Vicky premette il grilletto e il proiettile volò rapidissimo vero Ringmaster, salvo poi fermarsi a un palmo dal viso dell'uomo, ricadendo poi inerte a terra.
"Non ha ancora capito signorina Montesi che qui non valgono le regole del mondo reale? In questo circo, nato da un pagina del Darkhold, sono le forze oscure a dettare legge!" strillò con voce stridula il circense.
Aprì di colpo il Darkhold, e le pagine del libro iniziarono a sfogliarsi da sole.
Vicky si inginocchiò poggiando una mano sullo stomaco: un intenso dolore le lacerava le carni.
"Lo sente vero? Anche lei è figlia del Darkhold, e non può fare a meno di reagire al suo potere..." il Darkhold brillò di una luce purpurea, mentre al vista di Vicky si appannava.
L'intero circo sprofondò nelle tenebre.

 

La riunione del tomo delle tenebre:

chap 3 Gran Finale?

 

"Nash..." Vicky sentiva il corpo pesante, aprì gli occhi ma intorno era tutto nero.
Il suo ultimo ricordo era quello di essere entrata nel tendone del circo del crimine coi suoi compagni... e poi, cos'era succeso?
"Davvero non lo ricordi?" chiese una voce.
Pure non riuscendo a vedere chi fosse a parlarle, la ragazza ne riconobbe subito la voce "Natasha! Sei tu!" la ragazza ghermì l'oscurità con le dita fin quando non trovò le mani di Nash.
Le strinse subito con forza, stringendola a se.
"Nash! Sei viva! Io credendo.. che tu fossi morta! Io... ho visto il tuo corpo all'ospedale e..." le parole uscivano dalla bocca di Vicky come un fiume in piena, non riusciva più a controllarsi, tanta era l'emozione.
Una luce comparve tra le due ragazze: Nash aveva acceso un fiammifero tra i loro i visi.
"Victoria... io..." la ragazza aveva un'espressione triste in volto "Sono veramente morta... mi sono spenta, senza svegliarmi dal coma..."
Gli occhi di Vicky si velarono di lacrime "No... Io... per un attimo... ho sperato..."
"Ma... c'è una speranza..." fece Natasha, alzò l'altra mano e mostro una pagina del Darkhold "L'incantesimo della vita..."
Vicky la guardò confusa "Una pagina del Darkhold... Nash da quelle pagine non può uscire nulla di buono, l'ho provato più volte sulla mia pelle..."
Nash abbassò gli occhi "Quindi...il fatto che io viva... non è qualcosa di buono..."
Le dita di Vicky sfiorarono la pagina.

La principessa pitone sibilò osservando i corpi privi di sensi di Kyllyan e Iskelior.
Fece scivolare la sua lingua biforcuta sui giovani maghi, come per pregustarne le carni prima di divorarle, mentre il suo corpo umano lanciava dei mugolii di piacere.
Strinse il corpo di Iskelior con la coda e lo sollevò in aria, innanzi alla bocca spalancata.
D'improvviso, un ringhio la distrasse.
Si voltò e vide innanzi a se il piccolo Modred, il cagnolino che lei stessa aveva catturato qualche ora prima, guardarla mostrando i denti.
La principessa pitone lasciò scivolare a terra Iskelior e si fiondò con le fauci spalancate verso Modred.
Il cagnolino spiccò un balzo in aria. Il mostro urtò il pavimento con il muso...mentre il suo ‘banchetto’ rimaneva a galleggiare in aria!
Modred iniziò ad abbaiare furiosamente, mentre il suo corpo si illuminava e gli occhietti iniziavano ad emettere una luce azzurra.
Una forza invisibile schiacciò il corpo della principessa Pitone a terra, il mostrò sibilò e si divincolò, finché, allo stremo, non perse i sensi.
Il suo corpo fu avvolto da nebbia nera e ritornò al suo aspetto normale.
Modred si voltò verso Iskelior e Kyllyan, ma i due erano spariti nelle tenebre...
Guaì e iniziò ad annusare l'aria, alla ricerca dell'odore di Jinx.

"Iskelior! Victoria! Dove diamine siete?" gridò Kyllyan guardandosi intorno.
Nonostante con un incantesimo avesse fatto comparire una fiamma sul palmo della mano, non riusciva a vedere al di là del suo naso, tanto era fitta quella tenebra.
"Kyllian..." una figura apparve di fronte al mago.
"Stephen!" esclamò correndo incontro al dottor Strange "Sei venuto ad aiutarci!"
L'uomo portò avanti un braccio "No, sono venuto a liberarmi di te, Kyllyan, sei il mio più grande fallimento, volevo fare di te il mio discepolo... ma sei stato una delusione su tutti i fronti!" la cappa dello stregone si allungò andando ad avvolgere il ragazzo "L'unica cosa utile che puoi fare è morire!"
"Steph..." Kyllyan sentì il tessuto stringerli la gola, cercò di liberarsi ma non ne trovò la forza e chiuse gli occhi, nella sua testa rimbombavano le parole di Strange: l'aveva deluso.
Ripensò a tutto il tempo passato nella dimensione di Iskelior, i mesi passati ad allenarsi in modo che Stephen potesse essere soddisfatto dei suoi progressi, quando si sarebbero rincontrati...
Pensò alla loro breve convivenza, a come si era mostrato sgarbato con il mago, per celare in realtà l'ammirazione e il rispetto nei suoi confronti...
E ora, gli diceva che l'aveva deluso.
Kyllyan stava lentamente perdendo la voglia di vivere...
"Non farti ingannare!" la voce di Iskelior lo ridestò dal torpore in cui la sua mente era sprofondata "Quello non è Strange!"
Aprì gli occhi e vide che il volto di Stephen si stava trasformando: era diventato quello di sua sorella.
"Mi hai abbandonato... mi hai lasciato morire... perché?" pianse la ragazza.
"N..no.. Non è vero!" i tatuaggi sul corpo di Kyllyan brillarono e la cappa che lo avvolgeva prese fuoco "Io non ti ho abbandonata... e non ho deluso Stephen... Ho sempre cercato di dare il meglio di me! E voi mi avete sempre sostenuto!"
A queste parole la ragazza sparì in una nuvola di fumo.
Iskelior corse al fianco di Kyllyan "Deve essere un incantesimo.. ci stanno mettendo contro le nostre paure e i nostri ricordi..."
"E' successo anche a te?" chiese Kyllyan.
"Si.. mi sono trovata di fronte a mio padre...E ha cercato di uccidermi..." disse la ragazza.
"E come ha fatto a sfuggire all'incantesimo?" fece Kyllyan raccogliendo la sua staffa da terra.
"Ho fatto come te." Spiegò "Ho ricordato chi era mio padre e ha come abbia dato la vita per salvarmi... e che proprio per questo non avrebbe mai cercato di uccidermi..."
Kyllyan la prese per mano "Andiamo a cercare gli altri..." e sparirono nel buio.

Jinx cadde a terra.
Si era finalmente riuscito a liberare dalla corda che gli stringeva le mani, ma non riusciva più a capire dove si trovava.
Era legato in uno dei punti più alti del circo, tuttavia la caduta non era stata che di qualche centimetro.
Era come se dopo che erano scese le tenebre nel circo, il concetto di spazio fosse sparito.
Iniziò a muoversi, tendendo le mani in avanti per non sbattere contro qualcosa.
Le sue mani d'improvviso sfiorarono un viso, un naso rotondo e un paio di occhiali tondi.
"Non è possibile..." riconobbe subito quei lineamenti "Nonna, sei tu?"
"piccolo Jinx.." la voce, atona e roca, era quella che per tanti anni gli aveva letto le favole prima di dormire.
Le tenebre si schiarirono e Jinx si trovò faccia a faccia con Louise Hastings.
"Nonna... allora sei via!" il ragazzino la abbracciò scoppiando in lacrime "Io non pensavo che tu... vedevo anche il tuo fantasma.. Oh, Nonna!"
Un ruggito risuonò nel buio e qualcosa strappò Louise dalle braccia del nipote.
Jinx vide l'anziana donna nella stretta di Morbius il vampiro.
"No.. non di nuovo!" esclamò.
Gli artigli del vampiro si poggiarono sulla gola della donna e con un gesto secco la tagliò, lasciando poi cadere il corpo a terra.
Jinx le corse accanto, sollevandole la testa "Nonna ti prego, resisti..." con un gesto istintivo premette le mani sul collo della donna, cercando di limitare l'uscita del sangue "Ora chiamo Iskelior... e le ti guarirà!"
Ma Louise aveva già smesso di respirare.
Morbius si fece avanti, spalancando le zanne "Il prossimo sei tu..."
Jinx versò cale lacrime sul volto della nonna "Nonna.. ti prego.. apri gli occhi...Io... senza di te... voglio solo morire..."
"Sarai accontentato..." Morbius lo prese per il collo, sollevandolo a terra.
Il ragazzino inclinò la testa su una spalla, osservando il vampiro con occhi spenti.
"E' davvero questo quello che vuoi?" fece la voce del suo mentore Modred nella sua mente "A cosa è servito l'allenamento a cui ti ho sottoposto se ti basta così poco per arrenderti... Tua nonna è morta lottando, pensi che sarebbe felice di sapere che tu ti sia arreso così facilmente?"
Jinx sbarrò gli occhi "Io.. non mi arrendo... per la nonna, per Modred e per tutti quanti!" portò le mani sul volto del vampiro ed una luce si accese, facendolo sparire in un lampo.
Il ragazzo si trovò di nuovo con il sedere a terra, si guardò intorno, ma del corpo di sua nonna non c'era traccia, trovò invece con grande sorpresa, il piccolo Modred che lo osservava scodinzolando.
"Oh, Moddy! Stai bene!" lo prese in braccio "Mi ero così preoccupato! Andiamo a cercare gli altri..."

"Prendi questa pagina... e l'incantesimo della vita si attiverà..." sussurrò Nash all'orecchio di Victoria.
"Nash.. io..." la mano di Vicky era poggiata sulla pagina.
"Fallo per me... Così io potrò tornare a vivere..." continuò la ragazza.
Victoria strinse gli occhi, poi li riaprì e parlò sorridendo "Nash.. io voglio vivere sempre con te..." strinse la mano di Nash e la pagina nella sua "E così è..." le lacrime rigarono il suo volto, mentre la voce diventata rotta dal pianto "Tu sei con me... sempre..."
"Vicky... voglio vivere... ti prego..." piagnucolò Nash.
Victoria la allontanò, prendendo in mano la pagina "Tu... non sei Nash..."
Il voltò di Natasha divenne una maschera di dolore, mentre spariva, come sabbia spazzata dal vento.
Vicky osservò la pagina, le parole che vi erano scritte su potevano davvero riportare in vita i morti, le avrebbero ridato Natasha.
Le sue lacrime macchiarono il foglio.
La ragazza lo ripiegò e lo posò in tasca.

Le tenebre svanirono.
I redentori si ritrovarono all'interno del tendone del circo, uno accanto all'altro.
Di fronte a loro, il circo demoniaco al gran completo, con l'eccezione della principessa Pitone, che giaceva ai loro piedi priva di sensi.
 Il nano, con il Darkhold aperto fra le mani, volteggiava sopra i criminali; di fronte a lui galleggiavano brillando due pagine. "Complimenti miss Montesi... Lei e i suoi amici avete neutralizzato l'incantesimo dell'incubo..." una delle pagine smise di brillare e volò all'interno del Darkhold "Non è neanche caduta nella mia trappola e si impadronita dell'incantesimo della vita..." la pagina sparì dalla tasca di Vicky e apparve innanzi al nano, inserendosi anch'essa dentro il libro "Tuttavia l'incantesimo del Desiderio che ha mutato il circo del crimine è ancora attivo... e poi rimane l'ultima pagina..." mostrò un foglio tra le dita "Lo sente vero? Il suo corpo è preda del dolore, anche se cerca di nasconderlo... con questa ultima pagina posso liberare dal sigillo tutte le altre pagine, così le emanazioni del nostro signore Chton raggiungeranno il loro apice e lui potrà tornare in questo mondo..."
"Non te lo permetteremo bastardo!" gridò Victoria puntandolo con la pistola.
"Fermatemi, se volete provarci!" il nano esplose in una risata.
Il circo demoniaco si lanciò contro i redentori.

Nel prossimo numero:
La riunione del tomo delle tenebre:

chap4 L'ultima pagina
Le menzogne sono state svelate, per i Redentori arriva il momento della verità! Quale sarà il destino di Victoria?