Pianeta Areta.
I Giovani Dei sono riuniti su questo mondo,
protetto dai Celestiali e popolato da metaumani, per proteggerlo dalla fame di
Galactus, il Divoratore di Mondi. Uno di loro è disperso, dopo lo scontro con
il defunto araldo dell’entità cosmica. Gli altri undici non hanno intenzione di
arrendersi, ed è la loro leader naturale a prendere la parola.
- E’ ora di ricorrere alla Comunione – ha sentenziato la saggia Varua.
- Intendi quella roba alla Power Rangers? – scherza
Jason Kimball.
- Power che?! – chiedono i suoi compagni in coro. Così, Genii ricorda di essere l’unico del gruppo a provenire dalla fine del
ventesimo secolo e rinuncia a spiegare.
- Niente, niente, ma… come facciamo, senza Carter? – si riferisce
a Brightsword.
- Ci occuperemo di lui dopo, Galactus sta per nutrirsi! – li allarma Mira – Forza, datemi le mani!
In pochi secondi, agli occhi dei loro due addestratori (Juniper e Katos), gli
undici super-umani formano un cerchio, tenendosi l’un l’altro, come se stessero
per fare un girotondo. Invece, Varua attiva i suoi poteri mentali per mettersi
in intimo collegamento con i suoi compagni. I loro corpi si illuminano
ed emettono una raggiera che converge verso il centro del cerchio che hanno
formato. Man mano, la luce centrale diventa sempre più densa, assumendo una
forma umanoide, mentre i Giovani Dei svaniscono.
Tutto ciò che rimane alla fine del processo è solo un
essere, luminoso ed asessuato. E incredibilmente
potente.
#3 – COMUNIONE
di Mickey
L’ex principessa Seera, insieme ai suoi due colleghi del
Triumvirato, si avvicina perplessa a Juniper e Katos.
- Cosa stanno facendo? – chiede una spiegazione,
mentre vede il nuovo essere librarsi in volo e puntare contro Galactus.
- Sono diventati un’unica entità, che assomma tutti i
loro variegati poteri. Sono una forza della natura, in questo
modo – spiega l’Eterna.
- Gli Eterni sono capaci di unirsi nell’Uni-Cervello.
I nostri giovani e audaci dei preferiscono parlare di “Comunione” – continua
Katos – Ma stiamo a vedere cosa combinano.
- Galactus, questo pianeta è sotto la protezione dei Celestiali. Devi abbandonarlo – sentenzia la nuova creatura, con voce
disumana.
Il dio spaziale si volta perplesso verso ciò che sembra un insetto
particolarmente pericoloso.
- Infiniti mondi calpestati dai Celestiali sono caduti grazie alla mia fame. Questo non fa differenza –
liquida la questione, spendendo fin troppe parole.
- La differenza la facciamo noi – ribattono gli undici, alzando il
braccio verso di lui e facendo partire un raggio energetico. Combinando i
poteri di alterazione della materia di Splice,
Harvest, Highnote e Genii, l’attacco
riesce a far breccia nell’armatura di Galactus e a trapassarlo da parte a
parte.
- Wow – commenta Juniper, mentre un applauso esplode da parte di migliaia di
spettatori dello scontro appena iniziato.
Il divoratore si guarda attonito il petto ferito, per poi sorridere divertito
quando il varco si rimargina.
- Complimenti – si congratula falsamente, guardando con i suoi letali occhi
l’avversario. Per sua sfortuna, Calculus e la Sognatrice sanno
già dove e quando colpirà e usano il teletrasporto di Varua e Mindsinger per
apparirgli alle spalle, evitando allo stesso tempo la scarica ottica che li
avrebbe facilmente sterminati.
Lentamente, Galactus si volta e sembra davvero divertito. Non si aspettava che
creature finite potessero sopravvivere più di qualche secondo contro di lui. Un
altro assalto dell’essere endecamero
attraversa di netto il collo del dio spaziale, che inizia a spazientirsi. Sta
per emanare potere cosmico sufficiente a spianare una catena montuosa, ma i
Giovani Dei lo presagiscono e decidono di sfruttare all’unisono le loro
capacità per un attacco definitivo.
Non colpiranno un punto alla volta, come hanno fatto finora, pur con successo.
Distruggeranno ogni molecola del loro avversario.
Sommando la velocità di Moonstalker alle loro facoltà di teletrasporto,
l’entità comune dà uno sfoggio di potere che atterrisce Eterni, governanti e
spettatori. Nel lasso di tempo corrispondente alla
persistenza retinica, i Giovani Dei si teleportano in svariati punti intorno a
Galactus, colpendolo da ogni parte in meno di un secondo. Agli occhi degli
astanti, è come se l’essere si fosse moltiplicato, a formare una sfera umana
che circonda il Divoratore di Mondi.
In pochi millisecondi, il dio spaziale è investito da centinaia di raggi
annichilenti. Un lampo abbaglia tutti e, una volta riacquistata la vista,
dell’entità cosmica non c’è più traccia. O quasi.
Un nudo essere umanoide emerge dal campo di battaglia, per sua fortuna
occultato dalle polveri sollevate nello scontro. E’ l’atavico Galan, e i suoi
occhi emettono bruciante energia, colma di umiliazione
e risentimento.
Intanto, qualcosa non va nei Giovani Dei. Qualcosa che Calculus prevede e che
li porta ad atterrare velocemente nei pressi dei loro insegnanti, mentre un
assordante boato di approvazione giunge dalla
popolazione esaltata.
- Complimenti, ragazzi – si congratula soddisfatto Katos.
- Ma state bene? – si sincera Juniper, vedendo l’essere asessuato inginocchiato
e dolorante.
- Allontanatevi – li avvisano. Infatti, un secondo
dopo l’entità esplode, espellendo gli undici Dei. I due Eterni sono spinti
qualche metro più indietro.
- Ma che è successo? – chiede Katos, rialzandosi.
- In tutti questi anni di allenamenti, non avevamo mai
previsto un fattore – inizia a spiegare Jahaharel, visibilmente provato –
ossia, il punto debole di Jason. Quando Genii usa il
suo potere, lo fa a discapito della sua energia vitale, no? Durante la
Comunione, Mark usa i suoi poteri taumaturgici per compensare questo difetto.
Ma è un circolo vizioso. Abbiamo usato i nostri poteri
al massimo, poco fa… e il circolo si è spezzato.
- L’importante è che stiate bene e che la minaccia sia stata sventata –
accantona la questione Juniper – Ricordate che se questo è stato possibile, è
perché evidentemente Galactus moriva
di fame.
- Vorrei ringraziarvi a nome dei Reietti – si avvicina
il leader Zharkah.
- Non cantate vittoria troppo presto. Harvest, tieniti pronta a usare i tuoi poteri elementali – presagisce la Sognatrice.
Nessuno fa in tempo a chiedere perché: improvvisamente, un violento vento si
alza, soffiando a centinaia di chilometri orari.
- Che altro succede?
- Galactus sta tornando, Bridget – li mette in guardia Calculus.
- Oh merda – commenta Genii, il più debilitato di tutti.
- Io cerco Carter, farò in fretta
il giro del pianeta – si congeda Moonstalker, pur stanca, iniziando a correre
veloce come il vento.
- Mi unisco anch’io alle ricerche – la segue a ruota Raoul Hernandez,
scomparendo alla vista di tutti.
- Furbi, eh? – sottolinea Chandra, mentre assiste alla
fuga di massa della popolazione verso le abitazioni. Il vento è insostenibile, persino i Giovani Dei rimasti devono
appigliarsi a qualcosa per non volare via. Ormai si è formato un grosso
tornado, nel posto occupato poco prima dal Divoratore di Mondi e, come se non
bastasse, una pletora di assordanti fulmini si sta
scatenando nell’occhio del ciclone.
- Torna in grande stile, eh? – prova a sdrammatizzare Chi,
nel mentre usa al massimo le sue facoltà per arginare la tempesta. Poco
dopo, però, la ragazza cinese può smettere di sforzarsi, perché l’uragano si è
placato, solo per mostrare ciò che era stato previsto.
Chino, Galactus appare emaciato e patito. E anche
arrabbiato.
- Avete solo aumentato la mia fame – roboa, rialzandosi in tutta la sua
fierezza. Anzi, non in tutta: la fame l’ha ridotto ad un’altezza di una dozzina
di metri.
- Avreste dovuto immaginarlo. Galactus è immortale,
invincibile – ricorda Katos, con stizza.
- Questo è da vedere. Calculus, Sognatrice, Mindsinger, venite presto! – chiama
all’adunata Varua, sempre più autoritaria.
- Cosa hai intenzione di fare? – si informa
Jahaharel Patel.
- Useremo i nostri poteri mentali contro di lui. Tu in particolare, Catherine –
si rivolge alla filosofa canadese.
- Non possiamo violare la mente di un’entità cosmica! – controbatte
la ragazza.
- Io non parlerei di lui in termini così lusinghieri. L’avete visto, no?
Ma non perdiamo altro tempo: so che sarà faticoso e doloroso, ma dobbiamo
provarci! – li incita, prendendo le mani di Gregor e Catherine. Dopo pochi
secondi, una forma minore di Comunione dà alla luce un nuovo essere dagli
incredibili poteri mentali.
- Cosa abbiamo fatto per renderli così audaci e
avventati? – si chiede perplessa Juniper.
Mentre quattro di loro partono all’attacco, una coppia di
Dei riappare nella zona, con sollievo di tutti.
- Raoul, hai trovato Carter! – si esalta Harvest, che ha un debole per
l’israeliano Brightsword.
- Un po’ sbattuto, ma sì. Del resto era in un lago di magma – le rivela – Ma
che succede?
Mentre gli altri spiegano gli sviluppi della battaglia, Chandra e Chi si avvicinano
- Meno male che sei invulnerabile – scherza la cinese, accarezzandogli i biondi
capelli bruciacchiati.
- Ragazzi, scusate, so che tu vorresti riposarti e che tu vorresti parlargli, ma… Carter, ho bisogno di chiederti una cosa. In privato – confessa Splice, portando il guerriero a parte. Ovviamente, Harvest la fulmina con lo sguardo.
La nuova entità psionica si leva fino all’immenso volto di Galactus, a dir poco
contrariato.
- Non ne avete avuto abbastanza? – dice, senza neanche
guardarli e ricostruendo con l’imposizione delle mani i suoi macchinari.
- Questo dovremmo dirlo noi.
E così, parte un attacco non visibile ad occhi
mortali. Un attacco mentale.
- Sono pazzi! Gli scoppierà il cervello, così! – si preoccupa Juniper.
- Vero, nessuna mente finita può sostenere qualcosa di simile – gli dà
corda Katos – I suoi poteri psichici non sono equiparabili a quelli umani!
Le loro ipotesi non sono infondate. I quattro Giovani Dei sono
a dir poco molestati dalle immagini che bombardano la loro mente: miliardi di
anni di storia universale, battaglie cosmiche inconcepibili, visioni
inimmaginabili, risalenti persino all’universo precedente… neanche i pupilli
dei Celestiali possono resistere a lungo a tutto questo. Ma hanno intenzione di
stringere i denti e di manipolare comunque la mente di
Galactus, convincendolo ad andarsene. Solo che equivale a
controllare le menti di un’intera popolazione di telepati di primo livello; ed
equivale quindi ad un suicidio.
Nonostante la sua mente superiore sia pervasa dal dolore e dalla disperazione
che gli esseri finiti provano al suo passaggio (grazie all’opera di dissuasione
degli avversari), Galactus non cede minimamente ai giochi dei Giovani Dei e
sferra subito un contro-attacco, che ha l’effetto immediato di interrompere la
Comunione e scaraventare ai quattro venti gli altrettanti Dei,
urlanti di dolore.
- Per Colui Che E’ Sopra Tutti! Dimmi che non sono morti! – si augura Juniper,
precipitandosi verso i ragazzi insieme a Caduceus, pronto ad usare le sue
facoltà terapeutiche.
- In ogni caso, il loro sacrificio non andrebbe perso – interviene Splice,
avanzando con decisione, con una mano dietro la schiena.
- Cosa intendi, Chandra? – gli chiede la Strega
Marina, senza ottenere subito una risposta.
La sua compagna è ormai arrivata ai piedi di Galactus, quando grida con tutta
la voce che hai in gola:
- Abbiamo dimostrato che non sei invincibile – e l’entità abbassa solamente lo
sguardo – Ed è arrivato il momento che tu ti arrenda!
A sorpresa, la giovane zulu gli punta contro l’arma
più temuta dell’universo.
Un Nullificatore Assoluto.
- E’ un trucco, vero!? – trasecola Katos.
- Non credo. Ha chiesto la mia consulenza per realizzarlo – rivela
Brightsword, dall’alto delle sue conoscenze belliche.
- Ma… il suo potere è arrivato a questo punto? – si interroga
impaurita Juniper.
- Complimenti, non è da tutti costruire dal niente un Nullificatore Assoluto
artigianale – sussurra Galactus, eppure lo sentono tutti per centinaia di
metri.
- Grazie. Allora, ti decidi ad andartene o no? – si mostra audace la ragazza.
- Come potete vedere, sono davvero affamato – confessa inaspettatamente il
Divoratore – ma ho vissuto a lungo e non ricordo di
aver ricevuto una così tenace ed efficace resistenza da parte di esseri del
vostro rango. Questo vi fa onore.
Tutti attendono con impazienza un seguito a quelle parole. Che si sia davvero convinto ad andarsene?
- Forse i miei vecchi e scrupolosi araldi hanno scovato ogni pianeta
commestibile e pieno di vita, ma penso che ne esistano altri. Trovatemene uno
entro sei ore terrestri e risparmierò questo mondo.
- Va bene – accetta risoluta Mira – chi viene con me?
Calculus, Sognatrice e Mindsinger si fanno avanti, pur a fatica. Evidentemente
il contrattacco mentale di Galactus non ha avuto effetti così letali su di
loro. Anzi.
- Nostalgia della Comunione, voi tre? – sorride Varua –Bene,
sulla Nave!
- Avete chiesto forse il nostro permesso? – li ferma
Katos.
- Qui sono in ballo miliardi di vite. Bando alle ciance, andiamo – e i
suoi tre compagni la seguono ciecamente.
- Dobbiamo stare attenti a quella – dice il mentore alla sua collega.
Galactus levita silenziosamente, fino a scomparire nel cielo, insieme a una delle due Navi appena decollate.
Chi è rimasto, però, non si sente ancora tranquillo.
Nel
prossimo episodio:
Quasi tutti i nostri eroi si concedono un meritato riposo su Areta e ne approfittano per riflettere sul loro operato e sui loro
obiettivi, mentre per gli altri parte la ricerca a tempo del pianeta adatto!