I resti di Barbara Ketch si sollevarono dalla bara.
Sullo sterno si era incastrato il cristallo dell'anima, che pulsava di
un'intensa luce scarlatta.
Le ossa iniziarono a brillare e fumare, finché non vennero avvolte da una
vampata.
Quando si estinse, di fronte agli occhi dello stupito Blaze, vi era Barbara
Ketch, di nuovo viva e del tutto nuda.
La ragazza si guardò intorno, con occhi confusi, finché non vide Dan riverso a
terra in stato confusionale.
Barbara fece un passo verso il fratello, cercando di dire qualcosa, ma il corpo
fu di nuovo avvolto da una fiamma.
Quando questa si diradò, il corpo della ragazza era mutato.
Il volto era diventato un teschio incandescente, avvolto da un fuoco rosato, il
corpo era diventato viola, aveva assunto sembianze maschili ed era avvolto in
una lunga veste blu, nella mano destra teneva stretta una spada
"Zarathos... vive di nuovo!!!" gridò il Demone, mentre cimitero
tremava.
numero 4
**Il seme del Male**
di Xel aka Joji
"Ho già fatto un patto con te, demone... e per questo
soffrirò in eterno all'inferno.. penso di averne avuto abbastanza!"
ringhiò Badilino.
Mefisto sorrise "Beh... se stavolta accetti... rinuncio ai diritti sulla
tua anima e ti permetterò di tornare nel mondo dei mortali..."
L'uomo ci penso un attimo e poi chiese "Cosa dovrei fare?"
"Voglio Zarathos..." rispose il re delle menzogne.
Badilino scoppiò in una sonora risata "E basta? La luna no?" tornò
serio "Io, Blaze, Blade, Frank Drake, Hannibal King, Morbius e quel
gorilla che si faceva chiamare Strange(1)... L'ultima volta per sconfiggere
Zarathos abbiamo dovuto unire le forze... e ci siamo riusciti per il rotto
della cuffia... stavolta sono solo con un Blaze e un Ketch che non sono in
grado nemmeno di difendersi... cosa pensi che possiamo fare?"
Mefisto si rivolse a Carnage e Threnody "Recuperate Blaze e Ketch..."
poi si voltò verso l'uomo "Vi assicuro che con il mio aiuto potrete
fronteggiare Zarathos... l'anima del demone mi appartiene di diritto... e la
rivoglio!" Dan aveva visto riapparire di fronte
ai suoi occhi sua sorella.
Era identica a quel giorno... quando il suo corpo ferito da Deathwatch cadde a
terra e lui, Dan, divenne per la prima volta Ghost...
Lo spirito della vendetta, era come nato nel sangue di sua sorella...
Alla morte di sua sorella si sovrappose l'immagine che l'aveva tormentato tutta
la notte: Ghost, il giubbotto di pelle chiazzato di rosso... e un corpo tra le
braccia... un corpo morente...
Il corpo squartato di Jennifer Kale..
Dan sbiancò in volto, si alzò e lanciò un grido, quando poi vide che era al
cospetto di Zarathos lanciò un nuovo grido ancora più forte.
Il demone lo osservò con noncuranza, John allungò un braccio e lo tirò a se,
allontanandolo dalla creatura infernale.
"Tu... eri.. Ghost..." mormorò "Ma... non lo... sei... più...
Voi... mi avete... ucciso.. ma ora... vivo... perché?"
"Il termine ucciso non è adatto al caso..." spiegò Hellgate
avvicinandosi alle sue spalle "In quanto demone immortale, la tua potenza
non può essere annullata... ma solo momentaneamente placata... La spada
forgiata da Foundry, che ora stringi in mano, ha avuto questo effetto: ha
sovraccaricato di potere il tuo corpo, trasformandolo in roccia, e rinchiuso
nel cristallo nell'anima il tuo spirito addormentato... Sono io che l'ho
risvegliato, bombardandolo con il fuoco infernale..."
Zarathos lo osservò in silenzio per qualche secondo "Chi sei tu?"
"Il tuo nuovo padrone..." sentenziò l'uomo.
"Zarathos non serve alcun padrone!" gridò il demone lanciando contro
di lui la spada che teneva in pugno, la spada si trovò a rimbalzare su uno
scudo invisibile, finendo tra i cespugli "Ma come..."
"Come diavolo ha fatto?" si chiese Blaze.
"Lord Hellgate è molto più potente di quanto sembri..." gli rispose
Astarte, che, assieme ad Astaroth, si trovava a qualche passo da lui "Non
è un semplice umano come ha sempre fatto credere..."
"Chiunque tu sia non mi sottometterò al tuo volere!" gridò Zarathos
lanciando una sfera di fuoco.
Hellgate si alzò dalla sedia galleggiando e svanì un attimo prima che la sfera
lo colpisse, riapparendo poi alle spalle di Zarathos "Non ho di certo la
forza per sconfiggerti... ma tu non puoi nemmeno ferirmi... cosa ne dici di
evitare le inutili lotte e giungere ad un'alleanza?"
Prima che Zarathos posse rispondere, fu spinto a terra da un'esplosione.
Carnage gli planò addossò gettandogli contro degli spuntoni infuocati.
Zarathos toccò con un dito il terreno e un murò di roccia si sollevò a
difenderlo.
Astaroth e Astarte fecero per muoversi, ma Blaze, ignorando il dolore alla
gamba, saltò addosso al ragazzo, colpendolo al viso con un pugno.
La maschera volò via, mostrando il viso di un giovane con due profondi occhi
blu, lasciando contrariato Blaze "E'... umano?"
Dan intanto aveva colpito alla nuca Astarte che aveva cercato di soccorrere il
compagno "John... cosa facciamo?"
" Se volete sopravvivere... " Threnody fece capolino da dietro una
lapide "Venite con me... subito! "
*interludio*
"Mi spiace...
di averla disturbata per questa stupidaggine..." mormorò Stacy bevendo un
sorso di caffè.
La signora Ketch le poggiò una mano sulla spalla "Ti capisco Stacy...
anche io, a volte, sogno che i miei figli siano di nuovo qui, nella loro
casa... Penso che alzandomi dal letto e scendendo le scale me li troverò
davanti..."
"Non è giusto... perché le nostre vite sono state spezzate da questo gioco
mistico?" si chiese Stacy "Cosa abbiamo fatto per meritare di perdere
i nostri cari..."
La signora aprì il frigorifero e ne tirò fuori gli avanzi di un dolce "E'
inutile chiedersi il motivo... puoi credere nel destino, o che sia stata una
fatalità... ma non cambia le cose e..." la donna stramazzò a terra.
"Signora Ketch!" Stacy corse al suo fianco, calpestando il dolce che
finì per sbriciolarsi, le prese il polso il mano, il battito era debolissimo.
Corse al telefono e chiamò un'ambulanza.
*fine interludio*
"Lieto di vedervi..." Mefisto accolse Dan e John
con un sorriso.
"Cosa vuoi demone puzzolente?" chiese Blaze sorreggendo Dan: il
ragazzo era sotto choc e non riusciva nemmeno a reggersi in piedi.
"Pensi che offendere la mia igiene personale risolverà in qualche modo la
situazione?" ridacchiò Mefisto "Sono venuto qui semplicemente per
recuperare l'anima di Badilino che mi era stata sottratta da Hellgate, tutta
via ho trovato un obbiettivo più appetitoso..."
"Si riferisce a Zarathos..." bofonchiò Badilino, incatenato accanto
al demone.
"Esatto... Zarathos è mio di diritto..." si sedette su una pietra
tombale accavallando le gambe "Avendolo sotto la mia custodia, tutte le
anime che ha divorato cadono sotto la mia giurisdizione, andando così a
fortificare il mio potere... Tuttavia è sempre stato una creatura pericolosa,
difficile da mantenere sotto controllo, per questo fui ben felice di
allontanarlo dal mio regno prima fondendolo con Blaze e poi abbandonandolo
rinchiuso nel cristallo dell'anima con Centurios nella piccola città di
Holly... Quando i figli di mezzanotte ne sigillarono il potere un po' mi
rammaricai, però decisi di distogliere le mie mire da lui... avevo troppi
pensieri per stare dietro a quella testa calda..." Spostò lo sguardo verso
i fuochi della battaglia tra Zarathos e Carnage "Ma mai mi sarei
immaginato che uno dei mie rivali cercasse di risvegliarlo..."
"Rivali? Hellgate sarebbe..." farfugliò Dan
"Ah, Hellgate... mi ero dimenticato il nome con cui si celava qui sulla
terra..." sogghignò Mefisto "Quello che voi chiamate Anton Hellgate,
altro non è che la rappresentazione su questo piano della realtà del demone
chiamato Baal(2)..."
Blaze strinse i pugni "Baal? Hellgate è..."
"Si, si, si! Il demone Baal che io stesso intrappolai in un'altra
dimensione, è riuscito a creare un costrutto organico tramite cui cercare di
porre fine alla sua prigionia..." Mefisto parlava rapidamente, agitando
convulsamente le mani in aria "Con Zarathos dalla sua parte, il suo potere
aumenterà di molto... Ma fin quando la forza di Zarathos non si risveglierà del
tutto, avrete ancora la possibilità di sconfiggerlo..."
"In effetti, anche l'altra volta, al momento della sua rinascita Zarathos
era più debole..." constatò Dan "Ma l'unico che può fronteggiarlo è
Vendetta! Noi non possiamo più evocare nemmeno il fuoco infernale!"
"Ed è qui che entro in gioco io!" esclamò con voce gioiosa Mefisto
"Vi propongo un patto: sconfiggete Zarathos e consegnatemi il cristallo
dell'anima, e io lascerò in vita Badilino... Distribuirò tra voi tre il potere
di Vendetta e in questo modo potrete tornare ad evocare il fuoco
infernale!"
"Puoi davvero farlo?" chiese Blaze.
"In effetti, è stato Mefisto a creare Vendetta... ma il custode disse che
non era stato altro che un tramite per far venire fuori i poteri che giacevano
dentro di me..." ricordò Badilino.
"A voi la scelta, spiriti della vendetta... Ma fate, in fretta, non avete
molto tempo..." rammentò Mefisto.
John, Dan e Badilino si fissarono negli in silenzio per qualche secondo.
"Beh... cosa sarà mai un altro patto con il demonio..." proruppe
John.
"Non abbiamo niente da perdere... Non più..." aggiunse Dan.
Badilino si rivolse a Mefisto "Allora.. accettiamo.."
Mefisto scoppiò in una lugubre risata e infilò una mano nel petto dell'uomo.
Mentre Badilino gridando per il dolore, passava freneticamente dall'aspetto
umano a quello demoniaca e vice versa, il re degli inferi trasse fuori dal suo
petto un globo fiammeggiante.
"La fiamma nera che ti diede la vita, ora si spezza Vendetta!"
proclamò Mefisto, mentre Badilino tornava umano e le catene che lo avvolgevano
sparivano "Che questo pira si divida tra voi tre, uomini destinati a
governare il fuoco infernale, e che risvegli la forza sopita!"
La sfera si alzò in cielo ed esplose, tre lingue di fuoco scesero su i tre,
avvolgendoli e venendo assorbite dai loro corpi.
"E' fatta..." gracchiò Mefisto "Spiriti della vendetta, prestate
fede al vostro patto.. o le vostre anime saranno mie per sempre!"
E così dicendo svanì in una nuvola di Zolfo con Threnody.
"Ha.... funzionato?" chiese Dan.
Blaze puntò il fucile verso un albero e partì una fiammata "A quanto pare
si..."
Dan chiuse gli occhi, si concentrò e tra i suoi pugni chiusi apparve una
catena. "Il fuoco infernale..."
Badilino osservò le mani che brillavano e iniziavano a fiammeggiare
"Andiamo a spaccare il **** a Zarathos..." Zarathos batté i palmi delle mani e un turbine si alzò
travolgendo Carnage, dopo di che gli saltò incontro, piantandogli le mani nel
petto
Un calore intenso si sprigionò dal palmo della mano, iniziando a fondere la
carne di Casady, ma anche il collare che teneva al collo.
Carnage poggiò una mano sull'addome del demone e lo trafisse spingendolo in
lontananza, poi si alzò e si toccò il collo con le mani "Il... collare
distrutto... Sono.. libero da Mefisto..." e ridendo saltò verso la cima di
una albero "Sono libero di ammazzare tutti!"
"Fermati Verme!" gridò Zarathos lanciando una sfera elettrica alle
spalle del folle, carbonizzandolo sul corpo.
"n..o.. ero... tornat..." mugugnò Carnage ricadendo a terra, mentre
le sue carni si disfacevano e di lui non rimaneva che uno scheletro.
"Complimenti, non è da tutti uccidere una persona già morta..." si
congratulò Hellgate "Ma adesso abbiamo altro a cui pensare ora, innanzi
tutto dei recuperare il medaglione del potere... anche se quei tre non sono più
in grado di usarne il potere, finché lo avranno restano delle potenziali
minacce..."
"Dovevi pensarci prima, Hellgate! O dovremo chiamarti Baal?!" gridò
Blaze giungendo di corsa e sparandogli contro.
Hellgate e Zarathos schivarono l'attacco, ma Michael e Dan gli furono subito
addosso.
Badilino portò una mano avanti e lanciò un raggio fiammeggiante contro il
demone, ma Zarathos respinse l'attacco con un gesto della mano.
Ketch allungò la catena avvolgendola al collo di Hellgate, trascinandolo a
terra *Come diavolo faceva Ghost a usarla con tanta facilità?" si chiese
"E' pesantissima, e le mani bruciano al solo stringerla..."
Hellgate si liberò della presa della catena e si sollevò in volo "A quando
pare sono stato scoperto... e riuscite di nuovo a maneggiare il fuoco
infernale... Zarathos, questa è l'occasione per vedere se mi potrai davvero
essere utile!" poi notò i corpi privi di sensi di Astaroth e Astarte
"Quasi dimenticavo i piccoli..." fece un gesto della mano e i due
corpi sparirono, ne fece un altro e sparì anche lui.
Daniel, John e Michael circondarono Zarathos.
"Di nuovo.. noi tre e lui..." mormorò Dan.
"Come è giusto che sia!" John sparò di nuovo, mentre Badilino saltava
verso Zarathos.
Il demone, occupato a fermare il colpo di Blaze, venne travolto dall'uomo che
lo colpì al viso coi suoi pugni fiammeggianti.
Per un attimo, dopo il colpo, il viso di Zarathos divenne quello di Barbara
Ketch.
"No! E' Barbara! Non le fare del male!" gridò Dan correndogli
incontro.
Zarathos allungò una mano e afferrò il viso del ragazzo, sollevandolo in aria.
"Dan!" gridò John puntando il fucile contro il demone, ma prima che
potesse muoversi, con un gesto della mano, Zarathos aprì in due il terreno,
separando con un muro di lava Blaze e Badilino da se.
Guardò il giovane Ketch "Tu eri Ghost... eri un valido nemico... ma ora,
non sei che un pulcino spaventato..." lo lanciò verso contro un albero
tanto violentemente che Dan sentì chiaramente un braccio spezzarsi "Non
sei nemmeno degno di essermi avversario..."
"Tu.. sei Barb?" singhiozzò Dan "Sei tu... ti ho visto..."
"Dan! Quella non è Barb! Ha il suo corpo, ma resta quel demone di
Zarathos!" gridò Blaze al di là del muro di fiamme.
Zarathos si avvicinò al ragazzo e lo colpì con un poderoso calcio allo stomaco
"Patetico.. non devo nemmeno usare i miei poteri per ucciderti..."
"Se fosse Ghost, potrebbe resistere..." ringhiò Badilino
"Ma ora ha un corpo umano... Dobbiamo Fare qualcosa..." e cosi
dicendo iniziò a caricare di energia i pugni.
"Barb... tu sei viva.. dimmi che sei viva..." sussurrava Ketch,
mentre Zarathos continuava a colpirlo "Così come.. anche Jen è viva... Non
può... essere stata..." si morse il labbro fino a farlo sanguinare.
Zarathos alzò il pugno, pronto a calare un colpo mortale sulla nuca del
ragazzo, quando il muro di lava esplose per il colpo di Badilino, il demone si
voltò "Venite... e morite!"
"No! Tu non sei Barbara!" gridò Daniel alzandosi in piedi e, con il braccio
buono, allungò la catena verso di lui.
Zarathos si trovò improvvisamente avvolto dalla catena fiammeggiante,
impossibilitato in qualsiasi movimento.
"Adesso!" gridò Dan.
Badilino e Blaze attaccarono contemporaneamente Zarathos e attorno al corpo del
demone si formò una pira di fuoco infernale.
Insieme alle fiamme, verso il cielo si alzò il grido del demone, mentre il suo
corpo veniva divorato dalle fiamme "No! Perché? Perché deve finire così?
Io voglio vivere!" per un attimo, tra le fiamma compare il volto di
Barbara, aveva un'espressione serena e nella mente di Dan risuonò una voce
"Grazie... noi, ti guardiamo.. e siamo orgogliose di te..."
Quando le fiamme si spensero, non erano rimaste che un mucchio d'ossa a terra,
su cui svettava il cristallo dell'anima.
Mentre Blaze dava sostegno a Dan, Badilino si avvicinò ai resti "Il suo
nuovo corpo è andato distrutto.. ma il suo spirito è ancora vivo..." puntò
il pugno contro il cristallo "Se lo distruggessi ora..."
"Non manterresti il patto e le vostre anime sarebbero mie..." la voce
di Mefisto risuonò nelle orecchie dei presenti, il cristallo si illuminò, si
alzò in aria e svanì "Lavorare con voi è stato soddisfacente... spero che
si ripeta al più presto...Ah, ah, ah!"
Ad oriente, cominciava a spuntare il sole.
"Questa..." mormorò Dan "E' stata la notte più lunga della
vita...Ma finalmente... l'alba!"
"Io invece temo... che passerà ancora del tempo, prima della fine della
notte..." mormorò Badilino.
"Ci sono molte cose che non ho capito... ma per ora voglio solo
riposare!" esclamò Blaze
*Riposare...* Dan fissò il sole socchiudendo gli occhi *Sarà davvero
possibile?"
*interludio*
"Sembra che non ci fosse nessuno su questa nave, si chiedono come
abbia fatto ad arrivare dal Canada senza equipaggio..." fece una guardia
all'altra mentre setacciavano la stiva dell'imbarcazione.
Attendeva una risposta dal collega, ma non arrivò, si voltò e vide il corpo
dell'uomo a terra privo di vita.
Dal collo grondava copiosamente sangue che si andava addensando in un grossa
pozza.
Lasciò cadere la torcia e fece alcuni passi indietro, tremando.
Blackout lo prese alle spalle, sprofondando i canini nella giugulare.
Quando ebbe bevuto a sazietà, lasciò cadere il corpo a terra e si asciugò le
labbra con il palmo della mano.
*Fine interludio*
Proxima
******SPIRITI DI VENDETTA******
**Resa dei conti**
Gli spiriti delle Vendetta sono rinati, ma un'ombra oscura si allarga sul
futuro di Dan Ketch: la sua matrigna di ammala di una male sconosciuto e
Blackout torna per distruggere di nuovo ciò che gli è più caro...
(1) L'incarnazione più oscura del dottor Strange, nata
durante l'assedio delle tenebre
(2) Il demone Baal ha fatto qualche enigmatica apparizione
nella serie regolare BLAZE, macchiandosi, tra l'altro, del rapimento dei figli
di John Blaze.
Nota finale:
E così finisce il primo ciclo degli spiriti della vendetta, con cui ho
reintrodotto Dan, Blaze e Badilino nell'universo marvel, con un nuovo status e
nuovi poteri...Restano ancora molto punti oscuri da risolvere, Il destino di
Jen Kale, i piani di Lilith, le macchinazioni di Hellgate, l'identità di
Astaroth e Astarte, il ruolo dei nuovi caduti.... vi assicuro che, uno alla
volta, troveranno tutti spazio all'interno di questa serie, ma il primo
argomento che mi preme di affrontare è quello di Deathwacht e dei translord,
non prima però di un bel faccia a faccia tra Dan e la sua nemesi più tenace e
letale: il vampiro Blackout!
Alla prossima!