La moto si fermò davanti ai grandi magazzini.
Amy Chen, dai corti capelli neri e dai lineamenti orientali, smontò dal bolide, mentre il braccio le doleva per una fitta.
Se lo massaggiò, mentre entrava nell'edificio, maledicendo la recente missione compiuta con il branco selvaggio, gruppo di mercenari di cui faceva parte, durante la quale, per un'avventata distrazione, era stata ferita.
Il congedo obbligatorio si era rivelato una tortura: era una ragazza abituata all'azione e l'ultima settimana, passata ad oziare in casa di sua anziana ed apprensiva Zia, nel New Jersey era stata una tortura.
Approfittando di una distrazione dell'anziana donna, era uscita di casa, salita in groppa alla sua moto e corsa fino al più vicino centro commerciale.
Fare acquisti, forse l'avrebbe distratta un po'...


#12 - Sotto assedio

Gli uomini della ditta marciavano con passo serrato verso la casa della Harkness.
"Sono loro..." ringhiò Sam "E' la ditta... Si stanno muovendo per recuperare il Darkhold..."
"Dannazione. Sono un casino!" esclamò Killyan.
Iskelior contò puntando con il dito gli uomini " Qualcuno che ci attacca per rubare il Darkhold... fatemi indovinare, oggi è il quindici o il trenta del mese? Sono una ventina... o forse di più, ne arrivano ancora da altre direzioni. Cavolo, non sarà facile."
"Non fatevi prendere dal panico." Fece con tono perentorio Agatha Harkness "Jinx, porta la tua amica al sicuro in cantina e poi torna qui."
"ok!" Jinx prese per mano Diabolique, che si lasciò trascinare giù per le scale.
"Cosa facciamo con gli altri bambini?" chiese Iskelior indicando i ragazzini che li avevano attaccati e ora giacevano privi di senso a terra.
Agatha Harknes fendette l'aria con le mani, i bambini svanirono e riapparirono nella stanza accanto, rinchiusi in delle teche di cristallo.
"Questo li proteggerà... Ma tu, Iskelior, dovrai rimanere qui per proteggerli.."
Jinx rientrò nel salone.
"Noi penseremo alla Ditta. Io e Jinx ci piazzeremo davanti la porta sul retro. Killyan, Sam, pensate voi all'ingresso. Un attacco di un così gran numero di mortali le metterà a dura prova le difese della casa, quindi non possiamo farci troppo affidamento.." La donna corse in cucina, seguita da Jinx, Modred e Ebony.
Sam aprì un baule che aveva lasciato sotto il tavolo del salotto e ne tirò fuori due Magnum e un coltello a serramanico.
Uscì fuori insieme a Killyan e si trovarono di fronte ad una trentina di uomini della ditta, mentre un'altra decina si stava dirigendo sul retro della casa.
"Dovremmo cercare di risolverla con le buone?" chiese Killyan.
Uno della ditta portò avanti una mano, il bracciale di metallo che teneva al polso gli avvolse la mano prendendo la forma di una sfera allungata con un buco sulla punta, da cui fuoriuscì un proiettile che colpì il muro a Killyan.
"Penso che questo voglia dire no!" gridò Sam sparando alla testa dell'uomo, il proiettile rimbalzò sul casco e la battaglia ebbe inizio.

Nascosta dietro il volto di Diana, Diabolique era seduta nella cantina della casa di Agatha Harkness.
Teneva le gambe strette al petto e meditava sui recenti eventi.
Nell'ultimo mese si era impegnata a fare amicizia con Jinx, per poterlo sfruttare ed appropriarsi del Darkhold.
L'aveva frequentato giorno dopo giorno, simulando una personalità che potesse ammaliarlo, facendo sviluppare nel ragazzo un forte affetto nei suoi confronti...
E lei stessa, aveva alla fine annullato il piano che così difficilmente aveva portato a compimento. E perché? Per salvare la vita a quel ragazzino che era solo una sua pedina...
"Stupida stupida stupida..." strinse i denti sul labbro inferiore fino a farlo sanguinare "Solo perché ha cercato di proteggermi... mi sono impietosita! Sono stata troppo tempo a contatto con quei bambini umani e i loro sciocchi sentimenti mi hanno influenzata! Io sono un demone millenario e il mio obbiettivo è il Darkhold e gli esseri umani sono solo carne da cannone... non lo devo dimenticare!"
Si alzò di scatto: i pugni stretti, gli occhi infiammati, i capelli che fluttuavano.
Si diresse verso le scale della cantina.

"Ascoltate la mia voce, come acqua alla foce, che vi posso inondare e nel sonno far sprofondare!" Agatha Harkness agitò le mani e tra le dita brillarono delle scintille.
Gli uomini della ditta tentennarono un attimo e poi si rimossero all'attacco, riprendendo a sparare all'impazzata.
"Non funziona, Mrs Harkness!" Jinx tracciò un pentacolo nell'aria con la punta dell'indice, quando le pallottole lo sfiorarono si sciolsero.
"Hanno una qualche tipo di protezione mentale..." mormorò Agatha "Ho solo bisogno di qualche secondo per rinforzare l'incantesimo..."
la donna strinse i pugni e gli allargò: dei cerchi concentrici di luce le si allargarono attorno, avvolgendo gli uomini che avanzavano.
Una manciata di loro cadde a terra addormentata, ma gli altri iniziarono a correre verso la porta.
"Stia attenta mrs..." le parole di Jinx vennero interrotte quando una granata gli atterrò davanti.
La strega lanciò prontamente un incantesimo che rese lei e Jinx intangibili, mentre l'esplosione devastava le mura della casa.
Alcuni uomini della ditta penetrano nella casa dagli squarci nei muri.
"Li fermo io!" gridò Jinx rientrando in casa, mentre Agatha evocava un'ondata di vento per rallentare gli invasori.
Jinx vide due uomini correre verso le scale che portavano dalla cucina al piano di sopra, batté le mani e i gradini si schiodarono uno dietro l'altro facendoli cadere all'indietro, cozzando le teste.
Sorrise, soddisfatto del proprio operato, quando un altro uomo lo colpì con una spranga alla schiena.
Jinx ricadde a terra e l'uomo fece un passo avanti, sovrastandolo, con la spranga sollevata sopra la testa, pronto a colpirlo di nuovo.
Modred gli saltò addosso, mordendogli il braccio furiosamente.
"Grazie piccolo!" Jinx si rialzò a fatica, mentre l'uomo lanciava Modred contro una parete e si lanciava di nuovo all'attacco.
Jinx puntò con una mano la spranga e questa si sciolse, il metallo avvolse le mani dell'uomo e si solidificò, impedendogli ogni movimento.
Approfittando del suo momentaneo disorientamento lo colpì in volto con un pugno, mandandolo k.o..
Diabolique era intanto uscita dalla cantina e si trovò davanti a Jinx.
"Diana...torna giù! Starai più al sicuro!" fece il ragazzo poggiandole una mano sulla spalla.
Il demone gli afferrò la mano e lo guardò accigliata "io.. no... voglio.. tornare... giù..."
In quel momento uno della ditta entro di corsa in cucina, colpendo con un calcio alla nuca Jinx, che collassò a terra.
Ignorando Diabolique, l'uomo portò avanti l'arma che teneva sulla mano, poggiandola sulla nuca di Jinx.
"No!" gridò Diabolique.
Il falso volto di Diana venne spazzato via, i suoi capelli si drizzarono in aria, l'energia avvolse il suo corpo, mentre l'uomo veniva sollevato in aria: all'interno della sua tuta il suo corpo veniva disfatto e mutilato e quando ricadde a terra era morto.
Diabolique lo guardò confuso "Perchè... perché ho fatto questo? Perché l'ho salvato?"
Fece qualche passo indietro, poi corse fuori dalla casa

Sam premette il grilletto e il proiettile saettò verso il membro della ditta, solo che stavolta aveva preso la mira e lo colpì alle lente che ne copriva l'occhio.
L'uomo stramazzò a terra privo di vita, mentre Sam si gettava, sguainando il coltello, contro un altro uomo.
Dall'alto, Killyan bersagliava con sfere infuocate ed elettriche il resto della truppa.
Centurios intanto avanzava verso la casa, camminando tranquillamente.
"Fermò li!" gli gridò Sam parandovisi di fronte.
Calò il coltello contro il braccio dell'uomo, ma le carni di Centurios ribollirono, filamenti metallici si allungarono da essere a afferrarono l'arma.
"Deve fare di più, per mettermi in difficoltà, mr Buchanan."
Sam gli sferrò un pugno verso il volto, ma Centurios lo afferrò con la mano e lo strillò, torcendogli poi il braccio, spezzandolo.
Sam si inginocchio a terra gridando di dolore, ma Centurios lo sollevò di peso, tenendolo per la sola mano e lo scagliò contro il muro della casa..
"Quel tipo sta entrando in casa!" ringhiò Killyan e volteggiò verso le spalle di Centurios, per cercare di bloccarlo, ma si trovò bloccato da una decina di uomini della ditta.

Centurios entrò nella casa di Agatha Harkness e si incamminò per le scale.
Giunse al piano superiore e, seguendo la strada indicata da un sensore inserito le sue occhio che individuava le fonti di calore, arrivò davanti la porta della stanza di Vicky.
La buttò giù con un calcio e si trovò davanti al letto della ragazza.
Si avvicinò lentamente, tendendo in avanti la mano: filamenti metallici si allungarono da tutto il braccio, andando ad avvolgere il Darkhold.
Quando fu al fianco del letto, con il libro stretto nella morsa, il Darkhold si illuminò e i filamenti rientrarono nel suo corpo.
Una luce avvolse Vicky e il libro, ed entrambi iniziarono a levitare in aria.
Il libro, in grembo alla ragazzo, si aprì e venne sfogliato da un mano invisibile, mentre un'energia incontrollabile spingeva via Centurios.
"No!" gridò l'uomo, mentre il virus Tecnorganico si estendeva dalle sue gambe creando degli uncini ce lo fissarono al pavimento "Non mi arrendo ora che sono a un passo."
Tutto il corpo era diventato un pulsare di fili e cavi, portò entrambe le mani in avanti e le dita si trasformarono allungandosi e dilatandosi fino ad stringere Vicky e il Darkhold.
"Dammi quello che voglio!" urlò "L'incantesimo che mi darà che desidero! E' nelle tue pagine! Incantesimo del Demogorge: vieni a me!"
Il libro si fermò su una pagina, che d'improvviso si infiammò.
La fiamma prese l'aspetto di una figura antropomorfa.
"Sei ti che mi hai evocato?" fece con voce ultra terrena.
"Si! Io sono Centurios, vago su questa terra da secoli! E da te voglio il potere! Il potere per eliminare il sovrannaturale in ogni sua forma e manifestazione!"
"E così sia.." la creatura di fiamme planò verso Centurios e l'avvolse.
L'uomo sentì il fuoco entrargli nelle vene e la sua mente esplodere "Si! Il potere! Il potere è mio!"
Tuttavia la fiamma si staccò dal suo corpo e si sollevò in aria, nella forma di un globo luminescente "Il tuo corpo... è privo di un'anima... Non puoi diventare il demogorge, se non hai un'anima da offrire..." e così dicendo sparì.
"No!" gridò Centurios con gli occhi iniettati di sangue "No! Io.. l'avevo preso... era mio... e invece.. tutto sprecato.. tutto inutile..."
Il virus tecnorganico si espanse come un tela dalle sua spalle, mentre trascinava il corpo di Vicky e il Darkhold a se.
"Ridatemelo! Ridatemi il potere!" si sentiva impazzire, i suoi desideri erano andati in frantumi davanti ai suoi occhi e non gli rimaneva più niente.
Qualcosa, dentro di lui, nella sua mente, esplose.

La casa di Agatha Harkness tremò.
I membri della ditta ancora in piedi alzarono lo sguardo, Iskelior si gettò sotto un tavolo, Killyan volò verso la costruzione, Modred abbaiò contro l'orecchio di Jinx fino a farlo svegliare.
Il soffitto esplose, sotto l'effetto di una pressione dall'interno che ne spedì frammenti a miglia di distanza.
E dal piano superiore, tra i resti della casa, si fece largo un'immensa figura metallica.
Il virus tecnorganico si era esteso ed aveva avvolto interamente il corpo di Centurios, creandovi attorno un costrutto alto quasi tre metri, con ampie ali d'acciaio, simile ad un grosso drago metallico, dal cui collo spuntava la testa di Centurios che guardava innanzi con occhi sanguigni, dal petto, avvolta tra cavi e filamenti, faceva capolino Victoria con il Darkhold.
"Datemi... il... potere!" con un poderoso battito d'ali si issò in aria.
"Quel coso! Sta portando via Vicky!" gridò Sam rialzandosi a fatica, con le mani strette al portico della casa.
Le follate di vento che si alzavano ad ogni battito delle ali era così violente da spazzare via buona parte dei presenti, mentre altri venivano travolti dalle macerie
"Redentori!" la voce della Harkness risuonò nelle mente dei compagni di Victoria "E' avvenuto il peggio! Mentre eravamo presi dall'attacco della ditta, il loro leader ha rapito Victoria Montesi e rubato il Darkhold! Dovete andare a salvarla, prima che sia troppo tardi! Io devo rimanere qui, per impedire che la casa crolli sui bambini che dormono al suo interno... ma vi raggiungerò appena potrò! Andate!"
Mentre il drago metallico si allontanava, Iskelior e Jinx corsero fuori dalla casa, dall'entrata principale, raggiungendo sam e Killina che era apena sceso accanto a lui.
Sul retro della casa, Agatha Harkness teneva le mani tese in avanti, cercando di sostenere la struttura della sua dimora affinché non collassasse sui bambini che dormivano dentro.
"Lancio un incantesimo di levitazione e gli vado dietro! Voi sbrigatevi a trovare come muovervi!" esclamò Killyan rimettendosi in volo sul scia di Centurios.
I restanti redentori si guardarono intorno, il battito delle ali del drago aveva ribaltato tutte le auto del quartiere, Sam corse verso una di queste e si mise a spingerla per rimetterla dritta.
"Sam, ma come facciamo a farla partire?" chiese Jinx dandogli una mano.
"Non è così difficile mettere in moto una macchina senza averne le chiavi!" esclamò Sam mentre l'auto cadeva a terra

Volava.
Libera.
Il cielo era suo.
Ma era il cielo di un mondo che non le apparteneva.
Si appollaiò sulla cima di un palazzo, con i rossi capelli che danzavano al vento.
Fuori dal suo mondo.
Senza una vita.
Senza una famiglia.
Una sola parola di quel mondo le risuonava frequente nelle orecchie.
Darkhold.
Sentita ripetutamente nella sua prigionia nella stanza di Hallowen Jack, era l'unico punto fermo di quel mondo.
Darkhold.

Un suono lontano, come un fischio.
Una vibrazione, che fece tremare tutti i vetri del centro commerciale.
E poi lo scroscio, quando crollò il soffitto.
Amy Chen si buttò sotto una banconata, trascinando con se un donna con un bambina, che stavano guardando i vestiti accanto a lei.
Subito, urla risuonarono nel locale.
Gli avventori correvano in tutte le direzione, verso l'uscita, solo Amy fece qualche passo verso il salone del centro co1mmerciale, dove il grosso drago di metallo e Killyan stavano lottando.
"Ma.. cosa diavolo sono? Mormorò stupita, rimpiangendo di non aver con se alcun tipo di arma.
Fece qualche passo indietro: era evidente che sarebbe stato pericoloso rimanere lì, e lei era abituata a rischiare la vita solo quando la pagavano.
Stava dunque per darsi alla fuga, quando la vide.
Tra i cavi di quel corpo robotico, una figura le cui nudità spiccavano tra lembi di un lenzuolo fatto a pezzi, forme rotonde e morbide di un colore scuro, un volto delicato incorniciato dai capelli corvini, che facevano risaltare le lunghe ciglia.
Così presa da quella visione, Amy quasi non notò che la coda del drago aveva colpito il tetto e il soffitto le stava crollando addosso: si salvò tuffandosi in avanti all'ultimo momento.

"Il potere! Voglio il potere!" ruggì Centurios, mentre gli artigli dell'armatura tecnorganica che gli si era formata attorno calavano contro Killyan "E' colpa vostra! Solo vostra!"
"Ma di che stai parlando? Ha fatto tutto da solo!" gridò Killyan sollevandosi in aria, lasciando che gli artigli si ficcassero nella parete alle sue spalle; poi strinse i pugni e gridò "Grande Dio Del Bosco, il tuo potere Conosco, e Ti chiedo in pegno, una parte del tuo regno!"
Il terreno tremò e dalle fenditure nel cemento si allungarono delle liane che avvolsero il drago.
Centurios tentennò un attimo, poi fece un passo avanti e le sradicò.
"Vediamo come te la cavi contro questo!" Killyan riunì le mani in un coppa e al suo interno iniziò a scintillare una luce "Fulmine io ti invoco, e con la tua forma io..."
"Sciocco!" ringhiò Centurios "Non vedi che la tua compagnia è unita in un tutt'uno con me? Attaccami con una scarica elettrica e anche lei la assorbirà!"
"Oh.. cavolo.." Killyan calò le mani con un'espressione confusa sul volto: un breve attimo di distrazione che diede a Centurios l'opportunità calargli la coda addosso, schiacciandolo contro il pavimento.
Killyan sputò sangue, mentre la coda del drago lo colpiva ripetutamente, senza dargli possibilità dei reagire.
In quel momento, a bordo dell'auto rubata qualche minuto prima, Sam, Jinx e Iskelior, sfondarono l'ingresso del centro commerciale.
Scesero di corsa giù dal mezzo, con il piccolo Modred che abbaiava in mezzo ai piedi e corsero verso il luogo della battaglia.
"Killyan!" gridò Iskelior.
Sam sparò con la pistola, ma i proiettili rimbalzarono sull'armatura.
Jinx si preparò a lanciare un incantesimo, ma Killyan con lo bloccò con un grido "No! Rischi di ferire Vicky!"
Sam allora puntò la pistola verso la testa i Centurios e sparò, ma l'armatura creò un elmo dalla forma allungata che lo protesse.
Centurios afferrò con una mano dell'armatura Killyan e lo sollevò in aria "Lui sarà il primo! Poi verrete voi!"
In una frazione di secondo, Killyan valutò la prospettiva che gli si poneva davanti: salvare se stesso, mettendo in pericoloso Victoria, o sacrificarsi?
Si chiese cosa avrebbe fatto Strange, cosa avrebbe fatto il mago supremo, si chiese se un'altra vita era più importante della sua...
E la risposta che trovò, lo rese pronto ad affrontare la morte con il cuore sereno.
Ma, mentre il drago solleva l'alto mano, con l'intenzione di staccare di netto la testa di Killyan, qualcuno salta sul suo ventre.
Amy Chen afferrò i cavi che stringevano Vicky e li strappò rapidamente via, uno dopo l'altro, abbracciando poi la ragazza e saltando a terra, trascinandola via dalla presa di Centurios insieme al Darkhold.
"No!" gridò l'uomo, spostando il braccio, ora intenzionato a colpire Amy.
Ma prima che potesse muoversi, Killyan gli ficcò le mani nel braccio e gridò "Fulmine, ti invoco, e con la tua forma gioco! "
Una potente scarica elettrica si insinuò nell'armatura tecnorganica, disfacendola e separandola in parte dal corpo di Centurios.
L'uomo gridò mentre sentiva recisi collegamenti con quella che era a tutti gli effetti come una estensione del suo corpo.
Cadde a terra, con la parte metallica che si ritirava sul suo petto, lasciando il corpo nudo.
I redentori lo circondarono "Adesso, preparati a pagare la tua colpa?"
"Pagare?" mugugnò Centurios "Pagare?!"
Si alzò di scatto e dal cento del suo petto si allungarono degli spuntoni metallici che travolsero i redentori.
Sam venne ferito al braccio, Jinx alla spalla e Killyan alla gamba, mentre Iskelior ruzzolò a terra.
"Avete idea di chi sono? Ho lottato contro demoni ed ho vissuto più di quanto vi possiate mai sperare di vivere... e non mi farò sconfiggere da una banda di inetti come voi!" mentre parlava si avventava contro i tre, menando fendenti con la grossa lama in cui si era trasformato il suo braccio.
Il ritmo dei suoi attacchi era così serrato che i redentori non riuscivano a reagire, troppo occupati a schivare, finendo per trovarsi con le spalle contro un muro.

Iskelior si rialzò e vide al suo fianco un residuo di quella che era l'armatura di Centurios, simile ad un grossa staffa di metallo appuntita.
Si voltò e vide i compagni messi alle strette dalla furia di Centurios.
Cosa doveva fare? Lottare? Non ne aveva la forza... e poi non l'aveva mai fatto... mai seriamente, almeno... Ma in quel momento Killyan stava rischiando di morire... I suoi compagni rischiavano la vita... Aveva paura di agire. Aveva paura di muoversi. Perché aveva paura delle conseguenze delle sue azione. Perché aveva paura di se stessa. Sentì un conflitto esploderle nell'anima, ma alla fine afferrò la staffa.

La lama di Centurios Trapassò la mano di Sam.
L'uomo scivolò a terra, gridando di dolore.
Sam vide Centurios incombere su di lui, pronto a sferrare un colpo che lo avrebbe trapassato da parte a parte.
Uno sguardo omicida brillò negli occhi dell'uomo, dietro l'elmo.
Poi aprì la bocca e sbuffò una nuvola di sangue.
La staffa agli aveva trapassato il petto, alle sue spalle Iskelior la spingeva, infliggendogli un dolore indicibile.
Centurios la scagliò via, voltandosi, poi fece qualche passo, boccheggiando, mentre il virus tecnorganico si ritraeva.
"No... mi mancava.. così.. po..." cadde a terra, morto.
Jinx aiutò Sam e rialzarsi, mentre Killyan corse verso Iskelior "Amore.. ci hai salvati!"
"no.." singhiozzò Iskelior arretrando di un passo "Non ti avvicinare... io.. ho tolto una vita..."
"Iskelior... ma cosa..."
"No.. non puoi... capire..." la ragazza esplose in un pianto isterico e corse via.
Killyan le corse dietro.

"Grazie per aver aiutato Vicky!" esclamò Jinx "Io sono jinx, lui è Sam.. e lei?".
Amy, seduta di fronte loro su quello che restava di una panchina, teneva Vicky tra le braccia "Io sono Amy... Amy Chen... Certo che è questa è una delle cose più strane che mi sia mai capitata..."
"Ora è meglio riportare Victoria a casa." Fece Sam accingendosi a prendere la ragazza tra le braccia.
Amy lo osservò contrariata.
"Ma no, mr Buchanan.. non ci privi della sua compagnia..." fece una voce che Sam riconobbe subito.
Si voltarono e videro Hallowen Jack avanzare: alle sue spalle si allargava una nebbia violacea.
"Tutto si è svolto come ho previsto.." il sorriso scintillò sul suo volto verdastro "Adesso che siete lontani dalla casa della strega non potrete fare nulla: Il Darkhold sarà mio!"

 

Nel prossimo numero:
Darkhold#13
Azione e Reazione
Mentre Killyan fronteggia il segreto di Iskelior , giunge il momento del confronto finale tra Hallowen Jack e... ChTon?! Inoltre, Agatha Harkness incontra il Project Sabbath!

 

1)Amy Chen è membro del Branco Selvaggio, la squadra di mercenari guidati da Silver Sable. Qui appare dopo l'avventura in Delvadia su MarvelKnights# dove è stata ferita a un braccio, trovandosi costretta a prendersi un congedo dalla squadra. Da questo numero, sarà una presenza ricorrente.
2) la creatura che vola nei cieli è scappata nello scorso numero dalla base della ditta (nel caso ve lo foste dimenticati!)
3) abbiamo scoperto che Centurios cercava l'incantesimo del Demogorge: per chi non lo sapesse questo incantesimo è già stato attivato una volta, su ghost 8-9, risvegliando una creatura mistica che ha causato un vero e proprio massacro (di mezzanotte) durante il quale sono caduti Blaze, Modred il mistico, Victoria Montesi, Licantropus, Demogoblin e Morbius. Le conseguenze stavolta non sono state così drastiche... forse.
Perché Centurios prende proprio l'aspetto di un drago? Non lo so... mi sembrava un'immagine suggestiva e l'ho scelta!
Quanto alla reazione di Iskelior, dopo averlo ucciso (si, è proprio morto.. e dubito che lo vedremo mai più)... beh, la ragazza si è sempre dichiarata contraria a qualsiasi tipo di violenza, ma le sue motivazioni le scoprirete nel prossimo episodio.