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Daniele Croci

Daniele Croci

Eisner Award 2013: i vincitori

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eisnerawards2013 25logoLa scorsa notte, in occasione del Comic-Con di San Diego, sono stati assegnati i prestigiosi Will Eisner Comic Industry Award Winners 2013. Vediamo subito nel dettaglio chi si è aggiudicato l’ambitissimo premio, giunto quest’anno alla sua venticinquesima edizione.

Miglior storia breve: “Moon 1969: The True Story of the 1969 Moon Launch,” di Michael Kupperman, in Tales Designed to Thrizzle #8 (Fantagraphics)

Miglior numero singolo o one shot: The Mire, di Becky Cloonan (autoproduzione)

Miglior serie in corso: Saga, di Brian K. Vaughan e Fiona Staples (Image)

Miglior nuova serie: Saga, di Brian K. Vaughan e Fiona Staples (Image)

Miglior pubblicazione per bambini (fino a 7 anni): Badimouse for President, di Jennifer L. Holm e Matthew Holm (Reom House)

Miglior pubblicazione per bambini (8–12 anni): Adventure Time, di Ryan North, Shelli Paroline, e Braden Lamb (kaboom!)

Miglior pubblicazione per ragazzi (13–17 anni): A Wrinkle in Time, di Madeleine L’Engle, adattatato da Hope Larson (FSG)

Miglior pubblicazione umorisitica: Darth Vader e Son, di Jeffrey Brown (Chronicle)

Miglior fumetto digitale: Beette, di Paul Tobin e Colleen Coover (Monkeybrain)

Miglior antologia: Dark Horse Presents, a cura di Mike Richardson (Dark Horse)

Miglior lavoro basato su un evento reale (a parimerito): Annie Sullivan e the Trials of Helen Keller, di Joseph Lambert (Center for Cartoon Studies/Disney Hyperion); The Carter Family: Don’t Forget This Song, di Frank M. Young e David Lasky (Abrams ComicArts)

Miglior nuovo graphic novel: Building Stories, di Chris Ware (Pantheon)

Miglior adattamento da un altro medium: Richard Stark’s Parker: The Score, adattato da Darwyn Cooke (IDW)

Miglior graphic novel (ristampa): King City, di Breon Graham (TokyoPop/Image)

Miglior progetto o collezione d’archivio—strisce: Pogo, vol. 2: Bona Fide Balderdash, di Walt Kelly, a cura di Carolyn Kelly e Kim Thompson (Fantagraphics)

Miglior progetto o collezione d’archivio—fumetti: David Mazzucchelli’s Daredevil Born Again: Artist’s Edition, a cura di Scott Dunbier (IDW)

Miglior edizione statunitense di materiale internazionale: Blacksad: Silent Hell, di Juan Diaz Canales e Juanjo Guarnido (Dark Horse)

Miglior edizione statunitense di materiale internazionale (Asia): Naoki Urasawa’s 20th Century Boys, di Naoki Urasawa (VIZ Media)

Miglior sceneggiatore: Brian K. Vaughan, Saga (Image)

Miglior autore unico: Chris Ware, Building Stories (Pantheon)

Miglior disegnatore (a parimerito): David Aja, Hawkeye (Marvel), Chris Samnee, Daredevil (Marvel); Rocketeer: Cargo of Doom (IDW)

Miglior illustratore/multimedia artist (pagine interne): Juanjo Guarnido, Blacksad (Dark Horse)

Miglior copertinista: David Aja, Hawkeye (Marvel)

Miglior colorista: Dave Stewart, Batwoman (DC); Fatale (Image); BPRD, Conan the Barbarian, Hellboy in Hell, Lobster Johnson, The Massive (Dark Horse)

Miglior letterista: Chris Ware, Building Stories (Pantheon)

Miglior testata giornalista legata ai fumetti: The Comics Reporter, a cura di Tom Spurgeon, www.comicsreporter.com

Miglior libro sui fumetti: Marvel Comics: The Untold Story, di Sean Howe (HarperCollins)

Miglior lavoro educativo/accademico: Lynda Barry: Girlhood Through the Looking Glass, di Susan E. Kirtley (University Press of Mississippi)

Miglior design di una pubblicazione: Building Stories, design di Chris Ware (Pantheon)

Hall of Fame: Lee Falk, Al Jaffee, Mort Meskin, Trina Robbins, Spain Rodriguez, Joe Sinnott

Russ Manning Promising Newcomer Award: Russel Roehling

Bob Clampett Humanitarian Award: Chris Sparks e Team Cul deSac

Bill Finger Excellence in Comic Book Writing Award: Steve Gerber, Don Rosa

Will Eisner Spirit of Comics Retailer Award: Challengers Comics + Conversation, Chicago, IL

Alessandro Baronciani - Raccolta 1992/2012

Alessandro Baronciani non è certo un nome nuovo alle orecchie di segue il fumetto italiano, specialmente negli ambienti che si articolano intorno a parole come indie/autoprodotto/underground. Protagonista di un insolito quanto soddisfacente esperimento di distribuzione “postale” dei propri lavori, vanta una carriera eclettica come illustratore, art-director, pubblicitario e, naturalmente, fumettista. Dopo il fallimento della Black Velvet, suo precedente editore, Baronciani inaugura una nuova stagione con la Bao Publishing pubblicando un insolito volumetto intitolato semplicemente Raccolta 1992-2012; un ventennio di pubblicazioni (leggi: storie e strisce) sparse su fanzine, riviste, quotidiani, addirittura i flyer di un locale, più qualche inedito che è scappato dal limbo editoriale, come l’assurda “Perché mi hai portato con te nella base segreta sotto il vulcano se non mi vuoi bene”.

La prima cosa che balza all’occhio del volume, ancora prima di averlo sfogliato, è sicuramente il formato. Un libro piccolo, widescreen, un cartonato spigoloso e poco più grande di uno smartphone, con evidente strizzatina d’occhio alla versione digitale; si potrebbe persino speculare sulle modalità in cui la fruizione digitale abbia in questo caso influenzato sull’impaginazione del prodotto old-school, il caro (in entrambi i sensi) cartaceo, in cui il rapporto pagine/vignette è diventato uno a uno nella maggior parte dei racconti (à la Verticali di Gipi, per rimanere nello stesso ambito), quasi proceda a schermate o a istantanee catturate da una digitale.

Quest’ultima metafora casca a pennello anche per parlare delle tematiche analizzate dall’autore. I momenti catturati sono infatti fotografie, scatti rubati che parlano di provincia, di amore adolescenziale, di musica, di Milano, tutte in rigoroso bianco e nero, con la notevole eccezione della già citata “Perché mi hai portato con te nella base segreta sotto il vulcano se non mi vuoi bene”; ma la sensibilità particolare dell’autore fa sì che dalla sua penna scaturiscano anche momenti più surreali, ultraterreni nella loro impalpabile assurdità, in cui traspare anche un certo gusto per il bricolage e la ricontestualizzazione postmoderna.

La natura estremamente frammentaria del volume (più la presenza di diversi racconti decisamente poco riusciti) potrebbe far storcere il naso a qualcuno; lo stesso si potrebbe dire anche per uno dei tratti caratteristici dell’autore, il suo “o-lo-ami-o-lo-odi”: spesso le storie sembrano ignorare le convenzioni narrative per cui alla fine del racconto dovrebbe essere presente e riconoscibile una chiusura, un colpo di scena, e/o un momento emotivamente catartico che porti il fruitore a significare quanto appena letto. In altre parole, questi racconti finiscono e basta. Bisogna pur precisare che non è affatto corretto interpretare le storie come tronche o incompiute, perché la chiusura in un modo o nell’altro c’è sempre, anche se – e torniamo al punto per cui la lettura di Baronciani non è facilissima – quasi quasi non si vede.

In definitiva, Raccolta 1992/2012 è un volume assolutamente fondamentale per tutti gli appassionati di una delle figure più interessanti del fumetto indie italiano, soprattutto per conoscere l’evoluzione stilistica e narrativa che è verificata nel corso di vent’anni di carriera, a partire dalle primissime autoproduzioni scolastiche e casalinghe. Un po’ meno fondamentale per tutti gli altri, dato anche il costo un po’ elevato (ma si sa, è un prodotto di nicchia, con un formato astruso) e l’innegabile resistenza che questi racconti oppongono al lettore meno motivato. Se si possiedono i device appropriati, è consigliabile la lettura su tablet, su cui si ottiene un risparmio di quasi 11€ e una fruizione pressoché invariata.

Editoriale Cosmo - Albi di Luglio

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943217 605285616183537 137056650 nLa casa editrice Editoriale Cosmo ha pubblicato l'elenco degli albi che usciranno in edicola nel mese di luglio, come potete vedere anche nell'immagine qui a lato. Nello specifico abbiamo:

- 2 luglio: Dampierre #2
- 16 luglio: Lester Cockney #5 e Masquerouge #4
- 24 luglio: Colby

Il Corvo - Edizione Definitiva

Per leggere l'intervista, clicca qui.

Finalmente arriva anche in Italia l’edizione definitiva di The Crow, alias Il Corvo, pietra miliare del fumetto underground statunitense che ha rivoluzionato l’estetica dark metropolitana per tutti gli anni a seguire, la cui fortissima influenza (grazie anche al fortunato/sfortunato film) è tangibile ancora oggi. The Crow, scritto e disegnato da James O’Barr, venne originariamente pubblicato per una piccola casa editrice statunitense, la Caliber, a partire dal 1989; nel luglio 2011 l’autore è tornato sulla sua opera più famosa per ridisegnare alcune sequenze e aggiungere materiale scartato in precedenza per motivi vari, al fine di confezionare l’edizione che, un paio d’anni dopo, viene portata da noi da Edizioni BD.

La storia che gira intorno al Corvo la conosciamo purtroppo tutti; un’opera maledetta fin dalla propria genesi, che ricorda e riecheggia i poeti e musicisti che vengono ossessivamente citati all’interno delle pagine, come Charles Baudelaire o Ian Curtis; venne creata dall’autore come (vano, rivelerà lui in seguito) tentativo di esorcizzare il dolore causato dalla scomparsa prematura della ragazza, uccisa da un guidatore ubriaco nel 1978, che lo portò in un primo momento ad arruolarsi nell’esercito; infine il film, uscito nel 1994, un successo enorme macchiato dalla terribile scomparsa in scena del protagonista, il giovane Brandon Lee, colpito da un proiettile vero e non da una carica a salve, cosa che costrinse il regista a fare i salti mortali con stuntmen e CGI per terminare le riprese.

Nonostante le aggiunte e i ritocchi, la trama del fumetto è quella che abbiamo imparato ad apprezzare e amare nel corso di questi anni, la cui efficacia e potenza espressiva/emotiva non è cambiata di una virgola. Una storia (piuttosto semplice a dire il vero) di vendetta, un valzer di delitto e castigo metropolitano che ha nella caratterizzazione del protagonista e nel pathos delle sequenze il vero punto di forza. Oggi come 24 anni fa riusciamo ancora a percepire l’irresoluto dolore provato dall’autore, che si sdoppia nella figura del tormentato Eric Draven e del suo pennuto alleato, nel senso di colpa e nel desiderio di vendetta, nel ritorno ossessivo e nella voglia di perdonarsi. È una storia adolescenziale nella sua efficace (bisogna ammetterlo) immaturità nichilista e soprattutto nell’idealizzazione dell’amore negato, canalizzato attraverso un immaginario oscuro e uno spirito autolesionista, quasi clinico nella sua nostalgica e dolorosa rievocazione continua.

Il tratto di O’Barr, per quanto non rigorosissimo nelle anatomie e nelle prospettive, non ha perso un briciolo della potenza di allora, specie nelle concitate scene d’azione; un bianco e nero ruvido, carico di retini, in cui la luce fa sempre più fatica a trasparire e che trova momenti di pausa solo nelle delicate sequenze flashback, caratterizzate da più delicati toni di grigio. Il plauso maggiore che si può attribuire all’autore è quello di aver rielaborato un immaginario dark-goth preesistente – legato soprattutto agli ambienti musicali – e di averlo elevato all’ennesima potenza, creando un’estetica potentissima quanto riconoscibile. Le sequenze inedite aggiunte dall’autore – in cui è evidente la sua maturazione artistica – vanno a tratteggiare meglio il background di Eric e Shelly e del loro sconvolgente amore, come nel caso di “Una favola d’Agosto”, mentre “Cavallo Lucente” aggiunge una connotazione più catartica al finale originale.

L’edizione BD è adatta a un edizione "definitiva": un elegante volume cartonato (mentre negli States è uscito in brossura) 17x24cm con rilegatura a filo e carta dalla grammatura adeguata che rende giustizia alle tavole dell'autore, il tutto proposto con due cover (la variant era venduta solo nelle tappe del tour di O'Barr ed è andata esaurita ovunque). I contenuti extra sono fedeli all'edizione americana, proponendo una succosa gallery finale con anche illustrazioni a colori. In definitiva, un volume imperdibile per tutti gli amanti di questa saga, che può essere finalmente gustata al pieno delle proprie potenzialità, ma anche un'ottima occasione per scoprire da zero un'opera che, nel bene o nel male, ha lasciato la propria impronta indelebile sul fumetto underground statunitense.

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