MarvelIT presenta:
di Nick Thompson
#1 (di 3) - MASADA
-Waiting room-
Estratto dal bollettino
pubblicitario interno dello S.H.I.E.L.D. 777/bis (autodistruzione fissata a
60”)
Dimenticate la Volta…
Il Cubo: 300 miglia da
qualunque altro luogo.
Tranne il
purgatorio.
Struttura parzialmente
sotterranea al cemento armato, unica via d’uscita?
Una porta di adamantio
primario dello spessore di 56 pollici.
Costruito in modo da
autoteleportarsi in 5 diverse locazioni segrete in caso di assedio, è cinto da
13 corone di campi di forza per evitare assalti satellitari, attacchi
atomici(fino a 20 megatoni) e fughe tramite teletrasporti ostili. E’ difeso da
una guarnigione di Mandroidi e il suo direttivo è formato dai migliori uomini
che il sistema penitenziario e l’agenzia abbiano mai addestrato: dal Maggiore
Dugan alla terza divisione psicomanti-chiaroveggenti fino a Blue Shield e ai
riservisti del progetto
Il Cubo: in grado di
Trattenere il Dr. Destino.
Il
Cubo:
“…La violazione dei diritti umani definitiva…”mugolò di disapprovazione il Dr. Leonard Samson, gettando via la propaganda prima che gli bruciasse i vestiti con la sua “Nanoesplosione di sicurezza”(dannato linguaggio Politically correct!)
“Secondo una leggenda(“Del
supercriminale non si butta niente”) che circola fra detenuti e secondini,
nemmeno morendo si esce; infatti un laboratorio Exetechop riutilizzerebbe le
parti “interessanti” dei cadaveri, mentre il resto verrebbe riciclato per i
fabbisogni interni al carcere.”
-Open
dialogue-
Dr.
Samson: …Non posso credere che nessuno abbia ancora
protestato!
Agente Carter: Veramente lei è uno dei primi a sapere, o meglio, a credere nell’esistenza di una simile struttura, di cui nego di essere a conoscen-
Dr. S: -Intendevo nessuno dei vostri “uomini da guardia”, quell’affare è un’idiozia architettonica, niente uscite di sicurezza, prese d’aria, praticamente sicuro come WACO e l’Hindemburg messi assieme!
Agente C: Dicevo, di cui nego di essere a conoscen-
Dr. S: -Mi prende per un ritardato? E’ per i capelli verdi e il ponytail, vero? L’agente Sitwell mi ha “gentilmente” consegnato uno dei vostri ridicoli depliant dopo che ho “gentilmente” compilato in triplice copia la mia condanna a morte professionale nel caso rivelassi qualunque cosa senza autorizzazione. Fra parentesi, so tutto delle vostre clausole post ipnotiche, branco di paranoici!
Agente C: Samson, le ricordo che lei è qui solo perché è spesso risultato utile e perché Fury la trova sopportabile, veda di non farmi ricordare che è anche un uomo che non ha mai scontato nessun tipo di pena per essersi illegalmente irradiato con un gammatron e aver causato 16 milioni di dollari di danni lottando con Hulk!
Dr. S: Se no che fa, mi sbatte “là” dentro? Parliamo, e non insulti più la mia intelligenza
Agente C: Più di quanto non abbia fatto lei chiedendo informazioni che hanno un grado di riservatezza superiore al presidente di circa 7 livelli? Più di uno psichiatra che si veste come un wrestler e rischia il cancro per farsi chiamare come in un Peplum?
Dr. S: Touché, ma veramente il mio era un modello un po’ più archetipico di Steve Reeves, e comunque simili “riservatezze” sono piuttosto inutili quando ci sono almeno 35 siti internet e 8 mailing list che stanno sbrigliando la fantasia sul Cubo. Altro che Area 51…
Agente C: Cosa vuole, Samson? Che le importa se un paio di super mattoidi non vedranno “Oz” a colori, in cella?
Dr S: Lo ha detto lei. La mia parola magica. Mattoidi. Se ci sono delle persone mentalmente provate in quel carcere, è mio dovere sapere se stanno seguendo una qualche forma di terapia. Sono io il maggiore esperto in patologie di questo tipo in persone di questo tipo. E inoltr-
Agente C: “Mentalmente provate” E dire che secondo la divisione Esper lei odiava gli eufemismi
Dr. S: sono entusiasta nel sapere che almeno qualcuno ha trovato qualcosa di interessante da leggere in sala d’aspetto…
Agente C: La pianti col suo sarcasmo da Princeton-
Dr S: Harvard. Che c’è, troppo difficile leggere un annuario? Solo menti? Monotono, dovreste provare con l’Oprah book club…
Agente C: Non mi provochi, Samson. Comunque questa discussione è finita. Lei non ne saprà di più, tanto meno visiterà alcunché. Mi lasci dire che sono disgustata da tipi come lei. Cerchereste di far passare per santo il Teschio Rosso. Avvocati, psicologi, gente come lei tira fuori Imus Champion e fa’ fortune con libri come “Norman Osborn: Montecristo moderno”-
Dr. S:
-EHM-
Agente C: Mi lasci finire almeno una maledetta volta! Ma lo sa che dentro al Cubo c’è gente che ha dato pirocineticamente fuoco a un feto, bollendolo nel liquido amniotico? Noi li mettiamo dentro, e voi… lo sanno cosa vuol fare i suoi amici Vendicatori!?
Dr. S: Due sole cose: ho visto 3 volte i Vendicatori e entrerò in quel posto, ma non come piacerebbe a lei…
Agente C: Ah sì? Cosa glielo fa pensare, e scusi se lo dico sogghignando…
Dr. S: Ho le conoscenze giuste: lo ha detto lei che piaccio al Colonnello Fury!
Agente C: Io ho detto che la sopporta, la presunzione è tutta sua.
Dr S: Ah, già. Dimenticavo, le ho mai accennato che conosco anche Hulk?
Agente C: le minacce non la porteranno da nessuna parte, mi dia un motivo per non sbatterla fuori di qui tramite il cannone gravitazionale!
Dr S: Perché tornerei con Bruce? Perché allora non mi sostituite direttamente con un Life Model Decoy? Sono in mano vostra! Anche se facessi resistenza giocate voi in casa! Senta, agente Carter, mi dimostri che mi sbaglio. Mi dimostri che lo S.H.I.E.L.D è un’istituzione para-democratica. Ma soprattutto che lei è una persona intelligente. Che come me vuole finirla con questo strazio di appuntamento. mi faccia parlare con Fury, la prego, vede, mi sto umiliando.
Agente C: Si alzi, Samson! Vederla in ginocchio non mi ripaga del quarto d’ora che ho perso per lei. Fosse per me, la rispedirei a Washington dopo una suzione neuronica, ma via Psi-net mi avvertono che “qualcuno” vuole vederla nella plancia dell’eli-velivolo. Si diverta…
Dr S: Dio, ti ringrazio per il controllo telepatico e i grandi colonnelli!
Agente C: …e per favore si tagli quella coda!
Dr S: siamo invidiosi, eh?
-Detto questo Samson esce dalla stanza, lasciando una
oltremodo irritata Sharon Carter a dubitare delle scelte di Fury in fatto di
strategia e delle sue proprie in fatto di capelli tanti, troppi, anni
fa…
“%”
“…4 costole rotte. 2 ematomi. 1 biglietto per i Knicks reso irriconoscibile. Leonard Samson troverà buffo quello che si pensa davvero quando si sta per morire.
Niente film della sua vita che gli passa davanti negli ultimi istanti. Neppure un pensiero per i poveracci che si sono trovati annegati nei loro stessi mandroidi. Cioè, che si troveranno annegati nei loro mandroidi. Il loro, di ultimo pensiero, sarà “Ma non erano a tenuta stagna?” Dipende dalla pressione, ragazzi, dalla pressione. Sì, sì, ora ci ritorno a Samson. Non si disturbi a dirmelo, era prevedibile che lo avrebbe chiesto. No, non si disturbi a dirmi che questo lo avrebbe previsto anche lei. Non si disturbi a parlare, agire, pensare, in mia presenza. Lasci che io pensi a tutto. Non si fida, eh? Comunque, a questo punto Samson smetterà di cercare di ragionarci e renderà giustizia al suo ridicolo “nom de Guerre”. Bello, il Francese. Ritengo che al 99,9% la frase fatta di prima le susciti più ricordi di quanti sia Proustianamente possibile. Basta digressioni, ora. Visto, mi rimbrotto anche da solo?! Comunque Samson, dopo essere stato colpito da altri 3, forse, al 76,1%, 4 magli da 60 atmosfere, ed essersi reso conto che tutto l’arredamento del “parlatorio”, sua sedia compresa, è una virtualizzazione reificata tramite ologrammi Shia’r, che si spegne in caso di problemi, cercherà di uscire. Sì, all’inizio gli assesterà un pugno o 2, ma poi la logica avrà, nella sua non poi così disprezzabile mente, la meglio sull’istinto di stenderlo. E come potrebbe! Al ché la storia potrebbe finire al 50% in un modo, con la morte di Samson perché la squadra di soccorso, seppur allenata a spaccare il secondo come un team di formula uno, ritarda, oppure con la sua salvazione ecc. Ma qui temo di non poter più esser io a saper come andrà a finire…c’è di mezzo un fattore X di non poca imponenza probabilistica. Ed io, con le incognite umane, ho sempre avuto… scarsa preveggenza. Non mi dirà proprio se lo volete vivo o morto, eh? Va beh”
“Mi rassicura comunque che ce la caveremo solo coi piloti dei mandroidi? E soprattutto, riesce a prevedere quale sarà la sua fine se mi ha mentito e scoppia una rivolta?”
“Crede che ci tenga a morire qua dentro? Lo sconto di pena che mi offrite mi fa molto più comodo di una “fuga da Alcatraz” dove, vista la mia scarsa prestanza fisica, ci sarebbero circa 89 probabilità su cento di una mia dipartita. Stia tranquillo. Avrà ciò che vuole. Almeno al 90,13%!”
“Sarà meglio…”
“Non si preoccupi. Vada pure tranquillo ad accompagnare Samson all’appuntamento che ha tanto richiesto. Curioso. Un medico che richiede appuntamenti. Pff. Sì, mi fermo. Ah, prima che la sua proiezione olografica finga di uscire dalla mia cella.
Sì, so anche questo. Dicevo, prima che se ne vada, si ricordi della mia riduzione di pena…
“Non mancherò, Pensatore pazzo”.
“ Oh, via , quante formalità. È solo Pensatore per lei, Colonnello Fury”.
“Basta, Dum-Dum! Il Dr
Samson è già in una brutta situazione, non infierire!”
Samson, alzatosi in piedi,
replicò: “Colonnello, maggiore, non capite che quello che è accaduto non fa che
rafforzare le mie opinioni? Hidro man è malato, e questo carcere ha solo
peggiorato la situazione…”
“Quello era marcio già da
prima! Il solo pensare a cosa ha fatto ai cadaveri di quei poveri secondini
prima che lo fermassimo…neanche in guerra ho visto gente ridotta così, dottore!
Abbiamo dovuto raschiarli dai mandroidi! Quel fottuto bastardo merita di essere
bollito vivo, e lei mi parla di riabilitazione, trattamento umano, puah! Uno che
affoga la gente nella sua piscia-LETTERALMENTE- merita solo l’occhio per
occhio!”
“A
quanto ne so , Hidro man ha ricevuto un giusto processo, e si è meritato di
stare qui, dottore” concluse Fury, azzittendo un paonazzo
Dum-Dum.
“A
quanto ne so io, ha ricevuto un processo militare dallo S.H.I.E.L.D. alla
cattura!”
A
parlare furono Samson e Dugan insieme, stupendosi loro per primi di come due
uomini potevano dire la stessa cosa e l’opposto nello stesso
tempo.
“Scusi se non le stringo il
mignolo, maggiore. Si è rotto.”
“Vuole rompersi anche
qualcos’altro?”
“Buono, Dum-Dum” lo calmò
Fury.
“Comunque, sono disposto a
concederti un’altra possibilità, Samson.”
“Grazie,
colonnello.”
“Ma
tu. Solo tu. Nessuno dei miei uomini rischierà.”
“Un’altra condizione,
colonnello” e questa affermazione fece diventare Dugan
paonazzo:
“Niente spie. Controlli
mentali. Io e il mio paziente. Da soli!”
“E’
peggio per te, Leonard…nel caso tu avessi bisogno di aiuti, noi non
arriveremmo…pensaci bene.”
“E’
una cazzata” ovviamente era Dugan a parlare “Rischiamo un’altra tragedia come il
Vault-day, se lo permettiamo. Nick, sul serio non penserai di
accordarglielo.”
“Dum Dum,” disse Fury con un
tono amichevole ma che richiedeva assoluta obbedienza “disponi la cella di
contenimento che abbiamo approntato per mutanti di classe alfa come se fosse…va
bene uno studio da psicologo classico, con lettino?”
“Ottimo, colonnello” si
meravigliò Samson.
“ma
Nick, il direttore sono io e se-
“Mi
prendo io le responsabilità, Dum-Dum” e con queste parole sia il colonnello che
il maggiore dello S.H.I.E.L.D si congedarono da un Leonard Samson sorpreso,
guarito e determinato a far sì che le morti di quei poveracci non facessero
morire anche la sua voglia di riprovare.
Siamo in quello che appare come uno studio da Freudiano Newyorchese da mille dollari a bott-pardon seduta. Primo piano su un occhialuto Doc Samson:
“…”
“…”
“Aww, così non otterrò mai
niente!”
il piano si allarga fino a incontrare un lettino su cui è posato un bicchiere d’acqua.
Ritorno su un preoccupato e deluso, amaro Doc Samson:
Flashback su Dugan in piano americano che spiega:
“Beh, dottore, abbiamo dovuto calmarlo un po’, sa, visti i precedenti. Fury ha detto che io devo badare al suo bene, lei capirà-giggle-“
Fine del flashback. Dettaglio del bicchiere. Sembra minerale naturale.
Taglio su Samson che inveisce:
“Io non mi scoraggio, CAPITO! Io ce la farò! IO-bah, che grande situazione, io che faccio lasciare le penne a due poveretti per parlare da solo con una minerale. Vergogna, Len…”
Samson si alza, e si rivolge stizzito al bicchiere:
Campo lungo, Samson esce dalla stanza, non prima di un rapido scanning dell’aura Kirlian.
Dettaglio del bicchiere:
“…”
“…”
“..blub”
Taglio su una stanza di monitoraggio con uomini al computer(stile Kirby) in una moderna versione della stanza con le scimmie alla macchina da scrivere.
Allargando man mano la visuale si scopre che la stanza ha un suo orizzonte e vari microclimi!
Ritorno a “bomba”(effetto “blur”) sull’ unico uomo alzato. E’ Nick Fury, agente dello S.H.I.E.L.D.
In una piccola cella metallica vuota un uomo sui cinquant’anni in una posizione che è una parodia di Rodin sbuffa contro una riproduzione olografica di Fury
“Come le avevo detto, colonnello, il fattore X che contraddistingue l’umanità è difficile da ridurre a valori computabili. E’ tutta una questione di teoria del cervello come quantum computer. Se ha la pazienza di seguirmi, le spieg-
Campo medio, la proiezione di
luce inizia a sfaldarsi
“Colonnello, aspetti, è tutta colpa degli assoni come aggregati di Bose-Einstein, mi lasci spiegare, la mia riduzione di pena, la SCON-
Continua...