Primo tomo di un dittico dove il mare è l’elemento principale, il motore dell’azione.
La vicenda è ambientata agli inizi del XVIII secolo, quando la giovane Harriet, figlia del ricco possidente Lord Somerset, sposa in segreto Conrad, spiantato avventuriero che scopriremo essere il figlio perduto di un pirata, senza il consenso del genitore.

Dopo circostanze che evidenziano il carattere e l’attitudine dei vari personaggi di questa saga, la storia diventa una caccia al tesoro marinaresca con tanto di predoni, in una ridda di situazioni non sempre ben delineate.
Yves H. costruisce un’avventura piuttosto solida ma non immune da pecche: in certi frangenti vi sono fatti non descritti o suggeriti in maniera esaustiva che si rivelano importanti nello sviluppo dell’azione stessa.
Hermann invece è la solita garanzia di qualità applicata al disegno. La tecnica del colore diretto dà alle sue tavole un surplus di merito.

Un’interessante e cruda storia caraibica ricca di azione che però abbisogna del secondo tomo per essere letta con compiutezza.

Shiki è un giovane Monster Hunter marchiato con il simbolo del "cacciatore del sigillo", una sorta di lasciapassare che lo pone al di sopra del regolamento di ogni gilda. Giunto al villaggio di Akamaaya, incontra Irie, con la quale inizia la caccia al leggendario Miogaruna.

Prendendo spunto dalla serie di videogiochi nata nel 2005, Hiro Mashima crea Monster Hunter Orage. Del gioco rimangono le logiche e le atmosfere, più solari per il ricorso a tematiche tradizionali dell'autore come l'amicizia e il sogno; il continuo riferimento di Shiki all'importanza del rapporto tra compagni è il canonico tratto naif del protagonista di shonen. Gli inserti comici stemperano ulteriormente la tensione narrativa, mentre i pochi momenti drammatici appaiono frettolosi.

Il tratto di Mashima è quello raggiunto già dalla seconda metà di Rave, che da un lato ne segna la maturità, dall'altro ne rivela l'assenza di un processo di ricerca grafica volto al miglioramento. L'unica eccezione è nella gestione delle tavole, con qualche splash page e ampio ricorso a figure di grandi dimensioni.

Trame canoniche, personaggi un po' troppo stereotipati e bidimensionali non impediscono certo al lettore di arrivare in fondo ma, una volta chiuso l'albo, è difficile che vi ritornerà.

Continua la pubblicazione integrale di Cuori Grassi con le storie che hanno visto luce sulle pagine di Lupo Alberto dal 1997 al 2001. Proseguono dunque le avventure di Rocco Bonetti, questa volta con un tratto grafico già maturo che non subisce ulteriori evoluzioni nel corso del volume, com'era invece nel volume precedente.

Il protagonista si trova a vivere momenti difficili a causa delle ingombranti dimensioni della sua pancia: i più svariati tentativi di dimagrire, vacanze in luoghi dove Rocco dovrebbe esporsi in tutto il suo peso, relazioni imbarazzanti con parenti e amici, goffi tentativi di seduzione, festività traboccanti ghiottonerie che diventano la più pericolosa delle tentazioni. Nonostante la ripetitività delle situazioni, Mauro Talarico riesce a raccontare storie sempre divertenti, concedendosi anche trame di più ampio respiro che si dilungano in due o tre puntate.

Per concludere la collezione completa di Cuori Grassi non rimane che attendere il terzo volume conclusivo (in uscita a Luccacomics 2010), con la speranza che venga annunciato un'ulteriore uscita contenente le storie che nel frattempo Talarico ha ripreso a scrivere per Lupo Alberto.

Ad Axis si fa strada la corrente per la separazione pacifica del Principato di Zeon dalla Federazione Terrestre. Char Aznable, di ritorno su Zeon in incognito per saggiarne la possibilità, si troverà diviso tra appoggiare la soluzione pacifica e quella bellicosa.

Gundam C.D.A. agisce da raccordo tra le varie serie animate, ma lo fa analizzando nel profondo l'interiorità dei personaggi cardine, i tradizionali nemici, la cui volontà vendetta appare ora motivata da molto più che semplice fanatismo.

Il nono tankobon ha tratti fortemente politici, che si sviluppano attraverso lunghi dialoghi e indagini. Pur dando la precedenza alle vicende di Char, spazia tra le varie fazioni offrendo al lettore un buono spaccato della situazione anche a serie inoltrata. L'azione, ad eccezione della sequenza di combattimento tra Mobile Suit delle prime pagine, è quindi asservita allo sviluppo degli intrighi e degli intrecci diplomatici.

Hiroyuki Kitazume arriva dal mondo dell'animazione e questo si vede bene nell'essenzialità delle tavole, in cui il tratto sottile si accompagna a sfondi minimali e asettici propri della science-fiction anni '80, creando un buon contesto per i complotti cui il lettore è chiamato ad assistere.