N° 89
1.
Una
singola goccia di sangue può davvero essere molto pericolosa. Può essere il
veicolo di trasmissione di mortali malattie infettive e se sei un criminale o
un giustiziere mascherato può cancellare di colpo il tuo anonimato.
L’uomo
conosciuto solo come Cacciatore Notturno sta per scoprirlo nel modo più duro.
-Bingo!- esclama il Detective di 2° Grado Willem
Roper -Abbiamo
un riscontro.-
-Non tenerci sulle spine, Will…- gli dice il
Sergente Lou Snider del 28° Distretto di Harlem -… dicci chi è quel bastardo
del Cacciatore Notturno.-
Assieme
a lui nei laboratori della C.S.U.[1]
del Dipartimento di Polizia di New York ci
sono: l’Agente Speciale del F.B.I. James McElroy, la giovane Detective di 3°
Grado Stacy Dolan e il supereroe afroamericano chiamato Falcon, tutti
egualmente ansiosi di conoscere la vera identità dello spietato e brutale
vigilante mascherato che ha insanguinato le strade di Harlem nelle ultime
settimane.
-Abbiamo il suo DNA nel CODIS[2]
perché era nella Guardia Nazionale ed ha fatto un turno in Medio Oriente.-
continua con calma Roper.
-Un ex militare.- commenta McElroy aggiustandosi gli
occhiali -Avremmo dovuto aspettarcelo.-
-E ho un ‘altra notizia: gli esami balistici dimostrano che
il fucile che abbiamo recuperato è lo stesso che ha ucciso quella giornalista:
Belinda Scott.-[3]
-L’avrebbe uccisa il Cacciatore Notturno?- esclama Falcon
-Ma non ha senso: il suo bersaglio sono solo i criminali.-
-Ma insomma, chi è?- sbotta Stacy Dolan.
Roper si
sposta in modo che tutti possano vedere lo schermo. Alla vista della foto e del
nome sotto di essa, quasi tutti rimangono sorpresi.
Ritornare
a Camp Lehigh in Virginia non è esattamente come tornare a casa per il Maggiore
dei Marines Elizabeth Mary Mace. È solo il luogo in cui lavora, anche se
ultimamente ci ha passato molto più tempo che nel suo appartamento.
Entra in
una delle casermette e prende l’ascensore che la porta ai livelli sotterranei
che ospitano gli uffici egli alloggiamenti dell’unità segreta dei servizi di
sicurezza militari di cui fa parte.
Uscita
dall’ascensore si avvia lungo il corridoio. I suoi pensieri corrono
inevitabilmente all’ufficiale di Marina Martin Luther King Mitchell,
brutalmente assassinato proprio lì, un uomo che aveva significato molto per
lei.
-Ciao , Liz, bentornata.-
A
salutarla è stato un altro ufficiale di Marina, ma a differenza del defunto
Marty Mitchell, è un bianco e lei lo conosce bene.
-Ciao Frank.- gli risponde -Mi fa piacere rivederti.
Ultimamente eri sparito o sbaglio?-
-Non sei l’unica che aveva bisogno di un po’ di riposo. Ne
ho anche approfittato per vedere la mia strizzacervelli.-
Il Tenente
Franklin Roosevelt Mills è reduce da un esaurimento nervoso aggravato da
problemi di alcool e solo di recente è stato dichiarato di nuovo idoneo al
servizio. Lui e Liz sono stati compagni all’Accademia Navale di Annapolis e anche
molto più di quello. Una storia che Liz si è ormai lasciata alle spalle, ma
forse lui no e questo potrebbe essere fonte di qualche problema, pensa lei.
-Il Generale Kragg ti aspetta.- le dice Mills -È arrivato
un pezzo grosso dal Pentagono. Prevedo guai.-
-Ne sembri contento.- ribatte Liz.
-Sono un uomo d’azione, tesoro, cominciavo ad annoiarmi.-
Mills ama
fare lo sbruffone, pensa Liz, forse un modo per nascondere le sue insicurezze?
Difficile capirlo. L’importante è che questo non sia fonte di problemi per lei
e il resto dell’unità. Chissà che reazione avrà quando scoprirà…
-Terra a Liz Mace? A cosa stai pensando? Forse ai tuoi
recenti exploit come Capitan America?-
-Abbassa la voce.- ribatte lei -Faccio già abbastanza
fatica a tenerlo nascosto senza che tu ti metta a parlare della mia identità
segreta ad alta voce.-
-Tranquilla. Qui lo sappiamo solo io e Cary St. Lawrence e
puoi fidarti di me.-
-Questo lo so. Cosa dicevi di un pezzo grosso del
Pentagono?-
-Non ne so molto. È arrivato stamani e da allora è
rinchiuso con Kragg a discutere di chissà cosa.-
-Spero in una missione lontano da qui. Anch’io mi sto
annoiando.-
A parlare
è stata una donna dai capelli biondi e corti che indossa l’uniforme da lavoro
dell’Esercito con le mostrine da colonnello. Sulla testa ha un basco.
-Cary!- esclama Liz facendo un largo sorriso.
Carolyn
St. Lawrence sorride a sua volta.
-E così sei tornata in tempo per nuovi guai. Hai sempre un
tempismo impeccabile.-
Insomma…- sbotta Liz -… qualcuno vuole dirmi una buona
volta chi è questo tizio del Pentagono?-
Prima che
possano risponderle, la porta dell’ufficio del Generale Joseph Kragg si apre.
L’uomo
indossa una calzamaglia blu che lo copre dalla testa ai piedi lasciando solo
due fessure per gli occhi con spalline imbottite, guanti, cinturone multiuso e
stivali rossi. Con lui c’è una donna
attraente dal fisico da modella con i capelli rossi tagliati a caschetto che
indossa un lungo impermeabile nero sotto cui porta un top rosso, una minigonna
dello stesso colore, calze nere con giarrettiere e lunghi stivali anch’essi
neri. Gli occhi sono freddi e duri.
L’uomo seduto alla
scrivania dimostra poco più di quarant’anni, ha i capelli rossi tagliati a
spazzola e occhiali. Senza alzare lo sguardo dai fascicoli che sta consultando
li saluta con voce prima di qualunque emozione:
-Benvenuti. Apprezzo che abbiate accettato il mio invito.-
-Non che ci abbiate dato molta scelta.- ribatte l’Uomo Mascherato.
-C’è sempre una scelta. Quella che vi offro io, ad esempio.- ribatte
l’interlocutore poi alza finalmente lo sguardo su di loro e si rivolge
all’uomo:
-Bloodstain, il secondo con questo nome, pare. Il tuo dossier dice che
sei un ex Delta Force e sei esperto in varie forme di combattimento. Hai
trovato difficoltà a reinserirti nella vita civile dopo il congedo e hai deciso
di fare il mercenario.-
-Se lo dice lei.- ribatte Bloodstain.
L’altro volge lo sguardo alla donna e dice:
-Kendra Louise Price ma preferisci farti chiamare Caprice. Le tue
specialità sono la seduzione e l’assassinio. Hai diversi omicidi a tuo carico,
perlopiù commessi come membro del cosiddetto Progetto Flagello.-
-Erano tutti criminali e meritavano di morire.- ribatte la donna.
-Potrei anche essere d’accordo ma è certo che ci mettevi parecchio zelo
nel tuo compito.-
-Ok, sa chi siamo, l’abbiamo capito.- interviene Bloodstain -Quel che non
abbiamo capito è cosa vuole da noi Mr. Gyrich. Vede? Anch’io so chi è lei .-
Henry Peter Gyrich fa
una smorfia poi prosegue:
-Ultimamente lavoravate entrambi come, diciamo guardie del corpo, per il
miliardario californiano Thomas Halloway ma ora lui è morto[4] e voi
siete senza lavoro e prospettive. Io posso offrirvi l’uno e le altre.-
-E come?- chiede Caprice.
-Ascoltatemi e lo saprete.-
2.
L’uomo al fianco del Generale Kragg indossa la
divisa della Marina e ha i capelli bianchi. Il volto è incorniciato da insoliti
baffi e barba. Liz lo conosce.
-Ammiraglio Savage!- esclama sorpresa mentre scatta a fare il saluto -Che
ci fa qui?-
-Si rilassi, Capitano… anzi: Maggiore. Vedo che l’hanno giustamente
promossa dal nostro ultimi incontro.- replica il nuovo venuto.
-Savage?- esclama a sua volta Franklin Mills -C’era un famoso Capitano
Savage che ha guidato un gruppo di commandos durante la Seconda Guerra
Mondiale, i Leathernecks Raiders. Ai corsi dei SEAL[5]
abbiamo studiato anche le loro operazioni.-
-Simon Savage era mio nonno, Tenente.- conferma l’Ammiraglio -Ma non
siamo qui per parlare di lui.-
-E di cosa allora?-
-Non faccia l’impertinente Mills…- interviene Kragg -… o la faccio
trasferire in Alaska.-
-La domanda è più che legittima.- ribatte William Savage -Dopo aver
finito il mio turno come comandante della portaerei intitolata a mio nonno…
dove ho conosciuto l’allora Capitano Mace che risolse brillantemente un caso di
multipli omicidi commessi da uno dei miei ufficiali…-[6]
-Ho fatto solo quel che avrebbe fatto chiunque al posto mio.- si
schermisce Liz.
-Non sia modesta, lei e quell’altro ufficiale avete fatto un gran bel
lavoro. Ho saputo quel che gli è successo e mi dispiace molto.-
-La ringrazio, Signore.- dice Liz rabbuiandosi al pensiero di Marty
Mitchell.
-Tornando a noi, ora sono di stanza al Pentagono e mi hanno assegnato al
posto che era del defunto Generale Ryker.-
-I progetti speciali.- borbotta Mills.
-Esatto.- replica l’ammiraglio -So che state ancora investigando sul
coinvolgimento del famigerato Consorzio Ombra in quei progetti. Avete scoperto
qualcosa di interessante?-
Bella domanda, pensa
Liz.
L’uomo che si fa
chiamare Cacciatore Notturno si alza dal letto come ogni mattina. Si prepara
una robusta colazione, si fa una doccia rinfrescante e quindi si veste per
andare al lavoro.
Gli ci vogliono pochi
minuti per raggiungere un certo edificio di Harlem. Entra in un ufficio, saluta
tutti quelli che incontra e si siede ad una piccola scrivania.
È ancora lì quando
entrano i detective e quasi istantaneamente capisce che sono lì per lui. Gli si
fermano davanti e il più anziano, un afroamericano proprio come lui, chiede:
-Ronald Raymond?
-Sono io.- risponde -Cosa…?-
-Lei è in arresto per omicidio… Cacciatore Notturno.-
Cathy Webster si sente a
disagio. Per mesi è stata creduta morta mentre in realtà era stata presa
prigioniera di un’organizzazione criminale che le ha fatto il lavaggio del
cervello trasformandola in un burattino pronto ad eseguire ogni ordine. Ora è
tornata di nuovo se stessa ma troppe cose sono cambiate nel frattempo: il
Capitan America che conosceva è ufficialmente disperso, presumibilmente morto,
e quello nuovo è una donna, probabilmente la stessa che si faceva chiamare
American Dream. Con il suo predecessore stava forse nascendo qualcosa di
speciale che nessuno dei due ha avuto modo di approfondire purtroppo.
Ci sono, però, anche altre cose che occupano la
mente di Cathy al momento: durante il periodo in cui era stata data per morta
ha perso il suo appartamento e per fortuna l’F.B.S.A. le ha trovato un alloggio
temporaneo. Deve anche farsi riammettere all’Università, insomma rimettere
insieme i cocci della sua vita. Non è nemmeno sicura di voler riprendere la carriera
di Spirito Libero: i New Warriors si sono sciolti e dopotutto una supereroina
bionda a tema patriottico c’è già ormai e potrebbe essere sufficiente. Tuttavia
le abilità di cui l’ha dotata la Dottoressa Wentworth[7] non
possono rimanere sprecate. Deve prendere una decisione e presto.
3.
Con un gesto rapido quanto imprevedibile Ronald
Raymond rovescia la scrivania addosso ai poliziotti, che sono presi
completamente di sorpresa.
Il Sergente Lou Snider
perde l’equilibrio e cade piombando addosso all’Agente Speciale McElroy
trascinandolo con sé a terra. Solo la Detective Stacy Dolan riesce a scansarsi
in tempo ed estrae la pistola puntandola contro Raymond che è scattato verso
una vicina porta.
-Fermo!- intima.
Troppo tardi: l’uomo ha
superato la porta chiudendosela immediatamente alle spalle.
-Maledizione!- esclama Snider rialzandosi.
Lui e McElroy
raggiungono Stacy davanti alla porta che è ovviamente chiusa.
-Buttiamola giù!- ordina Snider.
Stacy spara un paio di colpi contro la serratura poi
McElroy sferra un calcio alla porta spalancandola. La stanza è vuota.
-Che cavolo sta succedendo?-
A parlare è stato il
massiccio avvocato Frank Raymond, fratello maggiore di Ronald e capo dello
studio legale per cui lui lavora.
-Succede che suo fratello è il Cacciatore Notturno e siamo qui per
arrestarlo.- gli risponde Snider.
-Cosa? Siete impazziti? È assurdo.-
-Abbiamo prove inconfutabili.- replica McElroy -Non le conviene
ostacolarci.-
-Ma dov’è finito?- chiede Stacy Dolan -Questa stanza non ha altre uscite…
a meno che…-
La ragazza si mette a
tastare le pareti finché un pannello non scatta rivelando un passaggio segreto.
-Non mi dica che non sapeva niente anche di questo, avvocato.- chiede
ancora.
Frank Raymond non
risponde.
Nel suo alloggio a Camp
Lehigh Liz Mace sta disfacendo le valigie quando sente un deciso bussare alla
porta e una voce di donna che dice:
-Posso entrare?-
Un sorriso le appare sul
volto mentre apre la porta. Davanti a lei c’è una donna dai capelli castani corti
che indossa l’uniforme da campo dell’Esercito con i gradi di Colonnello.
-Per te la porta è sempre aperta, Cary, lo sai.- le risponde Liz.
Carolyn “Cary” St.
Lawrence si chiude la porta alle spalle e quindi abbraccia Liz baciandola con
evidente passione.
Le due donne continuano a
baciarsi per un po’ poi, quando si staccano, Liz dice con tono ironico:
-Chi lo direbbe mai che la dura Cary St. Lawrence sa essere così
passionale?-
-Sei la sola qui che conosce il mio segreto.- ribatte l’altra, poi
aggiunge -Mi sei mancata in questi giorni e non l’ho mai detto a nessun’altra
questo.-
-Davvero? Ne sono lusingata. Anche tu mi sei mancata. Ho pensato molto a
quel che è successo tra noi.-
-E…?-
-E ho deciso che mi piace. È un ‘esperienza nuova per me avere una
relazione con un’altra donna ma non è nulla di cui debba pentirmi o
vergognarmi. Grazie a Dio i tempi in cui gay e bisex nelle Forze Armate
dovevano nascondere le loro tendenze è finito per sempre.-
-Non credere, però, che le cose siano tutte rose e fiori adesso. Come
donna e come lesbica ho faticato il doppio per arrivare dove sono ora. Se
deciderai di uscire allo scoperto te ne accorgerai.-
-Quando accadrà, ci penserò, ora vorrei dedicarmi a cose più piacevoli.
Dicendo così Liz si
avvicina a Cary e la bacia ancora.
Ronald Raymond percorre
correndo un lungo corridoio. Ha abbandonato i suoi abiti civili per il costume
del Cacciatore Notturno. Se deve affrontare le forze dell’ordine, preferisce
farlo in questa veste. Una parte di lui in fondo è contenta che il tempo degli
inganni sia finito.
Raggiunge una parete e
ne preme un punto preciso. La parete si apre su un vicolo. Nessuno in vista,
ottimo. Balza in groppa ad una moto e parte senza curarsi di richiudere la
porta alle sue spalle. Per fortuna aveva un piano per situazioni di questo
genere e un rifugio che gli sbirri non possono conoscere. Deve solo arrivarci.
Sopra di lui qualcuno lo
sta osservando: Falcon ha individuato la sua preda.
4.
Solo pochi minuti prima
Sam Wilson, nel suo caratteristico costume rosso e bianco che indossa quando
non è impegnato nei suoi doveri di Rappresentante del 13° Distretto dello Stato
di New York al Congresso degli Stati Uniti, stava sorvolando il vecchio Hotel
Theresa ad Harlem, oggi sede di uffici, vigilando sull’arresto del Cacciatore
Notturno. Gli era stato difficile credere che fosse davvero Ron Raymond ma non
ci potevano essere dubbi.
Ora il supereroe noto
come Falcon vede l’uomo in questione scappare ed è deciso a catturarlo. Segue
dall’alto la moto del suo avversario che vede zigzagare nel traffico. È chiaro
che ha una meta precisa. Forse dovrebbe limitarsi a seguirlo e vedere dove va.
Improvvisamente il
Cacciatore Notturno si china in avanti e qualcosa parte dalla moto diretta
verso Falcon. Un razzo fumogeno acceca temporaneamente il supereroe chi va in
picchiata verso il basso.
Adesso basta, pensa Sam
mentre piomba sul Cacciatore Notturno che perde il controllo della moto.
Entrambi rotolano sul terreno e il vigilante estrae una pistola.
-Non voglio ucciderti, Falcon.- dice.
-E Linda Scott? Non volevi
uccidere neanche lei, Ronnie?- ribatte Falcon.
Il Cacciatore è
visibilmente scosso.
-Co… cosa?- balbetta.
-Il tuo fucile è stato esaminato. Tuo fratello non ti ha insegnato nulla
di balistica?-
-Io… è stato un incidente. Lei si è messa sulla linea di tiro ed ha preso
il proiettile destinato a Morgan.-
-E credi che questo basti a scusarti? Ora verrai con me… a meno che tu
non voglia usare quella pistola.-
Il dito del Cacciatore
Notturno si stringe nervosamente sul grilletto.
Quando Liz Mace e Cary
St. Lawrence entrano nella sala riunioni, Franklin Mills esclama:
-Finalmente! Come tutte le donne arrivate in ritardo.-
Il Tenente
dell’Aviazione Diane Perrywinkle, già presente, storce le labbra a quel
commento ma non dice niente, Cary, invece, ribatte piccata:
-Ti consiglio di chiudere quella bocca Mills e subito.-
Liz abbozza un
sorrisetto e si siede.
-Suggerirei di accantonare le polemiche e concentrarci sul lavoro.- dice
-L’Ammiraglio Savage voleva sapere se tra i progetti portati avanti dal
Generale Ryker ce n’era qualcuno potenzialmente ancora pericoloso. Dopo il
suicidio di Ryker,[8]
che ci ha risparmiato le spese e la fatica del suo processo, ci eravamo
concentrati su altri casi, ma dando un’altra occhiata il Tenente Perrywinkle ha
scoperto qualcosa di interessante.-
La bruna dalla
pettinatura voluminosa si schiarisce la gola e dice:
-Oltre al Progetto Deathlok il team di Ryker ne seguiva un altro. Il nome
con cui è indicato è Supermarinaio ma noi lo conosciamo con un altro nome.-
-Il Comandante America.- afferma Liz.
La Dottoressa
afroamericana Claire Temple ha appena finito di medicare un ragazzo che
nell’ambulatorio medico gratuito che gestisce con il collega Noah Burstein
entrano due tipi che sembrano lo stereotipo del gangster di Harlem.
-Sei tu Claire Temple?- le chiede uno dei due.
-Chi vuole saperlo.- ribatte lei -Che volete?-
-Solo darti un avvertimento: tieni il tuo bel culetto lontano dagli
affari di Little Ben Donovan o la prossima volta non verremo solo a parlare.-
Quello rimasto in silenzio getta a terra con
noncuranza un supporto per le flebo prima di uscire.
-Non dimenticare.- sussurra.
L’anziano Dottor
Burstein esce dal bagno e chiede:
-Cosa succede, Claire?-
-Onestamente, Noah… non lo so.- risponde, preoccupata, Claire.
5.
Forse il Cacciatore
Notturno non avrebbe sparato ma è destino che nessuno lo sappia mai perché
improvvisamente un’altra figura in costume salta in mezzo ai due contendenti ed
usando uno scudo triangolare che porta al braccio destro disarma il violento
vigilante.
-Patriot!- esclama Falcon riconoscendolo.
-Che sta succedendo qui?- chiede il giovane supereroe afroamericano del
Bronx -Chi è questo tizio?-
-Il Cacciatore Notturno, non farlo scappare!-
Ronald Raymond sta
infatti correndo verso l’Harlem River ma Patriot lo placca ributtandolo a
terra. L’altro gli sferra una ginocchiata alla mascella e si rialza. I due
ingaggiano un duello di pugni e calci. Il Cacciatore dimostra un ‘ottima
conoscenza di varie tecniche di lotta , frutto, probabilmente del suo
addestramento militare ma Patriot ha dalla sua il siero del supersoldato che
gli scorre nelle vene.
Lo scontro potrebbe
durare a lungo ma c’è un terzo giocatore di mezzo: Falcon interviene afferrando
il Cacciatore e sferrandogli un potente diretto alla mascella che finalmente lo
stende.
-Potevo batterlo da solo.- protesta il giovane.
-Lo so.- replica Falcon -Ma questo non è un gioco. Non era il caso di
perdere altro tempo.-
Sotto la maschera Eli
Bradley storce la bocca. Ha la sensazione che Falcon pensi a lui come ad un
ragazzino incapace di cavarsela da solo e la cosa lo irrita non poco.
Scuote la testa e guarda
l'uomo a terra.
-E così questo è il famoso Cacciatore Notturno, ho sentito parlare di
lui. Era così importante catturarlo? Dopotutto anche lui dà la caccia ai
cattivi proprio come noi.-
-Ma noi non li cerchiamo per ucciderli.- ribatte Falcon -E questa è una
differenza molto importante. Nel suo zelo ha messo in pericolo la vita di più
di un innocente e di una ha provocato la morte. Per questo dovrà pagare.-
-Capisco.- replica, pensieroso il ragazzo.
Sta per aggiungere altro
quando in lontananza si ode un brontolio, come un tuono lontano. Sia lui che
Falcon si voltano in direzione di Midtown Manhattan e vedono un filo di fumo
innalzarsi da lontano.
-Che Diavolo è quella roba?- esclama Patriot.
-Non lo so.- risponde un perplesso Sam Wilson -Ma ho la netta sensazione
che non sia nulla di buono.-
Un breve silenzio segue
alle parole di Liz Mace ed è Franklin Mills a romperlo:
-Dunque il Comandante America sarebbe un progetto del Consorzio Ombra? Se
è vero, è inquietante... se è vero.-
-Pare proprio di sì.- replica Diane Perrywinkle -Dopo l'attentato al Q.G.
del F.B.S.A.[9]
hanno deciso di creare un nuovo simbolo che potesse prendere il posto di Capitan
America ed avesse più appeal del Super Patriota, che si stava rivelando un
fallimento sotto molti punti di vista. Stando agli appunti hanno usato su di
lui una variante del siero del supersoldato sviluppato da Jacob Paxton ma con
una sorta di stabilizzatore che ha evitato gli effetti collaterali del Super
Patriota.-
-Si impara sempre dai propri errori.- commenta Cary St. Lawrence.
-Quegli appunti... dicono anche chi è il Comandante America?- chiede
ancora Mills
-Purtroppo no.- risponde la Tenente Perrywinkle -Nessun dato sul soggetto
è nei file o reperibile su cloud. O altrove. Ryker ed i suoi soci ci tenevano
al suo anonimato.-
-Una vera disgrazia.- replica Mills -Immagino che purtroppo chiunque
conoscesse quel segreto sia morto ormai.-
-Non tutti.- afferma Liz -L'Agente della C.I.A. Simon Bixby è vivo e
sotto custodia federale.[10] Era
lui a coordinare i progetti sui supersoldati e scommetto che sa chi è il
Comandante America o comunque come arrivare a lui.-
-Ma parlerà?-
-Se avrà il giusto incentivo scommetto di sì, Frank e comunque vale la
pena provare, non credi?-
-Come al solito hai ragione, Liz, Quando andiamo a farci una
chiacchierata?-
-Dovremo essere autorizzati dal Dipartimento di Giustizia ma scommetto
che non faranno storie.-
E forse, finalmente saprò
la risposta a domande che mi faccio da tanto tempo, pensa Liz.
Non ci vuole molto
perché Ronald Raymond sia preso in custodia dalla Polizia e portato verso il
carcere di Manhattan noto come Le Tombe, dove resterà in attesa di comparire
davanti ad un giudice.
-Suo fratello ha già chiesto di vederlo.- dice Lou Snider rivolto a
Falcon,
Entrambi sono
nell'affollata sala agenti del 28° Distretto.
-Avrà certamente bisogno di un avvocato e Frank Raymond è uno che ci sa
fare- replica il supereroe -Mi chiedo quanto sapesse delle attività del
fratello.-
-Se era coinvolto lo scopriremo.- ribatte Snider -Se non altro abbiamo un
problema di meno. Con quello che è successo a Manhattan oggi ne avremo fin
troppi mi sa.-
-Di che parla, Sergente?-
-Non lo sai? È avvenuto mentre tu stavi dietro al Cacciatore.-
Snider si avvicina ad un
televisore e lo accende su un canale di notizie. Sullo schermo appare
l'immagine di un grattacielo la cui sommità è in macerie mentre una voce fuori
campo dice:
<<... un missile lanciato da un elicottero ha colpito la cima della
Fisk Tower a Manhattan. L'edificio, un tempo sede delle attività del famigerato
Kingpin del Crimine, da tempo ospita gli uffici della Fondazione Vanessa Fisk
per l'Aiuto alle Vittime del Crimine. Ironico che sia stata ora essa stessa
vittima di un crimine. Al momento non si sa chi ci fosse all'interno e se ci
siano superstiti. Voci non controllate parlano di un meeting in corso tra i
capi più in vista delle organizzazioni criminali della città ma finora è stato
impossibile verificarlo...>>
Falcon scuote la testa.
Snider ha ragione: i problemi non mancheranno in città e Harlem non farà
eccezione.
FINE
NOTE DELL'AUTORE
Sinceramente
poco da dire su questa storia dove Capitan America non compare mai e i riflettori
sono puntati su Falcon e la risoluzione della trama del Cacciatore Notturno. Ma
andiamo con ordine:
1)
Credito
a chi va lo merita. L'intera trama del Cacciatore Notturno deriva da un'idea di
Fabio Volino. Chissà se l'ho portata a termine degnamente? É quasi certo che mi
sono allontanato dalle sue intenzioni originali quali che fossero.
2)
Anche
i fratelli Frank e Ronald Raymond sono, ovviamente creazioni di Fabio da me
indegnamente massacrate. -_^
3)
Cathy
Webster, alias Spirito Libero, è un personaggio creato da Mark Gruenwald &
Dave Hoover su Captain America Vol. 1° #431 datato settembre 1994.
4)
Caprice
e Bloodstain arrivano direttamente da Vendicatori Segreti #31.
Nel
prossimo episodio: mentre Harlem ha a che fare coi riflessi dell'attentato alla
Fisk Tower, Capitan America scopre più di quanto avrebbe voluto mentre nuovi e
vecchi nemici si preparano a colpire.
A
presto.
Carlo
[1]Crime Scene Unit.
[2] Combined DNA Index System, il database nazionale del DNA mantenuto dal F.B.I.
[3]È accaduto nell’episodio #75.
[4] Su Vendicatori Segreti #31.
[5] United States Navy SEa, Air and Land Teams, le forze speciali della Marina Americana.
[6] Negli episodi #22/23.
[7] Alias la supercriminale Superia.
[8] Su Iron Man #86.
[9]Vedi l''episodio #50.
[10]Come visto nell'episodio #85.-