di Pablo

 

#32

 

FUSIONE 1 di 3

OCCHI BIANCHI SUL PIANETA TERRA

 

 

Altrove.
La sensonave Athrex sbucò dal worm spaziale, andandosi a posizionare lungo l'eclittica della stella Juno.
- Athrex, fammi un resoconto veloce della situazione. - chiese il capitano, l'unico uomo alla guida di questa nave concettualmente aliena per il 99% dell'universo conosciuto.
Una voce si espanse attraverso i muri.
- Sistema Juno raggiunto. Danni alla biostruttura stimati intorno alle 2 unità vitali.
- Accettabili! Dirigersi verso la base di ricezione del sistema.
Improvvisamente la stanza lampeggiò di rosso.
- Che succede? - chiese il capitano.
Prima che la nave potesse rispondere, vide sul monitor che dal worm apparve un'altra nave, un inferifalco.
- Maledizione! - imprecò a bocca stretta il capitano.
Una nuova voce si diffuse per la sala di comando.
- Qui Ardon, capitano dell'inferifalco Doghan.
- Qui Homan, capitano della sensonave Athrex. Cosa volete?
Ci fu un attimo di pausa, che Homan classificò come studiato per far salire la tensione a lui e alla sua nave.
- Sappiamo del vostro carico.
Mentalmente Homan cercò di capire come potesse saperlo.
- Avete due possibilità: o ce lo consegnate e vi lasciò andare liberi, oppure vi disintegregrò con le vespe e recuperò le casse fatte di athenium. Credo non possiate avere una scelta migliore.
- Cosa faccio? - comunicò Athrex.
Un altro attimo di pausa, stavolta generato dal dubbio di Homan.
- Scaraventa le casse nello spazio e preparati a rientrare nel worm. - poi si rivolse a Ardon - Stiamo facendo uscire le casse.
Non appena le tre casse che occupavano l'intera stiva uscirono nello spazio, la Athrex si scaraventò nel worm. Non appena l'attraversò ci fu un enorme lampo rossastro.
All'interno dell'inferifalco Ardon scoppiò a ridere.
- Povero illuso, credeva che la guardia della Regina Nera l'avrebbe lasciato in vita? A volte minare i worm è più divertente che sparare vespe contro le inerti sensonavi.
L'inferifalco allungò i tentacoli di cui era dotato e raccolse le casse; poi, con una strettaò manovra, rientrò nel worm e scomparve nel nulla.

- Punta bene il puntatore!
La voce risuonò nel vuoto astrale, anche se era fisicamente impossibile sentire una voce nel vuoto.
- Punta il puntatore? Oddio, ti stai dando ai giochi di parole? - rispose un'altra voce, più squillante della precedente.
- No, ma sono seriamente tentato di fare uno spettacolino al Milliways dopo la tua considerazione.
La seconda voce rise.
- Ora basta a perdere tempo. Lord D'prot vuole che troviamo il Profeta Essenziale, e quindi punta, punta...
- Dove?
- Secondo la relazione che abbiamo ricevuto, il terzo pianeta di quella stella sul braccio esterno di quella galassia è il centro degli infiniti destini di questo universo.
- Per Toutatis!
- Cosa hai detto?
- Niente, e che sto iniziando a ricevere dati da quel pianeta che mi hai indicato, e mi è giunto questo intercalare, che i miei connettori ricettivi hanno subito usato e rielaborato.
- Ok, ok! Ora diamoci da fare, perchè il tempo stringe.

"Mi chiamo Rick Jones, sono stato la spalla di Hulk, di Capitan America, ho viaggiato nello spazio e nel tempo, ho affrontato migliaia di minacce di piccolo, grosso e grossissimo calibro e sono ancora qui per raccontarlo... anche se oggi sto subendo un doppio attacco a cui non so come sopravviverò: uno esterno ed uno interno."

- Dai Rick! - esclamò Marlo, tirandolo per la camicia - Entriamo in questo negozio di vestiti, devo trovare un abito da sera decente per la cena con i Fantastici Quattro di domani.
[Per la miseria Rick, io non ce la faccio più a vedere abiti scollati e scosciati in maniera così passiva! Cosa crede Marlo che noi Kree siamo asessuati?]
- Cosa vuoi che faccia, Genny, che l'abbandoni? Sono sempre suo marito, e il suo miglior consigliere! E poi non è colpa mia se Una-Rogg non è qui adesso!
[Certo che se fosse venuta lei al posto nostro sarebbe stato meglio, non credi?]
- Genny, sei convinto che le umane e le Kree abbiano gli stessi gusti?
Ci fu qualche secondo di silenzio mentale.
[Beh, effettivamente...]
- Riiiiick?!?! - lo chiamò Marlo, mostrandosi con addosso un lungo abito da sera color rosso scuro, con un vertiginoso spacco su una coscia, mentre l'altra era quasi del tutto scoperta. A completare il tutto la spalla era completamente scoperta e i seni sufficientemente sovraesposti. - Che te ne pare?
Rick e Genis fissarono la ragazza con gli occhi sbarrati, poi Rick scosse il capo e si rivolse all'immagine mentale del figlio di Capitan Marvel.
- Genny!!!! - sibilò a denti stretti Rick.
[Scusami Genis... è più forte di me in questi casi...]
Ma qualcosa interruppe il Kree, e qualche istante dopo ci fu una violenta esplosione all'esterno del negozio.
- Marlo, io... - si rivolse Rick alla moglie.
- Si, si, lo so! Vai a salvare il mondo! Ti aspetto qui!
Rick le diede un bacio e si scaraventò all'uscità.
All'angolo tra le due strade un camion portavalori era statoribaltato, con 5 figure vestite con colori sgargianti intente a derubarlo del contenuto.
[Altro che mondo! Salveremo solo qualche stipendio!]
- Al diavolo, diamoci da fare!
Rick sbattè le negabande, e in un roboare di luci, suoni e danni apparve Capitan Marvel.
- Ok, ora tocca a me!
L'apparizione di Marv attirò l'attenzione dei malviventi. Il capo di essi, o almeno quello che sembrava tale, puntò il dito verso di lui.
- Ti consiglio di starci lontano, chiunque tu sia!
["Chiunque tu sia."?!?!? Ma da dove viene questo, dall'Arkansas?!]
- Io sono Capitan Marvel, e non sono un "chiunque tu sia" qualsiasi! Voi piuttosto, chi siete?
- Noi siamo i CRACKERS!
- I biscottini salati?
[Al diavolo Marv, sono... oh, lascia perdere è troppo lunga!]
- Io sono Root, il capo! - disse colui che stava parlando, che indossava una divisa attillata di un verde cangiante.
- Io sono Defrag! - esclamò la donna del gruppo, vestita come un arlecchino, con quadratini gialli, rossi, blu e grigi.
- Io Firewall! - esclamò il terzo, un uomo di colore alto e robusto, con indosso un'armatura rosso fuoco.
- Io sono Telnet! - dichiarò il quarto, un ragazzino che indossava quello che apparentemente sembrava un paio di pantaloncini e una felpa. Attorno a lui però brillavano decine di quadrati luminescenti. - E loro sono i miei Cursori.
- Infine io sono Streaming! - disse l'ultimo della squadra di villains, alto e magro, vestito con una tuta hi-tech.
Marv sorrise.
- Ok, ok! Posso cominciare a sculacciarvi tutti?
Firewall scoppiò a ridere fragorosamente, ma una scarica di energia cosmica lo fece finire contro il palazzo alle sue spalle. Gli sguardi degli altri quattro dapprima si posarono sul corpo privo di sensi del loro compare, poi fissarono Capitan Marvel circondato da energia cosmica, e infine completamente sgomenti si guardarono tra di loro.
- Sfigati! - fu l'unico commento che Genis si concedette prima di scaraventarli un pò ovunque per il centro di Los Angeles.
Poi si avvicinò a Root, il loro capo, e lo afferrò per il bavero.
- Ora promettimi che non lo farai più!
Root fece cennò di si con il capo, prima di svenire.
[Ok Genny, hai fatto la tua buona azione quotidiana, ora fammi andare a vedere che abito ha scelto Marlo.]
- Subito! - rispose con solerzia il Kree, ma mentre stava per far urtare le negabande tra loro, qualcosa di strano accadde, e in un flash multicolore Genis scomparve.

Qualche microsecondo prima, altrove.
- L'ho visto e l'ho puntato! Il Profeta Essenziale è nel mio occhio!
- Sei sicuro che sia lui?
- Mai vista tanta energia in un solo...
- Ehm... non essere blasfemo!
- Ok, ok, ritiro quello che ho detto! Però l'ho puntato, è qui, posso prenderlo.
- E che aspetti? Prendilo!

 

Note

Benvenuti a tutti in questo nuovo sfavillante ciclo di Capitan Marvel, con al timone me stesso medesimo, ovvero Pablo. Non vi dico nulla di questo ciclo, che durerà circa 20 episodi, e che porterà Genis laddove nessun superessere è mai giunto prima (giuro! ...oddio qualcuno è già lì... ma shhhh... sennò spoilero), e se la dovrà vedere con un confilitto ultracosmico. E non dico altro.

Attendo solo trepidamente i vostri giudizi.