di Giuseppe Felici rossointoccabile

 

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Tempo.

 

Tutte le idee che hanno enormi conseguenze sono sempre idee semplici

Lev Tolstoj

 

Terra. Al largo della costa orientale degli Stati Uniti d’America. Un po’ di tempo fa.

Il bozzolo sta adagiato sul fondo del mare. Irraggiungibile in queste profondità potrebbe rimanere così per secoli. Mentre al suo interno un essere matura.

Ma nulla è per sempre. Due creature si materializzano sopra il pelo dell’acqua. L’uomo alto, dalla pelle dorata proietta la sua mente fino alle profondità marine e scuote, leggermente, la coscienza assopita all’interno. Poi parla col suo compagno. – East river, sotto il molo 17. Hai presente? –

- Certo, mio signore. – il troll sghignazza, il sigaro puzzolente acceso tra i denti. Il bozzolo sparisce dalle profondità marine, per riapparire qualche chilometro più vicino alla città.

 

Sistema solare. Orbita terrestre. Dall’altra parte del Sole.

L’Alto Evoluzionario distorce ulteriormente lo spazio-tempo, permettendo a se e ai suoi alleati di penetrare nell’atmosfera del pianeta indifferenti al campo di stasi e invisibili ai sensori dei loro avversari. Ora è solo questione di tempo. Warlock e Pip appaiono nel campo di distorsione. – Fatto! –

Modred rende stabile, grazie al potere della gemma, il campo d’occultamento e ne prende su di se il peso.

 

Un mondo. Cabaret di Mamma Alpha.

Pamela e Demeityr siedono ad un tavolo in ombra. Sul ripiano i resti di un frugale pasto e una bottiglia di vino mezzo finita.

- Mi sei mancata. È stato terribile saperti in quell’inferno e non poter intervenire in nessun modo. –

- Anche la tua missione era importante, in prospettiva ancora di più. I rapporti che hai stretto ci saranno utili e sarebbero stati indispensabili a costruire una seconda linea di resistenza su Titano, se non fossimo riusciti ad arrestare l’invasione sulla Terra. –

- Che Adam si sia rifiutato di riunire il Guanto anche in questo frangente è inspiegabile. – Demeityr sorseggia un po’ di vino.

- Ha commentato, quando Heather l’ha proposto, con una delle sue massime laconiche. “Non mi sembra proprio il momento di accendere fari”. Giuro che non lo capisco proprio, a volte. Ha anche aggiunto qualcosa sulla necessità di parlare con Epoch alla prima occasione. Sai a cosa si riferiva? –

- È un’entità, ha preso il posto di Eon, colui che diede la Coscienza Cosmica a Mar-Vell, quando questi fu ucciso da un terrestre. Un ibrido tra i devianti e gli inumani. È colei che fornisce il potere ai protettori dell’universo. Quasar è l’attuale detentore di questo titolo. Se Adam ritiene urgente parlarle significa che si profila all’orizzonte un’altra crisi. E se è così grave da non fargli usare il potere del Guanto per paura di accelerarla c’è poco da star tranquilli. –

- Bei tempi quelli in cui non avevo ancora rivisto mia cugina e passavo i miei beati giorni d’incoscienza dietro una scrivania. –

- Ma non conoscevi me, mia diletta. –

- Anche questo è vero. – Pamela si tende sopra il tavolo e bacia l’amante.

Nel bar entrano due individui.

Il primo è un kree blu. Sopra quella che un tempo era una divisa da capitano di quel popolo indossa un vecchio cappotto dal collo alto. Ma ciò che rende chiaro a tutti che un tempo era un ufficiale dell’esercito imperiale è il fatto che le ferite sul suo volto non sono state ricostruite, ma coperte con innesti bionici. Costume tipico dell’elite militare.

Accanto a lui, una figura delle più rare a vedersi. Un umanoide incredibilmente smilzo, dalla pelle gialla, molto pallida, quasi bianca.

- Salve. Abbiamo qui un potenziale alleato. Ha conoscenze sufficienti per costruire tecnologie ben superiori alle nostre attuali capacità. A patto di trovare le fonti d’energia necessarie, certo. K’Till di Debebole, Pamela Douglas della Terra, conosciuta anche come Sundragon, Demeityr di Titano. –

 

Sistema solare. Orbita terrestre. Dall’altra parte del Sole.

L’Alto Evoluzionario visualizza, a favore di tutti, in schermi tridimensionali, ciò di cui lo informano i suoi sensi. Tre figure. Falco Stellare, Lei e Dragoluna si materializzano all’interno del satellite che funge da centro di comando della Controterra rapita.

- È il nostro momento, ora ogni azione deve avvenire nei tempi stabiliti. – Warlock sorride, girandosi verso Modred. – Puoi iniziare. Tu aiutalo, Herbert. K’lrt. Heather. Desmund. State di guardia contro qualsiasi intrusione. In ogni caso non possiamo permetterci di fallire. –

Modred applica la sua volontà ed i poteri della gemma al campo di distorsione, supportato dal potere e dai sensi divini dell’Alto Evoluzionario. Il campo si espande, in pochi secondi all’intero mondo.

Contemporaneamente Pip e Gamora uniscono le energie delle loro gemme. Fra di loro, come composto di cangiante luce dorata, si forma un cerchietto di energia che rapidamente si espande fino a formare un rettangolo di un centinaio di metri di larghezza. Si concentrano ulteriormente, al limite delle loro possibilità di utilizzo della gemma e il portale si piega su se stesso, facendo si che le sue manifestazioni successive appaiano tutte contemporaneamente, ma in luoghi diversi.

- Pip, riesci a mantenerlo da solo? –

- Capo…- la voce del troll è esitante - … non mi starai chiedendo un po’ troppo? Nessuno riuscirebbe in una impresa del genere. - - Stronzate. Se solo ti applicassi un pochino nell’uso di questa gemma potresti fare ben di più. Quindi rilassati e mantieni stabili questi portali, oppure molla la gemma e forse te la restituirò alla fine di questo pasticcio. – Detto questo si volta verso Gamora. – Mia cara, ora ci serve uno squilibrio temporale tra questo campo di distorsione e il resto dell’universo. Se ti manterrai all’esterno dovrai mantenerlo solo per pochi minuti. Credi di poterlo fare? –

- Con molta difficoltà, mio amato, ma tenderò al massimo il mio controllo della gemma. A fra poco, almeno per me. – E lo bacia.

- Bene, diamoci una mossa. –

 

Terra. Il presente. Ufficio statunitense della Fondazione Scientifica.

Nathaniel Byrd entra nell’ufficio in allestimento. Solo un paio di scrivanie sono parzialmente montate nell’ingresso, con due telefoni allacciati e un tecnico sta finendo di assemblare il primo PC.

Il capo dell’ufficio personale gli ha passato gli incartamenti della sicurezza. Questo sarà un ufficetto minore, per il momento, eppure oltre duecento persone lavoreranno in pianta stabile per il suo funzionamento.

Blackbyrd, come lo chiamano (o lo chiamavano) soppesa gli incartamenti. Con le condizioni che fanno ci sono un’infinità di domande d’assunzione. - Cazzo, siamo negli Stati Uniti. Sono sicuramente decenni che nessuno assicura contratti a tempo indeterminato, il triplo del minimo sindacale, assicurazione contro la malattia e fondo pensionistico. – Ma deve riconoscere che lui è il primo a non lamentarsi di un trattamento del genere. Anche se questo lo farà lavorare di più, visto che praticamente chiunque prova a farsi assumere a quelle condizioni, gli permetterà di selezionare il personale migliore. Che dovrà poi superare il test anti-xenofobia col Super-skrull, ma questa è un’altra storia. Entra nel suo ufficio, poco più avanti nell’allestimento e si mette al lavoro. Ci sono molti colloqui da fare e quello è solo uno dei suoi compiti.

 

Sistema solare. Orbita terrestre. Dall’altra parte del Sole.

Drax si mette tra Modred e Pip ed inizia a supportare con la sua gemma l’azione dei due compagni.

L’Alto Evoluzionario apre un canale di comunicazione con ogni mente della Controterra. La sua voce sembra risuonare in ogni dove, mentre la sua immagine e quella di Adam Warlock vengono proiettate ai quattro angoli del pianeta.

- Figlioli. Voi mi conoscete. Sono il vostro creatore e qui con me c’è Adam Warlock, che io considero un po’ come un figlio, per l’aiuto che ci ha dato quando l’uomo bestia, impazzito voleva portare la distruzione su questo mondo. Un pericolo ben più grave ci minaccia ora. So che alcuni di voi mi considerano un dio, mentre altri non lo fanno. Poco importa, non è per essere adorato che ho creato questo mondo, non sono così meschino. Abbiamo approntato un piano che forse può salvare questo mondo. Esso però, necessita della vostra collaborazione. Dovete lasciare tutto ciò che avete ed attraversare i portali che vedete in ogni luogo sul pianeta. Ritroverete ogni cosa intatta al di la del portale, ma ci lascerete campo sgombro per attuare il nostro piano senza coinvolgere innocenti. Vi chiedo solo di fidarvi e di affrettavi, il tempo è il nostro nemico più grande, in questo momento. -

Dopo pochi istanti lunghissime colonne di esseri umani iniziano a dirigersi verso i portali. I primi esitano, alcuni li attraversano per tornare indietro appena dopo. – È vero, dall’altra parte c’è lo stesso mondo. - A quel punto tutti attraversano decisi le migliaia di portali. L’operazione richiede, comunque, un tempo non indifferente. Una volta che sono passati gli esseri umani i portali vengono lievemente piegati nel tempo ed iniziano a muoversi ed anche piante ed animali vengono trasferiti qualche istante prima degli uomini.

Il mondo vuoto è uno spettacolo sconvolgente. – Sembra uno sconfinato cimitero. – sibila Dragoluna.

- Bene, Herbert, è il tuo momento di sorreggere l’intero peso del campo di distorsione. Immagino non sia un problema per te. Io devo accedere al mio pieno potere per un istante infinitesimo. Siamo abbastanza lontani nel tempo per permetterci di rischiare un’azione del genere. –

Detto ciò si concentra e il pianeta torna alla vita. I sensi di nessuno di loro riescono a percepire la differenza tra quell’elaborata illusione, creata col pieno potere delle gemme e la realtà.

- Strabiliante. – L’Alto Evoluzionario guarda ammirato quell’azione enormemente al di la delle sue, apparentemente infinite, attuali possibilità.

 

Sistema solare. Orbita terrestre. Dall’altra parte del Sole. Il presente.

Il satellite della Controterra, base dell’Alto Evoluzionario, gira placidamente in orbita attorno al pianeta.

- Cosa farai ora? –

- Immaginavo di andarmene da questa realtà. Affinare i miei poteri per creare un intero universo e vederlo evolversi[i], il sogno di ogni studioso dell’evoluzione, probabilmente. Ma lascerò un mio avatar a guardia di questo mondo. Chiunque voglia interferire sappia che dovrà vedersela con un dio furioso. Ho acconsentito una volta a che il mio mondo venisse studiato e miliardi avrebbero pagato con la vita. Non accadrà mai più. – Detto ciò inizia a sdoppiarsi.

- Andiamo, il nostro lavoro è finito. – I guardiani svaniscono dal complesso sotto la Luna della Controterra per riapparire in quello sotto la Luna della Terra.

 

Terra. Montecarlo. Sala conferenze dell’Hilton.

La sala è piena. Al tavolo siedono i guardiani.

Adam Warlock, Dragoluna, Pip, Gamora, Darkoth, Drax, Sundragon, Demeityr, K’lrt, Modred.

Adam sta finendo il suo discorso di presentazione ufficiale della Fondazione Scientifica. Un atto di poca importanza in apparenza, tanto che la maggior parte dei presenti sono li per il caso straordinario della presenza di metaumani, piuttosto che per il contesto. Ma i pochi ascoltatori attenti capiscono che sta accadendo qualcosa di nuovo. Un esperimento sociale sta per iniziare, una cosa che la forza non potrà piegare in alcun modo.

- … quindi non è il potere, non è la presa del potere, quello che ci proponiamo. Nessuno di noi ha sciocchi baffetti sotto il naso e idee malate nella testa. C’è un movimento, su questo pianeta, che sta crescendo, che vuole creare, pacificamente un mondo migliore. Il nostro scopo è di partecipare a questo processo nel modo in cui sappiamo farlo. È questo lo scopo della nostra organizzazione, raccogliere e rendere accessibile a tutti il patrimonio della conoscenza dell’umanità. Domande? –

 

Luna. Base della Guardia.

- Certo, signor Segretario Generale. Ci rendiamo conto del fatto che dovrà passare per il Consiglio di Sicurezza. Cercherò di occuparmi anche io di questo. Stiamo approntando anche una campagna mediatica per cercare di facilitarci le cose. È incentrata sulla verità. Noi abbiamo i mezzi e la volontà per affrontare quel problema. L’uso di Samarobryn non farebbe che accelerare il nostro lavoro, permettendoci di salvare più vite. Noi lavoreremo in questa direzione. Ci tenevo a che lo sapesse, forse questo può aiutare a spostare qualche voto. –

- Lei sa che non tutti voteranno a favore, conosce le politiche ambientali dei componenti dell’organismo. –

- Quello che mi interessa non è il loro aiuto, so di non poterlo ottenere che con la forza e non voglio usare la forza, sarebbe devastante per il mondo intero. Inoltre ho la presunzione di ritenere di non averne bisogno. Ciò che voglio è che considerino controproducente, sul piano dell’immagine, porre il veto. Che abbiano tutto da perdere e nulla da guadagnare dal farlo. –

- Bene, speriamo che funzioni. Buonanotte. –

- Ci conti. Buonanotte. –

 

Una base militare. Serve dire dove?

Una fila di bambini con gli abiti sporchi e stracciati scendono da un camion militare e si dirigono verso un aereo da trasporto.

Le loro teste chiuse in dei sacchi. Attorno ai loro colli è legata una corda.

Militari armati sovrintendono al carico.

Una figura velocissima passa ripetutamente sulla pista d’atterraggio lasciando sulla sua scia solo corpi smembrati. Poi, l’essere avvolto nella tuta nera con il bersaglio bianco sul volto penetra nella cabina dell’aereo e riserva lo stesso trattamento ai piloti. Il tutto avviene in pochi minuti, non abbastanza perché i suoi avversari possano reagire in alcun modo.

Poi si dirige verso i bimbi e li libera.

Li fa salire sul camion e lo soleva in volo, dirigendosi verso l’abitato.

Sulla pista restano numerosi cadaveri, un cargo distrutto e un enorme uno inciso nell’asfalto

 

Luna. Base della Guardia.

- Buonasera, signor Presidente. –

- Warlock. Non mi perderò in giri di parole, per il mio paese è inammissibile che chiunque operi da sopra i nostri cieli, qualunque siano le sue motivazioni. Non lasceremo il nostro paese esposto. –

- Sciocchezze. Siamo un gruppo autonomo e non abbiamo filiazioni nazionali. Io chiedo solo che non ponga il veto in Consiglio di Sicurezza. Non abbiamo intenzioni violente, lei lo sa come lo sa chiunque altro. –

- Dannazione, Warlock. Gli affari internazionali, come la protezione dell’ambiente, sono una faccenda troppo delicata per il vostro approccio grossolano. Situazioni come questa sono fuori dalla vostra competenza. –

- Francamente lei non è nella posizione di definire le nostre competenze. Ascolti, non mi ripeterò, ne infilerò calzini sulla mano per farmi capire meglio da lei.

Fra i nostri scopi ci sarà pure difendere la Terra (tutta, ci tengo a precisare). Ciò non significa che tollereremo violazioni dei diritti umani, catastrofi ambientali o roba simile, non quando, oltretutto, possiamo rimediarvi in maniera pacifica. Noi non siamo un supergruppo da fumetto che ogni mese combatte inutili battaglie contro inutili supercriminali per preservare lo status quo. Questa azione è necessaria, in grado di salvare innumerevoli vite e sostanzialmente innocua per chiunque. Quello che chiediamo è di aiutarci ad accelerarla concedendoci l’uso della stazione. In pochi mesi siamo in grado di costruircene una da soli, qualsiasi siano le contromisure siamo fiduciosi di poter affrontare chiunque decida di scagliarcisi contro. Stiamo approntando una campagna mediatica globale per pubblicizzare il nostro modo di vedere il problema. Inoltre abbiamo dei dossier completi sui telepati che la proteggono, la verità su Zero: Tollerance, il Cubo e su innumerevoli altre cose che l’opinione pubblica potrebbe non digerire bene. Ci rifletta, signor Presidente, si tratta, in fondo, di non puntare i piedi, non altro. –

- Attento a dove mettete i piedi, signor Warlock. –

- Francamente potremmo dirle altrettanto, signor Presidente. Fine comunicazione.[ii]

 

Terra. Boston. Un attico del centro.

Il pesante portale si apre e tre figure lo attraversano. Il primo è un androide dalla pelle cromata. Indossa un costume nero, con particolari rossi. Il secondo è avvolto in un costume verde e viole, con accessori dorati. Il terzo è un massiccio alieno, dall’aspetto felino. egli si proietta fuori dal portale.

- Sono dall’altra parte, finalmente. Cosa vi fa pensare che ora non vi uccida così da prendere possesso di questo portale, attraverso il quale far passare i miei eserciti e conquistare questo patetico mondo? –

- Francamente, questo. – Dice l’uomo verde e viola, ritirando la mano dal collo dell’alieno, sul quale spicca un dico metallico.

 

Luna. Base della Guardia.

Adam Warlock esce dalla sala comunicazione. Lo sguardo cupo.

- K’lrt, Heather, Pip, andiamo. Epoch ci attende.

 

Seguimos en combate

 

Note.

Finita anche questa. Cosa avrà in mente la Guardia, tanto da chiedere favori all’ONU e da dettare ultimatum a Bush? (Tra l’altro il dialogo è un tributo a un altro, molto simile, fatto tra un supereroe cittadino e un altro presidente.) Se volete sapere cosa hanno da dirsi Warlock ed Epoch, invece, leggete Quasar 40, su MarvelIT, naturalmente.



[i] Ogni citazione dal mio autore preferito è perfettamente voluta.

[ii] Ovviamente questo dialogo è preso di peso da un altro, ben più famoso. Ho ritoccato solo il necessario, un po’ perché così è meglio contestulizzato, un po’ perché, anche sforzandomi non i riusciva di differenziarlo a sufficienza. La citazione del calzino, invece, aspettavo di inserirla da qualche parte dalla prima volta che l’ho vista.