Esseri come i vampiri esistono e alcuni di noi ne possiedono la prova.
(Abraham van Helsing)
#69
PARLAMENTO DI SANGUE
1.
Nessun essere vivente ha mai visto qualcosa di simili da
secoli, forse millenni e quei pochi che hanno avuto questa sventura non sono
vissuti abbastanza da raccontarlo.
In questo vasto emiciclo da qualche parte nel Mondo sono
presenti creature che appartengono al folklore di nazioni e continenti diversi.
Dalle steppe dell’Asia ai deserti dell’Australia, dalle lussureggianti foreste
dell’Africa ai villaggi dei Balcani ed oltre sono venuti. Hanno molti nomi e
caratteristiche diverse ma tutti hanno una caratteristica in comune: sono stati
respinti dalla morte e si cibano delle energie vitali degli esseri umani. In
una parola sola, sono vampiri.
Lilith della stirpe dei Dracula appartiene alla specie
dei vampiri europei e ne è riconosciuta regina. Alcuni dei presenti ricoprono lo
stesso ruolo per quelli della loro specie ed appaiono decisamente impazienti. È
principalmente a loro che lei si rivolge:
-Vi chiederete perché ho
convocato quest’assemblea. Come disse una volta qualcuno, tempi straordinari
richiedono misure straordinarie e vi assicuro che questa è proprio la
situazione attuale. Un pericolo grave e concreto minaccia sia i vivi che i
non-morti. Conoscete il nome di Set?-
L’uditorio si fa subito più attento.
Kate Fraser si sveglia di colpo e si rende conto di
essersi assopita alla sua scrivania. I cacciatori di vampiri come la sua unità
speciale di Scotland Yard, ovvero la Polizia Metropolitana della Grande Londra,
lavorano spesso di notte ma non è da lei cedere così al sonno.
È vero che questi sono tempi particolari: il più
pericoloso vampiro di tutti i tempi, il Conte Dracula, si nasconde sotto le
sembianze del suo discendente Frank Drake e lei non può dirlo a nessuno perché
lui le ha imposto la sua volontà lasciandole abbastanza consapevolezza da
capire la sua situazione ma senza alcuna possibilità di ribellarsi. In più ora
lei è incinta e non sa dire se deve ritenere che il padre sia Frank oppure
Dracula ed il pensiero la terrorizza.
-Problemi in Paradiso,
Ispettore Capo?-
La voce irriverente appartiene ad un membro recente del
suo team: l’Ispettore Constance Johanssen, esperta in crimini soprannaturali.
Di recente è stata quasi uccisa da una vampira ma è sopravvissuta in modo
sorprendente.[1]
-Cos’era, un maldestro
tentativo di umorismo?- ribatte Kate.
-Forse solo sincera
preoccupazione per lei. Il superlavoro non è molto indicato nelle prime
settimane di gravidanza. Il rischio di aborto spontaneo è molto forte.-
-Come… come fa a…-
-A saperlo? Sono molto
intuitiva, Scherzi a parte, se vuol tenerlo segreto, dovrà pensare a qualcosa
perché tra poco sarà decisamente evidente.-
-Non voglio tenerlo
segreto, è che… non importa.-
È che ha paura di chi o cosa potrà essere suo figlio.
Cos’è più inquietante: la donna nuda dalla testa di
serpente o la ragazza dalla carnagione lattea che ha appena affondato le sue
zanne lupine nel suo collo?
Faidara, generalissima delle armate di Set urla per poi
scrollarsi di dosso l’ibrido tra licantropo e vampiro il cui nome è Nina Price
e la cui caduta è arrestata da un licantropo dal pelo rossastro.
-Se le hai fatto del male…- inizia a dire Jack Russell.
-Stupido.- ribatte
Faidara -Credi di impressionarmi? Tu e la tua stirpe non siete niente per me,
potrei…-
Non finisce la frase perché all’improvviso si ode una
voce possente:
-Femmina!-
2.
Lilith guarda il suo strano uditorio. Molti di loro hanno
un’apparenza umana, alcuni sembrano pallidi spettri, ma tutti hanno una cosa in
comune: sono esseri soprannaturali che si nutrono dell’essenza vitale degli
esseri umani, in altre parole sono vampiri.
Uno di essi è un nero alto che indossa solo un perizoma,
i suoi denti di metallo scintillano alla luce della luna mentre parla:
-Il dio serpente era ben
noto alle genti d’Africa ma ora il suo ricordo è solo leggenda.-
-Quella leggenda sta per
tornare sulla Terra.- replica la figlia di Dracula.
-E tu come fai a
saperlo?- interviene un essere che sembra un incrocio tra un uomo ed un
pipistrello –E soprattutto perché dovrebbe importarci? Ci hai evocato dalle
nostre dimore e siamo venuti in virtù di un antico patto ma non ci hai ancora
spiegato perché dovremmo opporci all’eventuale venuta di Set.-
-Perché con il suo
ritorno, non ci sarà data scelta: essere suoi schiavi o perire. Non so cosa
pensiate voi, ma io non intendo essere schiavo di nessuno.-
Un Cinese dall’aspetto diafano si fa avanti e dice.
-Parlaci di questo
pericolo, donna, e spiegaci cosa intendi fare per evitarlo.-
Poco distante la vampira di nome Rachel van Helsing si
chiede anche lei se Lilith abbia una strategia. Se ce l’ha davvero, sarà meglio
che funzioni, pensa, o saremo tutti spacciati, vivi e non-morti insieme.
Davanti a Faidara si erge la gigantesca figura di Hoarfen
-Credevi davvero di potermi uccidere?- tuona -Io sono la progenie di Fenris, il dio lupo che ucciderà il potente
Odino-Un-Occhio al culmine del Ragnarok, il sangue di Loki scorre nelle mie
vene. Ti credi potente, ma sei solo un serpente ed io i serpenti li schiaccio.-
Faidara muove le braccia recitando freneticamente antiche
formule. Fiamme azzurrine danzano dalle sue dita e piombano su Hoarfen. La
figura del lupo di ghiaccio si illumina per un breve istante poi torna normale.
Faidara non ha mai provato paura nella sua lunga vita, è
sempre stata sostenuta dall’incrollabile fede in Set e nella sua vittoria
finale ma ora sente una sensazione di terrore attanagliarle le viscere. Prova a
muoversi ma le gambe rifiutano di obbedirle. Un attimo dopo le fauci di Hoarfen
calano su di lei e si ode un grido che poco ha di umano accompagnato dal
sinistro rumore delle zanne della creatura asgardiana.
June Covington indossa occhiali da sole scuri con lenti a
specchio. È diventata più sensibile alla luce da quando è stata morsa da uno
dei suoi rianimati,[2] un
effetto collaterale del siero da lei inventato per rianimare i cadaveri e che
ora scorre nelle sue vene. Se non si fosse iniettata in tempo l’antidoto ora
sarebbe come loro e invece… il virus è mutato, forse perché ha interagito con i
prodotti chimici che in passato l’hanno cambiata dotandola di superpoteri, non
ne è affatto sicura ma dopotutto non le importa davvero.
Quello che conta è che quella versione del virus è stata
iniettata al Comandante Peter Hawkins della Polizia di New Orleans. Povero
Peter, la ricompensa per il suo tradimento non sarà proprio quella che sperava.
Con un sorriso maligno in volto June si calca meglio il
cappuccio sulla testa e si dirige verso il quartier generale del Dipartimento
di Polizia di New Orleans.
Se i suoi calcoli sono esatti, il divertimento sta per
cominciare.
3.
Lilith parla con calma:
-Un attacco deciso alla
fortezza di Thulsa Doom in Antartide che la spazzi via una volta per tutte.-
-Tu sei pazza, donna!-
replica un uomo di chiara origine asiatica -Anche nella mia terra è nota la
leggenda dello stregone dalla testa di teschio che è fuggito dal regno dei
morti. Credi davvero di poterlo sconfiggere?-
-Credo che dobbiamo
provarci.- è la secca risposta -Io non sarò la schiava di nessuno, mai!-
A New Orleans, nella sede del Dipartimento di Polizia, il
Comandante Peter Hawkins, afroamericano il cui volto ha assunto una colorazione
grigiastra, urla agli uomini e donne vicino a lui.
-Cosa avete da
guardare?-
Si piega su se stesso sentendo fitte atroci allo stomaco.
No: non semplici fitte, questa è FAME, una fame a cui non può e non vuole più
resistere.
Salta addosso all’uomo più vicino a lui azzannandolo alla
gola e strappandogli brandelli di carne coi denti.
-Comandante!- urla uno
dei poliziotti.
Hawkins distoglie l’attenzione dalla sua vittima e si
volge verso gli altri. Il suo volto è stravolto, gli occhi rossi, le labbra
sporche di sangue. Con un grugnito si lancia sul poliziotto più vicino.
La reazione è istintiva ed immediata: tutti sparano e
Hawkins è crivellato di proiettili. Per un istante che ai presenti sembra lunghissimo
rimane immobile, poi crolla a terra in un lago di sangue.
Hoarfen si volge verso la donna-serpente che impersonava
Nina Price.
-Pronta a diventare il mio prossimo pasto?-
4.
A parlare ora è una donna dalla pelle candida, molto
bella e vestita di verde, il suo accento ha un che di antico.
-E come proponi di
farlo, Mia Signora? Suggerisci un attacco diretto, forse? Non è lo stile di noi
Baobhan Sith.[3] Senza contare che Thulsa Doom
è uno stregone molto potente e dispone certamente di difese magiche contro i
vampiri e le altre creature che predano i viventi. Io suggerisco cautela.-
-Non hai torto, Dama Verde.- ribatte Lilith -Dovremo agire con estrema
cautela. Il principale nemico di Thulsa Doom sono i licantropi, nemici atavici
del Popolo Serpente di cui è alleato da tempo immemorabile e saranno loro ad
occupare la sua attenzione mentre noi colpiremo.-
-Fammi capire.- interviene un Farkalskoldus, il vampiro in forma di lupo antropomorfo della
tradizione ungherese -Stai proponendo di usare i licantropi come carne da
cannone o quel che proponi è un’alleanza con loro?-
-L’una cosa non esclude l’altra.- replica, sorridendo,
Lilith.
“Attenta, Figlia
di Dracula, il Popolo potrebbe prendere le tue parole come ostili.”
Dal nulla
sono spuntate quattro eteree figure di lupi antropomorfi. Che indossano abiti di una foggia incredibilmente
antica, Uno ha il manto bianco come la neve, il secondo grigio, il terzo del
color del sangue, la quarta, è una femmina, nera come la notte più assoluta. Tutti
sono enormi, e sfoderano delle zanne paurose.
Lilith sorride, certo sanno come
fare un’entrata, pensa.
-Non era mia
intenzione recarvi offesa.- replica -Sono lieta che abbiate accettato il mio
invito. Il Consiglio del Popolo è il benvenuto tra noi.-
“Ascolteremo le tue parole, Signora dei vampiri europei.”
Le parole del leader del Consiglio
echeggiano direttamente nelle menti dei presenti nella lingua natia di
ciascuno.
-Ne sono
lieta, perché, aldilà di ogni divergenza, abbiamo un nemico terribile contro
cui è necessario fare fronte comune.-
“Thulsa Doom ha portato un attacco direttamente nelle
nostre dimore, concordiamo che vada fermato con ogni mezzo.”
Il che è esattamente ciò che Lilith
sperava di sentire.
Tra le rovine del grande tempio di
Lycopolis una spia del Popolo Serpente sta per incontrare il suo destino tra le
fauci di Hoarfen il Lupo di Ghiaccio quando la figura di Karnivore, colui che è
conosciuto anche come l’Uomo Bestia, si frappone tra loro
-Fermati,
stirpe di Fenris, costei ci serve viva per adesso.-
-Perché dovrei
darti retta, piccolo lupo? Pregusto già un altro pasto, anche se la carne di
serpente non è tra le mie favorite.-
-Questa femmina, potrebbe darci informazioni preziose sui piani del suo
signore, Thulsa Doom.- interviene Sir Wulf, il compagno di Karnivore e
Cavaliere di Wundagore -Frena la tua giusta collera e consentici di
interrogarla.-
-E sia ma solo perché lo chiedi tu, valoroso cavaliere.-
Karnivore si volge verso
la donna-serpente chiaramente terrorizzata:
-Ti conviene dire ciò che sai, donna, subito!-
-Io… io…-
Prima che possa dire
altro la donna-serpente viene avvolta improvvisamente da alte fiamme che la
consumano in pochi istanti.
Nell’aria sopra di lei
appare la sinistra forma di un gigantesco teschio ghignante.
“Credevate davvero che non
fossi sempre in contatto con i miei servi?”
La voce non esce davvero
dalle labbra del teschio ma risuona direttamente nelle menti dei licantropi. Un
nome esce quasi all’unisono dalle loro labbra:
-Thulsa Doom!-
“Avete vinto una mano e mi
avete privato di una fedele alleata come Faidara e per questo pagherete il fio a
tempo debito”-
-Sputi minacce da lontano, hai forse paura di
affrontarci di persona?- interviene il licantropo dal pelo fulvo di nome Jack
Russell.
La risposta è
un’agghiacciante risata.
“Quando mi vedrai di persona,
Jack Russell, sarà l’ora della tua morte e di quella di chi ti è caro.”
Detto questo Thulsa Doom
scompare.
-Gran figlio di…- si lascia sfuggire Jack.
Alle sue spalle, dalla
voragine dove una volta sorgeva il tempio, emerge la figura impolverata del
licantropico mutante italiano di nome Romeo Doria.
-Mi sono perso qualcosa?- chiede.
Samuel Tate, Vice Sovrintendente della Polizia
di New Orleans esce dal suo ufficio e causa del rumore che ha sentito ma non si
sarebbe mai aspettato di vedere il suo secondo in comando Peter Hawkins
aggredire gli altri poliziotti a morsi.
Se mai avesse dei dubbi,
che qualcosa di realmente grave stia accadendo, gli basta guardare Hawkins
quando con movimenti lenti si rialza dopo essere stato colpito varie volte dai
suoi colleghi poliziotti.
Dovrebbe essere morto e
invece è in piedi, lo sguardo rivolto verso di lui: la sua pelle ha assunto un
colorito grigiastro, gli occhi sono incavati e iniettati di sangue,
l’espressione del volto è vacua.
-Pete, cosa ti sta succedendo?- chiede.
Hawkins risponde con un
ringhio e gli balza addosso. Rotolano a terra. Hawkins cerca di mordere il suo
superiore e Tate lo tiene lontano a fatica. L’istinto di sopravvivenza lo
spinge a cercare la sua pistola, solo per rendersi conto che l’ha lasciata in
ufficio. Sente il fiato di Hawkins sul collo.
In quel momento, si ode
il suono più strano di tutti in quell’ambiente: il rullo distante di tamburi
Voodoo.
5.
Lilith, figlia di
Dracula, Signora dei Vampiri si rivolge ancora ai suoi ospiti particolari:
-L’ostilità tra vampiri e licantropi è una favola, i nostri nemici sono
altri. Unire le nostre forze è nell’interesse comune.-
Il leader del Popolo
Lupo “parla” ancora con tono grave:
“Ammetto che non proviamo
simpatia per la tua genia di predatori degli inermi, la mia gente caccia solo
per la propria sopravvivenza.”
C’è un brusio tra
l’uditorio in reazione a queste parole.
-Anche noi cacciamo solo per la nostra sopravvivenza.- ribatte Lilith.
“Ma è la vostra stessa
esistenza ad essere innaturale,
donna, questa è un’enorme differenza, tuttavia…”
C’è una pausa breve
prima che il Lupo prosegua:
“… tuttavia, il pericolo è
reale ed imminente e noi siamo disposti ad accantonare ogni differenza per il
ben comune: accettiamo la tua offerta di alleanza”
La Signora dei Vampiri
europei trattiene a stento un sorriso di trionfo.
Il suono dei tamburi
diventa sempre più forte. Alcuni dei presenti si portano le mani alle orecchie.
Nel mezzo della stanza appare dal nulla una nuvola di fumo che si dissipa
mostrando la figura di Fratello Voodoo mentre i tamburi tacciono di colpo.
Una forma astrale
invisibile a tutti lascia il suo corpo ed entra in quello di Hawkins che si
ferma un attimo prima di mordere Samuel Tate.
Hawkins, guidato dalla
mano invisibile di Daniel Drumm, si rialza ed avanza a fatica verso Fratello
Voodoo.
-Non ucciderai più nessuno oggi.- gli dice quest’ultimo.
-Attento!- gli urla Tate.
Istintivamente Jericho
Drumm gira la testa e vede il primo poliziotto aggredito da Hawkins, in piedi
nonostante lo squarcio alla gola. Lo sguardo vacuo, gli occhi infossati. Gli
balza addosso emettendo una sorta di grido.
In disparte un vampiro
vestito con un costume aderente nero ed il volto coperto da una maschera a forma
di pipistrello osserva il consesso di vampiri senza farsi vedere.
Brava figlia, pensa,
unisci pure tutti i possibili alleati contro il comune nemico, ma al momento
opportuno solo uno sarà degno di guidarli in battaglia e quello potrà essere
solo DRACULA!
FINE SESSANTANOVESIMO EPISODIO
NOTE DELL’AUTORE
Solo poche note: per illustrare
i vampiri che appaiono nella storia e di cui non è dato conto nella storia
stessa:
1)
L’Asanbosam, l’orco-vampiro delle
leggende del popolo Ashanti dell’Africa Occidentale ha i denti di ferro ed
uncini sempre di ferro al posto dei piedi
2) Il Manananggal è un mostro con ali da pipistrello del folklore filippino che
può separare il torso dal resto del corpo.
3) Il jiangshi è il vampiro
della tradizione cinese.
4) Il kappa è un demone della
tradizione giapponese.
Nel prossimo episodio:
vampiri, licantropi, zombie e altro ancora. Non vi conviene mancare, siete
avvisati.
Carlo