La Planet Manga si è mobilitata molto per pubblicizzare questo fumetto: poster, contest, distribuzione gratuita del primo capitolo dell'opera, magliette, adesivi e chi più ne ha più ne metta.
Una campagna di marketing virale come non se ne vedevano da tempo, anzi, sinceramente un'attività simile non credo abbia precedenti, neanche per Shingeki no Kyojin ci si è spinti a tanto.
Ma la vera domanda è: ne è valsa davvero la pena, l'opera è davvero così valida? Fornire una risposta a questi quesiti non è per niente semplice; ci sono molteplici aspetti di cui tenere conto, molti dei quali anche contrastanti. Infatti questa è un'opera sicuramente molto valida, divertente, frizzante e alquanto insolita ma in fin dei conti non è neanche poi così straordinaria, non lascia nel lettore particolari ricordi o sensazioni come altre opere pubblicate dalla stessa casa editrice che però sono uscite in sordina o comunque non con l'attenzione che meritavano.
Ma passiamo alla trama. La storia narra delle vicende di una bizzarra classe studentesca giapponese alle prese con un insolito insegnante dalle fattezze di un polpo giallo umanoide che oltre ad educare gli studenti nelle diverse discipline scolastiche insegna loro a migliorarsi nell'arte di uccidere, di assassinare, in particolare il loro docente stesso. Questi studenti sono tra i peggiori dell'istituto, hanno voti bassissimi e non si applicano come dovrebbero nello studio e per questo vengono confinati in una sede distaccata della scuola, lontana dagli studenti modello, la 3-E, la End Class, più in basso di così non si può andare. Questo particolare professore ha giurato di distruggere il pianeta, dopo aver disintegrato gran parte della luna, entro un anno dall'inizio delle lezioni con i suoi studenti e che si sarebbe preso cura di loro per tutto il tempo, a seguito di una promessa fatta ad una donna misteriosa, presumibilmente un'insegnante; l'unico modo per fermarlo è quindi ucciderlo, ma solo i suoi studenti potranno farlo e colui che ci riuscirà riceverà anche un bel premio in denaro. Fin qui tutto semplice se non fosse che Korosensei, composto aplologico creato come soprannome del docente dalle parole "non eliminabile" e "professore", sia più o meno invincibile: si sposta a velocità superiori a Mach 20, ha capacità rigenerative strabilianti ed è in grado di fare praticamente qualunque cosa.
Yusei Matsui ci mostra poi come tutti questi studenti, bollati come stupidi o scansafatiche, solamente non vengano seguiti a sufficienza, non vengano supportati nel momento più critico della crescita adolescenziale; si distinguono nelle materie che più li rappresentano, che preferiscono, ma hanno lacune pesanti nel restante scibile. Ma come già visto nel Great Teacher Onizuka di Toru Fujisawa o in moltissime altre opere contemporanee, anche letterarie e non solo fumettistiche, il sistema educativo giapponese è spesso troppo severo, troppo competitivo e stressante, troppo ipocrita e molto meno improntato alla pedagogia che al successo. E la critica a questo sistema è sicuramente uno dei cardini del manga del maestro Matsui; tant'è che più e più volte viene messa in luce l'amorevolezza, la pazienza e la passione con cui il professore si prende cura dei propri studenti seguendoli passo per passo e aiutandoli a trovare la loro strada, supportandoli nei loro interessi, trattandoli con quell'umanità e quel rispetto dovuto ma che per assurdo viene loro concesso da un polpo gigante, intenzionato a distruggere la Terra, piuttosto che dai loro simili.
Per quanto riguarda il tratto grafico non c'è molto da dire. Non è per nulla eccezionale ma presenta dei character design validi, in primis quello del professore stesso, essenziale e scarno, di una semplicità disarmante che esalta ancora di più l'assurdità del personaggio. I suoi tratti infine diventano quasi grotteschi e terrificanti quando perde le staffe, senza però complicarne troppo la figura. Gli studenti invece sono disegnati quasi tutti alla stessa maniera a parte gli elementi più rilevanti come Nagisa, Karma e Irina.
La caratteristica che fa però risaltare questo manga è sicuramente il forte umorismo che permea tutta la storia. Le continue gag e gli spiritosi intermezzi, spesso davvero esilaranti, rendono la lettura molto piacevole e mai monotona; questo manga non si prende mai sul serio, continua a mettersi in gioco senza remore in una scanzonata e parodistica rivisitazione del genere action. L'omicidio viene presentato come un gioco, un'attività extracurricolare di svago per gli studenti, che nei loro buffi e maldestri tentativi di assassinio scoprono le loro potenzialità e acquistano sempre più fiducia in loro stessi. Ma non bisogna soffermarsi troppo a ricercare secondi fini dell'autore, sottotrame criptiche o messaggi subliminali che fanno da sfondo all'opera. È una storia giocosa e divertente e come tale deve essere recepita; sarà eventualmente lo scrittore stesso a mettere chiaramente in luce certi dettagli o certe letture suggerite in determinati passaggi.
In sé quest'opera si presenta bene; è divertente, leggera, semplice, diretta e lineare. Una lettura sicuramente piacevole per chi ricerca uno svago, il problema è che finito il divertimento non rimane molto altro. Non resta vivida nel cuore del lettore, non ha altro da offrire se non un passatempo spiritoso. Chiariamoci, non è per nulla una cosa malvagia, solo non bisogna aspettarsi di più oltre a questo.
L'edizione è ben realizzata e anche la traduzione è ben fatta; prezzo più che valido per questo manga. Piccolo omaggio della Panini nella prima pagina del primo volume dove è contenuto un adesivo raffigurante Korensei.