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Giorgio Parma

Giorgio Parma

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Milo Manara a Supergulp Milano

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Dopo l'evento di settimana scorsa in cui Paolo Eleuteri Serpieri è stato ospite dalla fumetteria Supergulp di Milano, vi segnaliamo la presenza del Maestro dell'Eros Milo Manara che incontrerà i lettori allo spazio 65metriquadri adiacente al negozio sabato 28 maggio dalle 18.30 alle 21.
L'autore dedicherà i volumi Milo Manara: Visioni di un Magister e Milo Manara: Le Stanze del Desiderio editi da Comicon Edizioni acquistati in loco, mentre solo per chi comprerà un portfolio a tiratura limitata verrà fatto omaggio di un disegno dell'artista.

Per rimanere aggiornati sull'evento e per ulteriori informazioni potete seguire la pagina web a questo indirizzo.

ARF! Festival: Bianca Bagnarelli si aggiudica il Primo Premio Lorenzo Bartoli

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Durante la giornata di ieri della manifestazione romana ARF! Festival si è tenuto l'evento di consegna del Primo Premio Lorenzo Bartoli alla Miglior Promessa del Fumetto Italiano, che è andato a Bianca Bagnarelli per il suo Yes or No, apparso sul numero di gennaio/febbraio di Cicada Magazine. La fumettista ha quindi ricevuto una pipa stampata in 3D e realizzata da FabLab Roma Makers, che stilizza l'iconico oggetto di cui Bartoli non si privava mai, oltre a 2000 € offerti da Stay Nerd e la pubblicazione della propria opera su Verticomics.

Tra i candidati al premio erano presenti anche French Carlomagno con Come quando eravamo piccoli edito da BAO Publishing, Fabrizio Des Dorides per Battaglia – La figlia del capo pubblicato da Editoriale Cosmo, Martoz con Remi Tot in Stunt di MalEdizioni e Giulio Rincione con Paranoie per Shockdom. La giuria era invece composta dai 6 autori delle MasterClass tenutesi durante la manifestazione, ossia Francesco Artibani, Giacomo Bevilacqua, Lorenzo De Felici, Gipi, Annalisa Leoni, LRNZ, Leo Ortolani e Roberto Recchioni.
Di seguito il post pubblicato su Facebook dalla vincitrice e le immagini pubblicate in rete dalla manifestazione e un'immagine del fumetto Yes or No.

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Thor: Ragnarok: Jeff Goldblulm e Karl Urban nel cast, Cate Blanchett è Hela

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La Marvel ha annunciato ufficialmente mediante il suo sito alcune importanti novità per il terzo capitolo della saga cinematografica con protagonista il famoso dio norreno della Casa delle Idee, ossia Thor: Ragnarok, pellicola dei Marvel Studios in arrivo nel 2017 diretta da Taika Waititi.

Jeff Goldblulm (Jurassic Park, Independence Day) si aggiunge al cast del film nei panni il Gran Maestro, membro degli Antichi dell'Universo, mentre Karl Urban (Star Trek, Dredd) sarà il dio asgardiano Esecutore, il cui vero nome è Skurge.
Novità invece su altre due attrici già coinvolte nel cast ma di cui non si sapeva il ruolo: Cate Blanchett sarà Hela mentre Tessa Thompson sarà Valchiria. Infine, nell'articolo viene confermata la presenza di Mark Ruffalo nei panni di Bruce Banner/Hulk.

“La continuazione dell'epico franchise di Thor sarà unica e potente, e con l'aggiunta di Cate, Jeff, Tessa, Karl e Mark al cast, realizzeremo la sua avventura più eroica e pericolosa. Il grande talento di ciascuno di questi attori non può essere quantificato. L'avere anche solo uno di loro all'interno del Marvel Cinematic Universe è un onore, averli addirittura tutti è incredibile".
Qui sotto trovate il concept art di Hela.

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Thor: Ragnarok è il terzo capitolo della saga cinematografica sul Dio del Tuono, la cui sceneggiatura è stata affidata inizialmente a Christopher Yost (Thor: The Dark World) e Craig Kyle, ma ora si trova nelle mani di Stephany Folsom, incaricato di ultimarla. La storia seguirà gli eventi successivi alla presa del trono di Asgard da parte di Loki (Tom Hiddleston), mascherato da suo padre Odino (Anthony Hopkins). Nel film oltre al ritorno di Chris Hemsworth nei panni del protagonista, troviamo anche Mark Ruffalo in quelli di Bruce Banner/Hulk e Cate Blanchett nei panni del villain Hela. Taika Waititi (What We Do in the Shadows, Flight of the Conchords) dirigerà la pellicola dei Marvel Studios, prevista per il 3 novembre 2017 in 3D e 2D e IMAX. Le riprese cominceranno a luglio.

Veil

Nata nel 2014, la collana SCP di Edizioni Star Comics, dedicata al fumetto americano e francese, ha proposto sin dai suoi esordi delle storie di livello artistico e narrativo sopra la media, come D-Day e Le 7 meraviglie, ma è con gli ultimi tre franchise proposti, Drifter di Ivan Brandon e Nic Klein, Veil di Greg Rucka e Toni Fejzula e Low di Rick Remender e Greg Tocchini, a breve in tutte le fumetterie e librerie, che questa collana si è fregiata di tre pezzi da ’90 del fumetto d’oltreoceano.

Prendiamo in esame la seconda: una storia dalle tinte oscure, mistiche, esoteriche, estremamente violenta e graffiante, con una narrazione rapida e incalzante, sferzante, che non lascia tempo al lettore di riprendere fiato fino a che non avrà voltato l’ultima pagina del volume. Un lavoro davvero particolare nato dalla mente creativa di Greg Rucka, vincitore di un Eisner Award per Gotham Central, e uno degli autori più interessanti e importanti degli ultimi tempi, che viene affiancato ai disegni da Toni Fejzula, attualmente in forze alla Dark Horse Comics, editore originale di Veil, talentuoso artista serbo abilissimo nell’uso dei colori, che qui sfoggia una paletta cromatica oscura e violacea fenomenale.

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Ma veniamo alla trama: una giovane donna si risveglia nuda in una fermata abbandonata della metro, senza ricordare nulla, incapace di esprimersi correttamente se non con frasi sconnesse e senza significato apparente, attorniata da un’orda di ratti che le ubbidiscono; non sappiamo nulla di lei, proprio come lei stessa sembra non conoscere nulla della sua vita, della sua esistenza, ma possiede una forza sovrumana, che tuttavia non percepisce come anormale. Oltre a questi poteri fisici, un fascino sovrannaturale, ammaliante e obnubilante, schiavizzante, che fa perdere la testa a qualunque uomo incroci la sua strada, a parte un certo Dante, un giovane ragazzo afroamericano che prova immediatamente un istinto di protezione e cura nei confronti della donna, a differenza della tensione sessuale che regola l’interazione di Veil, questo il nome della ragazza, con gli altri individui. Ma sin dalle prime pagine capiamo che l’aura sovrannaturale che circonda la protagonista ha natura demoniaca, vediamo pentacoli, evocazioni e poteri mistici all’opera negli scorci che ci propongono le immagini affascinanti di Fejzula. Una misteriosa figura nota come Cormac ha richiamato dagli Inferi Veil per conto di una multinazionale interessata al potere assoluto, ma potrebbe essere tutto un doppio gioco per impossessarsi lui stesso del potere della ragazza. Ma sulla sua strada si è inserita una variabile inaspettata, l’amore tra Dante e Veil, che scombussolerà tutte le carte in tavola.

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Sebbene l’intreccio di questa storia di magia e stregoneria, di mistici rituali e di demoniache creature, non eccella particolarmente sotto nessun particolare punto di vista, rimane un prodotto nella media tutto sommato interessante e intrigante, se considerato a sé stante, con una narrazione rapida e vorticosa, tipica di Rucka, che non si perde tanto in preamboli ma ci trasporta subito nel mezzo dell’azione. Ma è l’accoppiata con le tavole dell’artista serbo a rendere Veil eccellente. I meravigliosi disegni inquietanti, maestosi e iper-dettagliati, la commistione di tratto morbido e spigoloso, i primi piani cinematografici, scenografici, le inquadrature virtuose ed evocative, spesso inconsuete, la colorazione realizzata con semplice giustapposizione cromatica che si priva anche dell’inchiostrazione, sostituita da linee di colore, senza sfumati, con tinte cupe, incentrate sul borgogna, sui rossi violacei e sul magenta, e un filtro a grana grossa che dona una finitura opaca al tutto. Il comparto artistico, totalmente in sinergia con le tematiche trattate, è quello che rende Veil un fumetto distinto e affascinante, memorabile, che rimane a lungo nella mente del lettore. Si arriva al punto che è la narrazione di Rucka a dover star dietro allo storytelling grafico di Fejzula, più coinvolgente dei dialoghi stessi, più incisivo e vero tratto distintivo dell’opera.

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Veil si dimostra quindi un gran buon fumetto, soprattutto dal lato visivo e artistico, insolito e caratteristico, che fa risaltare ed esaltare oltremodo la sceneggiatura. Ottima l’edizione trade paparback con cover con alette della Star Comics, con una resa dei colori sulle pagine lucide molto appagante. Forse un cartonato avrebbe potuto garantire un effetto ancora più ricercato, ma il formato standard di SCP si adatta comunque egregiamente.

 

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