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Su Topolino 3585 arriva "What If... Paperino diventa Wolverine!"

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Riceviamo e pubblichiamo:

WHAT IF…?
PAPERINO DIVENTA WOLVERINE!

Su Topolino 3585 il primo racconto dell’attesissima serie nata dalla collaborazione tra Disney e Marvel, scritto da Luca Barbieri e disegnato da Giada Perissinotto

A impreziosire il numero, la spettacolare cover rovesciata firmata dal grande fumettista americano Ron Lim

Inoltre, in omaggio con il settimanale, il primo mazzo delle Carte d’Autore illustrate da Marco Gervasio

3585


E se… Paperino diventasse Wolverine? Su Topolino arriva una nuova, imperdibile serie di storie ipotetiche che raccontano cosa sarebbe successo se ad avere i poteri di alcuni tra i più conosciuti eroi Marvel fossero stati i personaggi Disney. Si parte con What if...? Paperino diventa Wolverine!, in fondo al numero 3585 – disponibile in edicola e su Panini.it a partire da mercoledì 7 agosto – con una splendida cover dedicata e senso di lettura rovesciato rispetto al resto dell’albo. La storia, frutto dell’eccezionale collaborazione tra Disney e Marvel, è stata scritta e disegnata da un team tutto italiano composto da Luca Barbieri e Giada Perissinotto. La cover rovesciata, invece, è opera del veterano Ron Lim, fumettista americano noto per la sua fortunata collaborazione con la “Casa delle Idee”, e in particolare per la serie Silver Surfer.

Il progetto – a cui nei prossimi mesi seguiranno molte altre avventure in cui Topolino & Co. vestiranno i panni dei personaggi Marvel, in racconti che renderanno omaggio a eroi tanto diversi quanto simili per umanità e simpatia – celebra gli anniversari (novantesimo e cinquantesimo) di Paperino e Wolverine, protagonisti di questa avventura assolutamente speciale e fuori dall'ordinario. Per l’occasione, l’irascibile, scavezzacollo e simpaticissimo nipote di Zio Paperone si trasforma nel ferocissimo “mutante con gli artigli”, iconico personaggio apparso come avversario di Hulk in una storia del 1974 e poi diventato una super star del mondo Marvel nei fumetti, nei cartoni animati e anche in tanti film. La premessa? Il collerico papero vestito da marinaio avrebbe indossato il mantello del feroce e selvaggio X-Men dando origine alla trasformazione.

D’altra parte, nonostante possano sembrare apparentemente distanti, Paperino e Logan hanno molto in comune, a partire dal pessimo carattere che entrambi cercano un po’ maldestramente di tenere a bada. Tutti e due sono tipi tosti, determinati e attaccabrighe, e mentre Wolverine è protetto da un fattore di guarigione mutante e ha uno scheletro indistruttibile di adamantio, Paperino è un personaggio incredibilmente resistente di suo. «Ero sicuro di questo abbinamento fin dall'inizio: chi altro, se non il collerico e lo sfortunato Paperino, avrebbe potuto rappresentare in modo credibile un personaggio caratterizzato da incontrollabili scoppi d'ira e da una vita piena di tragedie strazianti, ancor più di molti dei suoi colleghi supereroi? Diciamo che, nel mio multiverso personale, Paperino e Logan sono due gemelli separati alla nascita. Partendo da questo presupposto, non ho fatto poi così tanta fatica a sovrapporre i loro personaggi», commenta lo sceneggiatore Luca Barbieri.

A impreziosire la storia, la splendida cover rovesciata di Ron Lim e i disegni di Giada Perissinotto, che, pur rimanendo ben saldi nella tradizione di Paperi e Topi, richiamano le atmosfere marvelliane. «È stato un lavoro piuttosto impegnativo, con uno studio meticoloso sulle pose più iconiche di Wolverine e sui numerosi costumi che ha indossato nel corso della sua carriera! Quanto al fondere il personaggio di Wolverine con quello di Paperino, non è stato difficile, perché nella mia immaginazione i due erano già abbastanza simili. La natura irascibile e scarmigliata di Paperino si adatta bene a quella di Logan, dandogli un aspetto in qualche modo più leggero e spensierato. Il personaggio, poi, ha preso il volo sulla carta, guidato dalla mia matita», racconta l’autrice.

Insieme a Topolino 3585, poi, arriva anche il primo mazzo – quello rosso – delle Carte d’Autore illustrate da Marco Gervasio, seguito dal secondo, blu, disponibile da mercoledì 14 agosto con il numero 3586. Quest’anno, le carte d’Autore di Topolino sono dedicate a Paperinik, Fantomius e al loro mondo, che lo stesso Gervasio ha contribuito ad arricchire con le sue storie. Entrambi i mazzi, per rimanere in tema con i due personaggi notturni e tenebrosi che li hanno ispirati, hanno un inedito sfondo total black.

Ancora una volta, dunque, con Topolino grandi storie e imperdibili gadget! L’appuntamento è come sempre ogni mercoledì in edicola, fumetteria e su Panini.it.

Il settimanale TOPOLINO

Topolino, edito da Panini Comics, è il magazine più letto dai ragazzi tra i 5 e i 13 anni e propone ogni settimana 6 storie a fumetti inedite con una costante attenzione alla qualità per soddisfare un pubblico incredibilmente trasversale (dai 5 ai 99 anni...). Alle grandi avventure, ben radicate nella tradizione, si affiancano storie legate all’attualità (dallo sport, alla musica, a cinema e televisione), lo studio continuo di nuovi personaggi e l’arricchimento di quelli più amati... Insomma Topolino è in continuo fermento, sempre all’avanguardia e aggiornato, pur restando fedele a sé stesso, grazie alla collaborazione di sceneggiatori e disegnatori di alto livello, i grandi autori italiani, veri e propri maestri che abbinano il loro personalissimo e inconfondibile tratto a una rigorosa interpretazione dello stile disneyano. Ciò vale per i disegnatori, ma anche per gli sceneggiatori, che da sempre sulle pagine di Topolino esplorano in chiave umoristica tutti i generi narrativi, dall’horror alla commedia, dal giallo alla fantascienza.

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La nuova serie di Iron Man scritta dal Premio Pulitzer Spencer Ackerman

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La Marvel ha annunciato la nuova serie di Iron Man scritta dal Premio Pulitzer Spencer Ackerman (Reign of Terror, Waller vs. Wildstorm), al suo debutto alla Casa delle Idee. Lo sceneggiatore sarà affiancato da Julius Ohta (Hellverine, Alien).

Dopo la conclusione di Invincible Iron Man di Gerry Duggan, Tony Stark è tornato al top dopo aver ripreso il controllo della sua compagnia, della sua armatura e della sua fiducia. È determinato a non toccare mai più il fondo, quindi quando minacce familiari come Roxxon e A.I.M. riemergeranno, incontreranno un Iron Man più che disposto a reagire, a giocare sporco e a scatenare tutto il suo intelletto per abbatterli.

Quando il meglio della sua tecnologia lo delude, Tony costruirà un'armatura nuova di zecca, diversa da qualsiasi altra vista nei suoi oltre 60 anni di storia. Soprannominato "Iron Man improvvisato", i fan lo vedranno assemblato nel corso della serie mentre Tony fa ciò che sa fare meglio: armeggiarlo e aggiornarlo per contrastare tutto ciò che il mondo gli lancia contro. Nella serie debutterà anche un nuovo Iron Monger, completo di una nuova armatura dai poteri misteriosi...

In uscita il prossimo 23 ottobre, Iron Man #1 avrà una cover ad opera di Yasmine Putri e una variant realizzata da Sumit Kumar.

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Il nuovo team di Amazing dà vita al ciclo "Le 8 morti di Spider-Man"

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Dopo l'annuncio della fine del ciclo di Zeb Wells e John Romita Jr., la Marvel ha comunicato il team della prossima run di Amazing Spider-Man. Joe Kelly e Justina Ireland saliranno a bordo per i testi insieme a Ed McGuiness, Gleb Melnikov (e altri ancora) per le matite, per dare vita a un ciclo di 10 numeri dal titolo "Le 8 morti di Spider-Man".

"Dopo la storica run di Zeb Wells, lo scrittore Joe Kelly e Justina Ireland insieme agli artisti Ed McGuinness e Gleb Melnikov vi presentano una nuova epopea di Spidey intitolata The 8 Deaths Of Spider-Man", si legge nell'annuncio della Marvel. "Resta sintonizzato nelle prossime settimane per ulteriori informazioni su questo arco narrativo di 10 numeri che verrà lanciato questo autunno! E per scoprire cosa verrà dopo per John Romita Jr. e Amazing Spider-Man, CONTINUA A LEGGERE, VERO CREDENTE!"

Come potete legegre, la Marvel ha annunciato la prosecusione di Romita Jr. sulle testata, che l''artista ritorni dopo il ciclo sopra annunciato in pianta stabile? Staremo a vedere. 

The 8 Deaths of Spider Man

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Zio Paperone e il decino dell'infinito, recensione: il multiverso Marvel invade il mondo Disney

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La notizia che la Marvel avrebbe pubblicato un fumetto Disney con protagonista Zio Paperone ha suscitato fin da subito un grande interesse fra gli appassionati, nonché grande stupore. Riflettendoci, considerando che la Disney ha acquistato la Marvel nel 2009, a meravigliarci è in realtà il fatto che un'iniziativa del genere sia arrivata solo ora. Fortunatamente, vista l'enorme tradizione a fumetti Disney, soprattutto italiana, le due realtà editoriali sono rimaste distinte e separate: ci piangerebbe il cuore pensare di dire addio alle storie che vengono prodotte per Topolino ogni settimana.

Tuttavia se a queste si dovesse aggiungere un nuovo filone di storie Disney targate Marvel, in particolare se scritte da autori di punta del calibro di Jason Aaron, l'entusiasmo non mancherebbe di certo. Ed è proprio questo uno dei motivi di maggiore interesse per Zio Paperone e il decino dell'infinito.
Jason Aaron è uno dei principali sceneggiatori americani, creatore di serie cult come Scalped (e molte altre) e autore di cicli per personaggi storici come Thor e gli Avengers. E nello sceneggiare la sua prima storia Disney l'autore attinge a una delle tematiche più care al fumetto superoistico: il multiverso.

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In una realtà alternativa a quella classica da noi seguita, l'incontro fra Paperone e i suoi nipoti narrata nella storia Il Natale di Paperino sul Monte Orso del 1947 di Carl Barks non è mai avvenuto. In quella storia, lo "zione" vive da eremita circondato solo dalle sue enorme ricchezze accumulate nel corso degli anni, sarà l'incontro con Paperino e Qui, Quo, Qua a smuovere in lui qualcosa che lo porterà ad essere il personaggio che oggi ben conosciamo. Senza quell'incontro, ci racconta Aaron, Paperone non solo diventerà sempre più arido e avido ma, addirittura, grazie a uno specchio magico sottratto alla strega Amelia, viaggerà per le varie dimensioni del multiverso per beffare tutti le sue controparti diventando il "Paperone Supremo". Questo finché non arriverà nella "nostra" realtà e dovrà affrontare molti dei Paperoni, Paperini e Archimedi incontrati in una mega-battaglia finale.

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Lo spunto sviluppato da Aaron risulta di base molto interessante e l'autore ben coglie le caratteristiche dei personaggi e il loro punto di forza: la loro unione. Ci sono però alcuni punti da considerare che non riescono a elevare la storia oltre quei livelli che ci saremmo aspettati. L'avventura fila bene, risulta assolutamente godibile e centrata ma c'è un difetto che più di tutti risulta evidente: la velocità in cui si svolge il tutto.
Tutta la trama si sviluppa infatti in 30 pagine e gli eventi risultano troppo rapidi, privando lo sviluppo della narrazione di una cadenza più adatta. Sembra quasi di leggere un riassunto con gli eventi salienti della storia o un suo trailer. Un peccato, perché avendo a disposizione più tavole (o, magari, più albi) di sicuro questo effetto si sarebbe evitato. I personaggi, soprattutto quelli nuovi come il Paperone Supremo, non vengono minimamente approfonditi, così come le varie realtà del multiverso. Dispiace anche non poter leggere nulla delle varie versioni alternative di Paperone e del mondo in cui vive l'antagonista, tutti ottimi spunti che appaiono però solo sullo sfondo.

C'è un ulteriore punto da esaminare. Come detto, la storia è assolutamente interessante e godibile, ma la tradizione Disney, soprattutto quella italiana, ci ha abituati a un livello tale di complessità, di ricchezza e di scrittura fine, da rendere Zio Paperone e il decino dell'infinito quasi un divertissement e poco più. Per chi ha avuto la sensazione di leggere una storia veloce e poco approfondita, basta che segua Topolino per trovare regolarmente pane per i suoi denti. Ribadiamo, il numero di tavole ha sicuramente influito, motivo per cui giudichiamo comunque il lavoro di Aaron, che si è cimentato con qualcosa di totalmente diverso dal solito, in maniera positiva. Il rammarico è che la modalità scelta abbia poco valorizzato il suo lavoro.

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Riguardo il versante artistico, la Marvel ha scelto di affidarsi a un team tutto italiano. Saggiamente oseremmo dire viste le tante polemiche che hanno generato le infinite variant realizzate da tanti artisti storici della Casa delle Idee e del fumetto made in USA (gente come John Romita Jr. o Frank Miler, giusto per citarne un paio) che si sono cimentati nell'impresa con risultati non sempre all'altezza della situazione (giudizio, invece, ultra-positivo per Alex Ross la cui copertina è stata utilizzata anche da Topolino). Per l'occasione, si è quindi scelto di puntare su un dream team composto da Paolo Mottura, Francesco D'Ippolito, Alessandro Pastrovicchio, Vitale Mangiatordi e Giada Perissinotto (citiamo anche Lorenzo Pastrovicchio per la copertina interna, regular della versione americana). Ogni artista ha realizzato un capitoletto della saga e, seppur con stili e caratteristiche proprie che hanno arricchito visivamente l'avventura, hanno portato ad ottenere un risultato omogeneo e soprattutto spettacolare,  grazie anche ai colori di Francesca Vivaldi (Arancia Studio), con tavole molte dinamiche che si rifanno a una costruzione da comic book americano, che differisce da altre storie del Topo presente sul numero, ma che sul settimanale non risultano poi tanto inedite. Tavole che non risentono del formato di Topolino, ridotto rispetto al classico comic book, ma tanto siamo sicuri che Panini Comics riproporrà la storia anche in altri formati in futuro.

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