Un esercito di Furie attacca Altromondo. Non sono potenti come la Furia di Jim Jaspers di Terra 238 e la Cittadella ha sviluppato un’arma in grado di renderle inoperative. È comunque un segnale allarmante. Molte squadre vengono incaricate di seguire le piste lasciate dalle Furie. Seguendo quella guidata da Brian Braddock, Capitan Bretagna di Terra 616, abbiamo assistito allo smantellamento di un campo di prigionia per superumani, in cui tortura e vivisezione erano all’ordine del giorno. Una falsa pista. Più promettente era quella seguita da Crociato X e dalla sua squadra. Quando i nostri saltano in suo aiuto, però, trovano la squadra completamente sgominata dal Teschio Rosso di quel mondo. Un mondo in cui l’Impero Inglese combatte la resistenza nelle colonie americane. E questa resistenza è costituita dalle organizzazioni naziste scampate dalla Grande Guerra contro la Germania. Ripartiamo da qui.
MARVEL IT presenta:
I CAVALIERI DI
PENDRAGON 06
Resto umano
preludio 2 a
Abissi di Dolore
di Giuseppe Felici rossointoccabile
Marvel Man241[i], Brian[ii] e Kate[iii] partono a velocità stratosferica verso Johann il teschio[iv], colpendolo ripetutamente. Un corpo infranto viene sbalzato a metri di distanza. Ossa rotte e sangue e carne maciullata.
Ma il teschio si rialza e le sue ferite guariscono in fretta.
La gemma rosso sangue che brilla al centro del suo petto ne è con certezza responsabile.
L'armatura inizia a cambiare forma, poi si arresta come se esitasse.
Marvel Man colpisce il teschio con una scarica di calore dagli occhi. La carcassa bruciata inizia a rigenerarsi prima ancora di aver toccato terra ma l'armatura non sembra aver subito danni rilevanti.
L'armatura fa ancora un tentativo di adattarsi e questa volta esita un po' più tardi.
Assomiglia ancora al Capitan Bretagna sauride, solo un po' più robotica.
- Via! È tecnologia adattoide. -
Il gruppo fugge velocemente in volo, nessuno combatte contro un adattoide senza un piano.
Tranne forse Ercole, ma non si parla male degli assenti.
Per quanto possibile portano con se tutti i loro compagni.
Raggiungere il campo imperiale, dall'altra parte del fronte, non è un'impresa proibitiva, malgrado il fitto sbarramento di artiglieria i nostri sono abbastanza piccoli e veloci.
La sala è quasi buia, luci molto basse quasi completamente assorbite dai muri d’arenaria non trattata.
Sotto una lampada più intensa, che getta un cono di luce nel buio, due figure guardano una mappa.
In realtà è un touch screen sul cui schermo si muovono migliaia di figure colorate. Il disporsi, reale o presunto, delle forze in campo.
L’uomo in armatura dorata, con un teschio scarlatto al posto della testa è chino sullo schermo. Dall’altra parte una donna bionda[v], statuaria, con una divisa impeccabile e una fascia al braccio su cui spicca una croce molto particolare.
- Il momento è propizio. Se aspettiamo ancora riusciranno ad attestarsi più stabilmente e la battaglia sarà persa, forse per sempre. – La voce che esce dal volto orrendamente sfigurato è autoritaria ma completamente umana.
- La nostra inferiorità numerica è notevole. E non possiamo contare solo sulla tua invincibilità per raggiungere la vittoria. Anche contro la potenza più inarrestabile a volte bastano il numero e un po’ di imponderabilità. – La voce della donna, invece, possiede una particolare intonazione che la fa sembrare totalmente inumana.
- Il piano perfetto non esiste. Prova ne è il fallimento quasi totale del progetto “Furia”. Ma dopo che il primo contingente è sparito fra i mondi pochi minuti dopo essere stato attivato la ricerca è andata avanti e il problema sembra risolto. – Una parete scivola verso l’alto mostrando 12 enormi robot grigiastri dal particolare “volto”. – Il difetto nel loro motivatore e la sub-routine che resettava l’obiettivo primario sono stati rimossi. Serviranno abbondantemente a compensare lo svantaggio. -
Capitan Bretagna 616, Capitan UK 838[vi] e Ninja Britannica 1038[vii] saltano verso Altromondo per assicurare i feriti alle cure dei medici della cittadella.
Il Capitan Bretagna robotico[viii], che sembrava completamente distrutto, si sta ricostruendo, ma troppo lentamente perché possa essere utile a questa battaglia.
Mentre aspettano il ritorno dei compagni gli altri partecipano alla riunione tattica per organizzare il contrattacco.
Studiano mappe e diagrammi e un grosso tavolo ingombro di soldatini, mentre ufficiali imperiali fanno i loro piani mettendo in campo conoscenze e esperienze che affondano nei secoli.
Ben poco attutito dalla tela della tenda arriva il rumore di alcuni spari.
- ALLARMI! I RIBELLI! -
Marvel Man e Crociato X[ix] balzano fuori ancor prima che il grido smetta di risuonare.
Gli altri gli sono subito dietro. Volenti o nolenti, seguendo le tracce dell'assalto ad Altromondo, sono rimasti coinvolti in questa guerra.
Le masse muscolari di Meggan[x] crescono a dismisura e lei carica a testa bassa la prima linea degli attaccanti svanendo ben presto nel folto dei nemici. La sua scia è segnata da ribelli che volano in tutte le direzioni.
Capitan UK 238[xi] passa volando a supervelocità lungo la prima linea, abbattendo numerosi avversari.
Kate McClellan spara lampi energetici che si abbattono contro gli avversari.
Il passaggio di Marvel Man si nota solo dalla scia azzurrina che lascia, mentre Crociato X è facilmente riconoscibile per l'alzarsi e abbassarsi della sua colossale palla borchiata.
Scott dell'occhio[xii] falcia avversari con raffiche rubino, mentre Meggan muta in una specie di creatura chirotteriforme che afferra i nemici dilaniandoli con gli artigli. Poi si blocca in volo, il suo volto muta, diventa quasi più selvaggio, urla, ruggisce e fugge inorridita da tanta violenza.
La mazza cala un'ultima volta poi si ferma. Crociato X viene scagliato fuori dalla calca, vola per parecchi metri poi attera duramente, semi-cosciente.
Kate scaglia scariche energetiche nel mucchio, spalla a spalla con Scott dell'occhio.
Capitan UK 238, Linda McQuillan, li raggiunge, visibilmente agitata. - Ci sono Le Furie, ci sono Le Furie. -
Chi la conosce può immaginare le ragioni del suo panico. Chi non la conosce può farsene un'idea vedendola al lavoro sul bracciale. Le sue mani si muovono velocissime ma sta chiaramente lottando per controllarsi.
Finita la regolazione punta il demotivatore contro una Furia che sta spuntando dalla mischia.
Marvel Man 241 parte a super-velocità contro l'androide ormai debilitato. Un colpo altrettanto veloce lo centra in pieno volto e l'eroe schizza verso il campo imperiale seminando distruzione nella scia.
Le Furie dei ribelli non sono che pallide imitazioni di quella di James Jaspers, ma sono comunque degli avversari straordinari.
Marvel Man 241, seppur intontito si rialza, così come Crociato X.
I nostri si ricompattano mentre tutti i robot escono dalla mischia. Sei contro tredici. Senza i demotivatori una battaglia comunque impari.
Forse perché è la più consapevole del pericolo, forse perché è un modo come un altro per contenere il panico, Capitan UK 238 è la prima a caricare il manipolo di robot. Velocissima strappa un braccio al suo avversario e lo usa per colpirlo alla testa. La sostanza del braccio si fonde col resto del corpo e il suo slancio si arresta. Linda riesce ad allontanarsi un istante prima che La Furia riesca ad afferrarla.
Meggan altera la sua forma in preda alla rabbia, la pelle diventa marrone, le orecchie ali di pipistrello così come la sottile pellicola che va ad unire le braccia al busto. Sottili antenne carnose spuntano sulla fronte e le mani si trasformano in affilati artigli. Intere porzioni della Furia vengono scagliate lontano, ma iniziano immediatamente a muoversi in direzione del corpo.
Marvel Man brucia il cyborg col suo sguardo infuocato. Le ceneri strisciano verso il fronte della battaglia, verso uno degli attaccanti e gli si arrampicano addosso, iniziando a trasformarlo, fra urla atroci.
Crociato X si fa strada a colpi di mazza fino a una Furia, la mazza affonda nella testa dell’avversario e lì si blocca. Crociato salta da parte, mentre l’arma esplode, poi si volta a raccogliere un’altra arma, mentre il corpo ricresce e continua ad infierire sull’avversario, perdendo, lentamente, il vantaggio che si è guadagnato con l’esplosione.
Kate McClellan giunge a dargli man forte ma presto le sue scariche devono essere dirette verso un’altra Furia che si avvicina.
Scott dell'occhio decapita un cyborg con una scarica a piena potenza ma lentamente arretra di fronte al corpo decapitato e altri due suoi simili ancora integri.
Meggan accede alle energie nascoste cui solo la sua specie può attingere e il suo corpo inizia a crescere fino a una dimensione che le permetterebbe di fronteggiare il Fenomeno.
Alcuni colpi rapidi scagliano lontano i suoi avversari, ma niente più che qualche istante guadagnato, mentre le Furie li accerchiano.
Un piccolo gruppo di eroi si appresta a vendere cara la pelle, circondati da pessime imitazioni di un mostro che da solo è riuscito a ripulire il suo mondo d’origine da ogni super-umano, per poi sconfiggere un doppione onnipotente del suo creatore.
Queste creature non sono che la pallida ombra della vera Furia. Copie tecnologiche della creazione di un dio.
È per questo che quando Marvel Man 241 li sventaglia con una scarica ottica a piena potenza riesce a guadagnare tempo. Ma questo non fa che costare la vita a chi sta più vicino ai pochi resti. Quasi tutti nemici. Non è una consolazione.
Improvvisamente alcune raffiche vibratorie, invisibili ai sensi dei più, convergono sui mostri, che uno a uno iniziano a sfaldarsi.
Capitan Bretagna 616, Ninja Britannica 1038 e Capitan UK 838 sono di ritorno da Altromondo, con i demotivatori riprogrammati su una diversa frequenza. Malgrado ciò è stato necessario concentrare la potenza di due armi su ogni Furia, per ottenere il risultato di superare le protezioni.
Malgrado le difficoltà, eliminate le Furie con armi specifiche, le sorti della battaglia sono destinate ad invertirsi. 12 Furie cadono in pochi minuti, ma la tredicesima sembra resistere a qualsiasi colpo.
Marvel Man la colpisce con la più potente delle sue scariche ottiche e finalmente, con uno sfarfallio, il campo olografico cade. Davanti a loro, con in mano una mazza, spade sulla schiena e le dimensioni del Fenomeno c'è l'armatura dorata, con la splendente gemma rossa sul petto, di Johan il teschio.
Il suo mostruoso volto vermiglio spunta dall'armatura, con appena una banda dorata a coprire gli occhi.
Capitan Bretagna, Brian Braddock, protettore di Terra 616, parte a folle velocità e sorprende il teschio, che viene scagliato via, ma si rialza con estrema prontezza, già perfettamente integro. Forse neppure ha avvertito il colpo.
Le scariche di Kate McClellan non sembrano lasciare alcuna traccia sull'armatura. In compenso scariche dello stesso genere lasciano la donna tramortita in terra.
Capitan UK 838 inizia a tempestare di pugni velocissimi il volto del teschio, che arretra di qualche passo e la scaglia via con un pugno in pieno petto.
L'eroina si rialza, muove un paio di passi, poi crolla a terra.
Capitan UK 238 si allontana a super-velocità.
Meggan acquisisce massa, i suoi capelli sembrano fiamma vivente. Investe il teschio con una potenza devastante. L'onda d'urto interrompe per un istante la battaglia, scagliando a terra buona parte dei due eserciti. Lei resta a terra, Johann, faticosamente si rialza.
Ninja Britannica approfitta della sua debolezza, lo colpisce con sapienza, le spade affondano nella carne, sfruttando le connessioni dell'armatura. Quando un manrovescio la scaglia lontana una delle due spade resta infissa lungo il bordo della gemma che cercava di scardinare.
Capitan UK 238 piomba sul teschio con tutta l'accelerazione che è riuscita ad acquisire volando verso il basso per più di un chilometro. Rimbalza contro il colosso adattoide che arretra di soli due passi prima di recuperare l'equilibrio.
Evidentemente Johann si sta adattando al suo nuovo, immenso, potere.
Marvel Man intuisce prima degli altri che il tempo rimasto è limitato, afferra il teschio e parte a super-velocità verso la stratosfera.
Solo il Johann torna, qualche minuto dopo.
Crociato X attacca e viene scagliato via come fosse un burattino, Scott dell'occhio contrasta la scarica ottica del teschio con la sua per quasi un minuto, prima di cadere svenuto. Quando cade, la scarica scaglia Capitan Bretagna a chilometri di distanza.
La creatura che attacca il Johann ringhia di rabbia, è alta più di due metri e mezzo al garretto, le sue quattro zampe hanno artigli di 40 centimetri estremamente affilati e le zanne che spuntano dalla sua bocca potrebbero tagliare in due una trave d'acciaio. Pezzi di metallo e carne volano attorno mentre la creatura continua a mutare e l'armatura che cerca di adattarsi provoca urla di dolore al teschio, le sue ossa si deformano fino a spezzarsi.
Ma la gemma lo mantiene in vita. Potrà guarire dopo aver vinto la battaglia. Scaglia via Meggan che torna ad aggredirlo con più furia di prima. Il visore di Johann brilla di energia mentre accumula una scarica in grado di disintegrare l'avversaria.
Kate McClellan si getta nella mischia, maledicendosi. Accede al potere del Pendragon come non ha mai fatto, sente il corpo avvampare di energie mistiche. Afferra il moncone della spada rimasta infissa nel corpo del Teschio come se non fosse neppure affilata e tende il suo corpo allo spasmo. La lama si rompe, ma la gemma è scostata di poco. Infila le dita nella frattura e usa ancora più forza, sente i tendini al limite, i muscoli strapparsi. Con uno schianto liquido la gemma rimane nelle sue mani per qualche secondo, prima di dissolversi in una nebbia rossiccia.
L'armatura continua a mutare, ma l'uomo, perché un semplice uomo era, al suo interno, non dà più segni di vita.
I compagni di Kate cominciano a rialzarsi, almeno chi può, per dar man forte durante la battaglia. Ma le truppe avversarie sono in rotta.
Continua
Chi è la misteriosa bionda e che intenzioni ha?
Chi ha sviluppato le Furie e con l'aiuto di chi?
Finirà mai questa storia?
Le risposte nella prossima puntata
[i] Non è il personaggio britannico di Mick Anglo rivitalizzato da Alan Moore, che si chiama Marvelman. Inutile negare che si tratta di una versione alternativa, che, per quello che attiene agli equilibri di questa storia, non è sostanzialmente diverso. Solo che è ancora più il personaggio di Mick Anglo che quello che è diventato a fine trattamento di Alan Moore ed è convocabile da Merlino. Due cose che mi servivano.
[ii] Brian Braddock, Capitan Bretagna di Terra 616. Meglio puntualizzare, qualcuno potrebbe non saperlo
[iii] Kate McKlellan. Qui, invece, è facile che qualcuno non si ricordi. Ergo, tanto per semplificare, vi fornisco un po' di notizie ad un sito inaffidabile http://marvel.wikia.com/Katherine_McClellan_%28Earth-616%29
[iv] Questo l'ho inventato di sana pianta. Non che sia difficile comporre un puzzle per fare una versione alternativa di un personaggio esistente. Comunque lo segno tra i personaggi inventati di sana pianta.
[v] Non che ci voglia un genio per capire di chi si tratta, visto che questa è una storia con i personaggi della Marvel britannica. Pazientate comunque fino al prossimo numero. Prometto che non dovrete aspettare quanto avete aspettato questo, sempre che lo abbiate aspettato.
[vi] Altro personaggio inventato di sana pianta. Qui ho clonato para para Linda McQuillan di Terra 839, ex Linda McQuillan di Terra 238 per il solo gusto di fare una cosa che in un fumetto non funzionerebbe. Due personaggi perfettamente uguali.
[vii] Altro personaggio inventato. Non completamente, però. Elisabeth Braddock in forma di ninja con una specie di costumino da Cap Bretagna compariva in una di quelle pagine stracolme di personaggi assurdi che Alan Davis sembra adorare. Le adoro anche io, quindi penso che userò, inventando l'inventabile, molti di quei tizi e di quelle tizie.
[viii] Anche per questo aspettate un altro numero. Per ora è comparso in una pagina collettiva e in questa storia in un ruolo assolutamente di contorno. Ricordavo un immagine on line, ma non la ritrovo. Nell'ultimo numero ce n'è una descrizione, ma molto sommaria.
[ix] Per chi non avesse seguito con grande passione le avventure di Capitan Bretagna: http://marvel.com/universe/Crusader_X
[x] Mutante empate mutaforma, moglie di Brian Braddock, in parte le sue ascendenze sono connesse con la specie extra-dimensionale delle Faltine, inventori di molti incantesimi pirici (il più famoso le fiamme delle Faltine). Di questa specie fanno parte Dormammu e sua sorella Umar e quindi, in parte, anche Clea.
[xi] Linda McQuillan di Terra 238. Distrutta per arginare Jim Jaspers e la sua Furia. Non si è mai ripresa da quello shock. Si impegna comunque ogni giorno per proteggere un'altra terra. La 839. qui la troviamo con la sua vecchia numerazione per maggior chiarezza. Credo.
[xii] Versione locale di Ciclope. Altro personaggio che non mi stuferò mai di usare.