#34
IL MONDO DI HULK
PARTE SESTA
IL MONDO NON BASTA
1.
Thaddeus E. Ross,
detto Thunderbolt, Generale in congedo forzato dell’Aviazione Militare
Americana guarda nella voragine che si è aperta nella montagna del Nevada nota
semplicemente come il Monte[1]
e scuote la testa dicendo:
-Adesso sono spariti anche i vostri amici.-
-Francamente, non mi preoccuperei troppo solo per qualche problemino di
comunicazione.- ribatte un uomo biondo che indossa un elegante completo bianco
ormai ampiamente impolverato.
-E se fosse successo qualcosa? Come potreste saperlo?-
L’uomo che si fa chiamare Paride sorride prima
di replicare:
-Ulisse e Atalanta sanno il fatto loro e neanche Doc Samson è un
novellino direi e là sotto dubito che ci sia qualcosa che possa impensierire
Hulk.-
-Sempre che sia ancora vivo, che siano tutti vivi.- ribatte Ross.
-Andiamo, Generale, quante volte ha dato Hulk per morto in passato? Non
ci crede davvero. Sa benissimo che gli Hulk sono come una moneta falsa: quando
pensi di essertene sbarazzato, ecco che ti ritorna tra le mani.-
Un brontolio è la sola
risposta di Thunderbolt Ross.
-Lo prenderò per un sì.-
In quel momento una
donna che indossa un tailleur scuro, ha i capelli neri con ciocche rosse e
occhiali si fa avanti con piglio battagliero.
-Adesso basta!- esclama -Devo avvertirvi ancora una volta che state
interferendo con un’operazione federale e quando saranno arrivati i soccorsi da
Las Vegas...-
-Oh quelli…- Paride scrolla il capo -… temo che non verranno, Agente
Speciale Hand: abbiamo intercettato il vostro mayday[2]
e l’abbiamo bloccato.-
L’Agente Speciale
Supervisore del F.B.S.A. Victoria Hand sembra sul punto di esplodere.
-Cosa?- urla -Bloccare un segnale di soccorso è un grave reato
federale!-
-Ora che lo so, sono davvero terrorizzato. In ogni caso, non ha da
lamentarsi, Vicky… posso chiamarti Vicky non è vero?... dopotutto siete stati soccorsi
da noi del Pantheon e state tutti bene.-
-Ma siamo vostri prigionieri… e non permetto a nessuno di chiamarmi
Vicky… a parte la mia fidanzata.-
Paride inarca le
sopracciglia e commenta:
-Hai una fidanzata? Ecco qualcosa che mi riesce più difficile da
credere della morte di Hulk.-
Ross trattiene a
fatica una risata.
Il
Casinò di Monte Carlo è stato costruito
dall'architetto Charles Garnier che ha anche creato l'Opéra di Parigi,
ed è un palazzo realizzato in stile Secondo Impero, barocco pieno di
affreschi e sculture, con uno straordinario atrio d'oro e di marmo ed oltre al
casinò vero e proprio comprende il Grand
Théâtre de Monte Carlo e la sede del Balletto di Stato.
Nelle sale del casinò vero
e proprio gli unici requisiti stringenti di abbigliamento sono la giacca per
gli uomini ed il divieto di indossare calzature sportive per entrambi i sessi.
L’uomo
dai capelli biondi e l’aspetto finemente curato che entra nel casinò stasera
indossa un impeccabile smoking nero fatto evidentemente su misura. Anche
l’abito della bella donna dai capelli castani che tiene a braccetto è un abito
firmato. Gli intenditori lo riconoscono come un Madame Natasha originale, gli
altri si limitano ad ammirarlo assieme a colei che lo indossa. Alle loro spalle
un uomo in abito nero, forse una discreta guardia del corpo.
L’uomo alto e biondo, anche lui in
smoking ma con giacca bianca, quasi si fa andare di traverso il cocktail Vesper
Martini che sta bevendo quando li vede. Non è per il biondo, che si fa chiamare
Tiberio Ranno ed è ufficialmente un ricco mercante d’arte italiano, o per
l’altro uomo il cui volto gli dice qualcosa e che sarà presto identificato dal
software di riconoscimento facciale del suo cellulare; no: è la vista della
donna che lo ha lasciato di sasso.
Tutto poteva aspettarsi l’Agente
dello S.H.I.E.L.D. Clay Quartermain tranne che vedere Betty Ross viva e vegeta
al fianco di Tyrannus.
Nelle sale di un palazzo
incredibilmente antico che si trova letteralmente nelle viscere della Terra,
avviene un incontro inevitabile.
-Ma come? Io mi
faccio in quattro per arrivare qui, abbatto un po’ di Talpoidi che non vogliono
farmi entrare e che cosa trovo? Voi che fate amabilmente conversazione. Mancano
solo the e pasticcini.-
Il nuovo arrivato ha appena finito
di parlare che un giovane afroamericano che indossa solo un paio di pantaloni
un po’ troppo larghi esclama:
-Rick Jones, sei
davvero tu?-
-E chi altri? Solo
l’unica, autentica, originale spalla non più tanto adolescente dell’Incredibile
Hulk. Qualcuno si degna di spiegarmi che sta succedendo?-
-Ci penso io.- si
fa avanti Hulk -Questa bella signora qui…- indica una donna alta e fiera dalla
pelle grigia ed il cranio rasato -… ha usato non so bene che potere per farci
atterrare sul fondo.-
-Il mio nome è
Caiera, Terrestre Rick Jones, e come tutti i Guerrieri Ombra di Sakaar sono in
grado di attingere alla forza del cuore stesso del pianeta. Noi lo chiamiamo
l’Antico Potere ed a quanto pare, funziona anche qui sulla Terra.-
-Dopo la caduta io
e i qui presenti Fratelli di Guerra abbiamo trovato un accordo per la fine
delle ostilità.- spiega Bruce Banner.
-E così siete
finiti ospiti dell’Uomo Talpa, capisco.- puntualizza Rick -Quindi ora che si
fa? Si torna tutti in superficie felici e contenti?-
-Non subito. Prima
del tuo arrivo stavo per mostrare ai nostri amici del Pantheon e a Doc Samson
una cosa. Seguitemi!-
Così dicendo Hulk spalanca una porta
e introduce tutti in una stanza dove su un letto giace un gigante dal corpo
sproporzionato che nel vedere una delle donne al seguito di Hulk esclama:
-Atalanda!-
2.
Quando allo S.H.I.E.L.D. era giunta
voce che Tyrannus era ricomparso in Europa nella sua identità di Tiberio Ranno,
era sembrato naturale affidare l’indagine all’uomo che se n’era già occupato in
passato e così Clay Quartermain aveva fatto le valigie ed era volato a
Montecarlo, ora sta per scoprire di essersi imbattuto in più di quanto si
aspettasse. La sorpresa più grande è stata trovare al fianco di Tyrannus
nientemeno che Betty Ross Banner, una donna che per quanto ne sapeva era stata
cremata dopo essere morta per avvelenamento da radiazioni.[3]
Deve ammettere che non tanto ritrovare Betty viva a stupirlo, ha perso il conto
ormai della gente che credeva morta e poi è saltato fuori che non lo era; no, è
che Betty sembra decisamente pappa e ciccia con Tyrannus, il loro linguaggio
corporeo suggerisce addirittura intimità e questo decisamente non è dalla Betty
che conosce. Lavaggio del cervello, LMD,[4]
clone o magari una mutaforma? C’è un solo modo per avere una risposta:
chiederglielo.
I nuovi arrivati non si sono ancora
accorti di lui, il che gli va benissimo: non è ancora arrivato il momento di
affrontarli apertamente. Il software di riconoscimento facciale del suo
cellulare ha appena identificato il tizio che li accompagna. Un’altra sorpresa:
Emil Blonsky, Croato di nascita, spia russa per vocazione, superumano per
scelta, nome in codice Abominio. Cosa ancora più strana perché è stato proprio
Abominio ad uccidere Betty Ross ed ora le fa da guardia del corpo. Bisognerà
anche aggiornare la sua scheda perché pare proprio che abbia riguadagnato la
forma umana.
Con discrezione Clay li segue nella
sala del blackjack dove Tyrannus e Betty, ha deciso di chiamarla Betty, anche se non è ancora sicuro che si tratti proprio
di lei, si sono messi a giocare. Fanno le loro puntate vincendo più mani di
quante ne perdono.
Il giocatore accanto a Betty si alza
e Clay ne approfitta per sedersi al suo posto: è arrivato il momento, è proprio
il caso di dirlo, di giocare a carte scoperte.
-Carta.- annuncia.
Lei lo guarda sorpresa.
-Clay!- esclama
-Che ci fai qui?-
-Ciao, Betty.-
risponde lui -Anch’io sono felice di vederti, specie considerando che ti pensavo
dentro un’urna cineraria.-
-È… è una lunga
storia, Clay.-
-Avrai tutto il
tempo di raccontarmela dopo.-
Il mazziere posa la prima carta
davanti a Quartermain: un asso.
Parecchi metri sotto il livello del
suolo, in una città leggendaria sta avvenendo un incontro.
-Aiace, dannato
bestione!- esclama la donna che si fa chiamare Atalanta correndo ad abbracciare
il gigante sdraiato.
-Mi commuovo sempre
alle riunioni di famiglia.- commenta Hulk.
-Io… io credo di
ricordarmi di lui.- interviene Jim Wilson -Abbiamo combattuto e poi siamo
caduti e c’è stata un’esplosione.-
-Nucleare.- precisa
Ulisse[5]
-Ancora non capisco come non abbia lasciato conseguenze.-
-È lui, Jim,-
spiega Bruce Banner -Una conseguenza della sua mutazione immagino: in pratica è
come una spugna che assorbe le radiazioni e se ne nutre, questo spiegherebbe
perché l’intera zona non è diventata radioattiva, è stato lui ad impedirlo e le
radiazioni lo hanno sostenuto finché non ha trovato una via d’uscita. È solo
una teoria ovviamente.-
-Ma spiegherebbe
anche perché da quando sono in sua presenza mi sembra di essere più debole.-
interviene Lyra, l’adolescente dai capelli rossi e la pelle verde che sostiene
di essere la figlia di Hulk venuta dal futuro-Forse continua ancora ad
assorbire le radiazioni in eccesso.-
-A questo non avevo
pensato.- ammette Bruce -Se è così e le radiazioni che assorbe raggiungono il
livello di guardia, potrebbero innescare la trasformazione.-
In quel momento Jim emette un grido
mentre la sua pelle comincia a diventare rossa.
A Salt Lake City il Detective Jacob
Raven esce dal quartier generale della Polizia e s’incammina verso la sua auto.
Sente di non sbagliare: c’è un serial killer superumano in città, uno capace di
fare a pezzi le proprie vittime a mani nude e si diverte a farlo.
La Polizia cittadina non è
attrezzata per gestire una faccenda simile. È per questo che Raven sta andando
alla locale sede del F.B.S.A., ha bisogno dell’aiuto di specialisti e non è il
caso di fare gli orgogliosi o di attaccarsi a stupide questioni di
giurisdizione, quel che conta è prendere quell’assassino prima che faccia altre
vittime.
Parcheggiata la sua auto davanti al
Palazzo Federale, Raven raggiunge gli uffici del F.B.S.A. dove ad attenderlo
assieme all’Agente Speciale in Comando ci sono altre due persone: un mezzo
gigante afroamericano dal cranio rasato ed un fisico da peso massimo che
indossa il classico completo scuro d’ordinanza e una donna dalla pelle
olivastra, evidenti origini latinoamericane che veste una camicetta annodata all’altezza del seno e una
minigonna di pelle. Entrambi portano occhiali scuri con lenti a specchio.
Raven rimane
sconcertato per un attimo. Se la donna non avesse alla cintura oltre ad una
fondina con una pistola anche un distintivo dorato appuntato accanto alla
fibbia, non riuscirebbe a credere che si tratti di un Agente Federale. Che stia
svolgendo un’indagine sotto copertura fingendosi una prostituta?
-Detective Raven, ben arrivato.- lo saluta il comandante -Le presento
gli Agenti Speciali Pratt e Verdugo del quartier generale di Washington. Erano
in zona per un’altra indagine ed hanno accettato di raggiungerci per darci una
mano.-
-Mi chiami pure Sandra.- dice la donna porgendo la mano a Raven che la
stringe.
-Un’altra indagine?- chiede Raven.
-Sospettiamo un
collegamento.- risponde l’Agente Pratt.
-Vi occupate di
serial killer?-
-Non proprio.- è la
sibillina risposta di Pratt.
-Il nostro campo
sono i gammairradiati.- spiega Sandra Verdugo.
-Gammairradiati?-
-Gente come Hulk.
Abbiamo ragione di pensare che il vostro serial killer sia uno di loro.-
-Cosa?- Raven è
decisamente sbalordito.
Le cose potrebbero essere peggiori
di quel che temeva.
3.
Con un grido gutturale
Jim Wilson si piega su se stesso mentre i muscoli gli si gonfiano, la pelle
diventa rossa e i pantaloni cominciano a strapparsi.
-Jim!- esclama Doc
Samson.
Ma non è Jim Wilson a rialzare la
testa bensì Hulk Rosso.
-Cosa fa Hulk Rosso
qui?- chiede.
-Ci penso io!-
esclama Lyra e si getta su di lui sferrandogli un pugno.
-No!- replica Bruce
Banner ma ormai è troppo tardi.
Sotto gli occhi dei presenti la
ragazzina dalla pelle verde e il gigante dalla pelle rossa se le stanno dando
di santa ragione.
-Hai detto che
quella ragazza sostiene di essere tua figlia?- chiede Doc Samson all’originale
Hulk.
-Ahimè sì.-
risponde lui.
-Da come si
comporta, sospetto che sia vero. Dobbiamo fermarli prima che distruggano questo
posto.-
-Lasciate provare
me.- si fa avanti Rick Jones.
Un breve attimo di concentrazione e
dalla sua mano destra parte un raggio che avvolge i due combattenti. Quando si
dissipa al posto di Hulk Rosso c’è di nuovo Jim Wilson e Lyra… Lyra è diventata
una ragazzina di un metro e 70 dalla pelle rosa che grida:
-Cosa mi è
successo?-
Clay Quartermain sospira e attende
la seconda carta. Il mazziere la depone davanti a lui: è un jack. Ha fatto
blackjack al primo colpo.
Mentre il mazziere spinge verso di
lui la vincita Clay si volta verso Betty Ross e Tyrannus.
-Un colpo fortunato
capita a tutti.- commenta quest’ultimo -Non è detto che continui.-
-La fortuna va
assecondata,ma deve essere accompagnata anche dall’abilità, non è d’accordo, Mr.
Ranno?- ribatte Clay.-
-Indubbiamente.-
Tiberio Ranno fissa le due carte davanti
a lui: un dieci e un sei. Clay ha due figure, venti punti. Dal pubblico viene
un sommesso mormorio.
Non c’è scelta, bisogna chiedere carta.
L’unico che non ne ha bisogno è Quartermain ma quando arriva il suo turno,
sorprendentemente, dice con voce calma:
-Carta.-
Un mormorio più forte si leva dal pubblico.
Clay si limita a scrollare le spalle. Le carte coperte vengono voltate una dopo
l’altra e c’è chi ha fatto più di 21, sballando, e chi non ha superato 20. Tocca a Tyrannus che volta la sua carta: è
un quattro. Un sorriso si disegna sulle sue labbra. Con esasperante lentezza
Quartermain volta la sua carta: è un asso.
L’agente dello S.H.I.E.L.D. fa un
largo sorriso a 32 denti e commenta:
-Pare che abbia
fatto 21 un’altra volta.-
Altro mormorio da parte del pubblico
e l’uomo che si fa chiamare Tiberio Ranno replica:
-Lei ha davvero una
fortuna sfacciata, amico mio. Tu che ne pensi, mia cara?-
Betty Ross esita e poi si rivolge
direttamente al biondo agente:
-Penso che lei sia
molto audace ma poco riflessivo, Mr. Quartermain.-
-Me lo dicono in
tanti, Miss Ross… o è Mrs. Banner?- ribatte lui.
-Chiamami Betty.-
replica lei abbassando la voce -Ti stai impicciando in affari che non ti
riguardano Clay.-
-Mi pagano per
impicciarmi di tutto quello che riguarda le minacce alla sicurezza mondiale…-
ribatte Clay sfiorandole il braccio -… e il tuo amichetto lo è, tu dovresti
saperlo bene. Quindi, direi che i vostri affari mi riguardano.-
-Non sei cambiato
affatto, Clay ed è un peccato… per te.-
Decisamente non è più la Betty Ross
che conosceva, pensa Quartermain con un po’ di amarezza. Cosa può esserle
successo?
Tyrannus e Betty si alzano e vanno
verso l’uscita della sala seguiti dalla loro guardia del corpo, alias Emil Blonsky.
Clay aspetta qualche istante, poi si alza a sua volta e li segue.
Una volta nell’atrio si guarda in
giro ma non li vede. Ha esitato troppo e li ha persi, pensa, poi vede Blonsky
vicino all’ingresso e si fa largo tra la folla.
Una volta fuori si guarda ancora
intorno. Li ha persi di nuovo. Per fortuna ha applicato un micro segnalatore al
braccialetto di Betty, basterà seguirne il segnale.
Una Rolls Royce: c’era da
aspettarselo da uno come Tyrannus, ma loro dove sono finiti? E cos’è quella
cosa sul terreno?
Clay si avvicina e quel che vede a
terra è un braccialetto luccicante e… il vestito di Betty?
-Ma cosa…?- esclama
perplesso.
-Non avevo nessuna
voglia di rovinare un vestito così bello e costoso.- dice una voce femminile
alle sue spalle.
Clay si volta di scatto ma qualcosa
lo colpisce alla testa e lui piomba nelle tenebre.
La voce della ragazza echeggia ancora
nella sala del palazzo sotterraneo mentre punta il dito contro Rick Jones ed
esclama:
-Tu! Cosa mi hai
fatto?-
-Io… non lo so.-
replica il giovane -Volevo solo che tu e Jim smetteste di combattere.-
-E ora come torno
normale?- sbotta lei.
-L’esperienza m’insegna
che accadrà inevitabilmente, ragazza.- le dice Banner -A quanto pare, anche tu
hai una forma umana. Consideri l’altra come la tua forma normale? Immagino che
Samson avrebbe da dire qualcosa al riguardo.-
-Uhm… non mi pare
il momento adatto, magari quando saremo fuori di qui.- borbotta lo psichiatra
dai capelli verdi.
-Non ce ne andremo
senza Aiace.- ribatte, perentoria, Atalanta.
-Stai tranquilla.-
la rassicura Ulisse -Anche se devo ammettere che non ho la più pallida idea di
come fare a portarlo via.-
-Forse posso essere
utile io.- dice una voce maschile alle loro spalle.
Sulla soglia della stanza sono apparsi
l’Uomo Talpa e la sua consorte Kala.
4.
Clay Quartermain si risveglia con un
gran mal di testa. Deve averlo colpito qualcosa di veramente pesante. Prima di
perdere i sensi gli è sembrato di vedere qualcosa di verde, quindi deve essere
stato Abominio ma gli è anche sembrato di sentire la voce di una donna che
diceva qualcosa di assurdo. Dev’esserci qualcosa che gli sfugge, ma cosa?
La testa gli si schiarisce e
finalmente si rende conto di due cose: è legato strettamente ad una sedia ed è
completamente nudo. Gli pare di ricordare che anche James Bond si è trovato in
una situazione simile e non è finita molto bene.[6]
Prova a liberarsi ma senza alcun
successo. Improvvisamente una porta si apre. A quanto pare ha dei visitatori.
Magari portano guai o magari qualche risposta alle mille domande che gli
frullano in testa.
Com’era prevedibile sono Tyrannus e
Betty Ross, ma se lui, com’era prevedibile in fondo, indossa la sua abituale
tenuta con tanto di mantello, la vera sorpresa è lei, che indossa una
calzamaglia nera sgambata e senza maniche; ai piedi porta degli stivaletti e
alle mani guanti che lasciano scoperte le dita.
-Perché tutti
portano un costume di questi tempi?- borbotta Clay
-Perché sono comodi
e se sono fatti di molecole instabili non si rompono quando ti trasformi.-
risponde Betty.
Clay solleva la testa e la guarda
senza capire. Betty prosegue:
-Non eravamo
d’accordo io e Romolo: lui voleva ucciderti ed io volevo lasciarti lì al
casinò, così abbiamo raggiunto un compromesso e ti abbiamo portato qui.-
-Romolo?-
-È il suo nome dopotutto,[7]
anche se quasi nessuno lo chiama più così da tanto.-
-Secoli.- commenta
Tyrannus divertito.
-E così siete
intimi… confesso che da te non me l’aspettavo, Betty.-
-La gente cambia,
Clay. Specie dopo aver visto in faccia la Morte.-
-Lo posso
immaginare. E così, invece di ammazzarmi subito avete deciso di portarmi qui e
suppongo che “qui” sia la villa che Tyrannus possiede in Costa Azzurra come
Tiberio Ranno.-
-Supponi giusto.-
replica Tyrannus.
-Devi scusarci per
la scomoda situazione in cui ti trovi, Clay…- prosegue Betty -… ma sei un
agente dello S.H.I.E.L.D. e non potevamo correre il rischio che nei tuoi abiti,
biancheria intima compresa, ci fosse qualcosa che potesse servirti per
liberarti.-
-Potevamo
strappargli le unghie e i denti.- interviene Tyrannus -Sarebbe stato più sicuro
e ci avrebbe risparmiato definitivamente quel suo sorriso idiota.-
-Beh, vi ringrazio
di non averlo fatto.- replica Clay.
Solleva la testa fissando con aria
di sfida i suoi carcerieri e per ripicca sfodera proprio il suo famoso sorriso, poi si rivolge di nuovo a Betty:
-E
così mi avete nudo ed indifeso alla vostra mercé. La cosa ti imbarazza meno che
a me a quanto pare, Betty. Cos’è: ti piace quello che vedi?-
C’è un attimo di silenzio, poi Betty
risponde:
-E
se anche fosse? Non fare il moralista con me, Clay. Credi che non mi sia mai
accorta di come mi guardavi? Non fare l’ipocrita, non ti si addice.-
-Oh,
basta con queste stupidaggini.- sbotta Tyrannus -Io dico che ti sei divertita
abbastanza, Betty. Adesso facciamola finita ed uccidiamolo.-
Proprio quello che Clay temeva che
dicesse.
Gli sguardi di Hulk e dei suoi
compagni si posano sulla figura dell’Uomo Talpa che avanza nella stanza e si
ferma davanti ad Aiace per poi dire:
-Quando
abbiamo trovato questo disgraziato giovanotto, non mi ci è voluto molto per
capire che il suo problema era che il suo fisico sgraziato era troppo pesante
perché potesse reggersi in piedi senza sostegni. Come potete ben capire, sono
piuttosto sensibile agli handicap fisici e così ho dato subito ordine di
riparare la sua armatura ed ora che è finalmente guarito e nel pieno delle
forze, posso finalmente ridargliela.-
Nella stanza entrano dei Talpoidi
che trasportano l’esoscheletro dorato di Aiace e che lo aiutano, non senza
qualche difficoltà, ad infilarsela.
-Grazie.-
dice Atalanta rivolta all’Uomo Talpa.
-Non
occorrono ringraziamenti.- replica Harvey Elder poi aggiunge -Ora sarete tutti
rimandati in superficie e mi aspetto che il Dottor Banner tenga fede
all’accordo che abbiamo fatto quando lui ed i suoi amici sono arrivati qui.-
-Lo
farò, contaci.- risponde Hulk.
Rick Jones e Doc Samson si scambiano
uno sguardo d’intesa. Qualunque accordo abbiano stipulato Bruce e l’Uomo Talpa,
si può solo sperare che non porti altri guai.
La Dottoressa Angela Lipscombe siede
sconsolata su una roccia chiedendosi ancora una volta come sia finita in mezzo
a tutta questa storia di superumani, alieni, spie e altro ancora.
-Abbia
fiducia, Dottoressa, vedrà che il suo amico Samson ed i miei compagni
torneranno sani e salvi… e non da soli, ci scommetto.-
A parlare è stato un uomo dai
capelli e baffi scuri. Se Angela non ricorda male, si fa chiamare Ettore.
-Me
lo auguro.- risponde in tono un po’ sconsolato -Perché…-
Non finisce la frase: uno strano
rumore sta salendo rapidamente dalla voragine che un tempo era il Monte.
5.
Come se fossero letteralmente
sputati dalle viscere della terra Hulk, Rick Jones, i Fratelli di Guerra, Doc Samson,
Ulisse, Atalanta, Aiace, Lyra e Jim
Wilson balzano fuori dalla voragine e lentamente ricadono a terra senza
danni.
-Che
le avevo detto?- è la reazione di Ettore.
Angela Lipscombe non l’ascolta e
corre ad abbracciare Doc Samson.
-Ehi
che accoglienza!- esclama lui -Forse dovrei farmi inghiottire da una voragine
senza fondo più spesso.-
-Sta'
zitto, idiota.- replica lei e lo bacia.
-Bah…
disgustoso!- commenta Lyra ancora in forma umana.
-Non
succede nel tuo mondo?- le chiede Rick.
-Oh
no! I maschi e le femmine si combattono, non si baciano.-
-Non
credo che il tuo futuro mi piacerebbe. Io credo nel motto: “Fate l’amore, non
la guerra”.-
Lyra lo guarda chiedendosi se la
stia prendendo in giro ma non riesce a capirlo.
Atalanta accompagna Aiace che viene
accolto festosamente da tutti i suoi compagni… tranne uno che resta in
disparte: Paride.
-Ma
guarda, c’è anche il bestione.- commenta riferendosi proprio ad Aiace -Atalanta
aveva ragione: è ancora vivo… siete ancora tutti vivi.-
-Non
dirmi che la cosa ti dispiace, Paride.- replica Banner.
-Beh…
non vedi che sprizzo felicità da tutti i pori?- ribatte, sarcastico, il membro
del Pantheon.
Hulk non lo ascolta più e si
avvicina a Thunderbolt Ross.
-La
credevo fuori dai giochi ormai, Generale.- gli dice.
-Dicevano
lo stesso di te, ma vedo che non è vero.- replica l’ex militare.
-Toccato.
Beh, mi auguro che non sia tornato per impicciarsi dei miei affari. Ora che non
c’è più Betty, potrei non essere più tanto tenero come in passato.-
-Mi
stai minacciando per caso?-
-La
sto solo avvertendo ed anche la sua amica.-
Indica la donna in tailleur scuro i
cui capelli scuri sono attraversati da ciocche rosse.
-Sono
l’Agente Speciale Supervisore Victoria Hand.- si presenta quest’ultima -Le comunico,
Dottor Banner, che lei ed i suoi… amici avete tutti interferito con
un’operazione di polizia federale e ne pagherete le conseguenze.-
Ross sospira alzando gli occhi al
cielo.
-Pensa
di farmi paura, Agente Hand? Mi scusi; volevo dire: Agente Speciale Supervisore
Hand.- ribatte Hulk. -Sono stato minacciato da esperti. Ora la saluto:io ed i
miei amici ce ne andiamo.-
-Non
potete!- sbotta la Hand -I Fratelli di Guerra sono sotto custodia federale... e
anche voi adesso.-
-È
sempre così?- chiede Banner a Ross.
-Temo
sia anche peggio.- risponde quest’ultimo.
Hulk ignora la donna e torna a
parlare con Ross:
-Dunque?-
-Non
m’importa un accidente di te, Banner, puoi credermi.- replica il vecchio
soldato -Ero qui solo per Wilson... per assicurarmi che stesse bene.-
-Jim
è una responsabilità del Pantheon e mia.-
-Tu
sei d’accordo, ragazzo?- chiede Ross direttamente all’interessato.
-Certo.-
replica Jim -Meglio della custodia federale e lei lo sa bene. Sa cosa posso
aspettarmi da quella gente. Il Pantheon è molto meglio.-
Ross annuisce poi tende la mano a Jim
dicendo:
-Allora,
buona fortuna.-
Il giovane afroamericano la stringe
convinto.
-Ho
sempre saputo che è un brav’uomo, Generale.- replica.
Hulk
squadra i presenti e dice:
-Ross
e l’Agente Hand resteranno qui, voialtri, invece, tutti a bordo del’aereo del
Pantheon. Andiamo al loro nuovo Quartier Generale.-
-Ehi…-
protesta Paride -… chi ha detto che sei tu il capo?-
-Io.-
ribatte Hulk -Problemi?-
-Chi,
io? Mi conosci, Bobby: sono l’uomo più accomodante del mondo.-
-Proprio
perché ti conosco, ti voglio davanti a me e non alle mie spalle.-
Mentre tutti cominciano a salire a
bordo, Doc Samson si rivolge a Ross:
-Ho
provveduto ad avvertire la sede del F.B.S.A. di Las Vegas. Arriveranno presto a
prendervi. Naturalmente noi saremo già spariti.-
-Sei
sicuro di quel che fai, Samson?- gli chiede Thunderbolt.
-Decisamente
sì. Ho fatto una promessa a Jim e la manterrò.-
Thunderbolt Ross guarda la ragazza
dai capelli rossi che sta salendo assieme a Jim Wilson e chiede:
-Chi
è? Non credo di averla mai vista prima.-
Len Samson ride e risponde:
-Che
mi direbbe se le raccontassi che è la figlia di Banner venuta dal futuro?-
-Che
devo smetterla di fare domande stupide. Buona fortuna anche a te.-
L’aereo decolla in assetto verticale
lasciandosi dietro sbuffi di vento. Thunderbolt Ross lo guarda finché non scompare
all’orizzonte.
L’aereo del Pantheon passa
contemporaneamente in modalità stealth e supersonica. Ora nessuno strumento
elettronico, per quanto sofisticato sia, può rilevarlo. Presto raggiungerà in
tutta sicurezza la base segreta di quel gruppo straordinario.
A bordo risuonano le voci e le
risate dei membri del gruppo finalmente rilassati ora che la crisi è finita ed
hanno anche ritrovato un compagno che credevano perduto.
Bruce Banner li guarda uno per uno.
Non sa come prenderanno quello che sta per dire ma ad essere onesti non gli
importa:
-Ho
preso una decisione- dice con voce ferma -Riassumo il comando del Pantheon con
effetto immediato.-
FINE?
NOTE DELL’AUTORE
Praticamente poco da dire:
1) Clay Quartermain è un personaggio creato da Jim
Steranko su Strange Tales Vol. 1° #163 datato dicembre 1967 ed è stato
comprimario della serie di Hulk dal 1975 al 1988.
2) La sequenza al Casinò di Montecarlo e quella
successiva nella villa di Tyrannus sono contemporaneamente un omaggio a Destino
#3 scritto dall’’amico Fabio Furlanetto e a James Bond 007.
Nel prossimo episodio… troppe cose
per dirvele tutte. Leggetelo e scopritele da soli.
Carlo
[1] Due episodi fa, non diteci che non lo sapevate.
[2] Codice internazionale aviatorio e marinaresco per chiedere aiuto in casi di emergenza.
[3] Su Incredible Hulk Vol. 2#466/467 (In Italia su Devil & Hulk #61/62).
[4] Life Model Decoy, androidi pressoché indistinguibili dagli esseri umani usati dallo S.H.I.E.L.D. ed altre organizzazioni.
[5] Su Vendicatori Costa Ovest #35.
[6] Nel romanzo del 1953 Casino Royale e nell’omonimo film del 2006 con Daniel Craig.
[7] Verissimo: Tyrannus è in realtà Romolo Augusto, detto Augustolo, ultimo Imperatore Romano d’Occidente.