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Carlo Coratelli

Carlo Coratelli

Weeds, Banshee

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- L'attrice Daniele Watts ha ottenuto un ruolo nella stagione conclusiva di Weeds, dove interpreterà la parte della stravagante, affascinante e maliziosa Angela Mullen, nuovo interesse sentimentale per Shane Botwin (Alexander Gould), incontrato presso l'accademia della polizia. La prima apparizione della Watts avverrà nell'episodio che sarà trasmesso in USA l'8 luglio, per poi comparire in altri sette puntate del serial targato Showtime.

- L'attore Ty Olsson ha ottenuto un ruolo ricorrente nell'ottava stagione di Supernatural, in cui interpreterà Benny, un sopravvissuto con un suo personale senso dell'onore. Dettagli sulla storyline che coinvolgerà Olsson non sono stati resi noti da The CW.

- Cedric Stewart è entrato nel cast di Banshee, il nuovo drama di Alan Ball per il network Cinemax. Nel serial, che vede protagonista Antony Starr nel ruolo di un criminale che assume l'identità dello sceriffo della cittadina di Banshee per sfuggire a dei suoi ex "colleghi" del passato,  Stewart interpreterà la parte di un combattente di arti marziali miste che arriva in città per un match. Banshee esordirà su Cinemax a gennaio 2013.

- L'attrice Paget Brewster (Criminal Minds) comparirà in veste di guest star nella season premiere della 14ma stagione di Law & Order: SVU, una speciale puntata di due ore che sarà trasmessa in USA il prossimo 26 settembre. La Brewster interpreterà il ruolo del capo dell'Unità di Public Integrity della Procura distrettuale, la quale avrà il compito di gestire il processo contro il capitano Cragen (interpretato da Dann Florek), che visti gli eventi del scioccante finale della precedente stagione, è sospettato di omicidio.

- Linda Hamilton ritornerà presto in televisione. La mitica attrice di Terminator, che negli ultimi anni è comparsa nella serie della NBC Chuck nel ruolo della madre del protagonista, comparirà in veste di guest star nel decimo episodio della terza stagione di Lost Girl dove sarà Acacia, "una assassina dura, sexy e spietata, che ha alle spalle una carriera leggendaria e mortale". L'arrivo di Acacia sengnerà l'inizio di guai per Bo e compagnia.

- L'attrice Lori Loughlin tornerà nella quinta stagione di 90210 nel ruolo di Debbie Wilson, personaggio che era uscito dallo show dopo che le storyline del serial trasmesso da The CW erano diventate prettamente adolescenziali, seguendo quindi il target dello show. Come noto, il personaggio di Dixon ha avuto un incidente stradale alla fine della quarta stagione, e il ritorno della Loughlin nel ruolo di Debbie è ovviamente collegato a questi eventi.

Jessica Biel non sarà in The Wolverine

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Il sito Collider, citando fonti affidabili, riporta che Jessica Biel non farà parte del cast di The Wolverine, in quanto le trattative tra l'attrice e la 20th Century Fox si sarebbero concluse con un nulla di fatto e la major sarebbe ora alla ricerca di un altra attrice per il ruolo di Viper nel sequel sull'artigliato mutante canadese.

Le riprese della pellicola dovrebbero cominciare a breve in Australia per poi spostarsi in Giappone, e quindi un annuncio sul cast dovrebbe esserci a breve. 

Diretto da James Mangold e interpretato da Hugh Jackman, Will Yun Lee, Hiroyuki Sanada, Brian Tee, Hal Yamanouchi, Tao Okamoto e Rila Fukushima, The Wolverine sarà nelle sale il 26 luglio 2013.

Intervista - Eddie Yang Studios (I concept di The Amazing Spider-Man)

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Vi presentiamo, in esclusiva per Comicus, una intervista a Eddie Yang degli Eddie Yang Studios, società che si è occupata della realizzazione dei concept art di The Amazing Spider-Man,  il nuovo adattamento cinematigrafico sull'arrampicamuri di Marc Webb, ma anche di altre pellicole come The Dark Knight Rises e l'atteso Man of Steel di Zack Snyder.  

Italian/English Version

Scroll down for the english version

Intervista a cura di Carlo Coratelli, Valerio Coppola, Giacomo Ghezzo

Traduzione di Andrea Fiamma

lizardCi puoi innanzitutto descrivere la storia degli Eddie Yang Studios?

Da piccolo mi interessava molto il trucco. Mi ricordo molto chiaramente due incidenti della mia infanzia che mi hanno aiutato a mettermi sulla strada per questa carriera. Il primo è stato vedere una foto di Lon Chaney con il suo kit per il make-up e capire che tutti i personaggi che creava venivano da quel kit. Poi, intorno ai sette anni, mi venne regalato il libro dei mostri cinematografici di Alan Ormsby. Aveva dei grandi consigli per i ragazzi su come trasformarsi in classici mostri dell'horror. Così iniziai a imparare molti sugli effetti del trucco e in seguito intrapresi la mia carriera iniziando a lavorare per Rick Baker e il compianto Stan Winston. Poco prima di iniziare a lavorare con Stan venni coinvolto nel mondo digitale dietro la spinta del mio amico Aaron Sims. Ero nei Stan Winston's Studio quando Rick mi raccomandò per alcuni progetti. Ci fu una grande ondata di licenziamenti da Stan e così decisi di fondare gli Eddie Yang Studio con l'aiuto del mio manager John Calpin. Uno dei primi grandi progetti che ci venne assegnato fu la versione di Steve Norrington di Scontro tra titani e da lì inizio tutto.

Ci puoi parlare del vostro lavoro per The Amazing Spider-Man? Quante persone vi hanno lavorato?

La troupe di The Amazing Spider-Man era molto piccola, contava quattro persone: Dan Katcher, Bodin Sterba, Tim Ridley e Darryl Pittmon.

Come nascono i concept art che avete realizzato per il costume? Puoi descriverci l'intero processo?

Sono stati assunto subito dopo il coinvolgimento di Marc Webb al progetto. Ho incontrato la compianta Laura Ziskin, Avi Arad, e Marc per discutere del costume e di Lizard. Come artista, è stato il progetto dei miei sogni. Ci davano alcune note sulla storia e per il resto avevamo completa libertà di fare quello che più ci piaceva. Marc una volta ci venne a dire che la sceneggiatura non era ancora finita e che se avessimo ideato qualcosa che avrebbe potuto influenzare la storia, lui ne avrebbe tenuto conto. Credo che stesse finendo un altro lavoro e venimmo lasciati da soli per alcune settimane.
A parte le note sulla storia, ho sperimentato tre diversi approcci che avrebbero conferito più varietà possibile, tre design radicalmente differenti, alcuni che avrebbero fatto arrabbiare i fan, unici e interessanti secondo il mio gusto, altri che restavano fedeli al costume del fumetto e altri ancora che pensavo la produzione avrebbe apprezzato, una sorta di ibrido tra i due.

Negli ultimi anni siete stati coinvolti in molti progetti cinematografici riguardanti personaggi tratti dai fumetti, da Thor a Captain America a Iron Man. Quali sono state le sfide maggiori?

Sì, siamo stati molto fortunati ad aver contribuito a questi progetti. Per Thor siamo stati contattati dagli Ironhead Studios per sviluppare il design dei Giganti di ghiaccio e alcuni costumi minori. È stato un progetto molto divertente perché amo realizzare creature organiche. Abbiamo aiutato la produzione di The Avengers per la nuova maschera di Capitan America, sempre per gli Ironhead. Questo compito in particolare è stato molto difficile perché avevamo poco tempo e ci era stato chiesto di iniziare i lavori prima ancora che fosse stata presa una decisione definitiva sul disegno della maschera. È sfociato tutto in una situazione di grande stress e purtroppo le cose sarebbero potute andare più facilmente. In qualità di artista dovrai sempre combattere con l'orologio e il budget e non migliorerà mai perché le produzione cercando sempre di abbassare i costi anticipando le scadenze.
Iron Man è stato realizzato agli Stan Winston Studio sotto la guida di Phil Saunders. È stato un progetto divertente e impegnativo perché una tuta fatta su misura per essere indossata dall'attore ma allo stesso tempo scolpita digitalmente non era mai stata fatta prima. Il processo era stato testato in casi circoscritti, mai su larga scala e tutti erano preoccupati per il risultato finale. È stato un vero successo per l'intera squadra coinvolto e ha aperto nuove possibilità per la creazione in futuro di nuovi costumi.

Per il vostro lavoro traete ispirazione e/o vi basate sul materiale originale a fumetti, o partite direttamente da indicazioni che ricevete dalle major?

Sì, tutto quello che mi viene chiesto di creare per un film ha uno scopo nel contesto della storia. Se non aiuta la storia allora non funziona. Cerco sempre di farmi dare più informazioni possibili dal regista o dai produttori, prendendo appunti dettagliati. Queste sono le regole che definiscono il gioco. Dopo aver studiato le regole inizio a giocare. Quand'ero giovane ero un ragazzo molto arrabbiato e mi sforzavo sempre di creare i design più cattivi che riuscissi a immaginare, ignorando la direzione artistica, ma ho imparato presto a controllarmi e a risparmiarlo per le mie creazioni personali, dando ai miei dipendenti qualcosa che s'inserirà nella storia in maniera più coerente. [ride]

Quali direttive particolari avete avuto per i costumi di Man of Steel? Per esempio, vi è stato richiesto un look particolarmente alieno, o vi è stato richiesto di inserire determinati elementi?

Per Man of Steel abbiamo creato delle parti sotto la guida di costumisti James Acheson e Michael Wilkinson, ma non posso parlare molto di questo progetto al momento.

Quanto di quello che fate influisce alla fine sul prodotto finito, cioè sulla pellicola per come sarà girata?

Ogni film è diverso. Devo sottolineare che questo è davvero un medium collaborativo. Su molte produzione ci sono spesso più artisti che lavorano a un solo incarico e il design finale è filtrato dalle note, dai disegni e dalle critiche dei produttori, degli art director, degli scenografi e dagli altri artisti che spingono il tuo lavoro in un'altra direzione. Finisce sempre per essere molto bello, comunque. Tutti offrono qualcosa che migliora il design. Detto questo, posso dire che ci sono stati alcuni casi in cui il regista non vuole cambiare nulla dal lavoro che ho fatto e questo finisce pressoché immutato sullo schermo.

Quali sono i vostri prossimi progetti?

The Dark Knight Rises
uscirà a breve. Ho lavorato su Catwoman. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando su Ender's Game, Robocop e un possibile reboot di Mortal Combat.


English version

amazingposterCan you tell us a little bit about the Eddie Yang Studios' history?

I was really interested in Make-up as a child. I remember very clearly 2 incidents in my childhood that helped to put me on the career path that I am on today. The first was seeing a picture of Lon Chaney with his make-up kit and realizing that all the characters he created came from the kit. Then around the age of 7, I was given Alan Ormsby's Movie Monster's book. It had some great tips for kids about how to turn yourself into the classic horror monsters.
I soon started learning about make-up fx and eventually started my career working for Rick Baker and the late Stan Winston. Shortly before I started at Stan's I got into the digital world at the urging of my friend Aaron Sims. I was at Stan Winston's Studio when Rick recommended some projects to me. There was a big lay off at Stan's and I started the Eddie Yang Studio with the help of my business manager John Calpin. One of our first big projects was the Steve Norrington version of Clash of the Titans and it just went on from there.

How did you approach to The Amazing Spider-Man? How many people worked on the gig?

The Amazing Spider-Man was a small crew of 4 people: Dan Katcher, Bodin Sterba, Tim Ridley and Darryl Pittmon.

How were the costume's concepts born? Can you talk about the entire process of bringing your ideas on the screen?

I was hired shortly after Marc Webb was brought on. I met with the late Laura Ziskin, Avi Arad, and Marc to discuss the suit and the Lizard. It was a dream project as an artist. We were given a few story notes and then we had complete freedom to do as we pleased. Marc said that the screenplay was not finished so if we devised something that influenced the story that he would consider it.
I believe he was finishing another project and we were pretty much left alone for a few weeks. Aside from the the storyline notes I tried a few approaches that could encompass as much variety as possible. I tried 3 different approaches,  radically different designs that would anger the comic fans yet be unique and interesting to my taste, and the ones that kept closer to the original comic book suit, and ones i thought production would like, almost a hybrid of the two.

In the last years you took part to several movies based on comic books (Thor, Captain America, Iron Man): what were the most difficult challenges in every gig?

Yes, we have been lucky enough to help out on some major projects. For Thor we were contracted by Ironhead Studios to develop the Frost Giants designs and we did some minor costume parts. This was a really fun project because I love designing organic creatures. We helped out with Capt America's mask- the Avenger's version again for Ironhead. This task was very difficult because there was very little time and we were asked to start before the designs were finished. It resulted in a very stressful situation and unfortunately I thought we could have gone alot smoother. As an artist you will always be battling against the clock and budget and it will never get better as productions try to slash costs schedules.
Iron Man was done at Stan Winston Studio and under the guidance of Phil Saunders. It was a really fun project and challenging because a practical suit custom fit to an actor but sculpted digitally had never been done before. The process had been tested in small instances but never on this scale and everyone was concerned as to how the final product would turn out. It was a real success for the entire team involved and really opened up the possibilities of how suits would be created in the future.

There are any kind of influences in the creation of the artworks? Do you rely on the comic books or on the producers' directions?

Yes, every thing I am asked to create for a film has a purpose in the context of the story. If it doesn't serve the story then it doesn't really work. I try to get as much information from the director or producers as possible, taking detailed notes. These are the rules that define the game. After I study the rules then I play. In my youth, I was kind of an angry kid and I would always try to make the most evil designs I could produce, ignoring the art direction, but I soon learned to control that and save it for my own art work and to give my employers something that will fit into the story better lol!

What kind of guidelines were you given for Man of Steel? E.g.: a particular extra-terrestrial look or specific elements?

For Man of Steel we created parts under the guidance of costume designers James Acheson and Michael Wilkinson, I can't really talk about this project at the moment.

How much of your work ends up on the big screen and how much the movie will be ultimate influenced by the artworks that you did in the pre-production?

Every film is different. I have to stress that it is truly a collaborative medium. On many productions there will often be more than one artist that works on concepts and the final design will ofter be notes, drawings, and critiques from producers, art directors, production designers and fellow artists that push your design into another direction. It always ends up being pretty cool. Everyone offers something that makes the design better. With that said I can say that there have been a few instances where the director doesn't want anything changed from something I did and it pretty much ends up on screen as is.

What's up for you next? Any new projects you're working on?

The Dark Knight Rises will be coming out. I worked on Catwoman. We worked on an upcoming film called Ender's Game, Robocop, and a possible reboot of Mortal Combat.

The Dark Knight Rises: minacce su RottenTomatoes

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Secondo quanto riportato da Deadline, la Warner Bros., che possiede il sito RottenTomatoes, il maggiore portale in cui trovare le recensioni cinematografiche sui film in uscita, ha dovuto per la prima volta sospendere i commenti degli utenti, dopo che alcuni si erano trasformati in vere e proprie minacce contro i recensori che hanno stroncato The Dark Knight Rises, la pellicola di Christopher Nolan che è distribuita proprio dalla major.

Le minacce, considerate selvagge e piene di odio, ci sarebbero state nei confronti di Marshall Fine di Hollywood & FineChristy Lemire dell'agenzia The Associated Press, e Nick Pinkerton di Village Voice. Il film ha comunque ricevuto fino ad adesso un rating positivo dell'84% sul sito in questione.

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