Infarto entrò nell'armeria.
Era circondata da armi ultra moderne.
Le esaminò con occhio critico, scegliendo quelle che riteneva più adatte alla missione e riponendole negli scomparti dell'armatura che le avvolgeva il corpo come una seconda pelle.
E nel frattempo, nella testa, continuava a ripetersi che quella era un'occasione che non doveva lasciarsi sfuggire.
Doveva dimostrare sul campo il suo valore, solo così si sarebbe assicurata la ricompensa che bramava..
Sapeva bene che era un miracolo che fosse ancora viva: il suo corpo era stato disfatto e assorbito come energia da Centurios, dopo che Ghost aveva distrutto la ditta.
Era stato Hallowen Jack, con un mix di tecnologia e magia nera a ricreare quell'involucro.
Ma solo se si fosse dimostrata un buon soldato, Hallowen Jack l'avrebbe premiata con ciò che più desiderava: La libertà.

 

#10 - L'intrusa
di Xel aka Joji

Killyan si svegliò di soprassalto, nel cuore della notte.
Aveva fatto un incubo che non riusciva a ricordare se non vagamente.
La sua mente era confusa, per la fatica del giorno prima, e gli occhi non riuscivano a mettere a fuoco l'ambiente che lo circondava.
Allungò una mano per cercare Iskelior, che riposava al suo fianco, ma invece della pelle morbida della ragazza, si trovò a sfiorare una guancia rugosa e raggrinzita.
"Killian.. amore..." fece una voce roca.
Confuso, Killyan allungò una mano verso il comodino e accese la luce.
Saltò a terra lanciando un urlo, quando si accorse che al suo fianco vi era un'Agatha Harkness con indosso solo una sottoveste.
"Che succede, amore?" fece la donna allungandosi oltre il letto.

"Allora... non avevo sognato.." mormorò Killyan tenendosi una mano sul petto.


La mattina dopo, nel piccolo parco non molto lontano da casa di Agatha Harkness, Jinx stava parlando con una bambina.
"Diana, a casa abbiamo dei problemi, quindi non posso rimanere a giocare con voi oggi, mi spiace.." disse il ragazzo grattandosi la nuca
"Mi spiace.. spero che domani verrai!" sorrise la bambina, indossava un grazioso completino rosso, coordinato con un basco.
Jinx si congedò e corse via.
La bambina rimase immobile, guardandolo andare via, con il sorriso stampato sul volto.
Quando Jinx fu lontano, il suo volto prese un'impressione infastidita "Odio i contrattempi..."
Si diresse verso il centro del parco, dove troneggiava un grosso scivolo a forma di elefantino.
Entrò nella piccola porticina che vi era sul retro dello scivolo, e scese per la scaletta che nascondeva.
Giunse in un'ampia caverna sotterranea, dentro cui dormivano una trentina di bambini.
Si poggiò una mano sul volto e si tolse via il falso volto che ostentava ogni volta che incontrava Jinx, rivelando le sue vere fattezze: quelle del demone Diabolique.
"Se dietro a Jinx non ci fosse sempre lo spirito di sua nonna, eviterei questa pagliacciata... ma c'è il rischio che mi riconosca..." si sedette in un piccolo trono al centro della grotta.
"Andiamo a giocare oggi?" chiese un bambino, seguito da altri due.
"Dormite." Si limitò a dire Diabolique, e tutti i bambini caddero addormentati.
"Hai messo su un esercito niente male." Dall'altra parte della stanza era apparso un uomo snello e alto, dalla pelle giallognola con un grosso naso ricurvo.
Diabolique si alzò di scatto stupita: nessuno poteva entrare lì dentro superando la sua barriera magica, a meno che...
"Whisperer?" mormorò la ragazzina.
"Esatto..." l'uomo le si avvicinò.
"Quindi non è vero che puoi manifestarti su questo piano della realtà solo tramite lo scrigno..."
"Diciamo che quello è uno dei modi. Non pretenderai che passi il resto della mia esistenza in un regno dove non c'è nulla?" il demone si guardò intorno "E' questo l'esercito che intendi usare contro i redentori del Darkhold?"
"Bambini che ho rapito nell'ultimo mese... Saranno loro ad aiutarmi.. ma ancora di più mi aiuterà Jinx... L'ho avvicinato negli ultimi giorni... pensa che sia una bambina qualunque..."
"Vi ho visto Giocare... sembrava divertente..."
"Tra poco sarà come creta nella mie mani..."
"Intendevo per te."
Diabolique lo guardò contraddetto "Che intendi dire?"
Whisperer fece un mezzo sorriso "Ti farò un profezia.. gratis per questa volta.." si avvicinò all'orecchio della bambino e sussurrò "Uno cadrà, uno tradirà e uno si sacrificherà, e da queste macerie il destino di un altra si deciderà. Assaporando ciò che è negato, il carbone diverrà diamante."
Poi fece un passo indietro e svanì.

 

"Scusate il ritardo!" esclamò Jinx lasciando sbattere la porta alle spalle "Come va la ricerca?"
Nella sala da pranzo della casa di Agatha Harkness, Killyan e le due donne stavano spulciando dei testi di magia, ai loro piedi Modred e Ebony dormivano della grossa.
"Come avevo sospettato, si trattava di un demone camaleonte.." fece la Harkness (dal corpo di Iskelior) chiudendo un libro.
Per Jinx continuava ad essere uno shock sentire la voce di Iskelior, di solito frizzante e agitata, con quel tono grave e lento.
"Il suo sangue..." proseguì la Harkness "E' la base di molti incantesimi e pozioni di Trasmutazione. Agevola il passaggio di uno spirito da un corpo all'altro."
"Probabilmente avete attivato un incantesimo senza rendervene conto..." Killyan scorreva le righe dei libri con sguardo attento "Ma non sapendo il tipo di incantesimo sarà abbastanza difficile trovare la contro formula per riportare le cose a posto.."
"Wow." Jinx si sedette accanto a Killyan "Non ti avevo mai visto con un libro tra le mani.. pensavo che non sopportassi leggere!"
Killyan gli lanciò un'occhiataccia e proseguì nella lettura "Qui dice che di norma gli incantesimi di Trasmutazione compiuti con il sangue di demone, devono essere annullati nel giro di quarantott'ore per non correre il rischio che diventino irreversibili."
"Irreversibili?" gridò Iskelior.
Jinx trattenne una risata: non si sarebbe mai aspettato di vedere la faccia della Harkness con quell'espressione a metà tra il terrorizzato e il disgustato.
"Non posso rimanere per l'eternità in questo corpo!" Iskelior si voltò verso il suo corpo "Senza offesa, Mrs!"
"Purtroppo in questa casa ho una biblioteca molto limitata... Tutti i miei testi mistici sono nella mia magione di Whisper Hills..." la Harkness fece finta di non averla sentita "Ma non possiamo andare li, lasciando qui Victoria da sola..."
"Ecco qui!" Killyan puntò l'indice contro una pagina "Sentite cosa dite: tutti gli incantesimi di trasmutazione di questo tipo vengono invertiti nel quando i due o più spiriti coinvolti riescono a entrare in una sintonia tale che il passaggio avvenga di nuovo spontaneamente."
"Quindi io e Mrs Harkness dovremmo entrare in sintonia?" chiese Iskelior.
"Sono sicuro che non sarà poi cosi brutto vivere per sempre in quel corpo!" esclamò Jinx.

 

Sam era seduto al tavolo dell'internet point.
Sullo schermo aveva le email ricevute dai suoi ex colleghi dell'Interpol.
Era stata un bene che avesse mantenuto i contatti con loro anche dopo aver abbandonato il lavoro.
Aveva ricevuto i dati sulla Future Trasporti ed alcune aziende ad essa collegate: la Magazzini Tomorrow e la Another Day Assicurazioni.
Confrontando i dati relativi alle tre ditte, si stupì nello scoprire che la fondazione di tutte risaliva a più di un secolo prima, tuttavia i ritmi delle operazioni e trattative di ognuna erano incostanti, era come se le aziende fossero state a lavoro solo durante alcuni anni.
Continuando ad esaminare il materiale inviatogli, trovò gli indirizzi delle sedi di New York delle ditte. Vi era inoltre un quarto indirizzo, un magazzino presso il molo intestato al proprietario di tutte e tre le aziende: tale Jordan Boone.
Sam si alzò, pronto a fare un salto al molo.

Iskelior era da sola, nella cucina della casa di Agatha Harkness.
Teneva una mano alzata, con il palmo aperto puntato contro la finestra.
La luce del sole ne delineava i contorni, sottolineando la tela di rughe che la costellavano.
Per lei, che aveva passato quasi due millenni in una dimensione dove il tempo non la sfiorava, l'idea di invecchiare era stato qualcosa distante, di astratto.
Mentre ora, dentro il corpo della vecchia Harkness, il pensiero del deperimento era diventato concreto...
"Va tutto bene?" chiese Agatha Harkness entrando nella cucina.
"Si.. tutto..." mormorò Iskelior; guardandola provava un certo disturbo: non tanto per il fatto di sta parlando con se stessa, quando perché vedere il suo corpo con un vestito dalla gonna lunga con tanto di corpetto le sembrava un affronto alle sue forme.
"Forse lo scambio di corpo è stato traumatico per te..." si avvicinò a un sportello e tirò fuori un barattolo di caffè, poi passò un bicchiere a Iskelior "Puoi riempirlo d'acqua per cortesia?".
"Già.. per me." Sbuffò Iskelior afferrando il bicchiere. "Per lei invece è tutto di guadagnato!"
"Cosa intendi dire?" chiese confusa la Harkness.
"Voglio dire.. è come il cambio dell'usato! Lei ha dato via questa carcassa avvizzita e si è presa un modello nuovo di zecca!" Iskelior si avvicinò al lavandino.
"Ragazza mia.. io non ho alcun motivo per odiare il mio corpo..." disse la Harkness mentre metteva il caffè nella macchina."
"Però odia me!" fece Iskelior, aprendo il rubinetto.
La Harkness, che stava inserendo la presa della macchinetta del caffè, assunse un'espressione stupita "Odiarti? Ma come ti è..."
Venne interrotta da un lampo di luce.
Le due donne vennero scagliate a terra.
"Cosa succede?" Killyan e Jinx corse in cucina.
Davanti al lavandino galleggiava una sfera d'acqua, mentre per tutta la cucina saettava una scintilla che era saltata fuori dalla presa della corrente.
"Un demone acqua e un demone elettrico!" gridò la Harkness "Sono riusciti a entrare in casa!"

 

Infarto si avvicinò guardinga alla casa.
Si adagiò contro la parete, scivolando verso la porta.
Tese l'orecchio e sentì dei suoni in lontananza.
Era il momento perfetto per entrare in azione

 

"Mi sono perso qualcosa o in questa casa i demoni non potevano entrare?" esclamò Killyan.
"La barriera che protegge la casa è collegata a me!" spiegò la Harkness "Aver cambiato corpo, ha scombussolato i miei poteri, quindi l'ha indebolito e ha permesso a questi due demoni di entrare tramite i cavi elettrici e le condutture idrauliche!"
"Beh, non sarà difficile tenerli a bada!" Killyan portò una mano innanzi e sul suo palmo si formò un piccolo tornado che travolse il demone elettrico e buona parte dei mobili della cucina.
"Killyan! No! Nella magia elementale l'aria e l'elettricità sono un unico elemento! L'unica cosa che hai ottenuto è devastare la stanza!"
"In effetti dovresti passare più tempo sui libri..." commentò Jinx facendosi avanti: allargò le braccia e un muro di luce di rosa si formò tra i redentori i due demoni "Questo dovrebbe darci il tempo di pensare a come..."
Un'esplosione coprì le ultime parole di Jinx: Infarto aveva fatto saltare in quel momento la porta di casa e si apprestava a correre dentro.
"Ma chi diavolo sei tu?" Killyan si parò davanti la ragazza.
Per tutta risposta Infarto lanciò tre piccole granate.
L'esplosione fece crollare parte delle pareti. Iskelior e Agatha si trovarono separati dagli altri, bloccate nel salotto, mentre Jinx, con Ebony e Modred, era in cucina davanti ai due demoni degli elementi e Killyan fronteggiava Infarto nell'ingresso.

 

Sam aveva intanto raggiunto il magazzino sul molo.
Come la sede della Future Trasporti, sembrava abbandonato da tempo.
"Speriamo che Vicky stia bene.. mi spiace perdere tutto questo tempo lontano da lei..."Sollevò la saracinesca ed entrò dentro, impugnando la pistola.
Ringraziò di aver portato con se una torcia, poiché c'era un buio così profondo da non poter vedere oltre il suo stesso naso.
L'accese e vide che nel magazzino erano accumulato centinaia di casse, con sopra i marchi delle tre ditte, coperte dalla polvere e dalle ragnatele.
Camminò per qualche minuto, quando notò una cassa d'acciaio, lucida e pulita.
Si avvicinò e la spinse, spostandola di qualche metro.
Celava un buco, circa un metro di diametro, con un piccola scaletta di metallo.
Stava meditando se scendere o meno, quando tutte le luci del magazzino si accesero.
Sam gettò a terra la torcia e impugnò la pistola con entrambe le mani, roteando su se stesso alla ricerca di un bersaglio da colpire.
"La facevo più furbo Mr Buchanan..." risuonò una voce nel magazzino "Ma venire così, da solo, in territorio nemico..."
In cima ad una cassa era comparsa una figura dalla pelle verde con un completo nero: era Hallowen Jack.
Sam gli sparò subito contro, ma nel corpo di Jack si aprirono dei fori proprio dove era dirette le pallottole e queste andare a conficcarsi nel muro alle sue spalle.
"Cosa diavolo è la Future Trasporti? Cosa volete da Vicky?" gridò Sam rifugiandosi dietro una cassa per ricaricare la pistola.
Jack saltò giù dalla cassa con grazia "Future Trasporti, Magazzini Tomorrow, Another Day Assicurazioni... quanti nomi... Ci può chiamare semplicemente la ditta... La ditta è un progetto a cui lavoro da molto tempo. E' la mia chiave per ottenere quello che mi aiuterà a salvare la donna che amo. Il Darkhold è solo l'ultimo dei bersagli che mi sono posto"
"Hai creato tu la ditta? Sei Jordan Boone?" chiese Sam scivolando lentamente dietro le casse per giungere alle spalle dell'uomo.
"Jordan Boone.. Ah, ah ah! Da quanto tempo non sento quel nome!" Hallowen Jack sorrise nel vedere l'ombra di Sam allungarsi alle sue spalle: si voltò di scatto tendendo una mano, le sue dita si estesero avvolgendo Sam e bloccandolo "Ora mi può chiamare semplicemente Jack."
"Cosa.. diavolo... sei?" ringhiò Sam divincolandosi.
"Mi permetta Mr Buchanan, di invitarla nella base sotterranea della ditta..." sorrise Jack.

 

"Faccia qualcosa Mrs Harkness!" Strillò Iskelior.
"Ci sto provando, ragazza mia! Ma non è facile con te che mi urli nelle orecchie..." la donna tese le braccia (o meglio, le braccia del corpo di Iskelior) e sui palmi delle mai brillarono due luci "Che la mia casa obbedisca ed ogni creatura intrusa sparisca!"
Le luci aumentarono d'intensità.

Infarto, che in quel momento stava saltando addosso a Killyan si bloccò a mezz'aria, come pure i due demoni in cucina.

Le luci si estinsero.

Infarto completò il suo salto, colpendo Kyllian al volto con un calcio, mentre i due demoni ripresero a spingere contro la barriera di Jinx.

Agatha si accasciò a terra "Non ce la faccio.. non essendo nel mio corpo.. il mio spirito è turbato.. non posso scacciare gli intrusi dalla casa..."

Intanto il demone elettrico aveva distrutto la barriera di Jinx, e si era scagliato contro il ragazzo.
Jinx l'aveva evitato, ma subito il demone acqua lo aveva avvolto e il ragazzo si trovavo ora in procinto di annegare.

"Morrigan della morte, dl tuo potere dammi una parte, e che uno stormo faccia tremare, il nemico mi osa affrontare!" una luce nera scintillò sulla punta delle dita di Killyan e da esse fuoriuscì uno stormo di corvi che iniziò a beccare a Sangue Infarto.

La donna premette un pulsante della sua armatura e fiammata fuoriuscirono dalle giunture, carbonizzando gli uccelli.

"Mrs Harkness! Dobbiamo fare qualcosa!" strillò isterica Iskelior.
Agatha le prese la mano tra la sua "Calmati ragazza... dimmi un cosa: perché prima ha detto che ti odio?"

Jinx riuscì a rinchiudere il demone acqua all'interno di una sfera di energia e poi lo gettò all'interno del freezer, che si era aperto dopo l'esplosione "Quanto sono furbo!".

Infarto fu addosso a Killyan con un balzo, piegò il polso e con uno scatto una lama uscì dalla sua armatura.
Killyan sentì il freddo acciaio penetrargli nella spalla fino a toccare l'osso e lanciò un urlo.

"Kyllian!" Iskelior si voltò verso la parete crollata, preoccupata per la salute dell'amato.
"Stai calma Iskelior... e rispondimi..."
"Ma come può chiedermelo?" esclamò infastidita la ragazza "E' da quando sto in questa casa che ha sempre da ridire sul mio comportamento! Non va bene come mi vesto, come parlo, quello che faccio!"
La Harkness la osservò pensierosa "E perché pensi che io ti dica queste cose?"
"L'ho detto! Perché mi odia!"

Il freezer esplose.
Jinx, che stava parando gli attacchi del demone elettrico si voltò e vide che il demone acqua si era trasformato in un ammasso di scaglie di ghiaccio.
Il demone lanciò un sibilò e tempestò con un raffica di lame di ghiaccio il ragazzo.
"Ok.. non sono così furbo..." disse tra se e se, mentre si parava su due fronti.

Killyan stramazzò a terra, con la testa confusa per il dolore.
Infarto iniziò a salire per le scale.

"Iskelior.. è vero. Mi da fastidio vedere che vai in giro mezza nuda, che ostenti le tue abitudini sessuali a voce alta e tutto il resto..." ammise la Harkness.
"Almeno lo ammette che è una bigotta!" sbuffò la ragazza.
La donna trattenne un risolino "Ma il motivo per cui lo faccio, non è perché ti odio..."
"Ah, no?" Iskelior la guardò confusa.

Il demone elettrico si lanciò contro Jinx.
Il ragazzo si chinò all'ultimo momento, lasciando che si schiantasse contro il demone acqua.
Questo si sciolse in una pozzanghera d'acqua.
"E' stato più difficile del previsto..." constatò Jinx, mentre Modred abbaiava contro la pozza.
Il liquido si sollevo prendendo una forma atropomorfa: all'interno dell'acqua scintillavano i residui della carica elettrostatica.

"Ok, oggi non è il mio giorno fortunato.."

Infarto butto a terra la porta della camera da letto.
Vicky dormiva nel suo placido sonno, con il Darkhold poggiato in grembo.
"L'ho trovato..." allungò un braccio verso il libro.

Agatha Harkness parlò tenendo una mano sul petto e l'altra sulla mano di Iskelior "Ho molti anni sulle spalle e ho visto gli usi e i costumi degli uomini cambiare e sovrapporsi. Ed è per questo, ragazza mia, che provo rabbia quando mi guardo in giro al giorno d'oggi e vedo l'immagine di noi donne svenduta. Quando vedo riviste e programmi dove il corpo femminile è mostrato con il solo scopo di compiacere il pubblico, non posso fare a meno di pensare che le donne rischiano di diventare sempre più un pezzo di carne senz'anima agli occhi degli esseri umani. Non mi scandalizza di certo il sesso, l'ho fatto innumerevoli volte nella mia vita, ma non posso fare a meno di arrabbiarmi quando vedo una ragazza intelligente come te che rischia di dare di sé l'impressione di una poco di buona. In queste breve periodo di permanenza, ho avuto modo di vedere le buone qualità che hai: e mi spiace il pensiero che qualcuno possa ignorarle..."
"Lei... ha fatto tutto quello.. per me?" Iskelior si poggiò una mano sulle labbra "ha cercato.. di aiutarmi.. di indirizzarmi... Nessuno l'hai mai fatto... Nella mia famiglia, ero la minore di otto figli e l'unica femmina... la mia educazione... non è importata a nessuno... A mio padre... andavo poco a genio... Lei invece...ha voluto aiutarmi"
Si guardarono un attimo in silenzio, poi sorrisero e si abbracciarono.
Una luce intensa avvolse nel salotto.
Quando si estinse, Agatha Hakness galleggiava in aria con le braccia allargate
"Che la mia casa obbedisca ed ogni creatura intrusa sparisca!"
La casa tremò.
Infarto non riuscì a muovere più un muscolo, rimase con la mano tesa e le dita che sfioravano la copertina del libro.
I due demoni si bloccarono sovrastando Jinx.
Le mura crollate della casa si aprirono e la porta si spalancò.
Infarto e i demoni vennero sollevati da terra e trascinati verso la porta da un vento magico, che li sbalzo verso il cielo.
La ragazza fu gettata fino all'interno del demone, l'acqua caricata fece andare in corto i circuiti della sua armatura.
"No... no.. ero così vicina!" gridava, mentre le giunture dell'armatura esplodevano

Killyan riaprì gli occhi e vide Iskelior con le mani poggiate sulla sua ferita.
"E' tutto apposto amore, tra qualche secondo sarà a posto.
Intanto Agatha Harkness girava per la casa riparando i danni con gesti della mano.
Giunse in cucina e si avvicinò al frigorifero "Come ha fatto a ridursi così?"
Jinx prese Modred in braccio "Ehm.. sa, i demoni!"
"Dovremo chiamare un tecnico... non posso sostituire i meccanismi rotti con la magia.." qualche altro gesto e anche la cucina fu apposto.
"Beh, cosa mi sono perso? Come avete fatto a tornare nei vostri corpi?" chiese Kyllian entrando in cucina con Iskelior.
"Diciamo che abbiamo imparato a conoscerci meglio..." rispose la Harkness.
"Già. Ho scoperto che Mrs Harkness ha fatto sesso innumerevoli volte nella sua vita... non si direbbe vero?" esclamò Iskelior.
Tutti tacquero.
"Ehm.. chissà quando tornerà Sam?" fece con aria indifferente Jinx.

 

Prossimamente:
Darkhold#11
Bambini Cattivi
Diabolique fa la su mossa e i redentori si trovano di nuovo sotto attacco! E intanto, Hallowen jack si prepara alla mossa finale!

Giusto un paio di note
1) la casa di Agatha Harkness. Allora, ho combinato un po di casini in proposito: nel numero 5 dicevo che si trovava in una non precisata Salem, poi ho tirato fuori un NewSalem, convintissimo che a NewYork ci fosse una zona con questo nome. Ora ho risolto la cosa: l'attuale casa della Harkness sta nel NewJersey. Tuttavia la Harkness ha un'alta casa a Whisper Hills.
2) la caratterizzazione della Harknes. Mi è stata molto contestata, mi è stato detto che non era coerente con il personaggio farne una vecchi bigotta che si scandalizzava a sentir parlare di sesso. Ammetto di aver calcato un po’ la mano negli scorsi numeri, preso dall'atmosfera goliardica, tuttavia i continuo a pensare che un personaggio nato e cresciuto in un tempo in cui i costumi fossero più rigidi rispetto al nostro, non potesse fare a meno di avere una mentalità più severa, pur essendo una strega. Ma visto che il personaggio non è solo mio, ma è in cogestione con rossointoccabile, sono corso ai ripari, realizzando il dialogo tra lei e Iskelior. Dialogo che doveva esserci già nel piano originale dell'opera e serviva ad appianare i contrasti tra le due, ma alla fine è diventato la spiegazione del comportamento della Harkness.
3) i bambini rapiti da Diabolique. Forse non ve ne siete accorti, ma questa sottotrama va avanti dal numero 6:P è da allora che vi mostro spezzoni di telegiornali in cui si parla di rapimenti di bambini:P Diabolique è finalmente riapparsa dopo il numero 0, presto farà la sua mosse. L'idea che Whisperer si mossa manifestare in questa realtà anche al di fuori dell'evocazione è tutta mia.