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Iron Man 3: parlano Feige, Black e Downey Jr.

Intervistati nei giorni scorsi da CBR a ridosso della San Diego Comic Con, in cui sono state mostrate le prime sequenze tratte da Iron Man 3, il regista Shane Black, il presidente di produzione dei Marvel Studios Kevin Feige e il protagonista Robert Downey Jr. hanno parlato della pellicola sottolineandone le atmosfere e quali sfide dovrà affrontare l'eroe in armatura nel suo terzo e, apparentemente, conclusivo capitolo cinematografico.

"Non puntiamo necessariamente a fare le cose in grande; puntiamo a qualcosa di nuovo, diverso, fresco e puntiamo a un nuova direzione. C'è un idea riguardo all'essere grandi, ma penso che parli più di catturare e duplicare l'intensità che The Avengers è riuscito a creare" ha affermato Black. "Quella sorta di sensazione da "fulmine nella bottiglia", di saper mettere così tante cose in uno spazio limitato. Stiamo cercando di ottenere quello stesso risultato quanto più possibile, abbiamo un sacco di momenti emozionanti in uno spazio ristretto".

"Iron Man 3 è l'inizio della nuova fase, quindi imposterà il tono in molte maniere diverse" ha poi aggiunto Feige. "Il viaggio di Tony e le cose che potrebbe spingere in avanti, ma allo stesso tempo è una storia auto-conclusiva, come facciamo dai tempi di Iron Man".

"Quello che mi ha sorpreso è stata la quantità di aiuto che mi è stata offerta. Ha reso le cose il più facili possibile. Jon Favreau era disponibile per darmi qualsiasi tipo di consiglio e suggerimento, mi ha dato quella sorta di sensazione di transizione di cui avevo bisogno. La Marvel ha un dipartimento di effetti speciali talmente efficace che sono riusciti ad accompagnarmi attraverso tutto il processo e assicurarmi che sarei stato libero di concentrarmi sulla storia, i personaggi, la scala e la portata. The Avengers,' credo, ha sorpreso tutti noi in una certa misura. Riguardando indietro, si può analizzare il perché. Era il film giusto con le giuste persone, il giusto regista e il periodo giusto. E noi ci sentiamo alla stessa maniera ora. Sento che Rhodey e Tony siano stati esplorati nella loro interezza il più possibile e quello, per me, era il cuore di tutto e quello che rendeva tutto molto speciali. Inoltre, dobbiamo cercare di essere pragmatici in un mondo post-Avengers. Quali sono le sfide, ora? Quali sono le limitazioni che potrebbe piombare su Tony e quale minaccia lo dovrebbe costringere, come al solito, a superare quei limiti?"

"È un film davvero Tony Stark-centrico" ha dichiarato Feige rispondendo alla domanda se il film dovesse preparare il campo a The Avengers 2. "Nel senso che non solo Tony, ma il suo mondo, con Pepper e Rhodey, sarà al centro di tutto. Per noi era importante come parte di un piano più grande, da Iron Man a The Avengers, costruire questa cosa. Francamente, il primo passo di questo grande piano, come Iron Man 3, è dimostrare che i personaggi sono altrettanto interessanti, se non di più, da soli di quanto non lo fossero insieme ne The Avengers. Quindi il film, per come è stato progettato, è uno studio molto serio sul personaggio. Non è un film serio, ma stiamo seriamente scavando a fondo per esplorare Tony, Rhodey e Pepper, senza per forza chiamare lo S.H.I.E.L.D. o Thor o una cosa stile 'Penso che Capitan America dovrebbe essere qui in cinque minuti' o qualsiasi altra di quelle cose"

Traduzione di Andrea Fiamma

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