di Giuseppe Felici rossointoccabile[at]virgilio[punto]it
numero 29
Verde è il colore...
magari fosse così facile scoprire la verità quanto
dimostrare il falso
Cicerone
Base lunare.
Thundra attraversa il muro della base posta sotto la Zona Blu della Luna.
La struttura del muro è presa dal rudere del Four Freedom Plaza che si trovava sulla superficie.
Non c'è una ragione particolare tranne il fatto che il palazzo doveva sparire ed il materiale da costruzione sulla Luna è raro.
Cioè, ci sarebbe una città intera, per lo più in rovina, ma smontarla non passerebbe inosservato.
Per qualche ragione i materiali sono andati in risonanza con il trasportatore di Thundra, a meno che il suo balzo non sia stato casuale.
Dovremo aspettare per conoscere il motivo per cui è qui, visto che con un gusto del climax degno di ben altra situazione, la gigantessa sviene non appena comparsa.
Non può neppure apprezzare la velocità fluida con cui il corpo tecnorganico di Darkoth fluisce a sorreggerla.
Non è detto che avrebbe apprezzato il gesto, a dir la verità.
760 United
Nations Plaza, New York, NY, 10017, USA
Warlock scende dal cielo come un angelo dorato.
Gioca molto su questo effetto ed è in grado di farlo.
Di capirne l'importanza e di proiettare un campo telepatico a bassa frequenza su chi lo circonda.
In effetti non molti altri possono avvicinarsi al Palazzo dell'ONU con questa naturalezza senza che scatti la sicurezza, Warlock invece riesce ad entrare al piano giusto attraverso le pareti e nessuno lo trova strano. Ovviamente è atteso, non è così potente, ma a chiunque altro sarebbe stato chiesto un altro iter. Non lo fa spesso, i giochi di prestigio riescono solo se non si ripetono troppo.
Sanctum Sanctorum di Modred. Campagna inglese, più o meno.
Modred il mistico sta meditando da mesi.
Il suo spirito è devastato, il suo potere sfasciato, rimesso in discussione alle basi.
Chthon è penetrato nel mondo e lui non è riuscito a fermarlo. Anzi.
Ora è stato neutralizzato. L'equilibrio del potere è cambiato in maniera sottile, anche se solo i pochi che usavano quel potere, considerato troppo pericoloso, possono accorgersene sul serio.
È il suo caso. Lui era intimamente legato a quel potere, anche se ormai lo usava con criterio e prudenza. Ora alcuni incantesimi potrebbero non funzionare più. Alcuni potrebbero risvegliare il mostro.
Un mago non può avere queste insicurezze. Se la tua volontà determina la realtà, seppure in luoghi e tempi limitati, l'insicurezza non è neppure un lusso.
Tocca una mente. Ha un sussulto perché è una mente doppia, giovane e vecchia, come fossero due. Un segnale semplice. Un luogo non troppo lontano.
Modred indossa la sua cappa, apre la finestra e un vento impetuoso lo solleva mentre finisce di recitare un'invocazione a Watoomb.
Un messaggio telepatico. *Maestra, il luogo è questo* e via in volo verso nord, ad una velocità che gelerebbe il sangue quasi a chiunque.
Un vicolo. Dietro un bar.
Sbronzo. Fumato. Riverso nello scolo di una grondaia.
Quasi senza coscienza eppure in un certo qual modo del tutto vigile.
La vita si adatta, si sviluppa. È in grado di fare cose strabilianti. Solo la morte è sempre uguale a se stessa.
Non serve l'intelligenza. Cioè tutti noi crederemmo il contrario ma il tizio che sta per rubare la gemma dello spazio approfittando della mortale incoscienza del suo possessore sta per scoprire che l'intelligenza non è tutto.
Stupido e incosciente, Pip il troll svanisce.
Base lunare
Attraversa la "porta" e si dirige velocemente verso la console medica, non presta molta attenzione ai dati, si fida del suo compagno di squadra. Non è li per quello.
Sanno chi è la loro ospite e sanno quanto possa essere pericoloso che si svegli da sola con un maschio.
Anche un maschio il cui antropomorfismo è per lo meno dubbio.
Gamora, la donna più pericolosa dell'universo. Guarda la sua ospite e sa che anche lei meriterebbe quel titolo.
Thundra apre gli occhi. È chiaramente confusa. Prova i legami che la contengono al lettino. Legami che sono stati disegnati e realizzati per chi frequenta questa base, una ristretta selezione delle creature più potenti del pianeta.
Resistono.
La prima volta.
Il secondo strappo non rallenta di molto il pugno.
Gamora vola dall'altra parte della stanza ed abbatte la parete.
Le nanomacchine si mettono subito al lavoro per ripararla.
Inutilmente perché lei salta attraverso lo squarcio allargandolo e fronteggia la gigantessa.
- Alieni verdi. Credevo di aver raggiunto i Fantastici Quattro ma vedo che mi avete intercettato o preceduto. Poco male, non cadrò senza combattere e scoprirete quanto è terribile la mia furia. -
- Ferm... - ma Gamora non fa in tempo a finire la frase che la gigantessa, la cui forza rivaleggia con quella della Cosa, la investe con tutta la sua potenza.
O meglio la investirebbe se non fosse Gamora, che con un balzo acrobatico scansa la carica e colpisce Thundra dietro l'orecchio. Un colpo che, se assestato correttamente, è in grado di neutralizzare per breve tempo Thanos. Del resto è per fronteggiare lui che lo ha sviluppato.
La gigantesca amazzone, barcolla, perde un passo e si volta furiosa.
- Tutto qui? Mi deludi, sorella. I tuoi colpi sono più deboli di quelli di un maschio. -
Il calcio volante che la colpisce in pieno volto la scaglia dall'altra parte della stanza.
Prima che possa rialzarsi Gamora le è addosso e con un colpo ben assestato sul corretto punto di pressione (un colpo che normalmente avrebbe distrutto un SUV di grandi dimensioni, ma queste sono quisquilie) la immobilizza nella posizione in cui si trova, tutti i muscoli duri come pietra.
- Resterai in questo stato almeno un minuto, il tempo di ascoltare senza poter reagire e, spero, di capire. Ti trovi nella base della Guardia dell'Infinito, nell'universo 616. Sei spuntata dal muro entrando in risonanza col nostro sistema di teletrasporto e sei svenuta appena arrivata. Non vogliamo combatterti, non abbiamo alcuna ragione di farlo. Vogliamo aiutarti, se ci dirai come. -
- N-non posso fidarmi. - I muscoli ultrapotenti si contraggono a fatica ma la gigantessa non smette di lottare un attimo.
Dal muro esce un uomo alto, capelli lunghi e barba curata. Indossa un costume perfettamente bianco.
- Wundarr? -
- Thundra, compagna. Dovrai fidarti di qualcuno, se cerchi alleati e cerchi alleati, altrimenti perché dovresti essere qui e in queste condizioni? -
La sua voce è calma e suadente. Non è tra i suoi poteri, è solo il frutto di una pace interiore raggiunta con fatica, anche se non sapremo mai quanto possa cambiarti in profondità la simbiosi con un cubo cosmico. Thundra inizia a rilassarsi e i suoi muscoli vanno sbloccandosi con maggior facilità.
Ha solo un microistante di esitazione, ma lo sguardo di Gamora è eloquente *È una guerriera esperta, malgrado l'irruenza. La prossima volta questo colpo sarà meno efficace.*
-Cercavo i Fantastici Quattro. Dovevo materializzarmi nel loro quartier generale, ma sono stata colpita durante il viaggio. -
-I Fantastici Quattro non compaiono molto spesso di questi tempi[i], credo sia meglio che tu conti sul nostro aiuto. Vedremo di contattarli, prima di partire, ma intanto devi riposare. Intanto metto assieme una squadra. -
Grande Nube di Magellano, un mondo da poco tempo abitabile.
Il mondo è pronto, le piante hanno formato ed eretto, sotto la sua attenta supervisione, le prime strutture d'accoglienza (qui nulla sarà troppo facile) e i portali attendono solo di essere aperti.
Poi comincerà a filtrare l'informazione. Potrebbero anche pubblicizzarla sui media di tutto il mondo, ma questo li metterebbe in conflitto con molti governi. O forse anche no. L'esistenza di una frontiera potrebbe essere vissuto da molti come qualcosa che favorisce la stabilità. Una valvola di sfogo per gli scontenti.
Non sono passati 10 minuti dall'apertura dei portali che viene segnalato il primo passaggio, in effetti del tutto inaspettato.
Mantis ha trasceso da tempo l'umanità ed anche quando era ancora umana aveva imparato dai preti di Pama un estremo controllo delle emozioni.
Assume una posizione d'attacco. In effetti anche alcuni combattenti esperti penserebbero che non si è mossa. Stiamo parlando di quella che è, probabilmente, l'allieva suprema dei preti di Pama. Con un solo colpo è riuscita a stordire il dio del tuono asgardiano, nello stesso modo ha avuto ragione di un antico dell'universo.
Non appena vede chi è passato, se possibile, la sua postura diviene più minacciosa.
- Padre? Come hai saputo di questo mondo? Ci sono i tuoi complici, con te?-
- Perché dovrei portarmi dietro quella zavorra, figliola. Sono loro che credono di avere bisogno di me, non certo io di loro. Non comprendono il valore dell'equilibrio. Neppure tu, vedo. Accogli una potenziale minaccia lasciando scoperti ben due punti. -
- Servi sempre un potere superiore, padre. Anche Galactus serve l'equilibrio. È una scusa comoda. -
- Eppure l'equilibrio è un potere rilevante, in questo cosmo. Sapete cosa state facendo, mettendolo in pericolo o seguite il vostro capo nel suo conflitto personale senza porvi interrogativi? -
- Il tuo padrone ti ha raccontato questo? Che è un conflitto personale con Warlock? Forse è lui, allora, che non è più all'altezza del suo compito. Resta pure, vediamo chi giudicherai adatto. E vediamo come reagirà chi ti manda al tuo giudizio. -
Galassia di Andromeda. Un pianeta errante.
L'universo è pieno (si fa per dire, ovviamente, in realtà l'universo è sostanzialmente vuoto) di piccoli pianeti che sono sfuggiti alla blanda attrazione del proprio sole, per una qualsiasi di una serie innumerevole di ragioni e di altri che mai hanno fatto parte di alcun sistema planetario e mai ne faranno parte.
È estremamente difficile incontrarli, quindi chiunque abbia questa fortuna dispone di un rifugio sicuro. Praticamente impossibile da rintracciare per chi non ne possegga le coordinate. Oppure di un'informazione del valore di un piccolo sistema planetario, a patto che chi l'acquista ritenga vantaggioso lasciare in vita il venditore, in vita ed in possesso dell'informazione.
Quindi cosa sta facendo il comandante supremo delle forze armate di Satriani, una delle principali fazioni dell'interminabile guerra civile che funesta il fu impero kree in un mondo errante in pieno spazio di Satriani?
Attende. Attende solo in una stanza vuota, priva di porte e di finestre.
Questo non risponde alla nostra domanda. Il comandante delle forze armate Satriani avrebbe, a rigor di logica, una sola ragione per stare su un mondo del genere. Neutralizzarne la pericolosità.
Invece se ne serve.
C'è poco da star tranquilli. La guerra è in uno dei momenti più vivi. La loro fazione, la loro vera fazione, non tutti questi sciocchi pieni di se che passano il loro tempo a pavoneggiarsi davanti a corti piene di leccapiedi mentre miliardi di soldati e civili muoiono ogni giorno, ha perso uno dei suoi migliori elementi, il miglior candidato al trono. È morto salvandoli tutti. Salvando la specie degli skrull dall'estinzione e la Galassia dalla distruzione. O nella migliore delle ipotesi dal dominio di un idiota onnipotente.
Da allora sono al palo. Gli manca la forza di reagire.
Oggi sono, saranno li, per quello.
Per ora K'lrt aspetta. Solo.
Sede Newyorkese della Fondazione Scientifica.
Mary MacPherran esce furiosa dalla sala riunioni sbattendo la porta. Gli smorzatori inerziali istallati nell'edificio impediscono che questo distrugga il piano, o per lo meno svariati muri. Quando ha accettato questo lavoro non si aspettava che la parte più fastidiosa non sarebbe stata quella di passare lunghe giornate a studiare documenti o in colloqui con consulenti legali, ma incontrasi con personaggi ottusi che non capivano la semplice verità dietro al loro progetto.
Mentre gira attorno al tavolo dell'anticamera per farsi sbollire la rabbia squilla il cellulare. Wundarr.
Risponde - Che c'è? - Ascolta e mentre ascolta i suoi lineamenti si distendono in un mezzo sorriso.
Rientra nella sala riunioni, rivolgendosi ai suoi assistenti. - Mi hanno convocata per una faccenda urgente della dirigenza della Fondazione. Continuate senza di me. - Poi esce, si dirige verso il muro e vi svanisce attraverso.
Base lunare
Darkoth, Gamora, Dragoluna, Drax, Mimo, Demeityr, Sundragon, Titania, Uomo Assorbente, Acquario, Pip e Warlock sono seduti attorno a un tavolo circolare assieme a Thundra, che sta finendo di spiegare la situazione a tutti loro.
- Non che ci sia veramente bisogno di farlo, ma non siamo ancora mai intervenuti in una situazione come questa senza prima aver votato, quindi chi è a favore di andare in aiuto della nostra amica Thundra e del suo mondo adottivo? - Wundarr, ovviamente, ha già alzato la mano mentre ancora stava parlando, essendo, lui si, amico di Thundra già da tempo. Titania, che non vede l'ora di menare le mani è la seconda, ma gli altri seguono subito, con una certa esitazione da parte di Pip.
Del resto il piccolo troll era stato già nel breve dibattito, il più convinto assertore della necessità di farsi i cavoli proprio e non andare a cercare guai chissà dove (cit).
Ma la decisione è presa, inutile indugiare e tutti si alzano, si dirigono verso il muro e lo attraversano.
Pianeta errante nella galassia di Andromeda
Lyja è l'ultima ad arrivare. La sala adesso è piena, si siede e la discussione, che fin li era stata appena accennata entra nel vivo.
- Questa situazione è ingestibile. - inizia K'lrt, il super skrull, comandante supremo delle truppe Satriani e principale consigliere del pretendente al trono Karza, imperatore di Satriani e dello spazio da esso controllato. - quell'uomo è un pazzo e buona parte dei suoi consiglieri non sono migliori.
Oltre tutto nulla ci assicura che non stia progettando un altro cubo da qualche altra parte. Dobbiamo liberarcene. -
- Non c'è dubbio. - S'byll, altra pretendente al trono, imperatrice di nome e moglie, non del tutto ex del super skrull ha una voce dura. Qualcuno, vedendo questa scena, si stupirebbero di vederli qui assieme[ii].- Il problema, il vero problema è chi prenderebbe il suo posto se morisse. Se Satriani si disgregasse, al momento, difficilmente la nostra situazione migliorerebbe. Dezan è morto, la mia fazione è debole. Rischieremmo di avere un altro pazzo sul trono e tutti i nostri agenti infiltrati fuori gioco. -
- Un colpo di stato. Non c'è qualcuno da mettere sul trono con la forza? - De'lila è sbrigativa.
- Kalimari, forse. Ma non avrebbe accolto i nostri piani, anche se fosse ancora vivo. K'lrt non ha neppure un decimo del suo carisma, per il momento, anche se forse lo temono di più. - Raksor è secco e deciso, quasi stesse tutto il giorno ad aggiornarsi della politica skrull (come si cambia, col tempo).
Un umano, piccolo, vestito con un completo bianco e una sigaretta accesa perennemente in bocca, che in realtà è lo skrull conosciuto da tutti solo come Floyd Donahue, butta la: - Un torneo. Nessuno può tirarsi indietro se la sfida viene lanciata. Non mantenendo intatta la sua credibilità come imperatore. -
S'byll - Ma cosa garantirebbe che tutte le fazioni si attenessero al giudizio dell'arena? Non tutti hanno intatto l'onore, al giorno d'oggi. - apparentemente per lei l'idea di giocarsi l'impero non è scandalosa.
R'dall azzarda - Bisognerebbe coinvolgere il Gran Maestro. -
Base lunare
Thundra, Darkoth, Gamora, Dragoluna, Drax, Mimo, Demeityr, Sundragon, Titania, Uomo Assorbente, Acquario, Pip e Warlock attraversano la parete che non è una parete e sbucano a mondi di distanza. Collegare il trasporto di Thundra al loro sistema di teletrasporto interstellare permette di effettuare una transizione indolore.
Si trovano in cima a una torre, parte integrante del palazzo reale di Polemachus, dalla finestra possono spaziare per tutta la città.
In città si sta ancora svolgendo una battaglia campale tra la cittadinanza armata e gli invasori.
Un esercito composito di skrull, badoon, kosmosiani, plodex, cotati, h'ylthri, d'bari, prosilicani, makluani, snark, luphmoidi. Tutti rigorosamente verdi, tutti rigorosamente vestiti di viola, come fosse una divisa o un codice identificativo.
Sparano sulla gente con delle armi che sembrano partire dal loro corpo, come le “multifunzione trasformabili” kree, ed ogni volta che qualcuno viene colpito si ritrova rinchiuso in una bolla che con pochi rimbalzi va a formare una specie di sistema di piramidi.
Per contro, quando vengono colpiti dalle armi dei polemachiani scoppiano un po' come fossero bolle di sapone per riformarsi pochi istanti dopo.
I componenti della Guardia stanno ancora osservando quando, a dir la verità un po' a fatica, nel salone si fa avanti un colossale drago, che rivolgendosi a Drax fa:
- Sbrigati a inserirli nel contapunti, per quanto pittoreschi da soli non ti faranno vincere. -
Drax, però, è già partito in volo e colpisce al volto il drago che crolla a terra, danneggiando non poco la sala.
Invece di rialzarsi, il drago porta il braccio artigliato alla faccia e grida, con una voce che ora è nettamente più squillante.
- Ahio. Questo gioco non è affatto divertente. - e con un pip si trasforma ne - l'Uomo Impossibile.- urlano tutti i presenti.
Seguimos en combate