Meglio regnare all’Inferno
che servire in Paradiso
(Satana: Paradiso perduto. John Milton 1667)
#86
IL DIAVOLO CHE NON CONOSCI
1.
Il Tipitina Club è un
locale molto particolare del Quartiere Francese, o Vieux Carrè se preferite, di
New Orleans. Cos’ha di particolare? Il suo proprietario ad esempio, un ex
psicologo divenuto sacerdote del Voodoo, ma soprattutto la sua clientela e gli
artisti che vi si esibiscono.
Uno di questi è una
bellissima ragazza di colore che ha appena terminato una danza sensuale al
ritmo frenetico di tamburi ed ora scende dal palco completamente nuda
stringendo in ogni mano un serpente corallo.
Una ragazza dalla pelle color caffè che
dimostra non più di 18 anni ed indossa una veste tipica africana che le lascia
le spalle nude ed ha spacchi laterali sin quasi alle cosce con una specie di
turbante sulla testa le si avvicina e le sussurra qualcosa all’orecchio
indicando un uomo di colore alto e muscoloso che veste un giubbotto di pelle
nera su una maglietta rossa, jeans e stivaletti ed è seduto ad un tavolo poco
distante. I suoi occhi sono coperti da occhiali scuri che non ha tolto nemmeno
nel locale illuminato solo da luci soffuse.
La
ballerina annuisce e si allontana. Pochi minuti dopo ritorna indossando una
corta vestaglietta di seta e si ferma davanti al tavolo dell’uomo.
-Il famoso Blade.- dice in tono
divertito -Ti è piaciuto lo spettacolo?-
-L’ho trovato pacchiano.- risponde
lui -Non hai di meglio da fare che eccitare gli uomini che vengono a
guardarti?-
-Mi diverte.- replica la ragazza
facendo spallucce -Ma tu non sei qui per questo, tu cerchi un uomo… o meglio:
qualcuno che un tempo era un uomo ed ora non lo è più. Io posso aiutarti ma tu
sei disposto a pagare il mio prezzo?-
-Non ho scelta.-
-E quello che ti piace credere, ma
io e te sappiamo che non è così, vero Blade? Avresti potuto tirarti indietro ma
non l’hai fatto. Perché?-
-Non farmi domande di cui sai già
la risposta.-
La
ragazza di nome Dominique scoppia a ridere.
Il
Beverly Wilshire Hotel è uno dei più famosi e lussuosi alberghi della Contea di
Los Angeles. Oggi è teatro di eventi che molti suoi ospiti ricorderanno a
lungo.
Nella
hall il portiere di notte giace riverso sul bancone, i suoi occhi sono sbarrati
come se avesse visto qualcosa di orribilmente spaventoso, il suo cuore ha
cessato di battere e sulla sua fronte c’è un marchio a forma di clessidra
simile a quello che si può trovare sull’addome dei ragni vedova nera.
Una
donna bionda che dimostra circa trent’anni ed indossa un abito nero lungo fino al ginocchio, calze a
rete, foulard nero attorno ai capelli biondi, occhiali scuri a coprire gli
occhi azzurri, gli rivolge uno sguardo corrucciato e sussurra:
-Mi dispiace ma devo obbedire al volere di Satana.-
Preme un pulsante
dell’ascensore e le porte si richiudono e nella hall c’è solo il silenzio.
La forma astrale
dell’uomo chiamato Destin Kale, appare davanti al gruppetto formato dal Dottor
Strange, Mago Supremo della Terra, Jennifer Kale, ultima adepta dell’antica
magia del continente perduto chiamato Atlantide, Frank Drake, discendente
diretto del famigerato Conte Dracula e cacciatore di vampiri, Katherine Fraser,
Ispettore del Servizio Metropolitano di Polizia della Grande Londra meglio noto
al Mondo come Scotland Yard nonché, incidentalmente, mutante con poteri
psicometrici, Jazz Jade, pornodiva e figlia del Diavolo e Eva Torres della
Squadra Omicidi del Dipartimento di Polizia di Los Angeles.
Con voce grave dice:
“Vengo ad annunciarvi la vostra morte”
Immediatamente dopo
scompare.
-Un’apparizione piuttosto laconica.- commenta Frank Drake.
Un attimo dopo la
porta finestra della suite si spalanca e sulla soglia si staglia una scura
figura femminile con larghe ali da pipistrello.
-Sorpresa.- dice in tono divertito.
Nello stesso momento anche
la porta principale della suite si spalanca e si ode il ticchettio di tacchi in
avvicinamento.
2.
Bayou Country è il nome dato alla zona
costiera degli Stati Uniti che si affaccia sul Golfo del Messico e che va da
Houston in Texas a Mobile in Alabama per poi scendere sino alle Everglades
nella Florida Meridionale con il centro a New Orleans in Louisiana. Si tratta
di una zona quasi del tutto incontaminata e per percorrerla il mezzo più
appropriato è l’idroscivolante, un’imbarcazione
o natante
dallo scafo
leggero in alluminio,
carena
piatta, mossa da un motore con elica
e timoni aerei
posizionati a poppa ma al di fuori dell'acqua.
In piedi su una di queste
imbarcazioni, l’uomo chiamato Blade non bada
al paesaggio ma è concentrato su cupe riflessioni che interrompe
improvvisamente solo per rivolgersi alla giovane donna accanto a lui:
-Manca ancora molto?-
-Non essere
impaziente, Blade.- replica lei -Non sai che tutto arriva a colui che sa
attendere?-
-Risparmiami la tua
filosofia spicciola, Dominique, non sono qui per divertirmi.-
-Ed è sempre stato il
tuo problema: non ti rilassi mai, non ti godi la vita, tutto preso dalla tua
missione… o dovrei chiamarla ossessione?-
Prima che Blade possa replicare si
ode un tonfo contro la barca.
-Ma cosa…?- esclama
il timoniere.
A colpite lo scafo è stato il muso
di un alligatore seguito subito dopo da un altro ed un altro ancora.
-Non ho mai visto una
cosa simile.- esclama ancora il timoniere- È come se stessero cercando di
rovesciarci, ma è impossibile!-
Blade, tace. Sa che è tutt’altro che
impossibile. Quello che sta cercando ha il potere di fare questo e ben altro.
Un colpo più forte e lo scafo si inclina spingendo le persone a bordo nelle
acque limacciose.
Un grido acuto lacera l’aria.
Voltando la testa nella direzione da cui proviene Blade vede il timoniere
scomparire letteralmente tra le fauci degli alligatori mentre le acque
arrossano del suo sangue poi ne vede altri puntare decisamente verso di lui.
La donna dai capelli corvini sembra molto
giovane ma in realtà ha vissuto, se la sua si può chiamare vita, per oltre 500
anni ed ha visto molte cose da quando un sortilegio zingaro la trasformò in una
vampira. La sua improvvisa apparizione quasi dal nulla non sembra sorprendere
l’attraente donna dai capelli rossi che siede ad una scrivania di quercia.
-Benvenuta, Lilith Dracula, Signora dei Vampiri.- la saluta -A cosa
debbo la tua visita? Sei venuta a congratularti con me per la mia schiacciante
vittoria alle primarie per Governatore della California?-.
-Non è una visita di cortesia, Lucille Abadon.- ribatte la figlia di
Dracula. -Sono venuta a darti un avvertimento: gioca con i mortali quanto vuoi
ma attenta a non invadere il mio dominio o mi avrai come nemica.-
-Non c’è alcun motivo di essere nemiche.- ribatte, calma, Lucille
Abadon -Anzi, dovremmo essere alleate, dopotutto lavoriamo per lo stesso
padrone.-
-Io non ho padroni, non ho mai avuti né mai ne avrò.-
-Illuditi pure se vuoi, ma in fondo al tuo cuore sai che tu, i tuoi
vampiri e le altre creature soprannaturali siete tutti parte del grande disegno
del Signore Oscuro, mio padre: Satana.-
Mentre parla, Lucille
Abadon subisce una sottile trasformazione: le sue pupille diventano rosse ed i
suoi canini diventano appuntiti mentre attorno a lei si manifesta un’aura
luminosa e rossastra.
-Dovrei essere impressionata?- commenta Lilith -Ho detto quello che
avevo da dirti e non ho più motivo di rimanere. Ricorda che posso essere una
nemica spietata ed implacabile.-
Detto questo Lilith
muta in nebbia e scompare. Mentre contro il disco della luna si staglia la
lontananza silhouette di un pipistrello, Lucille replica:
-Io molto di più.-
-Non si sottometterà mai, lo sai,
vero?-.-
A parlare è stato un essere materializzatosi alle spalle della donna. Il
suo aspetto è quello di un caprone antropomorfo nudo ma ricoperto da una fitta
peluria sulle zampe caprine. Dalle sue scapole partono due enormi ali da
pipistrello proprio come una delle tradizionali raffigurazioni del Diavolo.
-Dovrà farlo se non vorrà
perire. Mi giurerà obbedienza come dovranno fare tutti alla fine.- ribatte
Lucille.
-Sei molto sicura di te.-
-Come posso fallire con alleati
come te al mio fianco, mio Capro Nero?-
Lucille
Abadon scoppia a ridere mentre l’essere l’avvolge con le sue ali nere.
Istintivamente
Frank Drake si pone tra Kate Fraser e l’essere demoniaco in forma femminile che
sta avanzando verso di loro come a protezione del loro figlio non ancora nato.
È
Eva Torres a riconoscere l’intrusa:
-Penny Abadon!-
-Puoi chiamarmi Empia, mi si
addice di più.- ribatte la ragazza.
Nonostante
sappia che è inutile, la detective non può fare a meno di sparare all’intrusa
ma i proiettili non hanno alcun effetto.
-Eppure dovresti saperlo che
nessun’arma umana può ferirmi.- afferma l’Empia in tono divertito.
Accidenti
a te, Daimon Hellstrom, pensa Eva, dove sei quando mi serviresti?[1]
-Che ne dici di un’arma non
umana?- interviene la bionda Jazz Jade agitando la sua magica spada forgiata
nel metallo infernale chiamato netheranium.
Prima
che possa colpire la sua avversaria, però, la porta alle sue spalle si spalanca
e sulla soglia appare una donna bionda vestita di nero che con studiata
lentezza si toglie un paio di occhiali scuri rivelando due teschi bianchi al
posto delle pupille.
-Guardate la vostra morte..-
dice.
-Non stanotte.- ribatte una voce
maschile alle sue spalle mentre due mani forti le serrano i polsi in una
stretta ferrea.
3.
Non è la prima volta che Blade vede in faccia la morte ma mai sotto
forma di un alligatore che scivola nell’acqua verso di lui, che per difendersi
ha solo dei coltelli di legno ottimi contro i vampiri ma probabilmente non
sufficienti contro un animale come quello.
Improvvisamente
il cacciatore di vampiri sente alle sue spalle una voce femminile intonare una
cantilena. Subito gli alligatori si fermano e pian piano si allontanano.
Blade
si volta e vede la ragazza di nome Dominique che termina la cantilena per poi
avviarsi verso la riva. Senza perdere tempo la raggiunge.
-Ora sarà più difficile
raggiungere la nostra meta.- borbotta.
-Ringraziare chi ti ha appena
salvato la vita non è nel tuo stile, vedo.- replica la giovane mulatta.
-Non ho tempo per le smancerie.
C’è un uomo che devo trovare ed ormai è chiaro che lui sa che lo sto
braccando.-
-Oh, sì.- concorda Dominique -E
questo vuol dire che d’ora in avanti non possiamo abbassare la guardia.-
-Io non l’abbasso mai.- replica
Blade incamminandosi.
-Tipico degli ossessionati.-
mormora la ragazza e lo segue.
Due
mani dotate di una forza straordinaria bloccano i polsi di una donna bionda
molto bella vestita di nero. Appartengono ad un uomo sui quarant’anni che
indossa un impermeabile marrone sopra un completo azzurro.
Ancora
una volta negli occhi della donna le iridi azzurre sono sostituite da due
teschi ma nulla accade.
-Perché non muori?- esclama lei,
sorpresa.
-Forse perché sono già morto.-
replica lui con un sorriso che scopre due appuntiti canini.
-Un vampiro!-
-Hannibal King, per servirti,
damigella. E tu chi saresti?-
-Puoi chiamarmi Vedova Nera.-
-Davvero? Non sembri proprio
quella di cui parlano i media.[2]
Chiunque tu sia, non farai del male ai miei amici.-
-Non puoi trattenermi.-
-Ma davvero? E come vorresti
fare a liberarti? -
La
donna scompare improvvisamente lasciandosi dietro un vago sentore di zolfo.
-Ma che…?- esclama King -Dov’è finita?-
-Sono qui, vampiro.- replica una
voce di donna alle sue spalle.
Un
attimo dopo due mani si posano sulle sue spalle. Per la prima volta da anni
Hannibal King urla.
Ad
un oceano ed otto fusi orari di distanza, nella città di Londra, il sole sta quasi
per concludere il suo percorso quotidiano. Osservandolo attraverso i vetri di
una finestra il Professor Noah van Helsing riflette.
Da
quanto tempo le vite dei componenti della famiglia van Helsing sono coinvolte
con la maledizione di Dracula? E quanti hanno pagato con la vita l’aiuto che il
suo bisnonno dette a chi si oppose al vampiro all’epoca del suo famigerato
soggiorno a Londra che Bram Stoker ha narrato nel suo romanzo?[3]
È
stato Dracula ad uccidere sistematicamente quasi tutti i membri della sua
famiglia, Dracula che ha trasformato sua nipote Rachel in una vampira, un
essere della notte che è suo compito eliminare. Non per vendetta, si ripete, ma
per pietà, per dare al suo spirito la pace che merita.
-Io e Michiyo siamo pronte,
Professore.-
Il
suono di quella voce strappa van Helsing alle sue riflessioni e lui si volta
per trovarsi davanti una giovane donna bionda che impugna una balestra e porta
a tracolla una faretra colma di frecce. Accanto a lei una ragazza giapponese
che ha una katana in un fodero legato al suo fianco.
Abigail
Whistler e Michiyo Watanabe, due giovani donne che hanno buoni motivi per
odiare i vampiri ma questo gli dà forse il diritto di coinvolgerle nella sua
vendetta personale?
Noah
van Helsing accantona queste riflessioni e dice con voce ferma:
-Anch’io sono pronto, possiamo
andare.-
4.
Il Dottor Strange osserva la donna davanti a sé e comprende che è più
demone che essere umano. Se davvero è la figlia di Lucille Abadon, allora sua
madre deve essersi accoppiata con qualche essere infernale, uno dei Principi
dell’Inferno o qualcosa di diverso?
L’amuleto
che porta al collo si apre e ne esce un raggio di luce intensa che colpisce la
ragazza che ha detto di chiamarsi Empia avvolgendola completamente.
-Che la luce della verità
dell’onniveggente Occhio di Agamotto sveli chi realmente sei.- declama Strange.
L’empia
muta rapidamente in una ragazza bionda dai capelli corti completamente nuda.
-Ma cosa…?- esclama stupita.
Crolla
in ginocchio sempre avvolta dalla luce. Strange le si avvicina e dice:
-Gli anelli di Raggador ti
trattengano nella loro morsa infrangibile.-
I
magici anelli avvolgono la ragazza imprigionandola.
Da
un’altra parte di Los Angeles un uomo molto più vecchio di quanto appare siede
ad una scrivania con gli occhi chiusi e le mani alle tempie.
Ha
avuto molte identità nei quattro secoli della sua esistenza ma non ha
dimenticato il suo vero nome: Destin Kale, ex Pastore Battista che ha voltato
le spalle al suo Dio per vendere la propria anima al suo Avversario. In cambio
ha ottenuto la vita eterna ed un considerevole potere ma anche la
consapevolezza che per quanto possa essere lunga la sua catena è comunque uno
schiavo
-Ti avevo avvertito, Kale: il Dottor Strange non è un nemico da
sottovalutare.-
Destin Kale alza gli occhi verso la figura rossa
apparsa davanti a lui in uno sbuffo di zolfo.
-Tu?- esclama sorpreso.
-Davvero sei sorpreso di vedermi?- replica l’essere -Non sono stato forse io ad inviarti qui
per aiutare mia figlia a conquistare il potere? Un lavoro che hai svolto in
maniera eccellente… finora.-
C’è un’evidente sfumatura di rimprovero in quella
voce e Destin Kale sa bene che deludere il suo signore ha sempre conseguenze
spiacevoli.
-Ho cercato solo di eliminare i
tuoi nemici e di certo il Mago Supremo non è all’altezza del tuo potere.-
-Se le antiche leggi mi permettessero di affrontarlo direttamente mi
basterebbe uno schiocco di dita per eliminarlo, ma devo agire indirettamente.
Avrai un’altra occasione per sistemare Strange ed i suoi amici ma dovrai essere
accorto.-
-Cosa vuoi che faccia?-
-Aspetta un’occasione migliore e colpisci quando e dove meno se
l’aspettano…-
La
figura in rosso svanisce ed è sostituita da una scura dall’aspetto di un
caprone antropomorfo con larghe ali da pipistrello che dice:
-Io penserò a mia figlia.-
E
con uno sbuffo di zolfo svanisce.
Hannibal
King grida mentre le mani della donna che si fa chiamare Vedova Nera gli
stringono le spalle. Non ricorda di aver mai sentito un dolore simile ma
qualcosa dentro di lui reagisce, qualcosa che fino ad oggi è riuscito a tenere
sotto controllo.
Muta
in nebbia sfuggendo alla presa della sua avversaria poi si riforma alle sue
spalle.
-È un giochetto che so fare
anch’io.- dice -E ne conosco un altro.-
Affonda
i suoi canini nel collo della bionda.
5.
La donna dai lunghi capelli neri siede ad una scrivania in un ufficio
buio. Non ha bisogno della luce perché è cieca anche se è dotata di percezioni
oltre quelle dei normali esseri umani. Del resto lei non è un normale essere
umano da molto, forse troppo, tempo.
Non
si scompone quando un pipistrello entra dalla finestra aperta e si tramuta in
una giovane donna dai capelli corvini.
-Mia Signora…- la saluta con una
punta di sarcasmo
-Sai perché sono qui, Turac.-
dice la nuova venuta, un’affermazione, non una domanda.
-La Signora dei Vampiri ha
dunque bisogno dei miei umili talenti?- ribatte Elianne Turac socchiudendo le
labbra e mostrando i suoi canini appuntiti da vampira.
Lilith
Dracula fa un leggero sogghigno e replica:
-Si stanno preparando tempi
oscuri, forse la stessa fine dei tempi.-
-Vuoi dire il giudizio finale? E
come potremmo opporci noi che siamo servi di Iblis?-[4]
-Io non sono serva di nessuno.
Chi volesse sottomettermi dovrà combattermi.-
Ma
vinceresti? Si chiede Elianne.
Un secondo, forse meno, forse una frazione infinitesimale ma basta a
Claire Voyant per rivivere la sua vita, la sua morte, il suo ritorno in vita e
le sue imprese di decenni prima.
“Alzati, mia Vedova Nera. Non è ancora il
momento del tuo riposo.”
La
voce echeggia nella sua mente e lei sa a chi appartiene: il suo signore Satana. Claire riapre gli occhi e vede Hannibal
King appoggiato ad una parete con l’aria sconvolta.
Si
tasta il collo ma non ci sono ferite, i segni dei canini di King sono svaniti
come se non ci fossero mai stati.
Ovvio,
pensa: non puoi uccidere chi è morto e non puoi rendere un vampiro chi è già
molto peggio.
-Sia come vuoi tu, Satana… come sempre.-
mormora alzandosi in piedi.
Davanti
a lei Penny Abadon sta lottando senza esito per liberarsi dai mistici anelli
che la imprigionano.
Alle
sue spalle incombe una figura ben nota a Claire. È lei l’unica che può vederla?
No: l’espressione sul volto del Dottor Strange e della ragazza che si fa
chiamare Jazz Jade è abbastanza eloquente.
-Il Capro Nero!- esclama la donna.
Il
demone allunga una mano verso Penny dicendo.
-Afferrala, figlia.-
La
sua mano attraversa gli anelli come se non esistessero e stringe quella di
Penny che istantaneamente ridiventa l’Empia mentre gli anelli svaniscono.
-Per oggi è finita ma
attenti alle ombre, perché una delle prossime notti ci troverete me.-
Un secondo dopo sia lui che l’Empia sono
scomparsi lasciandosi dietro l’usuale traccia di zolfo. Claire Voyant sospira e
mormora:
-Un'altra notte, Mio Signore, un’altra notte
ancora.-
Un
attimo dopo è scomparsa anche lei.
Il
pipistrello compie ampi cerchi nel cielo di Los Angeles poi avvista la sua
preda. In un certo senso è anche lui una creatura della notte, un predatore ma
forse di una razza peggiore.
Il
pipistrello cala sulla sua vittima designata proprio nel momento in cui sta per
passare al giovane davanti a lui la dose che ha appena acquistato.
Il
pipistrello diventa un uomo che veste un completo scuro ed un impermeabile
marrone. Affonda i canini nel collo della sua preda. Quando solleva la testa
l’altro ragazzo è ancora lì, impietrito dalla paura.
-Vattene!- gli urla il vampiro -Vattene o sarai
il prossimo!-
Il
ragazzo si scuote dal suo torpore e corre via. Ha da poco girato un angolo che
lo si ode urlare per un attimo. Pochi istanti dopo dallo stesso angolo spunta una giovane donna dalla pelle candida e lunghi capelli neri che indossa un top
aderente, attillatissimi pantaloni di pelle e stivaletti coi tacchi a spillo.
-Lilith.-
mormora il vampiro.
-E così,
Hannibal King, hai finalmente accettato il tuo destino.- dice la Figlia di
Dracula -Sei pronto, adesso, ad accettare anche la proposta che ti ho fatto
tempo fa[5]
e diventare il mio consorte?-
Lilith tende la sua mano destra. E
dopo qualche istante di indecisione Hannibal King la stringe.
FINE DELL’OTTANTASEIESIMO EPISODIO
NOTE DELL’AUTORE
Nulla di veramente rilevante da dire per cui
non perdiamo tempo:
1) Chi è la misteriosa Dominique? Ne saprete
presto di più, prometto.
2) Ritroverete Eva Torres nei prossimi episodi di
Hellstrom scritti da Igor Della Libera. La sua presenza negli ultimi tre
episodi di questa serie si situa tra Hellstrom #4 e 5.
Passiamo ora al prossimo episodio
dove vedremo ancora il viaggio di Blade ed un’altra serie di interessanti,
speriamo, sviluppi.
Carlo
Carlo