La ragazza corse nel vicolo gridando.
I tre teppisti le furono subito dietro.
Un piede in fallo, colpa forse di una lattina di birra abbandonata, e si trovò a terra, con il naso riempito dal tanfo dei rifiuti.
"Non è un comportamento educato, bellezza..." fece uno dei tre teppisti, agguantandole il collo con la mano e bloccandola a terra.
"Vi prego.. non fatemi male... non fatemi male..." singhiozzò.
"Male? oh, no.. vedrai... sarà divertente!" ridacchiò un altro.
"Fermatevi!" gridò una voce alle loro spalle.
Si voltarono di scatto ed esplosero in una fragorosa risata nel vedere chi aveva intimato l'ordine.
Vivevano a New York, la città con il maggior tasso di super eroi d'America, ce n'erano proprio di tutti i tipi, ma quello che avevano davanti li batteva tutti sul piano del ridicolo: era una versione gracile e mal vestita dell'Uomo Ragno, con un costume tutto sporco e stracciato, in particolari mancavano grossi lembi di tessuti sulle braccia e sulla schiena...
"E tu chi saresti? il cugino povero dell'Uomo Ragno?"
La risata risuona.
"Io... sono... un eroe... non ridete di me..." l'uomo in calzamaglia digrigna i denti "non... ridete... di me!!"
E le risate diventano d'un tratto urla di dolore.

#6 - Entra nella mia tela...

"Non mi convince..." mormorò Sam.
"Perché ero sicuro che l'avresti detto?" chiese Killyan.
"Sam, se Strange si fidava di Mrs.. Harkness penso che possiamo fidarci anche noi..." constatò Jinx.
L'anziana donna chiuse il tomo che aveva poggiato sulle gambe "Fatto... ho ripristinato la barriera mistica che protegge la mia dimora. L'inferno che si è scatenato sulla terra nei giorni scorsi l'aveva intaccata e le emanazioni demoniache sono riuscite a penetrare qui dentro... Adesso la presenza di qualsiasi demone cerchi di entrare sarà rivelata all'istante."
"E cosa ci dà la sicurezza che funzionerà?" chiese scettico Sam.
In quel momento suonò il campanello.
La Harkness, che era seduta sul pavimento, circondata da candele accese e incensiere, si alzò in piedi, si avvicinò alla porta e, prima di aprire, fece un gesto con la mano che ripulì il salotto da quegli oggetti.
Dietro la porta vi era una donna vestita con tailleur che sorrise appena si trovò l'anziana davanti. "Buon giorno! Scusi il disturbo, rappresento la Natas, industria leader nella fabbricazione di elettrodomestici e vorrei portare alla sua attenzione i nostri ultimi prodotti. Posso entrare."
"Ma certo." Fece Mrs.. Harkness, facendole cenno con la mano di accomodarsi.
La donna sorrise, fece un passo in avanti, ma sulla porta s'illuminò una scintilla, il corpo della donna sussultò, poi si alzò in aria e fu scagliato indietro in mezzo alla strada.
"Cosa è stato?" esclamò Sam correndo al fianco della Harkness sulla porta.
La donna si stava rialzando e puntò lo sguardo furioso contro la casa, gli occhi, prima azzurri, erano diventanti gialli e iniettati di sangue.
Si mise a correre verso la porta, mentre ad ogni passo il suo corpo cambiava, ottenendo delle sembianze simili a quelle di una grossa lucertola.
Quando giunse davanti l'uscio, il demone, che era ormai tornato al suo aspetto reale, calò la mano artigliata contro la Harkness.
Tuttavia il suo braccio non riuscì ad andare verso la soglia, tanto che un'altra scintilla ne avvolse il corpo sollevandolo in aria.
"Ha ancora dubbi sull'efficienza delle difese della casa, Mr. Buchanan?" chiese con un sorrisetto la Harkness.
"Diciamo che per il momento sono soddisfacenti." Sam imbracciò il fucile e lo puntò contro il demone, sparandogli un colpo dritto alla testa.
"Beh, penso che ora possiamo anche andare a fare colazione.." commentò Jinx

In quel momento anche Peter Parker, conosciuto anche come l'Uomo Ragno, si apprestava a fare colazione.
Era stremato dopo una notte passata a fare a botte con i criminali di New York, ma non aveva potuto dormire molto perché quella mattina doveva andare all'università.
Entrò in cucina e vide sul pavimento della cucina sua figlia May, che giocava allegramente con i suoi peluche dell'Uomo Ragno e del ragno rosso.
Sua moglie era davanti ai fornelli, ma sembrava non stesse prestando molto attenzione alle uova che stavano iniziando a fumare sulla padella, in quanto immersa nella lettura del giornale.
"Che succede rossa?" chiese Peter spegnendo il gas. Le baciò le guancia e proseguì con tono sarcastico "Nella sezione costume insinuano ancora ad una tua relazione con George Clooney?"
Mary Jane si voltò, aveva un'espressione preoccupata in volto "Peter c'è un articolo sull'Uomo Ragno."
"Qualcosa del tipo: L'Uomo Ragno, la minaccia? Ci dovremmo essere abituati ormai, no?" Peter prese la padella e lasciò scivolare l'uovo bruciacchiato su un piatto.
"Veramente.. dicono che ha ucciso una persona..." disse la ragazza.
"Hanno ritirato fuori la storia di Joey Z? O e' un nuovo scherzo dello scorpione?" Peter prese un pezzo d'uovo con la forchetta e ne guardò la superficie nerastra con aria dubbiosa "Certo che devono essere proprio a corto di notizie!"
"Veramente è successo ieri notte... L'Uomo Ragno ha ucciso tre teppisti che cercavano di violentare una ragazza.." Mary Jane gli mise il giornale davanti al muso.
Peter sputò l'uovo che aveva appena messo in bocca sulla sua foto che svettava al centro dell'articolo "Ma cosa? Scherzano! Io non avrei mai..."
Mary Jane sospirò "Lo so che non sei stato tu Peter... Ma penso dovrai fare qualcosa in proposito, prima che gli eventi degenerino.." lo abbracciò sorridendo "ti avverto che non ho intenzione di aiutarti a creare altre quattro nuove identità!"
Peter lanciò un'occhiata preoccupata all'orologio.
"Ci penserò mentre vado al lavoro. Sono già in ritardo!"
Gettò quel che restava dell'uovo nella pattumiera e corse via.

Da qualche parte, nel sottosuolo di New York.
"Ridevamo.. di me.. ridevano.." in una stanza bianca, con le pareti imbottite, il ragazzo con il costume dell'Uomo Ragno piagnucolava raggomitolato in un angolo. "Non dovevano ridere... non è giusto...io sono un eroe..."
Dietro un vetro tre persone lo osservavano.
"Mi sembra instabile..." constatò una ragazza con indosso un’armatura rossa che le cingeva l'intero corpo eccetto il viso.
"Infarto ha ragione... non vedo come questo ragazzino ci permetterà di ottenere il Darkhold!" fece un uomo seduto su una sedia a rotelle iper-tecnologica, una maschera d'acciaio gli copriva la parte superiore del viso lasciando i capelli bianchi ricadere sulle spalle "Per quanto grande sia il suo potenziale... non è abbastanza intelligente per usarlo!"
Il terzo uomo, seduto di fronte ad una scrivania, e nascosto dalle ombre, rise allegramente. "Mio caro Centurios, ti ho dimostrato più di una volta che le mie azioni raggiungono sempre l'obbiettivo che si prefiggono. Questo ragazzo sarà in grado di adempiere il compito che la nostra Ditta gli affida."
L'uomo premette un pulsante sulla scrivania e la sua voce risuonò all'interno della stanza bianca "Ti sei riposato abbastanza figliolo... è il momento di un'altra passeggiatina per New York..."
"No.. non voglio.." il ragazzo nascose il volto tra le braccia.
"Sai cosa succede se ti rifiuti, vero?" fece la voce con tono malizioso.
Il ragazzo alzò la testa di scatto, con la bocca contratta in una smorfia di dolore "No.. ti prego..."
"Allora.. vai. Sai cosa devi fare." nel soffitto della camera si aprì una botola dietro la quale si estendeva un lungo tunnel.
Il ragazzo si alzò guardando verso l'alto e parlo con voce decisa "Si.. punire... i criminali..."


"E adesso che facciamo?" chiese Killyan stravaccandosi sul divano.
"Penso che dovremmo contattare il Dr. Strange, no? E' quello che avremmo fatto fin dall'inizio se non ci fosse stato quel casino..." suggerì Jinx, seduto a terra con Modred tra le gambe.
"Strange risulta ancora irreperibile.. penso che ci vorrà un po' perché si riprenda dalla crisi infernale... Al più presto mi recherò personalmente a parlare con lui." Disse Agatha Harkness entrando nel salotto, Ebony era al suo fianco e faceva le fuse contro le sue gambe.
"Questa situazione non può durare a lungo!" sbottò Sam, accanto al camino "Non c'è stato ancora verso di capire dove sia l'anima di Victoria!"
"La questione è contorta Mr. Buchanan. L'anima della Montesi non è più nel suo corpo, tuttavia ho come la sensazione di percepirla aleggiare attorno, anche se non mi è ben chiaro come." Spiegò Agatha carezzando Ebony.
"Scusi Mrs.., mi sa dire dov'è la lavatrice? Devo lavare la mia tunica.. sono giorni che la porto addosso!" in quel momento entrò Iskelior a interrompere la discussione: era completamente nuda e teneva il suo abito ripiegato su un braccio.
"Oh, santo.." la Harkness portò una mano davanti la bocca con tono stupito e ancora di più la stupì il fatto che i tre ragazzi presenti non ebbero alcuna reazione di fronte a quel costume adamitico, come se vi fossero da tempo abituata.
La donna si alzò di scatto "Figliola, non pensi che sarebbe il caso metterti addosso qualcosa?"
"Oh si, metterò la tunica appena l'avrò lavata." Sorrise Iskelior.
"Intendo mettere qualcosa adesso. Non è opportuna che una ragazza per bene si presenti in questa tenuta in una casa piena di uomini!" fece con aria scandalizzati
"Ormai ci abbiamo fatto il callo, Mrs.. Harkness." La avvertì Jinx giocando con Modred.
"E poi le assicuro che a loro non da alcun fastidio!" aggiunse Iskelior "Anzi, dovrebbe vedere com'è compiaciuto Killyan quando entro nel suo letto così e poi gli.."
La Harkness le impedì di completare la frase, l'afferrò per la mano e la trascinò dietro di se "Dovrei aver qualche vestito al piano di sopra!"
"Il pudore e il buon costume sono sprecate con una ragazza cresciuta nell'antica Grecia..." mormorò Killyan .

Peter Parker volteggiava nei cieli di New York, con in testa un pensiero fisso : chi era stato ad uccidere quei teppisti con il suo costume?
Era una faccenda da risolvere al più presto: aveva già avuto abbastanza taglie sulla testa!
Fece un rapido calcolo mentale sui chi potesse aver preso il suo posto: i suoi cloni erano fuori questione, Brock aveva di nuovo il costume di Venom quindi non c'era motivo che vestisse i suoi panni, ma come poteva esserne sicuro? Lo scorpione, poi, doveva essere ancora in prigione.
"Oddio... se spunta fuori un altro clone giuro che urlo..." Fu strappato dai suoi pensieri vedendo un uomo che scappava con la borsetta che aveva rubato ad un'anziana signora.
"Ah, il lavoro chiama! Lascerò a più tardi le mie deduzioni -non un clone, ti prego non un clone-" l'Uomo Ragno si gettò all'inseguimento del ladro, ma un attimo primo che lo raggiungesse, l'uomo fu sbattuto e attaccato contro la parete da un getto di liquido vischioso, simile a ragnatela.
Guardò sopra un palazzo e vide un ragazzo vestito con quella che sembrava la versione punk del suo costume.
L'Uomo Ragno atterrò a qualche passo dal ragazzo "Non niente da contestare quando qualcuno acchiappa un criminale, ma quando il qualcuno in questione ha un costume uguale il mio addosso e il giorno prima un sosia dell'Uomo Ragno ha commesso un omicidio, non bisogna possedere un sesto senso per capire che c'è qualcosa che non quadra."
Il ragazzo fece qualche passo indietro.
"Adesso.. chi sei tu? Ti prego non dirmi che sei un clone, qualsiasi cosa, un figlio venuto dal futuro, un doppleganger venuto dallo spazio, ma non un clone."
"Io ... sono un super-eroe... Si, un super-eroe! Sono l'Uomo Ragno! No, sono anche più forte dell'Uomo Ragno.. Sono l'Uomo Ragno alla decima potenza!" la sua parlata, inizialmente stentata e confusa, si faceva via via sempre più decisa.
"Uomo Ragno alla decima potenza? Tutto questo mi ricorda qualcosa..." fece l'Uomo Ragno pensieroso.
"E tu...mi ricordo...hai cercato di fermarmi, ma stavolta non te le permetterò!" il ragazzo si scagliò addosso all'Uomo Ragno " Non mi fermerai!"
Spidey lo colpì un calcio scagliandolo contro un muro, con l'impatto i resti del maschera del ragazzo volarono via mostrando il suo volto: era un ragazzo biondo con gli occhi azzurri "Un attimo, io ti riconosco.. Eri quello che qualche hanno fa si era trasformato in Spider-X... Brian Korm-qualcosa, giusto? Oddio, grazie al cielo, per un attimo avevo seriamente temuto che si trattasse di Ragnocidio... ma il destino non potrebbe mai essere così beffardo..."
Brian portò le labbra in avanti e sputò tre grossi grumi biancastri.
"Una gara di sputi?" l'Uomo Ragno evitò con un salto i tre proiettili "E' per questo che sei qui? Per sfidarmi ad una gara di sputi? "
"Non.. prendermi in giro.. non ... ridere.. di me..." Brian strinse i denti e il suo corpo iniziò a sussultare, gli occhi divennero rossi e il suo cranio iniziò ad allungarsi mentre un fitta peluria inizia a ricoprirne la pelle.
"Ti trasformi quando ti arrabbi? Ma perché, mi chiedo, non è possibile evitare un luogo comune, senza poi incappare inevitabilmente in un altro?"
Le braccia si gonfiarono, mentre sull'ampia fronte andavano ad aprirsi altri piccoli occhi, i denti erano diventati lame aguzze e ai lati della bocca si allungarono due fauci ricurve, dalla schiena si allungarono quattro appendici pelose.
Spider-X lanciò un ruggito verso il cielo che fece vibrare tutte le finestre del quartiere.


"Salve, sono della Lived assicurazioni... vorrei proporle il nostro ultimo pacchetto assicurativo." Davanti alla porta di casa Harkness vi era un uomo sulla trentina, coi capelli neri e due baffetti che spuntavano agli angoli della bocca.
"Uh.. si, entri pure.." lo invitò Jinx.
L'uomo sorrise, fece un passo e subito una scarica avvolse il suo corpo, ne strappò i vestiti, e lo rispedì in mezzo alla strada rivelando la sua vera forma: un demone dalle sembianza scimmiesche.
"E' divertente!" commentò Jinx, mentre il demone scappava via guaendo.
"Non se ne parla nemmeno per scherzo!" gridò una voce all'interno della casa.
Jinx si voltò, chiudendosi la porta alle spalle, e si diresse verso il salotto, dove una atterrita Iskelior stava strillando.
"Non lo terrò addosso, mai e poi mai!" si riferiva al vestito che le aveva fatto indossare la Harkness, sembrava uscito da un film di pionieri, aveva una lunga gonna nera , sopra vi ricadeva un grembiulino bianco, il busto era cinto da un corpetto e sulla testa aveva una cuffietta.
"Ho visto un vestito simile nella lettera scarlatta..." commentò Jinx, prendendo in braccio Modred.
"In effetti, non è proprio all'ultima moda.. ma è quanto di più moderno posso offrirti.." disse la Harkness.
"Preferisco essere di nuovo esiliata per duemila anni piuttosto che tenere questa cosa addosso!" ringhiò Iskelior, mentre in un angolo Killyan rideva nascondendo il volto tra le mani.
"Forse nella stanza gli ospiti c'è qualche vestito rimasto dall'ultima visita di Wanda..." Mormorò l'anziana donna uscendo dalla stanza.
Al piano di sopra, Sam era al capezzale di Victoria.
La ragazza proseguiva il suo sonno mistico, ma sul suo volto aveva un'espressione placida, come se stesse facendo un bellissimo sogno, sul suo grembo era poggiato il Darkhold, la Harkness aveva detto che era meglio tenerlo vicino alla ragazza, perché, qualunque cosa fosse successa, probabilmente aveva proprio un legame con il potere del libro.
Sam poggiò una mano sulla guancia della ragazza "Vicky.. dove sei in questo momento?"

Spider-X lanciò una raffica di proiettili acidi dalla bocca.
L'Uomo Ragno li evitò con delle capriola, lasciandoli andare a corrodere il muro alle sue spalle.
"Non è affatto carino, non ci vediamo da anni e l'unica cosa che sai fare è sputarmi addosso!" Peter lanciò la sua ragnatela verso la creatura, avvolgendolo, ma a Spider-X bastò gonfiare i muscoli per spezzarla.
"Io ti ammiro Uomo Ragno.." la voce della creatura era come un gorgoglio "Non voglio ucciderti, ma se mi intralci ancora non mi lasci altra scelta!"
"Ah, se avessi un penny per ogni volta che l'ho sentito!" l'Uomo Ragno saltò a colpirlo con un calcio contro il testone, facendolo cadere dal tetto.
Spider-X tessé rapidamente la sua tela e si andò a piazzare sul muro del palazzo di fronte.
L'Uomo Ragno saltò nel vuoto per seguirlo; il senso di ragno nella sua tesa pizzicò. Si tenne pronto a schivare un attacco della creatura, ma si accorse troppo tardi che non era di quello che voleva avvertirlo il pizzicore.
Spider-X aveva teso un'enorme ragnatela tra i due palazzi e ora l'Uomo Ragno vi era finito proprio nel mezzo.
"Suppongo che tutto ciò dovrebbe essere divertente da vedere..." mormorò l'Uomo Ragno mentre sforzava i muscoli per liberarsi dalla sostanza vischiosa.
"Perché ridete tutti?" Spider-X si era spostato in cima alla ragnatela "Perché? Sono diventato un super eroe.. la gente non dovrebbe ridere.." iniziò a scendere verso l'Uomo Ragno "Io proteggo la gente... perché non lo capite? Non voglio fare cose brutte.. " allargò le fauci verso la testa dell'Uomo Ragno.
Spidey riuscì a strappare la tela un attimo prima che la bocca della creature gli strappasse via la testa con un morso e saltò via, tornando sul soffitto del palazzo.
Quando guardò giù, si accorse che Spider-X era sparito, rimaneva solo l'enorme tela che si stava andando lentamente disfacendo.
"Oookey... Almeno adesso so chi è che devo cercare. Forse è meglio andare al Bugle e fare qualche ricerca sul ragazzo, magari rintracciando i suoi movimenti degli ultimi anni.." l'Uomo Ragno saltò giù dal palazzo, aggrappato ad una liana di tela "Ragnocidio.. tsk, come mi è venuta un'idea così assurda in testa?"


"Salve, sono della azienda dolciaria Nomed e mi chiedevo se volesse provare..." alla porta di casa Harkness vi era una ragazza bionda che teneva in mano una scatola aperta di ciambelle.
"Si certo, entri pure." Sbuffò Jinx senza farle finire la frase.
Anche stavolta la scintilla scagliò in aria la ragazza che rivelò il suo vero aspetto: era un demone alle sembianze di rapace.
Mentre il demone volava via, Jinx richiuse la porta "Dopo un po' diventa noiosa come cosa..."

Prossimamente
Darkhold#7
Salì sulla grondaia
Spider-X è tornato e la misteriosa Ditta è intenzionata ad Usarlo per recuperare il Darkhold! All'oscuro di tutto, i Redentori proseguono la loro vita di ogni giorno, continuando a proteggere Vicky dai continui attacchi dei demoni!

 

Note:
Torna in questo numero Spider-X, personaggio poco conosciuto apparso in un Midnight Sons Udlimited inedito in Italia (di cui trovate il riassunto qui), che diede parecchi problemi ai nostri eroi, che si trovarono a doverlo affrontare con l'aiuto di Ghost, Morbius, Blaze e anche dell'Uomo Ragno.
Uomo Ragno che compare anche in questo episodio (per gentile concessione dell'amico Mickey!), e quasi la fa da protagonista nelle scene d'azione (se non vi sono chiari i suoi riferimenti allo scorpione, andate a rileggervi,UR #32, mentre per saperne di più sui suoi cloni ed Eddie Brock, la lettura obbligatoria è Webspinner) ma era d'obbligo dare ai Redeemers il tempo di ambientarsi nella nuova casa, e si preannuncia una convivenza difficile, soprattutto tra la Disinibita Iskelior e la rigida Agatha Harkness!
Nel prossimo episodio, torneranno però protagonisti dell'azione! (ma non mancherà neanche l'Uomo Ragno ;D).
Come avete notato ho rivelato anche le identità di due dei tre individui nell'ombra visti alla fine del numero quattro: Infarto e Centurios vengono dritti dalle pagine di Ghost Rider, entrambi erano stati dati per morti, ed è inutile dire che presto ne sapremo di più!