voce del Mandarino risuona nel casco mentre
Eddie fa a fatica qualche passo <<Ma cosa credi di poter fare?>>
-Fatti vedere e te
lo mostrerò .-
<<Interessante
vanteria. Temo, però di non avere il tempo di accettare la sfida. Come ho già
detto, ho altri impegni… e tu hai solo tre minuti, Addio.>>
-Aspetta! Cosa vuoi…?-
Troppo tardi, il collegamento si è
interrotto. Cosa voleva dire il Mandarino con: “Hai solo tre minuti”? A meno
che…
Alcuni gemiti soffocati avvertono
Eddie che gli agenti dello S.H.I.E.L.D. si sono ripresi .L’armatura ha ripreso
abbastanza energia da attivare il microfono esterno.
<<Bridge, mi senti?>>
-Sì, accidenti.-
risponde G.W. Bridge, Direttore della Sezione Stati Uniti dello S.H.I.E.L.D.
-Che diavolo è successo?-
<<un EMP[3] ha
fritto i vostri congegni, auricolari compresi. E vi ha steso per un po’ ma
questo non conta: il Mandarino sta per far saltare questo posto entro due
minuti.>>
-Nei sei certo?-
<<Vuoi restare a vedere se ho ragione?>>
Il robusto afroamericano dalla barba
bianca scuote la testa e con voce stentorea ordina:
-Tutti fuori,
svelti!- poi si rivolge ad Iron Man -E tu ?-
<<Me la caverò. Muoviti!>>
Bridge lo guarda e poi si gira e
comincia a correre. Ha ormai raggiunto l’uscita quando sente un improvviso
aumento di calore. Salta verso l’esterno appena prima che una luce accecante
avvolga l’edificio.
2.
L’immagine del supereroe patriottico
cinese chiamato Spirito del Popolo riempie lo schermo di un tablet posato sulla
scrivania del Ministro della Sicurezza della Repubblica Popolare Cinese il cui
volto è decisamente l’emblema della preoccupazione.
-Sei certo di quel
che hai detto?- chiede sperando assurdamente in una risposta diversa.
<<Ne ho
l’assoluta certezza, Compagno Ministro.>> replica, risoluto, il suo
interlocutore <<L’avventuriero in armatura che si fa chiamare War Machine
sta per attaccare la nostra flotta nel Mar Cinese Meridionale.>>
-Ma perché dovrebbe
fare una cosa simile? Non ha senso.-
<<È un
mercenario. Le nostre ultime informazioni su di lui dicono che sarebbe un certo
Parnell Jacobs, ex Marine divenuto soldato di ventura e poi mercante d’armi. Si
è impadronito tempo fa dell’armatura di War Machine e l’ha usata per compiere
atti di sabotaggio industriale. Ha quasi ucciso Iron Man che cercava di
fermarlo. Se è ancora lui in quell’armatura, l’ipotesi più probabile è che
qualcuno l’abbia pagato per farlo, qualcuno come il Mandarino.>>
-Ma è un uomo solo,
cosa può fare contro la potenza della nostra Marina?- interviene un funzionario
accanto al Ministro.
<<L’armatura
di War Machine è stata progettata per avere una potenza di fuoco pari a quella
di un reggimento, forse più.>> replica Spirito del Popolo <<Come
dicono gli Americani, è un esercito di un uomo solo . Suggerisco di allertare
la Forza di Difesa Popolare.>>
-È quello che
faremo… e tu…-
<<Io
riprenderò la caccia al Mandarino e sua figlia e non mi fermerò finché non li
avrò scovati entrambi. Chiudo.>>
Le porte del Pronto Soccorso dello
Stark Memorial Hospital si spalancano per far entrare la barella su cui è
adagiato Tony Stark privo di sensi. Al suo fianco un’infermiera afroamericana
monitora le sue funzioni vitali.
-Stark, Anthony
Edward, maschio, bianco, circa quarant’anni, scompenso cardiaco, possibile
danno neurologico.- scandisce per i medici che si stanno avvicinando: una donna
dai capelli castani ed uomo biondo. Jane Foster e Keith Kincaid sono una coppia
nel lavoro e nella vita.
-Cos’è successo?-
chiede Jane senza mezzi termini.
L’infermiera
Georgia Jenkins risponde:
-Non ne ho idea.
Ero appena arrivata per il controllo di routine quando ho sentito un urlo
venire dalla stanza di Mr. Stark. Sono corsa dentro e l’ho trovato svenuto col
cuore in fibrillazione. L’ho stabilizzato ed ho chiamato l’eliambulanza. Sulla
testa aveva questo.-
-E che diavolo è?-
-Un apparecchio per
la telepresenza.- spiega Pepper Potts, appena arrivata, poi si piega verso Jane
e le sussurra -Tony lo usava per controllare l’armatura a distanza quando era
paralizzato ed ora per guidare gli altri Iron Men quando ce n’è bisogno.-
-Capito. Qualcosa
ha mandato in tilt quest’affare ed il pacemaker di Tony. Deve solo sperare che
la sua stupidaggine non gli sia costata un danno permanente.-
-Mio Dio!-
-Tranquilla.- la
rassicura Kincaid -Mia moglie è sempre troppo pessimista.-
Pepper non può che sperare che sia
così, nel frattempo ha un po’ di telefonate da fare.
Nel lontano Sin-Cong, là dove tanti
anni fa sorgeva il campo base del guerrigliero Wong Chu distrutto da Tony Stark
nella sua prima impresa come Iron Man,[4]
Andrew Chord scende da una Jeep per avvicinarsi alla donna che si fa chiamare
Madame Macabra e le dice, con voce da cui traspare chiaramente la sua ira mista
a preoccupazione:
-Basta con i
giochetti, dov’è Anna?-
-Come ho già detto
a War Machine, lei e la Dottoressa Sandoval sono in un luogo dove non potete
rintracciarle ma saranno rilasciate se farete quel che io dirò.- replica la
figlia adottiva del Mandarino
-Non capisco cosa
tu o il Mandarino possiate volere da me.-
-Le mie fonti mi dicono
che lei è l’ultima persona rimasta viva a conoscere l’esatta ubicazione del
Tempio del Respiro del Drago, è esatto?-
Il Tempio del Respiro del Drago? Da
quanto tempo Chord non udiva quel nome? Per molto tempo ha cercato di rimuovere
i brutti ricordi che vi sono connessi ed ora deve affrontarli di nuovo.
-Io… è questo che
vuoi? Che io ti porti là?-
Macabra sorride e risponde:
-Sì, Mr. Chord: è
esattamente quello che voglio.-
3.
Il Mar Cinese Meridionale
è una porzione di Oceano Pacifico delimitata a nord dalla
costa meridionale della Cina e dallo stretto di Formosa, ad est dalle Filippine,
a sud-est dal Borneo
e dallo stretto di Karimata e ad ovest dalla penisola
dell'Indocina.
Su di esso si affacciano la Repubblica Popolare Cinese, la Repubblica di
Cina, altrimenti detta Taiwan, le Filippine, la Malesia, il Brunei, l'Indonesia, Singapore, la Thailandia,
la Cambogia
ed il Vietnam.
Buona parte delle sue isole sono oggetto di dispute territoriali tra le
suddette nazioni, specie le due Cine. La Repubblica Popolare vi mantiene la
flotta meridionale la cui base principale è a Zhanjiang sulla penisola di Leizhou e che è composta da una
portaerei, 11 cacciatorpediniere, 17 fregate, 11 corvette, 9 sottomarini e
varie altre unità di supporto.
War Machine conosceva già alcune di
queste informazioni e le altre gliele ha fornite Antigone, l’intelligenza
artificiale che Tony Stark ha realizzato per sovrintendere ai sistemi operativi
delle armature da lui realizzate. Conosci il tuo nemico è una massima molto
antica ma sempre valida.
Davanti
ai suoi occhi, su una sorta di display virtuale, viene dispiegata una mappa con
la posizione di tutte le navi. Il sistema imposta automaticamente le coordinate
per colpirle. Non è un’impresa impossibile per lui ma Rhodey vuole evitare
vittime, quindi dovrà essere molto chirurgico.
Un’improvvisa onda di calore lo
colpisce sbilanciandolo. Mentre cade nota una specie di grosso proiettile d’argento
venire a gran velocità verso di lui. Non riesce ad evitarlo e piomba nelle
acque sottostanti.
Sta affondando quando si ritrova bersagliato
da tre siluri sparati da tre direzioni diverse da altrettanti sottomarini. War
Machine reagisce rapidamente e spara due raggi repulsori che colgono il
rispettivo bersaglio facendolo esplodere lontano da lui. Il terzo siluro lo
raggiunge ed esplode a sua volta sollevando una colonna d’acqua.
A Trenton, nel New Jersey, un
potente raggio laser ha appena vaporizzato un’installazione dello S.H.I.E.L.D.
e G.W. Bridge ed i suoi uomini ne sono usciti appena in tempo.
-Signore…- chiede
uno degli agenti -… crede che Iron Man sia…?-
Bridge non ha il tempo di
rispondere: dal cratere che si è formato emerge una familiare figura rossa e
oro.
<<Lieto di vedere che state tutti
bene.>> dice Eddie March <<Quanto a me, sono decisamente
arrabbiato.>>
Senza dire altro si leva in volo ed
attiva il comunicatore incorporato nell’elmo:
-Tony, mi senti?-
<<Sono Pepper
Potts.>> risponde una voce femminile <<Tony è stato ricoverato in
ospedale dopo un collasso. Ne sai qualcosa?>>
Nella voce della donna un tono di
velato rimprovero.
-Temevo qualcosa
del genere.- risponde Eddie.
Fa a Pepper un rapido riassunto
della situazione e poi è lei a ragguagliarlo sulle condizioni di Tony Stark.
Alla fine dice:
<<Ora le sue
condizioni sono stabili. Sta riposando.>>
-Grazie a Dio. Comunque
il Mandarino non può passarla liscia.-
<<Che intendi
fare?>>
-Il Mandarino ha
una società legittima giusto?-
<<Sì, la
Temujin Enterprises con sede a Hong Kong.>>
-Ma ha un ufficio
di rappresentanza a New York ed ho appena trovato l’indirizzo. Credo che ci
farò una visitina.-
<<Attento a
non fare nulla di avventato, Eddie.>>
-Mia cara Pepper,
“Avventato” è il mio secondo nome.-
Eddie interrompe la comunicazione ed
aumenta la velocità. In poco tempo è davanti ad un edificio di Chinatown. Le
finestre dell’ultimo piano tremano e poi si spezzano a causa del boom sonico da
lui provocato.
L’ex
pugile entra in un ufficio molto spazioso dove lo attende, in piedi, un giovane
Cinese dal cranio rasato che veste un completo scuro con camicia bianca e
cravatta in tinta.
-Iron Man, vederti
qui è un piacere non del tutto inaspettato.- dice
<<Temugin!->>
esclama Eddie <<Non
hai avuto il buon senso di scappare dopo quello che hai fatto? Confesso che ci
speravo.>>
-E che avrei fatto?
Di cosa mi accusi? Io sono Terence Yuan, vice presidente di un importante
società multinazionale, non certo il terrorista chiamato Temugin, il figlio del
Mandarino, al quale dicono che somigli.-
<<Mi stai prendendo in giro? Non sono
dell’umore giusto.>>
-Volevo solo
chiarire un punto.-
Temugin schiocca le dita poi
aggiunge:
-Le telecamere di
sicurezza in tutta la zona sono state disattivate e così pure gli impianti di
registrazione di ogni tipo. Un’interferenza elettronica impedisce ogni genere
di ripresa audiovisiva. Tutto quel che diremo o faremo d’ora in avanti rimarrà
tra noi.-
<<Quindi nessuno mi vedrà quando ti spaccherò
la faccia? È quasi un peccato.>>
Alle dita di Temugin compaiono i
dieci anelli del Mandarino e contemporaneamente il suo abito muta in un
tradizionale vestito maschile cinese.
<<Vorrei saperlo fare anch’io quel
trucco.>>
Iron Man ha appena finito di parlare
che si ritrova imprigionato in un blocco di ghiaccio.
Le acque del Mar Cinese Meridionale
si agitano per poi eruttare come quelle di un geyser quando War Machine ne
emerge.
-Fermo dove sei,
aggressore straniero.-
A parlare è stata una bella ragazza
cinese dal costume attillato ferma a mezz’aria con i capelli mossi dal vento.
Accanto a lei un uomo rivestito da un’armatura argentea.
<<E voi chi sareste?>>
chiede loro War Machine.
-Io sono la Signora
dei Dieci Soli e lui è la Bestia Scientifica.- risponde la ragazza.
<<Signora dei Dieci Soli è un nome evocativo
ma Bestia Scientifica è pessimo. Chiunque l’abbia scelto meriterebbe di essere
picchiato solo per questo. Immagino che siate due nuovi membri della Forza
della Cina.>>
-La Forza della
Cina è stata disciolta.[5]
Ora c’è la Forza di Difesa Popolare.-
<<I nomi hanno poca importanza. È chiaro chi
siate e che siete qui per fermarmi. Non posso permettervelo.>>
Ora è l’uomo in armatura a parlare:
<<Hai ancora una possibilità di andartene pacificamente. Ti
consiglio di farlo.>>
La risposta di War Machine è una
scarica di repulsori che prende in pieno l’uomo in armatura scagliandolo
lontano.
-Questo è stato un
grave errore da parte tua .-
Queste parole sono accompagnate da
un raggio verdastro così com’è verde la pelle dell’uomo che ha appena colpito
James Rhodes.
<<L’Uomo Radioattivo?>>
esclama quest’ultimo.
-Perché sei
sorpreso?- ribatte il Dottor Chen Lu -È il mio paese quello che stai minacciando.-
Contemporaneamente anche la Signora
dei Dieci Soli lo colpisce con un’intensa onda di calore. L’armatura sopporta
il colpo. I suoi sistemi si preparano ad assorbire l’energia ricevuta
immagazzinandola nelle celle solari e nel contempo dirottano quella in eccesso
verso l’uniraggio ed i repulsori.
È
un processo rapido ma mentre si completa Rhodey ha modo di riflettere: è
evidente che lo stavano aspettando ed è altrettanto chiaro che possono essere
stati solo il Mandarino e sua figlia ad avvertirli. È stata tutta una trappola
sin dall’inizio e lui c’è caduto in pieno. Che ne sarà di Glenda adesso?
La
sua rabbia e frustrazione si scaricano tutte nell’uniraggio che emette dalla
piastra pettorale e prende in pieno la Signora dei Dieci Soli che precipita
verso il mare.
<<Maledizione,no!>>
esclama Rhodey volando verso di lei.
Una scarica di repulsori o di
qualcosa di molto simile lo colpisce.
<<Non farai altro male alla mia compagna ,
vigliacco.>>
Quello che si fa chiamare Bestia Scientifica
è tornato e non è da solo. Le cose si fanno sempre più complicate.
4.
Tony Stark sta riposando. Pepper
Potts lo osserva preoccupata. Ancora una volta l’uomo che ama è scampato alla
morte per il rotto della cuffia e lei non si fa illusioni: accadrà ancora
finché un giorno la fortuna cesserà di assisterlo. Pepper scaccia quel pensiero
molesto e si concentra sul presente: Tony starà bene ed è la sola cosa che
conta adesso.
-Possiamo parlarle,
Miss Potts?-
Al suono di quella voce maschile
Pepper si volta di scatto per trovarsi di fronte il Dottor Keith Kincaid, che
oltre ad essere un chirurgo di fama è anche il medico dei Vendicatori, e sua
moglie, la Dottoressa Jane Foster, che è anche medico personale di Tony.
-Cosa c’è?- chiede
con un tono d’ansia nella voce -Tony…-
-Si riprenderà.-
conferma Jane Foster poi aggiunge -Tuttavia…-
-Tuttavia, cosa?-
chiede Pepper, ora sì con evidente preoccupazione.
-Tuttavia gli esami
hanno evidenziato qualcosa di strano.- conclude Keith Kincaid -Potremmo chiamarla
un’anomalia.-
Al di sopra del Mar Cinese
Meridionale War Machine precipita ancora una volta nelle acque sotto di lui .
Non è un problema per lui: la sua armatura resisterà all’impatto e gli impedirà
di annegare ma non è detto che accadrà lo stesso alla ragazza che si fa
chiamare Signora dei Dieci Soli. Non voleva colpirla in quel modo. Se muore
sarà solo colpa sua.
Con un ultimo sforzo interrompe la
caduta e riesce a raggiungere la sua avversaria per poi prenderla al volo prima
che impatti con l’acqua.
I compagni della ragazza nella
squadra di superumani chiamata Forza di Difesa Popolare esitano e War Machine
ne approfitta per raggiungere la vicina terraferma.
Posa
al suolo la giovane donna e si china su di lei. Non vede ferite evidenti.
Sembra solo svenuta, grazie a Dio.
<<Allontanati da lei… adesso!>>
La voce di quell’Iron Man di seconda
categoria che si fa chiamare Bestia Scientifica. Rhodey si alza e si volta con
apparente calma.
<<Non ho mai voluto farle del male.>>
dice.
<<Le tue bugie non c’incantano.>>
replica l’altro <<Sappiamo chi sei: un mercenario americano al servizio dei nemici
del Popolo Cinese ma noi t’impediremo di portare a termine il tuo compito di
distruzione.>>
Un compito, ora Rhodey ne è certo,
che il Mandarino non ha mai davvero voluto che lui portasse a termine. Era una
prova per saggiare quanto lui sarebbe disposto a fare per chi gli sta a cuore e
per testare la forza della nuova squadra di supereroi cinesi. Il problema è che
Glenda è ancora in pericolo e questo vuol dire una cosa sola.
<<Non voglio combattere con voi, ma devo
farlo.>> afferma War
Machine.
Mentre parla dalle sue spalle
spuntano due mitragliatori che sparano una serie di raffiche che sbilanciano
Bestia Scientifica ma si fondono prima di raggiungere l’Uomo Radioattivo.
-Questi mezzi sono
del tutto inutili contro di me.- dice.
<<Allora che ne dici di questo?>>
Una scarica di uniraggio a piena
potenza spedisce Chen Lu lontano in mare. War Machine si volta verso Bestia
Scientifica che spara i suoi raggi intercettati prontamente dai repulsori.
<<Ben tentativo ma il prodotto originale è
ancora il migliore.>>
Rhodey ha appena finito di parlare
che qualcosa, o meglio: qualcuno, lo colpisce con forza. È una specie di
incrocio tra la Cosa e Hulk e pare che ne abbia pure la forza
War Machine scava un solco nel
terreno mentre il suo avversario gli piomba di nuovo addosso.
<<E tu chi saresti?>>
gli chiede mentre gli afferra i polsi.
-Sono il Nono
Immortale e ti ucciderò!- risponde quello liberandosi dalla stretta.
<<Mettiti in fila, è piuttosto lunga.>>
Un colpo di repulsori respinge il
suo avversario quanto basta per permettere a War Machine di rialzarsi.
-Credi potermi
fermare così? Io sono…-
<<Il Nono Immortale, l’ho capito. Fammi un
favore: non presentarmi gli altri otto.>>
-Arrenditi, War
Machine, non hai scampo contro tutti noi.-
A parlare stavolta è un altro nuovo
arrivato: l’Uomo Collettivo e non è solo, al suo fianco c’è un drago verde.
Le
cose si fanno sempre più difficili.
<<Spiacente.>>
risponde War Machine <<La resa non è un’opzione
praticabile.>>
Senza esitare si leva in volo.
Il luogo è pieno di brutti ricordi
per Andrew Chord. È qui che ha conosciuto sua moglie morta da tempo e che è
cominciata la catena di eventi che ha portato alla morte del suo vecchio amico
Daryl Taylor. Decisamente non avrebbe mai voluto tornare qui se non ci fosse
stato costretto.
-Eccolo.- dice
rivolto a Madame Macabra -Il Tempio del Respiro del Drago o quel che ne resta,
abbandonato ed inghiottito dalla jungla ormai.-
-Sapevo che sarebbe
stato capace di ritrovarlo, Mr. Chord -replica la giovane cinese -Certe cose
non si dimenticano non è vero?-
-Tutto questo
casino per arrivare sin qui? Non capisco.-
-Non spetta a lei
capire, Mr. Chord, il suo compito è finito ed il mio comincia ora.-
-Che vuol dire?-
-Che può andarsene.
Sul suo cellulare troverà un indirizzo dove la deliziosa Miss Wei aspetta che
lei la liberi. Non la faccia attendere troppo.-
-E finisce così?
Che senso ha?-
-Come le ho già
detto, non spetta a lei capire.-
Senza aggiungere altro Madame
Macabra si avvia verso il tempio. Chord la osserva per qualche istante poi si
gira e torna alla sua jeep.
5.
Lo stanno inseguendo, War Machine non ne è
sorpreso, al loro posto farebbe lo stesso. Lui è un nemico e va neutralizzato
prima che possa far danni.
È
questo che davvero voleva il Mandarino: distruggere la sua reputazione,
mostrarlo al Mondo come uno spietato aggressore? Se è così, ci è riuscito in
pieno. Qualunque cosa decida di fare, pensa Jim Rhodes, gli si ritorcerà contro:
può affrontare la Forza di Difesa Popolare e magari sconfiggerla, ma poi? Non
ha alcuna garanzia che il Mandarino rispetti la sua parola e liberi Glenda
Sandoval e Anna Wei, in realtà non l’ha mai avuta. È una classica situazione in
cui non può vincere qualsiasi cosa faccia.
Una
scarica di fuoco gli passa vicino. Il Drago di Giada ovviamente.
-Arrenditi, War Machine, agisci da saggio.-
gli dice.
<<Non sono mai stato famoso per essere
saggio.>> replica Rhodey sparando una scarica di
repulsori.
Il
Drago di Giada è colpito in pieno e persa la stabilità di volo precipita verso
il mare ma War Machine non ha tempo di rallegrarsene perché una scarica simile
colpisce lui.
<<Quest’armatura incorpora la migliore tecnologia della Repubblica
Popolare.>> afferma con orgoglio Bestia Scientifica.
<<La cosa dovrebbe impressionarmi?>>
ribatte
Rhodey fermandosi a mezz’aria <<Quest’armatura
è stata progettata da Tony Stark in persona.>>
I
due avversari in armatura cozzano uno contro l’altro e il botto si sente a
parecchia distanza.
<<Hai una bella armatura, non lo discuto…>>
continua
War Machine <<…
ma un’armatura non basta, conta anche chi la indossa e tu hai ancora molto da
imparare.>>
Il
suo avversario cade verso l’acqua e proprio in quel momento una voce risuona
nel comunicatore dell’elmo di Rhodey:
<<War Machine mi senti?>>
<<Forte e chiaro, Chord, che succede?>>
<<Gli ostaggi sono stati
liberati.>> risponde Andrew Chord <<Mi hai capito? La Dottoressa
Sandoval ed Anna… Miss Wei… sono libere e stanno bene.>>
Rhodey
fa un sospiro di sollievo e replica:
<<Vi raggiungo immediatamente.>>
Senza
perdere altro tempo innesta la massima velocità spingendosi verso l’alto e
sparendo rapidamente alla vista. Quel che rimane della Forza di Difesa Popolare
prova ad inseguirlo ma inutilmente: è troppo veloce per loro, non possono che
rinunciare e rimanere con troppe domande senza risposta.
Pepper
sente un brivido lungo la schiena mentre chiede:
-Anomalia? Che anomalia?-
-Non lo sappiamo ancora.- risponde Keith
Kincaid -Posso solo dire che abbiamo trovato dei valori anomali nelle analisi e
stiamo cercando di capirne le cause. Ho richiesto l’assistenza del miglior
microbiologo della Nazione, se non del Mondo ed anche della migliore neurochirurga
che conosco.-
-Suppongo si riferisca a me. Esagera
naturalmente. Io potrei dire lo stesso di lui.-
A
parlare è stata una donna sui quarant’anni abbondanti dai capelli corti e rossi
ben vestita e con gli occhiali. Tutti i presenti la riconoscono immediatamente.
-Dottoressa Sondheim!- esclamano.
-Appena avvertita, non ho perso tempo a
lasciare Los Angeles ed eccomi qui.- dice la nuova arrivata.
-Sei stata rapida.- commenta Jane Foster.
Erica Sondheim,
eminente chirurgo, sorride ed aggiunge:
-Ho avuto un passaggio dall’altro
consulente.-
-E chi sarebbe?- chiede Happy Hogan.
-Io, naturalmente, credevo che il Dottor
Kincaid ve l’avesse detto.-
A fianco di Erica
Sondheim una figura minuscola s’ingrandisce a dimensioni umane e si rivela per
un uomo vestito con un completo blu, camicia bianca e cravatta della Metro
University.
-Henry Pym al vostro servizio.-si presenta in
tono disinvolto -Vogliamo cominciare?-
All’’interno
della sua armatura Eddie March fa un sogghigno e si rivolge al suo avversario:
<<Non crederai davvero che basti un
trucchetto come questo a fermarmi, vero?>>
Ci
vuole poco ad ordinare alla sua armatura di aumentare il calore intorno a sé e
sciogliere il blocco di ghiaccio che lo imprigiona, quindi avanza verso il
figlio del Mandarino che replica:
-Molto bravo, Mr. March, perché è Eddie March
giusto? Chi altri potrebbe essere con Stark in ospedale, Hogan al suo capezzale
ed O’Brien a caccia di fantasmi?-
<<Tu e tuo padre ci state spiando?>>
-Un generale accorto cerca di essere sempre informato
sui movimenti dei suoi nemici e sul campo di battaglia.- replica, tranquillo,
Temugin.
<<Beh, questo nemico adesso ti farà
un…>>
-Niente volgarità, non le ho mai sopportate.-
Dall’indice
sinistro di Temugin esce un raggio di calore intenso che avvolge Iron Man. Se
mai avesse pensato che Temugin fosse facile da sconfiggere, Eddie March
dovrebbe ricredersi adesso mentre sente il calore penetrare la protezione
dell’armatura.
-Che diavolo sta succedendo?- esclama.
<<Raggio di
calore dall’anello dell’indice sinistro del Mandarino, denominato:
Inceneritore.>> spiega
Antigone, l’intelligenza artificiale del Mandarino <<Alimentato
dal nucleo miniaturizzato di una stella, se proiettato alla massima intensità
supera la capacità dei sistemi di raffreddamento di quest’armatura.>>
-Ma che bella notizia. Come ne usciamo?-
<<Una scarica
di uniraggio ad alta intensità dovrebbe neutralizzare l’aggressore prima che il
raggio di calore raggiunga l’intensità letale.>>
-E allora facciamolo. Qui sta diventando una
sauna.-
<<Purtroppo
il calore ha già compromesso la funzionalità della piastra pettorale.
L’uniraggio non è disponibile.>>
-Adesso me lo dici?-
Qualcun
altro si sarebbe perso d’animo ma non Eddie March. In fondo ha sempre preferito
le sfide difficili. Ha poco tempo per agire e lo fa.
-Via l’armatura!- ordina.
<<Signore, è
sicuro? Sarà alla mercé del suo nemico >>
-E se non lo faccio, sarò cotto. Fallo ora!-
I
moduli dell’armatura si staccano da Eddie lasciandolo nudo a parte i boxer.
-Interessante scelta, Mr. March.- commenta
Temugin mentre gli anelli scompaiono dalle sue dita -Adesso, ovviamente,
l’onore m’impone di combattere con lei a mani nude. Non cambierà molto,
l’avverto: sono un maestro di arti marziali.-
-Ed io sono stato il campione dei Pesi
Massimi.- replica Eddie sferrando un pugno al plesso solare del figlio del
Mandarino.
Temugin
barcolla, sorpreso dalla rapidità di reazione di Eddie che non gli dà il tempo
di reagire a sua volta. Un pugno e poi un altro in una micidiale sequenza che termina
con un tremendo diretto al mento che manda il ragazzo al tappeto.
-Dici che devo contare fino a dieci?- gli
domanda Eddie ma lui non è più in grado di sentirlo.
Alle
spalle dell’ex pugile una voce sintetizzata elettronicamente dice:
<<L’armatura
è stata adeguatamente raffreddata, signore, vuole tornare ad
indossarla?>>
-Mi mancavi di già Antigone. Ok, datti da
fare.-
Pochi
istanti ed Eddie è di nuovo rivestito dall’ormai familiare tenuta metallica.
<<Bene.>> commenta <<Ora pensiamo a sistemare per bene il giovanotto .>>
<<Cosa
intende fare?>>
<Solo metterlo in condizioni di non nuocere
prima di consegnarlo allo S.H.I.E.L.D. nulla di più.>>
Eddie si avvicina di nuovo a Temugin ma
proprio in quel momento la figura del giovane cinese s’illumina, trema e poi
scompare.
<<Odio
davvero questo fottuto trucco del teletrasporto.>> si lascia sfuggire
con rabbia Eddie.
Nessuno
può udire il suo sospiro mentre prende il volo uscendo dalla breccia da lui
stesso creata.
EPILOGO UNO
Nei
sotterranei di un tempio che molti considerano essere solo una leggenda, una
giovane donna cinese contempla qualcosa che attendeva da tanto tempo di essere
trovato e sorride.
EPILOGO DUE
Jim
Rhodes deve ammettere che il Mandarino e Madame Macabra sono stati di parola:
una volta ottenuto ciò che volevano hanno liberato le prigioniere, ma cosa
hanno ottenuto oltre a distruggere quel poco di reputazione che gli resta?
Quale che sia la risposta, è certo che non gli piacerà.
Quando
lo vede arrivare, dopo che si è rimesso in abiti civili, Glenda Sandoval gli
corre incontro abbracciandolo e lui la stringe a sé un po’ imbarazzato.
-Temevo che non ti avrei più rivisto.- gli
dice lei -Ero convinta che quella donna non ci avrebbe mai lasciato andare, poi
è arrivato Mr. Chord e ci ha portate via. Ora sei qui anche tu e questo vuol
dire che è davvero finita.-
Rhodey
e Chord si scambiano uno sguardo significativo poi è quest’ultimo a dire:
-Anna… Miss Wei verrà con noi negli Stati
Uniti. Qui ormai non si sente più sicura.-
-Ho paura che il Mandarino o sua figlia
vogliano rivalersi su di me quando ve ne sarete andati.- afferma la ragazza.
-Mi occuperò io di farle avere un visto.-
aggiunge Chord -Non dovrebbe essere difficile. Se dovesse servire, ho qualche
amico al Dipartimento di Stato.-
E
scommetto che sarai ben felice di occuparti di lei una volta tornati negli
Stati Uniti, pensa maliziosamente Rhodey, ma io dovrei essere l’ultimo a fare
la morale a qualcuno dopo quello che è successo tra me e Glenda, conclude
amaramente.
Siamo
tutti troppo umani, pensa, necessariamente imperfetti.
Ci
vogliono tre giorni per sbrigare tutte le formalità del visto per Anna Wei ma
alla fine le due coppie possono partire.
Nell’aereo
che li riporta a casa Jim Rhodes osserva Glenda Sandoval che dorme nel sedile
al suo fianco e si chiede se sia davvero tutto finito ma teme che sia solo
appena cominciato.
EPILOGO TRE
Quasi nello stesso
momento, in un lussuoso jet privato appena decollato da Hong Kong e diretto a
New York, un uomo si sta godendo il viaggio con tutti gli agi che la sua
posizione gli consente.
Ha un’età
indefinibile, è asiatico, veste un completo grigio fatto su misura dal suo
sarto personale, come pure l’impeccabile camicia bianca e la cravatta scura a
righe. Dal taschino della giacca doppiopetto spunta un fazzoletto intonato alla
cravatta. Ha capelli corti, lisci e nerissimi e lunghi baffi alla mongola che
gli scendono fin sotto il mento, i suoi occhi, sotto le sopracciglia arcuate,
sono scuri e penetranti.
Una hostess in
uniforme verde gli si avvicina porgendogli un bicchiere.
Il suo scotch, signore.-
Lui
prende il bicchiere e fa un lieve sorriso dalla piega crudele dicendo:
-Grazie mia cara, puoi andare adesso.
È un uomo molto potente,
anche se preferisce usare il suo potere restando nell’ombra. Politici,
imprenditori, perfino le Triadi[6] lo
temono e ne ascoltano i desideri.
Il suo nome è Zhang
Tong e la Grande Mela sentirà presto la forza del suo potere.
FINE… PER ORA
NOTE DELL’AUTORE
Si conclude qui la
prima parte del ritorno in scena del Mandarino. Una conclusione
insoddisfacente, diranno in molti, perché lascia in sospeso molte questioni e
perché sostanzialmente il Mandarino si è visto poco e niente, ma non temete (o
temete, chissà?) risentiremo parlare di lui e dei suoi figli molto presto.
Intanto,
un po’ di note:
1)
La
Forza di Difesa Popolare, il supergruppo ufficiale cinese, erede della
disciolta Forza della Cina, o China Force che dir si voglia (confesso che mi
imbarazza e mi dà fastidio usare nomi in Inglese per gruppi o personaggi non
anglosassoni), è stata creata da Dan Slott e Christos Gage per i testi e Khoi
Pham per i disegni su Mighty Avengers #27 datato settembre 2009 ed è alla sua
prima apparizione MIT.
2)
La
Contessa Stephanie De La Spiroza è un personaggio creato da Stan Lee & Don
Heck su Tales of Suspense #69 datato settembre 1965.
3)
Il
Tempio del Respiro del Drago dovrebbe essere familiare ai fan dei New Warriors,
gli altri dovranno aspettare un po’ per saperne di più.
4)
La
Dottoressa Erica Sondheim, cardiochirurgo e neurochirurgo di fama è un
personaggio creato da David Michelinie & John Byrne & Bob Layton su
Iron Man Vol. 1° #120 datato marzo 1979.
5)
Chi
è Zhang Tong? I più attenti di voi lo avranno già capito, gli altri dovranno
aspettare un po’ per saperlo.
Nel prossimo
episodio: quali piani ha il Conte Nefaria? Chi minaccia la società di Stephanie
De La Spiroza. Cosa sta accadendo a Rumiko Fujikawa?
Scopritelo qui.
Carlo
[1] Come narrato nell’ultimo episodio
[2] È avvenuto su Tales of Suspense #69 (Prima edizione italiana Devil, Corno, #54).
[3] Electro Magnetic Pulse: impulso Elettromagnetico.
[4] Su Tales of Suspense #39 (Prima edizione italiana Devil, Corno, #23).
[5] In seguito agli eventi di The Others #44.
[6] La criminalità organizzata cinese.