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Redazione Comicus

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Mitsuru Adachi Essay Comics

Mitsuru Adachi Essay ComicsIn Giappone molti mangaka scrivono brevi fumetti, per lo più umoristici, che servono a riempire qualche pagina bianca nell'edizione in volume delle serie già uscite su rivista; si tratta di una sorta di contenuto extra che impreziosisce un tankobon, ma non sempre gli editori italiani pubblicano questi "riempitivi", nonostante qualche esempio sia arrivato anche da noi (ad esempio su Nana, Full Metal Alchemist, ecc.).

Il volume in esame è composto interamente da fumetti di questo tipo realizzati da Mitsuru Adachi, della durata media di 5 pagine, nei quali vengono raccontate disavventure autobiografiche alle prese con scadenze editoriali e ritardi nella realizzazione delle tavole, scene simili ai siparietti metafumettistici inseriti nelle sue opere.

Nonostante l'importanza marginale delle brevissime storie presenti nell'albo, è apprezzabile l'operazione di Star Comics che, attraverso la distribuzione limitata in occasione di Lucca Comics & Games 2009 e il prezzo ridotto, è riuscita a pubblicare in Italia questi racconti minori di Adachi che altrimenti i fan nostrani dell'autore non avrebbero mai potuto leggere.


Carlo Alberto "Deboroh" Montori

L'uomo per me

L'uomo per meUna raccolta di dodici brevi racconti sull'amore realizzati dalle Clamp, basati su altrettanti aneddoti capitati alle stesse autrici o raccontati loro da amici e colleghi. Ognuno prende in considerazione una diversa sfaccettatura dei rapporti amorosi (le relazioni a distanza, la differenza d'età, la routine matrimoniale, ecc.), ma purtroppo la durata delle storie di sole sette pagine consente un’analisi superficiale della tematica e non permette mai di caratterizzare a sufficienza i personaggi.

I disegni sono abbastanza distanti dagli standard odierni del gruppo di autrici: il volume risale al 1995, nel periodo in cui le Clamp realizzavano Rayearth, ma l'impegno infuso per disegnare questi racconti brevi sembra inferiore, forse perché nato da subito come un progetto minore.
Un albo che forse potrà essere apprezzato prevalentemente dalle lettrici più giovani, anche per via dei saggi scritti dalle stesse autrici dopo ogni storia, a metà tra un blog e la posta del cuore di una rivista per teenager.


Carlo Alberto "Deboroh" Montori

Una volta c'erano più stegosauri

Una volta c'erano più stegosauriTornano Toni e Berto e le loro avventure nel mondo del cinema amatoriale, attraverso quattro nuove storie realizzate appositamente per questo volume (a differenza di Lambrusco e Cappuccino, che raccoglieva racconti pubblicati in origine su Mondo Naif). La situazione non è cambiata molto nonostante il tempo trascorso e la coppia di aspiranti filmaker tenta sempre di realizzare una pellicola con mezzi di fortuna; questa volta, dopo l'iscrizione di Toni a un corso di teatro (episodio diverso dagli standard della "serie" e forse anche per questo il più interessante dell'albo) i due protagonisti si cimentano con le riprese di un film hardcore, un fan film su Star Wars e poi un documentario sulla loro carriera cinematografica.

Tra le pagine trovano posto anche le disavventure amorose dell'imbranato Toni, altro ideale filo conduttore con Lambrusco e Cappuccino; la qualità dei testi e dei disegni è costante con quanto letto nel volume precedente, l'unico rammarico è quello di aver dovuto aspettare 4 anni per poter leggere il proseguimento di questo simpatico fumetto.


Carlo Alberto "Deboroh" Montori

Marvel Scimmie

Marvel ScimmieDopo l'esperimento Marvel Zombie, nato senza prendersi troppo sul serio, ecco una nuova realtà parallela dagli intenti puramente umoristici fin dall'idea di base: tutti i supereroi che ben conosciamo non sono esseri umani, ma sono reinterpretati da scimmie di diverse razze. Tutto qua.
E purtroppo è davvero tutto qua.

Già perché l'albo offre ben poco, a parte strappare qualche sorriso all'inizio della lettura grazie al buffo aspetto dei protagonisti ed ai giochi di parole come Thorango o Kongpin. Un'operazione simile, all'insegna della leggerezza, è accettabile per le prime storie, lunghe appena poche pagine, dove gli autori si divertono a prendere in giro i principali eventi e cross-over del Marvel Universe. Però l'albo  presenta poi episodi più lunghi che compongono una miniserie con una storia, appena più complessa, facendo emergere tutte le sue debolezze narrative di fronte a una vicenda che vorrebbe avere anche un briciolo di serietà.

L'albo si conclude con la didascalia "Fine?! O volete altre storie delle Marvel Scimmie?" alla quale, senza pensarci troppo, rispondiamo con un deciso "no".


Carlo Alberto "Deboroh" Montori
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