#40
LA
STIRPE DI HULK
PARTE QUINTA
FAMIGLIE
DISFUNZIONALI
1.
Salt Lake City, capitale dello Utah,
Robert Bruce Banner, meglio noto come l’incredibile Hulk, si rialza in piedi
dopo aver ricevuto a sorpresa un pugno dalla superdonna che l’ha appena aiutato
a sconfiggere il serial killer superumano che si fa chiamare Bomba A.[1]
-So che sembra
strano detto da me, ma sei sicura che non possiamo risolvere la cosa senza
ricorrere alla violenza?-
Alla richiesta di Banner, la donna
alta due metri di nome Thundra risponde con un altro pugno al mento del Gigante
di Giada che barcolla un istante ma stavolta non cade.
-Suppongo che debba
prendendo per un no.- ribatte -Peccato, speravo che potessimo fare amicizia.-
-Ho una missione da
compiere.- replica lei -Non ho spazio per altro. Una volta che ti avrò
umiliato, nessuno potrà dubitare della superiorità femminile.-
Ed io dovrei fare una figlia con
questa donna? Pensa Hulk mentre blocca un altro pugno di Thundra. I futuri
alternativi mi danno solo il mal di testa.
Le chiamano “case sicure",
luoghi dove nascondersi o comunque essere protetti. Le maggiori agenzie di
intelligence del mondo ne hanno almeno una in ogni nazione, lo S.H.I.E.L.D. non
fa eccezione. La sua casa sicura nella capitale italiana si trova nell’estrema
periferia nord, non distante da Fiumicino.
Clay Quartermain termina una
conversazione su una linea criptata e poi si rivolge alla giovane donna seduta
poco distante:
-Verranno a
prenderci domattina,-
-Prenderci?- Betty
Ross sbatte le ciglia con un’espressione da finta ingenua -Intendi anche me?-
Clay fa uno di quei sorrisi a 32
denti che sono il suo marchio di fabbrica e replica:
-Andiamo, Betty… lo
S.H.I.E.L.D. ti è grato per averci aiutato a recuperare il Vaso di Pandora ma
non puoi aspettarti che non abbiamo un bel po’ di domande da farti sul tuo
ritorno dalla morte, la tua trasformazione e tante altre cose.-
-Ed io sarò ben
lieta di rispondere, specie se sarai tu a farmele. Direi che abbiamo sviluppato
un buon feeling noi due.-
-Se è così che vuoi
chiamarlo…-
Betty sorride accavallando le gambe.
-Idee su cosa fare
fino a domattina? Per parafrasare una vecchia attrice di cui non ricordo il
nome,[2]
ci sono solo due cose che un uomo e una donna possono fare insieme quando sono
costretti a restare chiusi in casa ed io odio guardare la TV.-
-Betty, sei davvero
cambiata|-
Lei gli getta le braccia al collo e
gli dice in tono ironico:
-Clay, tesoro, credevo
che lo avessi capito ormai.-
Senza lasciargli il tempo di
replicare lo bacia e dopo un istante di esitazione lui la stringe ai fianchi e
risponde al bacio.
She-Hulk colpisce ripetutamente
l’Agente rinnegato del F.B.S.A. di nome Pratt senza concedergli un attimo di
tregua. A spingerla non è solo la rabbia che ha in corpo ma anche la
consapevolezza che il suo avversario è davvero,
come suol dirsi, un tipo davvero tosto: finora ha resistito a colpi che
avrebbero messo in difficoltà anche suo cugino.
Alla fine Pratt cade per non
muoversi più.
-Alla buon’ora!-
esclama Jennifer Walters sospirando -Ora cerchiamo qualcosa con cui
immobilizzarlo.-
Si volta per dirigersi verso il
Palazzo Federale ma ha fatto solo pochi passi che una mano l’afferra alla caviglia
destra e la voce irridente di Pratt dice:
-Sorpresa!-
2.
L’adolescente dai capelli verdi e
costume attillato dello stesso colore ha molti nomi: per i coniugi Black che
l’hanno adottata da neonata, era Carmilla; la sua madre naturale, la spietata Dottoressa
Monica Rappaccini Scienziata Suprema dell’A.I.D., la
chiama Thasanee[3]
oppure Scorpia quando è in missione per lei.
Comunque
voglia farsi chiamare, resta il fatto che si è già trovata in guai molto seri
ma mai come questo, pensa.
Davanti
a lei sta un gruppetto di alieni dall’aria decisamente cattiva e minacciosa. Se
sapesse che si fanno chiamare Fratelli di Guerra, forse sarebbe ancora più
preoccupata.
Indietreggia
lentamente, un passo alla volta, e contemporaneamente squadra i suoi avversari.
I soli che riconosce sono quello che sembra fatto di mattoni, uno dei
cosiddetti Uomini di Pietra di Saturno con cui si scontrò Thor tanto tempo fa,[4]
e un esponente della Covata, una specie con cui si sono più volte scontrati gli
X-Men. I due guerrieri dalla pelle grigia, ed
i tre dalla pelle rossa e quello che sembra uno scarafaggio gigante non le
dicono niente. Evidentemente ci sono alieni che ancora non sono catalogati nei
database dello S.H.I.E.L.D. e in quelli di sua madre.
-Arrenditi e non ti
sarà fatto alcun male, ragazza della Terra.- afferma in tono risoluto una donna
alta quasi due metri dal fisico statuario, la pelle grigia ed il cranio rasato
-Combatti e sarai uccisa.-
La minaccia della donna è
accompagnata dall’agitarsi della lunga lancia che impugna.
-E se magari
provassimo a parlare?- azzarda Scorpia.
-Ci prendi giro?-
ribatte, puntandole contro una spada, una donna dalla pelle rossa, anche lei col
cranio rasato a parte una lunga treccia al centro che le scende sulla schiena
drappeggiata da un mantello azzurro.
-Kkk… io ripeto che
è meglio ucciderla comunque… kkk.- interviene l’insettoide.
Si mette male, pensa Carmilla.
La
ragazzina dai capelli rossi alta due metri dalla pelle verde e fisico
palestrato che si fa chiamare Lyra ha percorso in relativamente
pochi balzi la distanza tra il New Mexico e la capitale dello Utah Salt Lake
City. Si appresta a spiccare l’ultimo balzo salto?,
quello che la porterà nel centro della città, quando il suolo alle sue spalle
trema a causa dell’impatto di qualcosa di
molto pesante.
La
ragazza verde si volta per trovarsi di fronte quella che può essere descritta
solo come la versione rossa di Hulk.
-Tu!- esclama Lyra
-Che ci fai qui?-
-Hulk Rosso riporta
a casa stupida ragazza verde.- risponde l’altro.
-Te lo scordi.-
Lyra spicca un salto ma è solo a
pochi metri dal suolo che Hulk Rosso le piomba addosso trascinandola a terra.
-Hulk Rosso ha
detto che tornerai a casa con lui e lo farai.-
-Hulk Rosso è uno
stupido.- replica Lyra facendolo volare sopra la sua testa.
Il tonfo del suo avversario è udito
a parecchia distanza.
-Hai fatto
arrabbiare Hulk Rosso e più Hulk Rosso si arrabbia...-
-Sì, sì, lo so,
saltiamo questa fase, ok?-
Lyra sferra a Jim Wilson un pugno al
mento ma lui non è scosso e le afferra il polso.
-Ora Hulk Rosso
darà una lezione a stupida ragazza verde.-
Thaddeus E. Ross, Thunderbolt per
amici e nemici, sperava di rilassarsi per un po’ a casa quando una telefonata rende
vane le sue speranze: è la sua assistente al Pentagono, il Tenente Ann Benedict.
<<Mi scusi
Generale…>> dice la donna <<… se è vicino a un televisore, si
sintonizzi sulla WWN.>>
Ross lo fa e quel che vede gli
strappa un’imprecazione.
-Devo venire lì,
immagino.- borbotta.
<<Mando
un’auto a prenderla?>>
-Non sono così
decrepito da non saper guidare sino al Pentagono. Ci sarò in mezz’ora.-
L’anziano ufficiale in congedo
comincia a prepararsi mentre riflette amaramente che Hulk continua ad essere
per lui una fonte di guai.
3.
Sandra Verdugo esce all’aperto e
quello che vede è il caos più completo: da un lato Hulk e Thundra se le stanno
dando di santa ragione, da un altro la sgualdrinella che l’ha quasi uccisa poco
prima[5]
se la sta vedendo con quegli alieni che sono al seguito di Banner, i Fratelli
di Guerra. Peggio per lei, Sandra non prova alcuna compassione per la sua
sorte. Infine, quel traditore di Pratt è alle
prese ancora con She-Hulk.
Pratt… quel bastardo. Sandra Verdugo
non ha dubbi su cosa fare. Spara un colpo che coglie Pratt alla mano stretta intorno alla caviglia di She-Hulk.
-Ultimo
avvertimento!- proclama la donna -Il prossimo ti arriverà dritto nel cranio.-
Pratt
ridacchia per nulla impressionato.
-Verdugo, Verdugo…
eppure dovresti sapere che non puoi davvero farmi male.- replica rialzandosi in
piedi.
-Anche tu hai dei
limiti, Pratt.- ribatte la donna -Non resta che vedere quali sono.-
Pratt aumenta la sua massa
diventando molto più grosso di prima.
-Chi ti dice che
vivrai abbastanza?-
-Io lo dico!-
Il pugno di She-Hulk fa volare Pratt
lontano ma non basta a fermarlo. Il gigante afroamericano si rialza subito e fa
un sorriso cattivo.
Prima
che possa fare una qualunque mossa, però, un’auto rossa dalla carrozzeria
avveniristica lo travolge a velocità pazzesca. L’auto si ferma ed i suoi
portelli si aprono consentendo la discesa ad un uomo alto e muscoloso dai
lunghi capelli verdi ed un’attraente donna bionda che di verde ha solo il
vestito che indossa.
Nel
vederli Sandra Verdugo mormora:
-Len?-
La luce di potenti riflettori
illumina i due contendenti mentre una voce stentorea risuona nell’aria:
<<Sono il
Generale Fredricks delle Forze Armate degli Stati Uniti. Avete due minuti per
arrendervi, dopodiché useremo la forza.>>
Il cielo si è riempito di aerei ed
elicotteri da combattimento mentre da terra sopraggiungono mezzi blindati.
Impegnati nel loro scontro Hulk Rosso e Lyra non si erano accorti del loro
arrivo.
-Stupidi militari
vogliono fare del male a Hulk Rosso?- esclama Jim Wilson -Hulk Rosso fa del
male a loro!-
Salta e piomba su un elicottero
incurante delle scariche di mitraglia che gli sparano.
-Ehi, non tenerti
il divertimento tutto per te!- grida Lyra imitandolo.
Il Sikorsky H-92 Superhawk è un
elicottero militare a controllo digitale capace di volare a 306 chilometri
orari con un peso massimo al decollo di
circa 12 tonnellate, Hulk Rosso lo penetra come se fosse fatto di carta e con
altrettanta facilità si sbarazza dei membri dell’equipaggio che cercano di
fermarlo e si dirige verso l’uomo sul cui elmetto spiccano tre stelle.
-Ross?- esclama -No, non sei lui. Perché dai la caccia a Hulk?-
-Tu ed i tuoi amici credevate di poter spadroneggiare da queste parti
come vi pare e piace? - risponde l’ufficiale
-Il Presidente ci ha appena dato l’ordine di neutralizzarvi con qualunque mezzo
e noi ci siamo mossi.-
-Il Presidente è uno stupido. Ora Hulk Rosso farà a pezzi il tuo
elicottero e ti dimostrerà che è il più forte che c’è.-
Ed il Tenente Generale
Fredricks non ha dubbi che dica sul serio.
Thundra è forte, non c’è
il minimo dubbio, pensa Hulk, ma lui lo è di più, questo è altrettanto certo.
Finora si è limitato a difendersi ma ora passa al contrattacco e blocca un
pugno di Thundra serrandole poi il polso. Lei prova a colpirlo di sinistro ma
lui la blocca ed ora le serra entrambi i polsi in una morsa decisamente ferrea.
Lei prova a divincolarsi
ma senza successo.
-Vogliamo discutere adesso?- le chiede Bruce.
-Con i maschi non si può discutere, si può
solo combattere.- ribatte lei.
-Ragazza, tu hai le idee piuttosto confuse sui rapporti tra uomo e donna.
Neanche Gloria Steinem[6] è mai
stata così radicale.-
-Non conosco questa donna ma se non voleva combattere allora non era
abbastanza forte.-
Banner sospira e
replica:
-Forse dovrei davvero farti una lezioncina al riguardo, ma non qui.-
Sempre tenendo Thundra per
i polsi Hulk spicca un balzo e si allontana.
4.
Quando Thunderbolt Ross
giunge al suo ufficio, ci trova i suoi collaboratori sia civili che militari.
-Allora…- dice senza mezzi termini -… qualcuno vuol decidersi a dirmi
cosa c@§§o sta succedendo?-
-In parole povere, Signore…- risponde il Tenente Annie Benedict,
un’attraente ragazza dai capelli ramati -… il Presidente ha autorizzato le
Forze Armate ad eliminare il pericolo degli Hulk, cito testualmente: con
qualunque mezzo necessario.-
-Ma è impazz… ok, lasciamo perdere. Chi si sta occupando della cosa?-
-Il Tenente Generale Fredricks è al comando della task force unificata
affiancato dal Brigadiere Generale Fortean.-
-Uhm… Fredricks è
uno che non perde facilmente la calma ma conosco Fortean: è una testa calda e
potrebbe fare qualcosa di avventato, specie se spinto dall’ira. Si tolga quel
sorrisetto dalla faccia, Benedict, lo so benissimo che mi sono comportato anche
peggio quando ero in servizio, ma ho imparato dai miei errori nel modo più
duro: mi sono giocato la carriera e quel che è peggio, gli affetti.-
-Mi scusi,
Signore.-
-Non ha nulla di
cui scusarsi, Tenente. Bene, il Pentagono mi paga come consulente, è ora che
dia qualche consiglio. Mi chiami il Segretario alla Difesa, Henry Peter Gyrich
e Jasper Sitwell. Se stanno dormendo o sono impegnati in altre attività, peggio
per loro.-
-Provvedo subito,
Signore.-
In
fondo si diverte ancora a dare ordini, pensa Ross.
Thundra si dimena selvaggiamente
cercando di liberarsi ma Hulk la ignora semplicemente finché non raggiunge la
sua meta. Un ultimo balzo ed è davanti ad una montagna. Il Gigante di Giada
sogghigna mentre dice:
-Apriti Sesamo.-
La parete di pietra si apre
rivelando una caverna. Banner vi spinge all’interno una sorpresa Thundra e
subito dopo la parete si richiude alle loro spalle e una serie di luci si
accende.
-Che posto è
questo?- chiede Thundra.
-Un luogo sicuro.-
risponde Bruce -Ne avevo uno simile quando sono diventato Hulk la prima volta ma
è stato scoperto e distrutto.[7]
In seguito ne ho creati altri qui in giro sfruttando il fatto che le montagne
sono piene di caverne naturali. Ci vengo quando ho bisogno di stare solo e
riflettere senza interferenze. Potresti chiamarle le mie Fortezze della
Solitudine.-
-Cosa?-
-Già. Immaginavo
che il ricordo dei pulp e dei fumetti si fosse perso nel tuo mondo guerriero.
Suppongo che leggere non sia la vostra attività preferita. Per farla breve,
c’era un tizio che agiva all’inizio degli anni '30 e si faceva chiamare Doc
Savage che si era costruito un rifugio segreto al Polo Nord e lo aveva
chiamato, appunto, Fortezza della Solitudine. In tanti lo hanno imitato o ci
hanno provato ma lui è l’originale ed anch’io ho preso ispirazione da lui.-
-Questo non è il
Polo Nord.-
-Che vuoi che ti
dica? Preferisco il caldo. Piuttosto… hai perso la voglia di combattere?-
-Non è cambiato
nulla.- ribatte la ragazza del futuro -Io devo sconfiggerti e dimostrare così
la superiorità delle donne anche sul maschio più forte.-
-Un piano idiota e
spero proprio che non sia un’idea che hai avuto tu. Tua… nostra… insomma, Lyra mi
ha detto che la tua missione era procurarti un po’ del mio materiale genetico
per restare incinta.-
-Non so chi sia
questa Lyra ma mente o è male informata. Concepire un figlio con un maschio è
una bestemmia.-
Hulk sospira e replica:
-Lo supponevo.
Lascia che ti avverta di una cosa, però, prima che ricominciamo a suonarcele:
questo posto è in grado di resistere ad un’esplosione termonucleare da un
gigatone[8]
ed è appena il caso di sottolineare che una simile bomba non esiste… ancora.
Solo io posso riaprire l’entrata e se per caso tu dovessi riuscire a vincere ed
uccidermi, resteresti intrappolata qui dentro per sempre. So che qualcuno lo
troverebbe strano detto da me, ma … sei ancora sicura di voler risolvere tutto
a pugni? Pensaci bene.
Thundra tace e stringe i pugni.
Il volo da una base dello
S.H.I.E.L.D. nei pressi di Fiumicino è veloce e piacevole, pensa Betty Ross
seduta su una comoda poltrona. Il Jet ha superato il muro del suono ed ora viaggia
a quota suborbitale ad una velocità impensabile per un comune jet di linea e senza
disagi per i viaggiatori.
-Noi li chiamiamo
Bus.- spiega Clay Quartermain -Un nomignolo coniato da un nostro ex agente e
che abbiamo adottato volentieri per i velivoli di questo tipo.-
-Interessante.-
A parlare è stata l’altra passeggera
di questo volo particolare: la Dottoressa Sofia Di Cosimo, esperta italiana di
mitologia incaricata dallo S.H.I.E.L.D. di autenticare il Vaso di Pandora.[9]
-È da molto che
lavora con lo S.H.I.E.L.D., Dottoressa?- le chiede Betty.
-Qualche anno.-
risponde la donna dai lunghi capelli neri e ricci -La paga è buona ed il lavoro
interessante Non ha idea delle cose che ho esaminato-
-E continuerà a non
averla.- interviene Clay -Miss Ross non ha le necessarie autorizzazioni di
sicurezza.-
Betty abbozza un sorriso e replica:
-Nessun problema,
Clay. In fondo non m’interessa.-
In quel momento dall’altoparlante si
ode la voce del pilota:
<<Siamo
arrivati a destinazione e sono iniziate le procedure di atterraggio. I
passeggeri sono pregati di rimanere ai loro posti.>>
I finestrini sono oscurati e Betty
non ha potuto farsi un‘idea di dove siano adesso, ma presume che siano da
qualche parte negli Stati Uniti.
Quando finalmente scendono dal jet,
c’è un’intera squadra di agenti dello S.H.I.E.L.D. ben armati ma quello che
attira l’immediata attenzione di Betty è il capo squadra.
Clay Quartermain scoppia a ridere e
le dice:
-Ti presento il
Responsabile della sezione esoterica dello S.H.I.E.L.D., Jeremiah Warrick.-
L’uomo saluta i nuovi arrivati con
una profonda voce baritonale:
-Benvenuta Miss
Ross., è un piacere conoscerla. Sofia, ho saputo che ci porti un reperto
davvero speciale, se è autentico.-
-Questo devo ancora
stabilirlo, Jeremiah.- replica la donna.-
Clay aveva ragione, pensa Betty:
Jeremiah Warrick è davvero un tipo speciale e adatto al posto che occupa. Dal
collo in giù è un normale umano che indossa la tradizionale divisa dello
S.H.I.E.L.D. ma la testa è quella di un gufo.
5.
Robert Bruce Banner, l’Incredibile
Hulk, tende la mano verso Thundra e dice:
-La scelta è solo
tua: vuoi combattere o vogliamo risolvere le cose in modo pacifico?-
-Non si può essere
in pace coi maschi, si può solo combatterli. Questo è il credo delle Femizon.-
ribatte lei.
-Non è quello che
racconterai a tua figlia dopo che sarà nata. Le dirai che il suo destino è
essere il ponte tra due mondi: nata di uomo e di donna, come suol dirsi. Ti
sembra blasfemo? Alle tue compagne sicuramente sì, ma a te? Il tempo passato in
questo mondo non ti ha fatto capire che forse la guerra non è la risposta?
Scegli: la mano aperta o il pugno chiuso?-
Thundra esita.
Non c’è alcuna esitazione in Hulk
Rosso: distruggerà l’elicottero e porterà i suoi occupanti alla morte. L’uomo
che li sta osservando con il binocolo di alta precisione da un elicottero
vicino ne è certo. Non è arrivato al grado di Brigadiere Generale sbagliandosi
su cose come quella.
-Dammi il tuo
fucile, soldato.- ordina perentoriamente al militare vicino a lui.
-Cosa?-
-Sei forse sordo?
Esegui l’ordine e non discutere.-
Il soldato, riluttante, passa il
fucile, da cecchino M39 equipaggiato con cartucce 7.62×51mm NATO al suo superiore.
Reginald Fortean prende accuratamente la mira.
Regola lo zoom del mirino. Ora la testa di Hulk Rosso è come se fosse a pochi
centimetri da lui. Sa di avere a disposizione un solo colpo e che non può permettersi
di sbagliare. Non ha mai fallito un tiro simile sino ad ora, non lo farà oggi.
Clay
Quartermain non riesce a dormire e cammina per i corridoi della base segreta
dello S.H.I.E.L.D. in un luogo altrettanto segreto in preda ad un indefinibile
senso di inquietudine.
Troppe
preoccupazioni, forse, si dice. Eppure le cose sono andate anche troppo bene
finora: la Dottoressa Di Cosimo si è già messa al lavoro sul Vaso di Pandora e
Betty Ross è stata decisamente collaborativa nel raccontare i dettagli della
sua resurrezione e dei suoi rapporti con Tyrannus, quindi cosa ci sarebbe da preoccuparsi?
Che è stato troppo facile, appunto, è filato tutto troppo liscio.
Spinto da una vaga intuizione Clay si
reca nella zona i cui sono custoditi i reperti recuperati dalla sezione. Sembra
tutto a posto, forse si è preoccupato per nulla.
Aspetta…
cos’è quello? Uno degli agenti di guardia è a terra. È morto?
Clay gli tasta la carotide e sospira di sollievo. È ancora vivo.
Prende
il comunicatore e sussurra:
-Qui Agente
Quartermain. Agente a terra davanti al magazzino n. 5. Ripeto: agente a terra.
Richiedo rinforzi e nel frattempo entro.-
Senza aspettare risposta Clay spinge
la porta del magazzino e non è sorpreso di trovarla solo accostata. Si muove
circospetto nel buio dopo aver indossato le lenti per la visione notturna. Improvvisamente
vede una figura massiccia che gli volta le spalle.
-Fermo dove sei!-
intima -Non costringermi a spararti.-
-Credi di
spaventarmi?-
Voce
di donna ed ora che la vede meglio le forme femminili sono evidenti, così come
la stazza rende altrettanto evidente che non è una donna comune ma una
superumana. Un nome viene spontaneo alle labbra di Clay:
-Betty?-
La donna comincia a girarsi
lentamente e dice:
-Sei tu che
dovresti aver paura di me.-
Ora la vede decisamente meglio. Il
fisico è simile a quello di She-Hulk o di Betty versione Arpia senza ali e
artigli ma c’è un dettaglio che la rende diversa da entrambe: la sua pelle è di
un colore rosso fiammante.
CONTINUA
NOTE
DELL’AUTORE
Che dire? Non Molto, quindi
procediamo:
1)
Il Generale Reginald Fortean è un
personaggio creato da Jeff Parker & Gabriel Hardman su Hulk Vol. 3* #30.1 datato maggio 2011.
2)
Il Tenente Annie Benedict è basata sul
personaggio dell’LMD Annie creata da Jeff Parker & Gabriel Hardman su Hulk Vol. 3* #30.1 datato maggio 2011.
3)
Jeremiah Warrick creato da Mark Waid
& Paul Renaud su S.H.I.E.L.D. #6
datato luglio 2015 e qui usato per gentile concessione di Bruno Breschi.
4)
La Dottoressa Sofia di Cosimo è un
personaggio creato da Greg Pak & Tom Grummett su Incredibile Hulks #326
datato giugno 2011.
Nel
prossimo episodio: una She-Hulk Rossa? L’autore è forse impazzito? Fidatevi,
nulla è come sembra -_^
Carlo
[1] È avvenuto nell’ultimo episodio ovviamente.
[2] Carol Burnett.
[3][3] Advanced Ideas of Destruction, organizzazione criminale dedita alla progettazione e realizzazione di armi di distruzione di massa.
[4] Addirittura nella sua prima avventura su Journey into Mistery #83 (Prima edizione italiana Thor, Corno, #1).
[5] Poco prima per lei e l’ultimo episodio per noi.
[6] Icona del movimento femminista americano.
[7] Su Tales to Astonish #74 (Prima edizione italiana Uomo Ragno, Corno, #78).
[8] Corrispondente a mille megatoni o un miliardo di tonnellate di TNT.
[9] Recuperato nello scorso episodio.