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Redazione Comicus

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Flash & Lanterna Verde - The Brave and the Bold

Flash & Lanterna Verde - The Brave and the Bold (Planeta DeAgostini, 144 pagine a colori, brossurato, € 11,95) testi di Mark Waid e Tom Peyer, disegni di Barry Kitson e Tom Grindeberg

Flash & Lanterna Verde - The Brave and the BoldLe operazioni di rinascita possono essere degli incredibili successi di critica e pubblico, oppure dei veri e propri buchi nell’acqua, storie che non aggiungono niente di nuovo a quanto già detto.
The Brave and the Bold si propone come una lettura forse dal sapore nostalgico per alcuni di noi, riecheggiando i fasti della Silver Age, epoca nella quale nacque questa mitica testata; per altri, specie per il pubblico più giovane, assume invece i contorni di un prodotto noioso se non addirittura inutile.

La presenza di Mark Waid e Barry Kitson (gli autori della nuova Legione dei Supereroi) sembrava essere una garanzia di qualità oltre a rappresentare un’ottima opportunità per conoscere meglio la relazione che lega i due membri della JLA. Niente di tutto ciò.
I sei episodi del volume non assumono un particolare peso all’interno della continuity e non brillano certo per le loro trovate: siamo ben lontani dai fasti del fortunato connubio Flash-Waid. I dialoghi sono piatti e a volte assolutamente banali.

La prima storia introduce alcuni degli aspetti tipici dell’amicizia tra Hal Jordan e Barry Allen, ma quelle successive non vanno oltre, presentando sempre lo stesso andamento e impedendo ai personaggi di assumere un qualsiasi rilievo o sviluppo.
A concludere il tutto, i soliti refusi e una qualità della stampa molto discutibile.

Ci piace? Provaci ancora, Mark.


Matteo Mezzanotte

100% Marvel - New Universal

100% Marvel - New Universal (Panini Comics, brossurato, 152 pagine a colori, € 12.00) testi di Warren Ellis, disegni di Salvador Larroca

100% Marvel - New UniversalInaugurato nel 1986 e chiuso dopo soli tre anni, il New Universe fu un tentativo della Marvel di Jim Shooter di costruire un universo narrativo diverso e slegato dal quello Marvel classico. Ora, a distanza di anni, la Casa delle Idee ha deciso di affidare a Warren Ellis e Salvador Larroca il rilancio di questo vecchio progetto, ribattezzandolo New Universal.

Per l’occasione Larroca reinventa nuovamente il suo stile, con esiti altalenanti. Tavole dalla forte espressività e dal tratto sicuro lasciano spazio troppo spesso a disegni poveri nei particolari e dalla cura appena sufficiente, fermo restando una qualità della narrazione che rimane comunque buona.

Reinterpretare un universo narrativo non è semplice e si vede. Nonostante Ellis sviluppi una storia piacevole da leggere, alcuni punti del racconto appaiono forzati e di difficile comprensione e lo sviluppo della trama pecca un po’ di originalità. L'Evento Bianco, questa particolare luce che dallo spazio ha irradiato la Terra, ha donato straordinari poteri ad alcune persone, cosa non nuova nei comics anche piuttosto recenti. Ora tocca ad Ellis, con le prossime uscite, stupirci con qualcosa di nuovo, magari nella caratterizzazione dei personaggi o nello sviluppo della storia, perché per il momento non lo ha fatto. Una storia come tante.



Luca Chessa

Kaito Kid 1

Kaito Kid 1 (Star Comics, brossurato, 192 pagine in b/n, € 3,30) testi e disegni di Gosho Ayoama

Kaito Kid 1Chi lo sa che faccia ha, chissà chi è… Cosi cantavano, i cavalieri del re, le gesta di Lupin III, uno dei primi ad aprire il filone dei Robin Hood moderni su cui si inseriscono le avventure di Kaito Kuroba, esperto di giochi di prestigio, che indossa le vesti del ladro Kaito Kid quando scopre che erano state del defunto padre.

Il successo di Detective Conan, ha aperto la strada in Italia alle opere secondarie di Gosho Aoyama, come questo KK o Yaiba.
Non aspettatevi però complesse indagini e giochi di intuizione: in questo primo volume si punta più all’avventura pura, con racconti autoconclusivi che mettono Kaito a confronto con una serie di coloriti personaggi (tra Streghe, Pirati e Robot), mentre la sua professione “ladresca” è lasciata come sfondo delle vicende.
Influisce negativamente una eccessiva rapidità negli eventi, che spesso e volentieri risultano tirati via nella narrazione (la scelta di diventare un ladro da parte di Kaito non è per nulla approfondita).
Lo stile di disegno deve ancora subire l’evoluzione delle opere mature di Aoyama, dove lo vediamo dettagliato negli ambienti e essenziale ma espressivo sui personaggi: qui lo troviamo invece piuttosto abbozzato, insicuro e poco espressivo.

Sicuramente non si tratta di una lettura imprescindibile, ma di certo i quattro volumi di KK faranno felici i fan di Detective Conan (anche nell’ottica dei svariati cross over tra i due personaggi).



Gianluca Reina

Superman/Batman (vol.II) 1

Superman/Batman (vol.II) 1 (Planeta DeAgostini, spillato, 48 pagine a colori, € 1,95) testi di Mark Verheiden, disegni di Kevin Maguire e Ethan Van Sciver

Superman/Batman (vol.II) 1Anche per la serie che vede come protagonisti i due capisaldi della DC è giunto il momento del giro di boa. La discutibile gestione Jeph Loeb, contrassegnata soprattutto verso la fine da trame autoreferenziali e inutilmente artificiose, aveva creato la necessità di un approccio nuovo e diverso. Ed è probabilmente per questo che Superman/Batman (vol.II) 1 rappresenta una cocente delusione per chi confidava in una proposta di migliore fattura.

La prima storia, "Nevermind", è un intermezzo contrassegnato da un’ironia che, pur strappando qualche sorriso, rimane sostanzialmente fuori luogo. Kevin Maguire si mostra piuttosto abile nel rappresentare i diversi stati d’animo dei personaggi, ma finisce col perdersi in alcuni dettagli anatomici.

Concluso il maldestro rodaggio, Mark Verheiden si riscatta con la prima parte de "I nemici tra noi", saga che ha perlomeno il merito di ripristinare atmosfere più consone ai personaggi, rese ancor più credibili dalle tavole cupe di Ethan Van Sciver.

Desiderosa di sfruttare al massimo il potenziale commerciale di questa serie, la Planeta DeAgostini ha già annunciato che la pubblicazione proseguirà a cadenza mensile, proponendo un rapporto pagine/prezzo che ha già destato più di una perplessità. Considerando anche l’attuale mediocrità dei contenuti e la cura scadente dell’edizione italiana, viene da pensare che soltanto la popolarità dell’Uomo d’Acciaio e dell’Uomo Pipistrello potrà fare di Superman/Batman il best seller che l’editore spera di avere per le mani.



Simone Celli
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