"Bruciate al soffio di Ignus!" gridò un caduto dall'aspetto efebico con lunghi capelli rossi, e dalla sua bocca fuoriuscì una sfera infuocata.
"O preferite gelare al tocco di Silph?" una ragazza dalla pelle bianca portò avanti una mano e generò una raffica di scaglie di ghiaccio.
Vendetta si frappose fra i Caduti ed i compagni e roteando la catena respinse gli attacchi.
"Siamo con le spalle al muro..." disse Blaze "Senza il fuoco infernale, io e Dan siamo completamente inutili..."
Il Patriarca portò una mano innanzi "Lanciate l'ultimo attacco, caduti... e distruggete il nostro nemico..."
Improvvisamente una luce accecò tutti i presenti e un portale si aprì innanzi a Blaze e compagni.
Ne uscirono fuori il custode e Seer.
"Ma dove cazzo siamo?" chiese l'uomo guardandosi intorno, poi si rivolse a Dan "Muovete il culo ed entrate dentro... non possiamo perdere un altro minuto!"
I tre entrarono di corsa nel portale, mentre il custode lanciava un'occhiata al Patriarca.
"Vi troveremo!" annunciò il Patriarca.
"Ci conto..." rispose il custode, sputando verso l'uomo "Ho intenzione di usare la mia pala per aprirti il..."
Il portale si chiuse e nel laboratorio rimasero solo i nuovi caduti.

numero 3
**Il cristallo dell'anima** di Xel aka Joji

Si ritrovarono nel Night Club del sangue.
Nulla era cambiato in quel luogo, nonostante fosse passato molto da tempo da quando si erano riuniti lì in seguito agli eventi dell'assedio delle tenebre, sembrava che lì il tempo non scorresse.
Il Custode squadrò vendetta "A quanto pare le notizie riguardo la tua morte erano tutte esagerazioni..."
Una fiammata avvolse il corpo della creatura, che tornò alle sembianze di Badilino "Io... fino a qualche ora fa... ero morto.. il mio corpo veniva lacerato dalle torture infernali... ma Hellgate mi ha riportato in vita... Non so come, non so perché..."
"Sembra che fosse una prova..." mormorò Blade seduto al bancone del bar "Dobbiamo trovare Hellgate... e fermarlo, qualunque cosa stia cercando di fare..."
"Hellgate non sarà il vostro primo pensiero..." grugnì il custode "C'è un casino più grosso..."
Dan era seduto a un tavolo in disparte, che ascoltava i discorsi senza prestarvi molta attenzione, la sua mente era occupata a cercare di dare un senso a tutto quello che stava accadendo, a partire dalla sparizione di Ghost....
Pensando allo spirito della vendetta, apparve di nuovo nella mente del ragazzo la visione di Ghost lordo di sangue; si alzò di scatto rivolgendosi al custode "Custode! Cosa diamine è successo a Ghost?"
Il custode prese uno stuzzicadenti poggiato sul bancone e se lo infilò tra i denti "Non lo so... So solo che non siete più un'unica cosa, quando vi siete separati, l'ho sentito dentro... ma quello che è successo lo sai solo tu..."
"Ma io non riesco a ricordare!" gridò Dan battendo sul tavolo con il pugno "E poi... se non sono più Ghost, perché sono riuscito a richiamare il fuoco infernale, mentre lottavamo con le bestie dello stige?"
"Come per Blaze, il tuo far appello al fuoco infernale.." spiegò il custode "Prescinde dal tuo essere Ghost...Ma non è questo il momento di parlarne..."
Seer trasse fuori un paio di jeans e una camicia da sotto il bancone e li passò a Badilino che fino a quel momento era rimasto nudo "Il custode sta tergiversando perché non sa come dirvi che Zarathos sta per tornare..."
I tre quasi sbiancarono "Zarathos?"
"Mi stupisco ad accorgermi che a volte la tua mancanza di tatto supera la mia Seer..." ridacchiò il custode "Non siamo sicuri di cosa sia successo... Semplicemente due tipi vestiti di nero, con i capelli in fiamme hanno sottratto dalla statua il cristallo dell'anima in cui è sigillato Zarathos..."
"Due tizi.. in fiamme?" Blaze scambiò un'occhiata con Dan "Forse... sappiamo di chi parli..." *interludio*
La donna aprì il frigorifero e prese un cartone di latte.
Si sedette al tavolo e se ne versò un bicchiere.
Francis Ketch (1) guardò la cucina vuota e lanciò un sospiro, ricordando che quando i suoi figli erano ancora dei bambini, quando il sole non si era ancora alzato, si affannava tra i fornelli per preparare loro la colazione e appena suonava la sveglia, quelle piccole pesti correvano attorno al tavolo ridendo e facendola impazzire.
Il campanello suonò, ridestandola dai suoi pensieri.
Aprì la porta e si trovò di fronte Stacy Dolan.
"Scusi l'orario signora Ketch..." la ragazza parlava tenendo gli occhi bassi, per lungo tempo era stata la cosa più simile ad una fidanzata che suo figlio avesse.
"Fa niente.. ultimamente dormo molto poco..." fece madre di Dan "Vuoi entrare?"
"Io...ecco.. oggi, ho sognato... Che Dan tornava..." mormorò la ragazza "E' per un attimo.. ho sperato che fosse la realtà... e che tutto il resto, demoni e mostri, fosse solo un incubo..."
Francis Ketch abbracciò la ragazza "Entra dentro.. ti preparo un caffè caldo..."
Le due donne entrarono, chiudendosi la porta alle spalle.
*fine interludio*

Cimitero di Cypress Hill.
"Quindi è stato Hellgate a rubare il cristallo..." Blaze si fece avanti tra le tombe.
"Pensate che voglia cercare di resuscitarlo, come ha fatto con me?" chiese Badilino.
"Ma per quale motivo?" esclamò Seer "E, in ogni caso, non gli manca la materia prima, ovvero il fuoco infernale?"
"Il motivo lo ignoro, ma per quanto riguarda il fuoco infernale non avrà problemi... Astaroth e Astart erano in grado di utillizzarlo meglio di noi..." Dan alzò lo sguardo verso il mausoleo su cui un tempo svettava la statua di Zarathos.
"Se Zarathos torna in vita siamo fo****ti... L'ultima volta i nove lo hanno sconfitto per il rotto della cuffia..." fece il custode, poi osservò Dan " e con gravi perdite(2)... Dovete ritrovare Hellgate..."
"Ma da dove iniziamo?" ringhiò Badilino trasformandosi in Vedetta "Ci sono più probabilità che sia lo stesso Zarathos a trovarci non appena torni in vita!"
Aveva appena pronunciato le ultime parole, che venne travolto da una raffica di punte.
"Ma cosa?" tutti alzarono lo sguardo al cielo per vedere chi avesse colpito Vendetta, e videro un Carnage su un aliante creato con il suo simbionte demoniaco, e accanto a lui una donna dalle pelle scura.
"Quello è... Kletus Kasady, Carnage... ma l'altra chi è?" chiese John.
"E' Threnody.. ma pensavo fosse morta!" rispose Dan.
Threnody saltò in cima a una lapida "Prendi Vendetta e andiamocene di qui!" ordinò a Carnage "Voglio tornare al più presto a casa!"
Carnage non se lo fece ripetere due volte e si lanciò verso Vendetta sibilando.
Vendetta gli gettò contro uno spuntone d'osso fiammeggiante, ma la creatura lo intercettò con una allungando i tentacoli del costume, causando una rumorosa esplosione.
Stordito dal botto, Vedetta non riuscì a sfuggire alla prese del demone, che lo afferrò per la vita e lo sollevò in aria, gettandolo poi contro una parete del mausoleo.
Vendetta allungò la catena, usandola per afferrare Carnage al collo e trascinarlo a terra, dopo di che gli saltò addosso, colpendolo con un pugno al volto.
Kasady spalancò le fauci e gli morse con violenza la mano.
"Dobbiamo aiutarlo!" John e Dan si lanciarono verso la battaglia, ma il custode allungò le braccia, afferrandoli per la collottola e fermandoli.
"Non fate cazzate! Senza il fuoco infernale non avete speranze..." strinse i denti e lanciò un fischio "Ho chiamato un amico che riposa qui vicino... li darà una mano a Vendetta, ma noi non muovete le chiappe..."
Carnage ghermì il teschio fiammeggiante di Vendetta con gli artigli, l'alterego di Badlino fece un passo indietro, facendo vibrare di nuovo la catena nell'aria.
Il demone allungò i tentacoli verso il ramo di un albero e spiccò un balzo in aria, punte acuminate di color vermiglio gli spuntarono sulla schiena e saettarono verso Vendetta, ma d'un tratto un lama lo colpì alle spalle, facendolo cadere di nuovo a terra.
"Chi è stato?" ringhiò furioso il demone.
"Custode.. non mi hai dato nemmeno il tempo di farmi bello... spero sia importante..." da dietro una lapide apparve un uomo di colore, indossava un paio di pantaloni di pelle aderenti, una maglia di rete e un paio di piccoli occhiali da sole con le lenti rotonde.
"Suicidio?" esclamò Dan sorpreso, si voltò verso il Custode "Ma che ci fa qui?"
"Beh... l'hai lasciato nelle mie mani dopo che di lui non era rimasto che lo scheletro..." spiegò l'uomo "Gli ci è voluto qualche mese per rigenerarsi completamente... e poi ha deciso di rimane qui... dice che gli piaceva l'atmosfera..."
"Mi farò una scialle con le tue budella!!!" ruggì Carnage gettandosi su Suicidio, gli piantò gli artigli nel ventre e iniziò a scuoiarlo.
"Oh si!!!" gridò l'uomo, in preda all'estasi "Uccidimi, fammi male, lasciami sanguinare!" il suo corpo fremeva, mentre le mani del demone si facevano largo tra le sue carni "La maledizione di Mefisto mi impedisce di morire... ma il dolore che mi riempie la testa mi inebria di piacere!"
Carnage lo gettò in aria, lo puntò con la mano e sulla punta delle dita si accese una fiamma, allungò i tentacoli verso suicidio e lo strinse in una morsa fiammeggiante. "Il fuoco... non solo ne sono immune... ma riesco ad evocarlo!" ruggì compiaciuto carnage.
"Mefisto ha dato un grande potere a quel pazzo... grazie al cielo appena finirà questa storia ritornerà all'inferno..." mormorò Threnody.
"Si!!!" gridò Suicido mezzo carbonizzato "Bruciami!!!"
Intanto Vendetta aveva avuto il tempo di riprendersi, si era alzato in piedi ed aveva allargato le braccia, intorno alle mani iniziò a brillare il fuoco infernale.
"Muori dannata creatura!" gridò Vendetta riversando tutto il suo potere su Carnage.
Il demone ebbe solo il tempo di intercettare l'attacco con un nugolo di tentacoli infuocati, e il cimitero di Cypress Hill fu travolto da una gigantesca esplosione

*interludio*
Nevi del Jersey.
Appena notò il campo di battaglia attorno alla sua casa, Quinn premette l'acceleratore del suo furgoncino.
Era tutto distrutto, la casa devastata, corpi di creature inerti tutt'intorno.
Notò il corpo esanime di Wolf e corse a soccorrerlo.
"Che è successo?" gli chiese non appena riprese i sensi.
"Troppe... cose..." tossì il nano "Le bestie... dello stige... Blaze e Ketch... spariti... e poi... SteelWind... cercava... il translord..."
Wolf perse di nuovo i sensi.
Quinn si guardò intorno, non c'era traccia degli altri compagni del circo.
"Il... translord...." sussurrò "Allora... è giunto il momento...."
*fine interludio*

Dan e John ripresero i sensi poco lontano dal luogo del combattimento.
"Ouch..." bofonchiò Dan massaggiandosi la nuca "Sto perdendo in sensi più volte questa notte che in tutta la mia vita..."
"Me ne f***o di quel che dice il custode!" ringhiò Blaze alzandosi "Dobbiamo aiutare Vendetta..."
Dan si alzò poggiandosi a una lapide "Se non ci sbrighiamo a sconfiggere Carnage c'è il rischio che Hellgate..." le parole gli morirono in bocca quando vide, aldilà della lapide, proprio Hellgate, con al suo fianco Astaroth e Astarte.
"A quanto pare i nuovi caduti non sono riusciti nel loro compito..." constatò l'uomo, era seduta sulla sedia a rotelle e teneva in grembo il cristallo dell'anima.
"Hellgate... allora l'hai preso tu!" Blaze fece per saltarsi addosso, ma Astaroth tirò fuori una pistola e gli sparò alla gamba.
Dan si accorse solo allora che la fiamma che attorno alla nuca dei due lacchè di Hellgate non ardeva più la fiamma.
"Hai... ripetuto l'esperimento?" chiese Dan "Hai... cercato di riportare in vita Zarathos, così come hai fatto con Vendetta, usando il fuoco infernale dei tuoi sottoposti?"
Hellgate sorrise "Siete più svegli di quanto pensassi" alzò il cristallo verso il cielo della notte "L'esperimento è nuovamente riuscito... Tuttavia, il fuoco infernale che ha risvegliato lo spirito di Zarathos necessita di un corpo sui cui attecchire affinché la risurrezione sia completa..." indicò il loculo sui cui era poggiato Dan "E la scelta è caduta su questo..."
Dan sbiancò in volto, saltò al di la della lapida e lesse a chiare lettere -B A R B A R A K E C H T-.
"Vuoi... usare il corpo di Barbare?" indietreggiò di alcuni passi e davanti ai suoi occhi riapparve il volto della sorella, il suo sorriso innocente... il suo corpo ferito a causa di Deathwacht... e la sua morte per mano di Blackout...
Dan si accasciò a terra con le mani nei capelli, ripetendo un concitato "no".
"Sei un bastardo Hellgate! Perché vuoi riportare in vita Zarathos?" gli chiese Blaze.
"Suvvia Mr Blaze... i cattivi che perdono tempo riassumendo i piani malvagi, in modo di dare l'occasione agli eroi di trovare come sconfiggerli, sono storia vecchia... non siamo mica in un telefilm di Batman..." Hellgate osservò la tomba di Barbara Ketch, sbarrò gli occhi e la terra sulla bara fu spazzata via; il coperchio della bara si sollevò, mostrando le ossa della ragazza.
Blaze distolse lo sguardo.
Hellgate pronunciò alcune parole in una lingua sconosciuta e gettò il cristallo all'interno della bara gridando "Risorgi, Zarathos!"
Una fiammata si alzò fino al cielo.

Carnage teneva le mani strette sul collo di Vendetta, bloccandolo a terra.
"E' nostro..." stridé.
Threnody si avvicinò a Vendetta, stringendo tra le mani un collare con delle punte "E' stato più facile di quello che sembrasse..."
Accanto al mausoleo, Seer e Suicidio giacevano privi di sensi.
Threnody legò il collare al collo di Vendetta e un fulmine squarciò il cielo.
Di fronte a loro si aprì un portale verso l'infero.
Mefisto avanzò verso di loro.
"Ottimo lavoro miei cari..." si congratulò.
"L'ho fatto solo perché obbligato... se avessi potuto scegliere sarei andato a squartare nell'orfanotrofio pubblico!" ringhiò Carnage.
Mefisto finse di non ascoltarlo e si rivolse a Vendetta "Badlino. Spero che ti sia divertito in questa gitarella, perché ora tornerai a casa... C'è una massa di scorpioni che attende il tuo corpo per seviziarlo..."
Vendetta tornò al suo aspetto umano "Io... non posso... devo.. aiutare... Blaze... e Ketch!"
In quel momento videro tutti alzarsi la fiammata della risurrezione di Zarathos.
Mefisto serrò i denti "Ma questo è.... Non è possibile... allora lui ha riportato in vita Badlino solo per distrarmi.. sapeva che se mi fossi accorto, avrei fatto di tutto per riavere..." si voltò verso Badilino "Beh, caro mio luogotenente, se ci tieni tanto a rimanere nel mondo dei vivi, potremo fare un piccolo patto... tu fai un favore a me, io ne faccio uno a te... non sarebbe di certo la prima volta...(3)"

Proxima
******SPIRITI DI VENDETTA******
**Il seme del Male**

Zarathos è rinato nel corpo di Barbare Ketch, e gli spiriti della vendetta sono costretti a un patto con il diavolo..
E' il momento di una vera e propria rinascita per i possessori del medaglione del potere!

(1) francis è la madre Adottiva di Barbara e Dan

(2) la più grave delle perdite fu la morte di Ghost/Dan... Ma si contano anche altri lutti, come quello del membro del Sangue Foundry, di Imei, la fidanzata di Wong o di Louise Hastings dei redentori del Darkhold, senza contare la distruzione del Sancta Sanctorum del Doc strange

(3) Il primo patto tra Badilino e Mefisto risale al quinto numero italiano di Ghost, dove Mefisto trasformò Badilino in Vendetta, risvegliandone il potere latente.