Per il lettori di fumetti di una certa età e generazione The Sandman di Neil Gaiman è stato una pietra di paragone. Un lavoro di fantasia divertente e intelligente, ma anche in grado di cambiarti la vita.
Nel 1988 i fumetti maturi e sofisticati non erano una novità ma The Sandman è stato comunque una rivelazione. Dalla terribile quiete del primo numero fino all'immaginario struggente degli ultimi, il capolavoro di fantasia di Gaiman ha affascinato, impegnato, provocato e confortato i lettori.
Tim Beedle, editor per DC Comics.com, ha chiesto a Gaiman se c'è stato un momento, negli ultimi 25 anni, in cui si è reso conto di cosa significasse il suo fumetto per la gente.
"Penso che sia diventato molto, molto reale che fosse diventato importante per la gente abbastanza presto, dopo circa due o tre anni, quando le persone hanno cominciato a chiamarmi in disparte agli autografi o a scrivermi lettere dicendomi che Sandman le aveva aiutate in momenti veramente pesanti: la morte di un figlio, di un genitore, di un caro amico. E, col passare del tempo, la cosa è diventata ancora più strana. Perché adesso vengono da me, 40enni spettacolari, e mi dicono che sono diventati un professore o un autore di successo o un artista o, in alcuni casi, un ministro, perché hanno letto Sandman. E Sandman era lì con loro nel momento giusto della loro vita a guidarli e aiutarli a raggiungere un obiettivo."
L'ultima storia di Morfeo, di Neil Gaiman, The Sandman: Overture, è disponibile in Italia per Lion Comics.