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Redazione Comicus

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X-Men Deluxe 150

X-Men Deluxe 150 (Panini Comics, brossurato, 112 pagine a colori, € 3,80) testi di Greg Pak, Craig Kyle e Chris Yost, disegni di Tyler Kirkham e Paco Medina

X-Men Deluxe 150Tra i meriti che è giusto tributare alla run sugli X-Men di Grant Morrison c'è anche quello di aver messo sotto i riflettori un personaggio chiave come Emma Frost, e di aver creato dei comprimari interessanti, prime fra tutti le 5 sorelle conosciute come "Naiadi di Stepford". Sia Emma che le Naiadi, piuttosto che Jean Gray (e aggiungo: fortunatamente), sono le protagoniste dei primi tre numeri della miniserie Phoenix Warsong pubblicati sul celebrativo numero 150 di X-Men Deluxe.

Greg Pak, coadiuvato da un appena sufficiente Tyler Kirkham ai disegni, ci mostra le origini segrete delle Naiadi, il loro rapporto con Emma (non crederete davvero che si assomiglino per caso?), e non solo. Ad esempio introduce l'agente dello S.H.I.E.L.D. Jake Oh che, pur essendo un personaggio banale come mille altri, ispira una decisa simpatia.

Ma la vera sorpresa dell'albo è data dall'episodio di chiusura dei New X-Men by Craig Kyle, Chris Yost e Paco Medina.
Questo gruppo di ragazzini mutanti non era mai riuscito fino ad adesso a guadagnarsi non solo il titolo di X-Men ma neanche quello di New Mutants di claremontiana memoria. Questa volta invece, messi di fronte ad una sfida praticamente impossibile contro il super robot Nimrod, tirano fuori tutto quello che hanno in una battaglia che, una volta tanto, non sembra messa lì per occupare spazio, ma tiene il lettore incollato fino all'ultima pagina.

Nonostante l'assenza di Joss Whedon e John Cassaday, questo numero risulta quindi, e non senza sorpresa, più che piacevole.



Andrea "Zio-P" Poli

Mayme Angel 1

Mayme Angel 1 (Star Comics, brossurato, con sovracoperta, 222 pagine in b/n, € 6,00) testi e disegni di Yumiko Igarashi

Mayme Angel 1Negli anni ‘80 faceva la sua comparsa, tra le pagine del giornalino di Candy Candy, la storia di Susy del Far West (titolo italiano di Mayme Angel all’epoca), conquistando un discreto successo. La Star Comics, dopo la pubblicazione di Lady Georgie e La leggenda dell’arcobaleno, presenta finalmente anche quest’opera di Yumiko Igarashi in edizione deluxe. Per chi ha amato Candy Candy e Lady Georgie, le sue due opere più famose, Mayme è un manga imperdibile. Tratto, personaggi e ambientazioni sono familiari per i fan della mangaka, tanto che leggendo la storia è facile trovare somiglianze evidentissime con i precedenti lavori.

La vivace Mayme Warren, orfana di padre, vive con la madre Louise e le due sorelle maggiori, coltivando le terre del signor Darren e di sua figlia Dinna, vanitosa e dispotica. L’incontro col misterioso Johnny e una lettera del cugino Armand, risvegliano nei cuori di Mayme e della sua famiglia il sogno del padre di poter un giorno attraversare la Orange Road e trasferirsi a vivere nel lontano West. Così partono al seguito di una carovana, assieme a Dinna che le ha seguite nella speranza di riportare indietro Louise, di cui si è invaghito suo padre; il viaggio però si presenta tutt’altro che facile.



Sara Moro

Fantastici Quattro 276

Fantastici Quattro 276 (Panini Comics, spillato, 96 pagine a colori, € 3,30) testi di Dwayne McDuffie e Reginald Hudlin, disegni di Mike McKone, Marcus To e Koi Turnbull

Fantastici Quattro 276Calano le luci della ribalta sulla Guerra Civile ed è giunto il momento per i suoi protagonisti di fare le dovute considerazioni sull’evento che ha rivoluzionato le basi dell’universo Marvel.

L’albo si apre con una doppia razione di storie in cui T’Challa e consorte sono coinvolti nel bel mezzo dello scontro finale tra le due fazioni ostili del conflitto. Ad orchestrare la vicenda è lo scrittore regolare della serie, Reginald Hudlin, che si dimostra ancora una volta all’altezza del compito assegnatogli. L'autore, specialista del racconto brillante caratterizzato dall'inconfondibile taglio politico e sociale che lo contraddistingue, ci propone una serie di dialoghi pungenti, intervallati da qualche siparietto comico adatto a stemperare le tese atmosfere della vicenda. Ad impreziosire la storia gli ottimi disegni della coppia Marcus To e Koi Turnbull, che ci regalano tavole dal grande impatto visivo e coreografico, in particolare per quanto riguarda lo scontro all’ultimo “tuono” tra Tempesta e il clone di Thor.

Non meno importante è la storia che chiude l’albo, con la quale festeggiamo i 45 anni del quartetto, grazie alla penna di Dwayne McDuffie e al talento di Mike McKone, che con questo numero abbandona le matite della serie. Una ghiotta occasione quindi per ripercorrere le principali tappe della storia del quartetto, e che farà sicuramente la felicità dei lettori più nostalgici. Forse una trovata non proprio originale (che può rivelarsi a tratti noiosa) è l’utilizzo dello speciale televisivo come espediente narrativo, il cui unico pregio sembra quello di riportare sulla scena una carrellata di illustri comprimari della testata, alcuni dei quali non si vedevano da molto tempo. Fulcro della storia è il rapporto tra Reed e Sue. Un numero in cui la coppia si confronta per tentare di ricucire il loro matrimonio, giungendo a prendere una decisione inaspettata che porterà ad un vero e proprio sconvolgimento dello status-quo degli FQ.

In definitiva un albo ricco di spunti e risvolti interessanti, ma una domanda sorge spontanea alla fine della lettura: quale sarà il futuro del gruppo e quali conseguenze avranno gli echi della Guerra Civile su di esso?



Simone Gazzani

JLA 1

JLA 1 (Planeta DeAgostini, spillato, 64 pagine a colori, € 2,95) Testi di Brad Meltzer e disegni di Ed Benes e AA.VV.

Jla 1Il rilancio del gruppo di eroi più famoso dell’universo DC era senz’altro uno dei più attesi, e Brad Meltzer ha voluto inaugurare il nuovo ciclo con un numero 0 del tutto particolare. Alternando sguardi furtivi tra ieri e domani attraverso i diversi stili visivi degli innumerevoli artisti chiamati in causa, l’autore rende omaggio al passato della Lega ripercorrendone alcune tappe fondamentali, ma allo stesso tempo anticipa eventi di un futuro imprecisato. Una strategia che può apparire ingenua, ma che lascia nel lettore la curiosità di scoprire come si arriverà a tanto.

La seconda metà dell'albo contiene l’esordio de “La via del tornado”, in cui Meltzer si fa apprezzare per la padronanza del montaggio alternato, per come interlaccia i dialoghi all’interno di un costrutto narrativo tutt’altro che semplice e per come riesce a usare le sue tante parole senza mai farle sembrare troppe. Qualità che lo rendono migliore di tanti sceneggiatori che, nel cercare una sintesi tra classico e moderno, finiscono per produrre risultati goffi e senza una precisa identità. Il tratto di Ed Benes riesce a rendere cool i protagonisti, e lo fa senza banalizzare l’estetica di queste autentiche icone del fumetto.

A rischio di alimentare quello che sembra essere diventato una sorta di tormentone, non si può fare a meno di notare come la Planeta abbia perso un’ulteriore occasione per proporre dei redazionali adeguati. Considerando i tanti “attori” in scena e il fatto che JLA 1 rappresenti un numero di esordio, quale occasione migliore per introdurre come si deve autori e personaggi?



Simone Celli
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