MarvelIT Presenta:
FRATELLO VOODOO in:
MI ASPETTAVO DI PIÙ DALLA FINE DEL MONDO
Di FABIO VOLINO
Una dimensione color bianco pallido.
Che altro dire, gente? È la fine: abbiamo combattuto a lungo, abbiamo fatto un culo così a gente come Galactus o Mefisto, ma ora stiamo per soccombere ai Grandi Antichi. Esseri il cui orrore trascende la nostra stessa comprensione: come varcheranno la soglia che li porterà fuori da questo mondo sarà la fine per la non tanto cara, vecchia Terra. Ed io, il vostro amato Jericho Drumm, avrò un posto in prima fila per questo straordinario spettacolo (non credo concederanno delle repliche). Ah, non sono solo ovviamente: accanto a me vi sono Rintrah, il Mago Supremo della Terra, che sta per perdere questo suo nuovo ruolo guadagnato non so quanto meritatamente, Charles Dexter Ward, il tizio che cento anni fa ha dato vita a tutto questo orrore, Harry D' Amour, un investigatore ubriaco che è l' unico a sapere come sconfiggere i Grandi Antichi, peccato che nemmeno lui sappia cosa fare. Ah sì, quasi dimenticavo, c'è anche Colette, la mia nipote fantasma.
"Guardate!" esclama Ward "Accanto a Chtulhu sono appena comparsi altri due Grandi Antichi: sono Dagon e Yog-Sothoth!".
"Sì, li conosco" annuisco "Bravi ragazzi, puliscono sempre una volta finita la festa".
Rintrah fa comparire due globi cremisi attorno alle sue mani e li lancia contro i tre esseri: nulla di nulla.
"Non possiamo permettere che distruggano l' umanità, il mio errore non deve perpetuarsi ancora!" urla ancora Ward. Sono le sue ultime parole: senza preavviso, senza che noi possiamo fermarlo, si lancia contro i Grandi Antichi. La sua esplosione è accecante.
"Povero folle, ha comunque solo anticipato l' inevitabile" dico.
"Basta con questa tua arrendevolezza, zio Jericho!" mi grida Colette.
"Sì, Drumm, come mai questo tuo atteggiamento?" mi chiede Rintrah.
I tre Grandi Antichi si sono fermati, come se anch' essi fossero interessati ad ascoltare la mia risposta. D' accordo, accontentiamoli.
"Sapete cosa significa vivere gran parte della propria esistenza con lo spirito di vostro fratello? Significa divenire tutt' uno con lui, corpo e anima. Significa che se tu lo perdi, perdi anche una parte di te stesso. Questo mi è successo, ho perso mio fratello Daniel e con lui una parte della mia anima si è smarrita. Quella parte che mi faceva addobbare con quello sgargiante costume, quella parte che preannunciava il mio arrivo con fumo e tamburi. Quella parte che mi faceva andare in cerca di avventure, ad indagare con passione su fatti misteriosi. Non sono stato più me stesso da quando Daniel è stato ucciso e ne ero consapevole. Non avevo più voglia di combattere, solo tu Colette mi hai dato a volte la spinta necessaria. Residui della mia vecchia personalità, immagino. Ed in ogni caso a cosa è servito tutto ciò? Guardate". Altri Grandi Antichi si sono aggregati ai tre capi.
"Zio Jericho" inizia mia nipote "Non avevo mai immaginato che...".
"Molti non avevano immaginato" ribatto.
"E pensi che tuo fratello sarebbe fiero di te in questo momento?" mi inveisce contro Rintrah "Hai davanti a te gli esseri che lo hanno ucciso e non intendi fare nulla per affrontarli? Non vuoi prenderti la tua giusta vendetta su di loro? Questa non è arrendevolezza, è codardia, è non voler bene al proprio fratello. Tu non gli hai mai voluto bene, Jericho Drumm!".
Gli balzo contro. "Ripetilo! Ripetilo se ne hai il coraggio. Oppure rimangiati quelle sporche accuse".
"Lo farò volentieri, ma devi darmene una dimostrazione. Con me le minacce non servono".
"Zio, ha ragione, possiamo vendicare mio padre. Siamo destinati a morire comunque, no? Almeno facciamolo combattendo, andando fino in fondo. E se tutto andrà in malora... fanculo, non saremo qui a preoccuparcene".
Vi ho mai detto quanto odi... Sì, ve l' ho detto. Guardo Harry D' Amour, per nulla atterrito da quanto sta vedendo. "Forse so dove si trova l' Arte. La sento vicina" ci rivela.
"Basta veramente poco" mi incita ulteriormente Rintrah. Ma non è più necessario.
Mi volto. "Ok, Grandi Antichi del cazzo! Vediamo un po' quanto siete potenti. Oh, Rintrah, questo vestito non mi piace, potresti...".
"Con molto piacere" risponde lui e con brevi movimenti delle sue mani mi riveste del mio costume da pagliaccio, che mai come in questo momento sento di adorare. Se me ne andrò, almeno sarò vestito bene.
"Andiamo, D' Amour".
Ci allontaniamo nel bianco di questa dimensione, lasciando solo Rintrah a fronteggiare l' assalto dei Grandi Antichi. Costruisce davanti a sé uno scudo magico, ma sa che non è sufficiente, serve potenza ulteriore. Così si concentra e, alcuni secondi dopo, cinque persone compaiono di fianco a lui. Cinque persone potenti. Margali Szardos della Strada Ventosa, sua figlia Amanda Sefton, Sciamano, Jules St. Thomas, Khalid Inshallah, Dakihm il Mago. Tutti maghi di provata esperienza*.
* Nonché gli unici che non sono prenotati
A loro Rintrah comunica quanto sta accadendo, li invita a non farsi soverchiare dalla paura e ad impiegare tutte le loro forze contro l' imminente invasione. E la potenza dello scudo si moltiplica esponenzialmente. Questa è l' ultima scena che vedo prima di voltarmi totalmente e seguire D' Amour. "Dove andiamo?".
Lui si ferma dopo qualche metro. "Lasciami pensare, la sento vicina ma non riesco ad individuarne il luogo preciso".
"Beh, fai in fretta: mi dispiacerebbe non vedere la seconda parte di Kill
Bill".
"Zio, guarda!" esclama in quel momento Colette.
"Nipote mia, non è il momento".
"Ma devi guardare, lì davanti c'è... c'è mio padre!".
"Cosa?".
Osservo nel punto da lei indicato e in un primo momento non noto nulla. Poi un bagliore riesce a farsi notare in questa dimensione ammantata di un bianco pallido, un bagliore che poco dopo assume una forma. Una forma a me ben nota.
"Daniel!" urlo allora con quanto fiato ho in corpo. Credevo si fosse sacrificato per salvare me, Colette, tutti noi, durante il primo tentativo dei Grandi Antichi di invadere la nostra dimensione*.
* One-shot di Fratello Voodoo in MIT Presenta
Lui è la mia ancora di salvataggio, è colui che mi fa essere quella persona speciale, e un po' tocca al cervello, che qualche disinformato a volte definisce supereroe. Daniel, però non mi sente: è svenuto, svenuto come può esserlo un fantasma. Incorporeo ed irraggiungibile.
"Bene, ora ho qualcosa in più per combattere" penso "Prima era vendetta. Adesso è punizione".
"Drumm, Drumm, ho capito!" urla in quel momento D'Amour.
"Cosa? Hai trovato l' Arte? Dimmi dov'è?".
"Non so spiegarmelo, è la magia stessa che è inspiegabile: ma è tuo fratello l' Arte".
Lo sguardo che gli lancio deve essere a metà tra l' ebete e lo sconvolto. "E come lo è diventato?".
"I Grandi Antichi cercavano il tramite tra mondo dei vivi e dei morti, per uccidere l' unico che potesse minacciare la loro esistenza. E credevano fossi tu. Ma non è così: anche tuo fratello è il tramite tra questi due mondi e divenendo parte di questo mondo è divenuto anche l' Arte".
Come odio le spiegazioni mistiche, non ci capisco mai nulla. "Cioè, quegli esseri ipermegapotenti hanno commesso un errore del genere?".
"Sono degli stronzi".
Non riesco a trattenere una risata, pur in questo momento così convulso. "D' accordo, ammettiamo che Daniel sia l' Arte, come La usiamo? La guidiamo come se fossimo davanti alla Playstation?".
"Dobbiamo rianimarlo, in qualche modo" dice il detective.
"Qualcuno qui sa come si fa un massaggio cardiaco ad un fantasma?" urlo al vuoto bianco.
"Voglio provarci io" annuncia in quel momento Colette.
"Ma nipote mia, come credi di...".
"Io sono l' unica che ha qualche affinità col suo stato, zio Jericho. Devo tentare, cosa mi costa?"
"Ad occhio e croce, la fine del mondo. Quindi... procedi pure".
Si stacca da me e si avvicina a mio fratello... a suo padre. Credo non fosse questa la riunione di famiglia che ci eravamo prefissi, ma nel bene e nel male siamo ancora uniti (il fatto che abbia ricominciato a sparare queste frasi buoniste significa che mi sto riprendendo dal coma profondo di questi ultimi tempi,
devo cominciare a preoccuparmi?) e dobbiamo continuare ad esserlo.
Per qualche istante non accade nulla, poi i due fantasmi... si fondono! Divengono una cosa sola, un aspetto all' esterno che è un mix di Colette e Daniel Drumm.
"Jericho?". Conosco questa voce.
"Sono qui, Daniel. Credevo di averti perso...".
"Liberarti di me? Non sarai così fortunato". Non sembrava una battuta ironica con quel tono.
"Dobbiamo fare presto, Drumm" mi incita poi Harry D' Amour.
"Daniel, devi venire con me: c'è bisogno delle tue capacità".
"Sento una grande forza dentro di me, fratello. Una forza benevola, di pace. Non so se voglio perderla".
"Daniel, tra pochi minuti la perderesti sicuramente. C'è un orrore che sta per invadere il piano terrestre, non possiamo permettere che questo accada".
"Sì, padre" interviene Colette "Finalmente è giunto il nostro momento. Poi potremo finalmente stare insieme".
"Ah, Colette, figlia mia. Quanto non ci siamo detti, quanto abbiamo perso in questi anni. Ma c'è ancora tempo per recuperare. Andiamo, ragazzi".
"Sì, dritti contro quegli scarti della Hammer Film!".
Rapidamente ritorniamo nel punto dove avevamo lasciato Rintrah e gli altri maghi: tutte le loro fronti sono imperlate di sudore, lo sforzo per loro è intensissimo, uno dei più grandi della loro vita. E si capisce subito una cosa: stanno per cedere. Manca poco tempo alla fine del mondo: o forse no.
"Jericho Drumm" dice il Mago Supremo "Hai portato ciò che ci serve?".
"Sì, Rintrah: qui nella persona di mio fratello. Beh, cosa ne pensi delle mie parentele altolocate?".
"Ma certo: il tramite tra il mondo dei vivi e dei morti. Daniel Drumm. Era logico se ci pensavi".
"E quando mai la gente pensa con la logica, Rintrah?".
"Presto, sbrigati!". Intanto, Khalid Inshallah cede e perde i sensi.
"Daniel, Colette, tocca a voi" esorto.
"Jericho, ora ti verrà da ridere" mi dice mio fratello.
"Non mi dire, non sai come rilasciare il potere dentro di te, vero?". Lui annuisce. Crolla anche Dakihm il Mago.
"Io lo so come si fa" interviene Harry D' Amour "È molto semplice".
"Allora dillo e alla svelta!" grido. Si arrende anche Jules St. Thomas.
"Dovete semplicemente... volerlo. Espellerlo da voi come se fosse una cosa naturale".
"Capito, ragazzi? Fate questa evacuazione mistica e subito!". Sciamano precipita nell' oblio.
L' unione spettrale tra mio fratello e mia nipote si blocca sul posto, come se il tempo si fosse congelato attorno a loro. Poi la loro aura luminosa aumenta di intensità.
"Sì, così!". Diciamo ciao nel frattempo ad Amanda Sefton.
Sempre più luminosa, sempre più luminosa.
"Forza che manca poco!". Ed anche Margali Szardos sviene. Rimane solo Rintrah.
Poi accade: la luce, l' Arte, avvolge tutti noi. Ed entriamo in comunione con l' Universo: vediamo una donna dai bellissimi occhi verdi, osserviamo un secolare conflitto terminare, assistiamo impotenti ad una guerra civile che sta devastando Haiti, la terra dove sono stato non molto tempo fa. Vediamo tante altre cose, alcune belle, molte altre brutte. Il Bene e il Male uniti in una cosa sola. Faremo la scelta giusta salvando questo mondo? O era davvero così corrotto che meritava di essere cancellato?
Non sapremo mai la risposta: l' Arte investe anche i Grandi Antichi e per un istante, breve come l' Eternità, sentiamo un rumore agghiacciante, che non dimenticheremo mai. Era il loro urlo di dolore, di sofferenza. Era la loro fine.
Poi qualcosa ci proietta all' indietro, un portale si apre davanti a noi e... ci ritroviamo tutti nel Sancta Sanctorum di Rintrah.
"Ci siamo... ancora" sussurra quasi intimorito Jules St. Thomas.
"Sì" conferma il Mago Supremo "Anche questa crisi è passata". In seguito apprenderò che per lui fu la sua prima importante prova come Mago Supremo della Terra. E l' aveva superata senza richiedere l' aiuto del suo mentore, il Dr. Stephen Strange.
Mi guardo intorno e noto due dolorose mancanze, non le sento nemmeno dentro di me:"Daniel, Colette!". Non potrei sopportare di perderli per l' ennesima volta.
"Credo..." incespica Harry D' Amour "Che siano rimasti lì. Mi spiace".
"Però il loro sacrificio è servito a qualcosa, Drumm..." inizia Rintrah.
"Risparmiami la tua retorica del cazzo, Mago Supremo. Sai di quale conforto può essermi quando ho perso le due persone che più avevo care al mondo?".
Cala un pesante silenzio nella stanza, interrotto dopo svariati secondi da Margali Szardos della Strada Ventosa:"Vorremmo tornare alle nostre precedenti occupazioni, ora".
Rintrah alza il capo verso di lei:"Sì, certo". Agita le sue mani e tutti i mistici spariscono alla nostra vista.
"Vi saluto anch'io" dice Harry D' Amour "E vi ringrazio: questa esperienza mi ha riaperto gli occhi, mi ha dato una nuova speranza. Tornerò alla mia professione di investigatore, ben sapendo cosa posso fare per gli altri". Ed anche lui esce dalla dimora.
Rimaniamo infine solo io ed il Mago Supremo. "Allora, Rintrah, vuoi guardarmi con quella faccia contrita per altre ore o mandi anche me a casa?".
"Lo farò se mi prometti che non farai gesti avventati, Drumm".
"Io sono un codardo, Rintrah. Non ho il coraggio di suicidarmi".
Queste parole paiono rassicurarlo e, agitando le sue mani, mi rispedisce in un lampo a New Orleans, nel Tipitina attualmente deserto in attesa che la notte lo trasformi in un ritrovo di disperati. Come me. Cammino avanti e indietro per svariate ore, se fossi un cartone animato avrei già scavato un solco. Poi guardo il mio costume da pagliaccio: può esserci ancora un Fratello Voodoo senza... un fratello?
Ad un tratto sento qualcosa, un rumore, qualcuno che sta entrando dalla porta. "Siamo chiu..." inizio prima di bloccarmi improvvisamente. Sono due persone, le ultime due persone che mi sarei aspettato di vedere.
"Te l' avevo detto che non ti saresti liberato facilmente di me, fratello". E non sono più fantasmi!
"Daniel! Colette!" mi lancio su di loro come un forsennato "Come... Come avete fatto a...". Li tocco, posso toccarli! Sono di carne, non sono immateriali!
"Un qualcosa di unico, zio Jericho" mi dice mia nipote.
"È vero" aggiunge suo padre "Per un attimo siamo stati in comunione con l' Universo stesso, ad un passo dall' onnipotenza. E quando i Grandi Antichi sono stati sconfitti, dentro di noi abbiamo espresso un desiderio: di tornare da te per poterti riabbracciare. A quanto pare l' Arte ci ha accontentati".
"Assolutamente... mistico".
"Però, hai davvero un bel costume da pagliaccio".
"Sai che stavo pensando di appenderlo al chiodo?".
"Ma non lo farai, vero?" chiede Colette.
"No, ora ho al mio fianco persone che mi vogliono bene e che mi sosterranno. Ascoltami, vita, il mio periodo di depressione è finito: Fratello Voodoo è tornato ed è tornato per restare!".
"Ce ne hai messo di tempo, eh?" ironizza Daniel.
FINE
Note dell' Autore: